rassegna stampa del vino di lunedì 27 febbraio 2023!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di lunedì 27 febbraio 2023!

Le news di oggi, sono state offerte da QuidQuid Srls strategie tecniche commerciali per potenziare il tuo business.

I vini dell’Abruzzo in mostra a Milano.
L’assessorato all’Agricoltura della Regione Abruzzo ha scelto il palcoscenico di Golosaria per valorizzare le aziende vitivinicole, i prodotti dell’enogastronomia locale e, al tempo stesso, il territorio e il patrimonio artistico-culturale abruzzese. L’evento, realizzato in partnership con l’ente Regione, il Consorzio tutela vini d’Abruzzo, e le Camere di commercio di Chieti-Pescara e Gran Sasso d’Italia, è rivolto agli operatori del settore e ai gourmet più attente alle prelibatezze e alle tipicità delle regioni italiane per celebrare i principali distretti enogastronomici del Belpaese. «la nostra presenza alla kermesse», dichiara il vice presidente con delega all’Agricoltura, Emanuele Imprudente, «è finalizzata alla promozione del comparto vinicolo e agroalimentare, valorizzando ulteriormente prodotti che rappresentano il fiore all’occhiello del brand Abruzzo e del made in Italy nel mondo.

Fonte: Centro.

Oltre 300 etichette alla manifestazione “Vini da terre estreme”.
Ad un anno dalla guerra in Ucraina che ha avuto e ha ancora effetti pesanti sui produttori di vino “di nicchia” e a poche settimane che precederanno la 55esima di Vinitaly (2-5 aprile), l’evento “Vini da Terre estreme”, in programma a Matera (Hotel Alvino 1884) dal 25 al 27 marzo prossimo si carica di nuovi significati. L’organizzatore Alvaro De Anna (Pilota Green) annuncia con entusiasmo la buona risposta dei “vignaioli” con la presenza di oltre 300 etichette “eroiche” provenienti un po’ da tutte le terre estreme italiane e una trentina estere. Sarà l’occasione per fare il punto sul commercio mondiale dei vini fermi che segna il passo, con cali in volume nell’ultimo anno attorno al 5% (che sale al 7% sul mercato Italia, ma aumenta la tendenza premium dei consumi, a partire proprio dai rossi italiani.

Fonte: Quotidiano del Sud Basilicata.

Tenuta la Cà, l’importanza di distinguersi.
Lasciare Milano e Londra, e due carriere ben avviate, e tomare, con una laurea in tasca, nella tenuto di famiglia, nel borgo immerso tra ulivi e vigneti di Calmasino di Bardolino, tra Verona e il Lago di Garda, per realizzare la loro impresa: produrre vini d’alto qualità in maniera più sostenibile possibile e farsi pionieri della nuova espressione di un territorio, le colline moreniche dello sponda veronese del lago di Garda, con potenzialità altissime e in parte ancora inespresse. Rigore e tecnologia nel rispiano dell’ambiente Questa è la storia di Ado e Pietro Giambenini e della loro Tenuta La Cò, un podere di 15 ettari di cui circa 12 vitati adagiato sulle dolci colline moreniche, dove sono riusciti a esaudire il loro sogno.

Fonte: Class.

Wine storage: il segreto per coniugare passione e business.
Dalla necessità di trovare uno spazio adeguato per una preziosa collezione di vini e bollicine all’idea di farne un business rivolto ad aziende e alla sempre più folta schiera di wine lovers. Nasce così Wine Storage, che in due anni ha aperto in Svizzera cinque depositi super attrezzati ed è in procinto di lanciare la prima struttura italiana a Milano. Quella di Philipp Uehlinger, fondatore della società, è una passione coltivata negli anni. «I viaggi nelle regioni produttrici, le conversazioni con enologi e gli scambi continui con appassionati da ogni dove sono alla base di quella che è divenuta nel tempo una profonda conoscenza del vino>. Il co-fondatore, Stefan Keiser, ha scoperto più di recente il mondo del vino. «Vedo il vino come un ottimo investimento a lungo termine in momenti di inflazione.

Fonte: Class.

Dalla tecnologia satellitare il Pinot nero dell’Oltrepò.
I dieci anni della Vigne Olcru di Santa Maria della Versa e i vigneti sperimentali curati con l’Università di Milano di Stefano Zanette Dalla tecnologia satellitare il Pinot nero dell’Oltrepò. Il ‘precision farming’ è utilizzato per il piano di concimazione e per dare a ogni vigneto, ai filari e a ciascuna pianta i prodotti di cui ha bisogno il terreno. UNA CANTINA ANCORA giovane, che quest’anno compie solo i suoi primi 10 anni, e volutamente piccola, con una produzione limitata per scelta a un massimo di 400mi1a bottiglie all’anno. Ma con una vocazione alla ricerca e all’innovazione, all’attenzione a ogni singolo aspetto della produzione che la sta portando in Italia e nel mondo a far conoscere e apprezzare il pinot nero made in Oltrepò Pavese.

Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Economia&Lavoro.

Barrique in rovere diversificano i sapori.
Vini differenti, a misura di chi li sceglie E possibilità di bottiglie personalizzate Barrique in rovere diversificano i sapori «DI VINI BUONI ce ne sono tanti, noi diamo la possibilità ai nostri clienti, ristoratori ma anche privati, di avere il loro vino esclusivo, unico». Massimiliano Brambilla, mostrando le barrique in rovere nella cantina di Vigne Olcru dove viene affinato il pinot nero vinificato in rosso, spiega la particolarità delle bottiglie personalizzate: «Facciamo degustare 20 barrique distinte, siccome ogni legno fa affinare il vino in maniera differente, perché tutti i legni sono diversi a prescindere dalla stagionatura, si può decidere quale barrique si vuole. E quel vino è davvero esclusivo: da una barrique di 220 litri vengono 300 bottiglie e noi facciamo questa personalizzazione, con le etichette nostre ma con il nome del cliente, bottiglie numerate.

Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Economia&Lavoro.

Paesaggio umano a Castellina – Storie di vino a Castellina in Chianti Il paesaggio umano secondo Castagno.
Particolari storici, sociologici, geologici, climatici, geografici e produttivi. Spesso si parla di territorio ma si dimentica che ci sono le persone. Ecco perché, per realizzare questo volume, ho voluto intervistare i produttori rigorosamente in presenza, senza concordare le domande perché il racconto fosse spontaneo, quasi una chiacchierata tra amici. Questo mi ha permesso di mettere in luce aspetti inediti, ricordi, vicende personali, storie di famiglia”. Armando Castagno, un tempo cronista sportivo, ormai da 20 anni critico enoico e scrittore del mondo del vino, oltre che docente esperto di grandi territori vitivinicoli italiani e internazionali per la Treccani, racconta così la sua ultima fatica: “Castellina in Chianti.

Fonte: Quotidiano del Sud L’Altravoce dell’Italia.

Chianti a Cuba – Vino, Festival Habanos.
Il Consorzio Vino Chianti spicca nuovamente il volo con destinazione Cuba per il 23esimo Festival Habanos, prestigiosa kermesse internazionale legata ai blasonati sigari premium cubani. Da oggi al 3 marzo, il Consorzio sarà presente a La Habana per patrocinare l’iniziativa che corona la lunga e proficua collaborazione tra il vino Chianti e i sigari Habanos. Al Festival sarà presente uno stand istituzionale del Consorzio con un’ampia rappresentanza di etichette Chianti in degustazione. Poi alla sera, negli scenari più suggestivi dell’Avana, si accenderà l’autentica passione latina con eventi speciali dedicati al lancio di nuovi prodotti e caratterizzati da grandi show musicali, dove il Chianti sarà sempre nei calici.

Fonte: Quotidiano del Sud L’Altravoce dell’Italia.

I vini eroici di Matera – I vini eroici della Basilicata.
Matera diventerà per tre giorni capitale 2023 del centro-sud dei “vini eroici italiani’; confermando il suo successo nel settore. I vini eroici della Basilicata I “Vini da Terre Emerse” a Matera dal 25 al 27 marzo prossimi Ad un anno dalla guerra in Ucraina che ha avuto ed ha ancora effetti pesanti sui produttori di vino “di nicchia” e a pochi giorni che precederanno la 55esima di Vinitaly (2-5 aprile), l’evento “Vini da Terre Estreme” in programma a Matera (Hotel Alvino 1884) dal 25 al 27 Marzo prossimo si carica di nuovi significati. E non solo perché Matera diventerà per tre giorni capitale 2023 del centro-sud dei “vini eroici italiani’; ruolo che ha già svolto con successo nell’edizione 2022. L’organizzatore Alvaro De Anna (Pilota Green) annuncia con entusiasmo la buona risposta dei “vignaioli” con la presenza di oltre 300 etichette “eroiche” provenienti un po’ da tutte le terre estreme italiane e una trentina estere.

Fonte: Mattino Puglia e Basilicata.

Salumi, formaggi e vini La Dop economy in crescita.
Nel 2021 in Lombardia un impatto di 2,18 miliardi La provincia di Sondrio nona assoluta, terza in regione ..r ,7 Un settore in grande crescita che in Italia vale complessivamente 19,1 miliardi di euro, che nel 2021 in Lombardia ha generato un impatto economico di 2,18 miliardi di euro (+7,2% sul 2020) e che in provincia di Sondrio, nona assoluta per i risultati ottenuti per il solo cibo e terza in Lombardia, grazie all’apporto della Bresaola di Valtellina Igp, ha avuto un impatto di 260 milioni di euro (+12,4 rispetto all’anno precedente) Sono i numeri del valore economico generato dalle filiere agroalimentari e vitivinicole dei prodotti Dop e Igp nelle regioni e nelle province del Paese dalla Dop economy italiana.

Fonte: Corriere Romagna del lunedì.

II Nizza Docg può diventare attrattiva nella fascia del “premium wine”.
La promozione del prodotto sarà ancora tra gli impegni prioritari dell’Associazione produttori del Nizza con particolare riguardo al mercato estero. Cosi informa Ilaria Bardessono sottolineando come anche per l’anno in corso proseguirà il progetto “Nizza Docg around the World” volto a raggiungere gli operatori del settore, i sommeliers, i ristoratori ed anche i giornalisti direttamente nei rispettivi paesi di origine. Quest’anno sono previsti 5 appuntamenti Stoccolma, Bruxelles e Amsterdam già svoltisi) che coinvolgeranno 4 paesi europei: Belgio, Danimarca, Olanda e Svizzera realizzati con la collaborazione di prestigiosi partner: DinVinGuide, Perswjin e Vinum. Ciò è la naturale evoluzione dell’impegno profuso negli scorsi anni per ottenere collaborazioni con una selezione di testate del settore vinicolo di riferimento dei paesi target.

Fonte: Gazzetta d’Asti.

Marina di Carrara, stand presi d’assalto all’apertura della fiera del food & beverage – Tra chef stellati e perlage d’élite. Assalto alla ristorazione in fiera.
Aperta la 43esima ‘Tirreno Ct’. Centinaia di incontri dedicati ai piatti che hanno reso Italia regina della cucina Eventi come questo ci invogliano a sostenere Carrarafiere e le sue iniziative. Padiglioni presi d’assalto dai visitatori ieri appena aperti i cancelli dei padiglioni fieristici. Una prima giornata movimentata per Tirreno Ct e Balnearia, aperte fino a mercoledì per mettere in mostra tutto il mondo delle attività enogastronomiche e dell’ospitalità. Grandi stand trasformati in ristoranti, pizzerie, bar, gelaterie o paninoteche, dove mangiare dall’aragosta all’hamburger made in Italy, a base di panini tondi con i colori delle diverse farine, come quelli proposti dalla Magi di Livorno.

Fonte: Nazione Massa Carrara.

Vino Il distretto biologico del Montalbano «Il sogno è realtà».
«E un sogno che si avvera. II Distretto Biologico del Montalbano è diventato realtà». Così Edoardo Prestanti, sindaco di Carmignano, e Francesco Ricciarelli, consigliere comunale di Poggio a Caiano, hanno celebrato la nascita del Distretto Biologico riconosciuto il 23 dicembre dalla Regione, in una sala gremita da rappresentanti delle 59 aziende che ne fanno parte.

Fonte: Tirreno,

La Regione: investiamo sui vini di alta qualità.
Nel convegno di Coldiretti i dati sul trend di crescita dei «superpremium» veneti La Regione: investiamo sui vini di alta qualità Opportunità stimate entro il 2030 per i beni di lusso in aumento del +60%. Nell’ultima vendemmia 12,6 milioni di ettolitri, +7,3% sul 2021 Monica Sommacampagna dollari de110%. Se nel 2010 econorria`dlarena.it le bottiglie super premium e superiori rappresentavano il •• Il Veneto vitivinicolo fa 6% del valore dell’export ita fronte comune per cogliere l’Italiano di vino, oggi costituiscono le opportunità di crescita del no il 18%. Ma il ruolo del no60% entro il 2030 stimate questo Paese in questo segmentata società di consulenza to non è ancora proporziona Bain per la domanda dei be- le al suo peso come produttori di lusso, pari a 540/580 re». miliardi di euro.

Fonte: Arena,

Donne del vino unite «Eredità da tutelare».
La neopresidente Mastroberardino: «II confronto con altri Paesi ci dà il senso della forza del sistema Italia» Carlos Santos calandosi le maniche e altrettanto giano, che è parte di Amorim tanto dovrà fare in questo Cork, colosso mondiale della «personaggio 2023, che non si preannunciano produzione di tappi in sughero dell’anno» 2022 cia facile ma denso di sfide». ro, che fattura complessiva La neopresidente ha sottoli- mente oltre un miliardo di euro. La delegata del neonato il valore del vino come ro. Veneto è Corinna «collante» tra le persone, an- Tra le realtà visitate dalla de che in riferimento al tema legazione di associate in viaggio Gianesini dell’anno: «Donne, vino: un giro tra Lisbona, Coimbra e Laura Zanoni mondo unito»

Fonte: Arena,

Vino, cresce il fatturato e calano i debiti.
L’analisi su 113 bilanci evidenzia anche un incremento dell’Ebitda del +25,81% e della marginalità sulle vendite che passa da 693% a 7,82° Vino, cresce il fatturato e calano i debiti II giro d’affari aggregato è di 1.506 m il ion i: +11,4% sul 2020 La riduzione dell’indebitamento finanziario è pari a -17,78% Anche le top 10 del distretto presentano un incremento del fatturato 2021 pari a+10,61% Silvia Vernizzi •• Il distretto del vino comprende le attività di coltivazione di uva (codice ateco 01.21) e la conseguente produzione di vini (11.02). L’analisi del distretto ha avuto come oggetto 113 bilanci, per un giro d’affari aggregato di 1.506 milioni di euro, in aumento del +11,45% rispetto al 2020. Ad una crescita del fatturato corrisponde un trend positivo dei risultati reddituali: i margini lordi sulle vendite (Ebitda) registrano un aumento del +25,81%, e questo genera un incremento della marginalità sulle vendite (Ebitda/fatturato) che passa da 6,93% a 7,82%, a causa della crescita dell’Ebitda più intensa di quella del fatturato.

Fonte: Arena – Le Top 500 aziende,

Il vino traina l’agroalimentare made in Verona e vince all’estero.
UNA DINAMICA CONTRARIA al risultato regionale, la cui bilancia commerciale è in negativo per 687,3 milioni di euro. A certificarlo è il report del servizio Studi e ricerca della Camera di Commercio Le importazioni sono in crescita, spesso a due cifre per l’intero comparto. La bilancia commerciale dell’agroalimentare scaligero nei primi nove mesi del 2022 ha chiuso in attivo per 216 milioni di euro. Una dinamica contraria al risultato regionale, dal saldo in negativo per 687,3 milioni di euro nei tre trimestri. A certificarlo è il report «Il settore agroalimentare veronese», redatto dal servizio Studi e ricerca della Camera di Commercio di Verona, appena pubblicato ed aggiornato al 30 settembre scorso. I risultati conseguiti dal comparto, al quale nell’ultimo quinquennio si deve oltre il 27% delle esportazioni, so- no attribuibili alla crescita e al dimensionamento progressivo dell’industria alimentare, soprattutto al segmento bevande, che evidenzia un incremento del numero e della produttività delle imprese vitivinicole.

Fonte: Arena L’Arena Economie,

Tutto il buono del Nord Italia E i grandi vini di San Leonardo.
Alcuni piatti storici della tradizione dell’Italia del Nord, la classica cucina di pesce della laguna veneziana, i grandi vini trentini della Tenuta San Leonardo e un plateau di formaggi francesi da leccarsi i baffi. Per i golosi in cerca di piacere la settimana che inizia oggi (e fino a martedì 7 marzo) promette decisamente bene. Venerdì 3 marzo, l’Instabile, ristorante e pizzeria di Scorzè (Ve), propone una serata dedicata al Nord Italia in cucina. Si parte dalla Liguria e dalla Focaccia alla genovese con pesto e pomodorini semy-dry, si prosegue con l’Emilia Romagna e con lo Gnocco Fritto alla modenese con mortadella, poi sarà la volta del Piemonte e del Vitello cotto a bassa temperatura con salsa tonnata e fiori di cappero, la Lombardia sarà rappresentata dal Risotto allo zafferano con ragù di ossobuco, il trentino Alto Adige dal Capriolo in salmì, con polenta Taragna e, dulcis in fundo, protagonista sarà il Veneto padrone di casa con il mitico Tiramisù.

Fonte: Gazzettino,

Arriva la terza cantina, Neoneli ormai tra le capitali del vino.
Neoneli si conferma sempre più Città del Vino e dopo le prime due cantine ne arriva una terza. Lo rende noto il sindaco Salvatore Cau: “È notizia di questi giorni la volontà di Fabrizio Ragnedda, uno dei vecchi proprietari di Capichera, di costruire la sua nuova cantina tra le colline del piccolo paese del Barigadu”. “Appresa la notizia ci siamo immediatamente attivati per incontrare l’imprenditore gallurese che ha ribadito il suo desiderio di avviare la sua nuova attività a Neoneli. Gli abbiamo fatto vedere la nostra zona artigianale – dove tra l’altro esiste già la struttura di Bentu Luna – e senza dubbi di sorta la decisione è stata quella di acquistare un lotto per edificare la sua cantina”, ha fatto sapere Cau.

Fonte: LinkOristano.it.

Il meglio del vino pugliese da oggi in mostra allo Slow Wine Fair di Bologna.
La Puglia è tra i protagonisti della seconda edizione di Slow Wine Fair, la manifestazione dedicata al vino buono, pulito e giusto che si svolge a Bologna da oggi a martedì 28 febbraio. Organizzata da BolognaFiere con la direzione artistica di Slow Food, rappresenta l’incontro internazionale della Slow Wine Coalition e riunisce ancora una volta 750 cantine selezionate da Slow Food e operatori della filiera del vino provenienti da 21 Paesi e da tutte le regioni italiane. Tra questi, al 21 febbraio la commissione di assaggio della fiera ha confermato la partecipazione di 22 cantine dalla Puglia, che, secondo la guida Slow Wine 2023 ha retto bene a questo lungo periodo di crisi, anche se, tra pandemia e guerra, il calo di esportazioni ha messo a dura prova soprattutto chi nel tempo aveva puntato su mercati internazionali.

Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno.

Il vino del futuro? Buono, pulito e giusto: il messaggio “Slow Wine Fair” 2023.
Da oggi al 28 febbraio la kermesse di BolognaFiere & Slow Food: il ruolo dei piccoli vignaioli ed il peso del settore sulla politica. La Slow Wine Fair è la narrazione del percorso che sta facendo la Slow Wine Coalition, andare verso un futuro del vino e del cibo buono, pulito e giusto è un lavoro collettivo”. A WineNews, Barbara Nappini, presidente Slow Food Italia, all’inaugurazione della Slow Wine Fair 2023, la manifestazione organizzata da BolognaFiere, con la direzione artistica di Slow Food, che, da oggi a martedì 28 febbraio, riunisce 750 produttori di vino buono, pulito e giusto da tutta Italia e da 21 Paesi. “La politica deve saper dare gambe a decisioni giuste, ci muoviamo a livello globale seguendo tre direttrici: la tutela della biodiversità, l’educazione e l’influenza sulle decisioni politiche.

Fonte: WineNews.

Unconventional Sensory Experience, Bollicine Dalla Torre Del Castello.
Quest’anno per l’ultima domenica di Marzo e tutte le domenica di Aprile (Pasqua esclusa) le porte del Castello di Rivalta si apriranno per una visita speciale. I vini degustati saranno offerti dalla cantina Terre d’Aenòr Franciacorta. Un tour guidato che si concluderà sulla torre del Castello con un calice di bollicine, un brut biologico offerto dalla cantina Terre d’Aenòr Franciacorta. Si avrà così la possibilità di brindare avvolti dalle splendide sfumature dei tramonti primaverili della Val Trebbia.

Fonte: Eventi e Sagre.

Il vino, ambasciatore di un sistema rispettoso dell’ambiente ed esempio per l’alimentare italiano.
A WineNews, dalla Slow Wine Fair 2023 di scena a BolognaFiere, le parole di Barbara Nappini, presidente di Slow Food Italia. “Nell’ambito dei settori agricoli e produttivi italiani il vino è un settore trainante, e se riusciamo ad impattare in maniera positiva sul sistema produttivo, il vino può diventare ambasciatore di un sistema diverso, rispettoso dell’ambiente, capace di tutelare la biodiversità, che abbia a cuore la fertilità dei terreni: in questo modo, tutto l’alimentare andrà in quella direzione. La Slow Wine Fair è la narrazione del percorso che sta facendo la Slow Wine Coalition, andare verso un futuro del vino e del cibo buono, pulito e giusto è un lavoro collettivo”.

Fonte: WineNews.

Ritorna Slow Wine, la fiera del vino buono e giusto.
Slow Wine Fair, la fiera del vino buono, pulito e giusto, è tornata per la seconda edizione a BolognaFiere: Sono 750 – di cui oltre il 50% biologiche – le cantine che quest’anno hanno deciso di partecipare alla manifestazione, organizzata in collaborazione con il Sana, Salone Internazionale del Biologico e del Naturale, con la direzione artistica di Slow Food. La tre giorni non sarà solo un’occasione per degustare i vini di oltre 3000 etichette provenienti da tutte le regioni italiane e da oltre 21 Paesi, tra cui la Cina, oltre ad amari e i liquori, ma anche per riflettere sull’agricoltura di qualità, la tutela dell’ambiente e del territorio. “L’edizione 2023 di Slow Wine Fair a Bologna è la seconda di un percorso importante che stiamo facendo con BolognaFiere – spiega all’inaugurazione la presidente di Slow Food, Barbara Nappini – è un momento in cui si degusta il vino, ma soprattutto in cui raccontiamo il lavoro della Slow Wine Coalition che riunisce viticoltori virtuosi al lavoro per tutelare la biodiversità”.

Fonte: ANSA.

Slow Wine Fair Bologna 2023: torna la fiera del vino.
Bologna, 26 febbraio 2022 – L’attesa è finita. E, con il calice alzato al cielo, si può ora brindare a nuove sfide. Dopo il successo della prima edizione, Slow Wine Fair – la fiera dedicata al vino buono, pulito e giusto – torna, oggi, ad accogliere visitatori e buyer da tutto il mondo. Nella sua giornata di debutto – l’unica aperta al pubblico – nei padiglioni 15 e 20 del quartiere fieristico si contano ben 750 cantine, provenienti da tutte le regioni dello Stivale e da 21 Paesi del mondo, così come 3000 etichette da scoprire, riscoprire e degustare. Organizzata da BolognaFiere e Sana, Salone Internazionale del Biologico e del Naturale, con la direzione artistica di Slow Food, Slow Wine Fair è nata dal connubio fra la trentennale esperienza di BolognaFiere nel mondo del biologico con Sana e lo storico impegno di Slow Food sui temi della biodiversità, della sostenibilità ambientale e dell’equità sociale.

Fonte: Il Resto del Carlino.

Vino, il Mediterraneo contro il Nord «Il bere bene non è alcolismo».
Meno emissioni auto e meno vino: impossibile trovare un nesso tra i due mondi, se non la visione – discussa e talvolta discutibile – dell’Unione europea, volta a salvaguardare i suoi abitanti. Nel secondo caso, l’obiettivo di un minor consumo di vino (il 10% entro il 2025, come previsto dall’Oms) fa parte della strategia Farm to Fork. «Stiamo lavorando a una revisione delle norme Ue in materia, per rendere i consumatori capaci di fare scelte informate su alimenti sostenibili e salutari» ha detto il portavoce della Commissione europea, il belga Stefan De Keersmaecker. Sin qui, in generale, si può essere d’accordo, vista l’importanza (sempre maggiore) della salute per la collettività, con la riduzione della spesa pubblica. Però, sul vino, è un caso: l’Irlanda vuole introdurre obbligatoriamente gli health warning (un’etichetta che ricorda i danni causati dagli alcolici, vini compresi) e la Commissione europea ha dato il suo silenzio-assenso, andando a creare così un precedente pericolo per la normativa Ue che si attende entro fine anno.

Fonte: Corriere Brescia.

Vino, 8 Paesi con l’Italia contro le etichette irlandesi.
Il governo italiano è al lavoro con Francia e Spagna per un documento sul “consumo responsabile”. Il fatto di voler realizzare le etichette del vino con le stesse modalità e principi di quelle delle sigarette non trova un fronte comune in UE. L’idea nata in Irlanda per frenare il consumo eccessivo di alcool, soprattutto tra i più giovani, mettendo sulle etichette immagini e informazioni relative ai problemi che si possono verificare consumando vino, sta mettendo a dura prova la stabilità degli accordi tra i Paesi dell’area Euro, per tante ragioni: innanzitutto, l’utilizzo di immagini e testi forti per ridurre il consumo di sigarette, in realtà, non ha sortito alcun effetto evidente. C’è stato anzi un incremento, soprattutto delle sigarette elettroniche, spesso utilizzate insieme alle sigarette normali. Poi, non sono assolutamente paragonabili i rischi per la salute provocati dalle sigarette rispetto al consumo del vino: infatti, un consumo abituale e limitato, può addirittura, far bene. Sulle nostre tavole, un solo bicchiere di vino a pranzo e o a cena, da ottimi benefici e completa il pasto.

Fonte: Ambient&Ambienti.

L’Umbria del vino le cantine e i vini premiati.
“L’Umbria del vino”, i vini e le cantine vincitrici della seconda edizione del concorso enologico regionale autorizzato dal ministero. Assegnati i premi ai vini delle 17 aziende vitivinicole selezionate. La cerimonia si è svolta nella sede di Perugia della Camera di Commercio dell’Umbria. Ad emergere è un settore vivace dove il miglioramento c’è ma dove ancora c’è tanta strada da fare specialmente per quanto riguarda l’individuazione di vini adatti a particolari mercati. Vino umbro che migliora, che cresce, per un settore importante nell’economia regionale, ma che sempre più deve sapersi adattare ai vari mercati, anche attraverso la sperimentazione, per fare il salto di qualità finale.

Fonte: FoodMakers.

A Bologna 3mila etichette attente al vino sostenibile.
«Se dopo una sola edizione abbiamo aumentato del 50% il numero di cantine espositrici e una trentina di buyer tedeschi, che non vanno a Vinitaly, hanno confermato la loro partecipazione qui da noi a Bologna, significa che c’è una fetta di mercato e di consumi scoperta da esplorare e far crescere, creando un nuovo palcoscenico fieristico che non è in concorrenza con nessun’altro e si rivolge a una community diversa». Così Domenico Lunghi, direttore Manifestazioni dirette di BolognaFiere (gruppo presieduto da Gianpiero Calzolari), spiega i numeri oltre le attese di Slow Wine Fair, la manifestazione internazionale dedicata al vino “buono, pulito e giusto”, organizzata da BolognaFiere e Sana con la direzione artistica di Slow Food, che dopo il debutto dello scorso anno andrà in scena nel quartiere Michelino dal 26 al 28 febbraio.

Fonte: Il Sole 24 Ore.

Angiolino Maule a Vi.Na.Ri.: “Il vino naturale senza controlli non è credibile”.
Nel movimento del vino naturale convivono da sempre due anime apparentemente inconciliabili. Da una parte c’è lo spirito squisitamente anarchico immortalato da Jonathan Nossiter in Resistenza naturale, dall’altra il pragmatismo tutto organizzazione, regole e controlli ben rappresentato da Angiolino Maule. Io sarei per sposare la causa sessantottino-insurrezionalista non fosse che, come sentenzia con cinismo nichilista Larry David nello strepitoso monologo iniziale di “Basta che funzioni”, tutte le grandi idee si basano su un presupposto errato, ovvero che l’essere umano sia fondamentalmente buono.

Fonte: Intravino.

STAMPA ESTERA

El albariño que llega al mercado ya vendido.
La anterior añada se agotó en tiempo récord. Cuando en la bodega Pazo de Barrantes, en el Valle del Salnés, corazón de la D.O. Rias Baixas, decidieron retirar su albariño del mercado durante dos años para regalarle una crianza más consentida, un embotellado más tardío y un proceso de maduración en botella más reposado, sabían que la elección era arriesgada. La recompensa a la espera fue Gran Vino Pazo Barrantes 2019, que agotó existencias en tiempo récord. Los que se quedaron sin probar esta referencia, que se vende en 100 mercados, esperaban con expectación las nuevas añadas que la bodega acaba de lanzar: Gran Vino Pazo Barrantes 2020 y Gran Vino de Guarda La Comtesse 2018. “El primero tiene un 25% menos de producción pero es grandiosa, y cualitativamente sobrecogedora. El segundo es uno de los más grandes vinos blancos de mayor calidad del mundo. Tienen una profundidad increíble y una sabiduría que se antoja eterna”, describe Vicente Dalmau Cebrián-Sagarriga, presidente de Marqués de Murrieta Estates e Wines, grupo de donde forma parte Pazo de Barrantes. Producción limitada Unas nuevas añadas que llegan cuando la anterior lleva más de seis meses agota- Gran Vino da. ¿Nacen estos vinos La Can* prácticamente vendidos? “Así es. Tenemos peticiones de Gran Vino Pazo Barrantes (41 euros) del 30% por encima de la oferta que podemos ofrecer y en el caso de Gran Vino de Guarda La Comtesse (120 e Guarda se 2018. euros), del 60% pese al precio elevado. Es muy difícil dar respuesta cuando tienes producciones tan limitadas”, responde Cebrián-Saga. Si su pregunta es cómo hacerse con la nueva añada, sepa que existe un sistema de cupos. “El reparto de ventas entre España y el extranjero se hace al 50%. Una vez que recibimos todas las solicitudes de cantidades, las analizamos y realizamos los repartos; en muchas ocasiones las cantidades que podemos dar son muy inferiores a las solicitadas”.

Fonte: Expansión.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup

A risentirci a domani.