Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di mercoledì 16 marzo 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.
La nuova ecologia siciliana.
Dopo Sostain, la rete che unisce undici produttori dell’isola per una viticoltura a impatto minimo, Alberto Tasca lancia le visite «immersive» in cantina: passeggiate ñ Fboschi e cibo iper locale. E al Vinitaly presenerà il suo Mimó vino, il Frappato. Mentre racconta gli sviluppi di Sostain, il programma di viticoltura sostenibile da lui fondato che ora coinvolge u cantine siciliane (altre 3o sono in via di certificazione), Alberto Tasca, 5o anni, amministratore delegato del gruppo Tasca D’Almerita — 600 ettari di vigne e cinque tenute nell’isola — non nasconde la preoccupazione: «La guerra in Ucraina è una tragedia, ci riporta alla preistoria. Dopo la pandemia saremmo dovuti andare verso un altro modello e invece siamo ripiombati indietro: sono molto turbato.
Fonte: Cook Corriere della Sera.
Alta grave.
Fluor e Piligrin, due perle delle Alpi Carniche Nate in una zona del Friuli fredda ma molto ricca di biodiversità. Che oggi viene riscoperta ALTA GRAVE 1, ALTA 4RAVE, A ZONA NORD DELLA DOC FRIULI GRAVE (UDINE E PORDENONE) DIMOSTRA CHE IL FRIULI VENEZIA G1ULIA ANCORA SEGRETI DA SVELARE. SIAMO AI PIEDI DELLE PREALPI CARNICHE, lN UNA FASCIA DELLA REGI0NE IN CUI ERA DIFFICILE IN PASSATO OTTENERE BUONI VINI GRAZIE AL CAMBIAMENTO CLIMATICO, CAQEA DIVENTATA MOLTO INTERESSANTE, CON NOTEVOLI E POSITIVE ESCURSIONI TERMICHE TRA NOTTE E GIORNO 4, MENTRE NELLA PARTE SUD DELLE 4RAVE DEL FRIULI I VITIGNI SONO GLEBA, PINOT 4RI410, FRIULANO, CABERNET, MERLOT E REFOSCO, A NORD Si RIMETTONO IN GIOCO ANTICHI VITIGNI. COME LO SCIAGLIN, LUCELUT E IL PICULIT-NERI. Albino Armani, il produttore che presiede il grande Consorzio che ha riunito i produttori di Pinot grigio delle Venezie, di freddo se ne intende. Viene dal Trentino, la sua famiglia è originaria del Monte Baldo e della Val di Gresta, i suoi antenati hanno iniziato a produrre vino 400 anni fa nella Vallagarina
Fonte: Cook Corriere della Sera.
Lamole, il potere (vibrante) del territorio.
Suolo roccioso ma drenante. Vento, luce e altitudine. Sul cocuzzolo del Chianti Classico, l’azienda di vini Santa Margherita ha investito in pazienza e buona agricoltura. Cosi, oggi, la tenuta toscana della famiglia Marzotto è certificata bio in tutte le referenze. Ed è pronta la nuova Gran Selezione: «Vigna Grospoli 2018» e dame che danno il nome al borgo di Lamole sono gradoni di roccia ricchi di sostanze minerali. Un mix di arenaria, galestro e alberese che costringe le radici delle vigne a incunearsi fin da subito in profondità, in cerca di acqua e nutrienti. Questa discesa verticale la si ritrova, poi, anche nel vino: complesso, elegante, balsamico. In una parola, vibrante. Fino a trent’anni fa quasi nessuno credeva in questo minuscolo paesino sul cucuzzolo del Chianti Classico: vigneti tra 400 e i 700 metri d’altitudine, un terreno sì drenante ma anche duro, una specie di «isola pietrosa» in mezzo all’argilla del resto della denominazione.
Fonte: Cook Corriere della Sera.
Buono, pulito e giusto la prima fiera del vino «slow».
La prima edizione di «Sana Slow Wine Fair» si terrà dal 27 al 29 marzo a BolognaFiere. Apertura al pubblico domenica 27 marzo BUONO, PULITO E GIUSTO LA PRIMA FIERA DEL VINO «SLOW». I capisaldi della viticoltura «buona, pulita e giusta» sono tre: non basta la sostenibilità in vigna, alle buone pratiche agricole bisogna aggiungere la salvaguardia del paesaggio e il valore sociale del lavoro. Solo così il vino può diventare un motore di cambiamento verso una produzione più ecologica. La prima edizione di «Sana Slow Wine Fair», il salone organizzato da Slow Food a Bologna (27-29 marzo, in Fiera) debutta con tre convegni online su questi temi il 22, 23 e 24 marzo: l’iscrizione è libera per tutti gli appassionati, basta registrarsi sul sito slowinefair.it.
Fonte: Cook Corriere della Sera.
Auto, vini e gioielli, il lusso vietato agli oligarchi.
È di 3,5 miliardi di euro il valore delle merci che non potranno più essere vendute • Sanzioni per quindici persone e nove entità (tra cui Roman Abramovich, nella foto), ma anche stop all’importazione dalla Russia di prodotti siderurgici (acciaio in primis) e blocco dell’export dall’Ue verso Mosca dei beni di lusso. Questo è il contenuto del nuovo pacchetto di misure restrittive contro la Russia, il quarto dall’inizio della guerra, entrato in vigore con la pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale dell’Ue. L’elenco di misure include una lunga lista di beni commerciali made in Europe – dal vino ai capi d’abbigliamento, dai profumi alla pelletteria passando per i gioielli – che non potranno più essere esportati verso la Federazione Russa «nella misura in cui il loro valore sia superiore a 300 euro per articolo».
Fonte: Giornale.
Poltrone in erba – Lorenzo Cesconi (nella foto), trentino, è il nuovo presidente di Fivi, la Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti.
Cesconi succede a Matilde Poggi che è stata alla guida di Fivi per nove anni e che attualmente ricopre il ruolo di presidente di Cevi, Confédération Europé enne des Vignerons Indépendants. Lorenzo Cesconi, 43 anni, gestisce con i fratelli e il padre l’omonima azienda agricola con 20 ettari di vigneto. Rinnovato anche il direttivo della federazione. Ne fanno parte Rita Babini, Paolo Beretta, Luca Ferraro, Luigi Mafñni (vicepresidente), Gaetano Morella, Diletta Nember (vicepresidente), Ermes Pavese, Stefano Pizzamiglio, Ludovico Maria Botti, Francesco Maria De Franco, Walter Massa, Pietro Monti, Monica Raspi e Stefan Vaja.
Fonte: Italia Oggi.
Vini a Mosca? Niet.
Le reazioni delle aziende e l’interscambio in gioco Vini a Mosca? Niet. Il consiglio Ue: basta con l’export. Stop alle esportazioni di cibo e vino in Russia. Lo ha deciso l’Unione europea che ha bloccato l’export di diversi prodotti Ue, dando un nuovo giro di vite alle sanzioni contro Mosca. Tra i prodotti vietati, vino e Champagne, caviale, tartufi, vermuth e sigari. Il tutto fino a 300 euro a unità, ma è rebus se questo valore sia riferito alla singola bottiglia (il che salverebbe gran parte della produzione italiana) o alla cassa. Il mistero dovrebbe chiarirsi oggi, con la pubblicazione del provvedimento nella Gazzetta Ufficiale dell’Ue. L’agroalimentare italiano era stato già colpito dalle ritorsioni di Putin che, a seguito delle sanzioni europee comminate per l’invasione della Crimea, aveva bloccato le importazioni di ortofrutta e formaggi, carni e salumi (danno totale stimato per 1,5 mld).
Fonte: Italia Oggi.
Intervista a Lamberto Frescobaldi – Guerra o no, si brinda lo stesso.
Parla Lamberto Frescobaldi, vicepresidente Uiv e in pole per la presidenza dell’associazione Guerra o no, si brinda lo stesso Il vino vola (specie negli Usa). Mai trasporti sono nel caos. Le vendite sono soddisfacenti, tanto che se non seguissimo giornali e Tg non ci accorgeremmo della crisi in atto: cosi Lamberto Frescobaldi, presidente dell’omonimo gruppo toscano, uno dei big del vino. Frescobaldi, oggi vice presidente di Unione italiana vini, sarebbe, secondo indiscrezioni, in pole position per la presidenza dell’associazione che dichiara 660 aziende aderenti. Lo stesso imprenditore, pur non confermando la notizia, dichiara che della situazione se ne dovrebbe parlare nelle prossime settimane. Il rinnovo dei vertici di Uiv è in agenda per la seconda parte di aprile. Frescobaldi è nella Top 7 delle cantine private italiane.
Fonte, Italia Oggi.
Bisol in crescita. Una cantina è in vendita.
Bisol 1542 archivia un anno soddisfacente, in cui gli Stati Uniti sono diventati il primo mercato con un milione di bottiglie vendute in ristoranti ed enoteche. Bisol è un produttore di Prosecco superiore controllato per 1’80% dalla famiglia Lunelli e per il 20% dai fratelli Bisol. Questi ultimi hanno posto in vendita una cantina a Valdobbiadene, senza vigneti, da 2,5 milioni di bottiglie, di proprietà esclusiva della società Campea controllata dai fratelli Bisol. Si tratta di un complesso con 10 mila metri cubi di superficie produttiva e una capacità di 25 mila quintali di uva. «In realtà cerchiamo un partner», obietta Gianluca Bisol, ceo di Biso11542, «che investa in un progetto per realizzare un salotto per enologi e produttori e fornisca servizi oltre che un luogo di incontro». E come conciliare la produzione di Biso11542 con il salotto? «La cantina è dimensionata per fornire servizi di pigiatura e vinificazione per Bisol 1542 e per altri 20 piccoli-medi produttori.
Fonte, Italia Oggi.
Vino, gli italiani comprano meno, ma spendono di più e “meglio”.
Nei supermercati e online sono ricercati i prodotti più costosi Nel 2021 calano le vendite a volume di vino nella grande distribuzione organizzata e pure nell’e-commerce, ma rimangono su livelli ancora superiori al pre-Covid. È questo quanto emerge dal Report Nomisma Wine Monitor elaborato con NielsenlQ sul consuntivo 2021 delle vendite di vino nella distribuzione (negozi e centri commerciali). Si evidenzia un leggero calo a volume dell’1,2% a fronte di una crescita a valori del 5%, confermando una tendenza in atto da diversi anni dove il cliente predilige sempre più l’acquisto di prodotti di qualità. Nel complesso, il livello delle vendite rimane superiore a quello del 2019. D’altronde nel 2021 c’è stato un vero proprio record nella vendita di alcuni vini, come il Prosecco, Barbera d’Asti e il Brunello. Inoltre, si registra ancora positivo il trend dell’e-commerce di vino dei retailer generalisti, con dinamiche inferiori rispetto al boom del 2020 (+22% a valori a fronte di un +19% a volume).
Fonte, La città.
Esce il nuovo Concerto 2021 e va in 70 Paesi del mondo.
La 28esima edizione del lambrusco d’autore «Da diverse generazioni portiamo avanti la tradizione e il prodotto del territorio». Esce il Concerto 2021, alla sua 28esima edizione, e la Medici Ermete lo porta in tutto il mondo raccontandolo come prodotto di un territorio pieno di storia, cultura e tradizione: l’Emilia. Nei 70 Paesi dove viene commercializzato, il lambrusco d’autore, che ha aperto la strada al comparto fuori dai confini nazionali, è sempre più richiesto: «Viene bevuto dagli appassionati e sempre di più dai giovani, perché ritenuto affascinante e unico, molto versatile, con la sua gradazione contenuta, un prodotto estremamente gastronomico che non conosce stagione e che si abbina ad una vastissima varietà di pietanze», riferisce Alessandro Medici, che nell’azienda di famiglia si occupa di marketing internazionale.
Fonte, Gazzetta di Reggio.
Da Piacenza a Reggio a caccia di cantine Dop.
L’Emilia non si visita, ma si vive. Tante esplorazioni di gusto, immersioni nella cultura, itinerari nella natura, a contatto con la vita di Visit Emilia, la terra dello Slow Mix. Infatti, se c’è un modo ideale per visitare l’Emilia è non fermarsi a osservarla con gli occhi di un turista, bensì immergersi totalmente nelle vite delle persone che vi abitano. Sperimentare il territorio di Parma, Piacenza e Reggio Emilia, a esempio, lasciandosi conquistare dalla miriade di esperienze che ogni giorno coinvolgono i visitatori nei luoghi di produzione delle eccellenze della “Food Valley”, tra le storie di castelli e meraviglie d’arte delle città, da scoprire da punti di vista sempre diversi e mai banali, escursioni nella natura che dal Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano abbraccia il fiume Po.
Fonte, Nuova Ferrara.
Medici, storia del Lambrusco puntando sempre alla qualità.
II capostipite Remigio da proprietario di quattro osterie iniziò a produrre vino II rilancio alla fine degli anni ’90 con Alberto, fra investimenti in filiera e cantina Si avvicina al timone la quinta generazione L’obiettivo resta quello di crescere I prodotti più noti Assolo e Concerto pochissime aziende come Medici Ermete permettono di riavvolgere il nastro della storia del Lambrusco, il quale rimane materia di grande interesse, anche in parte misconosciuta perché, ricordiamocelo, si tratta di una delle prime tipologie esportate (con successo) all’estero, oltre al vino tuttora più venduto a livello italiano. Si parte dalla fine degli anni ’80 del 1800 quando, in un contesto (è facile immaginarlo) completamente diverso, Remigio, il capostipite, proprietario di quattro osterie di successo, fra cui la mitologica Grotta Mafalda collocata di fronte al Teatro Regio di Parma, decide di iniziare a produrre vino, non con l’idea di venderlo nei propri locali bensì inseguendo, e fin da subito, obiettivi qualitativi.
Fonte, Nuova Ferrara.
Corte Madonnina lancia il Deusdedit Il risultato della vendemmia tardiva è dedicato all’architetto dell’Abbazia.
L’azienda agricola Corte Madonnina, situata di fianco alla millenaria Abbazia di Pomposa (come si vede nella bella foto di Mauro Gatti), vanta ormai una storica tradizione: da ben sessant’anni produce infatti i vini Doc del Bosco Eliceo, ma è dello scorso mese di dicembre una grande novità, denominata “Deusdedit”, ovvero un vino dedicato all’ingegno di Magister Deusdedit, l’architetto che nel 1063 progettò e innalzò la torre campanaria del bellissimo complesso abbaziale. Questo vino è ottenuto dalla vendemmia tardiva e manuale delle uve Merlot, coltivate nei vigneti attorno al complesso abbaziale, e caratterizzati da un terreno tipicamente sabbioso. Il “Deusdedit” è un vino di grande volume, caratterizzato dal colore intenso e dal finale piacevolmente morbido.
Fonte, Nuova Ferrara.
Le Città del vino fanno tappa a Rauscedo.
II presidente nazionale delle “Città del vino”, ospite a Rauscedo, onora le donne impiegate in viticoltura davanti al monumento. Lo scorso fine settimana, Angelo Radica, sindaco della città di Tollo e presidente Nazionale delle “Città del vino”, accompagnato dal direttore generale Paolo Corbini dal coordinatore regionale Tiziani Venturini e dal consigliere nazionale Maurizio D’Osualdo era in visita a San Giorgio. Il presidente, accompagnato dal sindaco di San Giorgio della Richinvelda, Michele Leon, e dal vicesindaco, Luca Leon, ha visitato il Vcrresech center luogo dove la ricerca in viticoltura è tra le più avanzate al mondo. Oltre al processo di ricerca, Radica è rimasto stupito delle microvinificazioni sperimentali prodotte in quel centro di eccellenza per immaginare il futuro delle produzioni.
Fonte, Gazzettino Pordenone.
Dopo 2 anni di stop, torna la Festa regionale del vino friulano a Bertiolo.
Due anni fa, a poche ore dall’inizio dei festeggiamenti, fu la prima sagra del Friuli Venezia Giulia a dover alzare bandiera bianca a causa dello scoppio dell’emergenza Covid-19: ora la Festa regionale del vino friulano di Bertiolo, giunta alla 73ma edizione, ritorna con un ricco programma che si svolgerà dal 19 marzo al 3 aprile. La Pro Loco Risorgive Medio Friuli, con il patrocinio del Comune, ha voluto così tornare alla tradizione, che vedeva quella di Bertiolo come la prima sul territorio regionale ad aprire la stagione delle sagre di primavera dedicate al vino. In tal senso, non mancherà la mostra concorso vini Bertiûl tal Friûl, giunta alla 39ma edizione, che premierà i migliori vini del territorio. «Due anni fa i volontari della Pro Loco si sono fermati con grande senso di responsabilità — commenta il presidente del Comitato regionale Pro Loco ValterPezzarini — e durante l’emergenza sanitaria, qui come in altri paese della regione, hanno fatto sentire la loro vicinanza al resto della cittadinanza, proseguendo nei limiti del possibile la propria attività.
Fonte, Messaggero Veneto.
La festa dei Santi Patroni Oggi premio a Brancati e il Vino della Solidarietà.
Gorizia è in festa, oggi è il giorno dei patroni, i Santi Ilario e Taziano. La giornata che si aprirà con il tradizionale momento dedicato alla fede, nella Cattedrale, e si chiuderà con la consegna del premio più importante della città a Mario Brancati. La celebrazione solenne dedicata ai patroni si svolgerà alle 11 in Duomo, presieduta dall’arcivescovo Carlo Roberto Maria Redaelli con la partecipazione di tutti i sacerdoti della città, mentre l’animazione musicale sarà curata dalla Cappella metropolitana diretta dal maestro Fulvio Madotto. Nel pomeriggio, poi, ecco il momento del premio “Santi Ilario e Taziano- Città di Gorizia” che alle 18 a Palazzo De Bassa verrà consegnato al presidente dell’Anffas di Gorizia e della Consulta regionale dei disabili Mario Brancati.
Fonte, Piccolo Gorizia.
Stappa e degusta.
VINI SUPERSTAR DUE RASSEGNE NEL WEEKEND STAPPA E DEGUSTA. Chi ha sempre pensato che vino faccia rima con autunno dovrà ricredersi. Sboccia una primavera enologica con due grandi manifestazioni dedicate: «Milano in Vino» in piazza Città di Lombardia e «Live Wine» al Palazzo del Ghiaccio. La piazza coperta della Regione ospita da venerdì a domenica una cinquantina di produttori da tutta Italia, che raccontano le loro bottiglie e le propongono in assaggio a «Milano in Vino». Ad accompagnare i calici c’è una piccola proposta gastronomica e nel weekend masterclass di approfondimento guidate dall’Associazione Sommelier. Due le tipologie di ingresso: quella diurna (sabato e domenica dalle 12 alle 19) comprende la degustazione libera di tutte le cantine presenti e costa 20 euro (12 euro per soci Ais, Fisar e Onav).
Fonte, Corriere della Sera Vivi Milano.
Perozzi (Vinea): «Tante spese rateizzazioni da bloccare».
La Stracci: «Il prodotto c’è Bottiglie ed etichette no». La guerra in Ucraina incomincia a dare forte preoccupazione anche ad interi settori di aziende vitivinicole del nostro territorio. A livello generale, l’Italia è i l primo Paese fornitore di vino alla Russia con una quota di mercato di circa il 30% davanti a Francia e Spagna. Perle Marche, i vini esportati nei Paesi dell’Est sono soprattutto spumanti e Doc. Ora, l’export è fermo. La situazione è grave. A parlarcene è il presidente della Vinea e gestore dell’enoteca regionale, Ido Perozzi. È in continuo contatto con le aziende vitivinicole associate e non, per affrontare i gravi problemi del momento. «Le nostre aziende regionali – afferma – hanno speso 300mi1a curo annui perla promozione dei nostri vini, hanno fatto contratti con la grande distribuzione e con la ristorazione.
Fonte, Corriere Adriatico Ascoli Piceno.
«Dai Paesi in guerra arriva il 10% del nostro fatturato».
Velenosi si allarga anche in Africa ma avverte: «Non ci sono materie prime» «Servono 6 mesi per ricevere un semplice ordine senza contare inflazione e aumento del carburante». «Stiamo vivendo una situazione irreale: dopo il Covid ecco il conflitto». Angela Velenosi va avanti, ottimista della volontà, è realista nel dichiarare che «1l 10% del fatturato Velenosi arriva da Russia, Ucraina e Bielorussia «quest’ultimo Paese arrivato da poco ma che stava dando grandi soddisfazioni, con clienti di fascia alta». Per questo è preoccupata per gli sviluppi del conflitto e, augurandosi che finisca prima possibile, non sono solo le conseguenze dirette a preoccuparla ma anche, e soprattutto quelle indirette. L’approvvigionamento «Non è solo la perdita di fatturato che in questo momento sta mettendo aziende come la mia, fortemente esposta in questi mercati, in difficoltà.ma quanto ne consegue. Comunque la si veda questa situazione crea inflazione e aumento dei costi. Ma anche instabilità sui mercati.
Fonte, Corriere Adriatico Ascoli Piceno.
Stop all’Erbaluce di Caluso Avetta interroga la Regione.
Finisce all’attenzione del consiglio regionale il caso sollevato dalla Sentinella riguardante lo stop di Erbaluce in Russia, con un ordine di 20mila bottiglie che l’azienda agricola di Cuceglio Tenuta Roletto si è vista annullare da un importante distributore moscovita a pochi giorni della guerra in Ucraina. A porlo sul tappeto è stato il consigliere regionale Pd, Alberto Avetta. Che, partendo appunto dal caso dell’Erbaluce, ha chiesto lumi alla Regione circa i modi con cui intende «tutelare le imprese dell’export piemontese il cui fatturato è fortemente e direttamente penalizzato dagli effetti della guerra in Ucraina». E allo stesso modo cosa pensa di fare «per aprire nuovi mercati internazionali ai nostri prodotti — ha incalzato.
Fonte, Sentinella del Canavese.
“Vinum” si riprende i suoi spazi e si allarga.
L’appuntamento tra aprile e maggio coinvolgerà Alba e le colline. Oltre settecento etichette in degustazione. La primavera albese ritrova Vinum in calendario. Dopo due annidi stop forzato, la manifestazione che segna l’avvio della stagione enoturistica è pronta a riprendersi i suoi spazi e i suoi tempi, anzi allargandosi un po’e adeguando l’offerta alle nuove esigenze. L’appuntamento per i wine lovers, infatti, sarà per tre weekend: da sabato 23 a lunedì 25 aprile, poi sabato 30 aprile e domenica 1° maggio e ancora nel fine settimana del e 8 maggio. Ancora una volta, il centro storico della città verrà trasformato nella più grande enoteca a cielo aperto d’Italia per ospitare nelle vie e nelle piazze i pregiati vini del Piemonte. Saranno oltre 7001e etichette in degustazione, offrendo una panoramica su circa 400 produttori, i cui vini verranno proposti in abbinamento con lo Street Food ëd Langa per valorizzare l’eccellente qualità delle ricette della tradizione riproposte dai Borghi albesi, sotto il cappello della Giostra delle Cento Torri.
Fonte, Stampa Cuneo.
Vinitaly, cento aziende sarde: in Vetrina l’isola dei Giganti – Vinitaly, in vetrina la Sardegna dei Giganti.
Torna la rassegna internazionale dedicata al mondo vitivinicolo, in programma dal 10 al 13 aprile Vinitaly, in vetrina la Sardegna dei Giganti A Verona circa 100 cantine isolane, Murgia: le statue del Sinis e i tappeti della tradizione Non può esserci vita nella galassia internazionale del vino se manca una terra da raccontare. E la Sardegna, in questo, certo non difetta. Eccolo il filo rosso che lega l’Isola enoica a Verona dove dal 10 al 13 aprile il variegato popolo del Vinitaly 2022, tra le più quotate rassegne internazionali del settore, potrà immergersi meglio di altre edizioni nella grande bellezza del vino sardo. Non solo calici di eccellenza qualitativa, ma vini isolani con un sempre più marcato richiamo alla terra che li vede nascere. E proprio per questo vini che vanno oltre il buono per vantare la bellezza di un’isola. La Sardegna torna nella città di Giulietta e Romeo con circa Boa aziende vitivinicole, 71 quelle nella collettiva della Regione.
Fonte, Unione Sarda.
Export, stop di bottiglie da oltre 300 euro L’Italia primo fornitore della Russia.
Quelle che gli oligarchi si facevano spedire nelle grandi città. La misura in vigore da domenica Export, stop di bottiglie da oltre 300 euro. L’Italia primo fornitore della Russia •• Stop all’export verso la Russia delle bottiglie di lusso. Quelle che i ricchissimi oligarchi hanno imparato a degustare nei loro soggiorni in Francia ed Italia e che negli ultimi anni si facevano spedire a Mosca o a San Pietroburgo, a Vladivostok o a Ekaterinburg. La misura è contenuta nell’allegato numero 18 al Regolamento Ue 833/2014, in vigore da domenica scorsa. Forse un primo segnale di blocco formale agli scambi enologici tra i principali Paesi produttori del Vecchio continente e la Federazione di Putin. Blocco che, benché non decretato ufficialmente, è già sostanzialmente operativo, visti la perdita di valore del rublo, la difficoltà degli importatori di riuscire a pagare in anticipo le forniture, a transazioni bancarie praticamente congelate e gli ostacoli alla dogana in Lettonia, la prima frontiera non coinvolta dal conflitto per le merci provenienti dal Sud Europa, praticamente congestionata.
Fonte, Arena.
Gender gap? Esiste anche in cantina.
“Introdurre la parità di genere nei luoghi di lavoro è uno degli assi strategici del governo per lo sviluppo dell’economia italiana. Auspico che il mondo del vino e in genere il settore agricolo diventino sempre più esempi di questo grande cambiamento nella cultura del lavoro.Un cambiamento vettore dí sviluppo che vede protagoniste le donne e che farà risalire l’Italia dagli ultimi posti in Europa per gender gap fra i Paesi europei”: così la ministra delle Pari Opportunità e della Famiglia Elena Bonetti nel suo intervento in Senato in occasione della presentazione del corso contro il sessismo e delle Giornate delle Donne del Vino. Secondo la ricerca effettuata per l’associazione Donne del Vino ancora il 7% delle donne è vittima di ingiustizie sul posto di lavoro. “Il vino sia un esempio di cambiamento” ha detto la ministra. Tra gliinterventi che il Governo sta mettendo in atto per contrastare il Gender Gap ci sono il Family Act per il stegno della genitorialità, la certificazione di parità per incentivare le aziende a politiche di inclusione femminili e gli appalti del Pnrr.
Fonte, Federvini.
A Montepulciano Bindella acquisisce Le Casalte: investimento complessivo da 17 milioni di euro.
La famiglia di imprenditori svizzeri – 200 milioni di euro di fatturato tra ristorazione e distribuzione di vino – cresce nella terra del Nobile. Il mondo del vino si dimostra, ancora una volta, particolarmente vivace e capace di attrarre nuovi investimenti. Questa volta, protagonista è un territorio storico della Toscana enoica come quello del Nobile di Montepulciano, dove Bindella, realtà nata nel 1983, quando Rudi Bindella – imprenditore svizzero alla guida di un gruppo da 200 milioni di euro di fatturato tra ristorazione e distribuzione di grandi vini – decise di investire nei pochi ettari vitati dell’allora Tenuta Vallocaia, nella zona di Argiano (Acquaviva), oggi diventati 53, ma pronti, come racconta “Il Sole 24 Ore”, a superare i 65. Con un investimento complessivo che, negli anni, raggiungerà i 17 milioni di euro, dai vigneti al completamento della cantina, infatti, il gruppo svizzero ha rilevato Le Casalte, 13 ettari di vigna a Nobile, Rosso di Montepulciano e Igt Toscana a Sant’Albino, sul versante sud, di proprietà dal 1975 della famiglia di Chiara Barioffi, che ha guidato l’azienda dal 1999, collaborando, tra gli altri, con il maestro del Sangiovese Giulio Gambelli.
Fonte: WineNews.
Dall’Ue via libera a nuove sanzioni contro la Russia: stop anche i vini “di lusso” verso Mosca.
Fonti di Bruxelles vicine a Federvini confermano la soglia degli oltre 300 euro “ad unità”. Confagricoltura: “indennizzi ad aziende colpite”. Queste sanzioni contribuiranno ulteriormente ad aumentare la pressione economica sul Cremlino e a paralizzare la sua capacità di finanziare l’invasione dell’Ucraina. Sono state coordinate con i partner internazionali, in particolare con gli Stati Uniti”. Così la Commissione, guidata da Ursula Von Der Leyen, conferma il via libera alla nuova ondata di sanzioni economiche verso Mosca, che, oltre a bloccare le transazioni con imprese statali russe in diversi settori, compreso quello militare ed industriale, e lo stop all’import di prodotto siderurgici dalla Russia per un valore di 3,3 miliari di euro, stoppa anche l’export di beni di lusso, vino incluso, verso il paese di Putin, “per colpire direttamente le élite russe”, spiega una nota della Commissione. Prodotti di lusso che, come riportato ieri da WineNews, coinvolgono anche il vino.
Fonte: WineNews.
Ucraina, la cucina di 5 chef stellati sardi per la cena solidale.
Alta cucina e solidarietà. Gli chef stellati Stefano Deidda, Italo Bassi, Salvatore Camedda, Francesco Stara e Claudio Sadler metteranno a disposizione i loro talenti per aiutare i bambini ucraini. Il ristorante cagliaritano di Deidda, Dal Corsaro, ospita il 20 marzo dalle 20.30, la cena degustazione d’autore. Ai cinque premiati dalla guida Michelin si aggiunge l’emergente Davide Atzeni del Bib Gourmand. Il ricavato sarà donato in beneficenza per sostenere le attività di Voices of Children, associazione ucraina non profit nata nel 2014 per dare supporto psicologico ai minori traumatizzati a seguito dell’invasione russa in Crimena, attiva soprattutto nelle regioni orientali di Donetsk e Luhansk.
Fonte: La Nuova Sardegna.
Vino, nel 2021 l’export è cresciuto per 19 regioni su 20.
Il 2021 è stata una grandissima annata per l’export di vino italiano, con 19 regioni su 20 che registrano una crescita su base annua. Vero, il futuro per l’export di vino italiano non è dei più rosei, con la guerra tra Russia e Ucraina che continua a imperversare. I produttori del territorio nazionale, però, potrebbero trovare la motivazione necessaria a stringere i denti dando un’occhiata ai dati del 2021, annata in cui le esportazioni hanno raggiunto il valore record di 7,11 miliardi di euro, equivalenti a una crescita su base annua del 12,4%.
Fonte: Dissapore.
Vino made in Italy, l’export supera i 7 miliardi.
Dop, spumanti e Prosecco portano il comparto a toccare il record storico del fatturato dall’estero nel 2021. Preoccupazione per costi delle materie prime, logistica e conflitto in Ucraina. È record storico per l’export di vino italiano nel 2021. Il comparto chiude l’anno precedente con una crescita del 12,4% in valore, sfondando quota 7,1 miliardi di euro di fatturato, con una bilancia commerciale tra le più performanti del made in Italy, con un attivo pari a 6,7 miliardi di euro. A riportare questi dati entusiasmanti è l’Osservatorio Uiv-Vinitaly-Ismea, che ha rielaborato i dati pubblicati dall’Istat sull’export dell’anno 2021. Il vino tricolore cresce dal punto di vista quantitativo con un +7,3% e oltre 22 milioni di ettolitri esportati.
Fonte: AgroNotizie – Image Line.
Vino, le giacenze nazionali sono in crescita del 2% su base annua.
I dati del Mipaaf inerenti alle giacenze nazionali di vino del 28 febbraio 2022 fanno registrare un aumento del 2% su base annua. Dando un’occhiata ai dati appena pubblicati dal Mipaaf inerenti ai volumi nazionali di vino aggiornati al 28 febbraio 2022 emerge che le giacenze sono in leggera crescita: si è passati, infatti, dai 66 milioni di ettolitri dell’anno scorso ai 67,4 milioni di ettolitri attuali, con un aumento complessivo del 2%.
Fonte: Dissapore.
Vino: ‘Grandi Langhe’ riparte e apre al pubblico.
Sono 226 le cantine di Langhe e Roero che parteciperanno a ‘Grandi Langhe’, il 4 e 5 aprile alle OGR di Torino, manifestazione quest’anno per la prima volta aperta anche al pubblico, con una sessione interamente dedicata, lunedì 4 aprile dalle 18.30 alle 21.30. A organizzarla i consorzi di Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani e Roero, con il supporto della Regione Piemonte e il sostegno di Intesa San Paolo. Ci saranno anche 50 buyer selezionati provenienti da Usa, Canada, Regno Unito e Scandinavia.
Fonte: Il Cittadino Online.
Export vino 2021: crescono 19 regioni su 20.
Risultati migliori del periodo pre-pandemia per 16 regioni italiane. Guidano Veneto, Piemonte, Toscana; in forte crescita Emilia-Romagna +19% e Friuli Venezia Giulia +22%. Le esportazioni di vino italiano nel 2021 raggiungono il valore record di 7,11 miliardi di euro, per un +12,4% su base annua che recupera di molto il -2,2% registrato nel 2020, secondo quanto evidenziato dalle elaborazioni dell’Osservatorio Qualivita Wine su dati Istat (consulta i dati sull’export nazionale). I risultati a livello territoriale mostrano una crescita dell’export vinicolo per 19 regioni su 20 nel 2021, con crescite a doppia cifra percentuale per 13 regioni italiane. Inoltre 16 regioni su 20 segnano risultati migliori del periodo pre-pandemia, con un valore delle esportazioni superiore a quello del 2019. Per 15 regioni italiane, il valore dell’export del 2021 rappresenta il più alto mai registrato per le esportazioni di settore.
Fonte: Lavocedialba.it.
Poco vino ma buono, in Svizzera la vendemmia più scarsa dal 1957.
Le condizioni meteorologiche hanno provocato massicce perdite di raccolto. Tuttavia la qualità dell’uva è interessante, dicono gli esperti elvetici. Il raccolto è stato scarso ma il vino dell’annata 2021 sarà comunque interessante. L’anno scorso in Svizzera, a causa delle condizioni meteorologiche avverse, si è registrata secondo l’ufficio federale dell’agricoltura, la peggiore vendemmia dal 1957: “Se negli ultimi dieci anni la media è stata di circa 95 milioni di litri di vino all’anno nel 2021 ne sono stati prodotti soltanto 61 (-36 %). Le gelate notturne in aprile, le precipitazioni intense in estate e le infestazioni da peronospora e oidio hanno provocato massicce perdite di raccolto in tutta la Svizzera”.
Fonte: Varese News.
Il vino si fa sostenibile, ora da Christie’s fino al 29 marzo.
Dal 15 al 29 marzo va in scena l’asta online di Christie’s per combattere il cambiamento climatico. Un’opportunità per mettere in cantina le migliori annate dei migliori produttori e fare bene al pianeta. Inizia oggi, 15/3/2022, la “Finest & Rarest Wines Including a Collaboration with Grapes for Humanity Global Charity Foundation” asta organizzata da Christie’s Wine Department, cui parte del realizzato sarà devoluto a progetti volti a mitigare l’impatto del cambiamento climatico sul mondo del vino. Fino al 29 marzo, si potrà, tramite il portale online della casa d’asta, fare offerte su 175 lotti, provenienti da due collezioni private ricche delle migliori annate di Bordeaux, Borgogna, Italia e California.
Fonte: We Wealth.
Il consumo moderato di vino durante i pasti diminuisce il rischio di ammalarsi di diabete.
Due bicchieri al giorno, secondo lo studio finanziato dal “National Institutes of Health” Usa, può avere effetti positivi sulla salute. Quello tra vino e salute è un rapporto complesso, alcune volte persino conflittuale, come racconta lo scontro – politico e medico – tutto in senso all’Unione Europeo, scaturito dalle conclusioni della Commissione Beca, chiamata a tracciare le linee guida delle politiche comunitarie contro il cancro, che ha messo alla gogna il consumo di alcol, e quindi di vino, a prescindere (almeno fino alla votazione degli emendamenti che ne hanno attutito la portata) da contesti anche molto diversi. Non mancano, però, gli studi che, al contrario, sottolineano le qualità benefiche di un consumo regolare, ed ovviamente limitato e responsabile, di vino. L’ultimo, finanziato dal National Institutes of Health e basato sull’analisi dei dati di quasi 312.400 bevitori, suggerisce che il consumo di alcol, in particolare vino, durante i pasti è associato a un minor rischio di sviluppare il diabete di tipo 2.
Fonte: WineNews.
I migliori vini della provincia di Bologna: ecco quelli segnalati dal Gambero Rosso.
Nella 35^ edizione della prestigiosa guida sono recensiti 25mila vini fra cui alcuni prodotti da aziende e cantine del bolognese. Ce ne sono di buoni, molto buoni, ottimi ed eccellenti, di bianchi, rossi e rosati: insomma non c’è che l’imbarazzo della scelta. La guida “Vini d’Italia 2022”, edita da Il Gambero Rosso (www.gamberorosso.it), ha recensito qualcosa come 2.634 aziende italiane produttrici di vino, ben 25.417 vini di cui 476 hanno ottenuti i “tre bicchieri””, massimo punteggio assegnato, e 140 i “tre bicchieri verdi”, che indicano quelli prodotti da cantine che lavorano secondo i canoni della viticoltura biologica.
Fonte: Bologna24ore.it.
STAMPA ESTERA
Comment Montpellier vise le “Gotha des villes du vin”.
Avec son Pôle vin, lancé tin 2021, le présidera de a Metropoe de Montpellier Michaël Delafosse (au milieu sur la photo) veut mettre en avant I excellence de la viticulture montpelliéraine a travers sor pole de recherche et de formation. (Crédits DR) Michèle Trévoux Lors de sa visite au salon de l’Agriculture, Mickaél Delafosse, président de la Métropole de Montpellier, a réaffirmé son ambition de faire rayonner la viticulture locale en méme temps que l’image de Montpellier. Les vignerons du cru s’en réjouissent. Montpellier et le vin, c’est une longue histoire. Preuve en est, ce fouloir à pied, daté de 2.500 ans, retrouvé sur la commune de Lattes. Aujourd’hui, ce sont encore 200 vignerons, installés aux portes de Montpellier, qui cultivent 3.000 ha de vignes sur le territoire de la Métropole. t Le vin fait partie de l’identité de Montpellier, soutient Mickaél Delafosse, président de la Métropole (PS). C’est un volet important de notre patrimoine historique, culturel et naturel, de notre art de vivre. Il contribue à l’attractivité de notre territoire. Nous allons capitaliser sur ce lien étroit entre la ville et son vignoble.
Fonte: Tribune.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.
A risentirci a domani.