News Vitivinicole Wine Idea giovedì 13 gennaio 2022!

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Wine Idea presenta le news di giovedì 13 gennaio 2022!

Le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino con contenitori in vetro e Pet.

L’Anteprima Amarone slitta «Giusto, speriamo in Vinitaly».
L’Anteprima Amarone slitta «Giusto, speriamo in Vinitaly» L’evento rimandato a giugno a causa dei contagi. Marchesini un focus a fehhrak. Arrivederci a inizio estate quando, si spera, la pandemia avrà allentato la presa. «Anteprima Amarone», inizialmente prevista a Verona i14 e 5 febbraio prossimi, slitta a giugno. Una riprogrammazione dovuta, e decisa all’unanimità dal Consorzio tutela vini Valpolicella, per garantire un adeguato svolgimento della manifestazione con la consueta presenza di esperti e stakeholder di livello internazionale.

Fonte: Corriere di Verona.

In vino veritas – L’adolescenza esuberante del Nero di Troia.
Il Primitivo per la potenza muscolosa piena di frutto, il Negroamaro l’eleganza e la profondità. E il Nero di Troia? Il vitigno più rappresentativo della Puglia, almeno per estensione territoriale è quello che si presta alle più diverse, e spesso contrapposte interpretazioni. In qualche assaggio avevamo individuato nella freschezza e nella buona predisposizione tannica di questo vitigno una via di uscita più che onorevole: la bevibilità assoluta. Ed è questo lo sbocco, sta senza pensieri, della versione presentata da Valentina Luciano Pignataro Passalacqua di questo vitigno in una etichetta chiamata Saggezza e un protocollo che prevede solo acciaio, niente chiarifica.

Fonte: Mattino.

Marchesi Antinori, l’espressione pura della toscanità.
Grandi firme, la famiglia che ha fatto la storia del vino italiano «Ogni annata, ogni terreno, ogni idea è un nuovo inizio». Non è mai facile confrontarsi con la storia, si ha sempre il timore di dire troppo, oppure troppo poco. Parlare della famiglia Antinori e del suo legame col mondo del vino deve, quindi, essere fatto entrandovi in punta di piedi, con la delicatezza e il rispetto di uno spettatore che, per un giorno, è testimone davvero di una tradizione che ha attraversato i secoli. Siamo nella Firenze di fine Trecento, più precisamente nel 1385, quando una data che potrebbe essere simile a tante altre diventa invece un simbolo del panorama enologico nazionale, perché Giovanni di Piero Antinori entra a far parte dell’Arte Fiorentina dei Vinattieri.
Fonte: Corriere Romagna Cibo.

Il vermouth targato Parma.
L’idea è di Andrea Diemmi, l’azienda si chiama «La Guardiola» Il vermouth targato Parma Ecco come è nato il «Petitot»: bianco e «sweet», liscio o miscelato di Errica Tamani o spirito dell’autentico vermouth rivive grazie a un’idea targata Parma. «Tutto è iniziato a Traversetolo – racconta Andrea Diemmi consulente informatico con la passione del bere miscelato- nel periodo di lockdown tra marzo e maggio 2020». Il fatto che all’epoca non ci si potesse vedere fu la circostanza che diede il via all’idea, coltivata con un gruppo di amici, Federico Bersanelli, Francesco Laguardia e Simone Spanu, di reali77are dei cocktail pronti da asporto. Diemmi che per un anno, dal 2016 al 2017, era stato bar manager in un locale in Svezia, aveva in mente di puntare su ricette classiche italiane: il Negroni, il Mi-To ad esempio.

Fonte: Gazzetta di Parma Gusto.

Sorso pieno, beva persistente per questo blend.
Altavigna Lacryma Christi Bianco 2019. Sorso pieno, beva persistente per questo blend Terre elettive per i prodotti della terra quelle vulcaniche. Nella difficoltà e nella privazione la terra sussulta e dona frutti inaspettati. Succede quindi che nel territorio vesuviano si appalesi un vino dal nome suggestivo: il Lacryma Christi. Una sorta di simbolo sacro di un’uva che racconta di un suolo vulcanico che nel corso dei secoli è diventato fertile con il susseguirsi di eruzioni che lo hanno arricchito di lava e lapilli trasformandolo in una terra ricca e sostanziosa tanto da ottenere un vino prezioso e unico. Come da leggenda vuole. Anzi leggende.

Fonte: Gazzetta di Parma Gusto.

Caro Lino, grazie di tutto.
La scomparsa di un grande vignaiolo I Una serata con i vini di Lino Maga, un tributo a dieci giorni dalla morte Caro Lino, grazie di tutto Osti e addetti ai lavori al «Pane e Salame», nel nome del ricordo di Sandro Plovani ricordare Lino Maga, scomparso dieci giorni fa a novantanni, in fondo è anche facile. Nonostante fosse un grande vignaiolo, nonostante avesse sul groppone ottantaquattro vendemmie e tante scelte complicate, difficili, rigorose. Per molti ma non per lui. Che in eredità ha lasciato un vino unico e molti insegnamenti.

Fonte: Gazzetta di Parma Gusto.

Nel bicchiere il sentimento di Maga Un poker d’assi fuori classifica.
La degustazione Montebuono 1986 e Barbacarlo 1990, 2002 e 2005 Nel bicchiere il sentimento di Maga. Un lascito quello di Lino Maga per un percorso che ha messo in scena la versione più genuina e toccante della vita di un viticoltore. Più teso il Barcon il sacrificio e un furore bacarlo 1990 che gioca su sacro quanto disincantato. registri terrosi e sottobosco. Un aspro sentimento che lo schivi al naso e in bocca si ha portato ad essere un muove tra sussulti e riprese, eroe della terra e della vite frutti dolci e fiori appassiti.

Fonte: Gazzetta di Parma Gusto.

Etichetta calabrese inserita nei 20 top mondiali sotto i 20 dollari.
II rosso Odoardi “1480 L’inizio” collocato nel gotha dei 20 migliori vini al mondo al di sotto dei 20 dollari. È quanto ha stabilito Eric Asimov, giornalista del New York Times e considerato tra le firme più influenti del macrocosmo che ruota intorno alle eccellenze enologiche in tutto il mondo. L’esperto del quotidiano della Grande Mela a proposito del rosso della cantina radicata sulle colline di Nocera Terinese, in provincia di Catanzaro, parla di una ” miscela rossa, incentrata sull’uva gaglioppo, che è affumicata, tannica e un po’ selvaggia, come la Calabria, ma concentrata e deliziosa”.

Fonte, Le Cronache Nazionali.

Tacco Rosa Salento, superstar dei vini pugliesi.
Premiato con i cinque Grappoli Bibenda della Fondazione Italiana Sommelier Tacco Rosa Salento, superstar dei vini pugliesi Tacco Rosa Salento IGT 2021, prodotto da Tenute Stefàno, è l’unico vino rosato pugliese premiato con i 5 Grappoli Bibenda per il 2°anno consecutivo. Anche l’edizione 2022 della prestigiosa guida curata e pubblicata dalla Fondazione Italiana Sommelier, dunque, ha attribuito il massimo riconoscimento al rosato pugliese, creatura del “non contadino” Dario Stefàno, senatore della Repubblica, già assessore regionale all’Agricoltura, padre della legge sull’enoturismo e olioturismo.

Fonte: Le Cronache Nazionali.

I vini rossi della valle Arroscia selezionati tra i migliori assaggi 2021. La scelta di Wineblogroll.
Buon inizio nel 2022 per le etichette del nostro Ponente ligure I vini rossi della valle Arroscia selezionati tra i migliori assaggi 2021. La scelta di Wineblogroll. È un buon inizio questo 2022 per i vini rossi del Ponente ligure. Tra la selezione dei migliori vini rossi italiani assaggiati nel 2021 per conto degli esperti di Wineblogroll nel 2021 ci sono ben cinque etichette dell’entroterra imperiese e due del savonese. L’entroterra la fa da padrone da l’estremo ponente con Dolceacqua fino alla Valle Arroscia è un continuo successo che si rinnova di anno in anno.

Fonte: Riviera.

Via alle lezioni per diventare sommelier.
Partono i nuovi corsi di qualificazione professionale dell’Associazione Italiana Sommelier Liguria, a cominciare dal corso di primo livello da martedì 18 gennaio al 15 marzo all’Ac Hotel di Genova, un percorso per conoscere le basi della professione del sommelier attraverso lezioni di viticoltura, enologia e tecnica della degustazione, organizzazione e gestione della cantina. Ci sono ancora posti per le lezioni pomeridiane (dalle 16), mentre quelle serali sono già esaurite.

Fonte: Stampa Savona.

Premiata la sostenibilità Il marchio Equalitas alla Cantina di Quistello.
C’è il rispetto per l’ambiente, ma ci sono anche l’attenzione ai lavoratori e alla comunità. La Cantina sociale di Quistello ha ottenuto la certificazione Equalitas per l’organizzazione sostenibile: etica a 360 gradi la parola d’ordine. L’iter è cominciato a inizio 2021 e alla fine dell’anno è arrivato il risultato, un marchio che attesta le buone pratiche messe in atto dalla cantina in anni di lavoro. Si parte con la certificazione della cantina, si proseguirà con la certificazione di prodotto. In Italia sono poco più di cento le cantine che hanno ottenuto il marchio Equalitas; in Lombardia, fino a qualche mese fa, erano solo due.

Fonte: Gazzetta di Mantova

Raccontare il Bianchello.
In libreria il volume di Gianluigi Garattoni tra storia, aneddoti e curiosità E’ uscito “Bianchello del Metauro: La storia, il territorio, i vignaioli”. II libro appena dato alle stampe da Gianluigi Garattoni ripercorre la storia del vitigno principe della provincia di Pesaro e Urbino. E’ un libro ricco di aneddoti e di storie, di analisi storiografiche e spunti di riflessione che tradiscono una profonda e appassionata conoscenza dell’areale del Bianchello del Metauro doc e della sua identità. Suddiviso in 8 capitoli, il libro si configura come una sorta di guida alla scoperta di questo vitigno che origina il vino bianco più rappresentativo della nostra provincia.

Fonte: Resto del Carlino Pesaro.

Dalla guerra all’armistizio Giorno decisivo per il vino – Guerra del vino al giorno della verità La Regione: lo strappo si può ricucire.
«La frattura c’è ma si proverà a ricomporla, c’è bisogno di unità e sinergia per essere vincenti sul mercato globale». L’assessore all’agricoltura della Regione, Marco Protopapa, prova a riportare la calma dopo gli annunci di uscita da Piemonte Land di Barolo e Roero. Il super consorzio che rappresenta i 14 enti di tutela delle 41 Doc e delle 18 Docg subalpine, oggi pomeriggio riunisce il cda ma le prove generali si sono svolte martedì, in Regione, a porte chiuse. Dopo il vertice a Torino di martedì, oggi il Cda del super-consorzio, il primo dopo il ritiro annunciato degli albesi Guerra del vino al giorno della verità La Regione: lo strappo si può ricucire.

Fonte: Stampa Asti.

No all’obbligo di imbottigliamento in loco Il consorzio ha modificato il disciplinare.
La conferma dell’esclusione del vincolo geografico per l’imbottigliamento trova il favore di chi produce più quantitativi. II 50% del vino è confezionato fuori dal territorio Il cda del consorzio di tutela del primitivo di Manduria chiarisce in una nota ufficiale la propria posizione rispetto alle polemiche sollevate nei giorni scorsi attorno alla modifica del disciplinare di produzione, rigettando «inutili strumentalizzazioni» e ricostruendo l’iter di approvazione della proposta di riforma La questione maggiormente dibattuta riguarda la mancata introduzione del vincolo di imbottigliamento all’interno dell’area geografica della denominazione di origine..

Fonte: L’Edicola del Sud Taranto.

Il biologico traina le doc e igt: +25% i prezzi delle uve veronesi.
L’Osservatorio economico agroalimentare sulla base delle Borse Merci degli enti camerali Il biologico traina le doc e igt: +25% i prezzi delle uve veronesi La quotazione media è 0,72 euro al chilo. Ma la quantità prodotta cala dell’1 1 % in tutta la regione II vigneto potrà espandersi Duemila gli ettari di nuovi impianti autorizzati, che hanno subito rallentamenti a causa del Covid. Giù la quantità di uva raccolta in autunno nel vigneto veneto (-11,1% sul 2020) sempre più esteso e che sfiora oramai i 100mila ettari. Conseguentemente la produzione di vino stimata in regione si aggira intorno ai 9,8 milioni di ettolitri, con una flessione che ricalca quella dell’uva (-11,1%). Per contro, sono saliti i prezzi dei grappoli, con incrementi a due cifre nelle principali province produttrici.

Fonte: Arena.

L’Anteprima Amarone slitta in giugno.
Era prevista a febbraio L’Anteprima Amarone slitta in giugno Marchesini: «Torniamo in presenza e lo faremo nel migliore dei modi» •• Anteprima Amarone. prevista a Verona, in Gran Guardia originariamente per venerdì 4 e sabato 5 febbraio prossimi, slitta a giugno. Una riprogrammazione decisa all’unanimità l’altro ieri dal consiglio di amministrazione del Consorzio tutela vini Valpolicella, per garantire un adeguato svolgimento della manifestazione, con la consueta presenza di esperti e di stakeholder di livello internazionale. L’impennata dei contagi e le difficoltà di spostamento, determinate dalle misure stringenti prese dai vari Paesi per contrastare la quarta ondata di Covid avrebbero reso difficile l’arrivo di buyer e stampa estera.

Fonte: Arena.

Record di bottiglie: toccati i 753 milioni Il ciclone Prosecco ora vale 4 miliardi.
II bilancio dell’annata Tra Docg e Doc Record di bottiglie: toccati i 753 milioni Il ciclone Prosecco ora vale 4 miliardi. Che II 2021 sarebbe stato un anno da record lo si sapeva. Ma non fino a questo punto. II Prosecco in questi giorni ha terminato la conta dell’imbottigliato. La Doc è arrivata a 627,5 milioni di bottiglie (+25,4% sul 2020), di queste 71,5 milioni di Rose. La Docg di Conegliano e Valdobbiadene risponde con 104,7 milioni di bottiglie (+13,68%) e i cugini di Asolo Invece hanno superato la barriera dei 20 milioni di bottiglie (21,4 milioni, +M,4% sull’anno precedente). Sommandole, si arriva a 753,6 milioni di bottiglie in totale.

Fonte: Corriere del Veneto Venezia e Mestre.

E il «Mai dire mai» di Pasqua viene inserito tra i migliori 51 vini del 2021.
La classifica della rivista Decanter E il «Mai dire mai» di Pasqua viene inserito tra i migliori 51 vini del 2021. Importante riconoscimento per Pasqua Vigneti e Cantine, che vede il suo Amarone 2012 «Mai Dire Mai» inserito con 96 punti tra i Wines of the Year 2021 della rivista Decanter, ed entrare così nella rosa dei 51 vini migliori al mondo per la prestigiosa testata inglese. «Non potevamo iniziare in maniera migliore questo anno, che per noi sarà ricco di nuove e stimolanti sfide.

Fonte: Corriere di Verona.

Prosecco Doc: prodotti 627 milioni di bottiglie.
Il Prosecco festeggia un altro anno di grande espansione: per la Doc produzione in crescita del 25% nel 2021 a quota 627,5 milioni di bottiglie, un balzo che arriva anche grazie al Rosè arrivato a 71,5 milioni di bottiglie. Lo ha reso noto l’associazione dei produttori della Doc. «Dopo dieci anni entusiasmanti – spiega il presidente, Stefano Zanette – il nostro obiettivo è quello di consolidare il successo della Denominazione, il che significa progettare il futuro dell’intera filiera con uno sguardo attento ai consumatori, al territorio e alle sue comunità, coinvolgendo attivamente, nella sua realizzazione, l’intero sistema produttivo e non solo».

Fonte: Gazzettino.

Prosecco Doc, 600 milioni di bottiglie «Crescita da record grazie al rosè».
Il consorzio registra un’annata super: +25,4%. L’export nei primi nove mesi del 2021 vola al +30% «Anche la Cina adesso riconosce il marchio» «Ora è tempo di chiudere la partita legata al Prosek» «IL NOSTRO OBIETTIVO E PROGETTARE IL FUTURO CON UNO SGUARDO ATTENTO Al CONSUMATORI E AL TERRITORIO».

Fonte: Gazzettino Treviso.

Prosecco, l’effetto Rosé Nuovo record di bottiglie – «Prosecco verso il miliardo di bottiglie».
La Doc supera quota 627 milioni grazie alla novità in bollicine: 127 milioni in più dell’anno scorso I tre consorzi insieme fatturano 4 miliardi. Zanette: «Bene la crescita ma puntiamo sulla qualità». L’annus horribilis della pandemia, i12020, è stato chiuso a quota mezzo miliardo. E i collaboratori di Zanette, presidente del Consorzio Doc, si premuravano a dire che oltre non si sarebbe andati. Ecco, invece, che il 2021 si è concluso con 627,5 milioni di bottiglie prodotte, di cui ben 71,5 milioni in versione Rosé. Ovvero un aumento del 25,4%.

Fonte: Tribuna Treviso.

Insieme a Docg e Asolo il sistema fattura 4 miliardi.
Trend inarrestabile anche per le altre due Denominazioni L’incremento maggiore è della più piccola: 70 per cento «Successo legato all’origine». Il sistema Prosecco ha un fatturato di circa 4 miliardi di euro. Quanto, infatti, possono valere i 627 milioni di bottiglie Doc? Alla cantina circa 2 miliardi e 300 milioni. Al consumatore circa un miliardo in più, quindi 3 miliardi e 200 milioni. Il valore, rispetto al 2020, l’anno scorso è aumentato del 4%. Fin qui la Denominazione Prosecco Doc. Poi c’è il Prosecco Docg Conegliano Valdobbiadene, che nel 2020 ha venduto 92 milioni di bottiglie e l’anno scorso 104 milioni e 703 mila. Il valore, in questo caso? In cantina una bottiglia viene pagata di media a 4 euro e 85 centesimi, allo scaffale 7 euro circa. Il che significa un valore complessivo di 454 milioni alla produzione, mentre allo scaffale circa 728 milioni. L’Asolo Prosecco ha chiuso il 2021 con un nuovo record: ha superato quota 21 milioni di bottiglie. Un + 14% rispetto ai 18,7 milioni del 2020, che conferma un trend inarrestabile anche in tempo di Covid.

Fonte: Tribuna Treviso.

Le bollicine aiutano a diffondere nel mondo anche la lingua italiana.
Alla Farnesina gli “Stati generali” della creatività del nostro Paese Con Mattarella, Di Maio e Franceschini c’era Elvira Bortolomiol Le bollicine aiutano a diffondere nel mondo anche la lingua italiana «Il Prosecco sta diventando sempre più il sinonimo di uno stile di vita che contraddistingue e valorizza l’Italia» e bollicine aiuteranno la diffusione della lingua italiana all’estero. / Ne è convinta Elvira Bortolomiol, presidente del Consorzio Conegliano-Valdobbiadene Docg dopo aver partecipato agli “Stati generali della lingua e creatività italiane nel mondo”, svoltosi a Roma alla Farnesina alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, del ministro degli affari esteri Luigi Di Maio e di quello dei beni culturali e turismo, Dario Franceschini. “L’Italiano: motore del Made in Italy e dell’innovazione”, è stato il tema affrontato da una dei quattro tavoli di lavoro. A rappresentare il vino italiano c’era proprio Elvira Bortolomiol.

Fonte: Tribuna Treviso.

Dogliotti 1870, la cantina più divertente di Langhe Monferrato e Roero.
Merende (con degustazione), assaggi dei piatti tipici piemontesi, picnic (per la bella stagione). Tutti i nuovi modi di vivere la cantina. na volta varcata la soglia della Cantina Dogliotti 1870, sarà difficile ripercorrerla in senso opposto prima di diverse ore. Quella che può sembrare vagamente una minaccia è in realtà il risultato della straordinaria accoglienza della famiglia Dogliotti, viticoltori di Castagnole Lanze dal 1870. La loro cantina è uno di quei posti dove si entra per comprare un po’ di vino, come spesso accade a chi passa da queste parti, e alla fine ci si ferma per un bicchiere, una fetta di salame, una di formaggio, quattro chiacchiere e un altro bicchiere.

Fonte: Vanity Fair.

Cecchetto è la prima cantina a scegliere un’etichetta ambientale digitale (EAD).
Stappare una bottiglia e godersi il piacere di un buon vino in compagnia. Poi, alla fine della cena, prendere lo smartphone, inquadrare il QR code sull’etichetta e togliersi ogni dubbio su come differenziare correttamente i rifiuti prodotti, rispettando le regole del Comune in cui ci si trova e le leggi vigenti. Da oggi questa routine diventerà familiare per tutti i consumatori che sceglieranno di acquistare un vino Cecchetto.

Fonte: Foodaffairs.

Il “vino bianco dell’anno” è italiano: la nuova classifica.
Ad aggiudicarsi il titolo di miglior vino bianco al mondo 2021 è il Primo Terlaner I Grande Cuvée 2018 della Cantina Terlano, un’azienda dell’Alto Adige. Anche quest’anno la celebre rivisita inglese “Decanter” ha pubblicato la classifica “Wines of The Year 2021” e questa volta al primo posto è presente un vino italiano.

Fonte: Initalia Virgilio.

Bene investimenti su griffe enoiche, +147% in 10 anni.
Il mercato del vino attrae sempre più investitori da ogni parte del mondo, puntando su prodotti unici, beni-rifugio capaci di promettere un ritorno economico, peraltro godibili se destinati al consumo. In questo vivace scenario, l’Italia ha guadagnato un ruolo di tutto rispetto soprattutto negli ultimi tre anni. Lo testimonia Oeno Group, gruppo internazionale nel settore degli investimenti del fine wine, con sedi a Londra, Bordeaux, New York, Madrid, Monaco e in Toscana, che decide di rafforzare la propria presenza nel promettente mercato italiano, scegliendo il toscano Gabriele Gorelli, primo Master of Wine italiano, come Brand Ambassador. I Master of Wine sono considerati i massimi esperti di vino nel mondo, sono 418 in tutto il mondo e Gabriele Gorelli è il primo e unico italiano, nominato nel 2021.
Fonte: ANSA.it.

Vino: Anteprime di Toscana 2022 slittano a marzo causa Covid.
Le Anteprime di Toscana 2022 slittano a marzo, con gli eventi che si svolgeranno dal 19 al 25: è quanto annuncia la Regione Toscana che, con la Camera di commercio di Firenze e d’intesa con tutti i Consorzi coinvolti, ha ritenuto opportuno rinviare lo svolgimento della manifestazione dedicata alle anteprime dei vini toscani a causa della situazione pandemica.

Fonte: Fonte: Giornale di Sicilia.

Vino, la California chiude la stagione con 250 milioni di dollari persi.
L’industria del vino in California ha perso circa 250 milioni di dollari per gli innumerevoli ritardi nella catena di approvvigionamento. 250 milioni di dollari (circa) persi nel corso dell’estate, a causa delle innumerevoli interruzioni della catena di approvvigionamento nei porti della costa occidentale: è quanto è successo all’industria del vino in California, stando a uno studio condotto dai ricercatori della UC Davis.
Fonte: Dissapore.

STAMPA ESTERA

California cabernet beyond the stereotypes.
No wine or place or grape is ever just one thing. Wine School BY ERIC ASIMOV California cabernet sauvignon occupies a paradoxical position in the United States. It’s the country’s signature wine, yet it holds little interest among important groups of wine drinkers. Younger people in particular seem to ignore it. Cabernet is not alone in this regard. California chardonnay, too, is both popular and polarizing. Bordeaux is another wine that in recent years has divided its audience. We try not to be moved by fashion here at Wine School. But we recognize and honor history. Cabernet sauvignon, when planted in the right places and farmed and vinified with care and humility, has produced wines that have been considered among the greatest, not just for decades but for centuries. If people say they are repelled by California cabernet, or by chardonnay or Bordeaux, we take them at their word. But we also feel compelled to understand the reason for the distaste.

Fonte: New York Times International Edition.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.

A risentirci a domani.