Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di venerdì 25 febbraio 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.
Prezzi ed export, i timori della fiera Cancellato l’evento Vinitaly a Mosca.
La settimana prossima Fieragricola: «Toccheremo con mano le tensioni». Dall’Ucraina a Verona, l’import di mais e grano tenero registra prezzi in aumento e difficoltà di approvvigionamento. «Sì, c’è tensione su prezzi e forniture, di preoccupazione ne registriamo tanta e la si toccherà con mano anche a Fieragricola», dice Giovanni Mantovani, dg di VeronaFiere. Ecco un altro riflesso dell’invasione russa in Ucraina. Quell’Ucraina ch’è il 12° mercato per import dell’economia veronese e vede i prodotti di colture agricole al secondo posto nelle importazioni. Inevitabile che Fieragricola — da mercoledì 2 a sabato 5 marzo — risenta di quanto sta accadendo. Ma non solo. Perché VeronaFiere vuol dire anche Russia e nel tardo pomeriggio di ieri, in viale del Lavoro, è arrivata da Mosca la notizia dell’annullamento di Vinitaly Russia, cioè la tappa di Vinitaly International in programma da questo lunedì a mercoledì 2 marzo: parliamo del «più importante evento b2b della capitale russa dedicato al vino italiano».
Fonte: Corriere di Verona.
Il rinoceronte che cavalca l’onda del Timorasso.
Rivetti e la rinascita del bianco autoctono piemontese «Sull’Alta Langa avevamo già piantato le nostre bandiere. Mi sono chiesto: perché non provare con la stella nascente dei bianchi piemontesi?». Giorgio Rivetti, esponente dei Barolo Boys con l’azienda La Spinetta (un gruppo da 30o ettari con quattro cantine in Piemonte e Toscana), cavalca l’onda del Timorasso, riscoperto da Walter Massa negli Anni 80. Molti produttori piemontesi (e non solo) hanno investito sui Colli Tortonesi, nella Doc Derthona. Il mezzo ettaro di vigna di Timorasso che resisteva nel 1987 si è moltiplicato: zoo ettari e 600 mila bottiglie.
Fonte: Corriere della Sera 7.
Bombe e sanzioni, ora l’export rischia di colare a picco.
La guerra in Ucraina si aggiunge al caro-energia. La ripresa post pandemia è a rischio Bombe e sanzioni, export a picco Gravi ripercussioni su manifattura e agroalimentare Le annunciate sanzioni, per una serie di motivi, rischiano di ripercuotersi negativamente più su chi le impone che sulla Russia che le subisce. In occasione dell’altro gesto guerrafondaio di Putin, l’annessione della Crimea, l’Europa, e l’Italia, hanno pagato un prezzo rilevante mentre la Russia s’è resa autosufficiente in molti ambiti produttivi e grazie alle sue materie prime ha continuato a introitare denaro sui mercati internazionali. Guerra. Quindi sanzioni. Che avranno un impatto negativo sull’economia.
Fonte: Italia Oggi.
Regioni e Pnrr-Friuli VG – A Borgo Conventi, crescita del fatturato e sostenibilità fanno buon vino.
Un’oasi di tranquillità circondata dal morbido profilo delle colline fa da cornice alla Tenuta Borgo Conventi a Farra d’Isonzo (Gorizia), cantina con vigneti in area Collio ed Isonzo. Da aprile 2019 è di proprietà della famiglia Moretti Polegato, che con Villa Sandi vanta una lunga storia nel mondo del vino, nata e cresciuta sullo scenario dell’area Prosecco. «Siamo arrivati nella terra del Collo con il desiderio di conoscere e di entrare in sintonia con un territorio per noi nuovo», spiega Giancarlo Moretti Polegato, «abbiamo seguito ed assecondato i ritmi di una terra straordinaria, che ci regala colori, sapori e profumi altrettanto straordinari che con rispetto ed amorevole cura per i dettagli trasferiamo nei vini. Abbiamo portato a Borgo Conventi le nostre linee guida fatte di qualità, innovazione e affidabilità ed il nostro impegno è stato premiato con i Tre Bicchieri Gambero Rosso assegnati al Sauvignon Doc Collio 2019 e al Friulano Doc Collo 2020».
Fonte: Mf.
Corso sul vino, partono le lezioni.
Parte oggi la seconda edizione della Wine business school del Comune di Tollo, realizzata in collaborazione con l’università di Teramo, l’associazione “Città dei vino” ed altri partner. L’iniziativa vuole essere un corso di aggiornamento in wine business “verso una gestione sostenibile dell’impresa vitivinicola”, Istituito presso la facoltà dl Bioscienze e Tecnologie agro-alimentari e ambientali, rivolto a operatori del settore. Si parte dalle 9, all’Enomuseo del paese, con una lezione Introduttiva sul principi di marketing e gestione per I’impresa vitivinicola.
Fonte: Centro Chieti Lanciano Vasto.
“Settore vinicolo vittima di cattiva pianificazione”.
L’ex sindaco: «Serve proposta innovativa e dibattito culturale» «Settore vinicolo vittima di cattiva pianificazione” «Questa situazione sta generando devastanti ripercussioni sulla produzione non sorretta dalla crescita di quote di mercato di imbottigliato» L’ex sindaco Floriano Panza interviene e tratta il fenomeno che sta interessando, negativamente, il settore vinicolo. “Utilizzo come figura retorica questo grave shock ortopedico, che necessita di intervento chirurgico, per rendere l’idea della serietà e della urgenza che meritano, forse, le seguenti considerazioni frutto di una esperienza diretta vissuta con intensità e passione. Partiamo daccapo. Il Sannio, come è noto, produce storicamente circa il 50% del vino campano stimato in 1.600.000 – 1.800.000 di hl. E di tale primato noi sanniti meniamo vanto. Da lustri, da questa produzione tiriamo fuori non più di 24 milioni di bottiglie tra DOC e IGT ma ne potremmo tirare almeno 100 milioni”.
Fonte: Il Sannio Quotidiano.
Vini giusti dal mondo, un gelataio coraggioso.
La prima edizione di Sana Slow Wine Fair, la manifestazione internazionale dedicata al vino buono, pulito e giusto, si terrà in presenza a Bologna da domenica 27 a martedì 29 marzo. L’evento, organizzato da BolognaFiere con la direzione artistica di Slow Food e la collaborazione di FederBio, era in programma alla fine di febbraio: lo slittamento è stato deciso per la sicurezza e agevolare la partecipazione degli operatori nazionali e internazionali che stanno dimostrando grande attenzione. A Bologna arriveranno cantine provenienti da tutta Italia e dall’estero. Canzoni Francesco Tinelli era un gelataio italiano, originario di Campagnola Emilia, che abbandonò l’Italia negli anni della guerra per trasferirsi a Budapest e svolse un’importante opera di salvataggio e protezione ai perseguitati.
Fonte: Corriere di Bologna Vivi Bologna.
Sugli scaffali, di alcuni vini sono finite le scorte «Vendite aumentate del 20%».
«Per rendere l’idea di quanto è aumentato il consumo di vino, basti dire che molte piccole aziende hanno avuto una richiesta superiore alla loro produzione. E che siamo ancora senza i loro prodotti, in attesa che venga messo in commercio il vino dell’ultima annata». A parlare è Paolo Delorenzi, titolare a Ravenna dei supermercati Conad “Galilei” e “La Fontana”, che parla di un trend di crescita anche nel 2021 nella vendita di alcolici, dopo il boom del 2020 registrato in tutta Italia, nel periodo del lockdown. «Le vendite di birra sono rimaste praticamente stabili – rivela Delorenzi -, mentre i superalcolici dopo l’aumento del 2020, con la moda forzata dei cocktail casalinghi, nell’ultimo anno hanno registrato una flessione, a fronte anche della riapertura dei locali. Quelle che sono in continua crescita sono invece le vendite di vino, in questi due anni cresciute del 15-20 percento.
Fonte, Ravenna & Dintorni.
Niente bollino nero per il vino: «Una battaglia vinta».
«Una battaglia vinta nel nome del buonsenso e di un approccio equilibrato al tema del consumo di vino, che ha scongiurato il rischio di danni molto gravi a un prodotto che è sinonimo di cultura, tradizione e lavoro della terra e a un comparto economico fatto di tanto lavoro e tante imprese, fondamentale per l’economia regionale e nazionale». Esprimono soddisfazione il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, e l’assessore regionale all’Agricoltura, Alessio Mammi, dopo che il Parlamento europeo ha approvato gli emendamenti che cancellano la proposta di inserire il vino tra i prodotti con bollino nero, nell’ambito del Cancer Plan, inserendo nell’etichetta avvisi analoghi a quelli di tabacco e sigarette. Emendamenti che hanno visto cofirmatari gli europarlamentari Paolo De Castro ed Elisabetta Gualmini.
Fonte: Ravenna & Dintorni.
Lettera – Salvate il lambrusco dal “bollino nero”
L’approvazione al Parlamento europeo degli emendamenti voluti dall’Italia e fortemente sostenuti dal gruppo del M5S e dal governo italiano, in primis dal nostro ministro dell’agricoltura Stefano Patuanelli, con cui viene scongiurata un’etichettatura anti-cancro allarmistica sui vini e si fa una chiara distinzione tra uso e abuso di alcol, è una vittoria del buon senso e dei nostri produttori, comprese le tante aziende vinicole della nostra provincia, con particolare attenzione a quelle che producono Lambrusco, una delle eccellenze del nostro territorio. Imporre un’etichetta di rischio cancerogeno ai vini, il cosiddetto “bollino nero”, sarebbe stato non solo scientificamente sbagliato ma anche economicamente disastroso.
Fonte: Voce di Parma.
La Bimare di nuovo capitale del vino. A marzo ritorna il Sestri Wine Festival.
La città dei due mari capitale del vino. Dopo 2 anni di pausa torna Sestri Levante Wine Festival. L’evento si svolgerà domenica 20 e lunedì 21 marzo all’ex Convento dell’Annunziata che si affaccia sulla Baia del Silenzio. Si potranno degustare vini nelle giornate di domenica dalle 10 alle 19.30 e lunedì dalle 10 alle 19. Ingresso con Green pass rafforzato, 15 euro per il pubblico e 10 euro per tutti i soci Fisar, Ais e Fic. «Abbiamo coinvolto il tessuto locale, collaborando con il Civ e i negozianti del Caruggio, l’Accademia del Turismo di Lavagna e la Federazione cuochi genovesi – sottolinea Emiliano Bixio, presidente dell’Associazione Gente de la Maina – a Sestri Levante arriveranno circa 45 espositori provenienti da diverse parti d’Italia, in particolar modo dalla Liguria, dal Piemonte ma anche dall’Emilia e dalla Campania, in particolar modo dal piacentino e dal beneventano.
Fonte: Nuovo Levante.
Vino Terre d’Oltrepò, ora c’è Bardone.
È il nuovo presidente. Tre poli produttivi e 643 soci. «Più export per battere la crisi». Enrico Bardone è il nuovo presidente di Terre d’Oltrepò, la più grande e cantina cooperativa della Lombardia, la cui sede legale è a Casteggio (Pavia), mentre quella operativa si trova a Broni, altra cittadina pavese. Una realtà che lavora più del 500/0 delle uve dell’Oltrepò, in passato ha superato i 500 mila quintali. «Contiamo su tre poli produttivi a Broni, Casteggio e a Santa Maria della Versa, per complessivi 643 soci» ricorda lo stesso Bardone, titolare di una storica azienda di viticoltura a Casteggio, che sin dai tempi del nonno conferiva l’uva alla cooperativa.
Fonte: Provincia – Cremona.
Alleanza tra Dogliani, Diano e Ovada per valorizzare le terre del Dolcetto.
L’Amministrazione comunale doglianese Intende realizzare la casa del Dolcetto coinvolgendo nel progetto anche Diano e Ovada, zone di produzione di altre due Docg originate dallo stesso vitigno. Spiega 11 vicesindaco e assessore all’agricoltura Gian Luca Dcmaria: »Nel 2019 ci fu un incontro tra esponenti del Comuni, produttori vinicoli e Regione per Iniziare a lavorare insieme in un’ottica dl valorizzazione turistica dell’areale. La pandemia ha bloccato tutto, ma ora potrà essere l’occasione buona per ricominciare». L’assessore aggiunge: «la casa del Dolcetto non sarà una seconda enoteca.
Fonte: Gazzetta d’Alba.
Niente bollino nero Ue sul vino, almeno per ora.
Non passa la proposta della commissione, ma u tema resta d’attualità sarebbe stato grave se il Parlamento europeo avesse approvato la proposta della Commissione dl segnare con 11 “bollino nero” un prodotto di lunga tradizione e dl grande radicamento territoriale come il vino. Si sarebbe demonizzato il consumo delle bevande alcoliche con un allarme in etichetta, alla stregua dl quanto fatto anni fa per le sigarette. L’iniziativa rientrava nel pacchetto del cosiddetto Cancer plan e rischiava di porre il vino in una posizione di grave incriminazione senza alcun riferimento alla quantità e anche all’origine stessa dell’alcol in esso contenuto.
Fonte: Gazzetta d’Alba.
Dal 10 marzo Trasferta danese dei produttori monferrini.
Trasferta in Danimarca per il Consorzio di Tutela vini Colline del Monferrato Casalese. Il 10 marzo, una rappresentanza delle eccellenze enoiche monferrine raggiungerà Copenhagen per una Masterclass guidata da Thomas Ilkjaer, seguita da un B2B table tasting per operatori del settore (buyer, referenti Ho.Re.Ca, opinion leader e media di settore) e da un B2C con table tasting rivolta al pubblico di winelover danesi, il tutto, nell’ambito del progetto “Piedmont to Discover”, realizzato grazie al Psr 20142021 della Regione Piemonte sottomisura 3.2 annualità 2020.
Fonte: Monferrato.
Novi, Gavi e Tortora alleate per la promozione turistica.
I tre sindaci hanno siglato un patto per promuovere le eccellenze del territorio. Tre città unite nella promozione del territorio e del patrimonio artistico, culturale, enogastronomico e agricolo, allo scopo di amplificare l’offerta turistica dei propri Comuni. È questo l’obiettivo dell’accordo di collaborazione siglato nelle ultime ore dai sindaci di Novi Ligure, Gian Paolo Cabella, di Tortona, Federico Chiodi e di Gavi, Carlo Massa, e sostenuto dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e dall’Agenzia Turistica Locale della Provincia di Alessandria, Alexala. «Un patto di collaborazione che gioverà a tutti, per rendere la nostra zona ancora più appetibile in vista di un ritorno al turismo», ha commentato il sindaco di Novi Ligure, Gian Paolo Cabella.
Fonte: Secolo XIX Basso Piemonte.
Re barolo va a palazzo.
Il sommelier Sandro Minella e dal giornalista Danilo Poggio, intitolato “Le donne del Barolo: da Giulia Colbert alle produttrici di oggi”, in cui alcune produttrici racconteranno la loro esperienza e proporranno in degustazione un’etichetta distintiva, non presente in sala. A rappresentare l’eccellenza vitivinicola delle Langhe saranno le aziende Gian Piero Marrone di La Morra, Boroli di Castiglione Falletto, Bric Cenciurio di Barolo, Diego Morra di Vcrduno, DosioVignetidi La Morra, Franco Conternodi Monforte d’Alba, Fratelli Serio e Battista Borgognodi Barolo, l Bré di Verduno, 3osetta Saffirio di Monforte d’Alba, Marchesi di Barolo, Fratelli Moscone, Olivero Mario di Roddi, Rocche Costamagna di La Morra e Silvano Bolmida di Monforte d’Alba. Ad accompagnare i vini le specialità gastronomiche di Agrisalumeria Luiset, fascina Boschetto e Il Germoglio dei Sapori.
Fonte: Stampa Torino Sette.
Intervista a Piernicola De Castris – «Un importatore ucraino ha sospeso un accordo».
Avevamo previsto una vendita di almeno 50mila bottiglie. Gli sviluppi della crisi Russia-Ucraina e l’escalation militare delle ultime ore, destano preoccupazione anche nel mondo vinicolo salentino. Il clima di incertezza a causa del venti di guerra nell’aria già da alcune settimane, l’inizio dell’invasione dell’Ucraina di queste ore e le ormai inevitabili sanzioni della Unione europea contro la Russia, non lasciano tranquilli nemmeno gli imprenditori del settore vinicolo. Oltre alla terribile conseguenza della perdita di vite umane nelle aree interessate dagli eventi bellici, inevitabili saranno gli effetti anche in termini economici per i paesi dell’Unione europea Parte importante della produzione del Salento, peraltro, è destinata proprio ai consumatori dell’Est Europa.
Fonte: Gazzetta del Salento.
IL MARE NOSTRUM culla di civiltà antiche come il pane, l’olio e il vino.
Oggi i porti si riempiono sempre più di navi militari mentre, al largo, continua la tragedia dei naufragi . Mare nostrum. Lo m. chiamavamo ancora così, fino a qualche decennio fa, nelle scuole, su certe carte geografiche storiche, perfino nel parlar comune. Certo, era un’espressione romana e imperiale. I romani poterono cominciar a definirlo così alla fine delle guerre puniche, fra III e II secolo a.C., ma già con la divisione della compagine imperiale in una Pars Orients e una pars Occidente alla fine del IV secolo d.C., con l’imperatore Teodosio, tale espressione era politicamente impropria. V’era comunque, e si affermava allora, quanto meno un’unità religiosa: ma nel VII secolo arrivarono le conquiste musulmane e anche quell’unità s’infranse.
Fonte: Toscana Oggi Speciale Mediterraneo Frontiera di Pace.
Locali, vino e terme. Gli affari dei russi – Dal vino ai locali gli affari dei russi.
Dal vino ai locali gli affari dei russi Le sanzioni potrebbero bloccare i conti di tutti gli investitori in provincia. Con effetti pesanti. E’ ancora presto per fare i conti o preoccuparsi delle conseguenze. Ma se si dà credito alle parole di tutti i premier europei, Mario Draghi compreso, il pacchetto di sanzioni economiche che l’Occidente lancerà per rispondere alla guerra voluta da Putin e ai bombardamenti sull’Ucraina, sarà molto pesante. Tanto che gli industriali e le aziende che esportano in Russia hanno già iniziato a lamentarsi. Guardando alle cifre dell’export dei distretti toscani, la Federazione russa è un mercato di sbocco secondario, meno di 150 milioni di euro su quasi 20 miliardi di vendite all’estero all’anno.
Fonte: Nazione Siena.
«Nessuna avvisaglia Torni presto la pace».
Pace: è il primo valore a cui guarda Wolfgang Raifer, direttore generale di Cantina di Soave, prima cantina cooperativa d’Italia con quasi il 43% dei 30 milioni di bottiglie prodotte all’anno destinate all’export in 60 Paesi del mondo. «Russia e Ucraina sono mercati di rilievo per Cantina di Soave», afferma Raifer, «Entrambi manifestano interesse per tutte le principali Denominazioni del Veronese, distribuite un po’ in tutti i canali». Soave, Durello e Valpolicella sinora, sui mercati scossi dallo scoppio della guerra, erano arrivati senza problema: «Dal punto di vista commerciale non avevamo sentore di nulla, non si erano verificati cambiamenti o flessioni che potessero far presagire una guerra imminente», dichiara Raifer, «i rapporti commerciali con Ucraina e in Russia fino a ieri hanno avuto andamento regolare».
Fonte: Arena.
Il Prosecco e la guerra in Ucraina in ballo esportazioni per 27 milioni.
Le esportazioni di Prosecco in Russia e Ucraina valgono circa 27 milioni di euro. Le vendite nei due paesi oggi interessati dal conflitto sono aumentate nello scorso anno in media del 60 per cento. Ma ora si profilano pesanti sanzioni internazionali e. di conseguenze, possibili boicottaggi dei prodotti made in Italy, bollicine comprese. Timori per l’export Ucraina, conseguenze e storie Prosecco: in gioco esportazioni per 27 milioni di euro? I consorzi delle bollicine: «Temiamo azioni di boicottaggio dei nostri prodotti». Non bastasse l’emergenza umanitaria e il pericolo concreto di un fronte che si avvicina ogni giorno all’Occidente, la guerra tra Ucraina e Russia avrà dei riverberi concreti e quasi immediati sull’export del vino. La Russia è oggi il quarto mercato per le bollicine made in Treviso.
Fonte: Gazzettino Treviso.
Digitalizzazione, benefici reinvestiti nelle imprese Risparmi immediati per un terzo delle aziende.
I dati della Sap evidenziano la pervasività delle nuove tecnologie Bisol: «Permettono agli imprenditori di ottimizzare il proprio tempo» Digitalizzazione, benefici reinvestiti nelle imprese Risparmi immediati per un terzo delle aziende. Già Pitagora teorizzava l’armonia dei numeri. Oggi, si sa, il web fa bene alle aziende. Non per niente l’etimo della digitalizzazione arriva dal latino “digitus”. Che il web risolva molti problemi non lo dice solo il ministro per l’Innovazione, Vittorio Colao, ma lo dicono anche le imprese. Che ottengono risparmi e incrementano la produttività. Si tratta di investire sul web per “sfruttare” la digitalizzazione e reinvestire i risparmi in azienda. Lo fa oltre il 45% delle imprese: l’introduzione di Internet ha comportato (o comporterà) vantaggi economici. In questa corsa alla modernizzazione le aziende del Triveneto sono leader: mentre il 30% delle imprese ha un risparmio immediato dalla digitalizzazione, il Nordest arriva al 33%, superando in curva il Nordovest (32%); il Sud (25%) è in coda e il Centro tocca il 29%, secondo i dati Sap.
Fonte: Tribuna Treviso – Nordest Economia – Top 500.
Il vino veneto alla riscossa sui mercati internazionali.
Il mercato del vino veneto riparte dopo la crisi. Il recupero è visibile già dal secondo trimestre del 2021 che ha segnato un +6,6 per cento nel valore delle esportazioni del vino made in Veneto rispetto al periodo gennaio-giugno 2019, ma è ancora più marcato nei dati della seconda parte dell’anno, dove nel terzo trimestre si raggiunge un +8,6 per cento di crescita rispetto al periodo gennaio-settembre 2019 per un totale di quasi 1,8 miliardi di euro. Sono dati dell’Ufficio Statistica della Regione Veneto. I dati mostrano che nel 2021 il comparto vitivinicolo regionale si è dimostrato capace di resistere alle crisi. L’export di vino riprende a crescere, recuperando il terreno perso nel 2020 e tornando ai livelli pre-pandemici, se non anche a livelli superiori. Nel 2020 il valore delle esportazioni di vino è stato di 2.245 milioni di euro (-2,9%) ma nonostante tutto il Veneto è restato la prima regione in Italia con quasi i136% delle esportazioni, alle spalle, in una virtuale classifica, di paesi come Francia, Italia e Spagna.
Fonte: Tribuna Treviso – Nordest Economia – Top 500.
Cooperazione e Prosecco Vignaioli Veneto Friulani vola verso i 100 milioni.
L’appartenenza al territorio, la tutela dei suoi abitanti, un fatturato in crescita costante, sono questi i fattori che spingono Vignaioli Veneto Friulani ad essere tra le più interessanti società agricole cooperative a livello nazionale. Fondata nel 1959 è protagonista di un trend che continua ad essere positivo, indipendentemente dalla situazione congiunturale e, soprattutto, in questo ultimo anno, in cui il fatturato è aumentato in modo significativo e che, alla chiusura dell’esercizio ad agosto, sfiorerà secondo le previsioni i 100 milioni di euro. Un aumento del 20% rispetto all’anno precedente.
Fonte: Tribuna Treviso – Nordest Economia – Top 500.
La varietà di Belcorvo Non c’è solo il glera.
Non si vive di solo prosecco. È il mantra di Paolo Buffon che y \ con il fratello Renzo ha fondato nel 1976 Tenuta Belcorvo, nel momento stesso in cui hanno deciso di smettere di conferire l’uva dei propri vigneti, diventando indipendenti. La cantina ha chiuso il 2021 con un fatturato di 51,162 milioni di euro e un incremento del 5% rispetto al 2020 lavorando per un mercato che per il 95% parla italiano. «Il punto di forza dell’azienda è che lavoriamo con tutti i prodotti, non solo prosecco, che è un attore importante, ma non l’unico.
Fonte: Tribuna Treviso – Nordest Economia – Top 500.
Ma quale Brexit Valdo Spumanti conquista Londra.
Ma quale Brexit Valdo Spumanti conquista Londra. 0ttimismo, velato però dalle preoccupazioni per l’aumento dei costi. Parola di Pierluigi Bolla, presidente di Valdo Spumanti, la più grande cantina produttrice di Valdobbiadene, che ha dato prova di un grande 2021, registrando un fatturato pari a circa 80 milioni, con una crescita del 27%, che vede in prima linea il mercato italiano cresciuto del 25% in particolare nel canale Gdo, ma anche il Regno Unito dove l’incremento è stato di circa l’ 11% e dell’ area Dach (Germania, Austria, Svizzera) un +15%. «I12021 si chiude in maniera positiva, meglio di quanto potessimo immaginare lo scorso anno di questi tempi.
Fonte: Tribuna Treviso – Nordest Economia – Top 500.
La Cantina San Michele Appiano torna a crescere: +13% di fatturato nel 2021.
Dopo un 2020 impegnativo, la cooperativa altoatesina, composta da 320 soci, ha saputo riorganizzarsi al meglio: oltre due milioni di bottiglie vendute, con un rapporto 70/30 tra mercato interno ed estero. La Cantina San Michele Appiano (Bolzano) chiude il 2021 con un +13% di fatturato, dopo un 2020 decisamente impegnativo, ma caratterizzato dal contenimento del calo di fatturato e dei danni economici correlati al crollo delle prenotazioni import ed export derivanti dalla pandemia Covid-19. Un risultato che mette in luce la forza e la notorietà del marchio St. Michael -Eppan sul mercato del vino nazionale e internazionale e la capacità della cooperativa di riorganizzarsi prontamente, adottando precauzioni e direttive dettate dal Governo a sostegno del contenimento dei contagi.
Fonte: italiaatavola.net.
Brunello nel mirino: Cantina di Montalcino passa a Prosit.
Il gruppo Prosit marcia spedito verso la creazione di un polo di cantine italiane di fascia premium e, questa volta, va a fare shopping in Toscana. La realtà vinicola parte di Made in Italy Fund, il fondo di private equity promosso e gestito da Quadrivio & Pambianco, ha infatti comprato il 100% di Cantina di Montalcino, inclusi il marchio, gli immobili e gli impianti produttivi.
Fonte: Wine Pambianco – Pambianconews.
Assicurazione per rischio eventi calamitosi: detrazione per la cantina ok solo se la polizza copre anche la casa.
Agenzia delle Entrate: se per una pertinenza dell’abitazione principale (cantina) viene stipulata un’assicurazione contro il rischio di eventi calamitosi, è possibile portare in detrazione i relativi premi, ma a determinate condizioni. L’art.15 comma 1 lettera f-bis del Testo unico per le imposte sui redditi (TUIR – dpr 917/1086) dispone che i premi per assicurazioni aventi per oggetto il rischio di eventi calamitosi stipulate relativamente a unità immobiliari ad uso abitativo si possono detrarre dalle tasse per il 19% del costo sostenuto.
Fonte: Ingenio.
Un 2021 da incorniciare per molti big del vino. Quali prospettive per il 2022?
L’export riprende quota e la riapertura dell’Horeca determina crescite in doppia cifra. Nella nuova classifica per fatturati, salgono Botter/Mondodelvino e Iwb dopo l’acquisizione di Enoitalia. Le previsioni future sono moderatamente ottimistiche, anche se il caro di materie prime ed energia è ora la grande incognita. Il sondaggio del settimanale Tre Bicchieri. In molti, un anno fa, avevano creduto nel 2021 come anno della ripartenza. Ma non con numeri così importanti. Le previsioni emerse da quel sondaggio del Settimanale Tre Bicchieri tra i primi brand italiani del vino per giro d’affari furono sicuramente ottimistiche, seppure abbastanza prudenti. I fatti, però, hanno oltrepassato anche gli outlook più positivi. I bilanci chiusi nel 2021 parlano molto chiaro e restituiscono un quadro di crescite in doppia cifra, di record di fatturati spinti dall’export, dal redivivo canale Horeca e dalle categorie degli spumanti.
Fonte: Gambero Rosso.
Torna la vendita di vino sfuso imbottigliato fuori zona.
Significativo il caso del Pinot Grigio delle Venezie: il 37% è imbottigliato fuori zona. Non tantissimi anni fa nei territori dei principali vini Doc italiani si sono combattute dure battaglie sull’obbligo di imbottigliamento in zona d’origine. Un vincolo introdotto da vari consorzi tra gli anni ’90 e i primi anni 2000 a tutela della qualità del prodotto. Molti vignerons, infatti, temevano che vendere vino sfuso da imbottigliare lontano, in molti casi anche all’estero, deprimesse il prezzo del prodotto esponendolo inoltre a un rischio contraffazione.
Fonte: Sole 24 Ore.
La pandemia fa calare i consumi di vino tra i giovani. Come affrontare la crisi?
Di recente molta attenzione dei media è stata attratta dalla crisi demografica che impatta anche sul mondo del vino. E per una buona ragione: i numeri sono impressionanti. Alla fine del 2020, Wine Intelligence, divisione di Iwsr Group, ha intrapreso un’analisi dei dati di lungo periodo sul consumo di vino in 11 mercati. Lo scopo era analizzare come la pandemia potesse cambiare i comportamenti, in particolare con la chiusura dei locali on-premise. L’ipotesi era che il consumo di vino potesse registrare cali sensibili presso i consumatori più giovani (in età legale per bere) perché in tempi normali, questa fascia demografica era molto più propensa a consumare vino in bar, pub e ristoranti piuttosto che a casa. Con i locali chiusi si sarbbero allontanati dal vino?
Fonte: Federvini.
E-commerce e vino: dopo il boom del 2020, nel 2021 continua la crescita, a ritmi del +40%.
L’analisi WineNews su “top player” come Vino.com, Bernabei, Callmewine e Xtrawine, e su realtà giovani (ma in forte crescita) come Etilika. Protagonista di un vero e proprio boom nel 2020, spinto dai lockdown, l’e-commerce enoico, protagonista delle cronache degli mesi passati, è continuato a crescere anche in 2021 che, soprattutto in estate, ha segnato la riapertura della ristorazione.
Fonte: WineNews.
“A proposito di vino”: viticoltura ed enologia nei focus di Confindustria Cuneo.
Giovedì 24 febbraio il primo appuntamento mensile dedicato al al mercato del Vietnam, destinazione emergente che diventerà sempre più interessante nel medio e lungo termine. I profili legali della commercializzazione del vino e delle bevande alcoliche in Estremo Oriente, l’utilizzo dei marchi per salvaguardare il vino made in Italy questi e tanti argomenti d’interesse per le aziende del settore al centro degli incontri “A proposito di vino” che, a partire da domani, giovedì 24 febbraio, la Sezione Vini Liquori Distillerie di Confindustria Cuneo organizza con frequenza mensile fino a giugno.
Fonte: Lavocedialba.it.
Nel 2021 del vino in Usa guidano premiumisation, e-commerce e over 65.
“Current State of the Wine Industry” by WineRamp: per il 29% delle aziende è stato il miglior anno di sempre. Volano anche le vendite dirette. Un grande anno, almeno stando al “Current State of the Wine Industry” by WineRamp, lo studio condotto da Berkeley Haas e McKinsey & Company: per il 29% dei viticoltori è stato addirittura il miglior anno di sempre (contro il 13% nel 2020), per il 24% uno dei migliori anni di sempre (erano il 10% nel 2020), per il 21% un buon anno (erano il 13% nel 2020), per il 10% un anno né buono né cattivo (proprio come nel 2020), per il 7% delle aziende il 2021 è stato un anno deludente (contro il 10% del 2020), per l’8% uno degli anni più difficili di sempre (dal 32% del 2020) e solo per l’1% l’anno più difficile di sempre (percentuale che sale all’11% nel 2020).
Fonte: WineNews.
“Russia e Ucraina mercati importanti per il vino, le conseguenze delle sanzioni preoccupano”.
A WineNews le parole di Vittorio Cino, dg Federvini: “la Russia in particolare è un mercato molto importante per gli spumanti. Tanti timori, non solo per le esportazioni, ma anche, e soprattutto, per l’impatto dei costi crescenti di energia e materie prime. Servono misure compensative per i rincari, che erano già pesanti prima del conflitto. Oggi siamo ancora più preoccupati, ovviamente, e questa richiesta resta sul tappeto”.
Fonte: WineNews.
Vino, le sanzioni alla Russia fanno temere per l’export di Asti Spumante.
Le sanzioni alla Russia fanno presagire un crollo delle esportazioni di vino, e in particolare di Asti Spumante. Le recenti tensioni tra Russia e Ucraina fanno impensierire l’intero mondo agricolo: dopo l’allarme sui prezzi del grano, che hanno subito un’impennata del 20% in un solo giorno, fa discutere anche l’eventuale crollo delle esportazioni di vino in seguito alle sanzioni per la Russia. A essere preoccupati sono soprattutto i produttori di Asti Spumante, che nel mercato russo avevano trovato un grande alleato.
Fonte: Dissapore.
STAMPA ESTERA
From old vines, new Spanish wines.
It may seem paradoxical that the new wave of producers who have been energizing the Spanish wine industry over the last 20 years are mostly focused on resources that are very old. That’s because all over the country — from the Mediterranean coast to the Atlantic, and even to the Canary Islands off the coast of Morocco — Spain possesses a great wealth of ancient vineyards, some well into their second century. Today these vineyards are cherished by growers and producers with an understanding and appreciation of the importance of heritage and tradition. The vineyards not only offer important insights into the viticultural thinking of older generations, they permit a continuity of culture, which sometimes evolves in unexpected directions. And, in the opinion of many growers and producers, old vines offer grapes of unsurpassed quality, even if age has diminished their productivity. The understanding of their importance has been fairly recent and not at all universal.
Fonte: New York Times International Edition.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.
A risentirci a domani.