News Vitivinicole e tenute agricole di mercoledì 2 febbraio 2022!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di mercoledì 2 febbraio 2022!

Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.

Intervista a Paolo Castelletti – Politiche miopi affossano il vino.
Il segretario generale Uiv: vini sostenibili per legge. Occhio al dogmatismo su cibo e salute Politiche miopi affossano il vino Castelletti: l’export da record annullato dal boom dei costi. Caro energia e costo dei materiali finiranno per annullare il record di ricavi generato dall’export di vino»: raggiunto da ItaliaOggi, Paolo Castelletti non usa mezze misure. Il segretario generale dell’Unione italiana vini è preoccupato, anche per il nodo acqua: «la crisi idrica c’è, ma gli sprechi non si contano», dice. Poi svela: «Il decreto vini sostenibili è in arrivo». Quindi la stoccata: «Cara Ue, su cancro e alimentazione servono studi indipendenti; puoi farteli in casa». Domanda. Quanto il vitivinicolo sta risentendo del caro energia e materiali? Risposta. L’impatto è preoccupante: siamo a 1,3 mld di euro di costi aggiuntivi generati dal caro energia e dal rincaro dei materiali per il confezionamento e il trasporto del vino: carta, legno, capsule.

Fonte: Italia Oggi.

Il vino di Venezia.
Operazione di recupero Aikal. Verso la vigna urbana Il vino di Venezia E’ la malvasia, serenissimo vitigno. Anche Venezia ha un suo vino e un suo vitigno: è la malvasia. E forse presto avrà anche una vigna urbana. «Venezia è stata la capitale mondiale della malvasia; questa prima era semplicemente un vino bianco dolce. Vogliamo celebrare il suo legame con la città. Lo faremo con un seminario in autunno e con un concorso enologico nel 2023 tra tutti i produttori di malvasia del mondo»: lo ha annunciato a ItaliaOggi, Giampietro Comolli, presidente del centro analitico CevesUni e dell’Osservatorio economico Ovse, nonchè membro del comitato scientifico di Aikal, l’associazione internazionale di cultura e lavoro con sede a Venezia.

Fonte: Italia Oggi.

Di vino.
Il vino invecchia a 2000 metri nella cantina tra i ghiacci. Completare Bell’Aja, azienda vitivinicola a Bolgheri di proprietà dell’Agricola San Felice, gruppo Allianz, ha acquistato la Batzella. L’azienda, fondata nel 2000 da Khanh Nguyen e Franco Batzella si trova tra Castagneto Carducci e Bolgheri e coltiva una superficie vitata di 7,5 ettari, principalmente dedicati a Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc e Syrah. Con questa acquisizione, San Felice consolida la presenza sul territorio bolgherese, dove dal 2016 possiede un vigneto di 6 ettari in località Le Sondraie, da cui ha origine l’azienda Bell’Aja. 11 progetto di acquisizione prevede lo sviluppo di ulteriori 3,5 ettari di nuovi vigneti nei terreni della proprietà. San Felice, il cui presidente è Mario Cuccia, è presente anche nel Chianti Classico e a Montalcino. Segna un +23% nel terzo quadrimestre del 2021, la Cantina Valle Isarco. E le previsioni per il 2022 sono ancora a doppia cifra. Quello 2021 è stato l’anno del 60entesimo compleanno perla cantina, la più giovane cooperativa vinicola dell’Alto Adige, e lo ha fatto con una crescita che l’ha portata a 6,3 milioni di euro di fatturato e 900mi1a bottiglie vendute, +18% sul 2020 e +3% sul 2019.

Fonte: Italia Oggi.

Poltrone in erba – Novella Pastorelli, di Cantine Due Palme a Cellino San Marco e Lizzano….
Novella Pastorelli, di Cantine Due Patine a Cellino San Marco e Lizzano, è il nuovo presidente del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria. È la prima volta di una donna alla guida del Consorzio. Avvocato, esperta di diritto vitivinicolo, Pastorelli sarà affiancata da due vice: Roberto Erario e Francesco Delle Grottaglie, già presidente dell’ente. Fanno parte del consiglio Dalila Gianfreda, Benedetto Lorusso, Cosimo Pompigna, Giovanni Dinoi, Francesco Filograno e Raffaele Sammarco.

Fonte: Italia Oggi.

La maison di champagne Pol Roger entra con una partecipazione del 20% nel capitale di Compagnia del Vino….
9 milioni di fatturato, lo wine broker fiorentino che dal 2015 distribuisce in esclusiva in Italia i suoi champagne. I dettagli finanziari dell’operazione non sono stati resi noti.

Fonte: Italia Oggi.

Gentleman, ecco i migliori 100 vini italiani.
Quali sono i 100 migliori vini rossi italiani e i 50 migliori bianchi, incrociando e sommando i rating delle sei guide italiane più autorevoli? Lo indica la speciale classifica compilata ogni anno da Gentleman, il magazine di Class editori in edicola dal 4 febbraio assieme a MF-Milano Finanza. La classifica nasce da un database unico, che raccoglie rating da oltre 15 anni grazie alla competenza di Cesare Pillon, affiancato da Emanuele Elli. Nei primi 10 ci sono alcune sorprese. Per esempio, al 1° posto per la prima volta c’è un vino della Puglia: Es 19 di Gianfranco Fino. E per la prima volta al 7° posto un Montefalco Sagrantino dei 25 anni di Arnaldo Caprai. Nei top ten ci sono poi Sassicaia, Montiano, Solaia, I Sodi di S.Niccolò, Tignanello, Masseto, ma in posizioni diverse dal consueto. Nelle ultime posizioni due Brunello di Montalcino, un Bolgheri e un Barolo. Per i vini rossi Gentleman ha compilato la classifica dei primi 10 vini italiani nel mondo sommando ai rating italiani quelli dei quattro grandi valutatori internazionali, Wine Spectator, Robert Parker, Vinous (guidato dall’italo-americano Antonio Galloni) e James Suckling.

Fonte: Mf.

Valoritalia e Montepulciano.
Il Consorzio Vino Nobile di Montepulciano ha affidato a Valoritalia la certificazione (Equalitas) della sostenibilità delle denominazioni tutelate.

Fonte: Sole 24 Ore.

Coldiretti e Filiera Italia bocciano i tagli Ue ai sostegni per vino e carni.
«No» ai tagli della Ue sulla promozione di vino e carne, prosciutti e birra che affossano la Dieta mediterranea e il Made in Italy. Questo l’appello del presidente della Coldiretti Ettore Prandini e del consigliere delegato di Filiera Italia Luigi Scordamaglia, sulla revisione del regolamento di ripartizione dei fondi per i prossimi anni in una lettera inviata alle istituzioni europee e al ministro dell’Agricoltura, Stefano Patuanelli, in occasione della presentazione dei bandi 2022 che invitano a prediligere progetti che incoraggiano a passare a diete vegetali, riducendo i consumi di carne e bevande alcoliche. Un precedente giudicato pericoloso in vista della presentazione della proposta legislativa sulla politica di promozione che dovrebbe essere adottata dalla Commissione europea.

Fonte, Sole 24 Ore.

In 82 Comuni regionali le aree con vigneti verranno ampliate.
L’Emilia-Romagna manterrà la possibilità di produrre vini da tavola individuando le aree con vigneti dove sarà possibile, già dalla prossima vendemmia, ottenere fino a 400 quintali per ettaro di uva per vini generici (varietali e da tavola), anziché 300 quintali per ettaro, come previsto dalla legge nazionale modificata a fine luglio 2020. A dicembre è stato approvato dal ministero per le Politiche agricole un decreto che indica un primo gruppo di cinque Comuni autorizzati alla produzione di tali quantità: si tratta di Brescello nel Reggiano e Alfonsine, Fusignano, Russi, Sant’Agata sul Santerno nel Ravennate. Lo stesso atto consente a Regioni e Province autonome di chiedere al Ministero l’inserimento di altri Comuni nelle aree con vigneti in deroga. In Regione, i Comuni che possono andare in deroga sono Un vigneto in collina 77.

Fonte: Gazzetta di Modena.

Era buono già con l’imperatore Celli, vino di qualità a Bertinoro.
La storica cantina ha superato le 50 vendemmie nei 35 ettari coltivati a vite Prevale il Sangiovese, ma occhio anche a Chardonnay e Cabernet I: fra le coltivazioni più rappresentale spiccano l’Albana e il popolare Pagadebi Cantina Celli di Bertinoro è una di quelle realtà che disegnano uno degli scenari più propizi perla viticoltura peninsulare. Partiamo a raccontarla dal territorio, dato che in questo caso, come spesso in materia di vino, si tratta di un elemento rilevante. Siamo a Beninoro, piccolo gioiello di paese incastonato nelle colline romagnole, tra Forlì e Cesena.

Fonte: Nuova Ferrara.

Il Docg I Groppi: poi sarà impossibile tornare indietro.
Bertinoro ha una spinta vocazione sui vini bianchi, con la maggioranza dei produttori allineati a un livello di espressione omogeneamente elevato. Ma, come dimostrano sia il Sangiovese di Romagna Superiore Doc Le Grillaie, netto e nitido, di tensione, con naso di lampone nero e traccia di eucalipto, bocca succosa e tannini salmastri, sia il Romagna Doc Sangiovese Bertinoro Riserva Bron e Ruseval, territoriale come pochi altri, che ha naso di marasca, con tocchi di cappero sotto sale, e bocca con tannini sapidi e ritorno fruttato, qui il Sangiovese ha davvero caratteristiche peculiari. Eppure, una volta che si assaggia l’Albana di Bertinoro non si torna indietro. Quindi, procedete con l’Albana di Romagna Secco Docg I Croppi. Pesca bianca al naso, con tocchi di salvia limonata e iodato.

Fonte: Nuova Ferrara.

Vini da tavola, deroga per produrre 400 quintali di uva per ettaro.
II provvedimento riguarda per ora i vigneti nei territori di Alfonsine, Fusignano, Russi e Sant’Agata sul Santerno In Emilia-Romagna, e in particolare nella Bassa Romagna, aumenta la superficie destinata ai vigneti per la produzione di vini da tavola. Sono stati individuati 82 Comuni in cui sarà possibile ampliare le aree con vigneti e produrre fino a 400 quintali di uva per ettaro. A dicembre è stato approvato dal ministero per le Politiche agricole un decreto che indica un 1° gruppo di 5 Comuni autorizzati alla produzione di queste quantità e tra questi ci sono Alfonsine, Fusignano, Russi e Sant’Agata sul Santerno. Lo stesso atto ministeriale consente alle Regioni di chiedere l’inserimento di altri Comuni nelle aree con vigneti in deroga, a condizione che almeno il 25% dei viticoltori che hanno coltivato uva per vini generici.

Fonte: Resto del Carlino Ravenna.

Record storico per le bollicine.
È record storico per la produzione di spumante italiano che nel 2021, per la prima volta, ha superato il miliardo di bottiglie: dietro il Prosecco, con 753 milioni di bottiglie Doc e Docg, c’è l’Asti Docg con 102 milioni. Nella Granda sono 4.300 gli ettari coltivati a uva moscato, utilizzata per produrre Asti Docg (Moscato d’Asti,Asti spumante e Asti secco) e 2.300 le aziende viticole che danno una produzione di 50 milioni di bottiglie e un valore complessivo di 250 milioni di euro. Oltre 7 bottiglie su 10 prodotte in Granda ed etichettate Asti Docg lasciano l’Italia: tra i maggiori acquirenti ci sono Stati Uniti, Russia e Germania.

Fonte: Saviglianese.

La Torino Wine Week diventa annuale «Un anno “di vino” per i produttori».
Ecco il cartellone di appuntamenti per gli esperti di enologia sotto la Mole La Torino Wine Week diventa annuale «Un anno “di vino” per i produttori» M La battuta è quasi scontata. «Sarà un anno “di vino”» dicono gli organizzatori dell’evento che da una settimana ha saputo conquistarsi un anno intero di vetrina a Torino. Così la Wine Week diventa un appuntamento stabile del palinsesto della città, permettendo a produttori e appassionati di avere più tempo per approfondire sapori e conoscere etichette nuove del panorama vitivinicolo d’Italia. Perché è proprio il panorama nazionale ad agguantare l’occasione di mostrarsi in una di quelle che ha saputo dimostrarsi una delle principali “vetrine” a livello nazionale per i fedeli di Bacco. E non solo. Si chiamerà “Heroes” il primo programma di eventi nato in collaborazione con l’hub culturale Off Topic. Un appuntamento mensile, dedicato al racconto e all’esplorazione degli atti eroici che si celano dietro a un buon bicchiere di vino.

Fonte: CronacaQui Torino.

Torino Wine Week la settimana del vino dura tutto l’anno.
Torino Wine Week cresce e si diversifica, affiancando al tradizionale Festival un calendario di eventi che accompagneranno la città per tutto l’anno. A cominciare da «Heroes» appuntamento mensile nato in collaborazione con l’hub culturale «Off Topic» di via Pallavicino 35. Un nome, spiegano gli organizzatori, per svelare gli atti eroici celati dietro a un bicchiere divino. Ogni evento si articolerà in due momenti indipendenti, con una degustazione di vino e una cena a base di prodotti del territorio di provenienza. Aprono le danze, questa sera, le aziende di Bolgheri, in alta Maremma, e le loro storie, con possibilità di degustare quattro etichette tra le 19 e le 21 e di provarne altre tre durante la cena. Per il futuro sono previsti approfondimenti sull’annata dei bianchi 2022, vista attraverso gli occhi di aziende under 35, un focus sui produttori dell’Alta Langa e uno sui vitigni autoctoni, come quelli dell’alta Val Susa e della Val d’Aosta.

Fonte: Stampa Torino.

Export del vino, si brinda di nuovo.
Commercio. Stati Uniti e Germania si confermano i mercati di riferimento, ma cresce l’Asia Export del vino, si brinda di nuovo Le cantine sarde festeggiano un 2021 sui livelli precedenti alla pandemia In alto i calici. Il vino sardo torna a festeggiare dopo un 2020 da dimenticare e registra lo scorso anno una crescita delle esportazioni degna delle stagioni precedenti alla pandemia. Le cantine dell’Isola sorridono al pensiero di aver riconquistato fette di mercato chiuse dall’emergenza sanitaria, ma anche convinto nuovi palcoscenici emergenti come quelli sudamericani e asiatici. I numeri Le statistiche su scala nazionale diffuse dall’Unione italiana vino, che rispecchiano comunque anche l’andamento regionale, fanno segnare nei primi dieci mesi del 2021 un balzo di oltre il 13% delle esportazioni oltre confine per un giro di affari che sfonda il tetto dei 5,8 miliardi di euro con aumenti a doppia cifra percentuale per ogni tipo di tipologia, dal bianco al rosso, passando per le bollicine.

Fonte: Unione Sarda.

Nobile, Rosso e Vinsanto diventeranno le prime denominazioni sostenibili.
Dopo un 2021 che ha fatto segnare una crescita record delle vendite, il Consorzio Vino Nobile ha deciso di rafforzare l’impegno verso uno sviluppo sostenibile, affidando a Valoritalia l’incarico di certificare con il protocollo ‘Equalitas’ la sostenibilità delle denominazioni tutelate. Una scelta arrivata al termine di un percorso iniziato oramai da alcuni anni, che ha previsto la partecipazione attiva di buona parte delle aziende socie e consentito di maturare e condividere una decisione che avrà un forte impatto sullo sviluppo futuro del territorio. L’iter di certificazione dovrebbe concludersi al più tardi entro il primo semestre 2022 e consentirà alle denominazioni Nobile di Montepulciano, Rosso di Montepulciano e Vinsanto di Montepulciano, di diventare le prime denominazioni sostenibili italiane.

Fonte: Nazione Siena.

Effetto costo energia sulle bottiglie di vino. In vista rincari del 20%’.
Preoccupate soprattutto le cantine del Chianti e le sotto denominazioni di Gianmarco Lotti «Non bastavano gli aumenti delle materie prime, ecco il caro energia. I viticoltori non ce la fanno e rischiano il collasso. Comprare il vino può costare 1120% in più». L’allarme arriva da Montespertoli (Firenze) ma è generalizzato: le bollette con prezzi alle stelle influiscono su uno dei prodotti più pregiati della regione. Ritano Baragli, presidente della cantina sociale Colli fiorentini e vicepresidente Fedagripesca Confcooperative Toscana, dice: «Il valore del prodotto sfuso è aumentato a fronte della minore produzione. Sono cresciuti anche i prezzi delle materie prime. Coi rincari dell’energia ci aspettiamo un duro colpo e non tutti possono reggere, mi riferisco ai piccoli viticoltori». L’esborso maggiore, specialmente per le bollette, porta a «un incremento minimo del 20 o 30% su una bottiglia media.

Fonte: Repubblica Firenze.

Premio alla cantina sostenibile: a Valdobbiadene c’è la migliore.
La seconda edizione del Rapporto Agricoltura 100 porta al primo posto la “Produttori”: «Orgogliosi dei risultati» Premio alla cantina sostenibile: a Valdobbiadene c’è la migliore. Un premio che vale: la Cantina Produttori Valdobbiadene, di Valdobbiadene si piazza prima classificata in Italia per livello di sostenibilità. Lo evidenzia la seconda edizione del Rapporto AGRlcoltura100, progetto pluriennale promosso da Reale Mutua in collaborazione con Confagricoltura e realizzato da Innovation Team del Gruppo Cerved. La ricerca ha indagato l’impegno “Esgd” delle aziende agricole del paese nei diversi ambiti della sostenibilità – E (Environment – ambientale), S (Social – sociale), G (Gestione – gestione dei rischi e delle relazioni), D (Development – qualità dello sviluppo) dedicando un focus specifico al Veneto. Numeri alla mano, infatti, oltre un’azienda agricola su due (54,1%) nella regione ha un livello generale di sostenibilità alto o medio alto: un dato che mette l’agricoltura veneta sopra la stessa media nazionale (49,1%).

Fonte: Gazzettino Treviso.

Una scuola di viticoltura per giovani veneti all’estero.
Grazie a Regione e Rozzi Marin Una scuola di viticoltura per giovani veneti all’estero Dal valore storico di questa coltivazione alla capacità di creare un’impresa mirata anche alla sostenibilità N Un progetto che punta a formare nuovi professionisti veneti nel mondo, dando loro nuovi strumenti e rafforzando, contestualmente, le loro radici venete. Si è concluso nei giorni scorsi il corso “Il senso della vite: l’economia circolare incontra la produzione vitivinicola e il turismo enogastronomico”, ideato dall’Associazione veneti nel mondo, con sede a Camisano, in collaborazione con l’Associazione imprenditori veneti in Cile. Un percorso di alta formazione di 150 ore, svolte online tra dicembre e gennaio, sui temi dell’economia circolare, il turismo enogastronomico, la comunicazione e la sostenibilità perla vitivinicoltura e i grandi vini veneti. Protagonisti dieci giovani veneti e oriundi veneti, studenti e professionisti, residenti all’estero tra Argentina, Brasile e Ungheria.

Fonte: Giornale di Vicenza.

Valdobbiadene e Caorle due realtà vitivinicole al top per sostenibilità.
La Cantina Produttori Valdobbiadene ha vinto la classifica della seconda edizione del Rapporto di Agricolturaioo, l’iniziativa di Reale Mutua e Confagricoltura per promuovere il contributo dell’agricoltura alla crescita sostenibile e al rilancio del Paese. Il concorso le imprese agricole che hanno adottato soluzioni o promosso azioni finalizzate a migliorare la sostenibilità ambientale, sociale ed economica della propria attività e della comunità in cui operano. All’indagine hanno partecipato 2.162 imprese, +16,9% rispetto a quelle della prima edizione e i dati rilevati sono stati espansi sull’universo delle circa 715 mila imprese agricole attive iscritte alle Camere di Commercio. Per il Veneto c’è anche un altro riconoscimento: la menzione speciale alla Società Agricola Eredi Scala Ernesto e C. di Caorle (Venezia) nell’ambito della gestione del rischio e protezione dei lavoratori.

Fonte: Voce di Rovigo.

CALA IL VOLUME DI VINO VENDUTO NELLA GDO MA NON IL VALORE.
Si riducono dell’1,2% nel 2021, rispetto all’anno precedente, le vendite a volume di vino della Grande distribuzione organizzata (Gdo) a fronte però di una crescita nei valori del 5%. Lo rileva il Report Nomisma Wine Monitor realizzato in collaborazione con NielsenIQ. Nel complesso, il livello delle vendite rimane comunque superiore a quello del 2019. Gli stessi dati – evidenziano gli analisti – messi a confronto con il 2019 e quindi prima dello scoppio della pandemia segnalano un aumento a volume del 5% e di oltre il 13% a valori, “a testimonianza di una premiumisation (capacità di offrire prodotti d’eccellenza a prezzi accessibili) dei consumi di vino che va avanti da diversi anni”.

Fonte: Virtù Quotidiane.

Vino, Nomisma: nel 2021 -1,2% a volume in Gdo ma sopra i livelli del 2019.
Nel 2021 rallentano le vendite di vino a volume nella Grande distribuzione italiana, ma crescono in valore e rimangono comunque a livelli superiori a quelli pre Covid del 2019. Secondo quanto emerge dal report Nomisma Wine Monitor, realizzato in collaborazione con NielsenIQ, sul consuntivo 2021 delle vendite di vino nell’off-trade evidenzia un leggero calo a volume dell’1,2% a fronte di una crescita a valori del 5%. Nel complesso, il livello delle vendite rimane comunque superiore a quello del 2019. Messi a confronto con il 2019 infatti, gli stessi dati segnalano comunque un aumento a volume del 5% e di oltre il 13% a valore.

Fonte: Borsa Italiana.

Vendite di vino off-trade: nel 2021 volumi in calo ma crescita in valore (+5%).
Dopo la galoppata del 2020, le vendite di vino in Italia nel canale off-trade (Iper, Super, Piccole superfici a libero servizio, Discount, Cash&Carry ed E-commerce dei siti generalisti) chiudono l’anno appena trascorso tirando un po’ il fiato. Secondo il Report Nomisma Wine Monitor realizzato in collaborazione con NielsenIQ, il consuntivo 2021 mostra una riduzione a volume dell’1,2% rispetto all’anno precedente a fronte però di una crescita nei valori del 5%. Messi a confronto con il 2019 – e quindi prima dello scoppio della pandemia – gli stessi dati segnalano comunque un aumento a volume del 5% e di oltre il 13% a valori, a testimonianza di una premiumisation dei consumi di vino che va avanti da diversi anni.

Fonte: Federvini.

Vino: al supermercato vincono le bottiglie di qualità.
Calano le vendite a volume di vino nella Gdo italiana, ma rimangono su livelli ancora superiori all’era pre-Covid. Rallenta anche l’e-commerce. Calano le vendite a volume di vino nella gdo italiana, ma restano su livelli ancora superiori ai giorni pre-Covid. In frenata anche il canale e-commerce. È quanto emerge dal Report Nomisma Wine Monitor realizzato in collaborazione con NielsenIQ sul consuntivo 2021 delle vendite di vino. Emerge un leggero calo a volume dell’1,2% a fronte di una crescita a valori del 5%, confermando la premiumisation dei consumi in atto da diversi anni. Nel complesso, il livello delle vendite rimane comunque superiore a quello del 2019. Ancora positivo il trend dell’e-commerce di vino dei retailer generalisti, con dinamiche inferiori rispetto al “boom” del 2020 (+22% a valori a fronte di un +19% a volume).

Fonte: Il Sole 24 Ore.

Ekinex per Cantina Nervi, tra storia, architettura e innovazione.
Fondata nel 1906 da Luigi Nervi, la “Cantina Nervi” è la più antica zona viticola della DOCG di Gattinara. Con una superficie totale di quasi trenta ettari ai piedi del Monte Rosa, è stata rilevata nell’aprile 2018 da Roberto Conterno, vignaiolo al timone in Langa della cantina Giacomo Conterno. Roberto Conterno ha arricchito l’antica realtà enoica del Gattinara Docg progettando una cantina in cui architettura e tecnologia d’avanguardia si sono allineate perfettamente al know how di casa Conterno.

Fonte: Edilportale.

Cantina Girlan, tanti gli obiettivi da raggiungere nel 2022.
Nata nel 1923 dall’iniziativa dei primi 23 viticoltori, oggi Cantina Girlan è formata da 200 famiglie socie che conducono 220 ettari che si trovano all’interno di zone di grande prestigio viticolo nell’Oltradige e nella Bassa Atesina. “Il quotidiano lavoro delle nostre famiglie socie rappresenta per noi un valore imprescindibile e guida tutte le nostre decisioni finali – spiega Oscar Lorandi, eletto presidente di Cantina Girlan lo scorso 24 novembre 2021, carica che si affianca a quella di direttore.

Fonte: Mixer Planet.

RASSEGNA ESTERA

One Single Glass To Enjoy All Wine.
How do five high-end goblets compare at such multitasking? FOR THE LAST couple of months. I’ve been drinking luxuriously. The bottles have been no different; they are the usual mix depending on regions, grapes and producers I’m curious about, and articles I’m working on, with the occasional treat. But I’ve been pouring wine into five of the best wine glasses money can buy. Over most of the last decade the top glass among wine lovers was the Zalto Denk’Art Universal, which, when I first encountered it in 2011, seemed fundamentally different and radically better than the other leading glasses. But in the last few years several other high-end glasses have been challenging Zalto’s supremacy, which brought me to these five lead-free crystal universal glasses, each precisely designed (and marketed) to be the only glass anybody would need to drink every sort of wine. Anybody, that is, willing to pay the roughly $60 to $90 price per glass.

Las bodegas también pagan la crisis de suministro.
Productores y distribuidores anotan un incremento de los costes de las materias primas y retrasos en las entregas Las bodegas también pagan la crisis de suministro MATTEO ALLIEVI, Madrid Carlos Rubio envasaba su vino de crianza en una botella bordelesa de 300 milímetros de altura de color canela. Antes de Navidad, su proveedor le comunicó que no la volvían a fabricar hasta marzo. “Afortunadamente, puedo contar con otro productor, aunque tengo que hacer los pedidos con un mes de antelación. Desde junio, se están retrasando las entregas porque las fábricas de botellas de vidrio no son capaces de abastecer toda la demanda”, comenta el gerente de Corral, una bodega riojana de tamaño medio. La fuerte demanda de vino en la recuperación pospandemia, la escalada de los precios de la energía y la congestión en la cadena de suministro han encarecido los costes de las materias primas y ponen en riesgo su abastecimiento. Una preocupación en la que coinciden bodegueros, fabricantes y distribuidores de España, Italia y Francia, los tres mayores países productores de vino en Europa.

Fonte: New York Times.

Fonte: Paris.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.

A risentirci a domani.