Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di giovedì 2 marzo 2023!
Le news di oggi, sono state offerte da QuidQuid Srls strategie tecniche commerciali per potenziare il tuo business.
L’Europa smetta di fare sgambetti.
Su vino e auto Bruxelles ci mette i bastoni tra le ruote. Sugli immigrati non alza un dito. A leggere certi giornali, sembra quasi che molte delle responsabilità nella sciagura davanti alle coste calabresi dove hanno trovato la morte decine di immigrati siano del governo italiano e, in particolare, del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi tanto che ci sono leader politici pronti a chiederne le dimissioni. A parte il fatto che conosco l’attuale inquilino del Viminale fin dai tempi in cui era prefetto di Bologna e ho avuto modo di apprezzare davvero le sue qualità professionali, credo che, da parte nostra, sia assolutamente masochistico fare “harakiri” in questo modo perché sappiamo tutti che le maggiori responsabilità dell’emergenza-immigrazione ricadono invece sull’Europa che, sul problema, per anni ha continuato a voltare le spalle al Belpaese.
Fonte: Libero Quotidiano.
Prima della Borgogna passate a Cirò.
D’accordo, la Borgogna è in questo momento inarrivabile e va conosciuta fino in fondo se sei uno che si occupa di vino. Quello che però non sopporto è il provincialismo rovesciato che alligna in Italia dove abbiamo territori e vini straordinari che non sono certo da meno sul piano qualitativo anche se decisamente indietro sul versante della comunicazione e della capacità di fare rete. Metterei volentieri il Duca Sanfelice 2018 a fare il pirata in una degustazione coperta di Pinot Nero, senza arrivare al grand cru, anche un semplice Aoc che comunque viaggiano, in quel territorio, fra i 60 e i 100 euro al consumatore finale. Bene credo proprio che non farebbe una cattiva figura: elegante e fine, con gli anni questo vino acquisisce una complessità invidiabile.
Fonte: Mattino Napoli.
Pesenti sbarca in Abruzzo alla conquista del Pecorino.
ArGea, partecipata dalla sua Clessidra, si è assicurata per 46 milioni il controllo della Ciccio Zaccagnini srl di Bolognano diventando il secondo produttore d’Italia. Dal cemento alla cantina il passo non è breve. Ma si può fare. Ci sta provando, e con un discreto successo, Carlo Pesenti, ultimo della dinastia bergamasca che per 150 anni ha contribuito alla produzione di cemento italiano attraverso l’Italcementi. Sette anni fa, probabilmente anche a causa di una concorrenza non più sostenibile, Pesenti ha ceduto quel che restava del suo grupPo industriale e si è dato alla finanza. O meglio, al private equity. E da qualche tempo, attraverso la sua Clessidra, una consolidata sgr specializzata appunto nel private equity, ha deciso di scalare la vetta delle grandi cantine italiane con la controllata ArGea (Ar come arte e Gea come terra).
Fonte: MoltoEconomia.
Pittura e scultura (ma non solo) la nuova mission di Zaccagnini.
Marcello Zaccagnini vende la cantina ma non chiude i battenti. Anzi, rilancia non sul vino, bensì sull’arte, l’altra passione che coltiva da anni e che lo ha portato a intravedere in un dipinto o in una scultura un percorso che in un certo senso si avvicina all’avventura dello spirito che talvolta si scorge in un calice di vino. Sicché, in previsione della cessione della sua apprezzatissima cantina di Bolognano (nella foto uno degli ingressi), i125 ottobre in Atessa, davanti al notaio Guido Lo Iacono, Zaccagnini nella duplice veste di presidente dell’Azienda Agricola Ciccio Zaccagnini srl di Marcello Zaccagnini – Società Agricola e di amministratore unico della Azienda Agricola Ciccio Zaccagnini srl ha perfezionato il conferimento di un certo numero di immobili (appartamenti e terreni) dalla prima a favore della seconda, entrambi di proprietà dell’imprenditore abruzzese.
Fonte: MoltoEconomia.
La risoluzione in Consiglio regionale No all’etichettatura irlandese sul vino.
No al sistema di etichettatura introdotto dall’Irlanda. L’assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna ha approvato una risoluzione del Pd, a prima firma Palma Costi, che chiede una distinzione nel sistema di etichettatura delle bottiglie di vino tra l’uso e l’abuso della bevanda. Un’azione, quindi, tesa a salvaguardare l’eccellenza delle produzioni vitivinicole della regione
Fonte: Resto del Carlino.
Vino, «No all’etichetta sanitaria».
Lega La presa di posizione dopo l’ok dell’Ue alla legge irlandese Vino, «No all’etichetta sanitaria». «La vicenda delle etichette irlandesi sul vino non può essere trascurata come purtroppo è fino ad ora avvenuto a livello di istituzioni europee. Dobbiamo contrastare con forza quello che è l’ennesimo attacco sferrato contro le produzioni agroalimentari italiane in Europa». E quanto hanno dichiarato i consiglieri regionali della Lega, il vicepresidente dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna Fabio Rainieri e Emiliano Occhi in merito all’approvazione nella stessa assemblea regionale di una risoluzione presentata dai consiglieri regionali del gruppo Pd che impegna la giunta regionale ad attivarsi per far valere le ragioni oggettive della decisione dell’Irlanda di indicare sulle etichette delle bottiglie che il vino è nocivo per la salute umana.
Fonte: Gazzetta di Parma.
Intervista a Tommaso Moroni Zucchi – Vini di Parma, il progetto.
La (cantina Cà Nova di Costamezzana) è il nuovo giovane presidente del Consorzio dei Vini dei Colli di Parma MM La qualità dei nostri vini è cresciuta molto ed è cresciuta anche la capacità di attrarre e accogliere nelle nostre strutture turisti, anche internazionali di Sandro Plavanl I1 consorzio ha scelto te come suo presidente, una svolta “giovane”. Come ci si è arrivati? «Eleggere un giovane è stata una scelta forte e sento responsabilità per questa fiducia, non scontata. La passione per le sfide e per il mondo del vino me l’ha trasmessa mio nonno Renzo Zucchi che ha fondato insieme a mia nonna Iole la Cantina Cà Nova nel 1982. Sono entrato a far parte del CdA del Consorzio a 21 anni, nel 2020, a fianco del Presidente Maurizio Dodi, esempio di passione e dedizione.
Fonte: Gazzetta di Parma Gusto.
Esotica beva, che evoca frutta secca e candita.
Il viticultore è chiamato a scelte continue. Dalle variabili meteo alle regole imposte dai disciplinari di produzione: districarsi non è cosa semplice ma la gioventù, si sa, non è un difetto. L’energia spinge a concreti77are progetti che prendono in considerazione tutti gli elementi a disposizione e a renderli realtà. In qualche forma. L’uva Erbaluce non dichiarata in etichetta nel Metodo Classico di Vigneti Aloi, ma indicata come “innominabile”, è la risposta al coraggio che vince sul sistema e sulla ragione. Siamo nelle colline fuori dalla denominazione Erbaluce di Caluso o Caluso DOCG, in cui non è ammessa la dicitura dell’uva. Ma la vite viaggia ed è arrivata anche a Borgofranco d’Ivrea, a 10 km da Carema, in direzione Settimo Vittone.
Fonte: Gazzetta di Parma Gusto.
Il Brunello di Montalcino, re dei vini.
Vendite incrementate del 18% nel 2022. Richeste top negli Usa Il Brunello di Montalcino, re dei vini Il Brunello di Montalcino si conferma re dei vini italiani anche nel 2022. Incrementano le vendite di Brunello di Montalcino che a tutto il 2022 chiudono in valore a +18% sullo stesso periodo dell’anno precedente, con la variazione a volume a +7%. Lo rileva il Consorzio del vino Brunello di Montalcino sulla base dell’Osservatorio Prezzi, lo strumento di rilevazione delle vendite basato sulle dichiarazioni di un campione omogeneo di imprese del territorio. Secondo il panel monitorato, che rappresenta il 28% della capacità produttiva della Docg, al significativo aumento del prezzo medio, ha corrisposto una performance positiva in quasi tutti i mercati export di sbocco e in quello interno. In particolare, spicca la domanda interna, con un rialzo in valore a +27% (+19% i volumi).
Fonte: La Provincia Edizione Nazionale.
Assegnato anche il Premio speciale Sole.
Al Capolemole di Marco Carpineti II Capolemole rosso dell’Azienda agricola di Marco Carpineti è uno dei vini a cui gli esperti della guida hanno assegnato il premio speciale “Sole 2023″che viene attribuito “dalla redazione in modo del tutto indipendente dal punteggio in centesimi”. “Viene infatti assegnato – precisano g li esperti di tale guida – a dieci vini scelti tra migliaia di campioni assaggiati nel corso dell’anno, dieci etichette di cui desideriamo segnalare “originalità e il valore, motivando dettagliatamente al lettore, caso per caso, le ragioni delle nostra preferenza”. Questi i motivi che hanno spinto gli esperti a premiare Carpineti: “L’aggettivo vulcanico ben definisce lo spirito di Marco e il terreno dei dintorni di Cori su cui, nel 1986, lui mosse i primi passi nel mondo del vino.
Fonte: Latina Oggi.
Guida oro “I vini di Veronelli” Le migliori etichette pontine.
Il riconoscimento Quattordici bottiglie conquistano le “tre stelle rosse” Hanno raggiunto un punteggio che va da 90 a 93/100. Vediamole… quattro bianchi, nove rossi e un passito. A queste quattordici etichette pontine la guida “I vini di Veronelli” ha attribuito le “tre stelle rosse” che ogni anno vengono assegnate a quelle bottiglie che raggiungono un punteggio da90 a93/100. In pratica, sono considerati vini ottimi. Da ricordare che l’anno precedente erano state dicciasette i vini provinciali che avevano conquistato le “tre stelle rosse”. E da sottolineare poi che al Mater Matura dell’Azienda Casale del Giglio de Le Ferriere sono state assegnate le “tre stelle d’oro” che vengono attribuite a quei vini che raggiungono e superano i 94/100. Oltre a questo vino, altre sei etichette della Casale del Giglio hanno conquistato il massimo punteggio: Anthium Bellone, Antinoo Lazio bianco, Satrico Lazio bianco, Madreselva Lazio rosso, Tempartnijo rosso e Aphrodisium passito.
Fonte: Latina Oggi.
Go Wine Como Quattro incontri di degustazione.
Da sin. Fabrizio Angelonomi, Lia Magistro e Pietro Ferrari Via Grossi Il vitigno, la vita e il territorio: è il fulcro del nuovo corso di degustazione base del vino proposto dall’associazione Go Wine Como, alla Casa Don Guanella in via Grossi. Dal 15 marzo al 5 aprile, per quattro mercoledì, alle 20.30, si terranno le lezioni di degustazione di primo livello. Si tratta di un corso di avvicinamento al vino, ma con un intento e un messaggio di carattere divulgativo, che possa fornire nozioni utili anche per riconoscere e valutare le diverse tipologie di vino. Nel corso di ogni appuntamento si potranno degustare 4-5 tipologie di vini. Lia Magistro, delegata comasca di Go Wine (associazione di Alba) con Fabrizio Angelonomi e Pietro Ferrari, spiega: «Sarà un’infarinatura per chi si vuole avvicinare a questo mondo, ma i relatori saranno enologi ed esperti del settore, in arrivo da Alba».
Fonte: Provincia Como.
All’ombra dei cipressi.
Da pioniere ad ambasciatore della Tintilia. È l’avventura imprenditoriale di Claudio Cipressi, da San Felice del Molise, raccontata ieri a Roma. All’ombra dei Cipressi La straordinaria avventura del famoso vignaiolo di San Felice del Molise In un mondo con tradizioni secolari come è il Vigneto Italia, conta appena 25 anni la Tintilia messa a dimora in un campo sperimentale a San Felice del Molise, in provincia di Campobasso, dove nel 1998 Claudio Cipressi, da vignaiolo-autodidatta, fece i primi impianti – dichiarati a Bovale perché all’epoca non c’era ancora autorizzazione all’impianto della Tintilia – per una vinificazione-apripista che trovò poi in Di Majo Norante il primo imprenditore attrezzato per imbottigliare un nettare che oggi identifica il Molise. “Da qui è partito tutto, e oggi complessivamente – ha precisato Cipressi in un incontro stampa a Roma con un felice abbinamento col menu di ‘Alfredo alla Scrofa’ – la viticoltura molisana annovera un centinaio di ettari a Tintilia, un vitigno con basse rese in piante e ancor meno in cantina, essendo caratterizzato da piccoli acini”. Le origini di questa uva, new entry nel panorama vitivinicolo nazionale, sono ancora misteriose.
Fonte: Il Nuovo Molise,
Ribelle e anarchico.
Dall’11 ali3 marzo una manifestazione dedicata al nobile rosso amato dai Savoia Rìbelle e anarchico 11 Grignolino ritrova a Graziano Badoglio la sua capitale. Ribelle, selvatico, anarchico itestabalorda» sono alcune delle definizioni che accompagnano il Grignolino. Vino che un tempo accompagnava i più raffinati menù delle Casate Reali, primi in Savoia, ma i suoi tannini spiccati gli conferiscono un carattere un po’ spigoloso ma anche la capacità di invecchiare bene. Oggi questo vitigno autoctono del Monferrato, torna ad avere un suo appeal sui consumatori, soprattutto i più giovani. Lui sarà il protagonista di Grignolino, il Nobile Ribelle», seconda edizione dell’evento in programma sabato 11, domenica 12 e lunedì 13 marzo a Grazzano Badoglio. Negli spazi dell’ex scuola recuperata troveranno vetrina oltre cento produttori e le tante sfumature di questa Doc. Iniziativa dell’Associazione Italiana Sommelier del Piemonte, con le delegazioni di Asti e Casale, supportate dal Consorzio Barbera d’Asti e vini del Monferrato, dal Consorzio Colline del Monferrato Casalese, dalle Associazioni dei Produttori di Grignolino d’Asti Doc-Piemonte Doc Grignolino e Monferace, dal Consorzio Gran Monferrato e col patrocinio del Comune di Grazzano.
Fonte: Vita Casalese,
Vino, convegno di FdI.
“II vino fa bene alla salute”, è il titolo del dibattito promosso dalla sezione savese di Fdi per il prossimo 4 marzo alle ore 17.30 nella sala Amphipolis del palazzo municipale. Dopo i saluti istituzionali da parte dei deputati ionici Dario Iaia (nella foto) Giovanni Maiorano e Maria Nocco, seguiranno quelli del consigliere regionale Renato Perrini e dei presidenti provinciali di Coldiretti e Confagricoltura, Alfonso Cavallo e Luca Lazzàm. Sarà un’occasione per discutere sugli avvertimenti in etichetta, così come proposti dall’Irlanda e sugli effetti che tale misura potrebbe generare sull’intero comportato vitivinicolo. “Occorre difendere l’eccellenza — rimarca l’on. Dario Iaia — il vino è, senza dubbio, uno tra i prodotti più rappresentativi del nostro territorio. Fino a qualche mese fa, nessuno ha mai, nemmeno lentamente, pensato o dichiarato che potesse nuocere alla salute.
Fonte: Taranto Buonasera,
Brunello di Montalcino ancora in crescita: +18% di valore vendite.
Un aumento delle vendite del 18% in valore e del 7% in volume nel 2022 per il Brunello di Montalcino. Lo rende noto il Consorzio sulla base dell’osservatorio prezzi, lo strumento di rilevazione delle vendite basato sulle dichiarazioni di un campione omogeneo di imprese del territorio. In particolare, spiega una nota, spicca la domanda in Italia, primo mercato per il Brunello, con un rialzo del 27% in valore e del 19% in termini di volumi. Bene anche gli ordini dagli Stati Uniti, che con una chiusura di anno a +29% si confermano il principale sbocco internazionale. Buone conferme anche per Canada, Germania e Svizzera, mentre arretra la domanda del Regno Unito. Complessivamente, nel 2022 è stato commercializzato il 94% dell’annata 2017.
Fonte: Nazione.
Se il vino è una questione di stile. Torna la mostra del Chianti. Nove giorni di appuntamenti.
Dal 27 maggio al 4 giugno l’atteso incontro con i calici, fra degustazioni, spettacoli e gastronomia. Vetrina internazionale, finalmente: ieri dal Comune di Montespertoli la conferma di quanto anticipato nei giorni scorsi, ovverosia le date – dal 27 maggio al 4 giugno – della prossima Mostra del Chianti nella versione dell’era precedente. Prima dell’incubo pandemia. Nel frattempo, il Consorzio Chianti presieduto da Giovanni Busi non è rimasto fermo: iniziative a Cuba e corsi per certificare gli intenditori di vino. Si lavora per riportare il mondo del pregiato ‘rosso’ sulle posizioni che gli spettano senza tralasciare nulla: anche mercati di frontiera. La sessantacinquesima edizione della festa sarà tutta una «Questione di stile»: la Mostra del Chianti di quest’anno si pone l’obiettivo di valorizzare e promuovere l’unicità delle aziende agricole e di questo territorio che mantiene costante lo stile inconfondibile.
Fonte: Nazione Empoli.
Vendite del Brunello, un’annata da incorniciare. Si chiude il 2022 con 18%.
Bindocci: «La minore produzione non condiziona l’obiettivo. I 12023 anno di consolidamento». Sono ancora in crescita le vendite di Brunello di Montalcino, che a tutto il 2022 chiudono in valore a +18% sul pari periodo dell’anno precedente, con la variazione a volume a +7%. Lo rileva il Consorzio del vino Brunello di Montalcino sulla base dei dati dell’ Osservatorio Prezzi, lo strumento di rilevazione delle vendite basato sulle dichiarazioni di un campione omogeneo di imprese del territorio. Secondo il panel monitorato, che rappresenta il 28% della capacità produttiva della Docg, al significativo aumento del prezzo medio, ha corrisposto una performance positiva in quasi tutti i mercati export di sbocco e in quello interno. In particolare, spicca la domanda in Italia, primo mercato per il principe dei rossi toscani, con un rialzo in valore a +27% (+19% i volumi). Molto bene anche gli ordini dagli Stati Uniti che, con una chiusura di anno a +29%, si confermano principale sbocco internazionale con una quota di mercato che sale a circa il 30% sul totale delle vendite di Brunello oltreconfine.
Fonte: Nazione Siena.
Anteprima Chiaretto 40 cantine e 120 vini.
Gita in rosa al lago di Garda. Con un po’ di anticipo sulla data canonica del 21, l’Anteprima Chiaretto di Bardolino segna un po’ l’inizio della primavera e del piacere di regalarsi una gita golosa fuoriporta sul lago di Garda. Domenica 5 e lunedì 6 marzo la Dogana Veneta di Lazise ospiterà infatti Corvina Manifesto L’Anteprima del Chiaretto di Bardolino. Durante la manifestazione, organizzata dal Consorzio di tutela del Chiaretto di Bardolino, sarà possibile assaggiare la nuova annata del Chiaretto di Bardolino, il vino rosa da uve Corvina che nasce sulla sponda orientale del lago di Garda. In degustazione 120 vini In degustazione ci saranno 120 etichette di 40 produttori gardesani.
Fonte: Giornale di Vicenza.
Visit Cantina è online.
Visit Cantina, il calendario 2023 per la visita alle cantine dell’Associazione Strada del Prosecco è consultabile sul proprio sito web, rinnovato e interattivo. La strada del vino più antica d’Italia è sempre al passo con i tempi e in stretta connessione con le esigenze dell’enoturista moderno, che utilizza la tecnologia per visitare e orientarsi sul territorio e lo smartphone per scegliere esperienze e proposte. La Strada del Prosecco e Vini dei Colli Conegliano Valdobbiadene ha recentemente aggiornato e implementato le funzioni del suo sito istituzionale in cui appare la nuova edizione del calendario “Visit Cantina”.
Fonte: Corriere del Vino.
Le bottiglie della solidarietà: la Cantina Produttori del Gavi per l’Uspidalet.
Prosegue la solidarietà da parte delle Cantine Produttori del Gavi, che da tre anni a questa parte, devolve la propria vendita di bottiglie del periodo natalizio a enti che si occupano del sociale. Lo scorso Natale a beneficiarne è stata la Fondazione Uspidalet.
Fonte: Telecity News 24.
Migliori degustazione vini a Marsala, visita le cantine storiche.
Nella parte più occidentale della Sicilia, abbracciata dal mare, sorge la perla di Trapani: Marsala. La città di Marsala, le cui origini risalgono ai primi due secoli dell’età imperiale romana e al III secolo d.C. periodo in cui fu costituita la Colonia Helvia Augusta Lilybitanorum, conquista il turista per il suo patrimonio archeologico e artistico ma anche per lo splendido lungomare dagli imperdibili tramonti. “Il più bel tramonto del mondo” lo si gode nella Riserva Naturale Isole dello Stagnone, la laguna più vasta della Sicilia, in cui le acque molto basse, la particolare vegetazione, le saline e l’ambiente, reso incredibilmente scenografico dai fenicotteri e dai mulini, consentono ai colori del sole di dare vita ad uno spettacolo mozzafiato dal caratteristico colore rosa.
Fonte: Winery Tasting Sicily.
I vini d’Italia si raccontano a Torino, nella “Notte dei Vini – Cantine d’Italia” by Go Wine.
Il 2 marzo, nel “Salone del Vino” di Torino, vini e piatti d’eccellenza ad Eataly Lingotto, da dove è partito il progetto Eataly. Da Umani Ronchi a Castello di Spessa, da Lunae Bosoni a Masciarelli, da Cantine de Notaio a Colle Manora, da Contini a Torre Fornello, passando per Opera02: sono solo alcune delle 20 cantine che racconteranno l’Italia del vino nella “Notte dei Vini – Cantine d’Italia”, il 2 marzo ( dalle ore 18 alle ore 23), con un wine tasting firmato Go Wine, nella Sala dei Duecento, nel Museo Carpano (primo piano Eataly Lingotto,dedicato al “padre” del Vermouth, Benedetto Carpano, ndr), il luogo dove è nato il progetto Eataly che ha poi conquistato il mondo, in uno degli eventi che ruotano intorno al “Salone del Vino”, di scena dal 4 al 6 marzo, nella capitale piemontese (tra il Museo del Risorgimento e Cavallerizza Reale, Palazzo Birago e Palazzo Cisterna),con tutta una serie di “eventi Off”, in città, che iniziano da oggi 28 febbraio.
Fonte: WineNews.
A Summa i vini biologici e biodinamici di cento Cantine di otto Paesi.
Summa, la rassegna delle eccellenze enologiche biologiche e biodinamiche dal mondo, torna l’1 e il 2 aprile con la sua 24esima edizione come sempre a Casòn Hirschprunn & Tòr Löwengang della Tenuta Alois Lageder, organizzatrice dell’evento, a Magrè sulla Strada del Vino (Bolzano). Alla mostra, aperta al pubblico, saranno presenti un centinaio di cantine selezionate per l’altissima qualità dei vini prodotti in armonia con l’ambiente. Grazie ai tanti luoghi di origine rappresentati, la varietà proposta è come ogni anno molto ampia, con etichette provenienti, oltre che dall’Italia, per la prima volta dalla Grecia e poi ancora da Germania, Nuova Zelanda, Austria, Portogallo, Svizzera e Francia, con la partecipazione, in rappresentanza di quest’ultimo Paese, di nuove aziende dalla Champagne.
Fonte: Askanews.
Le sanzioni alla Russia fanno salire i prezzi di assorbenti, vino e latte.
Mai più senza la vodka Z, il superalcolico per «veri uomini russi» che sull’etichetta riporta anche la scritta «Non molliamo i nostri», intesi come militari. In alternativa, c’è la vodka V, che riporta invece una scritta cara a Vladimir Putin, «La forza è nella verità». Siamo tornati al Blisnetsy di Medvedkovo, estrema periferia nordest della capitale, una catena di grande distribuzione dai prezzi accessibili, ben diversa dalle concorrenti del centro, ancora molto occidentalizzate nell’offerta di beni resi più cari dalle triangolazioni con altri Paesi, necessarie per farle arrivare ai consumatori più facoltosi. Non manca quasi nulla. Ma è tutto più autarchico. Adesso c’è la «buona» Cola, con lattine uguali in tutto e per tutto a quelle della nota bevanda. La confezione, i caratteri della scritta e la forma del gelato con biscotto MaxiBon sono quelle di sempre, solo che ora si chiama MaxiDuo.
Fonte: Corriere.
Il vino italiano conquista il mondo: un simbolo di eccellenza del Made in Italy.
Il vino italiano è stato sempre una delle eccellenze del Made in Italy nel mondo. Nel corso degli anni, i produttori italiani hanno saputo conquistare i palati più raffinati, diventando sinonimo di qualità e raffinatezza. Anche nel 2022, il vino italiano si conferma tra le eccellenze del settore, con un andamento di mercato che si mantiene positivo nonostante le difficoltà legate alla pandemia. Secondo le ultime statistiche, il mercato del vino italiano si è mantenuto stabile nel corso dell’ultimo anno, con una crescita leggermente superiore all’1% rispetto all’anno precedente. Il valore delle esportazioni italiane di vino nel 2021 è stato di circa 6 miliardi di euro, con una leggera flessione rispetto al 2020 a causa dei problemi legati alla pandemia.
Fonte: Tag24.it.
Il nuovo volto premium dell’Italia del vino: nel 2022 sorpasso storico a valore sui “popular”.
Il vino di fascia alta cresce, a fronte di un rallentamento della fascia bassa del mercato. Un trend che premia le etichette di pregio. Il commercio mondiale dei vini fermi ha registrato un calo in volume nell’ultimo anno attorno al 5%, ma è un trend che riguarda l’andamento globale, e che non segna la tendenza premium dei consumi, a partire dai rossi italiani, che invece sono in crescita. Il mercato globale, dunque, premia i vini migliori. Non a caso i produttori italiani stanno facendo grandi sforzi per innalzare i propri prodotti verso la fascia più alta del mercato, la cosiddetta “premiumizzazione”, termine che purtroppo suona un po’ infelice nella traduzione dall’inglese. Secondo le analisi dell’Osservatorio Uiv sui trend di mercato, negli ultimi 12 anni, il vino made in Italy ha visto infatti quadruplicare nel periodo le vendite a volume dei vini fermi in fascia super-premium, ovvero oltre i 9 euro a bottiglia franco cantina, con una crescita media annua del 13%..
Fonte: La Repubblica.
Menfi è città italiana del vino 2023.
Le celebrazioni hanno preso il via nei giorni scorsi e si protrarranno per tutto l’anno con una serie di variegate iniziative. Non si tratta di un punto di arrivo, ma un punto di partenza per questa comunità e per il suo settore vinicolo che vuole così lanciarsi verso il futuro. La nomina è avvenuta nei mesi scorsi ad opera della commissione dell’Associazione nazionale città del vino composta dal presidente Angela Rodica, dal direttore Paolo Corbini e da cinque membri scelti fra importanti personalità del mondo del vino dell’Università e del giornalismo.
Fonte: Apetime-Magazine – Apetime-Magazine.
Slow Wine Fair, successo tra gli operatori esteri per il vino sostenibile italiano.
Oltre 10mila ingressi per il 50% rappresentati da operatori del settore e tra questi con centinaia di buyer provenienti dall’estero e in particolare da Stati Uniti, Gran Bretagna, Cina e Germania e selezionati con la collaborazione di Italia Trade Agency (Ice) e del ministero degli Affari esteri. Visitatori che hanno affollato i padiglioni con gli stand delle circa 750 cantine espositrici, 100 delle quali straniere al Salone del vino “buono, pulito e giusto” e, soprattutto, sostenibile. Si è conclusa molto positivamente la seconda edizione di Slow Wine Fair che si è tenuta a Bologna organizzata da BolognaFiere con la direzione artistica di Slow Food.
Fonte: Il Sole 24 Ore.
Vino: Cipressi, da pioniere a ambasciatore della Tintilia.
In un mondo con tradizioni secolari come è il Vigneto Italia, conta appena 25 anni la Tintilia messa a dimora in un campo sperimentale a San Felice del Molise, in provincia di Campobasso, dove nel 1998 Claudio Cipressi, da vignaiolo-autodidatta, fece i primi impianti – dichiarati a Bovale perché all’epoca non c’era ancora autorizzazione all’impianto della Tintilia – per una vinificazione-apripista che trovò poi in Di Majo Norante il primo imprenditore attrezzato per imbottigliare un nettare che oggi identifica il Molise.
Fonte: ANSA.
Vino: presentata pdl enogastronomia – enoturismo.
Il Capogruppo Commissione Agricoltura alla Camera dei deputati, Marco Cerreto, il Presidente della Commissione Agricoltura di Palazzo Madama, Luca De Carlo, e il Segretario di Presidenza della Commissione Attività Produttive a Montecitorio, Riccardo Zucconi, hanno presentato la proposta di legge enogastronomia – enoturismo: non solo prodotto ma offerta da vivere.
Fonte: ExPartibus.
Una settimana di anteprime per scoprire la Toscana del vino.
Gli appuntamenti organizzati dai consorzi vinicoli della Regione.
Firenze con il Chianti, il Morellino di Scansano e il Chianti Classico, Montepulciano e il Vino Nobile, San Gimignano e la sua Vernaccia e poi ancora Firenze con ben 13 diversi territori presentati dai loro Consorzi di Tutela: dalla Maremma al Montecuccco, dal Carmignano al Valdarno di Sopra. Questo sono stati gli appuntamenti organizzati dai consorzi vinicoli della Regione, in collaborazione con la Camera di Commercio di Firenze, Promo Firenze, Fondazione Sistema Toscana e Regione Toscana.
Fonte: FSNews.
STAMPA ESTERA
Crise viticole : les solutions de la Fédération des vignerons indépendants de Gironde.
Les adhérents de la Fédération des Vignerons Incependants de Gironde sort mans touchés per la crise viticole. (Crédits • Regis Designau). Les adhérents de la Fédération des vignerons indépendants de Gironde traversent la crise actuelle avec beaucoup plus de facilité que la moyenne de la profession. Et Régis Falxa, le président départemental, ne désespère pas de voir le marché se retourner dans le bon sens. La Fédération des vignerons indépendants de Gironde a tenu son assemblée générale ‘e 17 février au siège de la fédération régionale à Artigues-prés-Bordeaux (Gironde). Regroupant des vignerons qui cultivent leur vignoble, vinifient leur vin puis les commercialisent eux-mêmes, cette fédération s’est forgée une image de marque forte ancrée dans les esprits grâce au très évocateur logo du vigneron stylisé portant son tonneau à l’épaule. Rées Falxa préside la Fédération des vignerons indépendants de la Gironde, qui compte 550 adhérents pour un total national de 7.000 entreprises. L’arrachage primé et définitif de la vigne, revendication portée par le mouvement des viticulteurs girondins Viti33 qui ont manifesté dans les rues de Bordeaux le 6 décembre dernier, accompagnés par de nombreuses organisations syndicales paysannes et des élus, n’est pas au centre des préoccupations des adhérents de la Fédération des vignerons indépendants. Repartir à l’export Si les viticulteurs en difficulté n’arrivent plus à boucler leurs fins de mois à cause de l’effondrement des cours en vrac voire aussi des ventes en bouteille, les vignerons indépendants de Gironde *** souffrent beaucoup moins et ne croient pas que tout espoir soit perdu. La diversification cest important pour avoir un complément d’activité. Pour arracher la vigne il faut penser polyculture en diversification. Nous avons certainement des adhérents en difficulté mais le fait que l’on ait pris notre destin en main modifie la donne. Nous sommes moins exposés. Le Covid a mis en exergue les difficultés du métier, avec l’inflation et la déconsommation. Si on pouvait aller prospecter en Chine ce serait bien mais le pays s’est refermé. Il faut repartir en Amérique du Sud, il y a beaucoup de choses à faire là-bas, par exemple au Pérou. Il faut aller voir un peu partout. Parce que si l’étau se desserrait à l’export ça irait », déroule Régis Falxa, convaincu que, malgré l’importance des difficultés, le marché du vin pourrait encore se retourner dans le bon sens.
Fonte: Tribune.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup
A risentirci a domani.