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Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di giovedì 23 febbraio 2023!
Le news di oggi, sono state offerte da QuidQuid Srls strategie tecniche commerciali per potenziare il tuo business.
Parterre – Investindustrial rinomina il polo del vino.
DT Holding, il polo creato da Investindustrial che comprende, tra gli altri, il gruppo Della Toffola e Bertolaso, ha assunto una nuova denominazione, cioè OmniaTechnologies. L’azienda, che fornisce soluzioni integrate per il settore del vino e delle bevande, con 12 sedi produttive nel mondo, ha avviato un percorso di crescita che ha portato a conseguire ne12o22 un fatturato di circa 250 milioni di euro. Alle due anime del gruppo, guidate da Della Toffola perla fase di processo e da Bertolaso per l’imbottigliamento, si sono unite Permeare (filtrazione di alta gamma), Gimar (vinificazione), Sirio Aliberti (fermentazione), Frllli (impianti di distillazione), Priamo (tecnologie per l’industria lattiero-casearia), Ave Technologies (imbottigliamento), Zitalia, Omb e Ape Impianti (etichettatura).
Fonte: Sole 24 Ore.
L’Italia del vino oltre l’etichetta.
Dire che fa bene non è corretto ma è sbagliato demonizzare un prodotto della nostra cultura e tra i cardini del Made in Italy. Il consumo va reso consapevole Conoscere cosa si beve aiuta ad evitare gli eccessi. La possibilità che alcuni Paesi europei, come ha fatto l’Irlanda, equiparino il vino alle sigarette indicando sull’etichetta che «nuoce gravemente alla salute» ha innescato un meccanismo di non dialogo dividendo la platea tra chi inneggia al vino, arrivando a dire «che fa bene», e chi lo demonizza con una serie di sfumature scientifico-mediche. Così finiamo per dimenticarci il valore che il vino ha per la nostra economia, la nostra storia, per il rapporto con la nostra cucina, con il brand Italia, perdendo l’occasione per essere propositivi in una vicenda nella quale salire sulle barricate rischia di essere l’azione peggiore per far ascoltare la propria voce.
Fonte: Stampa I piaceri del Gusto.
Alla cantina Merlotta un ‘Oscar’ per le eccellenze agroalimentari.
Riconoscimento ritirato nel corso dell’evento “Italy food award” che si è svolto a Legnano. C’è anche la cantina Merlotta di Imola tra gli “Oscar” delle aziende di eccellenze agroalimentari italiane patrocinati dal ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentari e delle foreste. Nella cornice di Villa Renoir a Legnano si è svolto infatti il galà degli Italy food award”, a cui era presente anche il ministro Francesco Lollobrigida. Nel corso dell’evento sono state premiate le aziende di eccellenza di oltre dieci categorie merceologiche, arrivate da tante regioni Italiane, dalla Sardegna alla Sicilia, passando per la Calabria, le Marche, il Molise, l’Abruzzo, Piemonte, Toscana, Emilia-Romagna, Veneto, Lombardia, Puglia.
Fonte: Corriere Romagna di Ravenna Faenza-Lugo e Imola.
Cesena in bolla compie 9 anni e conferma la formula in Fiera.
Saranno 118 le aziende vinicole rappresentate dalla Sicilia all’Alto Adige A circa 450 etichette si affiancherà una selezione di eccellenze food. “Cesena in bolla” compie nove anni e presenta l’ottava edizione. L’appuntamento è per le giornate di lunedì 27 e martedì 28 febbraio dalle 15 alle 21 e dopo l’esperimento riuscito dello scorso anno si terrà di nuovo nei padiglioni di Cesena Fiera. Non solo bolidne Nata nel 2014 al Golf club di Forlì, dall’anno successivo la carovana di “In Bolla” si è trasferita al Teatro Verdi di Cesena.
Fonte: Corriere Romagna Forli’-Cesena.
Frutti rossi e dolci spezie, succulenti alla beva.
In quell’angolo di Toscana che comprende la zona del Chianti Classico, la Tenuta di Lilliano trova la sua centralità nei tre vigneti dislocati in aree diverse. Siamo a Castellina in Chianti che vanta un suolo argilloso, ricco di scheletro e calcare, il tutto aiutato da un clima equilibrato con le estati calde ma con tracce di pioggia che aiutano a rendere meno stressate le viti. Si deve alla Principessa Eleonora Ruspoli Berlingeri, nel 1958, l’inizio dell’avventura con etichette rappresentate da stemmi araldici come si conviene a questa famiglia di nobile lignaggio.
Fonte: Gazzetta di Parma Gusto.
Tour dei sapori tra degustazioni e abbinamenti a ‘Cesena in bolla’.
In vetrina 118 cantine con 450 etichette dall’Alto Adige alla Sicilia, passando per l’Oltralpe Non solo bollicine, come recita l’hashtag dell’evento, ma anche vini rossi, fermi e distillati, con tanto di abbinamenti gastronomici. Si rinnova l’appuntamento di ‘Cesena in bolla’, in programma lunedì 27 e martedì 28 febbraio, dalle 14 alle 20, nei padiglioni di Cesena Fiera. La manifestazione dedicata al mondo del vino, all’ottava edizione, apre le porte ai professionisti dell’Horeca, winelovers e sommelier. In vetrina, ben 118 cantine con oltre 450 etichette dall’Alto Adige alla Sicilia, passando per l’Oltralpe.
Fonte: Resto del Carlino Cesena.
Il nettare dei papi: così il Ruzzese è tornato in tavola – Il vino dei papi, la riscoperta della leggenda.
Il vino viene dalla Riviera di Genova et il meglio è di una terra detta Monterosso et è vino assai buono. Et è stimato assai in Roma fra li Genovesi, come fra li Venetiani la Malvagia. Ne vengono in Roma piccioli caratelli. A voler conoscere la sua perfetta bontà, bisogna che sia fumoso et di grande odore, di colore dorato, amabile et non dolce”. Che giri fanno… le viti, ironizzando con il testo della canzone neo vincitrice di Sanremo, Due vite di Marco Mengoni. In questo caso, si parla, ovviamente, di vino; e non un vino qualsiasi, ma di uno che ha radici centenarie: stiamo parlando del Ruzzese.
Fonte: Repubblica Genova – I piaceri del Gusto.
Luciano Vazzano: «Una nuova legge per l’enoturismo, stella del Ponente».
Il futuro del vino del Ponente potrebbe passare da un formato connubio con il turismo. Ad esserne certa è la Cna di Imperia che ha fatto proprio il progetto di legge a firma dell’onorevole Ylenia Lucaselli, che riguarda tutto il settore dell’enoturismo. Si tratta di una proposta di legge che, grazie anche alle posizioni di Cna turismo e commercio e di Cna agroalimentare, vuole fornire un’offerta che sia espressione di due comparti egualmente attrattivi per i viaggiatori italiani e stranieri. Si vuole introdurre una regolamentazione per tutte quelle attività di conoscenza del prodotto vino esercitate in prossimità del luogo di produzione. Vi rientrano quindi le attività formative e informative rivolte ai consumatori, con particolare attenzione alle indicazioni Dop e Igp, l’accoglienza e l’ospitalità dei turisti nelle cantine, le visite a cantine e vigneti, le degustazioni di vini e cibi legati alle tipicità territoriali.
Fonte: Secolo XIX Imperia.
L’Italia del vino oltre l’etichetta.
Dire che fa bene non è corretto ma è sbagliato demonizzare un prodotto della nostra ct i lt tiro e tra i cardini del Made in Italy L a possibilità che alcuni Paesi europei, come ha fatto l’Irlanda, equiparino il vino alle sigarette indicando sull’etichetta che «nuoce gravemente alla salute» ha innescato un meccanismo di non dialogo dividendo la platea tra chi inneggia al vino, arrivando a dire «che fa bene», e chi lo demonizza con una serie di sfumature scientifico-mediche. Così finiamo per dimenticarci il valore che il vino ha per la nostra economia, la nostra storia, per il rapporto con la nostra cucina, con il brand Italia, perdendo l’occasione per essere propositivi in una vicenda nella quale salire sulle barricate rischia di essere l’azione peggiore per far ascoltare la propria voce.
Fonte: Gazzetta di Mantova I piaceri del Gusto.
Un sommelier insegna a degustare il vino.
L’associazione culturale “Terra di Fiume”, assieme al sommelier Luca Bergamin e al titolare del Bar Sport di San Zenone Alberto Cavallotti, organizza la seconda edizione del corso di avvicinamento alla degustazione del vino, che si svolgerà in municipio e si articolerà in quattro lezioni. L’obiettivo è quello di per mettere ai partecipanti di acquisire una conoscenza più precisa dei prodotti vitivinicoli e di poter confrontare le peculiarità dei prodotti stranieri e quelli italiani. Le lezioni si terranno il 17, il 24 e il 31 marzo, sempre alle 21, con la lezione finale dell’1° aprile che prevede la visita guidata in una cantina.
Fonte: Provincia – Pavese.
Cantina Terre, Callegari verso la presidenza «Verifica dei conti, poi il piano industriale».
Sabato potrebbe tenersi il primo cda. Lo sconfitto Bardone: «È interesse anche nostro che tutto vada bene» Cantina Terre, Callegari verso la presidenza «Verifica dei conti, poi il piano industriale». Lorenzo Callegari verso la presidenza di Terre d’Oltrepo. La / schiacciante vittoria della sua lista alle elezioni di martedì scorso, che gli consentono di occupare tutti i 12 posti nel nuovo Cda, e la sua prestazione personale, recordman di preferenze con 316 voti («Me ne aspettavo una ventina in meno, che sono arrivati da gruppi di soci di vario tipo» rivela), spingono il medico ed ex sindaco di Casteggio sulla poltrona più alta della cantina oltrepadana.
Fonte: Provincia – Pavese.
L’Italia del vino oltre l’etichetta.
Dire che fu bene non è corretto ma è sbagliato demonizzare un prodotto della nostra cultura e tra i cardini del Made in Italy L a possibilità che alcuni Paesi europei, come ha fatto l’Irlanda, equiparino il vino alle sigarette indicando sull’etichetta che «nuoce gravemente alla salute» ha innescato un meccanismo di non dialogo dividendo la platea tra chi inneggia al vino, arrivando a dire «che fa bene», e chi lo demonizza con una serie di sfumature scientifico-mediche. Così finiamo per dimenticarci il valore che il vino ha per la nostra economia, la nostra storia, per il rapporto con la nostra cucina, con il brand Italia, perdendo l’occasione per essere propositivi in una vicenda nella quale salire sulle barricate rischia di essere l’azione peggiore per far ascoltare la propria voce.
Fonte: Provincia – Pavese I piaceri del Gusto.
Intervista a Sara Vezza – La polemica sul Barolo «Vendo a Renzo Rosso perché voglio crescere».
Vezza: le Langhe devono aprirsi al mondo preoccupa di più vedere V il Barolo ven fiuto a 8 euro in autogrill o a 15 sugli scaffali dei supermercati che gli investimenti di imprenditori made in Italy come Renzo Rosso che vogliono solo fare crescere il territorio». Sara Vezza replica a Matteo Ascheri, presidente del Consorzio del BaroIo, che sul Corriere Torino, aveva detto: «finanzieri e stilisti vip ci lascino in pace. Le Langhe non sono in vendita». Ascheri si riferiva all’acquisizione della cantina Josetta Saffirio, guidata dall’imprenditrice Sara Vezza, con cui 11 fondatore di Diesel Renzo Rosso intende mettere radici nelle terre del Barolo. «Altro che Langhe assediata dagli stranieri e dagli speculatori: avrei potuto vendere agli americani, non l’ho fatto.
Fonte: Corriere Torino.
Menfi Città del vino, dopo gli annunci la fase operativa.
Le cantine si preparano, decine gli eventi Menfi Città del vino, dopo gli annunci la fase operativa MENFI Decine di appuntamenti a Menfi e nelle Terre Sicane per winelovers, viaggiatori ed amanti del vino e del turismo di qualità. in prima linea la comunità degli agricoltori, le cantine del territorio, i ristoratori e gli albergatori pronti a celebrare Men] Città Italiana del Vino 2023. Dopo la presentazione nella nuova location di Mandrarossa del calendario di attività adesso già iniziata la Case operativa con le cantine, vera anima di un territorio che oggi racconta una Sicilia legata alle tradizioni ma con un continuo sguardo al futuro. «Gli eventi che abbiamo presentato sonoun punto di inizio e non di arrivo – sottolinea il sindaco di Men] e presidente della Fondazione Inycon, Marilena Mauceri.
Fonte: Giornale di Sicilia Agrigento-Caltanissetta-Enna-Trapani.
Montescudaio il gusto del territorio.
Una Doc di ottimi vini sia rossi che bianchi e un borgo di grande bellezza Montescudaio il gusto del territorio d i Leonardo Taddel (Als Toscana) Montescudaio è un Comune di circa 1.900 abitanti in Val di Cecina, sulla prima fascia collinare rispetto al mare. Alla felice posizione naturale si aggiunge la bellezza del centro storico. Il panorama che si gode dalla piazza della chiesa, costruita sull’antica acropoli fortificata del borgo è straordinario. L’origine di Montescudaio risale all’epoca degli Etruschi e il toponimo è menzionato per la prima volta in un documento del 1091: un passato quindi prestigioso che è sempre stata intrecciato con la viticoltura, come testimonia il ritrovamento del “cinerario di Montescudaio”, urna etrusca sulla quale è raffigurato un banchetto funebre e un cratere utilizzato per mescolare vino ed acqua, simbolo oggi del consorzio del Vino Montescudaio Doc.
Fonte: Tirreno Toscana Tempo Libero.
“Flavescenza dorata” Spostato l’incontro.
“La flavescenza dorata, una battaglia in continua evoluzione”. Questo il tema dell’incontro organizzato dal Comune di Musile che si svolgerà venerdì alle 18 a San Donà. Vista l’affluenza, non sarà organizzato in biblioteca civica a Musile, sede originaria, bensì al centro culturale da Vinci di San Donà. Tra i promotori, l’assessore all’ambiente di Musile, Marilisa Coppo, con l’intervento del sindaco Silvia Susanna per i saluti e l’introduzione. Presenti il professor Carlo Duso dell’Università di Padova e l’onorevole Piergiorgio Cortellazzo, membro della commissione ambiente della Camera.
Fonte: Nuova Venezia.
Bottega, Prosecco Bar in Cina.
Bottega guarda alla Cina dove progetta di aprire i suoi primi tre Prosecco bar. II format oggi conta su 34 locali aperti in 10 Paesi del mondo. Un totale che è destinato ad aumentare presto, grazie all’intraprendenza di Sandro Bottega, che continua a scommettere sul brand delle colline trevigiane.
Fonte: Nuova Venezia – Mattino di Padova – Tribuna di Treviso.
E’ guerra alla contraffazione del vino, con la Cantina Cenèra CODICI propone “Vin Cultura” in Comune.
Con il patrocinio della Camera di Commercio di Frosinone e Latina, in collaborazione con il Comune e la locale Cantina Cenèra, CODICI propone “Vin Cultura”. Si tratta di un progetto ben più ampio che ha come obiettivo primario la lotta alla contraffazione del vino e delle eccellenze vinicole dei territori di Frosinone e Latina. Una vera e propria sfida all’ultima “goccia” sul riconoscimento della qualità vinicola territoriale. E non poteva che essere Alvito la location ideale per tale iniziativa, dove esiste e vive un Istituto Tecnico Agrario con la propria azienda e numerose realtà vitivinicole.
Fonte: TG24.info.
Aumentano i numeri del vino italiano nella terra del Sol Levante.
Premere con costanza il piede sull’acceleratore nella promozione integrata e di sistema del vino italiano in Giappone. È l’unità di intenti emersa a Tokyo nella penultima tappa del Road show globale realizzato da Veronafiere-Vinitaly. “Stiamo gettando le basi per un progetto di promozione del vino italiano in Giappone a medio e lungo termine, con Vinitaly che conferma il ruolo di brand collettivo su scala globale” – ha dichiarato il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo. Questa campagna punta non solo al potenziamento dell’incoming già dalla prossima 55/esima edizione di Vinitaly, dal 2 al 5 aprile, ma a realizzare un efficace programma di promozione unitaria a favore del vino italiano.
Fonte: Radio Pico.
Renzo Rosso ha creato una holding interamente dedicata al vino.
Renzo Rosso rinnova il suo amore per il mondo del vino con la fondazione di Brave Wine, società creata per gestire i suoi investimenti nel settore vinicolo di alta gamma. Presente nel settore del vino da quasi 30 anni con Diesel Farm sulle colline di Marostica (VI), dove nascono il Rosso di Rosso, il Bianco di Rosso e il Nero di Rosso, di recente con Red Circle Investments, società di investimenti privata, l’imprenditore (3,1 miliardi di dollari il suo patrimonio per Forbes) aveva acquisito una partecipazione rilevante in Masi, azienda produttrice di amarone d’eccellenza.
Fonte: Forbes Italia.
Vino: contro la Flavescenza dorata servono strategia, ricerca e risorse.
Interventi coordinati a livello nazionale, investimenti in ricerca scientifica e risorse economiche a sostegno delle imprese vitivinicole. Sono le richieste che il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, fa al governo e al ministro dell’Agricoltura e Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida, per il contrasto alla diffusione della Flavescenza dorata, una delle malattie epidemiche più gravi che interessano il comparto vitivinicolo. Davanti alla diffusione di questa fitoplasmosi, che ha registrato negli ultimi due anni una preoccupante accelerazione, la Confederazione chiede che venga finalmente messa a punto una strategia di interventi uniformi per tutto il territorio nazionale alla quale gli enti competenti partecipino in modo coordinato e con la condivisione delle proprie iniziative.
Fonte: Confagricoltura.
Luca Maroni: “Il vino italiano è sotto attacco”.
“I migliori vini italiani 2023” di Luca Maroni si chiude con la certezza che il vino italiano è sotto attacco e che per difenderlo è necessario rafforzare una comunicazione veritiera. “Comunicare il vino e il suo mondo è fondamentale e in questo momento storico è una necessità impellente, perché l’intero settore enologico, non solo italiano, è sotto attacco. L’attenzione massima del nostro tempo sul benessere dell’individuo deve tenere conto che il vino è un prodotto che rientra nella dieta mediterranea ed è ricco di antiossidanti, importantissimi per contrastare l’invecchiamento cellulare: fa parte della nostra tradizione europea e italiana ed è quanto di meglio il genio italico abbia concepito da Leonardo da Vinci in poi”.
Fonte: Corriere del Vino.
Vini d’Acqui e Brachetto d’Acqui: tour di cene, Masterclass e Wine Tasting.
Per molto tempo il consumo del Brachetto d’Acqui, vino dolce ricco di aromi di rose e di fragoline di bosco, si è limitato all’abbinamento con i dessert e con la frutta. Forse è stato proprio questo consumo “quasi obbligato” a limitarne la crescita, legandolo oltre modo alle abitudini e agli usi localistici. In quest’ottica il Consorzio Tutela Vini d’Acqui (oltre al Brachetto d’Acqui, il Consorzio tutela anche il Dolcetto d’Acqui), brillantemente presieduto negli ultimi 25 anni da Paolo Ricagno (rieletto anche per il triennio 2022-2024) ha ampiamente spinto per l’ultima modifica della Docg che arricchisce l’offerta con l’Acqui Rosato sia nella versione ferma che in quella spumante (con metodo Charmat o metodo classico) ottenuto separando con anticipo il mosto dalle bucce, e con l’Acqui Rosso fermo.
Fonte: Gambero Rosso.
Slow Wine Fair 2023: il futuro ed il ruolo del vino buono, pulito e giusto.
Nel calendario della kermesse by Slow Food e BolognaFiere (26-28 febbraio) il rapporto con territori, cultura, direttive bio e comunicazione. “Con la Slow Wine Fair vogliamo cambiare il paradigma con cui si comprano e si vendono i vini. Sappiamo che è una missione molto complicata, ma solo lavorando sull’educazione dei consumatori e sulla formazione di chi commercializza le bottiglie si può sperare di modificare radicalmente il sistema di produzione, privilegiando metodi che preservino le risorse naturali e che incrementino la fertilità del suolo, abbandonando la chimica di sintesi. Inoltre, vogliamo sia riconosciuto alla figura del vignaiolo il giusto ruolo di difensore del paesaggio, promotore di cultura e di un sistema etico di investimenti sul territorio. Per questo la Slow Wine Fair 2023 ha un ricco programma di masterclass, di incontri, di convegni, di scambi tra i protagonisti della filiera: produttori, professionisti e appassionati. Solo attraverso l’unione delle loro forze si può pensare di rivoluzionare l’agricoltura e migliorare il futuro del pianeta”. Parole di Giancarlo Gariglio, coordinatore internazionale della Slow Wine Coalition, introducendo programma che animerà la Slow Wine Fair 2023, la fiera del vino buono, pulito e giusto, a Bologna, dal 26 al 28 febbraio, con “750 aziende, il 50% in più sull’edizione n. 1”.
Fonte: WineNews.
Innovazione e territori del vino: come diventare una wine destination. Il ruolo del talento femminile, della formazione e delle connessioni.
Venerdì 17 marzo 2023, dalle ore 10:30, presso il Salone delle Assemblee della Cantina La Guardiense a Guardia Sanframondi (BN), avrà luogo il Workshop dal titolo “Innovazione e territori del vino: come diventare una wine destination. Il ruolo del talento femminile, della formazione e delle connessioni”. L’iniziativa fa parte del secondo ciclo di incontri promosso dalla Regione Campania, Direzione Generale Politiche Sociali e Socio–Sanitarie ed attuato da Sviluppo Campania SpA nell’ambito del progetto “Tracciare le differenze. Imprenditorialità, scienza e saperi per superare il gender gap“: 4 eventi organizzati con l’obiettivo di dare informazione ed impulso alla completa attuazione delle linee di intervento previste dalla DGR n. 112 del 27.02.2018.
Fonte: Regione Campania.
Menfi Città Italiana del Vino, presentato calendario eventi.
Nelle nuova location di Mandrarossa è stato presentato il calendario di attività per Menfi Città Italiana del Vino 2023: presenti i Comuni della valle del Belìce e diverse Città del Vino, gli agricoltori, gli operatori del settore ricettivo ed enogastronomico ma soprattutto le cantine, vera anima di un territorio, quello delle Terre Sicane, vocato alla vitivinicoltura. “Gli eventi che abbiamo presentato sono un punto di inizio e non di arrivo – sottolinea il Sindaco di Menfi e presidente della Fondazione Inycon Marilena Mauceri – Per la prima volta siamo riusciti, grazie a tutti i partner coinvolti a realizzare un calendario unico che abbraccia gli appuntamenti più importanti”.
Fonte: ANSA.
Salone del vino di Torino, il nuovo evento che celebra il Piemonte enoico.
Sorseggiare tutto il Piemonte. È questo l’obiettivo del Salone del vino di Torino che fotograferà, dal 4 al 6 marzo 2023, l’intero paesaggio di una regione legata a una cultura enologica di raro valore e ai vertici della produzione di vini pregiati, riconosciuta in ambito internazionale. Dal nettare dell’Alto Piemonte a quello della Val di Susa passando per il pinerolese e le colline novaresi senza dimenticare il Canavese, l’Alto Monferrato, l’Astigiano e le colline di Torino fino a quelle tortonesi e di Ovada. Non mancherà il cuneese, partendo dal cuore delle Langhe e del Roero, per arrivare alla Val Bormida, ai confini con la Liguria.
Fonte: La Gazzetta del Gusto.
STAMPA ESTERA
Toulouse, ciudad europea del vino 2023.
Este destino francés ha sido elegido por su cultura vitivinícola. En esta ciudad está N5 Wine Bar, elegido durante tres años seguidos como mejor bar de vinos mundial. Que sealaúnicagran ciudad de Francia que cultiva sus propias viñas desde 1976 ya dice mucho de la pasión vinícola de Toulouse, recién reconocida por la Red Europea de Ciudades del Vino (Recevin), uniéndose alaregion del Duero en Portugal, como Ciudad Europea del Vino 2023. Una buena excusa para descubrir y saborear este rincón francés, que tiene el epicentro de sus viñas en Domaine de Candie, una gran propiedad agrícola que cuenta con un castillo medieval -declarado monumento nacional en 2001-, un viñedo, una huerta y una bodega donde también se lleva a cabo la vinificación, crianza y embotellado del vino. En las 26 hectáreas del viñedo de Domaine de Candie se cultiva orgánicamente el vino regional con indicación geográfica protegida del Pays du Comté Tolosan. Además, desde 2017 en estas viñas se produce una gama de mostos y vinos ecológicos a base de cepas regionales como sauvignon, merlot o négrette. El objetivo de Domaine de Candie es abrir un restaurante en 2024, pero a partir de este verano contará ya con un guinguette, nombre que reciben los cabaret típicos que ofrecen opciones gastronómicas. Direcciones imprescindibles Este no es el primer reconocimiento En la región de Frontón hay que visitar el Museo del Vino o las exposiciones del castillo de Capdeville relacionado con el vino que la ciudad recibe. En ella se ubica el elegido durante tres años consecutivos como mejor bar de vinos del mundo por The World of the Fine Wine N5 Wine Bar presenta una carta internacional con más de 20.000 botellas y 4.000 referencias.
Fonte: Expansión.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup
A risentirci a domani.