Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di sabato 11 giugno 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.
In cantina – Solaia brilla anche in Magnum.
Apprezzamento medio del 34% alle aste per le bottiglie da un litro e mezzo Solaia brilla anche in Magnum di Cesare Pillon Sotto analisi, questa settimana, è il fiore all’occhiello della casa vinicola Marchesi Antinori, il Solaia, azzeccata miscela di Cabernet sauvignon e Cabernet franc con il Sangiovese, per verificare quanto è apprezzato dal mercato quando è imbottigliato nel classico formato Magnum cioè in bottiglia da un litro e mezzo. Per riuscirci sono state messe a confronto le quotazioni attuali (ottenute nel 2021 se possibile nel 2022) con quelle del 2020. Bisogna ammettere che la prima curiosità era di scoprire se l’apprezzamento delle Magnum fosse in sintonia con quello manifestato a favore delle bottiglie di formato standard, da 0,75 litri premiate da un vistoso aumento delle quotazioni che sfiora il 42%, come visto nella puntata precedente.
Fonte: Milano Finanza
Intervista ad Albiera Antinori – In vino veritas.
Pragmatica e schietta, Albiera Antinori da sei anni guida l’azienda di famiglia, prima donna di una storia secolare: «La nostra mentalità è che quello che arriva lo devi migliorare e trasmettere» Vespe, odori dolciastri e pungenti, uva bianca di Chardonnay e Grechetto che fermenta, mani appiccicose e grandi sudate. La campagna è fatica, ma a me piace tanto. La mia prima vendemmia è stata nel 1985, avevo finito il liceo classico, poi avrei fatto un master, ma intanto mio padre mi aveva messo semplicemente in mano l’indirizzo del posto dove andare e augurato buona fortuna. Altre idee non erano contemplate». È sempre stato così, anche da bambina? «Era più festa, gioco, avevo 10 anni, in una vecchia foto di quei giorni con mia sorella Allegra ci arrampichiamo con una scaletta e l’uva raccolta andava in catini di plastica bianchi.
Fonte: Repubblica D.
+18,3%. Cresce ancora l’export di vino.
Nel primo trimestre le esportazioni di vino sono cresciute del 18,3%a 1,7 miliardi. II segretario Uiv Castelletti: «II peso dei costi c’è, evitare i trionfalismi».
Fonte: Sole 24 Ore Food 24.
Mastroberdino lascia i produttori accusano – Consorzio Vini, Mastroberardino lascia La reazione: “Vuole solo delegittimarci”.
“Un tentativo di delegittimazione del Consorzio stesso da parte della Mastroberardino Società Agricola”. Così il Cda del Consorzio tutela Vini D’Irpinia. Dal Consorzio spiegano che “la fuoriuscita improvvisa e repentina dell’azienda Mastroberardino all’indomani dello svolgimento delle prime ed uniche elezioni democratiche svoltesi a fine aprile 22, che hanno visto sconfitta la leadership capitanata dallo stesso Mastroberardino, ha l’unico scopo di delegittimare il Consorzio facendo si che lo stesso perda la rappresentatività delle produzioni vitivinicole e conseguentemente la funzione di tutela e promozione delle denominazioni stt4—”. E ancora: “In buona sostanza Mastroberardino, non potendo accettare che una nuova leadership guidi l’organo consortile, preferisce piuttosto privare l’Irpinia di uno strumento importante e fondamentale per lo sviluppo e la promozione della filiera vitivinicola.
Fonte: Quotidiano del Sud Irpinia.
Il Consorzio Doc di Aquileia riparte dal litorale friulano e con un nuovo logo.
Un Consorzio che si estende su un fazzoletto di terra — 22 chilometri in lunghezza e una decina in larghezza per 450 ettari coltivati —, comprende una ventina di aziende che ogni anno producono grandi bianchi e rossi. E che adesso, con la presidenza di Roberto Marcolini, manager di Ca’ Bolani, punta a mettersi in luce, a ritagliarsi un ruolo più evidente nel variegato panorama enologico regionale. Intanto parte da un restyling del logo, con la “Q” di Aquileia che diventa più grande, contiene i tasselli dei mosaici (il rimando alla basilica aquileiese è chiaro) con i colori — bianco, rosso e rosato — identificativi dei vini. «L’obiettivo — aggiunge il presidente Marcolini — è anche quello di stringere di più i rapporti con le Doc del litorale, Annia e Latisana per meglio presentarci e farci conoscere all’estero».
Fonte: Messaggero Veneto.
Borgo San Daniele con etichette “I’Mauri”.
Un’azienda familiare come “Borgo San Daniele”, che negli anni ha saputo costruirsi un nome prestigioso nel mondo del vino (esporta anche in Giappone, suo principale mercato estero), ha deciso un radicale “rebranding”. Le nuove etichette di Friulano, Malvasia e Pinot grigio, i tre bianchi varietali storici dell’azienda cormonese, oltre alla novità, il primo imbottigliamento di Ribolla gialla, infatti portano il nome di “I’Mauri Una scelta indubbiamente coraggiosa quella dei fratelli Alessandra e Mauro Mauri che, dal 1990, hanno preso in mano il timone della casa vinicola, una delle più antiche della zona, con 18 ettari di vigneti, piccoli appezzamenti nella zona del Collio, oltre ad alcuni terreni nella Doc Isonzo.
Fonte: Messaggero Veneto.
Inaugurata la Fiera dei vini Il sindaco: è un’eccellenza.
Due anni fa l’annullamento causa lo scoppio dell’emergenza sanitaria, l’anno scorso una versione ridotta per provare a ripartire e ora il ritorno completo: soddisfazione ieri pomeriggio in villa di Toppo Florio al via della Fiera regionale dei vini (presenti fino a domenica oltre 170 etichette di 113 cantine, una ventina di piatti, con possibilità di partecipare a una quarantina di eventi). «Per Buttrio la fiera è un’eccellenza, parte delle origini e della storia» ha detto il sindaco Eliano Bassi, mentre il presidente della Pro loco Buri, Emilio Bardus, ha sottolineato che «si è lavorato tanto per tornare ad accogliere i visitatori». Plauso ai volontari anche da parte dell’assessore regionale Sergio Emidio Bini, che ha aggiunto come «il vino e questi eventi siano sempre più un volano per il turismo».
Fonte: Messaggero Veneto Udine.
Riconoscimenti internazionali per i rosati Conti Zecca.
Sebbene il vino rosato sia ormai considerato un prodotto per tutte le stagioni, è indubbio che trova nell’ estate il picco di consumo annuale. E una delle zone dove trova il luogo ideale per esprimersi al meglio è proprio il Salento, dove la sua storia affonda radici ben salde. Il vino rosato è sempre più oggetto di interesse non solo del grande pubblico ma anche degli esperti. Ne è dimostrazione il fatto che Falstaff, autorevole rivista tedesca di respiro internazionale, tiene annualmente una sessione di degustazione riservata ai vini rosati italiani. Anche quest’anno le cantine pugliesi hanno dimostrato l’alta eccellenza della produzione. Tra queste, Conti Zecca ha presentato i due rosati di punta, Venus e Cantalupi Rosato, entrambi a base Negroamaro ma con due personalità diverse.
Fonte: Salento in tasca.
Emozioni tra i filari con undici itinerari.
Ecco Valtellina wine trekking: «Abbiamo bisogno che la gente conosca la Valle» • Emozioni. Quelle di una passeggiata tra filarie terrazzamenti, ammirando la bellezza della Valtellina dagli scorci suggestivi e inediti della mezza costa. Si rivolge al turismo esperenziale, tendenza in netta e costante crescita, che chiede un coinvolgimento profondo nello scoprire nuove cose, il progetto Valtellina wine trekking attraverso cui sono stati individuati 11 itinerari percorribili a piedi che, a partire dalla Strada del vino che si sviluppa per 67 chilometri da Ardenno a Tirano, danno la possibilità di scoprire le vecchie mulattiere, di rimanere affascinati dall’arte dei muretti a secco, di vedere i particolari colori di cui le foglie di vite si tingono nelle varie stagioni e di ammirare anche antichi borghi.
Fonte: La Provincia Settimanale di Sondrio.
Lasciata alle spalle la pandemia, la kermesse in programma dal 17 giugno.
ArteVino torna in scena tra mostre e prelibatezze Toma dopo due anni di stop la nota manifestazione ArteVino di Maleo. Nella suggestiva cornice di Villa Trecchi, la kermesse dedicata all’enogastronomia e all’arte andrà in scena venerdì 17, sabato 18 e domenica 19 giugno, e venerdì 24, sabato 25 e domenica 26 giugno (dalle 18.30). Tema dell’edizione 2022? “Life in colour”. L’evento è organizzato dall’associazione ArteVino, guidata da Davide Scalmani, con i partner Comune di Maleo, Regione Lombardia, Provincia di Lodi, Parco Adda Sud e Fondazione Comunitaria della provincia di Lodi e il sostegno di numerosi sponsor. «Veniamo da un periodo buio, quello della pandemia, perciò si è pensato di riempire questa ritrovata edizione di ArteVino di colore – spiega il sindaco di Maleo Dante Sguazzi -: il colore sarà protagonista dell’esposizione artistica, ma anche degli allestimenti, dei piatti, dei cocktail, proprio per dare un segnale di rinascita e di speranza».
Fonte: Cittadino di Lodi.
Cantina di Canneto, arriva l’ok alla “cancellazione dei debiti”.
La procedura permetterà ms di pagare parzialmente tanti creditori Il “buco” della coop è di 10 milioni, 6 dei quali nei confronti dei soci conferitori. Via libera del tribunale di Pavia alla procedura di cancellazione dei debiti della cantina di Canneto Pavese tramite la messa in vendita dei beni aziendali. Ad annunciarlo è il presidente del consiglio di amministrazione della coop oltrepadana, Giuseppe Papavero: il percorso avviato dai vertici della cantina è giunto al termine con esito positivo e il tribunale di Pavia, con decreto del 30 maggio scorso, ha ammesso la procedura di composizione della crisi da sovraindebitamento, in base a quanto previsto dalla legge 3/2021, la cosiddetta “salva suicidi”; contestualmente, il giudice ha nominato il commercialista vigevanese Gino Socci liquidatore della procedura. Questo passaggio, oltre ad avviare la procedura di liquidazione di tutti i beni aziendali sotto il controllo del tribunale, ha permesso di riportare nella disponibilità della cantina di Canneto Pavese tutte le somme e i beni oggetto di precedenti pignoramenti che, ad operazioni ultimate, faranno parte dell’attivo da distribuire ai creditori.
Fonte: Provincia – Pavese.
«Note di wine» stasera in piazza Grandi.
L’evento organizzato dai commercianti insieme al Ccn di Castelfiorentino a partire dalle 19 con una degustazione guidata. Si terrà, invece, alle 20.15 e il ricavato verrà devoluto alle associazioni locali. Vino, musica e solidarietà. Questi sono gli ingredienti per «Note di Wine», kermesse musical enogastronomica in programma oggi in piazza Grandi a Castelfiorentino. Durante le calde serate estive, non c’è niente di meglio di una invitante cena all’aperto in compagnia e di un bicchiere di vino in allegria, potrebbe essere lo slogan adatto per l’evento organizzato dagli esercenti dell’area circostante in collaborazione con l’Associazione del Ccn «Tre Piazze« e il Comune di Castelfiorentino. Ormai collaudato il format che abbina il vino alla musica, la socialità di piazza alla solidarietà.
Fonte: Nazione Empoli.
Vini biologici Li valorizziamo da tre decenni.
Li valorizziamo da tre decenni. Oggi a Rispescia festeggeremo i 30 anni della rassegna dei vini biologi e biodinamici prodotti in Italia. Con Legambiente consegneremo i riconoscimenti ai produttori dei vini che una commissione formata da tecnici ed esperti degustatori, tramite degustazione cieca, ha selezionato. Per noi è un grande orgoglio premiare e valorizzare i migliori vini biologici e biodinamici del Paese, che rappresentano preziose eccellenze per tutto il settore vitivinicolo italiano. La nostra rassegna, negli anni, è cresciuta enormemente, sia in termini di partecipazione che rispetto alla qualità dei vini iscritti.
Fonte: Nazione La Grande Costa Grosseto-Livorno-Pisa.
Anteprima Amarone rilancia con l’opera.
Gli eventi da venerdì 17 a lunedì 20 giugno Anteprima Amarone rilancia con l’opera Marchesini: «Nuovo format per attrarre un pubblico internazionale». Sarà presentata l’annata 2017 Monica Sommacampagna economia@larena.it •• Da anteprima Amarone ad Amarone Opera Prima. Quest’anno l’Amarone della Valpolicella Docg presenterà l’annata 2017 a Verona dal 17 al 20 giugno anziché a febbraio, sulle “note” positive della reputazione mondiale acquisita dalla stagione lirica. «E una prova del fuoco che non abbiamo affrontato prima», anticipa Christian Marchesini, presidente del Consorzio per la Tutela dei Vini Valpolicella. «Tenendo conto del fatto che, con i suoi oltre 1.300 ettari, il comune di Verona è il più vitato della denominazione, abbiamo pensato di proporre un nuovo format: un evento straordinario e fuori stagione di quattro giorni per attrarre un pubblico internazionale, a partire dai turisti del Lago di Garda, in particolare dalla Germania, che costituisce il mercato principale della Docg insieme alla Danimarca, alla Svizzera e ai Paesi Scandinavi».
Fonte: Arena.
Spumantitalia, per gli assaggi un banco di 600 metri quadrati.
L’evento dedicato alle bollicine proseguirà fino a lunedì: ieri spazio al «Salotto Bubbles» in piazza Carlotti Spumantitalia, per gli assaggi un banco di 600 metri quadrati Stamattina sciabolata d’apertura all’area degustazioni sul lungolago Regina Adelaide Attese migliaia di visitatori. Molti eventi si succederanno tra masterclass e talk show Barbara Berta.tii •• Attesi migliaia di visitatori alla quarta edizione del Festival nazionale Spumantitalia 2022, «l’evento che parla di bollicine in modo effervescente e innovativo». Quest’anno sono iscritti sei consorzi vitivinicoli italiani (Consorzio per la tutela Asti Docg, Consorzio Prosecco Superiore di Conegliano-Valdobbiadene Docg, Consorzio Garda Doc, Consorzio tutela vini D’Acqui Docg Brachetto D’Acqui, Consorzio tutela vini Oltrepò Pavese, Sannio Consorzio tutela vini), 43 aziende e saranno proposti a Palazzo Carlotti, agli appassionati di questo «perlage dinamizzante», 12 masterclass e 5 talk show gratuiti. II mega banco d’assaggio Oltre a tantissime degustazioni guidate al mega «banco di assaggio» di 600 metri quadrati, sul lungolago Regina Adelaide, oltre a colazioni, light lunch e aperitivi, momenti per condividere con gusto la passione per lo spumante italiano.
Fonte: Arena.
Week end con i vini euganei e le eccellenze della tavola.
Sedici casette delle cantine dei Colli per il debutto di “Wine Experience” MONSELICE Degustazioni di vini euganei. enogastronomia, musica blues e negozi aperti fino alle 23: da venerdì a domenica della prossima settimana va in scena “Monselice wine experience”. L’evento intende far evolvere la classica “notte bianca” in un percorso tematico di qualità e di promozione delle eccellenze del territorio. Fulcro delle tre serate sarà il “villaggio DiVino”: in piazza Mazzini e per le vie del centro saranno collocate 16 casette, una per ciascuna delle cantine invitate a proporre i propri vini. Ci sarà spazio anche per realtà esclusivamente dedicate all’agricoltura biologica, un approccio sempre più diffuso sui Colli. Alla cassa unica, l’ospite riceverà un coupon per le degustazioni e un calice a tracolla, sentendosi libero di sperimentare i vini e gli ab ›Ci saranno anche prodotti gastronomici I negozi resteranno aperti fino alle 23 abbinamenti proposti dai locali monselicensi.
Fonte: Gazzettino Padova.
Viticoltura e biodiversità: esperti a confronto.
Arriveranno da tutta Italia e da 21 università gli esperti del settore vitivinicolo che parteciperanno alla nona edizione del convegno scientifico organizzato congiuntamente dall’università degli Studi di Padova (Cirve) e dal Crea Centro di Ricerca Viticoltura ed Enologia i113, 14 e 15 giugno. Si inizierà all’ex convento di San Francesco e si concluderà con la “Giornata Tecnica” nell’Azienda Borgoluce, a Susegana dove interverranno dottori agronomie forestali. «Il convegno si propone di far colloquiare il mondo della viticoltura con il mondo scientifico in modo da prepararsi ad affrontare le sfide dei prossimi decenni – ha sottolineato il professor Andrea Pitacco dell’Università di Padova- È singolare che succeda proprio nel corso dell’anniversario della fondazione dell’università di Padova e nel trentesimo anniversario della presenza dell’università di Padova a Conegliano».
Fonte: Gazzettino Treviso.
Futuro della viticoltura Tre giorni di convegno.
Per tre giorni, da lunedì, Conegliano sarà la capitale dell’enologia italiana. Al San Francesco ospiterà, infatti il Convegno nazionale vini (Conavi), un punto di riferimento nel panorama della viticoltura italiana. Vi parteciperanno ben 150 studiosi provenienti da ben 25 atenei universitari. «Si tratta di un evento di qualità strategica — ha sottolineato ieri il sindaco Fabio Chies, illustrando l’evento, insieme agli organizzatori -, perché i più accreditati esperti del comparto saranno chiamati a confrontarsi su temi quali la biodiversità, il miglioramento genetico, la gestione dei vigneti in relazione ai cambiamenti climatici». La manifestazione scientifica è organizzata congiuntamente dall’Università degli Studi di Padova (Cirve) e Crea- Centro di ricerca viticoltura ed enologia.
Fonte: Tribuna Treviso.
Franciacorta: storia di un territorio e della cantina Ca’ del Bosco, nata quasi per caso.
Il destino di un uomo ha cambiato il destino di un’intera zona, famosa oggi nel mondo per il metodo con cui produce i suoi pregiati vini: benvenuti in Franciacorta . Questa è la stagione d’oro del Franciacorta: tra aperitivi in vigna, passeggiate a cavallo, wine tasting e chilling bordo lago. Ma il successo di questa striscia di Lombardia affacciata sul lago d’Iseo a neanche un’ora di macchina da Milano ha radici che traggono nutrimento da un rapporto profondo tra uomo e natura. Il Franciacorta come denominazione di vino esiste da relativamente poco ed è frutto di una disciplina ferrea nei processi: un “metodo” studiato e perfezionato nel tempo che ha dato vita ad alcune delle etichette più prestigiose che abbiamo in Italia.
Fonte: GQ Italia.
“Amarone Opera Prima”, 40 cantine pronte a stappare sulle note dell’Aida.
La presentazione del millesimo 2017 porta in scena il sodalizio tra i due simboli della città scaligera nel mondo, l’Arena e l’Amarone. 40 cantine (da Bertani a Ca’ Rugate, da Gerardo Cesari a Corte Figaretto, da Costa Arènte a Domíni Veneti, da La Collina dei Ciliegi a Le Guaite di Noemi, da Massimago a Monte Zovo – Famiglia Cottini, da Montresor a Pasqua Vigneti e Cantine, da Rocca Sveva a Roccolo Grassi, da Santa Sofia a Santi, da Sartori di Verona a Secondo Marco, da Terre di Leone a Valentina Cubi, da Vigneti di Ettore a Zeni 1870) pronte a stappare sulle note della marcia trionfale dell’Aida: è l’istantanea di “Amarone Opera Prima”, l’evento straordinario del Consorzio Vini Valpolicella a Verona dal 17 al 20 giugno (il 18 giugno, su invito, in Arena per assistere all’Aida di Verdi, l’opera simbolo dell’anfiteatro romano sotto le stelle, dalla sua prima edizione nel 1913): un’occasione speciale che sfida il tabù del calendario estivo per presentare il millesimo 2017, portando in scena anche il sodalizio tra i due simboli della città scaligera nel mondo, l’Arena e l’Amarone.
Fonte: WineNews.
D’estate non rinunciamo ai buoni vini: 12 consigli dai nostri esperti.
Quando anche in alta montagna fa caldo, un concetto come “temperatura ambiente” conta ben poco. La temperatura diventa, quindi, un aspetto fondamentale della degustazione. I calici da non perdere e le regole da seguire perché ogni sorso sia perfetto e app. L’estate è alle porte e, da buongustai, non vogliamo rinunciare a bere un buon bicchiere di vino. Così abbiamo pensato di dare ai lettori di Identità Golose alcuni suggerimenti, molto personali, per assaggiare qualcosa di buono – e magari anche di diverso – in questi mesi più caldi. A proposito, non facciamoci ingannare: l’estate non è solo vini bianchi o rosati, ma può essere benissimo anche ottimi rossi, anche strutturati.
Fonte: Identità Golose.
Vino, l’export del primo trimestre in positivo: +18,3%.
Secondo l’Osservatorio di Unione italiana vini (Uiv) l’incremento è trainato da un nuovo record degli spumanti tricolori, che segnano nei primi tre mesi un +35,6%. Chiude con una crescita tendenziale in valore del 18,3% (1,7 mld di euro) l’export italiano di vino nel primo trimestre di quest’anno. Secondo l’Osservatorio di Unione italiana vini (Uiv), che ha elaborato i dati rilasciati da Istat, l’incremento – in parte ascrivibile al dollaro forte e soprattutto ai lockdown registrati su scala mondiale nel pari periodo 2021 – è trainato da un nuovo record degli spumanti tricolori, che segnano nei primi tre mesi un +35,6%, una crescita più che doppia rispetto ai vini fermi (+14,8%). Sale anche il prezzo medio (+12,2%), in un trimestre in cui anche marzo chiude in positivo nonostante un leggero rallentamento rispetto ai primi 2 mesi dell’anno. In rialzo tutti i principali mercati della domanda, fatta eccezione per Germania e Cina, mentre – nel mese di marzo – Russia (-30% nel trimestre) e Ucraina fanno segnare crolli rispettivamente del 65% e del 98%.
Fonte: La Repubblica.
Vino: export in crescita nel primo trimestre, boom di spumanti.
Chiude con una crescita tendenziale in valore del 18,3% (1,7 mld di euro) l’export italiano di vino nel primo trimestre di quest’anno. Secondo l’Osservatorio di Unione italiana vini (Uiv), che ha elaborato i dati rilasciati oggi da Istat, l’incremento – in parte ascrivibile al dollaro forte e soprattutto ai lockdown registrati su scala mondiale nel pari periodo 2021– è trainato da un nuovo record degli spumanti tricolori, che segnano nei primi tre mesi un +35,6%, una crescita più che doppia rispetto ai vini fermi (+14,8%). Sale anche il prezzo medio (+12,2%), in un trimestre in cui anche marzo chiude in positivo nonostante un leggero rallentamento rispetto ai primi 2 mesi dell’anno. In rialzo tutti i principali mercati della domanda, fatta eccezione per Germania e Cina, mentre – nel mese di marzo – Russia (-30% nel trimestre) e Ucraina fanno segnare crolli rispettivamente del 65% e del 98%.
Fonte: Italianfoodtoday.it.
L’export di vino italiano, nel primo trimestre 2022, chiude a 1,7 miliardi di euro (+18,3%).
Dati Istat, analizzati da Osservatorio di Unione Italiana Vini (Uiv): una crescita guidata dagli sparkling, che segnano un +35,6%. Chiude con una crescita tendenziale in valore del 18,3%, a quota 1,7 miliardi di euro complessivi, l’export italiano di vino nel primo trimestre 2022: secondo l’Osservatorio di Unione Italiana Vini (Uiv), che ha elaborato i dati rilasciati oggi da Istat, l’incremento – in parte ascrivibile al dollaro forte, e soprattutto ai lockdown registrati su scala mondiale nel pari periodo 2021- è trainato da un nuovo record degli spumanti tricolori, che segnano nei primi tre mesi un +35,6%, una crescita più che doppia rispetto ai vini fermi (+14,8%). Sale anche il prezzo medio (+12,2%), in un trimestre in cui anche marzo chiude in positivo, nonostante un leggero rallentamento rispetto ai primi 2 mesi 2022. In rialzo tutti i principali mercati della domanda, fatta eccezione per Germania e Cina, mentre – in marzo – Russia (-30% nel trimestre) e Ucraina fanno segnare crolli rispettivamente del 65% e del 98%.
Fonte: WineNews.
Riconoscimento internazionale per il vino Cagnulari di Usini.
Il Cagnulari Isola dei Nuraghi IGT delle Cantine Chessa di Usini ha appena scalato il tetto del mondo conquistando il prestigioso “Best in show” alla XIX edizione del Decanter World Wine Awards: il massimo riconoscimento concesso dal marchio leader nel settore dei media del vino nel più importante concorso enologico a livello planetario. Un risultato straordinario per l’Igt annata 2020, che spicca tra i 50 vini migliori in assoluto su un totale di 19mila in concorso, unico sardo tra gli 8 vini italiani presenti assieme a etichette come Barolo, Brunello di Montalcino, Chianti e Amarone. Novantasette punti in totale collezionati dopo aver superato prima la Medaglia d’oro e poi quella di Platino.
Fonte: Sassari Oggi.
Sui mercati esteri il vino italiano non conosce crisi (per ora?). Prosecco in testa.
Uiv: nel primo trimestre crescita del 18,3% a quota 1,7 miliardi. Il segretaio Castelletti: il peso dei costi c’è, evitare i trionfalismi. A squarciare le ombre e le incertezze del momento la crescita “spumeggiante” dell’export di vino italiano, più forte dell’escalation dei costi produttivi e delle tensioni geopolitiche. Nel primo trimestre del 2022 le vendite di vino made in Italy sui mercati esteri hanno raggiunto un fatturato di 1,7 miliardi di euro con una crescita, rispetto allo stesso periodo del 2021 del 18,3%. A sottolinearlo l’Osservatorio dell’Unione italiana vini (Uiv) che ha elaborato i dati Istat.
Fonte: Il Sole 24 Ore.
Vino e cultura Un binomio perfetto.
Oltre 100 giornalisti accreditati di cui l’80% dall’estero e 40 cantine pronte a stappare sulle note della marcia trionfale dell’Aida. È l’istantanea di Amarone Opera Prima, l’evento straordinario e fuori stagione del Consorzio Vini Valpolicella in programma a Verona dal 17 al 20 giugno. Un’occasione speciale che sfida il tabù del calendario estivo per presentare il millesimo 2017 al di fuori della tradizionale collocazione dell’Anteprima a febbraio, portando in scena il sodalizio tra i due simboli della città scaligera nel mondo: l’Arena e l’Amarone. Dopo il gala dinner del 17 giugno a Giardino Giusti riservato alla stampa (solo su invito), il cartellone di Amarone Opera Prima si apre il 18 giugno con due masterclass a Palazzo Verità Poeta (Vicolo San Silvestro, 6) per scoprire la versatilità del grande Rosso e le annate top che hanno contribuito al suo posizionamento in oltre 80 nazioni.
Fonte: Il Giorno.
Vino: convegno a Palermo su sostenibilità e blockchain.
“Quali sono gli strumenti giuridici e le prospettive tecnologiche nel campo vitivinicolo?”. Se lo chiede l’Università di Palermo che ha organizzato un convegno su “Comunicazione di sostenibilità e blockchain” in corso oggi alla Sala gialla dell’assemblea regionale siciliana. “Per raggiungere i parametri di sostenibilità ambientale – ha precisato la prof. Giuseppina Pisciotta Tosini, ordinaria di diritto agrario – si deve passare dall’adesione volontaria dei singoli soggetti, ad una forma di coazione negoziale da realizzarsi attraverso procedure concordate all’interno dei contratti di filiera”. Da una sostenibilità volontaria, insomma, occorre passare ad una forma di tutela obbligatoria introducendo una disciplina legale negli squilibri, in una visione di economia sostenibile collettiva. In questa prospettiva diventa indispensabile, almeno nel settore vitivinicolo preso in esame dal convegno, mettere a punto un contratto giuridico-tecnologico, gestito informaticamente, in cui le parti si obbligano reciprocamente a rispettare i disciplinari cui aderiscono i soci.
Fonte: ANSA.
“Decanter Wine Awards 2022”, Italia del vino al top per medaglie.
Il Belpaese sbanca con 8 “Best in Show”, 25 platino e 114 ori alla più prestigiosa competizione vinicola in Uk, firmata dal magazine “Decanter”. Il Brunello di Montalcino Riserva 2016 de La Palazzetta, il Chianti Classico Gran Selezione Vigna Gittori 2019 di Riecine, il Bolgheri Superiore San Martino 2018 di Cipriana, il Vin Santo del Chianti Riserva 2000 di Colmano, l’Amarone della Valpolicella 2016 Sergio Zenato di Zenato, il Fiano Terre Siciliane 2021 di Mandrarossa (Settesoli), l’Isola dei Nuraghi Cagnulari 2020 di Chessa, ed il Barolo Roggeri 2017 Ciabot Berton: ecco il meglio del vino italiano, ovvero i “Best in Show” del Belpaese, ai “Decanter Wine Awards”, la più prestigiosa competizione vinicola in Uk, firmata dal magazine “Decanter”, che ha visto in gara oltre 18.500 etichette, giudicate da 300 esperti di tutto il mondo. Con il Belpaese che, nel complesso, è il Paese in assoluto con più medaglie, con gli 8 “Best in Show”, 25 di Platino e 114 d’Oro. Con alcune Regioni, come segnala lo stesso “Decanter”, in grande spolvero, come la Toscana, le Marche, la Campania, l’Abruzzo, l’Emilia Romagna, ma anche il Friuli Venezia Giulia, il Trentino Alto Adige e la Val d’Aosta, in grande crescita qualitativa.
Fonte: WineNews.
STAMPA ESTERA
Viñedos de Alava, el plan que amenaza con fragmentar la denominación Rioja.
Bruselas y laJusticia tendrán la última palabra sobre la iniciativa de un grupo de bodegueros alaveses. Un asunto interno de la Denominación de Origen Calificada Rioja (DOCa Rioja) se coló el pasado martes en la rueda de prensa posterior al Consejo de Ministros. Un periodista le preguntó al ministro de Agricultura, Luis Planas, por el envío a Bruselas del proyecto impulsado por la Asociación de Bodegas de Rioja Alavesa (ABRA) para crear una Denominación de Origen propia, `Viñedos de Álava; una información adelantada el día anterior por el diario `Berria. El ministro recordó que, en este caso, el Gobierno no es competente ya que la futura denominación estará en el territorio de una única autonomía (País Vasco) y se limitó a transmitir el expediente aprobado en Vitoria a la Comisión Europea. Sin embargo, el titular de Agricultura sí se posicionó personalmente: «Todo lo que pueda conducir a aumentar el peso y las ventas del sector agroalimentario es bienvenido, aquello que contribuya a debilitar la imagen de marca no es positivo», comentó Planas. La última palabra la tiene ahora Europa y los tribunales españoles, ya que desde septiembre de 2021, la decisión del Gobierno de PNV y PSE de tramitar la inscripción de la Denominación Viñedos de Álava, está recurrida ante el Tribunal Superior de Justicia del País Vasco (TSJPV). Entonces, ¿es factible que la centenaria DOCa Rioja se escinda? ¿Quién está detrás de esta iniciativa y con qué apoyos? Y sobre todo, ¿cuáles pueden ser las consecuencias? Fuentes de la Asociación de Bodegas de Rioja Alavesa (ABRA), que tiene tres votos sobre 100 y un vocal en el consejo regulador de Rioja, explican a ABC que la decisión de impulsar una denominación de origen propia fue adoptada hace 6 años. Una iniciativa que justifican en «la historia vinícola de Álava», más allá de los más de 100 años de vida de Rioja, y añaden que se trata de «una decisión empresarial libre», distanciándose de posibles lecturas políticas.
Fonte: Abc.
El nacionalismo se empeña en politizar hasta el vino.
La nueva ofensiva del nacionalismo vasco para que la denominación de origen Rioja para los vinos de esa región se fragmente y permita aprobar una nueva especificación para los vinos de Álava -por tanto, ya no Rioja Alavesa- amenaza con romper un ‘statu quo’ con lustros de historia y con afectar a los equilibrios económicos de un negocio que funciona extraordinariamente bien. Es la obsesión del nacionalismo de apropiarse de todo lo que considere favorable a sus intereses. Y siempre, con tintes identitarios y sin tener en cuenta ni la historia, ni la cultura ni la estabilidad de un negocio indispensable para esa región, pero también para España como marca de prestigio exportadora a todo el mundo. Bruselas debe tener la palabra definitiva, pero es lógico que el sector vitivinícola de La Rioja asista con rechazo y desesperación a decisiones políticas carentes de más lógica que la de seguir claudicando a los intereses de un nacionalismo insaciable.
Fonte: Abc.
Juvé & Camps atrae a las bodegas del vino de lujo.
Ni la pandemia ni las crisis geopolíticas o económicas han conseguido erosionar la pujanza del vino de lujo, que vive una especial época dorada. Ello es así hasta el punto de que cuesta encontrar en el mercado botellas de las más prestigiosas firmas internacionales, e incluso de las nacionales. Esa efervescencia se evidenció el martes en la bodega de Espiells (Sant Sadurní d’Anoia) de Juvé e Camps. Su gran salón Magnificat, organizado conjuntamente con la distribuidora Primeras Marcas, ha congregado a más de 1.800 profesionales. El acto no se realizaba desde el 2018. En la presente edición se han vivido grandes master classes, desde los vinos toscanos de Gaja a los burdeos de Château Margaux. Esta última cata fue dirigida por el primer master ofwine catalán, Álvaro Ribalta. La cita coincidió con la celebración del centenario de Juvé e Camps como elaboradores de vinos espumosos. El director general de Primeras Marcas, Philippe Eberlé, ha destacado que “hemos podido poner en valor la diversidad vitivinícola de España y del resto del mundo, y el valor de lagastronomía de nuestro país, que favorece positivamente al mundo del vino”. De algunos vinos icónicos no pueden adquirir todas las botellas que desearían, como es el caso de los blancos riojanos de Tondonia, del champán Cristal de Roederer, de los burdeos Pétrus, Le Pin o Château Mouton Rothschild, del blanco del ródano De l’Orée de M. Chapoutier o del borgoña Corton Charlemagne de Louis Latour. Estos y otros grandes vinos los consiguen de forma limitada, con cupos.
Fonte: Vanguardia.
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A risentirci a domani.