Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di martedì 29 marzo 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.
“Gusta il vino, senti il Lazio”, 58 produttori e scorci turistici dalle province in mostra a Verona dal 10 al 13 aprile.
Regione Lazio, presentazione stamane delle assessore Onorati, Corrado e Lombardi “Gusta il vino, senti il Lazio”, 58 produttori e scorci turistici dalle province in mostra a Verona dal 10 al 13 aprile ‘Gusta il vino, senti il Lazio’. È questo il claim con cui la Regione Lazio, in collaborazione con Arsial e Excellence, si presenterà a Vinitaly e SoleAgrifood, in programma a Verona dal 10 al 13 aprile. È stato presentato questa mattina, presso ‘The box’ a Roma, il programma della partecipazione della regione al più importante salone del vino italiano. Dopo due anni di pandemia che hanno messo a dura prova anche le eccellenze del Made in Italy, il salone di Verona sarà un’importante occasione in cui Il Lazio sarà protagonista con numerosi produttori del vino e dell’olio e con un ricco calendario di appuntamenti per dare un nuovo slancio alla ripresa post-pandemica.
Fonte: L’Inchiesta.
Sale l’attesa per il Vinitaly Faenza ospita Vini ad Arte.
Verrebbe veramente dire vino che passione visti gli eventi in programmi in queste settimane. Se si è appena conclusa la 1a edizione di Sana Slow Wine Fair, organizzata da BolognaFiere sotto la direzione artistica di Slow Food e la collaborazione di FederBio, quasi in contemporanea a Rimini Fiera si è tenuta la 7aa edizione di BeereFood Attraction, anch’essa posticipata rispetto alle date iniziali e proprio oggi c’è l’ultima giornata di apertura. Confermato, invece, “Vini ad Arte 2022”, l’evento firmato dal Consorzio dei Vini di Romagna, in programma in varie location del territorio e nel Museo delle ceramiche di Faenza: appuntamento dal 22 al 24 maggio. E per chi ha vogli di andare all’estero, ricordiamo “Barcelona Wine Week’, fiera di riferimento per il vino spagnolo, con 600 espositori, in programma dal 4 al 6 aprile.
Fonte: Nuova Ferrara.
Export in Russia, lo stop a beni da 300 ? si misura sulla vendita al dettaglio.
Lo stop alla vendita in Russia dei beni di lusso italiani (ed europei) di valore superiore a 300 euro pub valere per il singolo «pezzo» o anche per una confezione contenente più pezzi. Il valore di 300 euro ad articolo va, infatti, riferito al prodotto per come è posto in vendita al dettaglio. Cioè per come è venduto al consumatore finale russo. È quanto emerge da una risposta resa dall’helpdesk della commissione europea a un quesito posto dal ministero degli affari esteri italiano su cosa si debba intendere per «articolo/ltem». Il regolamento 2022/428 del Consiglio Ue del 15 marzo 2022 — modificando l’art. 3 del regolamento n. 833/2014 – ha fissato nuove sanzioni alla Russia, stabilendo, in particolare, che il divieto di esportazione verso quel paese si applichi ai beni di lusso elencati nell’allegato XVIII del regolamento 833/14, nella misura in cui il loro valore sia superiore a «300 euro per articolo, salvo diversamente specificato nell’allegato».
Fonte: Italia Oggi.
In vino veritas – La Malvasia per un brindisi alla nuova primavera.
È questa la stagione dei fiori; la natura s’adorna delle essenze sue più fragranti evitali. Lasciate perdere le dispute dei meteorologi (pure importantissime, sia chiaro) sulle siccità, i ritardi, il clima pazzo. Preferisco pensare la Primavera come Sandro Filipepi in arte Botticelli con i significati esoterici compresi. Sento desiderio di un vino, oserei dire, di passaggio. Che faccia da ponte tra le consistenze dei rossi amici dell’inverno e l’urgenza di fresche, stimolanti fragranze. Lo trovo questo vino nella terra forse più vocata ai bianchi. Tra i tanti, tutti eccelsi, che il Friuli Venezia Giulia offre con inflessioni territoriali assai caratteristiche, vado sopra Cormons a cercarne uno che «sgorga» da un’oasi di natura. Non a caso si chiama Ronco dei Tassi. Stanno le vigne di Fabio e Daniela Coser al limitare del parco di Plessiva e li da 33 anni conducono la loro azienda con ostinata, felice passione per il vino. Fanno bottiglie sentimentali e consonanti col naturale che è cosa assai diversa, più complessa e meno di marketing che scrivere in etichetta: vino naturale.
Fonte: La Verita’.
Affari di donne L’azienda vinicola velenosi, dal nulla al top nelle Marche.
Master alla bocconi, un bello stipendio all’estero e un fidanzato Ma ho lasciato tutto Sabrina Quartieri Due donne legate dal vincolo di sangue e dalla passione per il vino, ma con attitudini radicalmente opposte: creativa e “folle’, Angela; logica e razionale, Marianna. Sono madre e figlia, entrambe a capo della cantina ‘Velenosi”, un’azienda al femminile di Ascoli Piceno che si sta facendo spazio nel campo dell’enologia, storicamente dominato dagli uomini. Eppure, i risultati arrivano, nonostante lavorare in famiglia non sia sempre facile. ANGIIA Ho iniziato da sola a 20 anni, senza un’esperienza Ma ho studiato molto «Soprattutto se i genitori hanno una personalità un po’ ingombrante, come mia mamma», racconta Marianna, entrata in azienda dopo un master alla Bocconi e un’esperienza lavorativa all’estero.
Fonte: Leggo.
Più qualità e nuovi mercati La sfida lombarda al Vinitaly.
Dal 10 al 13 aprile a Verona Più qualità e nuovi mercati La sfida lombarda al VInitaly Per i nostri vini nel 2021 l’export è salito dell’11,8%. Rolfi: «Punteremo sulla promozione». Un export che nel 2021 è risultato in crescita dell’11,8% rispetto al 2020. Una qualità al top in Italia, con oltre il 90% di vini a Denominazione di qualità, per un totale di un milione e 102 mila ettolitri tra Docg, Doc e Igt prodotti nella vendemmia 2021. E una presenza a Vinitaly che promette di essere una delle più significative tra quelle regionali, grazie a un padiglione di 3 mila metri quadrati nel quale saranno riuniti tutti i consorzi per la tutela e la valorizzazione del patrimonio vitivinicolo lombardo. Sono questi i numeri con cui i vini lombardi si preparano a sbarcare a Vinitaly 2022, il Salone intenazionale dei vini e dei distillati che andrà in scena a Verona dal 10 al 13 aprile. Dopo due anni di sospensione (2020 e 2021) e dopo la parentesi “light” della Special Edition dello scorso ottobre, la manifestazione toma a pieno regime.
Fonte: Libero Quotidiano Milano.
In vino veritas.
Quell’eleganza scoperta da Cavour Una delle aziende piemontesi di più antica tradizione vitivinicola, la cui nascita si deve a Camillo Benso Conte di Cavour, talmente appassionato dei vini di Borgogna da volerli replicare in patria. Il progetto si realizzò con il prezioso contributo di Louis Claude Oudart, enologo della Reale Società Agraria di Torino, il quale si concentrò sulla varietà Nebbiolo che cresceva rigoglioso nelle tenute di Carlo Tancredi Falletti e sua moglie Juliette Colbert: i Marchesi di Barolo. Circa un secolo fa l’azienda fu acquistata dalla famiglia AI.CHk. In Note di mirtilli avvolgenti come un salice Tradizionalmente, in questi territori, i tralci del salice (salco), per via della loro flessuosità e reperibilità, venivano utilizzati per legare le viti.
Fonte: Messaggero.
Renzo Rosso, altro sorso di amarone: sale al 10% nel capitale di Masi agricola – Renzo Rosso al 10% dei vini Masi.
Ha comprato in borsa un altro 2,5%, rafforzandosi nella società della Valpolicella dei fratelli Boscaini Sironi a pagina 15 Renzo Rosso al 10% dei vini Masi di Lucio Sironi Renzo Rosso, patron di alcuni brand della moda tra cui Diesel, si rafforza nella Masi agricola dei fratelli Boscaini, società vinicola veronese produttnce tra gli altri di apprezzati amaroni, rilevando sul mercato un altro 2,5% del capitale salendo così al 10%, quarto socio doro i tre fratelli, Sandro (presidente e ad), Marion e Bruno, titolar ciascuno di una quota del 24,5%. Le nuove azioni sono state rastrellate da Rosso sul mercato al prezzo medio d 4,8 euro per un investimento di 3,86 milioni. Rosso, che ha cominciato a comprare azioni Masi un paio di anni fa in occasione dell’uscita dal capitale del fondo Alcedo, non è l’unico ad aver messo un piede nella società.
Fonte, Mf.
Quel Picolit che non ti aspetti.
Anche nel mondo del vino c’è chi segue strade tracdate e chi invece tenta nuovi percorsi. Come nel caso della cantina Aquila del Torre condotta da Claudio e Michele Ciani, una piccola azienda con 18 ettari di vigneto circondati dai boschi nelle colline nord orientali del Friuli. Qui, accanto a vini già consolidati e sperimentati, come il Friulano e il Refosco, i due proprietari hanno seguito una via diversa per il loro Oasi, prodotto con uve Picolit che non sono state fatte appassire come tradizione vuole, e un Sauvignon che spiazza completamente chi si aspetta di trovare nel bicchiere la tipicità del vitigno. Partiamo da quest’ultimo (annata 2019), presentato in degustazione al ristorante Untitled a Roma (via Monte della Farina 53). Al naso si avverte subito lo «straniamento» con note di pesca gialla, mela, cedro e tanta mineralità che poi si ritrova anche in bocca.
Fonte, empo.
Lambrusco penalizzato – «Il boom dei costi penalizza il Lambrusco».
«Il boom dei costi penalizza il Lambrusco» Le tensioni su energia, materiali e trasporti e la guerra in Ucraina incidono pesantemente sul settore vinicolo emiliano «Da questo grave difficoltà può nascere l’opportunità di compallare la filiera. Sono rincari importanti, a volte non giustificati, quelli che le aziende della filiera produttiva del vino, nelle province di Modena e Reggio Emilia ma non solo, si sono trovate a dover affrontare negli ultimi mesi. Dall’energia elettrica al gasolio, dalle spedizioni ai materiali necessari per confezionamento e imballaggio, dai prodotti necessari per la coltivazione ai trasporti, con il costo del nolo dei container che ha subito una fortissima impennata: sono solo alcune delle aree più critiche che stanno avendo un grande impatto sui conti economici dei diversi attori della filiera. Talvolta, in aggiunta a tariffe notevolmente più alte, le cantine si trovano inermi di fronte all’impossibilità di reperire materiali necessari per garantire la corretta realizzazione e consegna del prodotto finito.
Fonte, Gazzetta di Reggio.
La magia delle Langhe nel Barolo di Palladino.
A poche centinaia di metri di distanza nascono due vini diametralmente opposti, ovvero i cru di Serralunga e Parafada La cantina fondata nel 1971 (la due cugini Uve affinate in botte e un anno in bottiglia Sapete quale è il segreto della qualità altissima del vino che si fa nelle Langhe? In una parola, il terroir. Lo so, è un francesismo, ed è anche difficile da tradurre, ma a volte succede che il termine perfetto per definire qualcosa sia stato coniato in un’altra lingua, e allora l’unica cosa che possiamo fare è usarlo in maniera appropriata. Cosa vuol dire terroir? In pratica, tutte le caratteristiche che rendono un vino diverso da un altro. Clima, sottosuolo, altitudine, allevamento delle piante e, alla fine, ovviamente, anche le uve. Se dovessimo eleggere il “re” della viticoltura italica sarebbe una gara a due, tra il Sangiovese e, ovviamente, il Nebbiolo.
Fonte, Nuova Ferrara.
L’Ornato del 2018 si fa amare per l’incredibile persistenza.
La principale caratteristica permette di abbinare questi rossi ai piatti tipici della cucina piemontese a partire dalla guancia brasata Eccoli all’assaggio, le due anteprime di Parafada e Ornato 2018. Il primo vino ha naso più d’impatto, più socievole, è sfaccettato, piccoli frutti rossi, una bella nota di menta valdostana, una sfumatura salino-sapida sul finale. L’Ornato invece è più ermetico e riservato, mirtilli, poi sottobosco ed eucalipto, la bocca poi e domenica, Maurilio, Margherita, Alessandro, Veronica e Matteo è muscolare, presenta tannini salati, con bellissimo ritorno balsamico a chiudere. Tutti e due hanno la caratteristica comune della persistenza. È incredibile, lunghissima, in entrambi i casi con finale mentolato. Sono vini d’impatto, che non scivolano via, sono come amici sui quali puoi contare, sempre.
Fonte, Nuova Ferrara.
Siccità, ortaggi a rischio rincaro – Irrigazione artificiale per viti e olivi. Lo spettro del rincaro sugli ortaggi.
Sos degli agricoltori: «Mancano invasi comprensoriali» Marcello alle pagine ºe3 Irrigazione artificiale per viti e olivi Lo spettro del rincaro sugli ortaggi La Cia lancia l’allarme: «Anche le piogge previste nei prossimi giorni daranno un sollievo temporaneo» E indica la soluzione per uscire dall’emergenza: invasi comprensoriali per la raccolta dell’acqua piovana. «Dobbiamo mirare a un progetto comprensoriale» I viticoltori hanno dovuto ricorrere all’irrigazione artificiale per permettere alle barbatelle di sopravvivere; stessa cosa hanno dovuto fare gli olivicoltori per non pregiudicare la prossima fioritura e dunque il raccolto. Una situazione complicata, quella cui devono far fronte gli agricoltori spezzini: non bastavano gli aumenti del gasolio e degli altri materiali utilizzati, che hanno praticamente azzerato i margini di guadagno su molte delle produzioni, ma da mesi è anche la mancanza d’acqua a far perdere il sonno a chi lavora la terra.
Fonte, Nazione La Spezia.
Bando della Regione per la riconversione dei vecchi vigneti.
L’uva appena raccolta è stata caricata su uno dei trenini a cremagliera che solcano le Cinque Terre Bando della Regione per la riconversione dei vecchi vigneti Si potrà smantellare quelli improduttivi e realizzarne di nuovi I produttori locali: «È una opportunità per chi vuole investire». Un bando per la ristrutturazione e la riconversione dei vigneti, con la possibilità di reimpiantare nuove barbatelle e recuperare così i terrazzamenti alle Cinque Terre. La Regione Liguria ha indetto il bando per la campagna 2022 e 2023, con l’obiettivo di aumentare la competitività dei produttori liguri di vino, attraverso il finanziamento di interventi che permettano di rinnovare e potenziare gli impianti viticoli già esistenti. Con questo progetto, già avviato anche in passato, i produttori delle Cinque Terre e del resto della provincia, potranno smantellare i vecchi vigneti, non più produttivi e quelli a scarso rendimento, per impiantare vigne nuove.
Fonte, Secolo XIX La Spezia.
I Consorzi lombardi fanno sistema: qualità e mercati internazionali. Nel 2021 export +11,8%.
II Vinitaly è alle porte (dal 10 al 13 aprile) e i vini lombardi sono pronti a occupare un padiglione da 3mila metri quadrati della fiera di Verona in cui saranno ospitati tutti i consorzi regionali sotto il titolo “Lombardie; una straordinaria esperienza di gusto”..
Fonte, Avvenire Milano.
Vino, export da record Ma la guerra fa paura.
Balzo in avanti delle esportazioni, valore complessivo 285 milioni, il vino lombardo in un anno è cresciuto sui mercati esteri dell’11,8%. «In un contesto di incertezza globale e di evidenti difficoltà per le aziende fra caro energia e conseguenze del conflitto in Ucraina, il comparto sceglie di puntare su qualità e promozione, sia sul mercato interno che a livello internazionale», dice Fabio Rolfi, assessore regionale all’agricoltura. Per i consorzi arriva la vetrina a Vinitaly, in programma a Verona dal 10 al 13 aprile: un padiglione di 3mila metri.
Fonte, Giorno Lombardia.
Vinitaly, l’Oltrepo vede aumentare le cantine presenti.
Uno spazio espositivo di 3.000 metri quadrati dedicato alla promozione dei tredici Consorzi del vino lombardi con iniziative e degustazioni. È il Padiglione Lombardia, presente all’edizione 2022 del Vinitaly, grazie all’impegno di Regione, Unioncamere Lombardia e Ascovilo. «In un contesto di incertezza globale e di difficoltà per le aziende agricole, per i rincari energetici e il conflitto in Ucraina, il mondo del vino lombardo sceglie di puntare su qualità e promozione» ha detto l’assessore regionale all’Agricoltura, Fabio Rolfi, ieri alla presentazione a Milano. «C’è voglia di riprendere le degustazioni in presenza per tornare alla normalità» ha commentato il direttore del Consorzio Oltrepo, Carlo Veronese.
Fonte, Provincia – Pavese.
Terre Lariane Al Vinitaly il consorzio comasco.
La rassegna Alla manifestazione parteciperanno i consorzi lombardi, forti di un export cresciuto dell’11,8% Anche il Consorzio Vini Igt Terre Lariane sarà al prossimo Vinitaly, in programma a Verona dal 10 al 13 aprile, insieme a tutti i consorzi della Regione Lombardia, prima regione agricola d’Italia e forte di un incremento delle esportazioni di vino con un valore da 285 milioni di euro e un +11.8% del 2021 sul 2020. Lo ha annunciato l’assessore all’Agricoltura, alimentazione e sistemi verdi Fabio Rolfi ieri mattina a Palazzo Lombardia nel presentare le iniziative del Padiglione Lombardia da 3mila metri quadrati, con spazi dedicati a tutti i consorzi lombardi. Le provincie di Como e Lecco esprimono insieme il consorzio Igt Terre Lariane. Il 90% del vino prodotto in Lombardia è a Denominazione di qualità, grazie a 5 Docg, 21 Doc e 15 Igt.
Fonte, Provincia Como.
Alba brinda con Vinum.
Le date: 23, 24 e 25 aprile 1 30 aprile e 1° maggio 1 7 e 8 maggio 2022 ALBA BRINDA CON VINUM. Presentato l’evento che propone i grandi vini del Piemonte protagonisti nei tre weekend della 44a edizione profumi inebrianti, colori e riflessi che vanno dal giallo verdolino al rosso aranciato, leggerezza e voglia di godere di una manifestazione di altissimo livello: i grandi vini del Piemonte tornano protagonisti, nelle colline di Langhe e Roero, per la 44a edizione di Vinum. L’appuntamento per tutti gli enoturisti e i wine lovers è per tre weekend di metà primavera – da sabato 23 a lunedì 25 aprile, sabato 30 aprile e domenica 1° maggio e nel fine settimana del 7 e 8 maggio – nella Città di Alba, che scaldando i motori in vista della Global Conference on Wine Tourism si trasformerà nella più grande enoteca a cielo aperto d’Italia.
Fonte, Piazza Grande.
Tra gradite conferme e piacevoli novità, ecco i punti salienti di questa 44a edizione.
Nell’ideale percorso alla scoperta delle proposte enologiche della kermesse, Palazzo Mostre e Congressi “G. Morra” di piazza Medford giocherà un ruolo di primo piano, ospitando “I grandi vini rossi delle Langhe”, a partire dagli iconici Barolo DOCG e Barbaresco DOCG, grazie alla collaborazione con il Consorzio di tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani. Piazza Bubbio, davanti all’ex tribunale, vedrà nuovamente protagonista il Consorzio di tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani con “I vini bianchi delle Langhe”, accompagnati dallo street food proposto dal Borgo Moretta e dall’Associazione Macellai Albesi. Ad arricchire l’offerta di piazza Rossetti, il Consorzio di tutela Roero insieme al Consorzio del Vermouth di Torino e all’associazione Cantine di Alba, degustando le proposte gastronomiche dei Borghi del Fumo, Santa Rosalia e Santa Barbara.
Fonte, Piazza Grande.
Scuole Enologiche in gara al Vinitaly coni migliori vini.
Saranno in concorso sob vini ad indicazione geografica » Il Consiglio per la Ricerca in Agricoltura analisi dell’Economia Agraria di Ricerca Viticoltura ed Enologia organizza, in nome e per conti) del Ministero delle Politiche agricole. alimentari e forestali, il “Concorso Enologico Istituti Agrari d’Italia”. con la collaborazione del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Possono partecipare unicamente i vini a “Denominazione di origine controllata e garantita”, a “Denomina Acme di origine controllata’; a indicazione geografìca tipica” e i vini “Spumanti di qualità” prodotti diretta mente e unicamente (intera fìliera) dagli Istituii di Istruzione Tecnica e Professionale con indirizzo agrario e agroalimentare; oppure direttamente dagli Istituti.
Fonte, Corriere di Alba.
Russia: arriva to stop all’export dei vini.
Para un duro colpo per i Russi o per l’Italia’ Lo sapremo presto. Intanto le parole di Ursula Von Ier I.cyen. presidente della commissione l’eu, lanciano l’ennesimo allarme tra i produttori: ., Vieteremo l’esportazione di qualsiasi bene di lusso dell’Ue dai nostri Paesi verso la Russia. come un colpo diretto al relite russa. Coloro che sostengono la macchina da guerra di Putin non dovrebbero più essere in grado di godere del loro sontuoso stile di vita mentre le bombe cadono su persone innocenti in Ucraina•. Dunque, ancora sanzioni che diventano sempre più ampie.
Fonte, Corriere di Alba.
Il vino “buono, pulito e giusto” di scena a Sana Stow Wine Fair.
Il Piemonte sarà tra gli indiscussi protagonisti della prima edizione di Sana Slot Wine Fair.
Fonte, Corriere di Alba.
Un 2021 da incorniciare: il vino italiano si conferma superpotenza mondiale.
Crescita a doppia cifra per le esportazioni che raggiungono la quota del 12,4% e raccoglie circa 6.7 miliardi di utile. Record storico per il commercio di vino italiano nel mondo. II 2021 si chiude infatti in crescita del 12,4% in valore, per un corrispettivo di 7,1 miliardi di euro e una bilancia commerciale, tra le più importanti del made in Italy, che segna un attivo di quasi 6,7 miliardi di curo. Lo annuncia l’Osservatorio Uiv Vinitaly Ismea, che ha elaborato i dati rilasciati oggi da Istat sull’export nei 12 mesi 2021. Secondo l’analisi il vino tricolore (22,2 milioni di ettolitri esportati, + 7,3%) consolida il ruolo di superpotenza enologica grazie in particolare alle proprie produzioni Igp, che fanno meglio della media generale (+15,8% in valore) con gli spumanti (+25,3%) che grazie all’ennesimo exploit del Prosecco (+32%) doppiano il pur lusinghiero incremento dei vini fermi (+12,3%).
Fonte, Corriere di Alba.
Dopo 2 anni di stop torna Vinum. Attesi ad Alba 400 produttori con 700 etichette.
Ci siamo. Dopo due anni di penitenza” ad Alba torna la primavera del vino, con la 44′ edizione di Vinum. L’appuntamento per tutti gli enoturisti i wine lovers si terrà per tre fine settimana da sabato 23 aprile a domenica 8maggio.
Fonte, Corriere di Alba.
Premio Gavi. Il Brunello di Montalcino vincitore dei 2022: parla in 4 lingue.
Consorzio Bolghen: Giacomo Bertolommei, Consorzio vino Brunello: Maurizio Montobbio, Gavi, e Carlo Alberto Panont. Garda Premio Gavi Il Brunello di Montalcino vincitore dei 2022: parla in 4 lingue La consegna del riconoscimento da parte del Consorzio Tutela del Gavi è accompagnata da uno studio sulla comunicazione Internazionale Castellania Casa Coppi: tra novità e amarcord • Casa Coppi, sabato 26 marzo, alle 11, apre la stagione turistica con il Premio “Wlecome Castellania”. «Quest’anno diremo grazie a Sylvan Adams, magnate ebreo canadese, – dice Massimo Medano, presidente del Consorzio “Terre di Coppi”-che crede nello sport come messaggio di pace. A lui affideremo il mandato di “Ambasciatore di Casa Coppi nel mondo”.»
Fonte, Novese.
Quei vini buoni puliti e giusti in fiera a Bologna – Bologna celebra i vini buoni, puliti e giusti che rispettano la terra.
Si chiude oggi la prima edizione di Sana Slow Wine Fair tra appelli alla sostenibilità e clima di festa anche fra i produttori di Langa e Roero Bologna celebra i vini buoni, puliti e giusti che rispettano la terra. Assaggi impegnati, tanta passione e un buon clima di festa. Sono queste le sensazioni che si respirano alla prima edizione di Sana Slow Wine Fair, la nuova manifestazione lanciata da Slow Food che si chiude oggi a BolognaFiere dopo tre giorni intensi di degustazioni e approfondimenti con oltre 500 cantine provenienti da 19 Paesi, tra cui una buona delegazione di vignaioli di Langa e Roero. Se l’obiettivo era quello di uscire dai soliti schemi fieristici per affermare che il vino che non è soltanto Pil, ma economia relazionale e simbolo della transizione ecologica, possiamo dire che è stato ampiamente raggiunto. Lo ha dimostrato il messaggio lanciato durante l’inaugurazione da Carlo Petrini e don Luigi Ciotti.
Fonte, Stampa Cuneo.
Siddùra acquista 12 ettari e amplia la sua cantina.
La tenuta “Cilistrone” ingrandisce le superfici vitate e crea opportunità di lavoro Nei 600 nuovi metri quadri della struttura è ospitata un’innovativa barricaia di Sebastiano Depperu. Crescono la cantina e la superficie coltivata per Siddùra. L’azienda di Luogosanto acquista un’altra tenuta agricola, “Cilistrone”, dodici ettari vitati si aggiungono già alla vigna originale, ampliando inoltre di ben 600 metri quadri le strutture. È in vista un aumento della produzione, dunque, per un’azienda al top in Italia per la qualità dei suoi vini e con un palmarès ricco di premi nazionali e internazionali. L’azienda guidata da Massimo Ruggero ha deciso di investire nella tenuta che si trova anch’essa nel Comune di Luogosanto, a pochi chilometri dalla cantina madre, e che entra a far parte della famiglia Siddùra. Il sogno di ogni produttore di vino è poter crescere e quello di Siddùra è un investimento che rientra nei suoi piani di sviluppo.
Fonte, Nuova Sardegna.
La Boigheri Doc torna a Vinitaly con uno squadrone di 45 aziende.
Binda: «Dopo due anni di assenza forzata è un piacere» A Verona anche Suvereto con la novità del Cabernet Franc. La Bolgheri Doc si presenta al Vinitaly con un nuovo stand, più grande, che permetterà anche ai singoli produttori di avere delle postazioni più esclusive per gli assaggi rivolti agli operatori del settore. Fino agli anni passati infatti si poteva degustare solo fissando un appuntamento, quest’anno si potrà invece circolare con più libertà nonostante le restrizioni dovute alla pandemia ancora in corso. «Dopo due annidi assenza forzata è un piacere tornare a Vinitaly e promuovere i nostri vini in prima persona — spiega il direttore del Consorzio Riccardo Binda -. Per l’edizione di Vinitaly 2022 abbiamo ottenuto uno stand (9C08) di maggiore metratura, che, oltre a consentirci di ospitare le degustazioni per i giornalisti e il trade come negli anni passati, ci darà modo di dare uno spazio autonomo alle aziende che ne hanno necessità, soddisfacendo così sia le esigenze degli ospiti che dei nostri soci.
Fonte, Tirreno Cecina-Rosignano.
Una panchina gigante per far conoscere al mondo il piccolo vigneto Laste rosse.
La panchina gigante immersa nei vigneti del Groppello in val di Non è la numero 132 del circuito Big Bench Community Project, la prima del Trentino-Alto Adige. Costruita e posta in opera un anno fa da Silvia e Pietro Pancheri, proprietari della cantina Laste rosse nel Comune trentino di Novella, ha l’obiettivo di portare qui turisti e appassionati di vino per far loro scoprire «non solo la fragile bellezza di questo territorio, ma anche la realtà della coltivazione a quota 750 metri di questo vitigno particolare», spiegano. Già 10.000 persone, stima Pancheri, sono salite sul manufatto di un luminoso color giallo limone per farsi fotografare sullo sfondo della vallata. I visitatori sono attratti anche dal wine trekking di circa 2,5 chilometri che dal centro della frazione di Romallo attraversa meleti e vigneti – punteggiati di cartelli illustrativi dell’ambiente circostante e delle specie coltivate — per poi condurre alla cantina Laste Rosse per una degustazione.
Fonte, Corriere del Trentino.
Un’asta per aiutare l’Ucraina alla Vetrina dell’Amarone.
Nel complesso Mosconi Bertani di Novare ad Arbizzano, grande risposta del pubblico e delle cantine Un’asta per aiutare l’Ucraina alla Vetrina dell’Amarone Ventisette lotti di bottiglie da collezione, pezzi rari o trilogie battuti per cinquemila euro Il ricavato andrà in aiuto di donne e bambini nelle zone di guerra tramite la Croce rossa. Splende il sole sulla vetrina dell’Amarone 2022. Torna a risplendere dopo due anni di buio a causa dell’emergenza sanitaria, che ha fatto saltare due edizioni di fila, e porta un po di luce e speranza non solo al territorio ma anche alla popolazione ucraina sofferente per la guerra.
Fonte, Arena.
Cantina di Soave Arriva il serbatoio da 100mila ettolitri.
Se ne è discusso in Consiglio. Il Durello svetterà a 12,80 metri: tanto sarà alto il nuovo magazzino serbatoio di Cantina di Soave lungo la strada provinciale 17 a Montecchia di Crosara. L’ampliamento dell’azienda, presente a Montecchia dal 2008, è diventato tema di Consiglio comunale perla necessità di accordare una deroga sulle altezze rispetto a quanto previsto dallo strumento urbanistico vigente che prevede un’altezza massima di 10,50 metri: quest’ultimo tra qualche mese sarà superato dal Piano degli interventi già improntato al superamento di questo ostacolo e la deroga, quindi, non ha altro significato se non consentire all’azienda di procedere speditamente coi lavori.
Fonte, Arena.
Pizzolato compra tenuta in Toscana.
La Cantina Pizzolato, azienda vitivinicola veneta che produce oltre 8 milioni di bottiglie certificate biologiche esportate in oltre 30 paesi nel mondo con oltre 20 milioni di fatturato 2021, ha acquisito la tenuta in Toscana “Casale III” della famiglia Borella, che dagli anni ’70 ha avviato una viticultura biologica di Chianti Colli Senesi e olio extravergine di oliva. «L’incontro con Giovanni Borella – racconta Settimo Pizzolato – si è caratterizzato fin da subito per un profondo e autentico rispetto di tutto i1 grande lavoro che negli anni è stato svolto in questi meravigliosi vigneti.
Fonte, Gazzettino.
Risultato record a 80 milioni pronti nuovi investimenti.
La storica azienda di Valdobbiadene, fondata nel 1926, nel 2021 ha realizzato un risultato da record a 80 milioni di fatturato (+ 30%) con un valore di ebitda pari al 6,5%. E punta sull’export. sull’evoluzione del mercato italiano e sull’e-commerce. Stanziati 16 milioni di euro per raddoppiare la capacità produttiva, sempre in ottica sostenibile. ll mercato italiano resta fondamentale, l’incremento è del 20%, con ottime performance nel canale Gdo. Valdo Europe ha registrato un +22%, mentre nel Regno Unito si è a + 10%. Nel mercato Nord Americano l’aumento è del 30%.
Fonte, Gazzettino.
Piglio, presentata nuova cantina Massimi con vini di altissima qualità.
In una bella serata nel centro storico è stata anche l’occasione per far conoscere la nuova Dmo tra Piglio e Valmontone. La Dmo tra Valmontone e Piglio parte con la presentazione di un importante cantina della cittadina del nord della Ciociaria che ha presentato ad un vasto pubblico la rinnovata struttura sotto il castello basso e dove sono stati presentati i pregiati vini Massimi. È stata questa, anche l’occasione, da parte del Comune di Piglio rappresentato dal Sindaco Mario Felli e dall’assessore Francesco Fontana (assessore alle politiche agricole) ed altri amministratori di donare ai presenti l’importante libro della storia del loro paese di Massimo Felli.
Fonte, FrosinoneToday.
I ragazzi del centro diurno “Pars” realizzano etichette per la cantina.
Sociale, arte ed enologia unite nel nuovo progetto realizzato dal centro diurno per disabili “Il Ciclamino” di Corridonia, gestito dalla cooperativa sociale “Pars”, insieme alla cantina Bastianelli di Monte San Pietrangeli. Sono circa quindici i ragazzi e le ragazze della struttura che stanno prendendo parte all’attività di ideazione e di realizzazione (a mano) di due etichette, che impreziosiranno altrettante bag in box di vino, uno bianco e uno rosso, del marchio Bastianelli. Il percorso è iniziato qualche settimana fa e vedrà la conclusione nel corso dell’estate. Al termine, una volta che le etichette saranno ultimate, saranno presentate nel corso di un evento speciale, che si terrà all’interno della cantina di Monte San Pietrangeli. “Ancora una volta i nostri ragazzi si sono dimostrati un esempio incoraggiante per tutti – spiega l’assessore alle pari opportunità, Monica Sagretti –. Pur tra mille problemi, affrontano la vita con il sorriso e nonostante tutte le battaglie, ci insegnano che possono comunque donare qualcosa. “L’unica disabilità – prosegue l’assessore – è quella di avere un cattivo atteggiamento nei confronti della disabilità stessa”.
Fonte, Il Resto del Carlino.
Addio a Vito Didonna, imprenditore del settore vinicolo aveva fondato storica cantina a Foggia.
L’ultimo saluto è previsto per il giorno 29 marzo, alle ore 16, presso la Basilica Santuario della Madre di Dio Incoronata a Borgo Incoronata. Nella serata del 27 marzo, all’età di 79 anni, è venuto a mancare Vito Didonna, storico e stimato imprenditore vinicolo del foggiano. Originario di Rutigliano, in provincia di Bari, nei primi anni sessanta si trasferì nel capoluogo dauno dove, assieme alla moglie e ai figli, diede vita ad una nota cantina, che ancora oggi opera sul territorio di Capitanata, coinvolgendo più di un centinaio di soci e fornendo vino alle più note realtà italiane del settore.
Fonte: l’Immediato.
Il “regno” tricolore del Sauvignon? Friuli Venezia Giulia. Cantina di Rauscedo il migliore d’Italia.
Il verdetto del “Concours Mondial du Sauvignon”. 22 medaglie su 31 (e 7 ori su 8) sono made in Friuli Venezia Giulia. Dalla Loira il n. 1 al mondo. Il Sauvignon è una delle varietà più amate e coltivate nel mondo. E la sua migliore espressione italiana viene dal Friuli Venezia Giulia, ovvero il Cantina Rauscedo Sauvignon Venezia Giulia Igt 2020 della Cantina di Rauscedo. E’ il verdetto del “Concours Mondial du Sauvignon”, che ha incoronato la cantina e la regione friulana al vertice italiano per la tipologia. Di 31 medaglie tricolore (di cui 8 d’oro), infatti, 22 (di cui 7 d’oro) vengono dal Friuli Venezia Giulia, compreso lo stesso Sauvignon 2020 della Cantina di Rauscedo, premiato come “Rivelazione Italia 2022”.
Fonte: WineNews.
Il vino di lusso non va in crisi, anzi diventa investimento.
Cresce il settore dei vini di lusso: nonostante la pandemia, la guerra e la crisi economica le bottiglie di alta gamma vendono sempre più, anzi sono usate come investimento. Il vino di lusso non conosce crisi, anzi in momenti di incertezza come quello attuale diventa un investimento, un asset: ovviamente, per chi se lo piò permettere. Stando al Knight Frank Luxury Investment Index il settore del vino pregiato (“fine wine”) è cresciuto del 16% nel 2021, e addirittura del 137% negli ultimi 10 anni: si tratta degli incrementi più alti nei beni di lusso. E questo in barba agli sconvolgimenti economici e sociali che hanno afflitto il mondo negli ultimi anni: la pandemia, poi la crisi della supply chain, l’inflazione, ora la guerra in Ucraina. Anzi, addirittura il vino diventa un bene-rifugio per i super ricchi.
Fonte: Dissapore.
Vino, in arrivo aumento dei prezzi, e non per colpa della guerra.
L’allarme dell’Uiv, Unione Italiana Vini, è legato all’aumento dei prezzi di vetro e carta più che alla guerra in Ucraina. La crisi e il probabile aumento dei prezzi nel mondo del vino sono legati alla variazione dei costi dei materiali di produzione più che alla guerra in Ucraina: questo però non vuol dire che il problema non esista. Si tratta sempre di crisi congiunturale e non strutturale, ma in seguito a un tavolo commerciale internazionale con più di 70 aziende del settore, arriva l’allarme dell’Unione italiana vini (Uiv). Succede che i produttori di vetro, per esempio, stanno comunicando aumenti fino al 15% per i contratti relativi al 2022, che si aggiungono a quelli di grandezza analoga già verificatisi a fine 2021. Inoltre non garantiscono la certezza delle forniture, e situazioni analoghe si stanno avendo per la carta, i cartoni, le gabbiette di alluminio per gli spumanti.
Fonte: Dissapore.
Vino: Report Agricoltura 100, settore ad alta sostenibilità.
“Le imprese agricole italiane sono a un livello alto di sostenibilità, ma quelle vitivinicole sono a un livello ancora più alto, e ciò è dovuto a motivi culturali e di relazione con il territorio”. Con queste parole Enea Dallaglio, partner di Innovation Team e curatore del rapporto 2022 ‘Agricoltura 100’ di Confagricoltura e Reale Mutua, ha presentato il documento alla Sana Slow Wine Fair, la prima fiera internazionale del ‘vino buono, pulito e giusto’ organizzata da Bologna Fiere con la direzione artistica di Slow Food. L’indagine ha coinvolto 2.162 aziende agricole italiane di cui 492 imprese vitivinicole.
Fonte: ANSA.
Il vino più assurdo del mondo si trova in Cina: Ecco come viene fatto, non ci crederete mai.
La Cina è un paese distante dal nostro non solo fisicamente ma anche culturalmente. In alcune città ai crede ancora ad antiche pratiche mediche che vengono praticate ancora oggi. La storia del vino di serpente che state è per leggere è davvero incredibile. Avete capito bene, vino di serpente. Nella terra del Sol Levante, e non solo, è una bevanda molto comune. Ecco come viene preparata e le leggende che si celano dietro a questo rimedio medico. Per chi è abituato alla medicina occidentale e ai suoi protocolli, le usanze cinesi possono sembrare veramente assurde.
Fonte: Mezzokilo.
Vino: Ruffino vince il Drinks Business Green Award 2021.
L’azienda vinicola toscana Ruffino vince il Drinks Business Green Award 2021, premio conferito dalla rivista britannica The Drink Business nella categoria “wine, beer or cider business”. Il riconoscimento è arrivato alla dodicesima edizione ed è attribuito agli operatori del settore delle bevande che adottano un approccio ecologico e sostenibile alla loro attività.
“Il vincitore di quest’anno – è scritto nelle motivazioni – è un’azienda che ha fatto grandi passi avanti nella gestione sostenibile della sua produzione di vino. Dal ridurre l’uso di energia e i rifiuti, al promuovere la biodiversità, Ruffino- sostiene la giuria- ha davvero impressionato i nostri giudici”.
Fonte: Dissapore.
Danimarca, mercato del vino in calo. Due possibili motivi.
ll mercato del vino in Danimarca è in calo. Secondo Wine Intelligence il numero di consumatori di vino è sceso del 17% dal 2019, nonostante un aumento della popolazione adulta nello stesso periodo. Questo dato potrebbe trovare spiegazione in un consumo più moderato, in particolare per i più giovani, e nella maggior diffusione degli RTD, suggerisce l’analisi di Wine Intelligence. La ricerca mostra che i consumatori più giovani di ADL stanno mostrando incertezza sulle proprie abitudini di consumo post-Covid. Quattro su dieci bevitori mensili di vino di 18-34 anni prevedono di aumentare il loro consumo di alcol, mentre il 23% dice che lo diminuirà.
Fonte: Federvini.
Slow Wine Fair Bologna, vino e sostenibilità: le nuove sfide.
La seconda giornata dedicata agli specialisti del settore, dedicata agli incontri tra i produttori e le enoteche o i buyer. Bologna, 28 marzo 2022 – Al via la seconda giornata di Sana Slow Wine Fair. Dopo aver accolto appassionati di vino da ogni città del globo, oggi la fiera si concentrerà esclusivamente sui professionisti del settore, dedicando loro appuntamenti ad hoc sul mondo enogastronomico, ma anche diverse degustazioni, masterclass e approfondimenti sul tema. In quella che si presenta come un’occasione unica per assaggiare sapori internazionali e non, c’è chi dall’aeroporto arriva direttamente in fiera, posizionandosi davanti agli stand ancora con il trolley in mano. O chi, per l’evento, porta con sé l’intera famiglia, facendo così conoscere il mondo dei “vini rari” anche alle nuove generazioni.
Fonte: Il Resto del Carlino.
‘Taste it! Esperienze di Vino’: successo di pubblico e di esperti per la prima edizione.
Bilancio estremamente positivo per la prima edizione di ‘Taste it! Esperienze di Vino’: evento di degustazioni, incontri ed esposizioni, dedicato al vino italiano e internazionale, alla birra e allo spirits (liquori), rivolto a professionisti (gestori di bar e ristoranti) e drink lovers, svoltosi negli ultimi giorni a Marotta. Una kermesse tenuta a battesimo dal vicepresidente della Regione Mirco Carloni, dal sindaco di casa Nicola Barbieri e dal noto enogastronomo Giuseppe Cristini, che in tre giornate ha ospitato ben 35 produttori per un totale di 200 etichette e ha fatto registrare oltre 1.500 presenze.
Fonte: Il Resto del Carlino.
Vino del Piemonte in difficoltà per embargo e guerra.
Lo stop alle esportazioni in Russia rischia di danneggiare seriamente il settore del vino italiano e piemontese. L’Italia è infatti il primo Paese fornitore di questo prodotto in Russia, con una quota di mercato di circa il 30%, davanti a Francia e Spagna. Per di più con un boom della domanda di spumanti nel 2021 a partire da Prosecco e Asti, oltre ai vini Dop piemontesi insieme a quelli toscani, siciliani e veneti. I numeri arrivano dallo studio di Coldiretti in riferimento all’allarme lanciato dai Ristoratori e Albergatori della Federazione Russa sui problemi di approvvigionamento per ristoranti e caffè in Russia che non riescono a ricevere i prodotti necessari a causa delle sanzioni, oltre che per la svalutazione del rublo.
Fonte: Radio Gold.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.
A risentirci a domani.