Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di mercoledì 16 febbraio 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.
Vino e cambiamenti climatici, è ora di modificare i disciplinari?
Gli effetti dei cambiamenti climatici si stanno facendo sentire sulla viticoltura europea. In Francia è stato modificato il Disciplinare di Produzione del Bordeaux per consentire l’impiego di un vitigno più adatto alle nuove condizioni ambientali. E l’Italia dovrebbe fare lo stesso? Ne abbiamo parlato con Attilio Scienza dell’Università Statale di Milano. A soffrire sono in particolare i viticoltori, che hanno visto non solo cambiare la difesa negli ultimi anni, ma anche le caratteristiche delle uve portate in cantina.
Fonte: AgroNotizie – Image Line Network.
Vino, l’Europarlamento: cancellati riferimenti al cancro dalle etichette.
C’è differenza tra consumo nocivo e moderato di bevande alcoliche e non è il consumo in sé a costituire fattore di rischio per il cancro”.
E’ questa una delle modifiche alla relazione sul Piano di azione anti-cancro approvate martedì sera dall’Europarlamento. Dal testo è stato cancellato anche il riferimento ad avvertenze sanitarie in etichetta, e introdotto l’invito a migliorare l’etichettatura delle bevande alcoliche con l’inclusione di informazioni su un consumo moderato e responsabile di alcol. “Il Parlamento Europeo salva quasi diecimila anni di storia del vino le cui prime tracce nel mondo sono state individuate nel Caucaso mentre in Italia si hanno riscontri in Sicilia già a partire dal 4100 a.c”, afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel ringraziare per il lavoro di squadra i parlamentari italiani per la difesa di un settore che vale 12 miliardi di fatturato dei quali 7,1 miliardi di export e offre direttamente o indirettamente occupazione a 1,3 milioni di persone secondo l’analisi della Coldiretti.
Fonte: TGCom24 – Mediaset Infinity.
Ue, l’alcol come le sigarette.
Oggi Strasburgo vota una risoluzione che punta a imporre un’etichetta sulle bottiglie per avvertire del rischio tumori Coldiretti: «In pericolo un settore strategico dell’agroalimentare». Eurodepulati italiani al lavoro per limare l’impatto. Il testo, preparato dall’eudeputata francese macmniana Véronique Trillet-Lenoir, ha buone possibilità di passare La commissaria alla Salute Kyriakides: «Nessun attacco alla cultura gastronomica». Bruxelles ttenti all’alcol, è canceINrogeno, servirà un’etichetta anche sulle bottiglie di vino o liquori come già avviene sui pacchetti di sigarette.
Fonte: Avvenire.
I fratelli (bio) del Südtirol.
L’ultimo progetto della tenuta Mois Lageder è il «’l’erra Alpina Pinot Grigio», un bianco delle Dolomiti entrato nell’ultima classifica dei migliori cento vini al mondo di «Wine Spectator». L ora tocca a Clemens ed flëena lanciare le novità dell’anno di Alessandra Dal Monte «L a biodinamica è una strada che abbiamo intrapreso più di 25 anni fa con l’obiettivo di coltivare la terra lavorando in sintonia con la natura e i suoi ritmi. I risultati dei nostri vini ci spronano a continuare in questa direzione: la politica e le guerre ideologiche non ci interessano». Ai fratelli Lageder basta questa frase per liquidare le polemiche esplose negli ultimi giorni. Da quando, nel passaggio alla Camera, è stato eliminato dal disegno di legge 988 sull’agricoltura biologica ogni riferimento alla biodinamica, considerata dai detrattori una pratica simile alla «stregoneria».
Fonte: Cook Corriere della Sera.
Scuola di vino &. Cocktail – Moscato di Scanzo.
Un passito rosso da meditazione tanto raro quanto ricco di storia: conteso da guelfi e ghibellini bergamaschi, fu amato anche dai reali inglesi MOSCATO DI SCANZO di Luciano Ferraro na trentina di ettari in collina per cinquanta mila bottiglie da mezzo litro l’anno. II Moscato di Scanzo nasce in provincia di Bergamo da una minuscola Docg (Denominazione di origine controllata e garantita). Un passito rosso tanto raro quanto ricco di storia. È uno dei protagonisti del nuovo libro di Ivano Asperti, Vitigni vini rari e antichi (uscito a ottobre scorso per le edizioni Cinquesensi), che descrive il tesoro enologico italiano come un romanzo con quasi trecento personaggi, dai nomi bizzarri, sconosciuti, famosi, sempre legati alle avventure contadine del Paese.
Fonte: Cook Corriere della Sera.
L’Unione Europea è pronta a «bollare» il nostro vino – L’Europa pronta a «bollare» il vino.
Manila Alfano e Andrea Cuomo per una volta, il blocco italiano a Strasburgo ha lottato fino all’ultimo con lo stesso obbiettivo: allontanare dalle bottiglie di vino quell’etichetta, l’avvertimento di tipo sanitario sulle bevande alcoliche pensato dalla Ue per tutelare la salute dei consumatori. Di fatto un bollino nero che avrebbe ricadute spaventose sull’economia, sulle nostre aziende vitivinicole e sul settore agricolo. Il voto del Parlamento europeo sulla strategia per la lotta ai tumori agita i Paesi che hanno importanti filiere nell’agroalimentare, prima fra tutti l’Italia che intende difendere la specificità sul vino.
Fonte: Giornale.
Produttori in ansia «Rischiamo il 35% di tutto il fatturato».
C’è preoccupazione nel mondo italiano del vino per la possibilità concreta che oggi l’europarlamento di Strasburgo voti la direttiva che – stabilendo che l’alcol favorisce il cancro a prescindere dalla quantità assunta – parificherebbe un bicchiere di buon rosso a quattro Gin tonic dopo cena. Naturalmente viticoltori e addetti ai lavori sono preoccupati. «Il cancro è la malattia del secolo, ma non ci sono dati per condannare il vino – spiega a Winenews Luigi Moio, presidente dell’Oiv, Organizzazione internazionale della vigna e del vino, e professore ordinario di enologia presso il dipartimento di Agraria dell’Università Federico II.
Fonte: Giornale.
L’analisi – Il calice è tradizione, cultura e socialità Bruxelles pensi bene a quello che vieta.
Assurdo parificare una bottiglia bevuta mangiando tra amici ai «junk drink» che i giovani bevono in discoteca per sballarsi. Se ogni consumo di alcol fa male, allora ogni guidatore è un criminale di Andrea Cuomo Scriveva Mario Soldati: «La nobiltà del vino è proprio questa: che non è mai un soggetto staccato e astratto, che possa essere giudicato bevendo un bicchiere, o due o tre, di una bottiglia che viene da un luogo dove non siamo mai stati». Figuriamoci se può essere giudicato, questo miracolo liquido di sintesi tra uomo e natura, tra cuore e terra, da un europarlamentare lituano o slovacco. Perché toccherà anche a loro decidere del destino dei nostri calici, se saranno mezzi pieni o mezzi vuoti.
Fonte: Giornale.
Tinazzi (15 min di euro di fatturato) produttore e distributore di vini veneti e pugliesi….
Espande il suo portafoglio prodotti con l’acquisizione del podere Pian Del Gallo a Greve in Chianti-Fi, che dispone di 5,5 ettari di vigneti bio perla produzione di Chianti Classico Docg e Toscana Igt.
Fonte: Italia Oggi.
I vini della Valpolicella al rimbalzo delle vendite.
Rimbalzo delle vendite nel 2021, dopo l’amaro calice dell’anno pandemico: Amarone e Ripasso mettono a segno, rispettivamente, performance del +24% e +15%. In generale, un anno positivo per i vini della Valpolicella con una crescita a doppia cifra dei numeri chiave. Cresce di poco il vigneto, 8.573 ettari, +2%, ma aumenta la produzione: +8,6% sul 2020. Le vendite complessive hanno registrato un’impennata di oltre il 16% sul 2020. Secondo l’indagine di Nomisma Wine Monitor, lo sviluppo delle vendite ha interessato, in particolare, la domanda italiana, con uno scatto del 31% a valore, e l’export in crescita dell’8%, anche grazie all’incremento del prezzo medio. Una ripartenza incoraggiante sul 2020, quando si era registrato in Italia un calo di quasi il 10% rispetto al 2019. Spacchettando i dati, la miglior performance la fa segnare l’Amarone, +24%, con +16% dell’export e, soprattutto, +39% a valore in Italia.
Fonte, Italia Oggi.
Alla Cantina Produttori di Valdobbiadene il primo posto per sostenibilità….
Nella seconda edizione del premio AGRlcoltura 100, promosso da Confagricoltura e Reale Mutua Assicurazioni. Tutti i 1.000 ettari di vigneto hanno ottenuto la certificazione Sqnpi di agricoltura integrata, la cantina ha la certificazione VIVA, ed è impegnata nell’ottenimento della certificazione Equalitas.
Fonte: Italia Oggi.
Intervista a Chiara Gemma – Lotta al cancro Follia Ue sul nostro vino – Fermare il cancro è un dovere Ma nessuno tocchi il vino italiano.
Ma nessuno tocchi ìl vino italiano Parla la 5S Gemma: basta con le battaglie ideologiche “Il bollino nero sulle bottiglie? Una trovata folle” L’intervista “Nella relazione Ue 10 iniziative faro come lotta allo smog e alimentazione sana Si lavori su queste e non su cose sterili”. Che il cancro sia la malattia del se col, non c’è dubbio. E bene fa l’Unione europea ad elaborare un piano ad hoc, ma “mettere un bollino nero sulla bottiglia di vino e uno verde su una bevanda gasata e piena di dolcificanti artificiali è una follia”. Un’evidente bocciatura quella dell’eurodeputata pentastellata Chiara Gemma sull’idea che sta spaccando Bruxelles: un alert sanitario sulle bottiglie da inserire nel “Cancer Plan” Al di là di tutto, non c’è dubbio che il tema sia di quelli importanti. Il cancro è la malattia di questo secolo.
Fonte: La Notizia.
Bruxelles pronta a dire sì al «bollino nero» sul vino.
L’Ue contro il made in Italy Bruxelles pronta a dire su al «bollïno nero» sul vino Questa mattina la pronuncia dell’Europarlamento sull’etichetta anti-alcol Ma il governatore del Veneto Zaia insorge: «Basta fandonie sui nostri prodotti». «Siamo stanchi di questa Europa ossessivamente prodiga di novità sui prodotti tipici, che guarda caso vanno sempre a colpire dalla stessa parte: le nostre tipicità» «L’alcol può causare diversi tipi di cancro, ecco perché col nostro piano vogliamo raggiungere una riduzione di almeno il 10% nel consumo di bevande alcoliche» Luca Zaia (governatore del Veneto) coltura della quale sono la culla i nostri territori».
Fonte: Libero Quotidiano.
Dalla Ue sì al fritto di grilli ma il vino forse fa male – Oggi il verdetto finale sul vino Accusato di favorire il cancro.
Le diplomazie sono al lavoro in attesa oggi del verdetto sul vino del Parlamento europeo che deve decidere se approvare o bocciare il giro di vite sul vino nel quadro di una azione che punta a rafforzare il contrasto al cancro, anche con sistemi alimentari più salutari. Il rischio è però di mettere un altro pilastro della Dieta mediterranea sul banco degli imputati. E appare quasi paradossale che mentre si definisce una strategia per una dieta alimentare più sana e sicura, negli stessi giorni la Ue dia il via libera al terzo insetto ammesso in tavola, il grillo domestico. Seriamente a rischio un prodotto chiave della Dieta Mediterranea e della Dop economy.
Fonte: Quotidiano del Sud L’Altravoce dell’Italia.
Strasburgo, scoppia la battaglia sul vino.
Nel mirino il piano della lotta al cancro. L’Ue: «Il consumo di alcol in Europa è troppo alto» Strasburgo, scoppia la battaglia sul vino. I1 voto del Parlamento europeo sulla strategia per la lotta ai tumori agita i Paesi che hanno importanti filiere nell’agroalimentare e il “blocco” italiano, al di là delle affiliazioni politiche, si dimostra uno dei più compatti nel voler difendere la specificità italiana, ad esempio sul vino. Il legame tra tumori e consumo di alcol è infatti uno dei fattori presi in esame dalla relazione – che non ha effetti legislativi immediati – e s’intreccia con il tema della difesa alla dieta mediterranea da tempo messa in campo dall’Italia. Benché, nei fatti, si tratti di “tavoli” diversi.
Fonte: Secolo XIX.
«Vino cancerogeno è un atto irrispettoso verso la storia».
Grande preoccupazione da parte degli addetti ai lavori per l’ipotesi, avanzata dall’Unione europea, di introdurre sulle etichette dei vini dell’indicazione di alimento cancerogeno, in seno alla delicata discussione in corso in queste ore che antecede il piano anti-cancro europeo. Il delegato per Matera e Provincia dell’Associazione italiana sommelier, Samuele Olivieri ha dichiarato: «Apporre una tale precisazione sull’etichetta di una bottiglia di vino, che rappresenta un prodotto fondamentale della nostra alimentazione, costituirebbe un problema indubbiamente molto grave.
Fonte: L’Edicola del Sud Basilicata.
Il caro prezzi delle materie prime colpisce il vino.
L’aumento dei costi delle materie prime, in particolare vetro (per la produzione di bottiglie), carta (per la produzione di etichette) ed energia elettrica, sta impattando in maniera rilevante, tra gli altri, anche sul settore vinicolo. Secondo l’indice dei prezzi del vino sfuso si registra un aumento annuo del +18,7%.
Fonte: Metropolis.
Mammi: «Vino, emendare la proposta del bollino nero».
«La partita in gioco per il vino italiano, e non solo, in questi giorni è decisiva: dal Cancer plan al NutriScore in Europa si discute di bollino nero e allarmi per la salute, rischiando di danneggiare tutti i nostri migliori prodotti e l’intero made in Italy e soprattutto disinformando le persone. Esistono differenze nette tra l’abuso di alcol, da combattere senza alcun dubbio anche per i gravi rischi per la salute pubblica, e un consumo moderato e consapevole». È decisa la presa di posizione dell’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi, nel dire no all’etichetta a semaforo o NutriScore e alla proposta Ue di inserire il vino nella lista nera degli alimenti dannosi perla salute.
Fonte: Corriere Romagna Rimini.
Lambrusco, l’Emilia si mobilita contro il bollino nero sui vini – «No al bollino nero sul vino Si ad etichette trasparenti».
Giuseppe Prestia di Unindustria e Venturini Baldini invita a cogliere la sfida Alicia Lini: «ll Lambrusco ha grande bevibilità perché ha una bassa gradazione» «C’è una tendenza salutistica in atto che non va ignorata Si beve meno e meglio Perché non indicare la quantità di solfiti?». «Il “bollino nero” e l’associazione tra il vino e il cancro non hanno senso. Detto questo, noi produttori di qualità dobbiamo compiere un passo in avanti per rendere le etichette più trasparenti e ricche di informazioni e promuovere il consumo consapevole».
Fonte: Gazzetta di Reggio.
Emendamenti a raffica sul testo della legge.
«Insieme a oltre 150 colleghi ho firmato quattro emendamenti per fare in modo che il rapporto Beca (Beating Cancer) chiarisca la differenza netta tra abuso di alcol, nocivo alla salute e da combattere, e consumo moderato e responsabile di vino e bevande alcoliche, che invece fa parte della nostra dieta mediterranea. Occorre essere chiari: uso moderato e abuso divino non sono la stessa cosa». Lo dichiara Elisabetta Gualmini, eurodeputata del Pd del collegio Nord-est.
Fonte: Gazzetta di Reggio.
Mammi: «Non si danneggi il nostro Made in Italy».
«La partita in gioco per il vino italiano, e non solo, in questi giorni è decisiva: dal Cancer plan al NutriScore in Europa si discute di bollino nero e allarmi per la salute, rischiando di danneggiare tutti i nostri migliori prodotti e l’intero made in Italy e soprattutto disinformando le persone. Esistono differenze nette tra l’abuso di alcol, da combattere senza alcun dubbio anche per i gravi rischi per la salute pubblica, e un consumo moderato e consapevole». È decisa la presa di posizione dell’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi, nel dire no all’etichetta a semaforo o NutriScore e alla proposta Ue di inserire il vino nella lista nera degli alimenti dannosi per la salute.
Fonte: Gazzetta di Reggio.
Cantina Valle Isarco, nel suolo c’è la grande ricchezza dei vini.
I soci sono 130, gli ettari coltivati 350 per un totale di quasi un milione di bottiglie Produzione di qualità grazie a terreni con granito, scisto, dolimia e la rara diorite direttore ò Grail cornice dove collocare l’especon l’enologo Munter rienza peculiare di Cantina entrato Cotarella Valle Isarco. “guru” degli italici a Valle Isarco è “mistero senza fine bello”, un alternarsi mozzafiato / di cittadine medievali, picchi e pareti rocciose, pascoli incontaminati, castelli incantati, conventi e soprattutto vigneti che ne dipingono l’inimitabile skyline. L’aria è sottile, ma la Storia è solida, depositata nei corsi e ricorsi dei millenni. Geograficamente parlando la vera e propria Valle Isarco si estende dalla foce dell’Adige, appena dopo Bolzano, fino alle Alpi Breonie, o per meglio dire alla sorgente del fiume Isarco da cui prende il nome.
Fonte: Nuova Ferrara.
«Niente bollino sul lambrusco».
L’assessore all’Agricoltura «Niente bollino sul lambrusco» «La partita in gioco per il vino italiano, e non solo, in questi giorni è decisiva: dal Cancer plan al NutriScore in Europa si discute di bollino nero e allarmi per la salute, rischiando di danneggiare tutti i nostri migliori prodotti e l’intero made in Italy e soprattutto disinformando le persone. Esistono differenze nette tra l’abuso di alcol, da combattere senza alcun dubbio anche per i gravi rischi per la salute pubblica, e un consumo moderato e consapevole». È decisa la presa di posizione dell’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi, nel dire no all’etichetta a semaforo o NutriScore e alla proposta Ue di inserire il vino e quindi anche il lambrusco reggiano nella lista nera degli alimenti dannosi per la salute.
Fonte: Resto del Carlino Reggio Emilia.
Attacco al vino, il Friuli rischia una mazzata – Vino sotto attacco In Friuli “ballano” centinaia di milioni.
Nell’aula del Parlamento europeo si decide una fetta del destino di una filiera tra le più redditizie e radicate del territorio. Ieri mattina, infatti, è partito il dibattito comunitario sul “bollino nero” che secondo l’Ue dovrebbe marchiare le bottiglie di vino, definendo il contenuto dannoso per la salute. Sempre in giornata, le prime votazioni. Ma il verdetto lo si conoscerà solo oggi. Il “decano” della Ribolla Manlio Collavini e l’oncologo Umberto TireIli concordano nel definire «assurda» la proposta in esame. Sia per motivi economici che per motivi salutistici.
Fonte: Gazzettino Friuli.
Intervista a Manlio Collavini – l “decano” della ribolla: «Idea del tutto demenziale Così si uccide I’economia».
E’ il decano del vino bianco in Friuli Venezia Giulia e il suo nome è conosciuto in Italia e in Europa per la ribolla, che al calice si candida a diventare la rivale del prosecco. Ha 84 anni, pochi peli sulla lingua e tanto sullo stomaco. Ma soprattutto ha vissuto producendo vino. Da sempre, da generazioni. E di un “bollino” sulle sue bottiglie non vuole nemmeno sentire parlare. La proposta dell’Unione europea di “marchiare” il vino come prodotto dannoso per la salute la cassa come «senza senso». Collavini, siamo di fronte a un attacco al made in Italy e al Friuli? «Prima di tutto siamo di fronte a una scelta totalmente irragionevole. Vogliamo uccidere l’agricoltura? Allora diciamo che anche a messa dobbiamo bere acqua e non il vino al momento dell’eucaristia.
Fonte: Gazzettino Friuli.
Intervista a Umberto Tirelli – L’oncologo difende il calice: «Allora addio anche alla birra I tumori? Solo casi di abuso».
Solo casi di abuso» Celebri e sempre passionali, le sue campagne contro il fumo. D’altronde, nelle stanze del Cro di Aviano, dove ha lavorato fino a non molto tempo fa, ne ha visti tanti di pazienti andarsene prima del tempo per aver “divorato” troppe “bionde” nella vita. Da oncologo, una crociata guidata dal dramma dell’evidenza. Ma sul vino la sua posizione è diversa. Non è uomo (né scienziato) da posizioni cieche e ottuse, Umberto Tirelli. E soprattutto non è stato “creato” per correre dietro alle opinioni di massa, così come a una proposta che arriva dai piani alti (e freddi) di Bruxelles. Professor Tirelli, l’Europa ci sta dicendo con un giro di parole che il vino è cancerogeno e che non dovremmo berlo? «Mentre vi parlo, mi sto versando mezzo bicchiere di lambrusco.
Fonte: Gazzettino Friuli.
Fiera di Parigi L’Ersa ospita 15 aziende di vini friulani.
Sono 15 le aziende del Friuli Venezia Giulia che partecipano a Wine Paris e Vinexpo Paris 2022, in corso fino a domani al quartiere fieristico Paris Expo Porte de Versailles, ospitate all’interno dello stand istituzionale di Ersa. In rappresentanza della produzione vitivinicola della regione e dei Colli orientali del Friuli, la strategia è quella di concentrare l’attenzione sulle produzioni di vini Doc e far presentare a ciascuna delle 15 aziende partecipanti quattro etichette di vini. Nell’ambito della fiera, alla quale sono stati accreditati 600 giornalisti internazionali e registrati 3 mila incontri, sono state programmate 54 “masterclass”, di cui una organizzata da Ersa, “I Vini del Friuli Venezia Giulia”, dedicata alla vitivinicoltura regionale, nel corso della quale sono stati presentati otto vini di differenti aziende selezionate tra quelle presenti in questi giorni a Parigi.
Fonte: Messaggero Veneto.
Strasburgo, scoppia la battaglia sul vino.
Nel mirino il piano della lotta al cancro. L’Ue: «II consumo di alcol in Europa è troppo alto» Strasburgo, scoppia la battaglia sul vino I1 voto del Parlamento europeo sulla strategia per la lotta ai tumori agita i Paesi che hanno importanti filiere nell’agroalimentare e il “blocco” italiano, al di là delle affiliazioni politiche, si dimostra uno dei più compatti nel voler difendere la specificità italiana, ad esempio sul vino. Il legame tra tumori e consumo di alcol è infatti uno dei fattori presi in esame dalla relazione — che non ha effetti legislativi immediati — e s’intreccia con il tema della difesa alla dieta mediterranea da tempo messa in campo dall’Italia.
Fonte: Messaggero Veneto.
La rivista Forbes esalta l’Aleatico – Forbes esalta l’Aleatico di Gradoli.
La rivista economica americana ha dedicato al vino un approfondimento a firma della giornalista Susan H. Gordon Forbes esalta l’Aleatico di Gradoll “E’ una delle varietà agrarie più antiche d’Italia, apprezzato anche dagli antichi romani” L’analisi L’articolo evidenzia la cottura in terreni vulcanici e cita i tanti premi ottenuti. E’ una rivista americana specializzata in economia. Si chiama Forbes ed è famosa a livello mondiale per le sue classifiche e liste. Ha pertanto suscitato stupore e orgoglio scoprire al suo interno una pagina dedicata alla terra di Tuscia, nello specifico al vino Aleatico di Gradoli. L’articolo, a firma della giornalista Susan H. Gordon, è accompagnato da una bellissima foto di una vista lago del paese. A darne notizia è stato lo stesso Comune di Gradoli che ha reso partecipe la cittadinanza attraverso un comunicato pubblicato sulla pagina Facebook.
Fonte: Corriere di Viterbo.
Onav, dai vini francesi ai formaggi della Puglia.
“Se Bari non avesse il mare sarebbe una piccola Parigi”. È questo il titolo della serata dedicata a formaggi pugliesi e a vini francesi selezionati organizzata oggi da Onav Genova (Organizzazione nazionale assaggiatori di vino) al Bic Liguria di via Greto di Cornigliano. L’appuntamento è alle 20 e bisogna prenotare al 3516611897. Verranno messi in assaggio formaggi dalatte crudo, senza fermenti, del Caseificio Stella di Cecca di Altamura, premiato da Slow Food a “Cheese 2021” e ai “World Cheese Awards 2021”: una verticale di formaggi dalla scamorza passita di pasta filata ovina, al caciocavallo podolico da razza vaccina Jersey con tre mesi di stagionatura fino al canestrato pugliese.
Fonte: Secolo XIX Genova.
Vino e nobiltà L’etichetta scopre il fascino del titolo – Vini rossi & nobiltà l’antico amore rinasce tra radici e marketing.
La tendenza Vino e nobiltà L’etichetta scopre il fascino del titolo di Valentina Dirindin. Vini rossi e nobiltà l’antico amore rinasce tra radici e marketing di Valentina Dirindin Vigneti storici e cantine “già fornitrici della Casa Reale”: se è vero che la storia moderna del vino piemontese ha poco a che vedere con quella antica, è anche vero che il 1800 dei Savoia, di Cavour e della Marchesa di Barolo fu fondamentale per costruire la cultura dei grandi rossi che ancora oggi beviamo ed esportiamo in tutto il mondo. Per questo, le cantine del Piemonte puntano a evidenziare quel legame: non solo un omaggio al passato, ma anche una precisa strategia di marketing.
Fonte: Repubblica Torino.
Battaglia sul vino il giorno del voto: l’Europa decide sul “bollino nero” – L’infinita battaglia del vino Prova finale a Strasburgo.
Il Parlamento europeo decide sul “caso Beca” ›Compatti gli eurodeputati: «Il piano anti che ha inserito il prodotto tra quelli pericolosi cancro non può equipararlo agli altri veleni» Leda CESARI Movimento 5 Stelle, «equipara la terra nelle nostre case. Ieri il voto sugli emendamenti alla relazione della Commissione speciale Beca, ovvero “Beating cancer” (“Combattere il cancro”). Che non distingue tra consumo moderato e abuso, in materia di bevande alcoliche come possibili cause della piaga del secolo. Stamattina il voto finale, a Strasburgo, del Parlamento europeo: prevarrà la linea dura scelta dalla Commissione o, al contrario, la ragionevolezza di chi ammette la possibile cancerogenicità dell’alcol, ma solo in caso di ricorso smodato alle sue lusinghe?
Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia.
Vigneti, in arrivo più di 38 milioni.
Sarà pubblicata oggi la graduatoria definitiva della misura Ocm Vino-Riconversione e ristrutturazione vigneti. Tutte le 1.435 domande presentate sono state ammesse al finanziamento per un contributo pari a 38.178.168,35 euro Lo rende noto l’assessore regionale all’Agricoltura, Toni Scilla. La misura è destinata ad adeguare la produzione alle esigenze del mercato, ristrutturare i vigneti al fine di migliorarne la meccanizzazione e migliorare le tecniche di gestione dell’impianto viticolo. «Negli ultimi venti anni la Sicilia è diventata un brand di elevato prestigio dell’enologia internazionale – ha detto Scilla -, capace di evocare territori di straordinaria vocazione vitivinicola e dalla forte relazione tra produzioni, cultura, tradizioni e paesaggio».
Fonte: Giornale di Sicilia.
«L’Isola è un continente enologico che i vignaioli devono preservare».
“Vini di Sicilia: un continente enologico”: questo il focus del terzo dei quattro appuntamenti previsti dal progetto “Coltivi…Amo il patrimonio di Sicilia”, rivolto agli studenti degli istituti alberghieri delle province di Catania e Palermo, promosso dall’assessorato regionale dell’Agricoltura, dello sviluppo rurale e della pesca mediterranea, in collaborazione con “La Sicilia”. A introdurre il tema dei vini in Sicilia è stato il dirigente generale del dipartimento regionale dell’Agricoltura, Dario Cartabellotta, lanciando spunti di riflessione riguardo al patrimonio enologico siciliano, ricchezza da preservare e raccontare.
Fonte: Sicilia.
Dal calcio al vino, le passioni di Silvia.
Nella Nazionale Azzurra con 53 presenze, Silvia Fuselli è tornata nella sua terra per fare la contadina. Dopo una vita nel calcio professionistico, Silvia Fuselli (53 presenze in Nazionale) è tornata nella sua terra d’origine per abbracciare uno dei sogni che aveva fin da piccola, quello di fare la contadina. Nasce così a Bolgheri, l’azienda vitivinicola ‘Le Vigne di Silvia’, un’esperienza imprenditoria le tutta al femminile caratterizzata da passione, amore e rispetto per la terra. Un percorso che punta alla crescita e vede la partnership con Vino e Design tra i distributori più importanti del settore. Silvia Fuselli, dopo una carriera nel calcio professionistico – ha vestito 53 volte la maglia della nazionale e ha vinto ben 5 scudetti – ha realizzato uno dei suoi sogni di bambina.
Fonte: Nazione La Grande Costa Pisa-Livorno-Grosseto.
Morellino e Chianti a Parigi Oltre 60 etichette in vetrina.
Oltre 60 etichette Chianti e Morellino di Scansano sono proposte in degustazione al Vinexpo Paris 2022 in corso al Paris Expo Porte de Versailles. A portare in degustazione i vini toscani è l’Associazione consorzi toscani per la qualità agroalimentare (Ascot) che riunisce il Consorzio tutela del vino Morellino di Scansano e il Consorzio vino Chianti. Le due denominazioni sono presenti in degustazione presso lo stand istituzionale organizzato da Ascot composto da due Ovine bar, uno per il Consorzio vino Chianti e uno per il Consorzio del Morellino. L’intervento è realizzato con il cofinanziamento Feasr del piano di sviluppo rurale 2014-2020 della Regione Toscana (annualità 2019). «As.Co.T. è nata due anni fa dalla volontà di due prestigiose denominazioni Toscane in sintonia tra loro quali il Morellino di Scansano e il Chianti. È stata la naturale evoluzione di una sinergia di vedute e condivisione di strategie per raggiungere obbiettivi comuni, primo fra tutti quello di promuovere in maniera sinergica due grandi espressioni del Sangiovese Toscano attraverso eventi e iniziative promozionali organizzate sia sul territorio nazionale che quello estero.
Fonte: Tirreno Grosseto.
L’Amarone conquista gli italiani.
Indagine Nomisma sulla denominazione e i mercati nel 2021 e previsioni 2022. Spazi di crescita in Usa, Canada, Germania e Asia. L’Amarone gli conquista gli italiani. Vendite record in Italia (+24%) Bene anche Ripasso (+15%) e Valpolicella (+10%). Marchesini: «Con questi dati siamo ottimisti». «Il boom di vendite del 24% per l’Amarone, de115% per il Ripasso e de110% per il Valpolicella rispetto a12020 dimostra che la denominazione nel 2021 ha reagito bene e che i consumatori hanno apprezzato la qualità dei nostri vini. Quest’anno saremo prudenti e tra il primo e il secondo trimestre, con i dati alla mano, penseremo a come gestire la doc ma non sono affatto preoccupato».
Fonte: Arena.
«Nessun allarmismo sulla nostra prima doc».
Frenare allarmismi eccessivi sul mercato del vino Valpolicella e sulle possibili ripercussioni dell’aumento dei costi delle materie prime: il presidente del Consorzio di tutela, Christian Marchesini, si dice fiducioso sulla base dei positivi risultati del 2021 e vuole ridimensionare l’allarme. Quello lanciato la settimana scorsa da Daniele Accordini, direttore generale di Cantina Valpolicella Negrar e presidente di The Wine Net, che riunisce 7 delle maggiori coop italiane tra cui quella negrarese: i rincari dei prezzi delle materie prime ma anche quelli delle uve e dei vini sfusi, aveva detto, potrebbero «mettere a repentaglio la sopravvivenza nel mercato di vini simbolo come il Valpolicella classico». La possibilità che l’impennata dei costi per le cantine si ripercuota sui prezzi finali per il consumatore tra il 10% e il 30%, e quindi possa far sparire fette di mercato, non è invece, per ora, tra le preoccupazioni del Consorzio di tutela. «Il futuro va senza dubbio guardato con estrema fiducia», dice Marchesini.
Fonte: Arena.
Vino e «Nuoce alla salute», no all’etichetta.
In queste ore il Parlamento europeo sta votando. II fronte italiano contrario: uniti a Bruxelles Vino e «Nuoce alla salute», no all’etichetta •• Anche il Consorzio di tutela vini Valpolicella dice un ferreo «no» all’alert sanitario sulle bottiglie di vino che in queste ore è in votazione al Parlamento europeo nell’ambito del Cancer plan e che potrebbe portare anche sulle etichette di vini Valpolicella la dicitura: «nuoce alla salute». «Penso che questa tendenza a regolamentare ogni cosa, probabilmente dettata anche da Paesi del Nord ed Est Europa con una cultura alimentare diversa dalla nostra sia una follia», ha dichiarato il presidente del consorzio di tutela Christian Marchesini. «Siamo partiti dal menzionare l’importanza del vino rosso per la presenza di antiossidanti come il resveratrolo. Un uso consapevole e moderato di vino può, a mio avviso, avere un effetto positivo e quindi, in termini assoluti, non vedo problemi sanitari».
Fonte: Arena.
Un 2021 da incorniciare per la Valpolicella Amarone e Ripasso brindano alle vendite.
La percentuale di aumento della produzione in Valpolicella 8,6. La percentuale di aumento della produzione per l’Amarone 24. Una pandemia che si è fatta sentire sulle modalità di consumo, con un’impennata delle vendite online, ma non certo sui numeri, tutti di segno positivo e in doppia cifra. La Valpolicella sta in salute, corre e chiude un 2021 da mettere in cornice. E quanto emerso ieri dalla conferenza stampa del Consorzio tutela vini Valpolicella, con l’outlook 2021 su dati raccolti dall’indagine di Nomisma Wine Monitor. Cresce di poco 11 vigneto, ora a 8.573 ettari (+2%), aumenta significativamente la produzione (+8,6% su12020), ma è 11 mercato a registrare 11 dato più significativo con un incremento delle vendite di oltre 1116% sul 2020. Una crescita che riguarda più il mercato interno che mostra in valore un balzo del 3196 rispetto all’export che sale di un 8%.
Fonte: Corriere di Verona.
Alcolici, l’Ue tira dritto «Ridurre l’uso del 10%».
II dibattito all’Europarlamento Alcolici, l’Ue tira dritto «Ridurre l’uso del 10%». Oggi il voto sulla risoluzione anti-cancro› Zaia: «Stanchi delle ossessioni europee» Il timore di un’etichetta a danno del vino Il Pd: «Consumo moderato non è abuso». Nell’aula di Strasburgo, risuona la voce del leghista Marco Dreosto: «Inviterei coloro i quali avanzano questa folle proposta a bersi responsabilmente un buon bicchiere di Friulano, una buona Ribolla gialla, un Prosecco doc». L’idea di cui parla l’eurodeputato di Spilimbergo è il Nutriscore, sistema di etichettatura dei prodotti alimentari che va dal verde al rosso e dalla A alla E, raccomandato dalle autorità sanitarie in Francia, Germania, Belgio, Paesi Bassi e Spagna.
Fonte: Gazzettino.
Intervista a Alessandra Moretti – «Chi parla di bollino nero non ha letto questo piano Diciamo no al Nutriscore».
La vicentina Alessandra Moretti è eurodeputata del Partito Democratico. Unica componente nordestina della Beca, in commissione ha votato a favore della proposta di risoluzione. «Parliamo della strategia europea di lotta al cancro – dice-e il nostro obiettivo è la salute dei cittadini: il 40% dei tumori pub essere evitato con un’alimentazione sana e la prevenzione passa anche perla riduzione del consumo di tabacco e alcol». È un attacco al vino? «Assolutamente no: il testo non cita nemmeno la parola “vino”. Abbiamo parlato della molecola dell’alcol, perché sappiamo che è cancerogena. E abbiamo introdotto il concetto di proporzionalità del rischio: più uno beve (o fuma), più aumenta il rischio di malattia.
Fonte: Gazzettino.
Frodi alimentari: il Prosecco tra i vini più taroccati al mondo.
Talmente buono, e di successo, che tutti vogliono imitarlo. O almeno ci provano: chiamandolo Kresecco, Semisecco e Perisecco, per citare solo alcuni esempi. Ma il danno economico che i produttori di Prosecco devono subire cresce sempre di più, e il conto si fa sempre più salato. A lanciare l’allarme è Coldiretti Treviso alla luce del Rapporto Ismea Qualivita. «Il Prosecco rimane tra i vini più taroccati al mondo – sottolinea Coldiretti -. E sale ad oltre 100 miliardi il valore del falso Made in Italy agroalimentare nel mondo sottraendo risorse e opportunità di lavoro all’Italia e mettendo a rischio la tenuta e il futuro della Dop Economy messa già alla prova dalla pandemia. L’industria del falso continua a destare preoccupazioni».
Fonte: Gazzettino Treviso.
«Nessun bollino nero sulle bottiglie di vino».
Interviene l’eurodeputata dem Alessandra Moretti «Nessun bollino nero sulle bottiglie di vino» II piano contro il cancro promuove stili di vita sani» •• Oggi l’Unione europea avrà il suo piano d’azione contro il cancro. Ci ha lavorato per due anni anche Alessandra Moretti, che fa parte della commissione che l’ha confezionato, ma forse non avrebbe immaginato il polverone di queste ore. «Tanto rumore per nulla: nessuno vuole vietare l’alcol e non ci sarà nessun bollino nero sulle bottiglie», scandisce da Bruxelles l’europarlamentare dem, mentre in aula è iniziata la discussione sul documento che verrà votato oggi nella versione definitiva. Ma cosa c’entra il vino con il piano strategico contro il cancro?
Fonte: Giornale di Vicenza.
Intervista a Andrea Pennacchi – Il Pojana «Vino, la nostra anima».
L’Unione Europea e la proposta di apporre sull’etichetta un bollino scuro per indicare che nuoce L’attore Andrea Pennacchi, interprete della cultura veneta: «Bisogna distinguere tra uso e abuso». Enrico Ferro Andrea Pennacchi, l’Unione Europea propone di apporre un bollino nero sulle bottiglie di vino, nell’ottica di avvertire i consumatori sui rischi connessi a un prodotto potenzialmente cancerogeno. Come reagirebbe il Pojana, il personaggio che lei interpreta, di fronte a una simile notizia? «Ma sti insemenii a Bruxelles non hanno altro di cui preoccuparsi che del vino che farebbe male? Ma quale “potenzialmente cancerogeno”, sono cresciuto a pane e eternit, bevendo spriss al Pfas, respirando veeèn, almanco el vin offre consolazione.
Fonte: Nuova Venezia – Mattino di Padova – Tribuna di Treviso.
Un 2021 da incorniciare per l’Amarone Vendita a quota +24%.
Un 2021 da incorniciare per il vino in Valpolicella, con una crescita a doppia cifra in tutti i suoi numeri chiave. Cresce di poco il vigneto, ora a 8.573 ettari (+2%), aumenta significativamente la produzione (+8,6% sul 2020), ma arriva soprattutto dal mercato il dato più eclatante, con un risultato sulle vendite che registra un incremento di oltre i116% su12020, in linea con la crescita complessiva dell’imbottigliato (+15,3%). Secondo l’indagine compiuta da Nomisma Wine Monitor su un campione di imprese rappresentativo del 50% della produzione imbottigliata, il rimbalzo che si è registratolo scorso anno ha interessato in particolare la domanda italiana, con uno scatto rispetto al 2020 del 31% a valore e un export in crescita dell’8% anche grazie ad un incremento nel prezzo medio.
Fonte: Nuova Venezia – Mattino di Padova – Tribuna di Treviso.
Prosecco, no al bollino nero – Prosecco, Consorzi contro il bollino nero «Bere con moderazione non fa male».
Prosecco, no al bollino nero Zaia e i produttori trevigiani compatti: «Altro scivolone della Ue, non lo si cataloghi come un prodotto cancerogeno» La Ue vorrebbe introdurre un provvedimento di etichettatura del vino con parametri Nutriscore, bollandolo come prodotto cancerogeno. Contro l’ipotesi anche la presidente del Consorzio Docg Elvira Bortolomiol. Il Prosecco, Consorzi contro il bollino nero «Bere con moderazione non fa male» Giavi (Doc): «Bisogna distinguere tra uso e abuso», Bortolomiol (Docg): «L’etichetta “a semaforo” è una condanna». C’è un passaggio del “Cancer plan”, il programma europeo di prevenzione al cancro, in cui si cita il consumo di alcol come «dannoso per la salute» a prescindere da quanto se ne consumi.
Fonte: Tribuna Treviso.
«Ennesimo scivolone dell’Ue Si creerà solo confusione».
«Restiamo sinceramente senza parole davanti a questo ennesimo scivolone dell’Unione Europea nei confronti delle eccellenze della viticoltura italiana» commenta Giangiacomo Gallarati Scotti Bonaldi, presidente di Confagricoltura Treviso. «Dopo la tentata legittimazione del Prosek, ora questo nuovo grave errore di superficialità, utile solo a creare confusione, a tutti i livelli. Non scopriamo oggi che l’abuso di una qualsivoglia sostanza – compreso, ovviamente, il vino – pub avere gravi conseguenze sulla nostra salute, ma ricorrere a semplificazioni come queste – a cui siamo contrari, senza se e senza ma – non giova a nessuno.
Fonte: Tribuna Treviso.
Prosek, domani il confronto al Parlamento europeo.
Si discuterà dell’opportunità di riconoscere il vino croato Per il ministro Patuanelli potrebbe generarsi un pericoloso precedente. Preoccupata attesa, nel mondo del Prosecco, per ciò che la Commissione Europea dirà a riguardo del Prosek domani nell’assemblea plenaria del Parlamento Ue. E la prima occasione di confronto dopo che numerosi dossier sono arrivati dall’Italia a Bruxelles per motivare la contrarietà al riconoscimento del vino croato. «Mi auguro che la Commissione Europea, che sarà chiamata a intervenire – manda il consigliere regionale leghista Alberto Villanova – comprenda che, se si autorizzasse la brutta copia di un prodotto di eccellenza come il Prosecco autorizzando il riconoscimento del croato Prosek, si creerebbe un pericoloso precedente e si creerebbero danni incalcolabili a tutto il made in Italy».
Fonte: Tribuna Treviso.
“Stanchi di questa Ue che attacca i prodotti tipici”.
Zaia: “Vino cancerogeno? Fandonie. Lo sanno tutti che a piccole dosi fa bene” “Stanchi di questa Ue che attacca i prodotti tipici”. “Siamo stanchi di questa Europa ossessivamente e puntualmente prodiga di novità sui prodotti tipici, che guarda caso vanno sempre a colpire dalla stessa parte: le tipicità, le vera agricoltura del prodotto tipico, quell’agricoltura della quale sono la culla i nostri territori”. Lo dice il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, in relazione alla proposta di risoluzione in discussione all’ Europarlamento in cui è inclusa anche un’indicazione di pericolo per il cancro nelle etichette degli alcolici. “Dagli attacchi sulle denominazioni, come quello del Prosek – prosegue Zaia – a tutta una serie di fandonie che vengono fatte uscire rispetto alla presunta dannosità dei nostri cibi, nasce il sospetto che da quelle parti di alimentazione ne capiscano ben poco.
Fonte: Voce di Rovigo.
Cantina Urbana: doppietta a Milano.
Nei quartieri milanesi di Porta Romana e De Angeli, Cantina Urbana sbarca con le sue urban winery. Il progetto ideato e lanciato da Michele Rimpici si amplia e prevede un piano di sviluppo non soltanto nel capoluogo lombardo ma anche in altre città italiane. Cantina Urbana, prima realtà vinicola italiana aperta in un contesto metropolitano, porta di fatto in centri urbani strategici la produzione vinicola con vendita diretta. I due punti vendita meneghini saranno aperti nei prossimi giorni: Rivendita Porta Romana sarà inaugurato il 18 febbraio, Rivendita Ravizza a marzo.
Fonte: Gdoweek.
Cantine di Verona sempre più sostenibile: Cantina di Custoza nel progetto qualità.
Cantine di Verona estende il Progetto Qualità anche a Cantina di Custoza, nel segno della sostenibilità ambientale. Realizzato inizialmente da Cantina Valpantena per un terzo delle aziende associate e poi esteso a Cantina Colli Morenici su circa 50 ettari di vigneto, a seguito della fusione delle tre realtà nel gruppo Cantine di Verona il programma interessa ora anche la cooperativa di Sommacampagna. L’obiettivo principale del progetto è il miglioramento continuo della qualità delle uve per la produzione di vini di eccellenza, oggi anche attraverso pratiche agronomiche sostenibili e con un ridotto impatto ambientale. In particolare la prima fase, avviata con la vendemmia 2021, mira a ottenere uve di pregio per la produzione di Custoza Superiore.
Fonte: Eroi del gusto.
Vitae 2022 premia 31 cantine della Romagna.
Cresce la Romagna del vino. A dirlo sono i sommelier di Ais nella guida Vitae 2022 che hanno assegnato le 4 Viti (punteggio massimo) ai vini al top nella produzione enologica. Le “eccellenze” sono salite a 31 (14 nell’edizione scorsa), anche favorite dal nuovo formato della guida che ha consentito di ampliare lo spazio a un numero maggiore di cantine recensite e schedate dai sommelier.
Fonte: Ravenna Web Tv.
Arte, cultura e vino: il progetto di Giusti un “ponte” fra il Montello e l’America.
Arte ed enologia, connubio intrigante e di grande potenzialità: lo ha capito da subito l’imprenditore italo-canadese Ermenegildo Giusti tornato da Oltreoceano sul Montello poco più di vent’anni fa con l’idea di “far conoscere al mondo i nostri grandi vini, i veneti in particolare”. Lo sbarco in terra di Marca, o meglio, il ritorno per lui nativo di Volpago, è datato anno 2000 quando acquista i primi due ettari di terreno agricolo. Il patron del colosso canadese Giusti Group, leader nel settore costruzioni nella West Coast, ha in testa un progetto ambizioso ma che richiede tempo. Così l’impianto del primo vigneto avviene nel 2006 e subito dopo prende avvio un piano di investimenti che ha portato la Giusti Wine agli attuali 100 ettari di proprietà, divisi in 10 diverse tenute, ovviamente sul Montello – in comune di Nervesa – e in Valpolicella dove gestisce due appezzamenti in cui produce Amarone e Ripasso superiore.
Fonte: Il Gazzettino.
Fonte: Il Gazzettino.
STAMPA ESTERA
Vins et spiritueux: les exportations françaises au sommet.
Jmpernréab les àla crise duC Md.Lesvinset les spiritueux français ont battu un record historique à l’exportation en 2021, dépassant très largement les performances enregistrées en 2019 avant la pandémie. Lechampagne a progressé de prés de 42 % en valeur, totalisant près du tiers des vins français enwyrs à l’étranger. Mais prévient la Fédération des exportateurs de vins et spiritueux (FE-VS), dans un an, le bilan sera très vraisemblablement moins bon—faute de disponibilités suffisantes en vin tranquille (sans b alles) commeenchampagne àcausedu gel. En 2021, les ventes à ‘étranger ont bondi de 28 % à 15,5 milliards deuros par rapport à 2020 et de 10 % par rapport à2019. Les spiritue ux seuls ont augmenté de 30 96, les vins de 27,596.
Fonte: Echos.
A l’étranger, l’alcool français coule de nouveau à flots.
Les exportations de vins et spiritueux de l’Hexagone ont battu, en 2021, des records, avec des ventes en hausse de 28 %, à 15,5 milliards d’euros Les Etats-Unis, premier marché de destination des vins et spiritueux français, ont retrouvé leur rôle de locomotive Les négociants français de vins et de spiritueux ont retrouvé le sourire. En 2021, le flux des exportations de champagne, vin ou cognac n’a jamais été aussi abondant. Résultat, selon les chiffres publiés, mardi 15 février, parla Fédération des exportateurs de vins et spiritueux de France (FEVS), elles ont atteint un niveau historique à 15,5 milliards d’euros. Un chiffre qui marque un fort rebond, estimé à 28 %, par rapport à 2020, mais également une nette progression de 11 % si le point de comparaison est le précédent record, établi en 2019. Le solde des échanges commerciaux s’élève, quant à lui, à 14,2 milliards d’euros, plaçant les vins et spiritueux au second rang des excédents commerciaux, derrière le secteur aéronautique.
Fonte: Monde.
Europa decide si etiqueta el vino como el tabaco por sus riesgos para la salud.
Europa decide si etiqueta el vino como el tabaco por sus riesgos para la salud >El Ppide que se avale el consumo moderado y responsable de alcohol en el primer plan de lucha contra el cáncer que promvueve la UE NURIA RAMÍREZ DE CASTRO MADRID por primera vez, Europa tendrá una estrategia común contra el cáncer, la enfermedad que más mata con permiso de las enfermedades cardiovasculares. El plan quiere conseguir una mayor equidad en el acceso a tratamientos innovadores, establecer mejores medidas de prevención e incluso favorecer la circulación de enfermos oncológicos entre países. Se busca vertebrar Europa con mejoras en salud, como en su día se hizo con las infraestructuras y la inversión en carreteras. Es una buena iniciativa que ha tropezado con una piedra en el camino, al considerar cualquier consumo de alcohol como un riesgo para desarrollar cáncer. El plan criminaliza por igual todo el consumo de alcohol y no distingue entre alta y baja graduación, ni en cantidades de consumo.
Fonte: Abc.
Les exportations de vins français à des niveaux records.
Elles bénéficient de la levée des taxes américaines et de la réouverture des bars et restaurants. 15,5 milliards d’euros Montant des exportations de vins et spiritueux français en 2021. Après deux années noires, un peu de baume au coeur des viticulteurs français Les exportations de vin et spiritueux ont dépassé en 2021 leur niveau d’avant-crise, à 15,5 milliards de d’euros (-28% par rapport à 2020 et +11 %par rapport à 2019). Un niveau Inespéré il y a un an. «Nos entreprises ont su se montrer co ratites, après dix-huit mois très difficiles, du fait des sanctions américaines et de la pandémie mondiale», rappelle César Giron, le président de la Fédération des exportateurs de vins et spiritueux français (FFVS).
Fonte: Figaro.
Gros joueur sur le marché du vin, Cordier by InVivo s’attaque à l’apéro avec « Foliz ».
In Vivo regroupe neuf cooperatbes vendes (Credhts Reps 17uvignau) Jean-Philippe Dejean Face au succès croissant du Prosecco et de ses cocktails, le groupe coopératif Cordier by InVivo a décidé de restructurer sa stratégie de croissance et de s’attaquer en particulier au marché des boissons apéritives. Griffé du nom de l’ancienne maison de négoce bordelaise Cordier Mestrezat, cette filiale du groupe InVivo veut rapidement atteindre 500 millions d’euros de chiffre d’affaires. Philippe Leveau, directeur général de Cordier by InVivo, branche vin du groupe coopératif InVivo, a présenté ce 8 février sa nouvelle stratégie de développement depuis le stade Jean Bouin, à Paris. Comme il l’a rappelé, Cordier by Invivo, qui compte 570 salariés, génère près de 400 millions d’euros de chiffre d’affaires annuel, compte neuf coopératives adhérentes, du Bordelais jusqu’au Beaujolais en passant par le Languedoc, aligne 28.000 hectares de vigne et fédère 3.800 vignerons.
Fonte: Tribune.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.
A risentirci a domani.