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Wine Idea presenta le news di venerdì 3 dicembre 2021!
Non solo sushi il super sake come un grande rosso.
Arriva in Italia una cuvée di riso fermentato da servire con i piatti della cucina contemporanea, prodotto dall’ex stregone di Dom Pérignon nella cantina progettata da Kengo Kuma, l’architetto dello stadio di Tokyo. «Da bevanda immobile a telescopio moderno sul cibo». Richard Geoffroy ha guidato per 28 anni come chef de cave le cantine Dom Pérignon. La sua nuova sfida è la produzione g del Sakelwa 1 primo ad essere conquistato è stato Enrico Bartolini, lo chef più stellato d’Italia.
Fonte: Corriere della Sera 7.
Moretti e il momento felice con 20 bottiglie di Oreno.
Il produttore del bordolese aretino con i due figli al fianco: «Volevamo un grande vino, ci siamo riusciti, non ci fermiamo» Un robusto sigaro cubano, il vestito color terra, venti bottiglie di Oreno di altrettante annate sul tavolo e soprattutto i due figli, Amedeo e Alberto, al suo fianco. Metti una sera felice a Milano con Antonio Moretti Cuseri, della Tenuta Sette Ponti (3oo ettari di verde, di cui 65 a vigneto), che produce 700 mila bottiglie l’anno tra Toscana e Sicilia.
Fonte: Corriere della Sera 7.
Preghiera.
I bevitori di vini cosiddetti naturali sappiano che nelle vigne dove si fanno meno trattamenti antiparassitari proliferano le davvero naturali tignole. Un esperto mi ha spiegato il meccanismo: la larva della tignola ferisce l’acino e nella ferita fiorisce il fungo (naturale anch’esso) che produce ocratossina. Una tossina naturalissima che solo i ruminanti sono in grado di trasformare e rendere innocua. I bevitori fanatici di vini cosiddetti naturali (non chi li beve qualora buoni, chi li beve perché bio) sono dei pecoroni ma solo in senso figurato, dunque non possiedono rumine, dunque l’ocratossina presente nel bicchiere se la succhiano tutta.
Fonte, Foglio.
Champagne&Natale Sei etichette per sei piatti regionali.
La nobile bolla francese ideale a tutto pasto Mai provata con cappelletti o stoccafisso? Umauri troppo umani (che il buon vecchio Federico ci perdoni). Il quinto gusto, quella sensazione intensa e un po’ glutammatosa tipica di brodi, funghi e di alcuni piatti della cucina orientale, è una brutta bestia per molti palati e per gli abbinamenti con il vino in particolare. Mai provato con lo Champagne? «Lo Champagne – spiega il professor Barry C. Smith del Centre for the Study of the Senses della University of London nel corso dell’Académie du Champagne 2021, l’evento digitale organizzato dal Bureu Champagne Italia.
Fonte: Giornale.
Franciacorta, Trento, Oltrepò… Anche l’Italia ha un ottimo perlage.
Prodotti eccelsi anche in Alto Adige, Alta Langa e in Toscana • Che poi anche in Italia si fanno ottime bollicine da metodo classico (il Prosecco, quello, è un’altra cosa). Ecco una etichetta per ciascuno dei principali territori della spumantistica italiana. Franciacorta. Forse il più blasonato dei territori spumantistici italiani, punta forte sullo Chardonnay, su un’eleganza quasi contegnosa e su una tipologia, il Satèn, particolarmente morbisa e priva di asperità. Ci sarebbero decine di etichette da segnalare ma noi siamo innamorati del lavoro di Maurizio Zanella a Ca’ del Bosco, che mette al centro la natura e le sue istanze.
Fonte: Giornale.
«Monografia» di Geminiani Un Sangiovese di finezza.
II nuovo vino di Cristina Geminiani è il Monografia • L’etichetta sembra un libro antico Vini Il progetto parte dalla vendemmia 2016 «Monografia» di Geminiani Un Sangiovese di finezza Ha l’etichetta che sembra la copertina di un prezioso libro antico, il nuovo vino di Cristina Geminiani, produttrice, enologa e patron di Fattoria Zerbina, a Faenza, nel ravennate. Prezioso, e fuori di metafora, lo è anche il Monografia (così si chiama), annata 2016 (in uscita 112017), un Sangiovese di finezza, calore, strabiliante integrità, dal frutto squisito.
Fonte: Corriere di Bologna.
II futuro delle ‘Donne del vino’.
Un’interessante indagine condotta dall’Università di Siena, in collaborazione con ‘Le Donne del Vino’ e l’Unione Italiana Vini, presentata a Vinitaly, rivela il rapporto fra donne e mondo del vino. Un settore di rilievo della nostra economia, presidiato dall’associazione nazionale Le Donne del vino e dalla presidente Donatella Cinelli Colombini, impegnata da anni in un confronto serrato con il comparto, incoraggiando un cambio di passo.
Fonte: Resto del Carlino Modena.
Sommelier di olio e di vino per la degustazione a ‘La Pesa 1938’.
Nella rinnovata cornice invernale del locale “La Pesa 1938”, si è tenuta una degustazione d’olio extravergine d’oliva e vino: prodotti del territorio della società agricola Carta Bianca. Nell’occasione è stato anche assaggiato il pane ottenuto da farine di grano dell’azienda Carta Bianca, un esperimento che si spera possa portare frutti nel futuro del locale.
Fonte, Resto del Carlino Ravenna.
Dal pesce ai vini l’alimentazione sostenibile – Vini e dolci artigianali torna il cesto regalo ma solo ecosostenibile.
Di classe, di qualità, ricercato, artigianale o ancora eticamente sostenibile. lt regalo enogastronomico per il Natale 2021 ha queste caratteristiche, e indipendentemente dalla fascia dl prezzo si possono trovare soluzioni non solo interessanti e sicuramente gradite, ma pure intelligenti. Fabio de Luca, stimato sommellier di Ais {l’Associazione Italiana Sommelier) e titolare della Fabia de Luca Ca,Q’enateca in via XII Ottobre, spiega: «11 regalo più richiesto? Per quanto ci riguarda, sicura• mente è il vino dentro la cassetta di legno. Parliamo di vini “importanti”. riserve di Barbera, Barolo o Amarone, parliamo di rossi perché Il vino del Natale, per quanto riguarda i pasti, è di questa tipologia.
Fonte: Repubblica Genova.
Addio a Pintori, l’artista-sommelier dei vicoli: «Doveva inaugurare la sua prima mostra».
Scomparso il titolare del noto ristorante di via San Bernardo. II ricordo della compagna di una vita, sposata un mese fa Addio a Pintori, l’artista-sommelier dei vicoli «Doveva inaugurare la sua prima mostra». Bruno Viani Se avesse potuto scegliere i riti del suo ultimo saluto, Silvestro Pintori, 60 anni, avrebbe probabilmente scelto un brindisi, dopo aver aperto per i tanti amici una bottiglia di barolo di quello buono: lui, sommelier di professione e ristoratore da una vita, scopertosi artista per passione una ventina d’anni fa, se n’è andato nel giro di tre mesi, dopo la diagnosi di un tumore che non gli ha lasciato scampo.
Fonte: Secolo XIX Genova.
Cantina Valtidone II successo della qualità.
Un esempio di cooperazione che dura da sessant’anni Cantina Valtidone II successo della qualità. Crescere con la ricerca della qualità per trainare un movimento eno-turistico in grado di valorizzare il territorio e le sue peculiarità agro-alimentari. La Cantina Valtidone ha iniziato qualche anno fa un percorso di rilancio che ha portato a grandi riconoscimenti e ottimi risultati commerciali, scrollandosi di dosso quell’etichetta di vino “minore” che spesso molti territori hanno immeritatamente appiccicata addosso perché con meno blasone e storia rispetto alle regioni di punta del movimento enologico italiano.
Fonte: Cittadino di Lodi.
Un’etichetta super selezionata Storia e innovazione: nasce 50 Vendemmie.
Uve provenienti da vigneti impiantati mezzo secolo fa dà vita ad un vino di grande appeal Un’etichetta super selezionata Storia e innovazione: nasce 50 Vendemmie Storia, qualità e caratteristiche di un territorio vivono insieme in un’etichetta speciale super-selezionata. Nel 2016 è nato il progetto “50 Vendemmie”, brand che identifica vini ottenuti da vigneti impiantati il medesimo anno della prima vendemmia della Cantina o in precedenza «Abbiamo coniugato il traguardo del mezzo secolo della Cantina Valtidone con la nostra terra – spiega Fornasari -. L’uva per produrre questa etichetta è stata selezionata dai vigneti impiantati 50 anni fa.
Fonte: Cittadino di Lodi.
Un gradimento che arriva sia dai clienti che dagli esperti.
Migliorare la comunicazione e l’appeal di Cantina Valtidone per giocare appieno il ruolo di grande cantina che è già nei numeri e nella qualità dei prodotti. È il percorso intrapreso dalla Cantina già da qualche anno ormai. «I nostri vini sono di ottima qualità, riconosciuti non solo dai clienti ma anche dagli esperti del settore, ma in alcuni casi paghiamo ancora una reputazione territoriale che non è al livello della migliore tradizione enologica italiana – afferma il presidente Fornasari.
Fonte: Cittadino di Lodi.
Vino italiano? Costa un terzo in meno di quello francese.
Il vino Italiano di media costa un terzo in meno di quello francese Secondo i dati Coldiretti-Censis, il vino italiano è venduto a quasi un terzo in meno (-29%) di quello francese nonostante la sua crescita qualitativa.
Fonte: Eco di Bergamo.
Vino e Sapori, la strada fa rete Una mostra al Kilometro Rosso.
La promozione. Enrico Rota: «Soci in forte crescita, dai 38 del 2018 agli attuali 234». Esposte fino al 17 dicembre 24 immagini di «Satira in tavola» La promozione del territorio passa attraverso una rete sinergica di collaborazioni. La Strada del Vino Valcalepio e dei Sapori della Bergamasca prosegue la sua opera di aggregazione di enti pubblici, aziende private, associazioni e scuole. L’appuntamento per il bilancio di fine anno è coinciso con l’inaugurazione della mostra «La Satira a Tavola», organizzata in collaborazione con il Fondo Paolo Moretti e l’azienda Grifal, con il contributo della Camera di Commercio di Bergamo.
Fonte: Eco di Bergamo.
Vino e cibo in centro C’è il Wine Festival.
L’iniziativa Oggi, domani e domenica evento organizzato da Claudio Bizzozero e Confesercenti Como Oggi, domani e i15 dicembre si terrà la seconda edizione natalizia di quello che sta diventando un appuntamento fisso per gli amanti del buon vino e del buon cibo. Il Lake Como Wine Festival, patrocinato dal Comune di Como e organizzato da Claudio Bizzozero in collaborazione con Confesercenti Como e numerosi enti, associazioni e sponsor, a si terrà nello specifico: oggi dalle 18 alle 21, domani dalle 11 alle 21 e domenica 5 dicembre dalle 11 alle 20.
Fonte: Provincia Como.
Un nuovo vino in 20 ristoranti.
A fine cena i commensali potranno esprimere un giudizio sul vino in forma anonima compilando una scheda di gradimento. Quanto sareste disposti a pagare una bottiglia di vino al ristorante? E quanto acquistandola in enoteca? E soprattutto: una bottiglia di vino attira di più se campeggia su un 6×3 o se la si ritrova al ristorante “offerta dalla ditta”? Cantine Teanum di San Severo lancerà il suo “Sumarello” dal 6 al 12 dicembre in circa 20 ristoranti della Capitanata. E lo farà adottando una strategia di marketing non convenzionale. Una ricerca di mercato sul campo.
Fonte: L’Edicola del Sud Foggia.
Intervista a Salvatore Taronno – Note molto positive per ristoratori e produttori di vino pugliesi.
Domenica sera presso il Seminario saranno presentate le guide Slow Wine e quella delle Osterie di Italia. Note molto positive per la Puglia dello slow food e delle slow wine..
Fonte: Quotidiano di Bari.
I sedici cavalieri del Supertuscan «Noi per il Rinascimento del vino».
Nasce un comitato dall’unione delle cantine d’eccellenza che producono nel territorio del Chianti Classico Piero Antinori «I Supertuscan sono stati decisivi nel rilancio del nostro vino». In principio fu il Vigorello, dell’azienda San Felice di Castelnuovo Berardenga, anzi di Villa a Sesta, che sarà pure una frazioncina ma rimane un concentrato unico tra vini griffati e ristoranti stellati. Correva l’anno 1968, e intanto da un’altra parte del Vigneto Toscana, sul mare, nasceva un’altra «anomalia», quel Sassicaia che avrebbe decretato l’immensa fortuna di Bolgheri.
Fonte: Nazione Toscana.
Cantina Montelliana vola: fatturato di 40 milioni.
II bilancio Cantina Montelliana vola: fatturato di 40 milioni (L.13on) La cantina Montelliana è in crescita: 40.350.000 euro di fatturato, 15.500 mila bottiglie prodotte in 12 mesi. Tale il bilancio dell’ultimo anno perla realtà di Caonada e che ha approvato domenica il bilancio 2020/2021, alla presenza di 200 soci. Durante l’assemblea, sono stati illustrati i risultati raggiunti, gli investimenti che la Cantina ha pianificato e i numeri della vendemmia 2021.
Fonte: Gazzettino Treviso.
«Prosecco Doc e Imoco stesso spirito di squadra».
Un connubio vincente, queste le parole per riassumere la partnership tra Imoco Volley e il Consorzio Prosecco DOC. Connubio che, da questa stagione, ha conferito la denominazione Prosecco DOC Imoco alle pantere in campionato, Coppa Italia e Mondiale per club. Due brand del territorio trevigiano in forte espansione, cui ha fatto seguito ieri la presentazione di una nuova maglia di colore rosa al Palaverde diventato un set per lo shooting fotografico (con Santarelli ad un certo momento uscito dagli spogliatoi in papillon e vassoio in mano), indossata dalle giocatrici alla presenza del presidente Piero Garbellotto, del direttore generale Luca Giavi e del presidente del Consorzio Prosecco DOC Stefano Zanette.
Fonte: Gazzettino Treviso.
Per la Cantina Montelliana fatturato oltre 40 milioni.
Oltre 200 soci, allargati gli spazi produttivi Per la Cantina Montelliana fatturato oltre 40 milioni Un bilancio 2020-21 più che positivo quello presentato domenica a circa 200 soci della Cantina Sociale Montelliana e dei Colli Asolani. «La nostra crescita di produzione e di fatturato (che ha raggiunto 40,35 milioni di euro) è ormai una costante», ha detto il presidente Andrea Dalla Porta.
Fonte: Tribuna Treviso.
II prosecco ispira il design Una nuova maglia rosa per il Mondiale in Turchia.
Il giallo e il blu, colori sociali e simbolo della città di Conegliano, resteranno quelli ufficiali, ma da domani le pantere sfoggeranno in campo anche una nuova combinazione cromatica. A dominare sarà infatti il ros a, derivato dalla principale sponsorizzazione che in questa stagione caratterizza le gare di campionato e si riproporrà in Coppa Italia e al Mondiale per club in Turchia. La collaborazione tra Imoco Volley e Consorzio Prosecco Doc, già attiva da molti anni.
Fonte: Tribuna Treviso.
Caviro investe 20 milioni di euro in una nuova cantina.
Gerardo Cesari, la storica azienda veronese fondata nel 1936 e dal 2014 di proprietà del Gruppo Caviro, apre le porte della cantina di Fumane, nel cuore della Valpolicella Classica. Dedicata all’appassimento, alla pigiatura e alla fermentazione dell’Amarone e del Ripasso, la nuova cantina, dal design moderno e immersa nei vigneti, è stata realizzata grazie a un investimento di circa 20 milioni di euro e consentirà di raggiungere un volume produttivo di 4 milioni di bottiglie all’anno.
Fonte: Mark Up.
‘Cantine d’Italia’, edizione 2022 racconta 820 aziende.
E’ un racconto, anche se nella forma della guida, che si dipana tra 820 aziende del vino, la nuova edizione di ‘Cantine d’Italia’, edita da Go Wine e coordinata dal presidente dell’associazione, Massimo Corrado. Un’opera, presentata oggi a Milano, pensata per l’enoturista, partendo dalla cantina “come luogo dove uomini e donne del vino operano e progettano il loro lavoro, dove sono portatori di storie e tradizioni familiari, oppure di più recenti investimenti”, spiega il curatore.
Fonte: ANSA.it.
5 cantine di design da scoprire in Toscana, dove architettura e vino si legano indissolubilmente.
Il connubio tra architettura e vino è il filo conduttore che lega cinque aziende vinicole della Toscana. Dal Chianti Classico al Valdarno, dalla costa a Montepulciano, gli amanti del vino possono sbizzarrirsi in queste regioni, produttrici di vini pregiati e amati in tutto il mondo. Antinori, Il Borro, Caiarossa, Salcheto e Petra sono le 5 cantine di design che meritano una visita.
Fonte: TgTourism.
Riconoscimenti alla Cantina di Toblino dalla Luiss di Roma.
I complimenti del vicepresidente Tonina e dell’assessore Zanotelli: «Risultati che premiano un percorso sinergico avviato da tempo». Il vino trentino si fa onore in Europa e in Italia. La Cantina di Toblino ha nei giorni scorsi ottenuto il premio «Industria Felix. L’italia che compete» alla Luiss di Roma per le performance gestionali e finanziarie.
Il premio, assegnato dall’omonimo magazine, riconosce i primati delle aziende italiane rispetto ai principali parametri di bilancio.
Fonte: L’adigetto.
Vino: Uiv, è boom rincari. Aziende costrette a rivedere i listini.
Castelletti, ‘bolletta’ da 1miliardo, chiediamo l’attenzione del governo nella Legge di Bilancio. Il vino vola in doppia cifra nelle vendite sia in Italia che in Europa, ma ha comunque poco per cui brindare. Colpa del boom di rincari, anch’essi in doppia cifra, che influiscono nell’ordine del 30% sul prodotto finito. Una bolletta per il settore di oltre 1 miliardo di euro, che costringerà le imprese entro breve a rivedere i listini precedentemente accordati con distributori e importatori. E’ l’allarme lanciato dall’Unione italiana vini (Uiv).
Fonte: ANSA.it.
Il vino bianco più buono del mondo è italiano: classifica Wine Enthusiast 2021.
La classifica americana “The Enthusiast 100: The Best Wines of 2021” ha decretato come vino bianco più buono del mondo un prodotto italiano. Di cosa si tratta. Ogni anno, una rivista americana decreta la classifica dei 100 vini migliori al mondo. Per il 2021, la giuria ha deciso che il vino bianco più buono del mondo proviene dall’Italia. Altri 17 vini in classifica sono di origine italiana, sancendo il primato dell’Italia nella produzione vinicola di qualità.
Fonte: Inran.
Coldiretti-Censis: vino italiano costa 30% in meno del francese.
Nonostante boom dell’export, preoccupano rincari. Il vino italiano viene venduto a quasi 1/3 in meno (-29%) del prezzo di quello francese, nonostante la crescita qualitativa riconosciuta dall’aumento dell’export. E’ quanto emerge da una analisi Coldiretti/Censis secondo la quale il vino tricolore sarebbe maggiormente penalizzato dalla crescita dei costi di produzione per i rincari internazionali di vetro, tappi, etichette, energia e trasporti.
Fonte: Askanews.
Vetro per le bottiglie di vino introvabile e costoso. Per l’Italia un aumento da un miliardo di euro.
L’allarme dei produttori: prezzi cresciuti anche del 20% e tempi di consegna passati da 2 a 6 settimane. Da gennaio si rischia un ritocco al rialzo dei listini per i consumatori. Ci mancava anche il vetro. In questa difficile ricerca di un equilibrio tra ripartenza del mercato del vino, recrudescenza della pandemia e rincari delle materie prime, il Vigneto Italia si trova alle prese con la difficoltà di reperire le bottiglie. “I tempi di consegna sono passati da due a sei settimane e non sempre i carichi arrivano a destinazione.
Fonte: La Repubblica.
Vino, il terribile anno della Borgogna potrebbe terminare con dell’ottimismo.
Il 2021, anno catastrofico per la Borgogna, si è concluso con un evento che ha riportato l’ottimismo tra i produttori di vino locali. Gli appassionati di vino hanno senza ombra di dubbio seguito con il fiato sospeso il susseguirsi di catastrofi portate dal 2021 in Borgogna, a partire dalle rigidissime gelate intorno ad aprile. Proprio mentre le viti stavano esponendo alla timida aria primaverile le gemme, infatti, le temperature subirono un calo improvviso, costringendo i vigneron ad accendere candele tra i vigneti per tenerli al caldo.
Fonte: Dissapore.
Vino, Consorzio Chianti chiede di anticipare lo sbarco sul mercato dell’annata 2021.
Una mossa necessaria, secondo il Consorzio, per evitare scarsità di prodotto in vendita alla luce del calo della produzione. Il Consorzio di Tutela Vino Chianti chiede alla Regione Toscana di anticipare di due mesi l’immissione sul mercato dell’annata 2021, spostandola al 1 gennaio 2022.
Fonte: Il Cittadino Online.
Vino, boom di rincari (+30%). Uiv: aziende costrette a ricontrattare listini.
Il vino vola in doppia cifra nelle vendite sia in Italia che in Europa, ma ha comunque poco per cui brindare. Colpa – rileva Unione italiana vini (Uiv) – del boom di rincari, anch’essi in doppia cifra, che influiscono nell’ordine del 30% sul prodotto finito.
Fonte: Agricultura.it.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Fare Cantina, impianti completi di confezionamento e imbottigliamento del vino.
A risentirci a domani.