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Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di lunedì 2 maggio 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.
STRADA DEL VINO E SAPORI – TRENTINO * ENOGASTROTURISMO: « DALLA PAGANELLA ALLA ROTALIANA, DI CANTINA IN DISTILLERIA TRA TEROLDEGO ED ECCELLENZE LOCALI (8/5).
Una giornata all’insegna del Teroldego, tra degustazioni, visite in cantina e tra i vigneti, quella proposta dalla Strada del Vino e dei Sapori del Trentino per domenica 8 maggio. L’evento, che accompagna e arricchisce l’ultima giornata della XXXI mostra “Alla scoperta del Teroldego” in programma a Palazzo Martini, si intitola “Dalla Paganella alla Rotaliana. Di cantina in distilleria tra Teroldego ed eccellenze locali” e propone un itinerario da percorrere autonomamente tra le 10.30 e le 18.00 attraverso 7 tappe. Ad ogni sosta, da fare secondo l’ordine che si preferisce, i partecipanti potranno incontrare i produttori e confrontarsi con loro, degustando un vino della cantina ospitante ed un altro di una seconda cantina ospite, abbinati ad una proposta gastronomica di un ristoratore o di un produttore locale.
Fonte: Agenzia giornalistica Opinione.
Monreale diventa la Capitale del vino, kermesse esclusiva a San Martino.
Sarà la splendida cornice dell’Abbazia benedettina di San Martino delle Scale a Monreale a ospitare, dal 23 al 26 giugno prossimi, la 18^ edizione di Biodivino, il concorso enologico internazionale presentato lo scorso 11 aprile al Vinitaly a Verona, nell’area istituzionale della Regione Sicilia. Un “viaggio di assaggi”, organizzato dall’associazione Italiabio, dedicato ai vini biologici e biodinamici che, grazie al partenariato con Sharryland (il portale delle meraviglie italiane), promuove le cantine produttrici dei vini partecipanti al Concorso e i territori di appartenenza anche a livello internazionale.
Fonte: MonrealeLive.
Confetture casalinghe seguendo le regole ”di una volta”, Nely Weber (dopo anni in una blasonata cantina), è tornata a Pra da Lares creando un micro centro di cultura rurale.
La trasformazione della frutta è completamente casalinga, nel razionale e lindo laboratorio. Tanta meticolosità e altrettanto rispetto della materia prima. Frutta nostrana, da alberi secolari e dai raccolti in frutteti gestiti con ritualità contadina d’altri tempi, senza forzature. Coltivare la terra è un atto agricolo, indipendentemente dalle motivazioni dell’agire e dalle dimensioni dell’appezzamento del podere. Mettere le mani nella terra è riconciliarsi con lo spirito materico, ricongiungersi a segni ancestrali, recuperare saperi nel nostro inconscio, per trasformarli in stimoli di piacere. Soprattutto è il modo più onesto per coltivare anche sogni e – nel contempo – raccontare delle storie. Questa che state per leggere è una sorta di prototipo di come le questioni del gusto s’intrecciano con storie di vita, la semplicità dei gesti, la cura del dettaglio, il richiamo a valori territoriali, per stimolare il gusto, pure elementi nutritivi e di salubrità. Tutto questo, semplicemente, coltivando piante da frutto per produrre confetture sincere.
Fonte: il Dolomiti.
Vino: A tutto Teroldego, un maggio di full immersion con il principe dei rossi trentini.
Anticipata a maggio la manifestazione di promozione del Teroldego rotaliano. Ricco calendario di degustazioni, visite in cantina, giardino dei profumi e sapori di montagna. Gli abbinamenti. Due anni di forzata clausura da pandemia hanno risvegliato negli italiani la voglia di riappropriarsi di spazi aperti, di natura, di territorio. Con l’arrivo della nuova stagione la Strada del Vino e dei Sapori del Trentino ha deciso per la prima volta di anticipare nel mese di maggio “A tutto Teroldego” la manifestazione che invita alla scoperta del Teroldego di Mezzocorona, con eventi e iniziative dedicate alla valorizzazione del principe dei rossi trentini, tra i vini testimonial del Trentino e presente fin dal 1300 in Piana Rotaliana, sua zona di produzione per eccellenza. Fino a domenica 8 maggio in programma esperienze, iniziative, proposte vacanza, menù dedicati su vari territori che, oltre alla Piana Rotaliana, coinvolgono l’Altopiano della Paganella, l’Altopiano di Pinè, la Vallagarina, la Valsugana, il Lago di Garda, la Valle dei Laghi e, ovviamente, la città di Trento.
Fonte: FIRSTonline.
Lavorare nel mondo del vino.
Fino a qualche anno fa, lavorare nel mondo del vino per i più significava fare il Sommelier. In realtà questo settore, che nel nostro territorio dà lavoro a molte persone, richiede diverse e sempre più specifiche competenze. Diventare sommelier è il punto di partenza per la conoscenza dei procedimenti di cantina, di come si degusta e si abbina al cibo, ma sono pochissimi i sommelier che esercitano la professione. La figura in assoluto più richiesta è l’enologo, il maestro di cantina. Oggi gli enologi devono essere bravi a conoscere i segreti del mestiere, a sperimentare nuove tecniche, a valorizzare la ricchezza del territorio e ad estrarne le caratteristiche organolettiche perfette. Per questo, occorre fare un percorso formativo appropriato nelle Università e magari anche qualche tirocinio all’estero. L’enologo lavora a fianco dell’agronomo, che cura la coltivazione della vigna, fondamentale per riuscire a fronteggiare le malattie e tutte le problematiche legate ai cambiamenti climatici. Fondamentale in un’azienda è avere un canale di vendita ben strutturato. Per cui, sono ricercati profili che si dedicano interamente all’Export, e viaggiano continuamente all’estero tra fiere ed eventi, o per visitare i clienti più importanti (importatori, distributori, ristoranti etc. etc.). Ai manager dell’Export sono affiancati impiegati, che fungono da referenti per tutte le pratiche legate all’esportazione (spedizione, fatturazione etc.) e assistono il cliente nella vendita.
Fonte: Siena News.
Meglio vino bianco, rosso o birra? La sorprendente risposta della scienza.
Uno studio scientifico prova a rispondere alla domanda: meglio il vino o la birra, dal punto di vista della salute? Vino bianco, vino rosso o birra e altri alcolici? Chi li apprezza ne fa più che altro una questione di gusti. Ma – secondo gli scienziati – non dovrebbe dipendere solo da quello: uno studio dell’Iowa State University (USA) afferma infatti che la scelta del calice che accompagna la nostra cena (o l’aperitivo) ha effetti diversi sul corpo. Dunque, assodato che alcol e salute vanno poco d’accordo e il consumo modico è sempre preferibile, qual è la scelta migliore? Per i ricercatori, la risposta alla domanda vino o birra è che il vino è un’opzione migliore. Bere birra o altri alcolici (e super alcolici) avrebbe come conseguenza livelli più elevati di grasso viscerale, che secondo i medici aumenta il rischio di sviluppare malattie cardiache e altre complicazioni. Il grasso viscerale, che non va confuso col grasso che si accumula sotto la pelle (grasso sottocutaneo), è infatti un tipo di tessuto più subdolo che avvolge gli organi addominali e si rivela più difficile da eliminare. Lo studio su quasi 1.900 adulti di età compresa tra 40 e 80 anni ha rilevato che il consumo di vino non genera lo stesso dannoso accumulo di grasso viscerale a cui invece sarebbero associati “maggiori consumi di birra/alcolici”.
Fonte: La Gazzetta dello Sport.
Alberto Tasca d’Almerita: “Fare rete è fondamentale, ma nel vino ci stiamo ancora provando”.
A tu per tu con l’ultima generazione della storica cantina siciliana, bandiera del Nero d’Avola e della sostenibilità: “Giovani, state lontani dalle mode, mai tradire la geografia del vino per creare dei prodotti omologati”. Non si può parlare di vino in Sicilia senza passare sotto il vessillo dei Tasca D’Almerita. La storia d’amore fra la Sicilia e questa famiglia nasce nel 1830, nella Tenuta Regaleali. Alberto, insieme ai fratelli, è il prosecutore di questa storia. Il nonno creò un vino rosso divenuto iconico. Il padre Lucio lottò con le contraddizioni di una terra gattopardiana, riuscendo nell’affermazione del Nero D’Avola e dei primi Cabernet Sauvignon e Chardonnay siciliani. Oggi Alberto Tasca, CEO dell’azienda dal 2001, scommette tutto sulla sostenibilità e impiega, solo in campagna, oltre 170 persone di cui moltissimi giovani.
Fonte: la Repubblica
La fisica del vino.
Chi avrebbe mai pensato che il vino può diventare… un oggetto d’interesse per i fisici. Sembra invece una storia davvero interessante. Il vino può sembrare poco problematico dal punto di vista scientifico, essendo una sostanza costituita principalmente da acqua (75-90%), alcool (6-22%), zuccheri (meno di 4g/l) e composti naturali che gli danno il giusto sapore e colore. Può essere sorprendente, però, scoprire che il vino contiene oltre 1000 diversi composti chimici, non tutti ben conosciuti! Sembra incredibile che, più di 5000 anni dopo la scoperta del metodo di produzione del vino, il nostro sapere su di esso sia ancora incompleto e necessiti di ulteriori studi. Anche per questo il vino è una grande sfida per gli scienziati e, al tempo stesso, una sostanza complicata e incredibilmente interessante. Gli studi scientifici sul vino diventano ancora più complessi se teniamo conto del fatto che il suo sapore è influenzato da numerosi fattori: il tipo di vitigno, le condizioni atmosferiche, il tipo di terreno e il modo in cui viene fertilizzato, infine la regione e il paese di coltivazione.
Fonte: Gazzetta Italia.
Come scegliere il vino al supermercato. La guida per comprare il migliore.
Il vino è sicuramente uno dei prodotti più amati dagli italiani: ci sono tantissimi marchi notevoli. La guida per comprare il migliore. Il vino è una bevanda alcolica che si ottiene dalla fermentazione di un frutto alquanto particolare, ossia l’uva. Questo prodotto è formato anche da acqua, alcol etilico, acetaldeide, Glicerolo, acido lattico, acido tartarico e acido malico. Ci sono anche tracce di anidride solforosa, una sostanza che fa male all’organismo e i cui limiti sono fissati proprio dalla legge. In materia di vino, ci sono tantissime leggi e innumerevoli regolamenti. Comprare il migliore non è di certo una scelta facile: sugli scaffali dei supermercati ci sono migliaia di bottiglie, di ogni colore, di marchi diversi e soprattutto di prezzi differenti.
Fonte: Checucino.it.
C’è la Mostra del Vino, una residente scende in strada con mazza da baseball e aggredisce i visitatori: due persone in ospedale.
E’ successo a Valdobbiadene alla mostra di Primavera. La donna sarebbe stata infastidita dai rumori e dalla musica così alle 23.30 è scesa in strada e ha colpito due della Pro Loco che organizzava l’evento. Si è presentata armata di mazza da baseball al cospetto dei visitatori e ne ha aggrediti una trentina finendo poi per colpire uno dei membri della Pro Loco. Si sono vissuti momenti di panico ieri sera, intorno alle 23.30, alla mostra del vino di San Pietro di Barbozza, frazione di Valdobbiadene. Una signora che abiterebbe vicino ai locali della Pro Loco che negli scorsi giorni ha organizzato l’evento dedicato a degustazioni e scoperte dei prodotti locali dal titolo ”Primavera del Prosecco”, forse infastidita dal rumore e dalle musica proveniente dalla mostra del vino, sarebbe scesa in strada minacciando con una mazza da baseball le persone che stavano, piano, piano, rincasando al termine della serata.
Fonte: il Dolomiti.
Il valore salutare del vino “a basso intervento”, uno dei motivi del suo successo.
Il vino a basso intervento è sempre più apprezzato da un segmento di consumatori ben informati e neanche troppo di nicchia, che lo scelgono perché più salutare rispetto alle etichette convenzionali. La maggior parte dei consumatori associa infatti questa tipologia di vino al concetto di “naturale”, e lo fa non tanto per il suo essere “a basso intervento” ma per una diversa associazione empatica. Il vino, bevanda molto antica, è un prodotto agricolo stagionale, frutto della vendemmia e dell’annata. Il consumatore lo percepisce nel suo contesto originario, il paesaggio agreste, la vigna inerbita, la campagna, il sole, la natura, filari protesi verso il mare o protetti dalle montagne. L’uva raccolta a mano, pigiata con i piedi, vinificata in tini di legno da cui sprigiona il profumo di mosto, ricorda la vendemmia come un momento di festa, il contesto a cui la nostra mente ricorre con facilità.
Fonte: Yahoo Finanza.
Riflessioni sul presente e sul futuro del vino italiano, in memoria di Giulio Gambelli.
Riuniti nella Val d’Orcia patrimonio Unesco da Pasquale Forte, parlano Claude e Lydia Bourguignon, Loïc Pasquet (Liber Pater) e Jacky Rigaux. Riuniti nella Val d’Orcia patrimonio Unesco da Pasquale Forte, parlano gli agronomi Claude e Lydia Bourguignon, Loïc Pasquet, produttore a Bordeaux con Liber Pater, e Jacky Rigaux. Tra gli insegnamenti ed il lascito del “maestro del Sangiovese”, le prospettive di un vino italiano che può migliorare ancora in qualità, ed il futuro del vino stresso, che è ad un tempo elemento culturale e prodotto di consumo, capace di raccontare storie diverse, dirette a pubblici diversi.
Fonte, WineNews.
Olio e vino: i migliori del… reame.
Un anno eccellente, se non da record, per la qualità dell’olio d’oliva. Ugualmente eccellenti i vini. Lo dicono i risultati della 28.esima Rassegna dell’olio d’oliva e della 28.esima Rassegna dei vini della Bassa Istria, tenutesi nel fine settimana a Dignano, su organizzazione dell’Associazione “Agroturist” di Dignano e della Città. Sabato sera, la cerimonia di premiazione, con la consegna di diplomi e medaglie ai migliori produttori di olio e vino. Nell’occasione, sono intervenuti la presidente dell’Associazione, Ester Geissa Đurić, e il sindaco, Edi Pastrovicchio, che non hanno mancato di ringraziare i produttori, olivicoltori e viticoltori partecipanti alle Rassegne, la Regione istriana, che ne è patrocinatore e i co-organizzatori, l’Ente turistico della Città, l’Università popolare aperta “Vodnjan-Dignano”, la Cooperativa agricola di Dignano, le ditte Contrada e Castelier e gli sponsor. Ricordando anche chi ha svolto le analisi chimiche e sensoriali degli oli e dei vini, l’Istituto di Sanità pubblica della Regione istriana e l’Istituto di agraria di Parenzo.
Fonte, LaVoce del popolo.
STAMPA ESTERA
La filière vin craint d’être en panne sèche de bouteilles.
Les industriels du verre ne sont actuellement pas en mesure d’honorer les commandes de leurs clients clans les délais prévus. 9 Depuis un mois et demi, on ne trouve plus certaines couleurs de bouteilles. Nous avons basculé sur un mode de substitution. Cela nous permet d’absorber le choc. Mais, à force, il n’y aura plus rien nulle part JEROME PRIOLEAU, RESP0.4SABLC DCS ACHATS AU SEIN DU GROUPE CORDIER BY INVIVD. INDUSTRIE Y aura-t-il suffisamment de rosé sur les tables cet été? Rien n’est moins sûr. Depuis plusieurs semaines, la filière française du vin craint une rupture d’approvisionnement de bouteille que les industriels peinent à fournir à leurs clients vignerons. «12 service achat nous a récemment annoncé l’annulation d’une livraison de plusieurs centaines de milliers de bouteilles. Cela va décaler de plusieurs semaines notre planning industriel», affirme le représentant d’un important négociant français. Cette menace de pénurie touche les phis grands comme les plus modestes. «Pour une commande effectuée cet hiver, on sait seulement cinq jours à l’avance si nous allons au non être livrés. C’est un problème car nos cuves ne peuvent pas rester pleines alors que les vendanges débutent dans quatre mois», confirme Fanny Boyer, propriétaire avec son frère de Château Beaubois, un domaine de l’appellation Costières de Nimes. Ce danger de pénurie avancé par de nombreux viticulteurs relèverait cependant du fantasme pour les verriers. «Les fours des vingt usines alimentaires et de flaconnage tournent à feu continu 7 j/7, 24 h/24. Le problème vient peut-être de l’étranger: 30 % des bouteilles vides sont importées. Or, je n’ai pas de visibilité sur ce qu’il se passe en Espagne et au Portugal », balaye Jacques Bordat, le président de la Fédération des indastries du verre.
Fonte: Figaro.
Pernord Ricard accèlère ses investissements dans le scotch whisky.
Pernod Ricard vise la première marche du podium mondial du scotch whisky. ri lui faudra doubler britannique Diagen. encore loin devant, mais le demande mondiale est en forte hausse. Le groupe français a décidé de se donner les moyens de ses ambitions et annonce un gros investissement, pour sa filiale Chivas Brothers : 104 millions d’euros pour accrobre sa production de 14 millions de litres. il permettra à ses deux distilleries écossaises de single malt d’Aberlour et de Mlltonduffde quasi-doubler leurscapacités à 24 millions d’hecmlitres. flies sont l’une et l autre « ara *igues pour legroupe. La premiirevend 50 %de ses volumes dans l’Hexagone, le premier marché mondial descotchwhiskydevant les Etats-Unis elle Royaume-Uni. Mütanduff produit Ballantines, la marque de Pernod Ricard qui cannait la plus forte croissance (+29 % an premier semestre), selon son porte-parole. Les exportations de scotch se sont considérablementdéveloppées res derniers temps, gonflant foriument le chiffre d’affaires de la filiale Chivas Brelan Gains de parts de marché Ces investissements permenrcnt également ä Pernod Ricard d’accélérer son plan de marthevers la décarbonation.
Fonte: Echos.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.
A risentirci a domani.