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Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di domenica 5 febbraio 2023!
Le news di oggi, sono state offerte da QuidQuid Srls strategie tecniche commerciali per potenziare il tuo business.
I vignaioli indipendenti traslocano in Fiera.
Da novembre I vignaioli indipendenti traslocano in Fiera In cerca di nuovi spazi e più ampi, dalla Fiera di Piacenza arrivano a Bologna i vignaioli. La 12esima edizione del mercato organizzato dalla Fivi, Federazione italiana vignaioli indipendenti, si svolgerà quindi in piazza della Costituzione dal 25 al 27 novembre. «Se il Mercato dei vini è diventato un evento di successo — spiega Lorenzo Cesconi, presidente della Fivi — è anche merito di chi ci ha creduto fin dal principio.
Fonte: Corriere di Bologna.
Violante Gardini Cinelli Colombini fa poker alla guida di Mtv Toscana.
Sarà ufficialmente il suo quarto mandato alla presidenza del Movimento Turismo del Vino Toscana. Violante Gardini Cinelli Colombini (Azienda Agricola Donatella Cinelli Colombini) succederà infatti per i prossimi tre anni alla presidente uscente, Emanuela Tamburini, e guiderà ancora una volta la grande associazione dell’enoturismo, nata proprio in Toscana. La nomina è arrivata il 2 febbraio a Villa Artimino, Carmignano, cantina socia che ha ospitato l’assemblea elettiva del Movimento alla quale è seguito il primo CdA con le nomine del prossimo mandato. Violante Gardini Cinelli Colombini, una passione innata per il vino e una forte propensione all’enoturismo.
Fonte: Nazione Siena.
Sale at tartufo e il gin all’olio Taste. L’eccellenza è fiorentina.
Presentati prodotti di altissimo livello, capaci di conquistare il mondo L’estero chiede produzioni locali e il marchio “Toscana” resta una certezza Ci sono le forniture di cioccolato perle razioni K dell’esercito, il gin all’olio extravergine d’oliva, il sale al tartufo e oro richiesto espressamente dal mercato arabo, la birra artigianale preparata con l’orzo coltivato a Montemurlo. Taste, la manifestazione dedicata alle eccellenze del gusto in corso fino a lunedì 6 alla Fortezza da basso, ha selezionato una serie di aziende italiane in un fantastico tour che attraversa le regioni rappresentando di ciascuna i migliori produttori locali; tra queste, quelle dell’area di Firenze e Prato regalano un quadro entusiasmante, un tessuto produttivo giovane, vivace, creativo, in piena fioritura.
Fonte: Tirreno Firenze-Prato-Empoli.
Pianeta verde – Bollicine, record 2022 Incertezza sul 2023.
Il bicchiere mezzo pieno, ma pur sempre per metà. Possono essere queste le immagini che sintetizzano l’umore delle imprese della vitivinicoltura dello Stivale e, in particolare, di quelle spumantiere Perché, superato con successo il giro di boa delle feste natalizie e della fine dell’anno, il comparto si trova comunque davanti ad una congiuntura a dire poco complessa e piena di incognite. «Siamo imprenditori e quindi per nostra natura ottimisti, ma è certo che una situazione così non l’abbiamo mai vissuta», dice Gianfranco Toso – amministratore delegato delle cantine Toso, tra le aziende più in vista del settore -, che aggiunge: «Il 2022 si è chiuso tutto sommato bene, ma il 2023 è arrivato carico di incognite.
Fonte: Avvenire.
Biologico d’Abruzzo.
La Valentina è una di quelle realtà di cui è un piacere parlare, rarissimo caso di sintesi perfetta tra vocazione territoriale e lungimiranti intendimenti aziendali. Siamo a Spoltore, sulle colline che circondano la città di Pescara, a una dozzina di chilometri appena dal mare. Una Regione, l’Abruzzo, che rappresenta, nella storia pur recente del vino italiano, una riscoperta, capace di regalare espressioni avvincenti, rimaste tuttavia per anni un patrimonio strettamente locale. Tutto, o quasi, cambia una trentina di anni fa, quando diversi piccoli ma raffinati produttori si mettono in luce, con l’intento di trasformare la Regione in un’eccellente modellizzazione a livello di approccio agricolo sostenibile.
Fonte: Espresso.
Antonella Viola e il vino stellato.
Cara Rossini, la dottoressa Antonella Viola ha voluto avvisarci: anche chi beve un solo bicchiere di vino al giorno espone la propria salute a rischi altissimi e, per non farci mancare niente, ha detto anche che chi beve alcol ha il cervello più piccolo degli astemi. Ora, nessuno ha mai negato che l’abuso di bevande alcoliche faccia male, anzi malissimo, e che gli alcolizzati vadano incontro a disastri fisici inevitabili, però, millenni di cultura enologica hanno dimostrato che un buon bicchiere di vino di qualità ha poteri organolettici non indifferenti. Innanzitutto i polifenoli, contenuti specialmente nel vino rosso, aiutano a combattere l’indurimento dei vasi sanguigni, ma ancora più importante è la capacità di sviluppare endorfine naturali che il piacere di gustare un bicchiere di quello buono, stimola in maniera significativa (provare per credere).
Fonte: Espresso.
Il Franciacorta brinda ai record Export in crescita e valori elevati «Capitale della cultura? Un volano».
II consorzio di tutela delle bollicine bresciane: 20 milioni di bottiglie. L’11,5% va all’estero. Le quotazioni del Franciacorta docg, considerato tra le bollicine migliori d’Italia, crescono e il prezzo medio di una bottiglia nel giro di appena un anno, dal 2021 in cui era 21,50 euro al 2022 è cresciuto di un euro e 50, assestandosi a 23 euro iva inclusa. L’aumento, in generale, è del 5,7%. Quello appena trascorso è stato un anno favorevole per Franciacorta, che ha segnato un trend di vendita significativo. Nel complesso, il 2022 ha presentato un venduto in volumi ben oltre i 20 milioni di bottiglie, superando i numeri del 2019 e in linea con quelli del 2021.
Fonte: Giorno.
Bergamo in vigna fra costi alle stelle e politiche Ue.
Sos da Coldiretti sull’aumento di vetro e tappi di sughero. «Ma la vera minaccia sono le etichette allarmistiche» Bergamo in vigna fra costi alle stelle e politiche Ue. Momenti difficili anche per la viticoltura bergamasca, stretta tra costi di produzione sempre più alti e norme europee più vincolanti, nonostante le soddisfazioni qualitative dell’ultima annata. «Le aziende – spiega Andrea Longa retti responsabile vitivinicolo di Coldiretti Bergamo – stanno assorbendo il peso degli aumenti stellari non solo dell’energia ma anche di vetro, sughero, plastica e cartone. Solo le bottiglie hanno avuto un aumento che va dal 45% al 150% a seconda del tipo, mentre tappi, cartoni, capsule sono aumentati dal 20 al 45%».
Fonte: Giorno.
È scontro per le etichette sul vino, protesta anche la sinistra irlandese.
L’Irlanda preme sull’acceleratore e chiede formalmente al Wto l’autorizzazione a inserire sulle etichette delle bottiglie di vino frasi sui rischi legati al consumo, come già avviene con gli alert sulle confezioni di sigarette. Dublino punta a una decisione positiva nel giro di due mesi (il tempo limite entro il quale l’organizzazione mondiale del commercio risponde alle richieste arrivate a Ginevra). L’Irlanda spera, evidentemente, nella stessa disattenzione della Commissione Europea che, lasciando scadere in dicembre i termini per rispondere a una specifica richiesta, aveva dato il via libera col meccanismo del silenzio-assenso.
Fonte: Messaggero.
Intervista a Ettore Prandini – Contro il falso Made in Tuscany «Danni per 6 miliardi di euro».
Prandini (Coldiretti): «Nall’agroalimentare ci aiuterà la tecnologia. I cibi sintetici? Insostenibili». «Un errore delegare alle regioni il tema della internazionalizzazione. Servirebbe una agenzia collegata alle ambasciate». «L’agroalimentare si tutela dicendo no al cibo sintetico, sì al Made in Italy e con investimenti e scelte coraggiose». E’ quanto sostiene Ettore Prandini, presidente nazionale Coldiretti, presente a Taste 2023, in corso alla Fortezza da Basso. E secondo la quale il falso Made in Tuscany nel mondo vale 6 miliardi di euro, più del doppio del valore delle esportazioni di cibo, olio e vino regionali venduti oltre i confini nazionali. La Toscana è il brand agroalimentare più famoso e ricco con un patrimonio di 463 specialità alimentari tradizionali e 93 prodotti a denominazione di origine.
Fonte: Nazione.
Moda, gioielli, automobili: tutti i record del lusso italiano – Moda, gioielli, automobili: record del lusso nel mondo.
La manifattura italiana di alta gamma corre più di altri comparti, dei competitor e del Pil dell’Italia. La globalizzazione ha costretto le filiere a riposizionarsi e ora si raccolgono i frutti Superati in anticipo sulle previsioni i livelli pre Covid, trainati dall’export che ha come motore unicità e qualità Giulia Crivelli Screbbe davvero ora che noi italiani – tutti, nessuno escluso – abbandonassimo la cattiva abitudine di criticarci a vicenda, sottolineando i punti deboli del Paese e trascurando quelli positivi, se non ci riguardano direttamente. Dovremmo farlo non per ignorare i problemi, che esistono e sono strutturali, ma per affrontarli con maggior fiducia nelle nostre capacità. Sarebbe anche ora che imparassimo a inquadrare dati, numeri e segnali in un quadro ampio, che vada oltre il famigerato particolare stigmatizzato da Guicciardini cinque secoli fa.
Fonte: Sole 24 Ore.
Intervista a Federica Levato – Cruciale la forte spinta degli altospendenti La sfida è la Cina riaperta.
Senior partner BaineCo, autrice del Monitor Altagamma-Bain Cruciale la forte spinta degli alto spendenti La sfida è la Cina riaperta Marta Casadel \? All’inizio del conflitto Russia-Ucraina si è temuto un impatto negativo sul lusso. Non tanto diretto, visto che i due mercati insieme valevano il 2% circa del mercato globale, quanto indiretto, con la guerra energetica, l’aumento dei costi delle materie prime e dell’inflazione. A un anno di distanza possiamo dire che questi effetti sono stati mitigati dalla super crescita degli alto spendenti che hanno continuato a spendere moltissimo in prodotti di lusso». Federica Levato, senior partner di BaineCo, da anni analizza l’andamento del mercato del lusso (è co-autrice, insieme a Claudia D’Arpizio, del Monitor Altagamma-Bain) cercando di individuarne i trend più importanti e di prevedere cosa succederà da lì a 12 mesi (e più). Per il 2030 BaineCo prevede che il mercato dei beni personali di lusso passerà dagli attuali 353 a 540-580 miliardi di euro.
Fonte: Sole 24 Ore.
Vino & Anarchia L’ubriacatura della libertà.
Angelo Fioramo «libertà va cercando, ch’è sì cara» e così scrive Vino e libertà in cui, attorno a una tavola, del buon cibo e un bicchiere, racconta uomini e donne fatti di vino, ebbrezza e anarchia: «l’ubriacatura della libertà è l’unico grido possibile di ribellione in un mondo che uccide in nome della razionalità, della convenienza, della rispettabilità». Lo scrittore, un cacciatore di storie, ci accompagna per borghi, metropoli e periferie, da Odessa a Lisbona, da Belfast a Lugano, dagli Usa al Mar Nero e sa sorprendere con una scrittura vivace, con facce, occhi e sorrisi magnetici: «quando i proletari si uniscono alla lotta la prima bomba che fanno brillare è quella della creatività».
Fonte: Sole 24 Ore Domenica.
Il vino rosso fa bene al cuore.
Tre rilevanti studi, pubblicati sulle più prestigiose riviste internazionali, confermano la teoria II vino rosso fa bene al cuore Bere moderatamente produce effetti benefici sul sistema cardiovascolare Primario Cado Gaudio è professore ordinario di cardiologia. La virtù umana altro non è che il punto di equilibrio tra due opposti errori: il peccato per difetto e quello per eccesso. Questo, in sintesi, è il principio enunciato 2.400 anni orsono da Aristotele (Etica Nicomachea), tramandato come il precetto della «medietà», del giusto mezzo. Ancor prima, nel VII secolo a.C., il mitico Asclepio (il latino Esculapio, il dio guaritore, patrono della Medicina) utilizzava il vino vecchio come farmaco, con l’avvertenza (già allora!) che è la dose che fa la differenza: in quantità moderate il vino era rimedio, in quantità elevate veleno.
Fonte: Tempo.
Martino: «I rischi sulle etichette? Serve un po’ di buon senso» – La forza delle donne delle vigne.
L’imprenditrice, presidente uscente dell’associazione lucana, descrive le nuove sfide La forza delle donne delle vigne la consigliera nazionale, Martino: «le etichette sui rischi del vino? Serve buon senso». Non c’è soltanto la passione ma anche la preparazione, il legame con la terra e con le vigne e la voglia di guardare avanti. Le Donne del Vino di Basilicata rappresentano oggi la nuova generazione di un settore che continua a crescere e che oggi conta su una componente lucana all’interno del cda dell’Associazione Nazionale Le Donne del Vino nel triennio 2023-2025, Carolin Martino. I numeri della delegazione della Basilicata sono ovviamente ancora piccoli ma in termini di forza lavoro rappresentano un bacino interessante. «Sembra niente – spiega – ma se consideriamo aziende, socie e produttrici il territorio è ben rappresentato».
Fonte: Quotidiano del Sud Basilicata.
Battaglia aperta in Parlamento Ue.
Interrogazione degli esponenti europei Pd e del Ppe p Battaglia a erta in Parlamento Ue «Cosa intende fare la Commissione affinché l’Irlanda rispetti le procedure di autorizzazione previste dall’Organizzazione mondiale del commercio, in merito alla proposta di introdurre a livello nazionale l’obbligo di etichettatura sanitaria delle bevande alcoliche, che prevederebbe indicazioni quali ‘l’alcol nuoce gravemente alla salute?». Così Paolo De Castro, Camilla Laureti e Achille Variati, membri Pd della commissione Agricoltura del Parlamento europeo, in un’interrogazione urgente alla Commissione europea.
Fonte: Quotidiano del Sud Basilicata.
Gli irlandesi pronti agli avvertimenti.
Italia, Spagna, Francia e altri sei Paesi europei contrari. Coldiretti: «Precedente pericoloso» Gli irlandesi pronti agli avvertimenti Il Paese potrà adottare la segnalazione sulle bottiglie sui danni da consumo di alcol L’Irlanda potrà adottare un’etichetta per vino, birra e liquori con avvertenze come “il consumo di alcol provoca malattie del fegato” e “alcol e tumori mortali sono direttamente collegati”. La norma è stata notificata a giugno da Dublino a Bruxelles, che – con il periodo di moratoria che è scaduto a fine dicembre 2022 – ha confermato che le autorità nazionali possono adottare la legge. H via libera arriva nonostante i pareri contrari di Italia, Francia e Spagna e altri sei Stati Ue, che considerano la misura una barriera al mercato interno, e l’annuncio della stessa Commissione di iniziative comuni sull’etichettatura degli alcolici nell’ambito del piano per battere il cancro.
Fonte: Quotidiano del Sud Basilicata.
I viticoltori: «Allarme costi» – I viticoltori: «Travolti dagli aumenti».
«Le aziende stanno assorbendo il peso degli aumenti stellari, non solo dell’energia. Le bottiglie hanno avuto un aumento che va dal 45% al 150%, mentre tappi, cartoni, capsule sono aumentati dal 20 al 45%». La Coldiretti lancia l’allarme sul settore vitinicolo. Coldiretti i viticoltori: «Travolti dagli aumenti» Sughero, vetro, carta. È aumentato tutto e i viticoltori si trovano strozzati dai costi. «Le aziende — dice Andrea Longaretti per Coldiretti — stanno assorbendo il peso degli aumenti stellari, non solo dell’energia. Le bottiglie hanno avuto un aumento che va dal 45% al 150% a seconda della tipologia, mentre tappi, cartoni, capsule sono aumentati dal 20 al 45%.
Fonte: Corriere della Sera Bergamo e Treviglio.
Il vino e il produttore anonimo Questo Valcalepio è un rebus.
Un rebus non impossibile da decrittare ma certamente assai poco attraente (eufemismo) se non fuorviante per l’ignaro consumatore. Nella contro etichetta di questo Valcalepio Rosso DOC battezzato Ciparisso, che si trova sugli scaffali di una catena di supermercati, al posto del nome della cantina compare una sigla. Legale? Non vi è dubbio alcuno che lo sia. Nessun dubbio anche sulla qualità del vino che costa pure non poco, n euro. Mediocre, non classificabile: che sia il motivo per cui il produttore ha scelto l’anonimato? a anonimo rebus Valcalepio Rosso Ciparisso 2017 Imbottigliato per I.C.T srl Cremona Da R.I. BG2491 Prezzo 10.95 euro Parere n.c. Rapporto prezzo/qualità.
Fonte: Corriere della Sera Bergamo e Treviglio.
Il Grignolino del Monferrato alla conquista di Copenhagen.
Promozione Nove vigneron nostrani inseriti nell’evento “Piedmont to Discover” di Elisa Spada Il Grignolino del Monferrato alla conquista di Copenhagen In Danimarca La trasferta è prevista per giovedì 9 febbraio e la destinazione sarà il Kosmopol. Azione estera in Danimarca per un bel gruppo di vignaioli monferrini, soci del Consorzio di Tutela Vini Colline del Monferrato Casalese, per promuovere denominazioni e territorio. La trasferta è prevista per giovedì 9 febbraio e la destinazione sarà il Kosmopol di Copenaghen, nell’ambito dell’evento “Piedmont to Discover curato dal WineeFood Conultant Elisa Spada grazie al Psr 3.2.1..
Fonte: Monferrato.
La Vigna della Regina a Torino ha trovato il suo sovrano a Moncalvo.
È Michele Denegri del Cambio, in gara c’era anche Luca Ferraris La Vigna della Regina a Torino ha trovato il suo sovrano a Moncalvo. Il vigneto di Villa della Regina cambia etichetta. Da Balbiano, che l’ha gestita dal giugno 2006 fino ad oggi, passa alla Società Agricola Orsolina di Moncalvo. Il nuovo concessionario della vigna più regale d’Italia fa capo a Michele Denegri, già proprietario a Torino del ristorante Del Cambio, oltre che della DiaSorin, la più importante multinazionale italiana di biotecnologie. Tutti dettagli che si apprendono dal decreto di aggiudicazione pubblicato, sul proprio sito internet, dalla Direzione Regionale Musei Piemonte, gestore del bene demaniale che dal 1997 è patrimonio mondiale dell’Umanità dell’Unesco.
Fonte: Stampa Asti.
La nuova sfida della Sella&Mo sea «Un esempio di eccellenza sarda».
Parla Massimo Tuzzi, amministratore delegato dell’azienda vitivinicola La nuova sfida della SellaeMosca «Un esempio di eccellenza sarda» Una grande crescita II valore della produzione è passato dai 21 milioni del 2018 ai 25 milioni della pre-chiusura del 2022 b di Nkola Nieddu Alghero La SellaeMosca ritorna al 100% italiana. Infatti, dopo sei anni di collaborazione, si è concluso il sodalizio fra la Famiglia Moretti e la famiglia Cheng-Pao di Hong Kong. Con il closing del 20 gennaio, Nuo Capital è uscita dal capitale di Terra Moretti Distribuzione, società controllata da Terra Moretti Holding, cedendo le proprie quote (pari al 30%) alla Famiglia Moretti. Nel 2016 l’apertura del capitale a soci esterni consentì alla famiglia di intraprendere un percorso di crescita: fu infatti in quell’anno che Terra Moretti acquisì da Campan SellaeMosca e Teruzzi, rafforzando così la mission del gruppo, tesa a sviluppare progetti di ampliamento legati alla valorizzazione della migliore tradizione vitivinicola italiana.
Fonte: Nuova Sardegna.
Vini italiani in missione negli Usa.
Un maggiore «radicamento» negli Stati Uniti, un «grande mercato dove c’è molta concorrenza» e dove «non si può non investire» nonostante il «momento economico particolare». Parlando delle eccellenze italiane del vino, il presidente di Veronafiere Federico Bricolo si dice soddisfatto della sua missione americana, che ha visto a Chicago – in un evento organizzato con l’Ice, il consolato, la camera di commercio e l’istituto italiano di cultura – uno dei numerosi appuntamenti nell’ambito del road show globale di Vinitaly in Asia, Nord America e Europa, per promuovere il Made in Italy, stringere nuovi contatti e valutare iniziative all’estero.
Fonte: Arena.
Amarone, il tesoro di Verona Corsa per la candidatura Unesco – Amarone e candidatura Unesco Il governo: «Massimo sostegno».
In Gran Guardia la due giorni del Consorzio per celebrare l’annata 2018 con focus su mercati e brand Amarone e candidatura Unesco Il governo: «Massimo sostegno» Pronto il dossier per far diventare patrimonio culturale mondiale la messa a riposo di uve Valpolicella Urso, Mazzi, La Pietra: «AI lavoro» Marchesini: «Il percorso è iniziato 10 anni fa L’accelerazione è arrivata dalla Regione». Il dossier per la presentazione della candidatura della tecnica della messa a riposo delle uve della Valpolicella a patrimonio immateriale dell’Unesco è completato. L’annuncio, ieri, in apertura di Amarone Opera Prima, la due giorni del Consorzio vini Valpolicella per celebrare il millesimo 2018 del re dei Rossi veronesi.
Fonte: Arena.
Anteprima 2018, il rosso va a ruba Crescita del 4% in valore per la doc.
Su 17 milioni di bottiglie dell’annata ne restano solo 5 milioni in vendita Anteprima 2018, il rosso va a ruba Crescita del 4% in valore per la doc. L’annata 2018 è stata presentata in anteprima ieri ad Amarone Opera Prima, aperta anche oggi agli enoappassionati alla Gran Guardia fino alle 19.30. In assaggio il rosso passito secco Docg della Valpolicella nelle interpretazioni territoriali di 64 aziende veronesi. Il Consorzio di tutela vini Valpolicella, promotore della manifestazione, ha tirato un sospiro di sollievo e non ha esitato a definire il nuovo millesimo «normale» rispetto ad annate estreme come la 2022, minata dalla mancanza d’acqua, la 2017 e la 2014 colpite rispettivamente da gelate e da precipitazioni cospicue.
Fonte: Arena.
Grande longevità: «Dopo 2-3 ami potrebbe stupire».
La sala della Gran Guardia brulica di operatori e giornalisti ai 64 banchi di assaggio dove i produttori espongono in anteprima l’Amarone della Valpolicella Docg 2018, alcuni non ancora imbottigliati, insieme ad annate storiche che fungono da punto di riferimento gustativo. Dal cuore della Valpolicella, la Domini Veneti presenta l’Amarone Or’ Jago, ottenuto da un vigneto a 250 metri di altitudine esposto a sud ovest accarezzato dal vento, in una produzione limitata a 20mila bottiglie sugli 1,4 milioni complessivi della cantina. «L’acidità leggermente più sostenuta garantisce una grande longevità rispetto al 2015», ci dice Daniele Accordini, direttore generale della Cantina di Negrar a proposito del vino della nuova annata, imbottigliato da sei mesi.
Fonte: Arena.
Valpolicella, l’appassimento delle uve candidato Unesco – Pronto il dossier per l’Unesco «Le uve della Valpolicella un simbolo del Made in Italy».
dossier di candidatura della messa a riposo delle uve Valpolicella a patrimonio immateriale Unesco, è stato presentato ieri ad Amarone Opera Prima. a pagina 8 Sorso Pronto il dossier per l’Unesco Le uve della Valpolicella un simbolo del Made in Italy» La «messa a riposo» candidata a patrimonio immateriale dell’umanità La partita. Nel dossier ci sono anche i quaderni dei nonni. Quei quaderni infilati tra un mattone e l’altro dei fruttai della Valpolicella. Figli e nipoti produttori li consultano tuttora, quando hanno qualche dubbio. «Puoi trovarci appunti su come disporre i grappoli per reagire a un nebbione che dura da “tot” giorni oppure quanta aria far passare dentro i fruttai stessi a seconda dei venti»
Fonte: Corriere di Verona.
Export, l’Amarone crolla in Germania (-15%) Ma negli Usa e in Italia le vendite decollano.
Il mercato 2022 ha parlato: l’altro passaporto dell’Amarone, oggi, è a stelle e strisce. «Gli Usa superano Canada e Svizzera». L’export del re dei vini della Valpolicella registra un sorpasso nella Top 3 delle destinazioni: parliamo del +24% degli Stati Uniti, che superano la piazza canadese (comunque +16% sul 2021) e quella svizzera (+2%). È un cambio di scenario dentro un mercato d’esportazione calato del 13% l’anno scorso (fa rumore il -15% della Germania) sebbene cresciuto dell’1,8% per valore. Altra musica se guardiamo al mercato italiano, dove s’intercetta il 40% delle vendite di Amarone: lì crescono sia i volumi, +1.5%, sia i valori, +7,4%.
Fonte: Corriere di Verona.
Cantina Valpolicella Negrar, 90 candeline.
En Primeur è l’amarone DominiVeneti che sarà in degustazione in Gran Guardia Or’Jago 2018, Amarone della Valpolicella DOCG Classico En Primeur e Mater 2008, Amarone della Valpolicella DOCG Classico Riserva, sono i vini di Domìni Veneti, premium brand di Cantina Valpolicella Negrar, che saranno presentati — rispettivamente al banco degustazione per il pubblico e alla masterclass per stampa e operatori internazionali -, alla diciannovesima edizione di Amarone Opera Prima (4-5 febbraio), organizzata al Palazzo della Gran Guardia a Verona dal Consorzic Vini Valpolicella. Tra i protagonisti indiscussi della storia dell’Amarone. La manifestazione più importante per l’Amarone della Valpolicella Docg segna idealmente l’inizio delle celebrazioni del 90° anniversario della cantina.
Fonte: Cronaca di Verona.
L’arte di produrre Amarone Pronto il dossier di Verona per la candidatura all’Unesco.
Il «saper fare» Amarone e Recioto, i grandi vini rossi di Verona, attraverso la tecnica dell’accudimento per oltre 100 giorni e appassimento delle uve, avvia la corsa alla candidatura per l’ingresso nel patrimonio immateriale dell’Unesco. Dopo dieci annidi raccolta della documentazione, è stato presentato il dossier di candidatura in apertura di Amarone Opera Prima, dove debutta l’annata 2018. Tra i punti di forza individuati, l’estensione territoriale dell’appassimento praticato da 8mi1a persone nei 19 comuni della denominazione. Il documento verrà ora trasmesso al ministero della Cultura, a quello dell’Agricoltura e alla Commissione nazionale per l’Unesco, l’organismo interministeriale coordinato dal ministero degli Esteri cui spetta il compito di scegliere, entro il 30 marzo, l’unica candidatura italiana da inviare a Parigi per la valutazione.
Fonte: Gazzettino.
L’Amarone ora punta al sigillo dell’Unesco.
L’Amarone, come il Prosecco, vuole il sigillo Unesco. È infatti stato completato il dossier per la presentazione della candidatura della tecnica della messa a riposo delle uve della Valpolicella a patrimonio immateriale dell’Unesco. L’annuncio è arrivato ieri in apertura di Amarone Opera Prima, la due giorni del Consorzio vini Valpolicella per celebrare il millesimo 2018 dell’iconico Rosso veronese. Dieci le pagine redatte dal Comitato scientifico, che sintetizzano il lavoro di studio e raccolta di documenti per l’iscrizione di una pratica di vinificazione negli elenchi tutelati dall’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura. Così come sono dieci gli annidi attesa di una comunità fortemente determinata a vedere riconosciuto il secolare appassimento come patrimonio immateriale dell’umanità.
Fonte: Nuova Venezia – Mattino di Padova – Tribuna di Treviso.
L’agricoltura nella Marca torna ad essere business – Non solo Prosecco: dai cereali alla frutta Treviso è la regina dell’agricoltura veneta.
Treviso registra incrementi per ogni tipo di coltivazioni, dal frumento all’orzo Export di 1,4 miliardi, 700 aziende e 9 mila addetti ma c’è carenza di manodopera. Non solo Prosecco: dai cereali alla frutta Treviso è la regina dell’agricoltura veneta La Marca conta 739 imprese attive con oltre novemila addetti. Diversificazione, certificazioni ed export le chiavi vincenti Lorenza Raffaello Treviso regina del Veneto per il numero di imprese alimentari. Con le sue 739 unità (valore diminuito solo di una rispetto a12021) la Marca batte tutte le altre province della regione che, ad eccezione di Verona, segnano un “meno” davanti al numero di aziende attive nel comparto agro alimentare. Il dato si riferisce 2022 e a segnalarlo è il report di Veneto Agricoltura che ha fotografato l’andamento del settore per dame una proiezione sull’anno appena cominciato.
Fonte: Tribuna Treviso.
Boom di imprese under 40.
L’Amarone attira sempre più giovani in Valpolicella Boom di imprese under 40. Ultima giornata oggi a Verona per partecipare all’Amarone Opera Prima, l’evento di punta della Docg organizzato dal Consorzio vini Valpolicella, che torna alla tradizionale collocazione invernale. Al Palazzo della Gran Guardia, in parte al municipio, è stato organizzato un focus sull’annata 2018 e sull’ultimo step della candidatura alla tecnica secolare dalla messa a riposo delle uve della Valpolicella a patrimonio immateriale dell’Unesco. Due le tendenze in atto che connotano la denominazione rossa più rinomata del Veneto (e una delle più amate all’estero): un exploit numerico di giovani un Is nitro Amarone Opera Prima alla Gran Guardia der 40 al timone delle imprese vinicole in Valpolicella con quasi +100 % negli ultimi io anni e una spiccata vocazione green con un’incidenza di imprese biologiche o certificate Sqnpi (il Sistema di qualità nazionale di produzione integrata), balzata dal 3% al 33%, con gli odierni 2873 ettari vitati green (su un totale di 8586) contro i 212 del 2012.
Fonte: Voce di Rovigo.
Vino: Nomisma Wine Monitor, in valore cresce ancora Amarone.
Calano i volumi, crescono i valori per le vendite di Amarone in Italia e nel mondo nel 2022. Con gli Stati Uniti, sempre più mercato estero di riferimento, che hanno messo la freccia e superato gli altri 2 top buyer, Canada e Svizzera. Complessivamente, secondo l’indagine realizzata per il Consorzio tutela vini Valpolicella da Nomisma Wine Monitor e rilasciata oggi in occasione di Amarone Opera Prima, il re della Valpolicella fissa la propria ultima performance con una contrazione in volume del 7,2%, a fronte di un valore in crescita del 4%, a circa 360 milioni di euro franco cantina.
Fonte: ANSA.
Riflessioni sulle persone del vino.
Dall’attenzione posta sulla regolarità del lavoro in vigna alla visione futuristica delle maison di champagne che affidano le cantine a giovani chef de cave, la componente umana nella viticoltura, così come in tutta la filiera alimentare, è oggetto di importanti considerazioni. Vendemmie pulite e giuste | Meno Irregolari, Più Formazione. Nel dibattito sul vino merge il problema della mano d’opera irregolare per la raccolta. La soluzione è un percorso per apprendere le competenze, valorizzare le professionalità e migliorare le condizioni dei lavoratori.
Fonte: Linkiesta.
Frattura tra Consorzio Valpolicella e Famiglie Amarone in ricomposizione.
Aria di disgelo nella pluriennale querelle tra il Consorzio dei vini Valpolicella e le Famiglie storiche dell’Amarone: “Ci siamo visti, abbiamo preso un caffè – ha detto all’ANSA il presidente del Consorzio Christian Marchesi a margine di Amarone Opera Prima – e siamo vicini da casa. Una delle attività del Consorzio è ricomporre le fratture. Ci stiamo lavorando”. E nessun timore rispetto all’esito giudiziale dell’ultimo appello: “Hanno perso la prima, anche la seconda.Resta la Cassazione, ma quel che conta è che stiamo dialogando.E la candidatura Unesco della tecnica dell’appassimento uve dell’Amarone e del Recioto potrà contribuire a riconcialire”, ha concluso Marchesini.
Fonte: ANSA.
Lollobrigida a Terraverso: “Il vino? Se l’uso è moderato, fa bene”.
“Si all’uso moderato del vino”. Il ministro per l’Agricoltura e la Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida è il primo ospite di Terraverso, nuovo podcast di Libero. Intervistato da Emanuele Ranucci e dal condirettore Pietro Senaldi, l’esponente del governo Meloni spiega: “Io e il mio autorevolissimo collega ministro Orazio Schillaci stiamo lavorando per mettere insieme i cardiologi, gli scienziati e i nutrizionisti che stanno sostenendo quello che diciamo noi: il vino va valutato nella sua complessità. Da una parte c’è l’alcol, dall’altra vitamine, acqua, zuccheri buoni, il tannino, i polifenoli. Tanti fenomeni che possono essere ottimi”.
Fonte: Libero Quotidiano.
Il vino italiano difende gli oceani, grazie all’“alleanza” tra Vinventions e Donnafugata.
La griffe siciliana è la prima cantina ad usare per il Damarino “Nomacorc Ocean”, nuovo tappo prodotto riciclando la plastica raccolta lungo le coste. Anche il vino italiano scende in campo in difesa degli oceani. Lo fa grazie all’“alleanza” tra Vinventions, il fornitore più completo al mondo di soluzioni di chiusura del vino, e Donnafugata, la storica griffe siciliana che è la prima cantina ad usare in anteprima mondiale, per il suo Damarino Sicilia Bianco Doc, “Nomacorc Ocean”, il primo tappo al mondo prodotto riciclando la plastica raccolta lungo le coste dell’Asia e destinata a finire negli oceani (Ocean Bound Plastic). Una collaborazione fondata sulla condivisione degli stessi valori per la sostenibilità ambientale.
Fonte: WineNews.
Vino: etichette salutistiche o allarmistiche? Ora si apre il dibattito.
Entro due o tre mesi l’etichetta allarmistica irlandese che equipara il vino alle sigarette potrebbe avere il via libera ufficiale. Dopo la notifica al Wto (Organizzazione mondiale del commercio), questo è, infatti, il piano del governo irlandese annunciato dalla responsabile dell’unità di controllo del tabacco e dell’alcol del ministero della Salute di Dublino, Claire Gordon. La speranza è «che entro 2 o 3 mesi potremo dare il via a questa legge» e in seguito «che tutti gli altri (Paesi, ndr) ci seguano – ha detto Gordon a un evento Ue sulla lotta al cancro – Siamo molto grati e in effetti un po’ sorpresi di aver superato con successo la valutazione Ue perché si tratta in qualche modo di una violazione del mercato unico».
Fonte: Italia a Tavola.
Terre Cevico lancia il vino in lattina.
Terre Cevico lancia il vino in lattina. La novità riguarderà il marchio Sancrispino e sarà prodotta dalla Due Tigli di Forlì per conto del gruppo cooperativo romagnolo. Le lattine saranno di piccolo formato: 200 ml, in pratica porzioni monodose per un uso moderato, e saranno destinate sia al mercato interno che a quello estero. Il debutto alla prossima edizione di Beer & Food Attraction a Rimini.
Fonte: Italianfoodtoday.it.
Non demonizzate il vino: a giuste dosi fa bene.
A breve sulle bottiglie di vino vendute in Irlanda dovranno essere apposte etichette che avvertano le persone dei rischi legati al consumo di queste bevande. Scienziati e nutrizionisti non sono d’accordo: in giuste dosi il vino fa bene.
Fonte: RaiNews.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup
A risentirci a domani.