Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di venerdì 4 marzo 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina (https://www.farecantina.it/), impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.
La Valtellina di Davide Bettini sorprende (e piace).
La vigna e il territorio come luoghi da vivere per rinfrancare! in questi tempi così grigi. Ovviamente degustando un buon vino. È la filosofia della casa vitivinicola Spadafora, rilanciata una ventina dl anni fa da Francesco Spadafora, figlio di don Pietro del Principi di Spadafora che l’aveva fondata. Oggi il volto di questa azienda è Enrica, 25 anni, laurea in economia e la passione perla campagna e ü vino: «Sono profondamente legata alla mia Sicilia e invece di andare via, come purtroppo sono costretti a fare molti miei coetanei, ho deciso di restare qui per dedicarmi al vino e alla terra. Può sembrare strano che alla mia età – dice Enrica – una ragazza decida di passare così tanto tempo in campagna, eppure c’è una bellezza nelle albe, nei tramonti, nel cambio delle stagioni e nella lentezza della natura che mi ha sempre affascinato».
Fonte: Corriere della Sera 7.
Le Colline Teramane, il Montepulciano dell’Abruzzo più vero.
Nella terra sospesa tra mare e montagna l’unica docg del grande rosso regionale. Un disciplinare rigido e il «plus» delle grandi escursioni termiche Ie Colline Teramane del vino, nell’angolo settentrionale dell’Abruzzo sono un «bignamico» enologico – ma non solo – di tutta la regione (una delle meno conosciute e delle più valorose d’Italia), che ne racchiude la continua tensione tra un mare placido e una montagna scabra, tra cui si svolge anche la transumanza verticale che è patrimonio immateriale dell’Unesco dal 2020. Ne deriva tra l’altro una cucina che i teramani giurano sia la migliore d’Italia per distacco (e noi glielo facciamo credere un po’ perché per quanto da noi assaggiato potrebbe anche essere vero e un po’ perché non è facile contraddire un teramano). C’è storia nel modo in cui l’uomo e la natura hanno disegnato il paesaggio, nel respiro sempre lungo con cui i viticoltori mettono a terra i loro progetti produttivi, puntando quasi sempre sulla qualità.
Fonte: Giornale.
Al Base i Vignaioli di Montagna.
Sono 50 i vignaioli del Trentino e dell’Alto Adige che riempiranno le sale di BASE Milano e Cariplo Factory per la manifestazione Vignaioli di Montagna, in programma il 13 e il 14 marzo. Si parte domenica 13 marzo alle 11 (e fino alle 20) con la Mostra dei Vignaioli: 50 banchi di assaggio e oltre 100 vini in degustazione e il racconto dei produttori trentini e altoatesini e i sapori dei formaggi d’alpeggio, dello speck artigianale sudtirolese e del pane tipico di questi territori. Alle 20,30 una speciale proiezione a cura del Trento Film Festival, che riporta sul grande schermo uno dei più grandi classici del cinema di montagna, alpinismo ed esplorazione: Everest. Sea to Summit (Australia, 1992). Lunedì 14 marzo è dedicato a tre masterclass: alle 11 Massimo Zanichelli racconta I Bianchi di Montagna, alle 14 Sara Missaglia guida gli spettatori alla scoperta dei Rosa di Montagna e alle 16.30 con Fabio Giavedoni descrive I Rossi di Montagna.
Fonte: Giornale.
Le vie del vino
Dall’alba al tramonto. Da Reims a Venezia. Dalle suggestive cantine della regione dello Champagne all’Isola della Giudecca. Il tutto a bordo dell’iconico treno Venice Simplon-Orient-Express. Un viaggio intorno al sole per festeggiare i 250 anni di Veuve Clicquot, che ripercorre il percorso delle spedizioni delle prime bottiglie di Champagne. Un’avventura epicurea, all’insegna del buon gusto, ma anche della scoperta, organizzata dalla Maison francese per celebrare alla grande l’anniversario. La partenza è fissata all’alba del 5 giugno, da Reims, la città francese sede di Veuve Clicquot dal 1772, anno della sua fondazione. Dopo un pranzo conviviale con lo Chef de Caves Didier Mariotti all’interno delle storiche cantine, degustando le Cuvée della Maison, si sale a bordo dell’Orient Express, destinazione Venezia.
Fonte: MF Gentleman&Lei.
Il Consorzio dell’Etna punta sulla Docg – Sull’Etna ora si punta alla Docg e a dare più valore alle contrade.
Ottenere il riconoscimento Docg: è uno degli obiettivi del nuovo Cda del Consorzio della Doc Etna di cui fanno parte 182 aziende. Il nuovo Cda vuole consolidare la qualità e il valore del vino sull’Etna. Sull’Etna ora si punta alla Docg e a dare più valore alle contrade. Il numero di aziende dell?Etna che fanno parte del Consorzio della Doc. il numero di viticoltori presenti all’interno della denominazione è di 383, mentre la superficie rivendicata è di 1.184 ettari. L’imbottigliato nel 2021 è stato di 4,5 milioni di bottiglie pari a 33.921,28 di ettolitri. In cantina. La strategia del Consorzio che ha rinnovato da poco il vertice con l’elezione alla presidenza di Francesco Cambria di Cottanera. Per un altro triennio stop alle rivendicazioni di nuove superfici Doc Nino Amadore na strategia che si fonda su tre assi per consolidare la qualità e il valore del vino sull’Etna.
Fonte: Sole 24 Ore Sud.
piccione, Palazzo del Turismo: in alto i calici, si celebra il vino.
Appuntamento domani con le migliori produzioni enologiche di Romagna, Emilia e Marche RICCIONE Tutto pronto per la prima edizione di “Esperienze di vitae unione d’eccellenza” evento del vino che fa incontrare a Riccione le migliori produzioni enologiche di Romagna, Emilia, Marche. Appuntamento al Palazzo del Turismo domani in una giornata che vivrà su due momenti. Il primo, nella mattina dalle ore 10.30 (su invito), Un calice d vino riservato alle 71 cantine top dei tre territori che hanno ricevuto le Quattro Viti d’eccellenza nella guida Ais nazionale Vitae 2022. Il secondo è nel pomeriggio, dalle 14 (fino alle 19.30), aperto al pubblico alla platea di appassionati con i banchi di assaggio dei vini premiati serviti e presentati dai sommelier Ais, abbinati ai prodotti Dop e Igp dell’Emilia Romagna.
Fonte: Corriere Romagna Rimini.
Festa ai vini di Emilia Romagna e Marche.
Riccione, domani la prima edizione di “Esperienze di Vitae”. Assaggi accompagnati dai prodotti dop Festa ai vini di Emilia Romagna e Marche. Tutto pronto per la prima edizione di «Esperienze di Vitae – Unioni d’Eccellenza», appuntamento del vino che fa incontrare in Riviera, a Riccione, le migliori produzioni enologiche di Romagna, Emilia, Marche. L’evento (nella foto, il manifesto) si svolgerà domani – al Palazzo del Turismo della ‘perla verde’. La mattinata è riservata, con un evento a invito alle 71 cantine top dei tre territori che hanno ricevuto le Quattro Viti d’eccellenza nella guida Ais nazionale Vitae 2022. II pomeriggio è aperto invece alla platea di appassionati con i banchi di assaggio dei vini premiati, serviti e presentati dai sommelier Ais, abbinati ai prodotti Dop e Igp dell’Emilia Romagna.
Fonte: Resto del Carlino Emilia Romagna Marche.
Vino, il meglio di Emilia Romagna e Marche a Riccione.
Tutto pronto per la prima edizione di ‘Esperienze di Vitae Unione d’Eccellenza’, evento del vino che fa incontrare a Riccione le migliori produzioni enologiche dell’Emila Romagna e delle Marche. L’appuntamento è per domani al Palazzo del Turismo, dove la mattina, con inizio dalle 10,30, su invito, sarà riservata alle 71 cantine top dei tre territori che hanno ricevuto le Quattro Viti d’eccellenza nella guida Ais nazionale Vitae 2022. II pomeriggio, dalle 14 alle 19,30, invece, le porte si apriranno al pubblico. A disposizione banchi di assaggio dei vini premiati serviti e presentati dai sommelier Ais, abbinati ai prodotti Dop e Igp dell’Emilia Romagna grazie alla collaborazione con i rispettivi Consorzi.
Fonte, Resto del Carlino Rimini.
Gortani corre con il Prosecco «I nuovi serbatoi sono 4.0».
L’azienda punta a salire oltre i 30 milioni di fatturato nel 2022 Portafoglio ordini in crescita. Commessa record per Tenimenti Civa Gortani corre con il Prosecco «I nuovi serbatoi sono 4.0». L’indotto del Prosecco arriva fino in Carnia dove la Gortani di Amaro, nell’arco di pochi anni, spinta dalle bollicine friulano-venete, è cresciuta in modo esponenziale e quest’anno punta a sfondare l’obiettivo dei 30 milioni di euro. Nel 2020 l’azienda – fondata nel 1989 da Gian Paolo Gortani – ha chiuso in linea con il ’19, a 24 milioni di euro, ha archiviato il ’21 a 28 milioni che quest’anno, stando al budget, dovrebbero diventare 32. A mettere i conti sul tavolo sono Federica ed Elisabetta Gortani, 30 e 24 anni, terza generazione di quest’impresa familiare che da Arta, dove il nonno si occupava di distillati e quasi per caso iniziò a produrre serbatoi in acciaio — «doveva trovare una soluzione alle botti in legno che ammuffivano» — oggi affiancano il padre Gian Paolo alla guida dell’azienda.
Fonte: Messaggero Veneto.
Vino da gran premio Oro alla ribolla gialla di Cantina Rauscedo.
L’ambito riconoscimento al concorso Mundus vini 2022 Zuliani: «Dedico la medaglia ai soci, agli enologi e ai clienti». Staff in festa alla Cantina Rauscedo. La storica cooperativa friulana con sede nella frazione sangiorgina s’è aggiudicata la medaglia d’oro per la Ribolla Gialla Extra dry al concorso internazionale “Mundus vini 2022”, organizzato dalla casa editrice tedesca Meininger. Si tratta di una delle più importanti competizioni enologiche al mondo. Gli oltre undicimila vini presentati ogni anno mostrano l’importanza del concorso, nato con l’obiettivo di promuovere la qualità dei prodotti. Il premio, specificano gli organizzatori, intende offrire a produttori, importatori e consumatori una piattaforma ideale che consenta di valutare le proposte del mercato, offrendo uno strumento di orientamento per l’acquisto, con l’obiettivo di raggiungere il grande pubblico.
Fonte: Messaggero Veneto Pordenone.
Vitivinicoltura nel Lazio: lo stato e le prospettive.
II parere di Gigi Brozzoni A detta di Gigi Brozzoni, uno dei quattro curatori della guida, la vitivinicoltura del Lazio non riesce a decollare. “Tra gli anni Ottanta e Novanta del secolo scorso il Lazio – ha scritto – ha riscoperto il gusto delle selezioni, dei cru, della nuova enologia, dei vitigni autoctoni da recuperare, conservare e valorizzare. Sono state messe in evidenza varietà come il Cesanese e il Nero buono tra i rossi, il Bellone, la Malvasia del Lazio e il Moscato di Terracina tra i bianchi; e ancora tanti altri che sono però rimasti più in ombra. Questi nuovi vini hanno avuto un discreto successo agli inizi del millennio, quando molte aziende hanno cominciato a spingere sull’acceleratore della qualità, della sperimentazione e delle nuove tecniche di vinificazione con rosati e spumanti in prima linea, ma anche qualche passito e pochissimi, per fortuna, vini macerati”.
Fonte: Latina Oggi.
La guida “I vini di Veronelli” Le migliori etichette pontine.
Il riconoscimento Diciassette bottiglie hanno conquistato le “tre stelle rosse” Hanno infatti raggiunto un punteggio che va da 90 a 93/100 Le Cantine: Casale del Giglio, Carpineti, Sant’Andrea e Pietra Pinta Cinque bianchi, dieci rossi e due passiti. A questi diciassette etichette pontine la guida “I vini di Veronelli” ha attribuito le “Tre stelle rosse” che ogni anno vengono assegnate a quelle bottiglie che raggiungono un punteggio dal 90 a93/1OO. In praticas ono considerati vini ottimi. Di questi diciassette vini, ben dieci sono prodotti dall’Azienda agricola Casale del Giglio de Le Ferriere: Anthium Bellone, Antinoo Lazio bianco, Radix Bellone, Satrico Lazio bianco, Carbernet Sauvignon, Madreselva Lazio rosso, Mater Matuta Lazio rosso, Matidia Cesanese e Aphrodisium passito. Questi invece i quattro vini dell’Azienda agricola Marco Carpineti di Cori: Nzù Bellone, Apolide rosso, Capolemole rosso e Dithyrambus. Infine due i vini dell’Azienda agricola Sant’Andrea Borgo Vodice (Sogno rosso e Capitolium Moscato di Terracina passito) e uno della Tenuta Pietra Pinta di Cori (Colle Amato Nero Buono).
Fonte: Latina Oggi.
Tre cantine pugliesi tra le cento eccellenze italiana.
Forbes 2022 premia una cantina salentina e due di Gioia del Colle Tre cantine pugliesi tra le cento eccellenze italiana L’edizione italiana della prestigiosa rivista americana Forbes nell’ambito della classifica delle “100 eccellenze italiane 2022″, ha premiato la cantina salentina Cantele e due cantine della Doc Gioia del Colle, Casa Vinicola Coppi e Tenute Chiaromonte. Le 3 cantine pugliesi, su un totale di 31 etichette, inserite nella prestigiosa lista di Forbes, portano la regione nel novero dei territori di eccellenza enologici italiani, come del resto riconosciuto anche dai più importanti concorsi enologici internazionali, dal Gambero Rosso, a Wine Spectator, passando per Decanter, Wineenthusiast e James Suckling, giusto per citarne alcuni. Il riconoscimento di Forbes, nello specifico, premia tradizione e modernità dell’enologia del territorio.
Fonte: Le Cronache Nazionali.
Scandalo Pinot grigio verso la prescrizione le accuse ai viticoltori.
Continua il processo perla prima inchiesta alla cantina Terre I difensori; «Non è più giudicabile la vendemmia 2014». La prescrizione potrebbe salvare almeno una parte dei 33 viticoltori imputati nel processo Terre d’Oltrepo. Ieri c’è stata la seconda udienza nell’aula magna della Questura, vede imputati 33 tra ex dirigenti e soci conferitori della cantina Terre d’Oltrepo di Broni. Un processo che deriva dalla prima inchiesta, quella del 2014, sugli allora vertici della cantina. Il caso era quello della presunta adulterazione del Pinot grigio. Gli imputati sono a processo con le accuse a vario titolo di frode in commercio e vendita di sostanza alimentari non genuine. Nella prossima udienza il 17 marzo verranno registrate le richieste di non valutare i reati «per intervenuta prescrizione»: quindi che è passato troppo tempo dalla vendemmia 2014 per giudicare il reato. Alcuni però puntano all’assoluzione nel merito.
Fonte: Provincia – Pavese.
Vinum ritornerà con tre settimane di appuntamenti tra aprile e maggio.
Riparte da 44 il conteggio delle edizioni di Vinum dopo due anni di stop imposti dalla pandemia. Alba torna a ospitare la grande enoteca a telo aperto per tre weekend: da sabato 23 a lunedì 25 aprile. sabato 30 e domenica i” maggio e nel fine settimana del 7 e 8 maggio. Si potranno degustare tiria Soo etichette di oltre 400 produttori, in abbinamento con Io street food di Langa. «Con grande piacere annunciamo il ritorno di Vinum», dichiara la presidente dell’ente Fiera Alba, Liliana Allena. «Siamo felici dl salutare il ritorno di questo appuntamento che non costituisce solo una straordinaria vetrina per i vini dl tutto il Piemonte, ma intrecciandosi con le celebrazioni del centenario fenogliano. SARANNO PRESENTI 800 ETICHETTE CON 400 PRODUTTORI PER FARE DEGUSTAZIONI. Il grande evento di avvio della stagione turistica del nostro territorio».
Fonte: Gazzetta d’Alba.
Una strada digitale per il vino.
Premiato dall’Anci il progetto dl logistica di Unione del Barolo, consorzio e Coldiretti L, Unione di Comuni Colline dl Tanga e del Barolo si è aggiudicata il premio Piemonte Innovazione e sviluppo next generation, promosso dall’Anci regionale e dedicato alla pubblica amministrazione Innovativa. la quinta edizione del premio ha visto una grande partecipazione, con 95 progetti in rappresentanza di 178 Comuni e una rilevante presenza di piccoli centri e aggregazioni. come Unioni e Consorzi. II primo premio (ottomila euro), è andato all’Unione montana Valle Varaita, il secondo (6.500) al Comune di Verbania e il terzo all’Unione collinare del Barolo. che si è vista assegnare 3.500 euro per il progetto “Eco.log, piattaforme digitali per la sostenibilità della wine supply chain nel territorio Unesco”.
Fonte: Gazzetta d’Alba.
Rispettare il Dolcetto è rispettare la biodiversità.
Le opinioni di Gianluca Gallo, Luca Casavecchia ed Enzo Brezza su un vino che, nelle varie denominazioni (Diano, Alba, Dogliani) ha qualità non adeguatamente riconosciute. Su di essere partigiano nel sostenere le sorti e i diritti del Dolcetto in tutte le declinazioni di denominazione di origine, ma in questa mia convinzione trovo molti elementi di aiuto, a cominciare dal fatto che la torta di questo vino ha convinto tantissime generazioni. Se non fosse stato un prodotto buono e convincente, il Dolcetto non si sarebbe affermato come vino ideale pet Li tavola di tutti i giorni. I. non è vero che ha ottenuto risultati cosi lusinghieri perchè costava meno di altri vini. II fatto che richieda spazi specifici ben selezionati, il rigore elevato di cui ha bisogno la sua coltivazione, le attenzioni continue che pretende nelle fasi di vinificazione e maturazione sono fattori di costo aggiuntivo. Per queste ragioni, un Dolcetto buono. di qualsiasi denominazione, dovrebbe costare più di qualsiasi altro vino di eguale gioventi e fragranza.
Fonte: Gazzetta d’Alba.
Intervista a Marzia Varvaglione – «Costretti a fare tre passi indietro, ora che il nostro vino si stava affermando».
«Abbiamo fatto tre passi indietro». Marzia Varvaglione, direttore marketing di Varvaglione 1921, azienda vitivinicola che ha tagliato il traguardo dei cento anni (nel 2021, 5 milioni di bottiglie e 35 milioni di fatturato), riassume così l’impatto del conflitto russo-ucraino sull’export del vino, un prodotto di punta dell’agroalimentare italiano. «Parliamo con i nostri importatori – spiega Varvaglione a Quotidiano – e sono addolorati per la situazione che si sta verificando. Non si rispecchiano in quello che sta succedendo. Siamo tutti in una situazione umana e relazionale molto delicata. Siamo molto vicini a loro”. La guerra però non si riverbera sul porto di Taranto. Non ci sono infatti traffici significativi da e per la Russia.
Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Taranto.
Enoturismo e Malvasia, la sfida.
Oggi il convegno organizzato da Confagricoltura Enoturismo e Malvasia, la sfida. È tutto pronto per l’appuntamento dedicato da Confagricoltura Oristano alla Malvasia e in calendario oggi, a Rosa, nell’Episcopio vescovile a partire dalle io. All’incontro parteciperanno produttori, esperti e estimatori dell’antico vitigno. I lavori dal titolo “Malvasie di Sardegna, vini antichi per un mercato moderno”, si apriranno coni saluti istituzionali delle autorità a cui seguirà l’intervento del presidente Confagricoltura Oristano e di Confagricoltura Sardegna, Paolo Mele. In collegamento da Roma affronteranno il terna del “Piano strategico nazionale OCM: le opportunità per il settore vitivinicolo”, Vincenzo Lenucci e Palma Esposito dell’Area Politiche europee, competitività e Ufficio studi di Confagricoltura nazionale.
Fonte: Unione Sarda.
La tenuta Ferragamo agli emiri del Qatar? – Ferragamo vende il Brunello. La tenuta all’emiro del Qatar?
Massimo Ferragamo ha venduto la tenuta di Castiglion del Bosco per una cifra intorno ai 230 milioni di euro. «E il momento di crescere ancora» ha detto. Dietro l’acquirente pare ci sia l’emiro del Qatar. a pagina 8 Vitale Manager Ferragamo Ferragamo vende il Brunello La tenuta all’emiro del Qatar? Castiglion del Bosco ceduta per 230 milioni, dietro l’acquirente ci sarebbe Al Thani II fondatore «È arrivato il momento di far crescere ancora questa proprietà unica e inimitabile». Castiglion del Bosco è stata venduta a una società internazionale per un cifra che si aggira attorno ai 23o milioni di euro. La società acquirente della tenuta del Brunello di Montalcino pare abbia alle spalle l’emiro del Qatar, proprietario del Paris Saint Germain, la famiglia sovrana Al Thani che ha dominato l’emirato del Qatar per 150 anni.
Fonte: Corriere Fiorentino.
Le date di “Via Vinaria” e “Festa del vino”.
La prima si terrà nel week-end del 21 e 22 maggio, la seconda è programmata dall’1 all’11 settembre. Ora cl sono le date ufficiali. La festa del vino di Montecarlo si svolgerà dal primo settembre, giovedì, fino a domenica 11. Dopo lo stop del 2020 e un format ridotto nel 2021, si riparte con il periodo standard, dieci giorni. Come da noi anticipato, ritorna a Montecarlo, dopo due anni di assenza, la manifestazione “Via Vinaria”, tradizionale appuntamento alla scoperta del mondo delle fattorie che è programmata nel week-end del 21 e 22 maggio. Tutto ciò alla luce del miglioramento della situazione pandemica. In questi giorni gli esponenti del Comune, l’Ente capofila e le associazioni di volontariato si riuniranno per decidere modalità e, ovviamente, il programma.
Fonte: Nazione Lucca.
Bio, a Ca’ Rugate le «tre foglie d’oro».
Nella Guida italiana l’azienda di Montecchia è stata scelta per le sue tre Doc: Soave, Durello e Valpolicella Bio, a Ca’ Rugate le «tre foglie d’oro» Selezionati dagli esperti 21 produttori veronesi: spiccano anche Pieropan, La Rocca 2019 e Speri Tre vini riconosciuti con la foglia d’oro sul sito Guida Bio consolidano la vocazione biologica di Ca’ Rugate. L’azienda con sede a Montecchia di Crosara ha infatti visto premiati quest’anno, unica in Veneto, tre vini legati a tre diverse denominazioni: il Monte Fiorentine Soave Classico Doc 2019, il Punta 470 Amarone della Valpolicella Docg 2017 oltre all’Amedeo Lessini Durello Riserva 2016 che compare nella lista dei migliori spumanti bio. A ottenere due foglie d’oro sono state le aziende Pieropan con i Soave Classico Doc Calvarino e La Rocca 2019 e, in Valpolicella, Speri con l’Amarone della Valpolicella Docg Sant’Urbano 2017 e il Recioto della Valpolicella Classico Docg La Roggia.
Fonte: Arena.
Vino: Grandi Marchi, ottimismo su ripresa consumi, Sos vetro.
Il 2022 si è aperto con numerose incognite per il business del vino, dall’inflazione galoppante che sta riducento il potere d’acquisto degli italiani al crescente costo delle materie prime, dal vetro alle capsule, che si sommano alle restrizioni della pandemia e della guerra Russia-Ucraina. Ciononostante, c’è un moderato ottimismo tra le griffe del vino made in Italy associate nell’Istituto Grandi Marchi (Igm). A evidenziarlo, oggi a Roma in una conferenza alla stampa estera, il presidente Igm Piero Mastroberardino che, sulla base dei dati evidenziati da una ricerca Igm-Nomisma Wine Monitor, ha sottolineato come “la leva prezzo non sia più così determinante per una scelta di un vino, a fronte del crescente interesse per le etichette autoctone e per i brand familiari al consumatore, soprattutto per le aziende di carattere storico.
Fonte: ANSA.it.
Vino: i consumi post pandemia in forte ripresa, con l’occhio a Qualità, Autoctoni e Territorio.
I nuovi gusti e le nuove esigenze degli italiani in fatto di fine wine in una ricerca di Nomisma-Wine- Monitor. La ristorazione canale strategico. Cibo e vino si buttano alle spalle i pesanti risultati delle due annate nere della pandemia che ha costretto gli italiani a limitare ogni movimento. C’è voglia di ripresa, di consumi fuori casa, lo attestano i dati Istat sulle vendite food&wine della ristorazione italiana che raccontano di una crescita, nel 2021 rispetto al 2020, del 22,3%. Certo, la flessione rispetto alla fase pre-pandemica è rilevante, con un – 22,4% fatto registrare nel 2021 rispetto al 2019. In estrema sintesi se nel 2019 le vendite di food&wine presso i ristoranti si aggiravano intorno agli 85 miliardi di euro, nel 2021 si sono superati i 63 miliardi. Netto calo, quindi, ma con una decisa impennata nei confronti del 2020 che non superava i 54 miliardi.
Fonte: FIRSTonline.
Polonia, nuova legge semplifica la produzione del vino.
La nuova legislazione in Polonia riguardante la produzione e l’imbottigliamento dei prodotti vinicoli, così come il commercio e l’organizzazione del mercato del vino, entrerà in vigore il 7 marzo 2022. La legislazione include la semplificazione della registrazione degli imprenditori impegnati nella produzione o nell’imbottigliamento del vino; la possibilità di usare frutta o miele acquistati per produrre piccole quantità di vini di frutta di qualità, sidro e idromele; l’introduzione di regole di etichettatura per le bevande a base di vino fermentato; l’introduzione di nuove categorie come il sidro e l’ice perry; l’aumento dei requisiti per alcune bevande a base di vino fermentato.
Fonte: Federvini.
Conoscere il vino e il territorio: tornano gli appuntamenti del “Forum di Vinifera 2022”.
Per tutto il mese di marzo incontri e degustazioni a Trento e dintorni. La mostra mercato il 26 e 27 negli spazi della Fiera di Trento con oltre cento produttori. In attesa di riaprire le porte della Fiera di Trento per accogliere gli oltre cento produttori dell’arco alpino che saranno i protagonisti della Mostra Mercato sabato 26 e domenica 27 marzo, l’associazione Centrifuga presenta il Forum Vinifera, una serie di appuntamenti aperti al pubblico nati per avvicinare chiunque voglia conoscere o approfondire tematiche legate al mondo del vino e al territorio montano. In calendario undici incontri, di cui sei precedenti la Mostra Mercato, che animeranno l’intero mese.
Fonte: Sardegna Reporter.
In vigna con la storia: “Alle radici del nostro rapporto con il vino”.
Gli antichi romani furono tra i principali esportatori della coltivazione della vite in Europa. E quindi gli artefici del rapporto privilegiato che l’Italia ha con il vino. In questo video un racconto dei vitigni più identitari del nostro Paese attraverso i volti e le parole di chi li cura ogni giorno.
Fonte: repubblica video.
Vino e mare uniti all’insegna dello sport.
La tenuta Poggio al Tesoro di Bolgheri ha organizzato la prima edizione della manifestazione sportiva in programma a maggio con base a Salivoli. Poggio al Tesoro, la tenuta bolgherese fondata dai fratelli Walter e Marilisa Allegrini nel 2001, organizza in collaborazione con lo Yacht Club Marina di Salivoli il Trofeo Poggio al Tesoro, Regata di Primavera con rating FIV. La prima edizione, che si terrà sabato 7 e domenica 8 Maggio a Salivoli con il patrocinio del Comune di Piombino e della Regione Toscana, nasce dalla volontà di promuovere e sostenere la diffusione degli sport a vela e rendere omaggio alla costa toscana e al territorio.
Fonte: Valdicornia.
Sud, nuove strategie per valorizzare il vino di qualità.
In Puglia si modifica e si affina la nuova Legge per l’Enoturismo, con snellimenti nelle procedure e ampliamento delle figure professionali. In Campania invece si mette a punto una cabina di regia per il settore e si pensa ad una Dop regionale. Le regioni del Sud si attrezzano su come valorizzare meglio le proprie produzioni vitivinicole di qualità. E se in Puglia si perfeziona la Legge Regionale che regolamenta l’enoturismo, in Campania è stata istituita la cabina di regia vitivinicola, e si vagheggia una possibile futura Dop regionale per posizionare meglio il vino campano sui mercati.
Fonte: AgroNotizie – Image Line Network.
Sostenibile, autoctono, Doc: ecco come italiani scelgono il vino.
Sostenibile, autoctono, a denominazione e prodotto da brand noti. Ecco come gli italiani sceglieranno nel 2022 il vino al ristorante. E’ quanto emerge da una indagine commissionata da IGM (Istituto Grandi Marchi) e realizzata da Nomisma-Wine Monitor per valutare comportamenti e tendenze in due momenti distinti, a distanza di un anno, dell’attuale fase pandemica: ottobre 2020 e settembre 2021. Il primo dato che emerge è una ripresa nei consumi fuori casa, come attestano i recentissimi dati Istat che raccontano di una crescita, nel 2021 rispetto al 2020, del 22,3% nelle vendite food&vine presso la ristorazione italiana. Certo, la flessione rispetto alla fase pre-pandemica è rilevante, con un -22,4% fatto registrare nel 2021 rispetto al 2019. In estrema sintesi se nel 2019 le vendite di food and wine presso i ristoranti si aggiravano intorno agli 85 miliardi di euro, nel 2021 si sono superati i 63 miliardi.
Fonte: Askanews.
Il 2022 del vino in Usa, dove il wine lover invecchia e i Millennials puntano su lattine e naturali.
I 7 trend di consumo secondo Wine Intelligence: cruciale la riapertura di bar e ristoranti, ma la pandemia ha rivoluzionato le abitudini. Sebbene oggi i volumi di vino consumati in Usa rappresentino la stessa quota dei superalcolici, pari all’11%, in futuro sono molte le sfide da affrontare, a partire dalla traiettoria discendente, che non cambierà direzione, imboccata già da qualche tempo, che sconta la competizione di ready-to-drink e e superalcolici. Cambiando le priorità dei consumatori, l’industria enoica dovrà sapersi adeguare ad un consumatore sempre più anziano, ma anche più benestante, che guarda con maggiore interesse al segmento premium, come rivelano gli ultimi dati di Wine Intelligence. Tra il 2018 ed il 2021, anche per effetto della pandemia, la popolazione dei bevitori abituali di vino è calata del 15%, e ad abbandonare Bacco sono soprattutto i più giovani.
Fonte: WineNews.
Utilizzare le acque reflue di cantina per le miscele fitoiatriche e diserbanti.
Si ricorda che ai sensi della DGR 9 novembre 2009, n. 33-12520 alcune tipologie di acque reflue di cantina possono essere utilizzate per la preparazione della miscela per i trattamenti diserbanti o fitosanitari. Questa pratica, che rientra nel generale obiettivo di promuovere l’economia circolare in agricoltura, rappresenta un’opportunità preziosa in questo momento di crisi idrica. Tali acque possono essere utilizzate in proprio dal produttore, oppure essere cedute / acquisite; in tutti i casi è necessaria una comunicazione preventiva , da trasmettere via PEC alla Provincia competente per territorio con oggetto “Acque reflue di cantina”. Si rimanda alla Scheda tecnica informativa per maggiori dettagli.
Fonte: Regione Piemonte.
12 Miglior Cantinetta Vino del 2022.
Se sei un collezionista di vini serio senza accesso a una vera cantina, ha senso per te avere una cantinetta vino. Se stai spendendo abbastanza per il vino da proteggere il tuo investimento, stai acquistando più bottiglie di quante ne puoi bere in un mese, o vuoi invecchiare i vini in modo che i loro sapori si evolvano nel tempo, una cantinetta è un acquisto degno. Per ogni modello di cantinetta vino, valutiamo l’uniformità delle temperature e dei livelli di umidità da scaffale a scaffale, nonché le variazioni di temperatura delle singole aree nel tempo.
Fonte: AGBrescia.
Lorandi (Cantina Girlan): “Puntiamo a diventare sinonimo di Pinot Nero”.
Un patrimonio di 220 ettari posizionati nelle migliori zone produttive dell’Oltradige e della Bassa Atesina, il culto per la valorizzazione delle singole microzone, la centralità del lavoro delle 200 famiglie socie della cantina. “Sono i tre cardini intorno ai quali è cresciuta la nostra cantina e che nel corso di questo nuovo anno dobbiamo continuare a consolidare”, racconta a Pambianco Wine&Food Oscar Lorandi, direttore e, dal 24 novembre scorso, anche presidente di Cantina Girlan.
Fonte: Wine Pambianco – Pambianconews.
STAMPA ESTERA
The Internet’s mark on terroir.
The internet and social media have tied people around the world doser and doser together, creating new wine cultures regardless of physical proximity. I’ve often written that the best wine is an expression of culture. This is easy enough to understand in historic wine producing regions, where centuries of local traditions helped to shape the identity of the wines. But what about more recent wine regions like California or Australia, where decisions about grapes, methods and styles of wine have often been made by individual entrepreneurs motivated by commercial expedience or ego? The cultural antecedents of many wines from the 20th century, made without community involvement, were more difficult to trace. Over the last 20 years or so, though, the internet and social media have tied people around the world closer and closer together, creating new wine cultures, regardless of physical proximity. Growers and producers who might once have been isolated can now be a part of community efforts, perhaps adding to our understanding of terroir and a sense of place.
Fonte: New York Times International Edition.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.
A risentirci a domani.