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Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di domenica 22 gennaio 2023!
Le news di oggi, sono state offerte da QuidQuid Srls strategie tecniche commerciali per potenziare il tuo business.
Bassetti sui vini «No alle etichette con gli allarmi sulla salute».
La risposta a Viola Bassetti sui vini. Ad Antonella Viola, che ha apprezzato la decisione dell’Irlanda, approvata dalla Commissione europea, di equiparare l’alcol alle sigarette e di inserire gli avvertimenti alla salute nelle etichette degli alcolici, replica Matteo Rassetti. «L’alcol è incluso nella lista delle sostanze cancerogene di tipo i, come amianto e benzene. E chiaro il legame tra consumo di alcol e alcuni tumori», aveva detto la biologa dell’Università di Padova, aggiungendo che «chi beve ha il cervello più piccolo, come dimostrato da recenti studi». Rassetti, che ha pubblicato su Facebook una sua foto con un bicchiere di vino rosso, spiega: «Sembra un post polemico, ma non è così.
Fonte: Corriere della Sera.
Mosto o vino purché cotto.
Secondo quanto decretato da Columella, che ne scrisse già nel I secolo d.C., le vie del vincotto sono almeno due: «defrutum», particolarmente apprezzato già nella cucina di Apicio, se ridotto di un terzo, oppure «sapa» se ridotto della metà. Dagli scritti di Columella, appunto, apprendiamo che già presso i romani era usanza ravvivare le carni col mosto cotto. E così veniva usato anche in preparazioni dolci, come nelle torte, dove compariva come edulcorante ante litteram, mentre si faceva energizzante se allungato con acqua e la sua versione fermentata e cruda veniva apprezzata come tonico appetitoso e inebriante. Oggi sono altri i parametri per stabilire se si può parlare di mosto cotto o di vino cotto, in base alla sua consistenza.
Fonte: Espresso.
Destinazione Prosecco.
Una denominazione vincente e una famiglia che da cinque generazioni punta sulla qualità. In un territorio che traina l’export delle bollicine Delittuoso sottovalutare il paradigma di successo del Prosecco, fenomeno capace di trascinare, in deflativo generalizzato (che riguarda, ovviamente, anche il mercato del vino), il comparto degli spumanti italiani, capaci di raggiungere, oltre al traguardo spaventoso di quasi un miliardo di bottiglie prodotte (970 milioni nel 2022), valori di export (dati Uiv-Ismea) superiori ai due miliardi. Il Prosecco, nella fattispecie, nome che unisce tre denominazioni, Prosecco DOC, Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene DOCG e Asolo Prosecco DOCG, due regioni (Veneto e Friuli-Venezia Giulia) e nove province che lo delimitano, è la riprova di quanto un coordinamento territoriale sapiente, unito ad un lavoro impeccabile sul marchio, possano realizzare.
Fonte: Espresso.
L’e-commerce? Dopo il lockdown bocciato dai consumatori di vino.
Segna il passo l’e-commerce di vino in Italia. Dopo il pieno durante il lockdown, che aveva portato – tra il 2019 e il 2021 – alla crescita monstre del 250% del business online in Gdo e in alcune tra le principali piattaforme digitali di vendita, il 2022 chiude con un calo del 15% nei volumi e addirittura del 23% nei valori. Un dato, rileva l’Osservatorio Uv-Ismea su base Ismea-Nielsen IQ – che monitora sia le vendite online dei retailer che quelle di Glovo, Amazon e similari sul web, meno vistoso ma comunque significativo, che segna un ritorno alla normalità anche per chi ha approfittato dell’anomalia pandemica per sostituirsi ai mercati tradizionali. Da Unione italiana vini invitano però a osservare il bicchiere mezzo pieno: «Anche con lo stop dei 2022, rispetto al pre-covid in 2 anni il business del vino online è triplicato nei suoi volumi – ha detto il segretario generale di Unione italiana vini, Paolo Castelletti – adesso si dovrà assestare, consolidare.
Fonte: Gazzetta del Mezzogiorno.
Garofano guida le donne del vino fari puntati su promozione e qualità.
Garofano dell’azienda Garofano Vigneti e Cantine di Copertino (Lecce) a guidare le Donne del Vino Puglia per il prossimo triennio 2023-2025. Eletta all’unanimità nel corso del consiglio direttivo, Renata, che subentra a Marianna Cardone, ha ringraziato le socie per la fiducia, assicurando il massimo impegno nel suo nuovo ruolo: “Emozionata e onorata di poter rappresentare le Donne del Vino pugliesi per il prossimo triennio, consapevole di avere un’eredità importante da custodire grazie ad una delegata che ha guidato la delegazione per sette anni con grande grinta e determinazione, e a un bel lavoro di squadra che è il nostro punto di forza da sempre.
Fonte: Gazzetta del Mezzogiorno.
Terre d’Oltrepò, tre tappe verso il Cda.
Pavia, il percorso assembleare dopo il terremoto-dimissioni Terre d’Oltrepò, tre tappe verso il Cda BRONI (Pavia) Tre incontri plenari prima dell’assemblea (la terza in tre anni) che il 21 febbraio prossimo eleggerà il nuovo CdA. Questo l’iter deciso per i circa 600 soci di Terre d’Oltrepò dopo che l’attuale organo esecutivo è decaduto per le dimissioni (in due tornate) di sette consiglieri. Le riunioni con i soci prenderanno il via domani sera a Santa Maria della Versa e proseguiranno martedì a Broni e quindi ancora giovedì alla Certosa Cantù di Casteggio.
Fonte: Giorno.
Intervista a Mariano Bizzarri – «Studio il cancro da anni: il vino lo combatte» – «La Viola non è preparata Il vino combatte il cancro e non va criminalizzato».
L’oncologo Mariano Bizzarri, professore di patologia clinica alla Sapienza, critica Antonella la Viola: «Una dose moderata di vino rosso riduce l’incidenza di diverse malattie, tra cui alcuni tumori. In altri casi c’è un’azione anti tumorale diretta. Il cervello di chi beve si restringe? Quello studio è stato criticato». «La Viola non è preparata II vino combatte il cancro e non va criminalizzato» Parla l’oncologo della Sapienza: «Studio i tumori da anni, un uso moderato aiuta la prevenzione. La riduzione del cervello? Quello studio è stato criticato». L’attacco al vino, che sarebbe veleno per l’organismo e ridurrebbe il cervello, lanciato dall’immunologa Antonella Viola in un’intervista al Corriere del Veneto, ha lasciato esterrefatto l’oncologo Mariano Bizzarri, professore di patologia clinica alla Sapienza.
Fonte: La Verita’.
Vino, l’e-commerce frena Torna l’acquisto diretto.
Segna il passo l’e-commerce di vino in Italia. Dopo il pieno nei lockdown, che aveva portato, tra il 2019 e il 2021, alla crescita-monstre del 250% del business online in Gdo e in alcune tra le principali piattaforme digitali di vendita, il 2022 chiude con un calo de115% nei volumi e addirittura del 23% nei valori. Un dato, rileva l’Osservatorio Uv-Ismea su base Ismea-Nielsen IQ – che monitora sia le vendite online dei retailer che quelle di Glovo, Amazon e similari sul web, meno vistoso ma comunque significativo, che segna un ritorno alla normalità anche per chi ha approfittato dell’anomalia pandemica per sostituirsi ai mercati tradizionali.
Fonte: Messaggero.
Donne del vino, Martino nel cda.
La produttrice di Rionero in Vulture rappresenterà la Basilicata: è la prima volta Donne del vino, Martino nel cda Prestigioso riconoscimento per l’ex p ridente del Consorzio di tutela dell’Aglianico. La produttrice Carolin Martino, di Rionero in Vulture, è entrata a far pare del consiglio di amministrazione dell’associazione nazionale “Le donne del vino” e rappresenterà la Basilicata per il triennio 2023-2025. Per la prima volta, dalla nascita dell’associazione, sarà rappresentata la regione Basilicata. Carolin Martino è nata e cresciuta nel mondo del vino, tra botti e profumi di travasi e ha sempre proiettato il proprio futuro in questo settore e nell’azienda di famiglia guidata dal padre Armando.
Fonte: Quotidiano del Sud Basilicata.
Per amanti del vino corso da sommelier.
Per gli amanti del vino è in programma un corso di primo livello di sommelier. Sarà presentato domani alle 20.30 nella sede Ais Romagna in via delle Fragole a Cesena. La prima lezione del corso invece è prevista lunedì 30 gennaio nella stessa sede. Dedicato agli appassionati del vino, il corso di primo livello propone un’immersione di base in questo mondo con l’apprendimento degli aspetti principali della degustazione, della viticoltura, dell’enologia e i primi rudimenti del corretto servizio del vino.
Fonte: Resto del Carlino Cesena.
Parte dal Friuli la campagna contro l’Ue a difesa del vino.
Partirà dal Friuli Venezia Giulia la reazione dei territori italiani contro le etichettature proposte dall’Ue per i prodotti alimentari e per il vino. Lo annuncia il Consiglio regionale del Fvg. A marzo – spiega una nota – si riunirà a Trieste il coordinamento Politiche europee della Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni – presieduto dal presidente del Consiglio Fvg, Piero Mauro Zanin -, con l’obiettivo di produrre la Carta Fvg, ovvero «un ordine del giorno impattante quanto unitario che rappresenti la posizione comune di tutte le Regioni sul problema delle etichettature ‘killer’ proposte dalla Ue su prodotti di enorme rilievo socioeconomico quali ad esempio il vino».
Fonte: Gazzettino Pordenone.
Alleanza fra le regioni per contrastare nell’Ue le etichette anti vino.
I Friuli Venezia Giulia si fa promotore di una “Carta” da recapitare alle istituzioni europee Il summit si terrà in marzo: nel documento si chiederanno valutazioni scientifiche imparziali Alleanza fra le regioni per contrastare nell’Ue le etichette anti vino. Sarà il Friuli il territorio capofila da cui partirà la controffensiva italiana a quella che il presidente del Consiglio regionale Piero Mauro Zanin, ha definito «la scure proibizionista e omologatrice da parte di istituzioni sovranazionali, in questo caso un’Unione europea che sembra viaggiare troppo a trazione nordica a scapito delle eccellenze agroalimentari dei Paesi mediterranei, in primis l’Italia».
Fonte: Messaggero Veneto.
Vino, nell’e-commerce vincono le bollicine Ma le vendite frenano.
Segna il passo l’e-commerce di vino in Italia. Dopo il pieno durante il lockdown, che aveva portato – tra i12019 e il 2021 – alla crescita monstre del 250% del business online in Gdo e in alcune tra le principali piattaforme digitali di vendita, il 2022 chiude con un calo del 15% nei volumi e addirittura del 23%neivalori. Un dato, rileva l’Osservatorio Uv-Ismea su base Ismea-Nielsen IQ – che monitora sia le vendite online dei retailer che quelle di Glovo, Amazon e similari sul web, meno vistoso ma comunque significativo, che segna un ritorno alla normalità anche per chi ha approfittato dell’anomalia pandemica per sostituirsi ai mercati tradizionali.
Fonte: Piccolo.
L’alert sulle bottig lie di vino I produttori: «È per colpire la cultura e la qualità italiane».
Dal Gradiscano al Collio una levata di scudi contro la scelta fatta dall’Irlanda e I silenzi dell’Europa «Qualsiasi prodotto fa male se assunto in modo eccessivo e non paragonateci alle sigarette» L’alert sulle bottiglie di vino I produttori: «È per colpire la cultura e la qualità italiane». Il caso delle etichette “health alert” (allerta sanitaria) sulle bottiglie di vino scatena l’indignazione del mondo vitivinicolo. Entro il 2026 sulle bottiglie degli alcolici venduti in Irlanda dovranno essere apposte nuove etichette che avvertano le persone dei rischi legati al consumo. E l’Europa, che a riguardo non si è espressa, di fatto ha spalancato le porte affinché il dibattito si allarghi anche agli altri Paesi dell’Ue.
Fonte: Piccolo Gorizia.
Venturini: «Va tutelato l’export della catena».
Notevole la preoccupazione anche da parte dell’associazione Città del Vino Fvg per le possibili ricadute sul sistema vitivinicolo regionale. «La salute va tutelata, e su questo non si discute, ma diciamo no — afferma il coordinatore regionale Tiziano Venturini — a opere di demonizzazione e sì invece al proseguimento della strada dell’educazione al consumo consapevole». Venturini, infatti, con l’Associazione nazionale Città del Vino, il cui presidente Angelo Radica ha fatto appello al governo affinché intervenga in sede comunitaria, in modo che sia fatta chiarezza nel tutelare un comparto che rappresenta il Made in Italy nel mondo e per difendere un prodotto come il vino al centro della dieta mediterranea.
Fonte: Piccolo Gorizial.
Roppa guida la nuova squadra delle Donne del Vino in regione.
Una nuova squadra guiderà le Donne del Vino del Friuli Venezia Giulia. Si sono svolte nei giorni scorsi, al ristorante Al Ponte di Gradisca d’Isonzo, le elezioni del sodalizio tutto al femminile, recentemente premiate sempre nella Fortezza in occasione del Gran Premio Noé all’enoteca Serenissima, per il triennio 2023-2025. Eletta delegata regionale Elena Roppa, professionista che opera nel marketing del vino, unitamente a un team di tre vice delegate composto dalla produttrice di vino Sabrina Savorgnan Di Brazzà e dalle sommelier ed esperte di vino Maria Teresa Gasparet e Rosa Prisciandaro.
Fonte: Piccolo Gorizia.
Ecco come si diventa sommelier. Al via il corso promosso da Ais.
Con l’inizio del nuovo anno tornano anche le attività formative dell’Associazione Italiana Sommelier della Liguria. Martedì, alle ore 16 all’Hotel Stella del Mare di viale Millo a Chiavari, prende il via il corso pomeridiano di qualificazione professionale per sommelier della Delegazione del Tigullio e promontorio di Portofino. Il corso è di primo livello e approfondisce gli argomenti di viticoltura, enologia, tecnica della degustazione e del servizio, che rappresentano le basi della professionalità del sommelier, a partire dalla corretta temperatura di servizio dei vini fino all’organizzazione e alla gestione della cantina.
Fonte: Secolo XIX Levante.
Dalla Val Seriana all’Etna per stupire «poco a poco».
A Picca, in siciliano «a poco a poco». Perché il vigneto secolare di nerello mascalese alle pendici dell’Etna, allevato ad alberello, poco produce. Se n’è accorto Ferdinando Imberti da Fiorano al Serio, titolare dell’omonima ditta di legnami, che alcuni anni fa lo ha acquistato affidandolo all’enologo Paolo Caciorgna. A poco a poco, anno dopo anno, il vino s’è fatto sempre più buono. Superbo 11 2017 che esprime il carattere dei terreni vulcanici: profumi balsamici, delicatamente aromatici (mirto); finezza ed eleganza al palato, morbido con finale di rabarbaro.
Fonte: Corriere della Sera Bergamo e Treviglio.
La viticoltura tra etichette allarmistiche e rincari.
Coldiretti lancia l’allarme per le scritte autorizzate dall’Ue in Irlanda. E non è l’unico problema… La viticoltura tra etichette allarmistiche e rincari in crescenti per il lavoro in vigna, dall’altro 1 allarme per le etichette con scritte allarmistiche simili a quelle che si trovano da anni sui pacchetti di sigarette. E’ una situazione difficile quella della viticoltura e a lanciare l’allarme, in particolare per le etichette che sono state autorizzate in Irlanda. «Le etichette allarmistiche sul vino in Irlanda che rappresentano un pericoloso precedente che – afferma la Coldiretti – rischiano di aprire le porte a una normativa comunitaria ingiustificata, capace di influenzare negativamente le scelte dei consumatori, come dimostra il fatto che quasi un italiano su quattro (23%) smetterebbe di bere vino o ne consumerebbe di meno se in etichetta trovasse scritte allarmistiche come quelle apposte sui pacchetti di sigarette.
Fonte: Giornale di Sondrio Centro Valle.
Intervista a Salvatore Vullo – “C’è futuro, le strutture possono riaprire e riorganizzarsi”.
L’esperto in politiche di valorizzazione del territorio spiega l’importanza di investire sull’enoturismo Salvatore Vullo è un esperto di politiche e valorizzazione delle produzioni agricole della Regione Piemonte, ha lavorato come funzionario per 37 anni nel settore agricoltura e fino al 2016 (anno della pensione) è stato un punto di riferimento per le strutture di promozione riconosciute dalla Regione. La chiusura temporanea o permanente di alcune Botteghe del Vino e Cantine comunali rappresenta un evento negativo perla promozione del territorio astigiano, come si potrebbe rimediare? «Intanto bisogna precisare che le strutture riconosciute dalla Regione Piemonte hanno la possibilità di riorganizzarsi e riaprire i battenti.
Fonte: Stampa Asti.
Le botteghe del vino che non esistono più – Calice vuoto.
Era il 1980 quando la Regione promosse la nascita di Enoteche e botteghe del vino comunali nell’Astigiano ne sorsero una quindicina ma oggi quasi la metà ha chiuso i battenti, era il 1980 quando la Regione Piemonte con la legge 37 offri J la possibilità a Comuni e produttori vinicoli di realizzare punti di promozione territoriale e vendita di vini e prodotti tipici. Aveva intuito (forse troppo in anticipo), che un giorno sarebbero arrivati gli enoturisti ad animare le colline astigiane. In provincia di Asti, nel giro di pochi anni, sorsero Enoteche Regionali, Cantine Comunali e Botteghe del Vino, se ne contarono più di una quindicina.
Fonte: Stampa Asti.
Intervista a Danilo Machetti – “Anche nell’enologia la promozione va adattata ai tempi “.
” Il ristoratore analizza i cambiamenti “I visitatori cercano il contatto con produttori In questo mondo del XXI secolo, veloce, connesso, sempre pronto e reattivo ai cambiamenti di ogni genere sarebbe davvero bizzarro pensare che il «pianeta vino» e i suoi moltissimi frequentatori e appassionati non siano pure loro sottoposti a mutamenti rapidi e, spesso, poco prevedibili. Negli ultimi quarant’anni i consumi, i consumatori, i confini e le aspettative del mondo enologico hanno davvero subito rivolgimenti copernicani. Questi si sono verificati anche nelle nostre colline e cantine ed ancora di più tra le fila dei nostri eno appassionati.
Fonte: Stampa Asti.
Falsi vini pregiati venduti in Nord Europa “Contraffatte anche le etichette di Gaja”.
Diciannove imputati per frode ad Asti, la cantina di Barbaresco è parte civile al processo Falsi vini pregiati venduti in Nord Europa “Contraffatte anche le etichette di Gaja”. Migliaia di bottiglie di vini comuni venduti in Svizzera e Germania con i marchi di alcune fra le più importanti case vinicole italiane. Una presunta frode in commercio da centinaia di migliaia di euro scoperta tra il 2019 e i12020 dalla Guardia di Finanza. Al centro Paolo Marcarino, 43 anni, produttore vinicolo di Canelli che ha ampliato la storica azienda di famiglia raggiungendo fatturati ragguardevoli. Secondo le accuse del pm Francesca Dentis, sarebbe lui uno degli uomini-chiave del raggiro
Fonte: Stampa Cuneo.
Dal bollino anti-cancro alle tesi di Viola i produttori di vino vanno al contrattacco – Etichette anti-cancro sulle bottiglie di vino «L’Europa le blocchi».
Lo scontro Parte una raccolta di firme da presentare all’Unione Europea. «E l’immunologa sa che il problema è [abuso» Novella Pastorelli, presidente del Consorzio del Primitivo Dal bollino anti-cancro alle tesi di Viola i produttori di vino vanno al contrattacco I produttori pugliesi di vino non ci stanno e reagiscono con una petizione da inviare a Bruxelles. Così replicano alla decisione della Ue di lasciare ai paesi membri la facoltà di mettere etichette sulle bottiglie di vino che avvertano sui pericoli per la salute, alla decisione dell’Irlanda che va in questa direzione e, per ultimo, alle dichiarazioni dell’immunologa Antonella Viola sulla pericolosità dell’alcool. a pagina 2 Bedllt Primo piano Economia e salute Etichette anti-cancro sulle bottiglie di vino «L’Europa le blocchi».
Fonte: Corriere del Mezzogiorno Puglia.
Intervista a Pier Luigi Lopalco – Lopalco sta con la collega «Fa male, lo dice l’Oms» – Lopalco sta con la collega Viola «Il bicchiere sicuro? Non esiste».
Il vino, al pari di tutti gli alcolici, è cancerogeno, come dice l’Oms. Più se ne consuma più alto è il rischio». L’epidemiologo Lopalco interviene nella polemica sul consumo di vino. Lopalco sta con la collega Viola Il bicchiere sicuro? Non esiste» L’ex assessore dalla parte dell’immunologa finita al centro di una bufera «È stato definitivamente acclarato che l’alcol ha un effetto cancerogeno» L’intervista di Francesco Stoppoll s*m Nella discussione sul pericolo dell’alcool, due cose bisogna evitare, secondo l’epidemiologo Pier Luigi Lopalco, ex assessore alla sanità e ora consigliere regionale: pensare di saperne più degli studiosi e bere troppo. Ha seguito le polemiche sulle dichiarazioni della sua collega Antonella Viola? «Sì e penso che la prima cosa da evitare è di innescare polemiche sulla base di espressioni come “io penso che” oppure “secondo me”.
Fonte: Corriere del Mezzogiorno Puglia.
I Mondiali vinti dai bianchi siciliani.
Nel 2022 il Qatar è stato il primo importatore per effetto della kermesse sportiva con un incremento del +209%, l’Isola ha avuto il maggiore exploit tra i fornitori (+920%) Effetto guerra: la nostra produzione ha invece subito un calo in Russia (-7,7%), mentre ha conquistato posizioni in Ucraina (+39,6%). I Mondiali di calcio del Qatar non li ha vinti solo la Nazionale dell’Argentina, ma anche i vini bianchi siciliani. A certificarlo è l’annuale Wine Monitor di Nomisma presentato a Bologna. Secondo i dati illustrati da Denis Pantini, lo scorso anno nel mondo ci sono stati mercati che hanno notevolmente ridotto l’import, come Germania e Cina, e altri che lo hanno, al contrario, sviluppato. In testa c’è stato proprio il Qatar che, per effetto della “febbre” dei Mondiali, da gennaio a ottobre (ma soprattutto verso la parte finale del periodo) ha registrato un +209% di importazioni di vino.
Fonte: Sicilia Catania.
Bottiglie di solidarietà, Wine&Siena dice sì.
La kermesse aderisce alla campagna in sostegno dei malati oncologici. La raccolta di eccellenze servirà a finanziare progetti per loro. Si terrà al Santa Maria della Scala dal 27 al 30 gennaio e radunerà circa 600 etichette provenienti da tutta Italia. WineeSiena ha aderito all’invito di QuaViO odv, organizzazione di volontariato impegnata a Siena e provincia nelle cure palliative a malati oncologici, che chiede ai produttori presenti alla kermess del vino che si terrà dal 27 al 30 gennaio al Santa Maria della Scala, di donare una loro bottiglia. L’obiettivo: raccogliere prodotti di eccellenza da destinare ad iniziative di raccolta di fondi utili a finanziare un nuovo progetto di sostegno psicologico.
Fonte: Nazione Siena.
Da Masterchef al vino di Riparbella Scelta d’amore per Francesca che apre un’enoteca in cantina.
La storia IcAecilia Morello Riparbella Si è candidata alle selezioni di Masterchef per gioco, e perché la cucina, e tutto ciò che ruota intorno all’enogastronomia, la appassionano da sempre, tanto che ne ha fatto un lavoro. Francesca Filippone, originaria del Lago Maggiore, dopo 15 anni tra Cina, Hong Kong e Sudafrica, si è stabilita a Riparbella da quando ha conosciuto il suo compagno, Leopoldo Papi, figlio dei fondatori dell’azienda vitivinicola riparbellina Pakavran Papi – Enzo Papi ed Amineh Pakravan hanno due figli: Leopoldo e Chiara, che li affiancano nell’azienda, di cui Francesca è direttore commerciale. Innamorata della cucina «M as terchef è stata un’esperienza bellissima e intensa – dice.
Fonte: Tirreno Piombino-Elba-Cecina-Rosignano.
Vino, torna la convivialità: primo calo per l’e-commerce.
I prezzi sono scesi del 9,5%: acquistate 10,2 milioni di bottiglie per 52 milioni di euro. Stravince il Prosecco Vino, toma la convivialità: primo calo per Fe-commerce Nel 2022 in flessione del 23% il valore delle vendite sul web Ma Capaldo avverte: «Sarebbe un errore abbandonare l’online». Segna il passo l’e-commerce di vino in Italia. Dopo il pieno durante il lockdown, che aveva portato – tra il 2019 e il 2021 – alla crescita monstre del 250% del business online in Gdo e in alcune tra le principali piattaforme digitali di vendita, il 2022 chiude con un calo del 15% nei volumi e del 23% nei valori. Un dato, per l’Osservatorio Uv-Ismea su base Ismea-Nielsen IQ, meno vistoso ma comunque significativo, che segna un ritorno alla normalità anche per chi ha nella pandemia si è sostituito ai mercati tradizionali
Fonte: Arena – Giornale di Vicenza.
Sì alla salute, no agli allarmismi Il vino è anche economia e cultura.
Premetto subito che non sono un medico. Ho però una lunga militanza tra vigneti e cantine, e da diversi anni, come giornalista, cerco di promuovere la cultura enologica, all’insegna del bere consapevole. A tal proposito, ho scritto ‘ anche un libro — Calici e Camici (edito da Cinquesensi) — intervistando una ventina di professionisti delle più disparate specializzazioni mediche, finanche dermatologi, urologi e oculisti. Ebbene, tutti i protagonisti della pubblicazione, a cominciare dai cardiologi (fatto salvo il veterinario, che però faceva riferimento ai nostri amici a quattro zampe), mi hanno confermato che un approccio olistico al vino non fa per niente male. Insomma, il vino ci può essere amico.
Fonte: Corriere del Veneto Venezia e Mestre.
Bollicine d’eccellenza Il miglior vino 2023 è il Durello Cecchin.
Guida al Mangiare e Bere Bene a Vicenza e in Veneto Bollicine d’eccellenza Il miglior vino 2023 è il Durello Cecchin Casa vitivinicola premiata per il metodo classico riserva 2011. È arrivata alla terza generazione. Ha contribuito a scrivere la storia dell’enologia vicentina e non solo, è stata la prima cantina a credere nel Durello metodo classico, l’ingegnere Renato Cecchin ha tracciato una strada poi percorsa da molte altre cantine. Casa Cecchin a Montebello, alla terza generazione con la figlia Roberta e la nipote Sara, è stata premiata nei giorni scorsi per il miglior vino 2023 della Guida al Mangiare e Bere Bene a Vicenza e in Veneto, edita dal Giornale di Vicenza: il Durello metodo classico riserva 2011. La guida, 265 pagina a colori, recensisce quest’anno 122 cantine, 374 vini degustati alla cieca da un panel di sommelier coordinati da Wine meridian, 276 ristoranti e 76 pizzerie da tutto il Veneto, consigli golosi per trovare sempre il vino o il ristorante giusto: in vendita in edicola a 10 euro con il quotidiano.
Fonte: Giornale di Vicenza.
Vino: fatturato 2022 record per la Cantina Terre del Barolo.
Bilancio annuale positivo per la Cantina Terre del Barolo con sede a Castiglione Falletto in provincia di Cuneo, cuore delle Langhe piemontesi. I 280 soci viticoltori si sono riuniti nella sede sociale per approvare il documento. La soddisfazione è stata unanime: l’ultimo esercizio si è chiuso con un fatturato «di oltre 22 milioni di euro, cifra mai raggiunta prima nella storia della nostra cooperativa ed in ulteriore crescita rispetto ai 20 milioni dell’annata precedente» sottolinea il direttore Stefano Pesci «soprattutto l’utile è stato chiuso ad una cifra di 2,8 milioni di euro». Il direttore di Terre del Barolo aggiunge: «L’utile ha fatto segnare un 80 per cento in più rispetto al 2021. Il risultato complessivo è stato ottenuto grazie al lavoro di tutti i soci viticoltori, i dipendenti e i collaboratori che hanno dimostrato ancora una volta di credere in un’azienda che punta soprattutto a valorizzare la cultura contadina delle Langhe, nei 600 ettari coltivati dai soci» conclude il direttore di Terre del Barolo.
Fonte: ANSA.
Le migliori carte dei vini d’Italia (e non solo) le decidi tu, insieme a Slow Wine Fair.
Nasce il “Premio Carta Vini Terroir e Spirito Slow”, di scena nella kermesse firmata Slow Wine e BolognaFiere (26-28 febbraio, Bologna). Avete un’enoteca o un ristorante del cuore che vanta una particolare attenzione per un terroir o che dispone di una selezione di etichette biologiche? Potete segnalarli e votarli per il “Premio Carta Vini Terroir e Spirito Slow” n. 1, nuovissimo award di scena alla Slow Wine Fair, evento organizzato da BolognaFiere, con la direzione artistica di Slow Food, in programma dal 28 al 28 febbraio, a Bologna. Il premio (nato dalla collaborazione tra Slow Wine e Milano Wine Week) si distingue dagli altri legati alle carte dei vini, che valutano per lo più varietà di etichette e profondità di annate, per gli speciali criteri di selezione, studiati per rafforzare il legame tra wine lover e locali che curano le proprie selezioni di vini con particolari criteri.
Fonte: WineNews.
Enoturismo Un corso per valorizzarlo.
L’impresa tecnologica Divinea e il Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana insieme in prima linea per un evento formativo a beneficio dei soci del Consorzio sul tema dell’enoturismo e delle vendite diretta in cantina. Titolo della giornata di formazione è stato: “Come incrementare le vendite dirette e ottimizzare l’attività enoturistica”. Obiettivo insegnare a dare risposte concrete alle opportunità legate all’enoturismo e alle vendite dirette, ma anche come esse possano decollare sfruttando la tecnologia e l’innovazione digitale per il settore del settore vino. “Le cantine Italiane hanno un altissimo potenziale da esprimere, – sottolinea Filippo Galanti, Co-Founder & Chief Business Officer dell’impresa tecnologica Divinea – e la Maremma Toscana in particolare è un luogo con un immenso patrimonio vitivinicolo, naturalistico, storico e culturale. Tuttavia, molte cantine non sanno ancora come sfruttare al meglio tutte queste risorse a disposizione per ottenere maggiori risultati di vendita ed ingaggio del cliente finale. Per questo siamo entusiasti di questa opportunità formativa che è nata tra noi e il Consorzio, che tutela una Denominazione prodotta su un territorio che è un vero gioiello per l’enoturismo italiano”. Il Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana nasce nel 2014 dopo il conferimento della DOC, oggi conta 443 aziende associate e ha raggiunto i 7 milioni di bottiglie prodotte all’anno..
Fonte: Il Giorno.
Vino e tumori, Lopalco difende Viola «Non c’è dose sicura, lo dice l’Oms».
L’epidemiologo pugliese dopo le polemiche delle dichiarazioni della virologa
«È definitivamente acclarato che l’alcol è una sostanza cancerogena». l’epidemiologo Pier Luigi Lopalco, ex assessore alla sanità della Regione Puglia e ora consigliere regionale: pensare di saperne più degli studiosi e bere troppo. Ha seguito le polemiche sulle dichiarazioni della sua collega Antonella Viola? «Sì e penso che la prima cosa da evitare è di innescare polemiche sulla base di espressioni come “io penso che” oppure “secondo me”. Bisogna invece guardare alle evidenze scientifiche».
Fonte: Corriere del Mezzogiorno.
Vino nuoce alla salute? Cosa dicono gli esperti.
Bassetti: “No agli alert, certe bottiglie sono opere d’arte”. Pregliasco: “Il resveratrolo del rosso è un immunostimolante”. Continua a far discutere la scelta dell’Irlanda di inserire nelle etichette del vino e degli alcolici messaggi di alert sui rischi per la salute, come succede con le sigarette. La polemica si consuma in terra tricolore e la netta presa di posizione dell’immunologa Antonella Viola sugli effetti negativi legati al consumo di alcol tra cui anche la riduzione della dimensione del cervello, divide gli esperti.
Fonte: Adnkronos.
Il vino fa male e chi beve ha il cervello più piccolo? È polemica.
L’immunologa Antonella Viola sconfessa il vecchio adagio secondo il quale un bicchiere di vino a tavola “fa bene al cuore”, e infiamma il dibattito. Il commento della ricercatrice riguardo all’equiparazione in Irlanda dell’alcol alle sigarette, con il via libera da parte dell’Ue, ha fatto scalpore: “Chi beve ha il cervello più piccolo”, ha dichiarato la docente dell’Università di Padova, scatenando le reazioni sul web. La ricercatrice ha appoggiato l’introduzione da parte del governo di Dublino delle etichette con le avvertenze sui danni alla salute anche sulle bottiglie di alcolici, come per le sigarette (qui avevamo parlato della dicitura che preoccupa l’Italia mentre qui abbiamo parlato della stretta del ministro Schillaci sulle sigarette).
Fonte: QuiFinanza.
Etichetta vino, la scienza si divide. Il prof. Matteo Bassetti risponde ad Antonella Viola e brinda con un calice di rosso.
Arriva da Matteo Bassetti, professore ordinario Malattie Infettive Università di Genova, attraverso i suoi canali social, una risposta ad Antonella Viola, che sostiene che anche un bicchiere di vino faccia male alla salute in quanto tutto l’alcol è cancerogeno (leggi il suo intervento). Più che le parole è la foto pubblicata da Bassetti che non lascia spazio ad interpretazioni. “Antonella Viola – ha scritto il professor Bassetti – ha detto che il vino rimpicciolisce il cervello ed è paragonabile all’amianto per i suoi danni. Si è definita astemia anche se si concede un calice solo nei ristoranti stellati. Ha raggiunto livelli di scienza elevatissimi. Inarrivabili per chi ama il vino. Cin Cin!!”.
Fonte: Agricultura.it.
Vino:Assoenologi,consumo moderato fa bene,lo dice la scienza.
“Il simposio che Assoenologi ha organizzato a Napoli e che ha visto la partecipazione di medici e scienziati ‘veri’ da ogni parte del mondo, ha detto che il consumo moderato e intelligente di vino fa bene alla salute”: è quanto ha ribadito l’umbro Riccardo Cotarella, presidente nazionale di Assoenologi, tornando sul tema vino e salute. Lo ha fatto dopo che negli ultimi giorni erano emerse posizioni contrastanti in materia, in cui si era evidenziato che anche un uso moderato di alcol può provocare “danni ai cervello e aumenta il rischio tumori”. “Che il bere moderato e consapevole non è dannoso per la salute umana ce lo hanno detto gli esperti con relazioni e ricerche dettagliate, non viene acclarato da noi enologi che non siamo certo medici”, ha sottolineato Cotarella.
Fonte: ANSA.
Fratelli d’Italia promette battaglia all’etichetta sul vino: “Altri potrebbero seguire l’Irlanda”.
Il deputato di Fratelli d’Italia Riccardo Zucconi è imprenditore nel turismo, è proprietario di alcune attività di ristorazione lungo il litorale dell’alta Toscana. Turismo e impresa sono gli ambiti nei quali dà il suo maggior contributo al partito e al governo Meloni. Non a caso è sua la mozione presentata per impegnare il governo a salvaguardare l’export del vino in Europa, dopo la normativa introdotta in Irlanda (a cui la Commissione Eu ha dato l’ok) per cui le bottiglie di alcolici avranno la stessa etichetta delle sigarette: “Nuove gravemente alla salute”.
Fonte: Pisa Today.
Vino e comunicazione, i consigli per gestire quella “di crisi”.
Le riflessioni di Michelle Erland, Senior Account Supervisor di Colangelo & Partners, tra le principali agenzie di Pr e comunicazione in Usa. Le riflessioni di Michelle Erland, Senior Account Supervisor di Colangelo & Partners, tra le principali agenzie di Pr e comunicazione in Usa. “Le crisi purtroppo ci sono, accadono, e bisogna farsi trovare preparati per rispondere a tutti, clienti, dipendenti e media. L’errore più grande da evitare è quello di non sapere cosa fare, ma in generale si deve essere autentici, trasparenti e dare informazioni appena è possibile. La fiducia dei consumatori è la risorsa più preziosa per un brand”.
Fonte: WineNews.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup
A risentirci a domani.