News Vitivinicole e tenute agricole di martedì 1 marzo 2022!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di martedì 1 marzo 2022!

Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.

Ostrakon, in Calabria il vino solidale.
«Una bottiglia di Ostrakon non contiene solo vino. Bere questo vino vuol dire bere inclusione, relazioni, rapporti umani». Perché dentro quella bottiglia ci sono storie, nomi, volti di persone che vivono in situazioni di disagio psichico e di emarginazione sociale. «Ed il momento della vendemmia, della lavorazione dell’uva e dell’imbottigliamento sono le occasioni ideali per creare momenti di socializzazione, per farsi conoscere, per riscoprire capacità residue attraverso un’attività lavorativa. E per contrastare lo stigma della salute mentale». Ostrakon, infatti, «è un vino per pochi, solo per chi sa assaporare l’amore di chi lo produce». Rosa Conca è la presidentessa dell’Associazione Ama Calabria di Squillace, che lo scorso ottobre è stata impegnata nella raccolta dell’uva che per i ragazzi con disabilità psichiatrica e intellettiva e le loro famiglie rappresenta più di un nettare di batto.

Fonte: Buone Notizie Corriere della Sera.

Lo faranno Viola?.
LA PALLANUOTO LA MUSICA IL VINO De Magistris Pupo consiglia «La miglior cosa «Se fa gol, è l’indifferenza» non esulti» • Glannl De Maglstrls, cinque Olimpiadi e un argento, una vita nella pallanuoto, un tifoso 100 per 100 viola, dice che «la cosa migliore sarebbe l’indifferenza, ma non credo che andrà cosl. La città si era illusa che potesse finire diversamente la storia con Vlahovlc. E’ sembrato un tradimento. Ma non conosciamo la verità su come sono andate davvero le cose, bisogna andarci sempre plano con I giudizi. II fatto è che per Firenze la sfida alla Juve è, calcisticamente, la madre dl tutte le battaglie. Fosse andato all’Arsenal magari non sarebbe accaduto niente…».

Fonte: Gazzetta dello Sport.

Il Moscato che si sposa con i dolci spensierati di Carnevale.
È martedì grasso e in tavola e nelle merende compaiono quelle suggestioni d’infanzia e di spensieratezza – ce n’è parecchia necessità – che sono i dolci di Carnevale. Allora serve un vino che si raccordi a questa voglia di misurata dolcezza, di domestico brio. È il Moscato. Le declinazioni di quest’uva aromatica sono infinite come le sue sfumature: dalla pesca noce, al fiore di zagara, dall’accennata albicocca al glicine. Se si fa a Capelli è lieve, se si fa a Pantelleria è sole puro. Dovreste poi provarlo sotto forma di grappa – ne è sacerdotessa e vestale Antonella Bocchino, che alle grappe di Moscato ha dedicato competenza e intraprendenza – per scoprire tutto il fascino del Moscato.

Fonte: La Verita’.

In vino veritas.
Sangiovese dal profumo di ciliegia È un’azienda di famiglia da tre generazioni, cresciuta molto negli ultimi anni, che ha voluto dare spazio alla creazione di un’intera filiera produttiva grazie all’aiuto di agricoltori del luogo. I vigneti, nei quali si applica la difesa integrata, sono ubicati nell’oasi faunistica del fiume Conca, con lo sguardo rivolto verso l’Adriatico, per cui godono di quell’influsso marino che si ritrova fortemente nelle note minerali di ogni etichetta. Tutti i vini aziendali parlano la lingua della terra di Romagna, come questo Sangiovese che si mostra. Il giallo oro del Pensiero d’Amore Ricerca e sperimentazione sono il fulcro di questa cantina che sorge nell’area della denominazione Lison Pramaggiore, oggi parte fondamentale della Doc Venezia, una terra di sentieri incantati, dove si scorgono città sospese tra i vitigni e i boschi.

Fonte: Messaggero.

Eccellenze. I vini di Castel de Paolis nella classifica Guida delle Guide.
I vini di Castel de Paolis continuano a scalare le classifiche nazionali sia tra i vini bianchi che rossi. Nella Guida delle Guide dei Vini, pubblicata dal mensile Gentleman il Donna Adriana 2019 si è piazzata al 7° posto nella Top 50 vini bianchi e I Quattro Mori 2016 al 43° posto della Top 100 vini rossi.

Fonte: Tempo.

13 e 14 marzo. Arriva nella capitale «Vini Selvaggi» il meglio del naturale.
Sta per arrivare a Roma la nuova edizione di Vini Selvaggi, la Fiera indipendente dei vini naturali che raccoglie oltre 80 produttori. Il 13 e 14 marzo 2022 tutti gli appassionati potranno assaggiare oltre 600 etichette provenienti da Italia, Spagna, Francia, Slovenia, Slovacchia, Repubblica Ceca, Germania, Danimarca, Ucraina. Quest’anno Vini Selvaggi si svolgerà a Spazio Novecento all’Eur e, rispetto all’edizione precedente, vedrà la presenza di un maggior numero di cantine, sidrerie artigianali, birrifici e distillerie. Anche la parte gastronomica della manifestazione sarà più sviluppata grazie alla presenza di produttori di alimenti biologici. La vinificazione naturale si basa sulle fermentazioni spontanee attivate da lieviti indigeni – altrimenti detti «lieviti selvaggi» – e non fa ricorso a manipolazioni, all’aggiunta di additivi, fatta eccezione per trascurabili quantità di solforosa.

Fonte: Tempo.

Senza la Russia di Putin cosa sara’ Vinitaly?
“La clientela russa è importante, nel settore del vino di qualità. E senza la Russia di Vladimir Putin cosa sarà Vinitaly?”, domandano alcuni operatori storici della fiera veronese, un programma dal prossimo 10 aprile. Un dubbio che circola anche nel mercato agroalimentare italiano.

Fonte: Tempo.

Mosaico per Procida, una bottiglia di vino celebrerà l’anno da Capitale.
Le masse vinicole arrivano da 26 cantine differenti della Campania: sabato 26 febbraio l’evento di lancio del progetto nella sala consiliare del Comune di Procida. Dalle masse vinicole di 26 cantine differenti, espressione della viticoltura d’eccellenza campana, nasce “Mosaico per Procida”, il vino che — attraverso l’operazione di vinaggio del winemaker Roberto Cipresso – celebra la Capitale Italiana della Cultura 2022, con un’etichetta artistica scelta attraverso un contest e realizzata da Carolina Albano. Sabato 26 febbraio, alle 12.30, il progetto della bottiglia celebrativa sarà presentato dal project manager Gaetano Cataldo nel corso di un evento organizzato nella sala consiliare del Comune di Procida, ancora una volta propulsore di attività condivise con il contesto territoriale di riferimento. Il progetto “Mosaico per Procida” prevede anche l’iscrizione del comune isolano a “Città del Vino” e la raccolta di contributi finalizzati a dare nuova vita al costume tradizionale della Graziella.

Fonte, Il Golfo.

Dopo la paura del “bollino nero” si torna ad investire nel vino.
Dopo la grande paura del ‘bollino nero” Ue, l’Emilia-Romagna torna ad investire per garantire produzioni di qualità di vino, in particolare per le varietà Doc e Igt. È l’obiettivo del nuovo bando, per oltre 15,2 milioni di euro, approvato dalla Giunta regionale per sostenere investimenti nel segno dell’innovazione tecnica e varietale. Sono interessati, fa sapere la Regione, i territori di tutte le province: dalla pianura emiliana e romagnola fino alla costa e a tutta la collina. Il bando rientra tra le misure finanziate dall’Ue attraverso l’organizzazione comune di mercato (Ocm) vino.

Fonte: Corriere Romagna Rimini.

In 82 Comuni sarà consentito ampliare le vigne.
L’Emilia-Romagna manterrà la possibilità di produrre vini da tavola individuando le aree con vigneti dove sarà possibile, già dalla prossima vendemmia, ottenere fino a 400 quintali per ettaro di uva per vini generici (varietali e da tavola), anziché 300 quintali/ettaro. In Regione, i Comuni che possono andare in deroga sono 82. Al più presto sarà reso noto l’elenco.

Fonte: Gazzetta di Parma.

Vino italiano: per ora il pericolo è scampato.
E stato fondamentale distinguere tra uso ed abuso di alcol. Ora lavoriamo insieme per sconfiggere il cancro>>. Questo il commento della filiera vitivinicola all’indomani del voto del Parlamento sul Beca, il Rapporto della Commissione speciale del Parlamento europeo per la lotta contro il cancro. «Accogliamo con soddisfazione il reinserimento del concetto di pericolosità dell’abuso di alcol e non dell’uso di alcol in sé: la misura in cui il vino e le altre bevande alcoliche possono costituire un fattore di rischio dipende in modo significativo non solo dalla modalità, dalla quantità e dalla qualità del prodotto consumato, ma anche dalla predisposizione genetica e dal modello dietetico in cui vengono consumate le bevande alcoliche».

Fonte: Gazzetta di Parma.

Consegnati i diplomi Aies dei corsi da sommelier.
La cerimonia si è svolta al ristorante Valsellustra di Casalfiumanese Consegnati i diplomi Aies dei corsi da sommelier La delegazione Romagna di Aies (Accademia internazionale enogastronomi sommeliers) ha consegnato i diplomi dei corsi sommelier di primo e secondo livello organizzati a Imola nella sessione autunno-inverno 2021/22. Presenti all’evento, al ristorante Valsellustra di Casalfiumanese, il delegato Aies Romagna Stefano Rossi e il presidente Aies Patrizia Poli. È toccato all’assessore all’Agricoltura, Pierangelo Raffini, portare il saluto del Comune. Durante la serata le portate dello staff del ristorante Valsellustra sono state abbinate ai vini delle aziende imolesi Giovannini e Fattoria Monticino Rosso.

Fonte: Resto del Carlino Imola.

Uve non pagate, il giudice dà torto alla Cantina.
Prime sentenze sulle somme non versate per la vendemmia 2019, ma sui crediti ora pesa l’iter sul sovraindebitamento. Per il mancato pagamento delle uve ai conferitori della Cantina di Canneto Pavese arrivano le prime sentenze del tribunale di Pavia. Le cause civili danno ragione ad alcune aziende che hanno conferito le uve, durante la vendemmia del 2019, senza ricevere il corrispettivo dei pagamenti. Il giudice Renato Cameli, a conclusione di alcune di queste cause, ha confermato i decreti ingiuntivi proposti dai vignaioli e impugnati dalla cantina. Così, ad esempio, in un debito da oltre 100mila euro per il conferimento di uve Moscato e Pinot Grigio, il giudice ha confermato il decreto ingiuntivo, come chiesto dall’avvocato Realdo Filippo Frattoni. Va detto, però, che le decisioni del tribunale dovranno fare i conti con l’iter avviato dopo che l’assemblea dei soci della cantina ha dato il suo ok al procedimento di sovraindebitamento (la liquidazione dell’azienda e di tutti i beni di proprietà) per evitare il fallimento.

Fonte:  Provincia – Pavese.

«Controlli sul vino e sulla filiera».
Azienda Vini Pantaleone «Controlli sul vino e sulla filiera» Pagina a cura di Valerio Rosa «L’azienda Pantaleone è una piccola realtà biologica a conduzione familiare, collocata a 5 km da Ascoli, nella località di Colonnata Alta; si estende per 50 ettari di cui 13 dedicati ai vigneti. La scelta della conduzione biologica è stata sentita fin dalle origini come il modo migliore per conservare un equilibrio naturale del territorio e dell’ambiente circostante, e così ottenere un vino con un carattere territoriale nel rispetto di un’etica del vino e del consumatore. I vigneti e la cantina sorgono immersi in una valle ad un’altezza di circa 450 metri e sono collocati come in un piccolo anfiteatro.

Fonte: Resto del Carlino Ascoli.

«Da noi il lavoro si fa solo a mano».
Azienda Emidio Pepe «Da noi il lavoro si fa solo a mano» «L’Azienda Agricola Emidio Pepe è Biodinamica certificata e spero che si torni alla denominazione originale perché produrre vino biodinamico è garanzia di qualità e rispetto della natura. Un lavoro che alla Cantina Pepe facciamo da sempre. Un equilibrio in vigna, raggiunto dopo anni di lavoro, grazie alle mani esperte di mio padre Emidio che, con i suoi 55 anni di esperienza, è stato in grado di determinare perfettamente il nutrimento delle piante, la lavorazione del terreno, la potatura e la vegetazione delle viti, limitando ogni tipo di intervento in vigna e in cantina. Oggi mia sorella Daniela ed io, proseguiamo questo lavoro con papà Emidio che continua a lavorare in vigna come fosse un ragazzino. Non utilizziamo prodotti chimici, anche negli anni e nelle condizioni più difficili. Nessun lievito selezionato per iniziare la fermentazione alcolica e nessun enzima aggiunto per incoraggiare la genesi dei profumi.

Fonte: Resto del Carlino Ascoli.

“Consorzio di tutela vini”: Coppo presidente interinale.
Colline del Monferrato Casalese Dopo Ronchetti, arriva il Presidente della Cantina S. Giorgio “Consorzio di tutela vini”: Coppo presidente interinale. Assemblea Ordinaria dei Soci per il Consorzio di tutela vini Colline del Monferrato Casalese, sabato 26 febbraio, nella Cappella del Castello Paleologo di Casale Monferrata Tra i principali punti alle dimissioni del Presidente Luigi Ronchetti, approvazione del Bilancio Consuntivo 2021e del Bilancio previsionale del 2022, oltre ad un bilancio delle attività svolte e di quelle programmate per il nuovo anno sociale In seguito alle dimissioni rassegnate dal Presidente Ronchetti, il vice presidente Claudio Coppo (presidente della Cantina Sociale di San Giorgio) ha confermata la sua disponibilità ad assolvere al ruolo di Presidente facente funzione da oggi, martedì r marzo, fino alla prossima scadenza elettorale, prevista per 1131 dicembre 2023.

Fonte: Monferrato.

Turismo del vino con una legge doc – Turismo del vino, finalmente una legge doc.
Cambiando quella precedente, è stata approvata di recente dall’assise regionale. TURISMO DEL VINO, FINALMENTE UNA LEGGE DOC. La quale ha votato all’unanimità gli emendamenti correttivi alla precedente che era stata deliberata lo scorso luglio con il parere contrario delle associazioni di categoria. Un raro caso di pessima politica rimediato con un’azione di buona politica. Per ricostruire tutta la vicenda bisogna partire dalla legge finanziaria del 2018 in cui, su iniziativa del senatore Dario Stefàno, furono inseriti gli articoli costituenti la cosidetta Legge Enoturismo e il successivo Decreto ministeriale delle Politiche Agricole sull’enoturismo del 2o19, il quale definiva i requisiti minimi per lo svolgimento dell’attività, rimandando alle Regioni la normazione relativa all’elenco regionale degli operatori, la formazione e la vigilanza, il controllo e le sanzioni.

Fonte: Corriere del Mezzogiorno Puglia.

Arte e vino.
Amici dei Musei Arte e vino Vigneti e siti storico-artistici. Di questo argomento, si occuperà Silvana Giuliano, giornalista e sommelier, nel corso di una conversazione appunto dal titolo “Vigneti e siti storico-artistici”. Organizzato dagli Amici dei Musei di Taranto, l’incontro avrà luogo domani alle 16.30, nella Sala Basilica presso il Dipartimento jonico dell’Università Aldo Moro, in via Duomo 259. Sarà un viaggio in giro per l’Italia che porterà i partecipanti a conoscere, fra le tante nostre meraviglie, i vigneti di varie località, e che si concluderà in Puglia, terra di vini, castelli e masserie.

Fonte: Gazzetta di Taranto.

Malvasia e mercato: un convegno il 4.
Venerdì all’Episcopio l’incontro promosso da Confagricoltura, BOSA Sono in corso gli ultimi preparativi in vista dell’appuntamento dedicato da Confagricoltura Oristano alla Malvasia e in calendario il prossimo 4 marzo, venerdì, a Bosa, nell’Episcopio Vescovile alle ore 10, a cui parteciperanno produttori, esperti ed estimatori dell’antico vitigno. I lavori dal titolo “Malvasie di Sardegna, vini antichi per un mercato moderno”, si apriranno con i saluti delle autorità a cui seguirà l’intervento del presidente Confagricoltura Oristano e di Confagricoltura Sardegna, Paolo Mele. In collegamento da Roma affronteranno il tema del “Piano strategico nazionale Ocm: le opportunità per il settore vitivinicolo”, Vincenzo Lenucci e Palma Esposito dell’Area Politiche europee, competitività e ufficio studi di Confagricoltura nazionale. La parola quindi ai produttori Gian Michele Columbu e Dario Deiana che illustreranno il mondo della Malvasia dal punto di vista di chi opera per realizzare questo vino straordinario.

Fonte: Nuova Sardegna.

Wine&Siena La presentazione.
Si alza il sipario sulla settima edizione di WineeSiena. Oggi alle 11 la presentazione dell’edizione 2022, nella Sala delle Lupe, a Palazzo Pubblico, con Helmuth Köcher, The WineHunter e presidente del Merano WineFestival, Stefano Bernardini, presidente Confcommercio Siena e il sindaco Luigi De Mossi. L’evento, firmato dagli ideatori del Merano WineFestival per la valorizzazione dei terroir ed eccellenze vitivinicole, si svolgerà in presenza dal 12 al 14 marzo.

Fonte: Nazione Siena.

La Syrah cortonese fa coppia con la chianina e aggredisce il mercato.
Una Doc in salita quella di Cortona, una nicchia di produttori che ha puntato tutto sulla Syrah e i dati parlano chiaro. Perché negli ultimi 5 anni si è raggiunta una copertura del 70% per quanto riguarda la coltivazione di questo vitigno. Dei 37 soci aderenti al Consorzio (6 i nuovi iscritti dal 2019) tutti hanno la Syrah come produzione principale. In totale si contano 350 ettari vitati e oltre il 20% dei produttori è a conduzione biologica. E ci si prepara anche a un evento unico nel suo genere la prima Anteprima dell’annata in uscita sul mercato che si terrà proprio a Cortona il weekend dell’11 marzo, un evento a largo raggio che porterà nei luoghi storici della cittadina, tra cui Palazzo Ferretti e il teatro Signorelli tutti i produttori, non solo italiani, per un simposio dedicato a questo vitigno così rappresentativo.

Fonte: Tirreno.

Credem diventa socio di Contri Spumanti spa.
Dopo Regas, Vista Vision e Brandon, continuano gli investimenti in economia reale di Credem Private Equity sgr, la società di gestione di private equity del Gruppo Credem guidata dagli ad Daniele Molinaro e Maurizio Esposito, che ha perfezionato tramite i tre fondi in gestione (Elite, Credem Venture Capital II ed EltifPlus) un ulteriore investimento acquisendo una partecipazione di minoranza nel veicolo di controllo di Contri Spumanti spa di Cazzano di Tramigne, società leader in Italia nella produzione di vini spumanti e frizzanti. Lo rende noto Credem in un comunicato. L’investimento, per oltre 18 milioni di euro, è stato realizzato dai fondi Elite, Credem Venture Capital II ed EltifPlus, che hanno rilevato una partecipazione di minoranza in Contri Spumanti.

Fonte: Arena.

Raggi Uv per sterilizzare il vino: maxi multa a carico dell’enologo.
Trattare i vigneti irradiando raggi UV-C: tecnica all’avanguardia che costa cara a un enologo di Soave. a pag 10 Raggi Uy per sterilizzare il vino: maxi multa a carico dell’enologo «Tecnica sperimentale, serviva l’autorizzazione del Ministero» Ricorso respinto vERcom Secondo gli ultimi studi, trattare i vigneti attraverso l’irradiazione di raggi UV-C (radiazioni ultraviolette con una lunghezza d’onda compresa tra i 28o e i 100nm) potrebbe mettere in salvo la vite da funghi e batteri ostili preservandola da malattie crittogamiche come la peronospora, l’oidio e la botrytis cinerea. Una tecnica all’avanguardia e all’insegna del green, un trattamento «sanificante e sterilizzante» di cui era stato precursore un enologo di Soave, il quale l’avrebbe proposto ad alcune cantine alcuni anni fa. L’essere stato così lungimirante, tuttavia, rischia ora di costargli caro perché la Corte di Cassazione con la sentenza La tecnica • Trattare i vigneti attraverso l’irradiazione di raggi UV-C (radiazioni ultraviolette con una lunghezza d’onda compresa tra i 280 e i 100 nm) potrebbe mettere in salvo la vite da funghi e batteri preservandola da malattie crittogamiche appena depositata ha respinto il ricorso del professionista veronese contro l’ordinanza con cui nel febbraio 2015 il Dipartimento del Ministero delle Politiche agricole Alimentari gli ingiungeva «il pagamento di 30.984 euro oltre alle spese accessorie, a titolo di sanzione amministrativa pecuniaria, per aver sottoposto mosti e vini di alcun aziende, nelle loro cantine, ad un trattamento enologico sterilizzante con raggi UV-C non consentito».

Fonte: Corriere di Verona.

Cantina di Montalcino passa al gruppo Prosit.
Il gruppo Prosit investe in Toscana allo scopo di creare un polo di cantine italiane di fascia premium e acquisisce il 100% di Cantina di Montalcino, inclusi il marchio, gli immobili e gli impianti produttivi. La proprietà, oggi in mano a Cantine Leonardo da Vinci, cederà il 100% delle quote e rinvestirà a sua volta in Prosit, affiancandola nella strategia di sviluppo perseguita. Fondata nel 1970, Cantina di Montalcino è attualmente l’unica cantina cooperativa nella zona del Brunello. Conta oggi 50 soci conferenti, i quali producono uve sangiovese destinate alla vinificazione del Rosso di Montalcino Doc, Brunello di Montalcino Docg e Brunello di Montalcino Docg Riserva. Nel 2021, la cooperativa ha chiuso il bilancio con un fatturato di 3,7 milioni di euro e un ebitda di circa 1 milione di euro.

Fonte: Corriere del Vino.

Cotarella firma le etichette “Aristos” della Cantina Valle Isarco.
Aristos è parola greca che significa “il migliore” ovverosia “The Best”.  E proprio per questo la Cantina Valle Isarco Eisacktal non poteva che scegliere “il migliore” degli enologi, vale a dire Riccardo Cotarella. Winemaker di fama internazionale, nonchè presidente dell’Union International des Oenologues, per festeggiare i 30 anni di “Aristos”, la prestigiosa linea di etichette creata nel 1990 dalla più giovane cantina cooperativa dell’Alto Adige.

Fonte: EGnews.it.

Antonelli San Marco e quella lunga storia d’amore con Montefalco.
Quarantadue anni di vita per una delle cantine che in assoluto traduce meglio in bottiglia l’essenza di questa porzione di terroir umbro. Antonelli San Marco è tra le aziende più longeve della denominazione Montefalco Docg. Nel 1981 Francesco Antonelli, avvocato di Spoleto, acquistò la proprietà dal vescovo della cittadina e la impostò da subito sulla viticoltura, chissà se suggestionato da quel Sagrantino che era così chiamato anche per via del vino utilizzato per la messa.

Fonte: La Repubblica.

Cantine di Verona estende il Progetto Qualità anche a Cantina di Custoza.
Cantine di Verona estende il Progetto Qualità anche a Cantina di Custoza, nel segno della sostenibilità ambientale. Realizzato inizialmente da Cantina Valpantena per un terzo delle aziende associate e poi esteso a Cantina Colli Morenici su circa 50 ettari di vigneto, a seguito della fusione delle tre realtà nel gruppo Cantine di Verona, il programma interessa ora anche la cooperativa di Sommacampagna. L’obiettivo principale del progetto è il miglioramento della qualità delle uve per la produzione di vini di eccellenza, oggi anche attraverso pratiche agronomiche sostenibili e con un ridotto impatto ambientale. In particolare la prima fase, avviata con la vendemmia 2021, mira a ottenere uve di pregio per la produzione di Custoza Superiore.

Fonte: Largo Consumo.

Mondo del vino: alla scoperta delle migliori cantine italiane e internazionali.
Gli amanti del vino sanno che per usufruire di prodotti di qualità è necessario optare per etichette celebri, facendo attenzione anche alla classificazione. Una bottiglia pregiata, infatti, può riportare ad esempio la dicitura DOC, ovvero di Origine Controllata, o anche IGP, a indicare un’Indicazione Geografica Protetta. Naturalmente, a fare la differenza in questo caso sono i produttori, che possono contribuire alla realizzazione di vini eccellenti orientandosi verso particolari vigneti così come adottando lavorazioni in grado di conferire sfumature uniche alla bevanda.

Fonte: InformazioneOnline.it.

Pasta, olio e vino: è vero boom per l’export del cibo made in Italy.
L’export agroalimentare nel 2021 ha raggiunto livelli record attestandosi sopra i 50 miliardi di euro (nel 2015 era poco sopra i 30 mld), grazie a una crescita a valore del 15% rispetto al 2019 e dell’11% sul 2020. “Più cibo italiano sulle tavole di tutto il mondo. L’effetto della pandemia, nei due anni tra 2020 e 2021, ha consentito all’agroalimentare made in Italy di incrementare la propria presenza meglio di quanto abbiano fatto molti avversari commerciali”. È quel che sottolinea l’incipit di un servizio del nuovo numero del settimanale economico del Gambero Rosso, “TreBicchieri”, dedicato all’agrifood. Nel ripensare all’incredibile blocco delle merci italiane alle fronitiere con l’esplosione della pandemia, nel 2020.

Fonte: AGI.

Crisi Russia-Ucraina – A rischio l’export di vino italiano.
Anche l’export di vino italiano in Russia è minacciato dalla crisi in corso in Ucraina. Questo soprattutto a causa di probabili contro-sanzioni, ma anche dei danni indiretti derivanti da crollo del rublo e prezzi energetici alle stelle. In ogni caso, lo scenario che il comparto del made in Italy si prepara a pagare alla guerra, secondo Unione italiana vini (Uiv), è già difficile in queste ore caratterizzate da lunghe code di camion alla frontiera lettone-russa e merci non ritirate in dogana. A ciò si stanno aggiungendo problemi di carattere finanziario: per effetto delle sanzioni alle banche russe si prevede infatti la sospensione dei pagamenti da Mosca, in uno scenario di stato di guerra che farà perdere le tutele assicurative sui pagamenti delle merci.

Fonte: FOOD.

Strada in salita per le imprese del vino.
I rincari e la crisi fanno tremare le cantine, ma gli aumenti di listino non riescono a coprire gli incrementi dei costi: quali strategie possono aiutare il settore? Il vecchio adagio dice che non si può avere la botte piena e la moglie ubriaca. Allo stesso modo è impossibile avere un comparto vitivinicolo in salute, se i prezzi del vino alla vendita diminuiscono e i costi di produzione aumentano. Secondo i dati Istat sui prezzi al consumo a gennaio 2022 ripresi da Coldiretti, le bottiglie in vendita hanno riportato una diminuzione dei prezzi dell’1,2%.

Fonte: Linkiesta.

Vino Igp: le aziende avranno fino 14 luglio per adattarsi alle nuove norme europee.
Il Mipaaf concederà alle aziende fino al 14 luglio per adattarsi alle nuove norme europee circa la produzione di vino Igp. Tempo fino al 14 luglio 2022 (data che in più coincide con la fine dell’attuale campagna vendemmiale) per adattarsi alle nuove norme europee circa la produzione di vino Igp: questa l’ultima disposizione del Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, che ha accolto la richiesta della filiera vitivinicola concedendo loro più tempo per adeguare le proprie produzioni.

Fonte: Dissapore.

Effetto Covid sull’export di vino verso l’Asia, ma c’è qualche sorpresa.
Il vino ha sofferto anche in Asia l’anno scorso – calo delle vendite on-trade, ritardo delle spedizioni globali e cancellazione delle fiere a causa della pandemia – ma alcuni mercati hanno dimostrato capacità di recupero con cifre di crescita molto sostenute. Il sito vino-joy ha presoin esame quattro mercati chiave – Hong Kong, Cina continentale, Giappone e Corea del Sud – per analizzare l’evoluzione delle vendite. Tra i quattro mercati chiave asiatici la Corea del Sud è quella che ha ottenuto il tasso di crescita maggiore. Secondo la società di ricerca Wine Intelligence si starebbe addirittura “avvicinando agli Stati Uniti come il più attraente mercato globale del vino” dopo essere salita dall’ottavo al secondo posto nel 2020.

Fonte: Federvini.

Il vino italiano in Cina non riesce a sfondare sulla qualità.
Nonostante l’apertura di un’ampia fetta del mercato, creata dal blocco delle esportazioni australiane, la quota di made in Italy è cresciuta pochissimo, molto al disotto di quella francese e cilena. Il blocco sta negli accordi con i grandi distributori cinesi e nella mancanza di investimenti dei produttori nella distribuzione.  Nonostante il blocco delle importazioni di vino dall’Australia non cresce il marketshare dell’Italia in Cina. Secondo i dati appena diffusi dalle dogane cinesi, nel corso del 2021 si è ulteriormente ridotto l’import di vino dall’estero, fermandosi a 424 milioni di litri per 1,69 miliardi di dollari. Il calo in valore del 2021 è, però, solo dell’1,4% e rappresenta una fase di stabilizzazione rispetto al drammatico -25% nel 2020 e alla contrazione del 14,8% nel 2019.

Fonte: classxhsilkroad.it.

Gli Nft conquistano anche etichette di vino e cene stellate.
Il mondo del collezionismo e dell’arte digitale entra a contatto con il mondo del food creando occasioni di valorizzazione del made in Italy. La tecnologia applicata alle etichette sta conquistando una dimensione tutta nuova. Le opportunità date dalla digitalizzazione, grazie alla blockchain, hanno aperto le porte di un mercato innovativo per il mondo food: quello del collezionismo e dell’arte digitale. Gli Nft (Non Fungible Token), nati come strumenti per digitalizzare oggetti collezionabili – e che generano un mercato da 20 miliardi di dollari – stanno diventando infatti interessanti per la valorizzazione anche dei brand e la creazione di valore aggiunto. Un mondo che si sta aprendo anche al vino e al food Made in Italy: si tratta non solo di offrire al consumatore una nuova possibilità di fruizione e collezione di una bottiglia di vino o di un altro prodotto alimentare, ma anche di creare una nuova fonte di guadagno parallela per le cantine vitivinicole e i brand del luxury food.

Fonte: Il Sole 24 Ore.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.

A risentirci a domani.