rassegna stampa del vino di giovedì 9 febbraio 2023!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di giovedì 9 febbraio 2023!

Le news di oggi, sono state offerte da QuidQuid Srls strategie tecniche commerciali per potenziare il tuo business.

«Fermare le etichette irlandesi sui vini».
L’appello di De Anna (Vini da Terre estreme) per le giornate di Matera «Fermare le etichette irlandesi sui vini» SI terrà a Matera dal 25 a127 marzo l’undicesima edizione di “Vini da Terre estreme”, la mini-fiera aperta ai professionisti del settore e a tutti gli appassionati con oltre 300 «etichette eroiche» che saranno presenti all’Hotel Alvino 1884. E’ quanto si legge in una nota diffusa nella giornata di ieri assieme all’appello di Federvini rilanciato da Alvaro De Anna (Pilota Green), promotore-organizzatore di “Vini da Terre estreme” sulle etichette introdotte in Irlanda con un’indicazione, «nuoce alla salute», simile a quella presente sui pacchetti di sigarette.

Fonte: Quotidiano del Sud Basilicata.

In difesa del vecchio buon bicchiere di vino.
La proposta di inserire sulle bottiglie un’etichetta come quella delle sigarette contrasta con un gran numero di studi scientifici. Come i fenomeni atmosferici si ripresentano ciclicamente anche per il vino ogni tanto emergono detrattori i cui toni allarmistici ne vorrebbero decretare la disfatta. Recentemente il vino è stato considerato quasi un veleno e l’Irlanda ha proposto all’Unione Europea di apporre su tutte le bottiglie un’etichetta con su scritto: “nuoce alla salute”: Questa civilissima nazione purtroppo è costretta a confrontarsi con un problema interno, l’eccessivo consumo di alcolici: per dissetarsi più spesso al posto dell’acqua si beve birra.

Fonte: Famiglia Cristiana.

Etichetta anti vino, Dublino accelera E Bruxelles apre pure al riso asiatico.
Mentre cresce il fronte del no, l’Irlanda notifica le nuove norme al Wto anche se violano il libero mercato Luce verde per 1’import di chicchi da Vietnam, India e Cambogia nonostante l’uso del triciciazolo, qui vietato. Vino, riso, frutta: le leadership italiane di mercato sono un bersaglio della Commissione europea guidata da Ursula von der Leyen. Sostenuta anche dagli oracoli scientifici come quelli della professoressa Antonella Viola, che pur ritratta con un calice in mano, insiste nella sua crociata contro l’alcol e il vino e dà ragione agli irlandesi che vogliono scrivere sulle bottiglie di Chianti o di Barolo: fa venire il cancro. «L’alcol fa male», twetta lavirostar, «i medici che non lo dicono sono come i dottori no vax». Forse la Viola non si rende conto di aver toccato un argomento molto interessante: lo Stato etico che si fa Stato dietetico.

Fonte: La Verita’.

La patria del “vin du diable” dove venivano incoronati i re.
Eccellente e possibile. La patria del mitico vin du diable, come era chiamato lo champagne ai tempi di re Sole, circonda la città di Reims, annunciata dalle guglie della maestosa cattedrale in puro stile gotico dove venivano incoronati i re di Francia. In realtà l’antica città è presa d’assalto da turisti di tutto il mondo più per le maison de champagne e le loro chilometriche cantine-gallerie scavate in periodo gallo-romano, che per i suoi splendidi monumenti. Le aziende più famose sono raggruppate nel quartire Champ de Mars e sui pendii di Saint Nicaise: tra le altre Krug, Pommery, Taittinger, Piper-Heidsiek, Mumm. La maison Veuve Clicquot Ponsardin, una delle più antiche, vanta una rete di 24 chilometri di gallerie, scavate nel gesso a 25 metri di profondità, dove la temperatura è costante sui 10/11`.

Fonte: Messaggero.

Su MoltoSalute uno o due bicchieri quanto vino possiamo bere? – Enigma vino: benefici o rischi? La parola agli esperti – Enigma vino.
Un consumo moderato, secondo tanti studi, ha effetti protettivi sull’organismo grazie al resveratrolo. Ma la comunità scientifica raccomanda molta prudenza. Dicevano i latini «il vino fa buon sangue», riferendosi ai presunti effetti “terapeutici” di questa antica bevanda. In effetti, negli anni sono state sempre più numerose le evidenze scientifiche che hanno sottolineato gli effetti protettivi sull’organismo di alcune sostanze. Per primo, il resveratrolo. Che, tra gli altri, riduce l’invecchiamento cellulare. Inoltre, gli antiossidanti contenuti all’interno aiutano il gene che impedisce la formazione di nuove cellule di grasso.

Fonte: MoltoSalute.

Patrimonio enologico lucano da tutelare.
Irlanda dimostra di «fare sul serio» sull’introduzione sulle bottiglie di vino di un’etichetta analoga a quella dei pacchetti di sigarette: «Nuoce alla salute» e ha ufficialmente notificato all’Organizzazione mondiale del commercio (Omc) la normativa. Sono dunque scattati i 90 giorni entro i quali qualsiasi Paese membro dell’Omc può presentare pareri contrari. Non si può ridurre il vino a un prodotto nocivo per la salute perché dietro al mondo dell’enologia c’è una una cultura profonda, che è quella della viticoltura in Italia. Le tante pregevoli tradizioni locali, le infinite sfaccettature del territorio si riflettono anche nella preziosa varietà del nostro patrimonio enologico e, paradossalmente, i frutti migliori sembrano a volte nascere da territori solo in apparenza improvvidi o estremi.

Fonte: Gazzetta di Basilicata.

I vini di Parma.
Solo nove cantine entrano nelle principali guide Continua il momento in chiaroscuro del movimento enoico, almeno secondo i critici nazionali I vini di Parma. La fotografia delle nostre cantine nelle guide di Andrea Grignaffini n’annata ancora non in chiaro per i vini della nostra provincia almeno stando al parere delle guide nazionali. Si sa che non è l’unico parametro per decidere la qualità di un a zona ma di certo, con i limiti del caso, è uno dei pochi verificabili. Ci sono poche aziende presenti (nove, considerando quelle a una citazione) e performance non certo di grande livello. Con le dovute eccezioni, ovviamente. Partiamo come di consuetudine da Monte delle Vigne che come da prassi consolidata resta l’unica cantina della provincia a ottenere punteggi su tutte le guide e che consolida Callas (questa volta la 2021) come unico Tre Bicchieri (Rossi) della nostra zona.

Fonte: Gazzetta di Parma Gusto.

Snello e agile, con note amarotiche tra agrumi e fiori.
Questa storia si dipana in un luogo magico per la viticoltura, il Piemonte e più precisamente Monforte d’Alba nelle Langhe. Una storia che risale agli anni Trenta quando la protagonista aveva solo otto anni e andava a trascorrere le vacanze estive dalla nonna materna al Podio in campagna in una piccola frazione tra Bene Vagienna e Monforte dove la famiglia produceva mattoni e la nonna era insegnante. Nonna Maria era un personaggio tutto d’un pezzo, severa e intransigente di quelle nonne di una volta che non permettevano di sgarrare. Mezzogiorno era l’orario preciso e imprescindibile per il pranzo, a seguire il cosiddetto pisolino pomeridiano senza se e senza ma.

Fonte: Gazzetta di Parma Gusto.

“Bene Tajani su etichettatura del vino”.
“Bene l’iniziativa da parte del ministro degli Affari Esteri, Antonio Tajani di indirizzare una lettera al vice presidente della Commissione europea Valdis Dombrowskis contro l’iniziativa irlandese di introdurre a livello nazionale l’obbligo di etichettatura sanitaria sulle bevande alcoliche, con l’indicazione ‘l’alcol nuoce gravemente alla salute’. Lo comunica il parlamentare Battistoni (FI).

Fonte: Corriere di Viterbo.

«Il Parco ci aiuti a pompare acqua nei campi».
II territorio tra Riomaggiore e Monterosso è ricco di risorse idriche, ma le fonti sono quasi a livello del mare: i vigneti sono 400 metri più in alto. Tutela delle risorse idriche, insieme al recupero e al riutilizzo delle acque dei torrenti in agricoltura. Per la Cooperativa Agricoltura Cinque Terre di Groppo, sulle alture di Maanrola, e per i produttori locali, sono questi gli obiettivi sui quali lavorare per resistere alla crisi e ai periodi di prolungata siccità. Negli ultimi anni il susseguirsi di eventi climatici estremi si è fatto sempre più frequente e dannoso. Ma il piccolo territorio delle Cinque Terre fortunatamente è ricco di acqua: una risorsa preziosa che deve essere recuperata attraverso le stazioni di pompaggio e le reti irrigue per raggiungere i terreni.

Fonte: Secolo XIX La Spezia.

Terre d’Oltrepo, prima lista depositata: c’è Bardone.
La scadenza per la presentazione dei candidati al Cda è fissata per sabato II presidente uscente torna in corsa con il vice Bosini e altri dieci vignaioli. È stata depositata la prima lista per le elezioni del nuovo Cda della cantina Terre d’Oltrepo, in programma martedì 21 febbraio. A meno di tre giorni dalla scadenza per la presentazione delle candidature (fissata per mezzogiorno di sabato 11), esce allo scoperto il gruppo che fa riferimento a quello che resta del consiglio uscente, dopo le dimissioni dei sette consiglieri. La lista ha dodici candidati, i capilista sono Emilio Bosini ed Enrico Bardone, rispettivamente vicepresidente e presidente uscenti, che cercano la riconferma dopo meno di un anno dalle ultime votazioni, vinte con una maggioranza schiacciante.

Fonte: Provincia – Pavese.

Carloni al Bundestag «Il vino non è solo alcol ma la nostra identità».
A Berlino presso il Bundestag si è svolto l’incontro tra la delegazione italiana in rappresentanza delta commissione Agricoltura delta Camera dei Deputati guidata dal presidente Mirco Cartoni, con Stefania Marino e e Attilio Pierro, e la commissione Agricoltura del Parlamento tedesco guidata da Hermann Färber oltre ai componenti dei partiti. L’incontro si è svolto con grande cortesia affrontando i temi cari ad entrambe le Nazioni in particolare il tema dell’etichettatura sul vino che avverte del pericolo perla salute, del tema dei lupi, siccità, logistica, nutriscore. Il parlamentare marchigiano Mirco Cartoni ha ribadito «la posizione sul vino, oggetto anche di una risoluzione unanime delta commissione Agricoltura, che non può essere considerata soltanto una bevanda alcolica.

Fonte: Corriere Adriatico Ancona.

Cantina Valdaso Focus agricolo con 100 imprese.
Si è svolto alla cantina sociale Valdaso un incontro tecnico organizzato da Confagricoltura Ascoli Piceno-Fermo. L’incontro particolarmente sentito ha visto la partecipazione di oltre cento imprese agricole venute da tutta la vallata. Gli interventi previsti da parte di Angelo Frascarelli presidente di Ismea e di Tommaso Ciriaci di Confagricoltura Ascoli Piceno — Fermo hanno riguardato gli effetti che la nuova Pac avrà sull’agricoltura regionale e la certificazione residuo zero. All’incontro erano presenti l’assessore all’agricoltura Andrea Maria Antonini, il presidente di Confagricoltura Ascoli Piceno-Fermo Mauro Acciarri e Francesco Torriani presidente della Conf cooperative Fedagripesca Marche.

Fonte: Corriere Adriatico Ascoli Piceno.

Coldiretti: “Non ha senso demonizzare il vino, preoccupiamoci degli insetti nei piatti”.
Dopo il Consorzio Vini anche Coldiretti Valle d’Aosta si schiera, senza mezzi termini, a fianco dei tanti produttori di vino e a favore della cultura della qualità e del bere responsabile. “Per noi difendere il settore vitivinicolo, che in Italia pesa per 14 miliardi di fatturato, significa innanzitutto difendere l’economia e la cultura italiana dagli attacchi, sempre più frequenti, delle multinazionali e delle lobby che tengono in ostaggio l’Unione Europea” sottolinea Alessio Nicoletta, Presidente di Coldiretti Valle d’Aosta. La Federazione valdostana, che associa anche una settantina di produttori vitivinicoli, rimanda così al mittente le dichiarazioni di Antonella Viola. Nei giorni scorsi la professoressa ha evidenziato come il consumo, e non l’abuso, di vino faccia malissimo sollevando una polemica a livello nazionale.

Fonte: Corriere della Valle d’aosta.

“La fusione? Era una bell’ idea”.
Aresca (Terre Astesane) sull’ipotesi di unione con le cantine di Nizza e Agliano “Operazione difficile, ma saremmo diventati i più grandi produttori di Barbera”. Sarebbe stata un’occasione di ulteriore promozione. Noi andiamo avanti puntando sulla qualità.

Fonte: Nuova Provincia (Asti).

Il Nizza Docg entra nei salotti di Svizzera, Olanda, Belgio e Svezia.
Basilea e Lugano, ma anche Amsterdam, Bruxelles e Stoccolma: sono queste le tappe, già svoltesi o in programma, di quest’anno del «Nizza Docg Around the World», progetto di consolidamento della presenza estera, in particolare nel nord Europa, della Denominazione Nizza. L’associazione dei produttori presieduta da Stefano Chiarlo prosegue cosi le iniziative promozionali, già fitte lo scorso anno per il proprio ventennale. «Il tour promozionale è stato ideato utilizzando una formula che va oltre la classica masterclass – racconta il presidente – Ogni evento è proposto come uno spazio di divulgazione, confronto e discussione un salotto del vino. I relatori presenti oltre ad illustrare la denominazione, le sue caratteristiche e il percorso di crescita promuovono anche un contributo attivo dei partecipanti volto sia a valutare i vini degustati sia a condividere opinioni e previsioni di crescita e sviluppo del Nizza Docg all’interno del mercato interessato».

Fonte: Nuova Provincia (Asti).

Le eccellenze del vino incontrano i compratori di Europa e non solo.
Iniziativa della Camera di Commercio dedicata alle aziende del territorio Il presidente Coscia: “Settore cruciale, va internazionalizzato il prodotto” Le eccellenze del vino incontrano i compratori di Europa e non solo promuovere le eccellenze vitivinicole e incentivare il grado di internazionalizzazione delle imprese del territorio. È l’obiettivo della Camera di Commercio che, in collaborazione con il Centro Estero per l’Internazionalizzazione del Piemonte, organizza un evento con incontri tra imprese del settore sul territorio e importatori europei di Germania, Belgio, Inghilterra, altri Paesi del Nord Europa e non solo. Un’iniziativa che si svilupperà in due giornate ad aprile, una ad Alessandria e l’altra ad Asti.

Fonte: Stampa Alessandria.

Vini di grande qualità il listino di febbraio dalla Barbera al Ruchè.
La vendemmia 2022, pur con i cali di resa Jdovuti alla siccità e all’espansione della flavescenza dorata, ha restituito vini di grande qualità che, in molti casi, riescono a spuntare prezzi franco cantina superiori al passato. Lo segnala la Commissione Vini della Camera di Commercio nel listino di febbraio sui prezzi all’ingrosso. La Barbera d’Asti docg da vigneti scelti e diradati viene quotata da 2,10 a 3 euro il litro, segnando un incremento rispetto all’anno precedente di 10 centesimi sul prezzo minimo e di 25 centesimi sul prezzo massimo. Il prezzo (base) della Barbera d’Asti docg è fissato da 1,30 a 1,90 euro al litro, con un incremento di 10 centesimi sul prezzo massimo, mentre quello della Barbera doc si attesta da un minimo di 1,05 a un massimo di 1,45 euro al litro.

Fonte: Stampa Asti.

“Gli alert Ue? Danno alle nostre Doc”
La revisione delle etichette delle bevande alcoliche metterebbe a rischio il mercato locale. Due Docg, Gattinara e Erba=—luce, e quattro Doc, Bramaterra e Lessona, Canavese e Coste della Sesia. Sono il vanto del vino prodotto nelle province di Vercelli e Biella. Anche loro dovranno fare i conti con l’allarme in etichetta, una polemica che rischia di spaventare ingiustamente più di un italiano su due (54%) che beve vino. Mettendo così a rischio il mercato. È quanto afferma la Coldiretti sulla base dei dati Istat in riferimento all’annuncio della revisione delle norme sull’etichettatura delle bevande alcoliche da parte del portavoce della Commissione europea Stefan De Keersmaecker mentre in Italia si moltiplicano gli attacchi. Da una parte il vino, emblema di uno stile di vita lento, attento all’equilibrio psico-fisico, dall’altra l’assunzione sregolata di alcol.

Fonte: Stampa Vercelli.

Chinu, il Baratuciat firmato Bramante.
La prima produzione soddisfa le attese: “Molto profumato, oltre ogni più rosea aspettativa”. Chinu. L’hanno ribattezzato così, i fratelli Bramante, il loro “Baratuciat”, riprendendo il nome, anzi lo “stranome” o forse secondo cognome, con cui un tempo la famiglia era identificata. Sull’etichetta compare il disegno di tre larici e una baita, quelli del Pale, la borgata tra i monti dell’Alta Valsangone alla quale tutti loro sono affezionati, e, in rilievo, il logo, una F e una B, che si guardano e, idealmente, s’incontrano. Frutto, l’uno, della creatività di Manuela Rosa Budin e l’altro di Fabio Gariano, professionisti giavenesi del settore. “Vino bianco, colore giallo paglierino di tenue intensità, profumo ricco di note tropicali e floreali. Equilibrato al palato, adatto ad accompagnare i plat ti della tradizione e i piatti di pesce” è riportato sul retro dell’etichetta.

Fonte: Valsusa.

L’Ue e l’alcol come il fumo «Il vino sardo è sotto attacco».
Le cantine dell’Isola: economia in pericolo. Il ministro pronto alla battaglia L’Ue e l’alcol come il fumo «Il vino sardo è sotto attacco» La proposta irlandese al Wto: in etichetta gli stessi avvisi delle sigarette Un colpo al cuore dell’economia sarda. Quello che può sferrare il governo irlandese all’industria del vino rischia infatti di mettere al tappeto migliaia di imprese. Dopo gli annunci dei mesi scorsi e l’ok preliminare incassato a gennaio dalla Commissione europea, Dublino è passata dalle parole ai fatti e ha ufficialmente avanzato davanti alla Wto (l’Organizzazione mondiale del commercio) l’iter per rendere obbligatori nelle etichette delle bottiglie, ma anche nelle confezioni di birra e superalcolici, gli stessi avvisi allarmistici presenti da anni sui pacchetti delle sigarette per informare sui rischi di un consumo eccessivo di alcol.

Fonte: Unione Sarda.

Il vino in vetrina, in arrivo 160 buyer da 39 Paesi.
Domani e sabato alla Fortezza e alla Compagnia tornano BuyWine e PrimAnteprima Oltre 2,3 milioni di ettolitri, di cui il 96% Doc e Docg, prodotti nel 2022 da io.600 aziende: il mondo del vino toscano si presenta domani e sabato a Firenze con un doppio evento: alla Fortezza BuyWine, vetrina dedicata ai compratori internazionali, e al cinema La Compagnia PrimAnteprima, che apre la settimana delle anteprime di Toscana in cui degustare le nuove annate dei principali consorzi. A BuyWine saranno mostrate, attraverso 23 mila degustazioni, oltre 1.400 etichette di 23o aziende del territorio (di cui la metà bio). Sono attesi 16o buyer provenienti da 39 paesi. L’edizione 2023 vede il ritorno dei compratori asiatici, dopo lo stop causato dalla pandemia: i mercati principali restano Usa, Canada, Paesi scandinavi, Svizzera e Regno Unito, ma tornano nuovamente a Firenze anche acquirenti da Giappone, Singapore, Hong Kong, Corea del Sud e Thailandia.

Fonte: Corriere Fiorentino.

Il diktat irlandese e il futuro del vino “Faremo di tutto per difenderci”.
Saccardi:”Ci batteremo per evitare pericolosi allarmismi” Giani: “Puntiamo tutto sulla qualità e siamo orgogliosi di come sia cresciuta questa manifestazione”.

Fonte: Repubblica Firenze.

Camera di Commercio – Gli accordi commerciali volano buyer e venditori soddisfatti Manetti: “Grazie all’algoritmo gli incontri sono un successo”.
«I numeri sono in costante crescendo, così come cresce il gradimento di venditori e compratori. È un modello importante che cerUtica la qualità toscana, che offre un punto di incontro preziosissimo a tutte le parti in causa, con grande sicurezza sul risultato finale». Cifre da grandi occasioni la tredicesima edizione di BuyWine, da domani alla Fortezza da Basso di Firenze, kermesse che nel corso degli anni si è trasformata in una delle più ricercate vetrine internazionali del vino. Massimo Manetti, presidente di PromoFirenze che organizza l’evento insieme a Fondazione Sistema Toscana, sottolinea il trend in continua evoluzione della manifestazione fiorentina, che quest’anno prevede oltre 3.000 incontri e 23 mila degustazioni, con oltre 1.400 etichette in vendita.

Fonte: Repubblica Firenze.

Il fenomeno – Arte, vino e cultura passione enoturismo “Un asset strategico per l’economia”.
Garibaldi: “Serve un’offerta innovativa” Palumbo: “Un driver turistico consolidato” di Margherita Cecchin Odori e sapori si incontrano e raccontano, dentro ad un calice, i territori. Il tempo libero delle vacanze si riempie di esperienze tra natura, sostenibilità, cultura e degustazioni con l’enoturismo. In Toscana, «il vino rappresenta un asset turistico di grande rilievo ed importanza strategica», così Roberta Garibaldi, vicepresidente del Comitato Turismo dell’Ocse, docente universitaria ed esperta di enoturismo, già ad di Enit. «Con un totale di 58 produzioni certificate, è la regione numero due in Italia per prodotti certificati. A livello economico — prosegue Garibaldi — secondo le ultime stime dell’Osservatorio Ismea-Qualivita, il settore del Vino DOP IGP in Toscana vale 1004 milioni di euro (86,9% del paniere di produzioni certificate del Paese)».

Fonte: Repubblica Firenze.

Cantine d’autore territori e architettura viaggio nella bellezza.
Promossa da “Casabella “sarà visitabile dal12 al19febbraio Vino e architettura, un legame sempre più stretto. Una visione che coniuga efficienza e modernità, e chc tiene in primo piano la forza del territorio. Una sfida che molti architetti, in tutto il mondo, hanno accetta to. E oggi anche una mostra. “Nuove Cantine Italiane. Architetture c Territori” è un progetto della rivista «Casabella», realizzato in collabora zione con ProViaggiArchitettura. Una mostra fotografica dedicata alle cantine vinicole d’autore in Italia. Partita da Verona, in occasione e con il patrocinio di Vinitaly, la mostra si è poi spostata nelle Langhe, alla Scuola delle Scienze Gastronomi che di Pollenzo, con il patrocinio d Slowfood, per poi trovare spazio Merano presso la Kunst Meran, in collaborazione con Merano Arte e in occasione del Merano Wine Festival.

Fonte: Repubblica Firenze.

Il Chiaretto di Bardolino celebra gli innamorati.
Per «Lago di Garda in Love» 400 bottiglie in edizione limitata Il Chiaretto di Bardolino celebra gli innamorati BARBOUN° Parigi, Innsbruck e il Garda si tingono di rosa con il Chiaretto di Bardolino: sono 400 le bottiglie in edizione limitata create dal Consorzio di tutela del Chiaretto e del Bardolino per «Lago di Garda in Love» (dall’u al 15 febbraio). Si tratta del lancio del Chiaretto che approderà fino all’esposizione francese «Wine Paris e Vinexpo Paris» e a Corvina Manifesto – L’Anteprima del Chiaretto di Bardolino realizzata con il contributo del ministero dell’Agricoltura. Dopo la kermesse di San Valentino, il Chiaretto tornerà sulla riviera gardesana dal 2 al 6 marzo con la tredicesima edizione dell’Anteprima, che si svolgerà fra Bardolino e Lazise.

Fonte: Corriere di Verona.

«Prosecco, l’identità nell’area storica».
«Fare sistema attraverso un lavoro di squadra che metta in sinergia il ruolo strategico della città di Treviso per una sempre più efficace promozione del territorio è senz’altro un ottimo proposito. Ma attenzione: spostare il baricentro dell’attrattività dell’area storica di produzione del Prosecco Superiore e dal suo paesaggio riconosciuto quale patrimonio dell’umanità Unesco centralizzandolo al capoluogo trevigiano sarebbe uno sgarro nei confronti dell’identità e della storia del territorio compreso tra le colline di Valdobbiadene e Conegliano». Così il consigliere regionale veneto Tommaso Razzolini del gruppo consiliare Fratelli d’Italia – Giorgia Meloni replica alla proposta emersa di Federico Capraro, confermato presidente Ascom Confcommercio Treviso e consigliere dell’associazione per il Patrimonio delle colline Unesco, di spostare il baricentro del sistema Prosecco sulla città di Treviso.

Fonte: Gazzettino Treviso.

«Venti micro-invasi sulle colline La nostra risposta al nuovo clima».
II piano del consorzio Prosecco Docg per garantire l’irrigazione estiva. C’è già il sì della Regione. Sono ben 20 i micro-invasi che i vignaioli del Conegliano-Valdobbiadene si apprestano a costruire per raccogliere l’acqua piovana e fare riserva di quella invernale del Piave. L’estate scorsa, infatti, le rive del Prosecco Superiore hanno sofferto di grave siccità, oltre che della flavescenza. I serbatoi da 50 o 80 metri cubi saranno realizzati dalle stesse aziende vinicole, le quali avranno l’opportunità di fare ricorso a un bando del Pnrr a cui si è rivolto il Consorzio Docg presieduto da Elvira Bortolomiol, per un investimento da 850 mila euro. Il Consorzio di Tutela del Prosecco Docg si è rivolto all’Università di Padova per lo studio della collocazione più appropriata degli invasi che vedranno la luce tra quest’anno e l’inizio del 2024. «Si tratta della prima risposta sul tema ai cambiamenti climatici», spiega il direttore del Consorzio, Diego Tomasi, «che verrà accompagnata da una puntuale azione di risparmio irriguo: con l’irrigazione a goccia rilasciata nel terreno, radice per radice».

Fonte: Tribuna Treviso.

Red Bull contro cantina sarda, la polemica arriva in Austria.
Sta facendo scalpore anche in Austria, sede dell’azienda, la notizia della diffida da parte della Red Bull nei confronti di una piccola cantina vinicola di Mamoiada (Nuoro), rea di aver ‘copiato’ il famoso logo con i due tori. L’etichetta dei vini “Muggittu Boeli” raffigura due buoi, uno vicino all’altro, con sotto il segno rosso dell’aratro e sopra la rappresentazione dei cerchi della stele di Boeli, un menhir che risale al Neolitico. Tanto è bastato per far insorgere l’ufficio legale del colosso dell’energy drink, che ha inviato una pec alla cantina con diffida dall’utilizzare quel marchio troppo simile. Sono in tanti a solidarizzare con il giovane imprenditore sardo, con messaggi anche dall’Austria.

Fonte: ANSA.

Enoturismo, le cantine italiane inseguono il sogno americano.
L’enoturismo è una straordinaria opportunità per vendere il vino. Certo, una grande opportunità per i territori rurali ma non bisogna perdere di vista anche la funzione di leva di marketing che l’enoturismo può rappresentare per il vino. E bisogna attrezzarsi per sfruttarla al meglio. Ne è convinta Donatella Cinelli Colombini, produttrice di Brunello di Montalcino con la Cantina Casato Prime Donne e di Col d’Orcia con Fattoria del Colle ma, soprattutto, da assessore al Turismo del Comune di Siena, ideatrice, quasi trenta anni fa, della manifestazione Cantine Aperte e poi guida del Movimento turismo del vino e dell’Associazione Donne del Vino. E soprattutto autrice di svariati volumi dedicati al turismo e al marketing del vino.

Fonte: Il Sole 24 Ore.

La Cantina Ramuscello raddoppia la produzione di vino vegano.
La Cantina Produttori Ramuscello e San Vito raddoppia la produzione di vino vegano. Dalla vendemmia 2022, infatti, sono stati prodotti e certificati 10mila ettolitri rispetto ai 5.400 dell’anno precedente. Di fatto, si tratta della maggior quantità di vino vegano prodotto e certificato in Fvg. “Da molti anni la nostra Cantina cooperativa – spiega il presidente Gianluca Trevisan – è impegnata sulla costante ricerca della salubrità, sia delle uve che dei vini prodotti. Oltre al vino vegano, lo scorso anno abbiamo ottenuto anche la certificazione per la produzione del vino biologico. Inoltre, l’80 per cento dei nostri soci, aderisce volontariamente alla difesa integrata, denominata SQNPI e seguendone, scrupolosamente, il disciplinare ministeriale. Sul tema della sostenibilità ambientale, siamo sempre attenti alle sensibilità del mercato e alle diverse richieste degli imbottigliatori, per questo abbiamo intrapreso un percorso di assistenza tecnica in campagna, fatta di controlli e verifiche, che dovrebbe portarci all’obbiettivo di un vino a residuo zero”.

Fonte: Il Friuli.

STAMPA ESTERA

Vin : l’état débloque 160 millions d`euros.
Plongée dans une crise de surproduction et de chute des prix, la filiere viticole française bénéficiera cette année d’une campagne de distillation. Annoncée ce lundi parle gouvernement, elle sera dotée de 160 millions d’euros afin d’écouler les excédents sur le marché, notamment dans le Bordelais.

Fonte: Figaro.

La guía de vinos’ se consolida con premiados de reconocido prestigio.
La segunda edición de los premios se celebró ayer en la Barcelona Wine Week. Hay muchas formas de reconocer la grandeza de un vino. Por su historia, su método de elaboración, su variedad de uva, un determinado suelo, una climatología concreta o un estilo singular. Aunque una forma especial de ser distinguido es haciéndose con un galardón de los premios de La guía de vinos de La Vanguardia, que fue reconocida como mejor libro europeo de vinos en los Gourmand World Awards 2022. La segunda edición, celebrada ayer durante la última jornada de la Barcelona Wine Week (BWW), se encargó de coronar a los vinos, profesionales y proyectos más relevantes del sector de este año. En la gala de premios, patrocinados por Incavi (Institut Català de la Vinya i el Vi), coincidieron algunos de los personajes más destacados del universo vitivinícola. “La gente a la que condecoramos es conocida y reconocida en todo el mundo”, subraya el director de la guía, Lluís Tolosa, quien condujo la ceremonia, junto a Alba Balcells, directora general de Incavi. Se entregaron premios en doce categorías distintas, desde los mejores vinos tintos, blancos y rosados, hasta los proyectos de enoturismo o la trayectoria profesional de algunos viticultores. El reconocimiento al mejor vino blanco se lo llevó Satèl•lit 2019, de la bodega Parés Baltà, que ha querido visibilizar a través del vino la variedad de la cariñena blanca, una mutación poco conocida. 200 Monges Reserva Rosado 2018 (Bodegas Vinícola Real) fue elegido como el mejor vino rosado, y el mejor vino tinto fue San Vicente 2018, el único que elabora la bodega de Señorío San Vicente y, además, con una única variedad (100% tempranillo peludo). El mejor vino espumoso fue para Claror Cava de Paratge Can Prats 2014 (Vins El Cep), el primer cava elaborado siguiendo los principios de la agricultura biodinámica. Los autores de la guía han catado centenares de vinos y, de entre ellos, también seleccionaron el premiado por mejor relación calidad-precio, el tinto Hacienda López de Haro Crianza 2019, un Rioja de la bodega que lleva su mismo nombre.

Fonte: Vanguardia.

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A risentirci a domani.