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Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di lunedì 27 giugno 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.
Vigneti «eroici» progetto su altri 10 ettari.
Viticoltura «eroica» con pendenze fino al 30% tra i Mari, e ancora più difficile considerati 1 drammatici effetti della siccità e gli assalti della fauna selvatica, cinghiali (questi ultimi portatori anche della peste suina), cervi e caprioli, che costringono a recintare i vigneti per salvarli. Nonostante tutto i vini della Valle di Susa resistono, anzi migliorano rispetto alle annate precedenti. E c’è un progetto, legato alle compensazioni erogate per l’incidenza sul territorio della linea ferroviaria ad alta capacità e alta velocita Torino Lione, di altri io ettari di vigne. Oggi la superficie vitata delle 6•aziende che aderiscono al Consorzio per la tutela e la valorizzazione Valsusa doc è di 18 ettari complessivamente, le bottiglie di vini a denominazione circa 8o mila per vendemmia, e altre 3o mila senza denominazione. Tra storici agriturismi, come Ca’ Seren di Glaglione, e nuovi ristoranti, «L» Garbin di Chiomonte, il vino e la viticoltura impreziosiscono il paesaggio e l’offerta turistica di una valle in cerca di rilancio.
Fonte: Corriere Torino.
II Gruppo del settore vitivinicolo presenta la terza edizione del bilancio di sostenibilità.
II Gruppo CAVIRO ha recentemente presentato la terza edizione del Bilancio di Sostenibilità. «Sostenibilità è responsabilità. È occuparsi di lasciare le cose in ordine per chi viene dopo. Vogliamo comunicare in trasparenza il nostro modo di essere cooperativa e condividere con le persone, gli enti e le istituzioni che vengono in contatto con noi la volontà di creare Valore», dichiara il presidente del Gruppo CAVIRO, Carlo Dalmonte. Con 12.000 soci, 27 cantine in 7 regioni d’Italia, 35.200 ettari vitati e 660 mila tonnellate di uva prodotta, il Gruppo CAVIRO rappresenta la più grande cantina vitivinicola d’Italia.
Fonte: L’Economia del Corriere della Sera.
Tecno Vino.
Blockchain e Nft per tracciare bottiglie di pregio L’idea di Alfonso De Gaetano e Stefano Remigi. Un nuovo club digitale, con tecnologia Blockchain e Nft, per collezionisti di grandi vini italiani e francesi. SI compra all’asta, direttamente dai produttori. Il punto d’incontro è una cantina virtuale, si chiama Crurated. II fondatore è un manager italiano di Google, Alfonso De Gaetano. E partito da Ercolano e ora è global manager di Google Publishers per i mercati emergenti. Segue 93 Paesi, dall’Est al Medio Oriente fino al Mediterraneo. II suo vice in Italia è il bocconiano Stefano Remigi, figlio del cantante Memo, l’intramontabile autore di «Innamorati a Milano». Tra le cantine della scuderia Crurated i primi ad aderire sono stati grandi nomi di Bordeaux, Borgogna e Champagne: tra questi, Château Cheval Blanc, Chateâu Latour, Château Lafite-Rothschild, Château Margaux, Domaine Arnoux Lachaux, Domaine Méo-Camuzet e Louis Roederer (Cristal).
Fonte: Login Corriere della Sera.
Viti, la lotta alla flavescenza dorata via ai trattamenti sanitari obbligatori.
Flavescenza dorata della vite: nel territorio vitato regionale è obbligatorio effettuare i trattamenti insetticidi contro il vettore Scaphoideus titanus. Saranno ammessi solo i prodotti fitosanitari che riportano in etichetta l’autorizzazione per la lotta alle cicaline della vite o specificamente al vettore Scaphoideus titanus. Previsto l’obbligo di tre trattamenti in tutte le aziende con vigneti a conduzione biologica in Lombardia. In 01trepò obbligo di due trattamenti a Stradella, Broni, Santa Maria della Versa, Montù Beccaria, Cigognola, Canneto, Redavalle, Rovescala, Pietra de’ Giorgi, Ruino, Castana, San Damiano al Colle, Bosnasco, Montecalvo, Zenevredo, Golferenzo, Volpara, Canevino, Montescano e Rocca de’ Giorgi.
Fonte: Provincia – Pavese.
Senza vetro, il vino non fa miracoli.
Produce più del 50% del vino del Molise, ora rischia lo stop Osannata dai vip, meta di vanto dei big della politica italiana, Cilternia, la grande cantina che si trova a Campomarino, che produce più del 50% del vino del Molise, ora rischia di fermarsi per la mancanza di vetro: un allarme già lanciato dalle imprese vinicole italiane al Vinitaly. Senza vetro, il vino non fa miracoli Produce più del 50% del vino del Molise, ora rischia Io stop. L’allarme vetro, già rilanciato dalle imprese vinicole italiane al Vinitaly, diventa emergenza per la cantina Cliternia a Campomarino, provincia di Campobasso, dove si produce più del 50% del vino di tutto il Molise ma dove manca la materia prima per l’imbottigliamento. Così la produzione rischia lo stop in piena estate.
Fonte: Il Nuovo Molise.
C’è un imprenditore svizzero dietro il rilancio del vino di Boca.
Boom dei vini novaresi in America: le doc Sizzano e Boca aumentano la produzione grazie ai giovani e agli stranieri innamorati dell’Italia e conquistano i mercati di Canada e Usa. Lo confermano le due grandi mostre mercato; quella del Boca appena terminata, mentre per il Sizzano fino al 3 luglio in piazza Prone è aperta la rassegna dei produttori locali e ogni serale specialità del territorio vengono accompagnate dalla musica. Il Sizzano aveva tra gli estimatori il conte di Cavour, che in una lettera del 1845, al giureconsulto novarese Giacomo Giovanetti, paragonava il bouquet del Sizzano a quello dei migliori vini di Francia e in particolare ai borgognoni Clos-Veugeot e Romanet. «Quest’anno – dice il sindaco Celsino Ponti – la mostra celebra il suo mezzo secolo, in una fase di forte crescita del Sizzano».
Fonte: Stampa Piemonte e Valle d’Aosta.
Regione Arrivano 11 milioni per promuovere il vino fuori dai Paesi Ue.
Spinta alla promozione del vino all’estero. La Regione finanzia con 11 milioni e 300mila euro il bando per il 2022-2023 nell’ambito del programma nazionale di sostegno del settore vitivinicolo. La misura è finalizzata ad aumentare la competitività dei produttori di vini sui mercati extra-Ue, attraverso azioni in materia di relazioni pubbliche, promozione e pubblicità, che mettano in rilievo gli elevati standard dei prodotti dell’Unione, in particolare in termini di qualità, sicurezza alimentare o ambiente. Sono state finanziate inoltre anche la partecipazione a manifestazioni, a fiere ed esposizioni di importanza internazionale, campagne di informazione.
Fonte: Nazione Pistoia-Montecatini.
Noemi e le sue Guaite «Valpolicella è amore».
Passaggio generazionale nell’azienda che compie 20 anni Noemi e le sue Guaite «Valpolicella è amore» «E qui noi giovani produttori dobbiamo creare unità». A quattro anni Noemi vendemmiava con papà e mamma, poi con l’età della ribellione la passione perla vite sembrava svanita. Ora, dopo vent’anni di Le Guaite, sono in tre a vedere il frutto del lavoro in vigna e in cantina, che è stato festeggiato dall’azienda di Mezzane di Sotto con una degustazione verticale di Valpolicella Superiore e una di Amarone. Papà Stefano segue la coltivazione della vite e dell’ulivo, mamma Giulietta il lavoro in cantina e la figlia Noemi, 28 anni, è responsabile commerciale: ora il marchio, dal 2015, è Le Guaite di Noemi. Stefano Pizzighella aveva iniziato con la produzione di olio, un brevetto personale per l’estrazione dei gas inerti, produzione con rese bassissime che tuttora porta avanti; mentre l’uva era conferita alle cantine sociali.
Fonte: Arena.
Il fascino discreto della Valpolicella Vino e non solo.
II territorio a metà strada tra Verona e il Garda si propone di intercettare anche con eventi sportivi e culturali i flussi del turismo sostenibile e quello delle città d’arte. Valpolicella, oltre al vino c’è di più. Da scoprire a piedi o in bicicletta, arrivando con l’auto o in camper. Con in mano un calice e una cartina, tra un pic-nic in vigna e un tour. Andando in escursione con una guida oppure partecipando a una visita guidata in siti archeologici come il Tempio di Minerva a Marano, la Grotta di Fumane e i recentissimi scavi alla Villa dei Mosaici a Negrar, che nonostante i lavori e gli studi ancora in corso sta generando una “mosaico mania” e trainando l’interesse verso queste destinazioni culturali.
Fonte: Arena L’Arena Economie.
Malanotte d’Estate la grande festa dei vini del Piave.
Ritorna la rassegna “Mala notte d’estate” con dieci appuntamenti, fino al 23 ottobre, in nove comuni della provincia di Treviso, da Maserada a Portobuffolè, passando per Fontanelle, Oderzo, Cimadolmo. Salgareda, Vazzola, Povegliano e Ponte di Piave dove sabato è andata in scena “Calici in festa”. Rassegna che mette in mostra le eccellenze del territorio. Dopo la “Primavera del Prosecco” che si è appena conclusa, ecco “Malanotte d’estate” che riunisce gli eventi dedicati ai vini del Piave dalle grandi potenzialità, dai rossi come Raboso e Malanotte del Piave Docg e il bianco come l’Incrocio Manzoni che sta conquistando gli enoturisti. Tanti appuntamenti grazie al lavoro delle pro loco e associazioni del territorio con il coordinamento di Unpli Treviso, per valorizzare le eccellenze turistiche, artistiche e paesaggistiche che caratterizzano l’area del Piave.
Fonte: Gazzettino.
È padovano il miglior enotecario d’Italia under 30.
Il concorso è avvenuto a Roma, Carraretto ha superato molte sfide. Filippo Carraretto dell’enoteca La mia cantina di Padova, ha vinto l’edizione del 2022 del concorso Miglior Enotecario d’Italia, suddiviso in due categorie: bottiglieria e mescita. Si è aggiudicato la prima ed inoltre ha vinto il premio di miglior enotecario under 30. Ha superato le varie sfide pensate per testare le capacità dei partecipanti, cominciate ad inizio anno e terminate pochi giorni fa con la finale che si è svolta nella stupefacente cornice del Borgo Pallavicini Mori nella campagna romana, che ha permesso di esaltare la figura professionale dell’enotecario. «Siamo orgogliosi di aver premiato le competenze, le conoscenze e le capacità di questi professionisti.
Fonte: Gazzettino Padova.
Cantina Produttori di Valdobbiadene – Val D’Oca: sì alla certificazione Equalitas.
Un altro passo sul continuo percorso della sostenibilità per la Cantina Produttori di Valdobbiadene, una delle realtà più rappresentative del Prosecco Superiore docg, che ha ottenuto nelle scorse settimane la certificazione Equalitas, lo standard nato per promuovere in modo specifico la sostenibilità della filiera del vino, attraverso una visione ed un approccio che integra le istanze delle imprese, della società e del mercato. Dopo aver conseguito le certificazioni Viva per la parte produttiva della cantina, Sqnpi per la gestione del vigneto e aver pubblicato due bilanci di sostenibilità, redatti secondo le linee guida internazionali Gri standard (Global reporting initiative), il gruppo si configura oggi come una delle realtà del settore a livello nazionale ad aver raggiunto un livello avanzato di misurazione concreta del proprio impatto su tre diversi pilastri: sociale, ambientale ed economico.
Fonte: Distribuzione Moderna.
Là dove affina il vino e si scopre il fascino del tempo che passa.
Si può fare un viaggio tra gli stili di vinificazione dell’Alto Adige passeggiando per una cantina che ha fatto dell’identità e del territorio una grande storia di famiglia, tutta al femminile. Visitare la cantina di Elena Walch a Termeno è come fare un viaggio nel tempo. Aprire la porta di questa dimora e carpirne i segreti è scoprire tutti i cambiamenti stilistici dell’azienda, ma soprattutto cogliere tutti i passaggi che da fine ‘800 ad oggi hanno caratterizzato il mondo del vino e dell’Alto Adige. Passeggiando per la cantina, si scoprono sedimentati tutti i modelli di produzione vinicola degli ultimi 150 anni, e si possono cogliere le decisioni prese da questa azienda nel corso del tempo.
Fonte: Linkiesta.
Lamezia, Viola (Pd) su cantina sociale: “La città ha diritto a chiarezza e verità”.
“La Città ha diritto alla chiarezza nel merito di quanto sta accadendo riguardo la cantina sociale. Quel posto per noi è il luogo ove i nostri nonni,zii,parenti,amici hanno trovato lo sbocco del loro lavoro per anni ed anni quando altro lavoro non era facile rinvenire e quando l’agricoltura e la viticultura era la principale attività di larghi strati della popolazione lametina e d in ispecie di quella dell’ex Comune di Sambiase. Perciò noi crescendo abbiamo guardato a quel posto con rispetto e con la convinzione che era un luogo da preservare per le future generazioni come luogo della memoria della nostra storia” è quanto si legge in una nota di Giovanna Viola della direzione regionale PD. “Trattando della cantina sociale in questi giorni – aggiunge – i Lametini hanno inteso che il progettista, anche consigliere comunale,ritiene di aver avuto a che fare con un rudere ed con qualche residuo di ferraglia e forse aspetterebbe anche riconoscimenti. Anche il Sindaco di questa amministrazione comunale sostanzialmente ha espresso gli stessi concetti.
Fonte: il Lametino.it.
Guida definitiva per acquistare una la miglior cantinetta da vino nel 2022 – I migliori 40 compilati!
Cerchi consigli di esperti su come acquistare la migliore la miglior cantinetta da vino? Gli esperti hanno stilato un elenco dei primi la miglior cantinetta da vino venduti nel 2022 in Italia. Non vuoi davvero che tu sia infelice dopo aver speso i tuoi sudati soldi per questa la miglior cantinetta da vino. Di conseguenza, avevo passato molto tempo a esaminarlo, valutarlo e criticarlo. Alla fine, per la tua comodità, abbiamo compilato questa lista!
Fonte: Watchitalia.it.
L’Italia è il Paese dei giovani vignaioli: ogni giorno nascono 18 nuove imprese fondate da ragazzi.
Gli under 35 puntano sempre di più sull’agricoltura, ma c’è il rischio della frammentazione. Perché i big intanto aumentano le concentrazioni per affrontare meglio l’export. Francesco e Nicoletta hanno deciso nel 2015 di tornare a Pantelleria e avviare la loro azienda; 25 anni lui, 28 lei. Nessuna tradizione vinicola in famiglia, nessuna possibilità di investimenti importanti. Si parla di vino, tra grandi poli in consolidamento, piccoli artigiani e medie imprese in difficoltà. Si parla di vino come di molti altri settori, di una situazione sempre più faticosa e della necessità di misure e obiettivi precisi, sia a livello aziendale che legislativo.
Fonte: Espresso.
Da tutta Italia per l’inaugurazione della big bench “La panchina gigante può rilanciare il turismo”.
Serramazzoni inaugura la ‘sua’ nuova panchina gigante e tenta di tornare fra le mete più gettonate dai turisti. Ieri festa per l’inaugurazione della big bench numero 225 a Pazzano, nei pressi della Cantina del Frignano (che ha finanziato il progetto e messo a disposizione il terreno). Tanti i presenti con appassionati accorsi da tutta Italia: “In questi ultimi giorni abbiamo avuto tantissime persone che passavano chiedendo informazioni – racconta Irene Balim, titolare della Cantina –. Qualcuno ci ha perfino chiamato da Torino per partecipare all’inaugurazione”. Accanto alla panchina, sorge una libreria di strada dove poter prendere in prestito, riporre o scambiare libri grazie a Giorgia Malagoli (foto) e Stefano Magnanelli. Un’attrazione sia culturale che economica, dal momento che la rete delle big benches è diventata, negli ultimi anni, una vera moda. “Siamo molto contenti – sottolinea Barbara Bembo di Pro Loco.
Fonte: Il Resto del Carlino.
Arrivano 11 milioni per promuovere il vino fuori dai Paesi Ue.
Spinta alla promozione del vino all’estero. La Regione finanzia con 11 milioni e 300mila euro il bando per il 2022-2023 nell’ambito del programma nazionale di sostegno del settore vitivinicolo. La misura è finalizzata ad aumentare la competitività dei produttori di vini sui mercati extra-Ue, attraverso azioni in materia di relazioni pubbliche, promozione e pubblicità, che mettano in rilievo gli elevati standard dei prodotti dell’Unione, in particolare in termini di qualità, sicurezza alimentare o ambiente. Sono state finanziate inoltre anche la partecipazione a manifestazioni, a fiere ed esposizioni di importanza internazionale, campagne di informazione. “Il potenziamento delle attività di promozione delle nostre imprese vitivinicole – ha detto la vicepresidente e assessora regionale all’agroalimentare Stefania Saccardi – è uno dei nostri obiettivi primari”..
Fonte: La Nazione.
Vetro e carta alle stelle. Così anche il vino in bottiglia costa di più.
La guerra ai confini d’Europa, le bollette per l’energia in aumento, la carenza di materie prime. Dal Friuli all’Abruzzo gli ordini vengono rinviati per mancanza di contenitori. Amari calici. A vanificare il rialzo record del 2021 (+13 per cento) dell’export di vino italiano, si sono messi di traverso vetri e cartoni, ferro e carburante alle stelle. Una lista indigesta che rischia di far saltare il tappo anche al mercato interno. Mercato che ha superato i 2,8 miliardi di euro per quanto riguarda le vendite nella grande distribuzione, con gli spumanti in crescita del 18,4 per cento. «La situazione è molto complicata, sia per la guerra in corso sia per i continui aumenti dei costi energetici che si riflettono su produzione e trasporto. Ma anche sulla capacità di spesa dei consumatori, sempre più intaccata», spiega Micaela Pallini, presidente Federvini. «A questo si aggiunge la difficoltà di reperire materia prima come vetro e carta fondamentale per commercializzare il vino.
Fonte: Espresso.
C’è un imprenditore svizzero dietro al rilancio del vino di Boca.
Boom dei vini novaresi in America: le doc Sizzano e Boca aumentano la produzione grazie ai giovani e agli stranieri innamorati dell’Italia.
Fonte: La Stampa.
Ama Terra, il vino per il sociale.
Cultura è coltivare, avere cura. L’ingrediente segreto dei vini Ama Terra sono le persone che vi si dedicano, con la loro visione etica del lavoro. Dal rispetto dell’uomo e del territorio, fondato sulla convinzione dell’importanza del lavoro quale mezzo per elevare la dignità anche dei meno fortunati, è nato il progetto etico e di vita di Ama Terra che porta con sé tutta l’esperienza di un programma voluto per dare accoglienza a persone in difficoltà. L’obiettivo è l’impegno per il loro recupero e il reinserimento sociale e professionale attraverso la pratica al lavoro, la coltivazione degli oltre 40 ettari di terra e la produzione di materie prime trasformate in prodotti bio di altissima qualità, seguendo le tradizioni locali. La Bio Fattoria Sociale Ama Terra nasce nel 2010 all’interno della Comunità Terapeutica Casa Ama, con un progetto della Cooperativa Sociale Onlus Ama Aquilone come strumento di ergoterapia. Nella generosa terra di confine fra Marche e Abruzzo, Ama Terra associa ai processi produttivi, corsi professionalizzanti e di formazione, così da assicurare a persone considerate a basso potere contrattuale, uno strumento in più per avvicinarci al mondo del lavoro.
Fonte: Adnkronos.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.
A risentirci a domani.