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Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di martedì 25 aprile 2023!
Le news di oggi, sono state offerte da QuidQuid Srls strategie tecniche commerciali per potenziare il tuo business.
Il rosé nato in un castello, tra i profumi della Maremma.
È la stagione in cui la natura profuma l’aria d’essenze, che mette nei piatti germogli e verdure nuove, è il risvegliarsi vitale e per cid nel bicchiere abbondano i rosati che accompagnano desinari intensi ma lievi. Cos’ v’invito a solcare quella terra meravigliosa, atavica di presenze etrusche, selvatica nelle sue espressioni di paesaggio, nobilissima nella gestione delle campagne che dalla val d’Orcia s’incammina a passo di tratturo verso la Maremma e il mare. Sorge a ridosso di Scansano un castello che pare uscito da un madrigale di Provenza (terra di straordinarie bottiglie in rosa): narra di donne, cavalieri, armi e amori. È il castello di Montepò.
Fonte: La Verita’.
LA SOURCE SAINT-PIERRE.
Seducente alla scorza di arancia Il nome La Source nasce con la cantina, quando durante gli scavi perla sua costruzione fu trovata una sorgente; di origine meno recente sono le tradizioni che legano i viticoltori valdostani alla loro terra, discendenti da generazioni di agricoltori alpini, dalla forza e dal vigore propri di questi territori proibitivi. La zona, fortemente vocata, è esposta totalmente a sud, tutelata e protetta dai gelidi venti nordici. Meravigliosi vigneti montani, vitigni che a queste quote si esprimono al meglio, dipingendone i pendii. Frutto di uno studiato assemblaggio di uve bianche, l’Ensemblo, dorato splendente, apre un quadro olfattivo ricco e variegato: dagli aromi delle varietà da cui proviene, passa alla scorza d’arancia, dall’anice al finocchietto, ai ricordi di liquirizia.
Fonte: Messaggero.
Crotone, contributi per spettacoli dal vivo.
Come partecipare all’iniziativa Il Comune di Crotone ha pubblicato l’avviso per l’assegnazione di contributi economici a favore di progetti o iniziative di intrattenimento e spettacolo. I soggetti interessati Possono presentare la domanda, in forma singola o associata, i seguenti soggetti; a) associazioni di volontariato, di promozione sociale e le imprese sociali; b) le associazioni o le società sportive dilettantistiche; c) altre associazioni, fondazioni e comitati purché costituiti con atto scritto; d) altri soggetti privati, anche aventi scopo di lucro, con riferimento a specifiche iniziative senza scopo di lucro di particolare rilevanza e aventi caratteristiche tali da promuovere l’immagine turistica della città o tali da costituire manifestazioni di particolare interesse per la comunità locale.
Fonte: Quotidiano del Sud L’Altravoce.
Vespucci e Vinitaly insieme per promuovere il vino italiano.
Uno è il veliero italiano conosciuto come «la nave più bella al mondo», l’altra la manifestazione di riferimento per il vino tricolore. L’Amerigo Vespucci e Vinitaly da luglio salperanno insieme per promuovere le eccellenze del made in Italy, con un tour mondiale che farà scalo in tutti i continenti.
Fonte: Tempo.
Il Sangiovese per i giovani? Da migliorare.
largo ai giovani nel mondo del vino perché portano entusiasmo, idee nuove e passione. E il caso di Tommaso Inghirami (azienda tra le più famose nel settore dell’abbigliamento e della moda) che ha preso in mano l’azienda agricola di famiglia, Fattoria di Grignano, in quel di Rufina a Pontassieve, e si è concentrato soprattutto nel «fare» vino, partendo da quel che le vigne di proprietà già gli offrivano. E siccome questa è terra di Sangiovese, Tommaso ha provato a fare anche bottiglie meno impegnative che si avvicinassero di più al gusto dei giovani. E nato così «SingerSan ‘o» etichetta che unisce nel nome la passione per le macchine per cucire (Tommaso ne ha una collezione di 300) e il vitigno.
Fonte: Tempo.
Fattoria di Valiano, qualità con l’iconico marchio Piccini.
In Chianti troviamo una realtà E la tenuta dal passato glorioso che ha scritto la storia italiana sforna 400mi1a bottiglie l’anno Fattoria di Valiano, qualità con l’iconico marchio Piccini. Assaggi eccellenti Dal Rosso Pècchero 2018 al Riserva Poggio Teo fino a chiudere con il Gran Selezione Piccini 1882, oltre che una delle glorie della moderna viticoltura italica, è azienda capostipite di una storia enologica lunga e solida, che inizia per l’appunto nel 1882, con sette ettari acquistati in zona Castellina in Chianti, soprattutto grazie alla grande passione del capostipite Angiolo. Ma nella prima generazione di famiglia, proveniente dal settore tessile, c’è tanto di più, la prima azienda di Poggibonsi, a esempio, creata insieme alla moglie Maria Teresa, poggia le fondamenta di una mitologia moderna, dato che produce e commercializza il Chianti negli storici, inimitabili fiaschi di paglia, che lanciano una “moda”, non soltanto estetica, che sopravvive tuttora, reincarnatasi inoltre, anni dopo, nelle famose etichette del Chianti Piccini Orange, create nel 2002.
Fonte: Nuova Ferrara.
Ferrara Ibo, il Nebbiolo e nuovo ciclo di degustazioni.
lbo Italia, organizzazione non governativa con sede a Ferrara, prosegue con le serate dedicate alla scoperta del vino aperte a tutti, anche semplici appassionati. Giovedì 4 maggio alle 20.30 alle 20.30 nella sede di via Boschetto 1(nella foto) si parlerà di uno dei migliori vitigni al mondo, il Nebbiolo. Previste degustazioni dei vini delle cantine ospiti di ogni incontro. Ed è pronto a partire il nuovo corso “Il mondo del vino”: sette serate più una visita in cantina, per avvicinarsi al mondo del vino in tutte le sue sfaccettature, perché «divino è cultura, piacere, convivialité ed è con questo spirito che cercheremo di approcciarci» spiegano da Ibo.
Fonte: Nuova Ferrara.
I Vini delle sabbie incontrano i prodotti tipici Sabato parte la prima edizione di Delta Divino.
Comacchio ospita la tre giorni: «Percorsi di gusto e di bellezza con le eccellenze del territorio» Comacchio È tutto pronto: da sabato a lunedì 10 maggio in centro a Comacchio va in scena la prima edizione di Delta Divino, ovvero quando la laguna fa sposare i Vini delle sabbie con i prodotti del Delta del Po e mette in scena il matrimonio del gusto nei luoghi della città delle acque. La manifestazione enogastronomica è promossa dal Comune di Comacchio, con l’organizzazione di Work and Belong e GiovinBacco. Una tre giorni suddivisa in altrettante aree tematiche, non solo per gustare vino e prodotti tipici, ma anche per scoprire la storia del territorio. Non a caso il sottotitolo della festa è “Percorsi di vino, di gusto e di bellezza – all’insegna delle eccellenze del territorio”, il tutto in alcuni luoghi simboli della cosiddetta capitale del Delta: i Trepponti e l’Antica Pescheria, il Loggiato dei Cappuccini, la Manifattura dei Marinati, il sagrato della Cattedrale.
Fonte: Nuova Ferrara.
Festa del Sangiovese, un grande successo – Modigliana, tutti pazzi per il Sangiovese
La 52a edizione della festa benedetta dal meteo come mai negli ultimi dieci anni. Grande soddisfazione tra i volontari e i visitatori. Cena itinerante per le strade del borgo e musica in piazza con oltre 400 spettatori Bilancio eccezionalmente positivo per la 52a sagra ‘Sangiovese in Festa’ a Modigliana, favorita dal bel tempo e dal ricco e piacevole programma enogastronomico, musicale e culturale (visitabili due mostre, un museo e una pinacoteca) migliaia di turisti si sono spalmati nel weekend come mai negli ultimi 10 anni. Infatti le due edizioni precedenti sono state sospese per covid e le altre otto rovinate dal maltempo. La manifestazione fu spostata decenni orsono al terzo fine settimana di aprile, dal 19 marzo Festa di San Giuseppe, perché pioveva sempre ma questo deve aver scatenato la suscettibilità del Santo dato che la pioggia ha continuato ad essere la regola.
Fonte: Resto del Carlino Forlì.
Degustazione a tappe, vini naturali nei caruggi.
Torna oggi, dalle 12, “Vinicoli”, la passeggiata tra i locali del centro storico alla scoperta dei vini naturali. A ogni tappa è prevista una degustazione con un piccolo aperitivo per poter completare Vinicoli con più tranquillità e sazietà. Per partecipare bisogna acquistare la card su www.contattogenova.cloud.it Ogni card dà diritto alla degustazione completa, agli aperitivi in abbinamento, agli sconti nei locali food partner aderenti alla manifestazione nonché al ritiro alla partenza del calice e della tracolla. Le card saranno suddivise in tre fasce orarie in modo da gestire al meglio l’affluenza, la manifestazione terminerà alle ore 22.30..
Fonte: Secolo XIX Genova.
Strade vino, alleanza Bergamo-Brescia corre sulla ciclovia.
La Strada del Vino Valcalepio e dei Sapori della Bergamasca riparte da un progetto condiviso con Brescia per promuovere 11 territorio e i prodotti tipici. L’assemblea dell’associazione ha riunito in Camera di commercio tutti gli attori del comparto turistico ed enogastronomico tra istituzioni, associazioni e aziende private che ogni giorno promuovono la nostra terra in Italia e all’estero. In occasione di Bergamo Brescia Capi tale della Cultura 2023, Enrico Rota, presidente della Strada Bergamasca, è riuscito a fare squadra coinvolgendo anche due strade «cugine» per ottenere una mappatura unica della ciclovia che collegherà i due capoluoghi.
Fonte: Eco di Bergamo.
Un Kismet da degustare Sguardo già all’1 maggio con i «Vini di Vignaioli».
Torna a Bari l’i e 2 maggio, al Teatro Kismet, la rassegna Vini di Vignaioli Puglia, per il secondo anno consecutivo in città dopo il successo dell’edizione del 2022. Un evento attraverso il quale promuovere il vino artigianale, realizzato con metodi tradizionali, da «vignaioli rispettosi della natura», come si legge nel comunicato di presentazione della rassegna. A Bari ci saranno circa 6o produttori di vini provenienti da 15 regioni, con la partecipazione di otto vignaioli pugliesi: la regione è dunque la più rappresentata, prima di Calabria (sette) e Piemonte (sei). Al vino si potranno accompagnare prodotti gastronomici tipici, soprattutto del sud Italia. «Siamo orgogliosi della conferma ad ospitare Vini di Vignaioli come riferimento per il mezzogiorno d’Italia – ha detto Gianmarco Tedone, organizzatore locale della rassegna – ma anche dell’ambito internazionale in cui l’evento è inserito».
Fonte: Corriere del Mezzogiorno Puglia.
Agronome, enologhe e produttrici L’abbraccio delle donne del vino.
Un’iniziativa a Scandicci per festeggiare le aziende al femminile. Agronome, operatrici agricole, enologhe e produttrici tutte loro fanno parte de “Le Donne della Vite”, un’associazione nata con l’obiettivo di creare un punto di riferimento e di aggregazione per tutte le imprenditrici e dipendenti del mondo vitivinicolo. Ieri mattina a Scandicci, nella Saletta Cna, vicino al Centro Rogers, si è tenuto un evento tutto al femminile. Un’iniziativa all’interno di Borgo Divino, una rassegna sul vino che prevede incontri e convegni. Le storie che sono state raccontate sono quelle di Antonella, Melissa e Lucrezia: tre imprenditrici che portano avanti le loro aziende con costanza e passione. Tra loro c’è chi lavora insieme alla madre e alla nonna, chi ha fatto tutto da sola e chi ha rilevato un’azienda storica riportandola alla luce.
Fonte: Tirreno Firenze-Prato-Empoli.
Arte e storie di vini e vigneti nella nuova rassegna “Sensi’.
Un percorso sensoriale che accosta l’arte al piacere del vino. Prende il via 1128 aprile la nuova rassegna “Sensi” alla galleria civica Vittorio Emanuele II, tre serate dedicate alla collezione Paludetti, ai vitigni raccontati nei libri della collana “Grado Babo” editi da Kellerman e alle cantine del territorio che, con gli abbinamenti curati dall’istituto alberghiero Beltrame, proporranno i loro vini in degustazione. «Sarà un percorso sensoriale che accosta l’arte al piacere del vino, ma prima ancora alla sua conoscenza dal punto di vista storico ed enologico» assicurano gli orgänizzatori. Tre gli incontri in programma: 1128 aprile, il 5 maggio e il 12 maggio, sempre alle 19,
Fonte: Gazzettino Treviso.
Asolo, sul Colle S. Anna la Dal Bello crea il primo sentiero della viticoltura.
Un chilometro e mezzo da Pagnano verso il colle di Sant’Anna. Tra vigne, ulivi e parte a bosco. Un itinerario del cuore, che porta dritto alla casa originaria dei Dal Bello. Lì dove è nata la passione per la viticoltura, e dove il paesaggio culturale di Asolo cede alla sua anima agricola Sarà inaugurato il 29 maggio il primo percorso della viticoltura di Asolo, un itinerario esclusivo ed unico che l’azienda sta completando in queste settimane sul Colle Sant’Anna a pochi metri dal cuore del Borgo asolano, dove crescono le storiche vigne, quelle utilizzate per produrre 1 Asolo Prosecco Superiore Docg. L’IDEA «Siamo da poco tornati dal ProWein di Dusseldorf e dal Vinitaly ed abbiamo avuto la conferma che per valorizzare l’Asolo Prosecco Superiore Docg l’unica strada da percorrere è quella di legarsi e promuovere il binomio territorio-enogastronomia.
Fonte: Gazzettino Treviso.
Masi, ok al bilancio E Arianna Alessi entra in Consiglio.
Dopo le dimissioni di Rosso Masi, ok al bilancio E Arianna Alessi entra in Consiglio Deliberato l’ingresso come amministratore fino al l’approvazione conti 2023 Dividendo 0,06 euro/azione •• L’assemblea di Masi Agricola convocata per l’approvazione del bilancio ha deliberato di nominare Arianna Roberta Alessi amministratore. È l’attuale vicepresidente della fondazione Otb e ceo di Red Circle Investments: nominata per cooptazione dal Cda di Masi il 31 marzo è stata ora nominata fino alla scadenza degli altri amministratori attualmente in carica. E pertanto fino alla data dell’assemblea convocata per l’approvazione del bilancio chiuso al 31 dicembre 2023. Si tratta della moglie di Renzo Rosso, che entra ora ufficialmente nel Cda del leader dell’Amarone della Valpolicella, dopo le dimissioni del patron di Otb Renzo Rosso e presidente della Red Circle, la cassaforte di famiglia che detiene 3.215.568 azioni ordinarie, pari al 10% del capitale sociale dell’azienda vinicola, quotata sull’Egm.
Fonte: Giornale di Vicenza.
Volete arricchirvi col vino? Ecco quelli italiani su cui puntare.
C’è una vera e propria rivoluzione che investe tutte le regioni e tutti i comparti della nostra enologia. Una rincorsa che parte da lontano – ormai una dozzina d’anni fa – e sta riposizionando i nostri vini sempre più in alta gamma. L’export enologico italiano ha ormai superato il consumo interno, con i vini più pregiati che prendono la via dei Paesi extra Unione Europea, più propensi a spendere cifre elevate per una nostra bottiglia. Oggi, non c’è regione italiana, non c’è distretto vinicolo che non siano impegnati in una ridefinizione stilistica, nella riscoperta e valorizzazione dei vitigni autoctoni, nell’approfondimento del legame di questi con i terroir di maggior prestigio. Questo con una grande novità rispetto al passato: la costante irresistibile ascesa dei grandi vini bianchi, quasi sempre da uve autoctone, che stanno dimostrando grandi doti di eleganza e straordinaria capacità di evolvere nel tempo. Ecco allora, sulla scorta dei nostri assaggi, i suggerimenti zona per zona per cogliere questi “fermenti”.
Fonte: Gambero Rosso.
Bere vino tutti i giorni: fa bene o fa male alla salute?
Il vino è una bevanda molto amata in Italia, ma spesso sorgono dubbi su quanto bere e se farlo tutti i giorni faccia bene o male alla salute. La risposta non è semplice e dipende da vari fattori. Ci sono studi che dimostrano come sorseggiare un bicchiere di vino al giorno possa avere effetti positivi sulla salute del cuore. Il vino rosso, in particolare, contiene resveratrolo, un composto antiossidante che aiuta ad abbassare i livelli di colesterolo LDL e prevenire l’aterosclerosi. Inoltre, il consumo moderato di vino può avere effetti benefici sul sistema nervoso, sulle funzioni cognitive e sulla salute delle ossa. Bere troppo vino può portare a problemi di salute, tra cui malattie cardiovascolari, diabete, obesità, problemi al fegato e al pancreas. Il rischio di queste patologie dipende dalla quantità di vino consumato e dalla frequenza del consumo.
Fonte: Microbiologia Italia.
Vino e prezzi: crescono le grandi denominazioni, crollano vini generici ed “entry level”.
Lo stato dell’arte secondo i listini Ismea aggiornati a marzo. Cresce il Barolo, tiene il Brunello di Montalcino, volano i bianchi piemontesi. Le medie, soprattutto quando si parla di prezzi del vino, vanno prese per quello che sono: un’indicazione della direzione in cui si muove il mercato. Perchè poi, soprattutto in uno scenario frammentato come quello enoico, i prezzi veri a cui si compra e si vende, possono essere anche molto lontani dalle medie sintetiche, per tanti fattori: qualità della partita di vino che si contratta, forza contrattuale (ed esigenze) di chi compra e di chi vende, e così via. In ogni caso, a guardare i listini Ismea degli “sfusi”, aggiornati a Marzo (franco cantina, al netto dell’Iva e relativi all’ultima annata in commercio), si conferma un trend abbastanza consolidato: crescono, o restano stabili, ma partendo da valori già alti, i valori dei rossi delle denominazioni più forti e blasonate, mentre soffrono un po’ di più quelli di prezzo più basso; crescono i bianchi, sull’onda di un mercato che sta premiando sempre di più questa macro-categoria, i cui vini incontrano più facilmente le richieste di maggior freschezza e minor grado alcolico che richiedono molti consumatori; crollano i prezzi dei vini generici, a conferma di una sempre più stabile tendenza alla “premiumizzazione” del mercato, ovvero, né più né meno, il classico bere “meno ma meglio”.
Fonte: WineNews.
Il Prosecco ha conquistato il mondo. Ed ora si candida a “vino gastronomico”.
Per la bollicina italiana più famosa, che si è legata alla leggerezza, al momento dell’aperitivo e al mondo dello sport, inizia un nuovo percorso. La visione del Consorzio del Prosecco Doc, nelle parole del direttore Luca Giavi, e di chef come Graziano Prest del ristorante stellato Tivoli di Cortina, Tommaso Zoboli del Ristorante Patrizia di Modena, e non solo.
Fonte: WineNews
La scoperta di un antico edificio romano ci racconta di un rituale legato al vino.
Per gli imperatori e i nobili romani l’apertura ufficiale della vendemmia sarebbe stato un momento da celebrare e uno spettacolo tutto da “gustare”. A raccontarlo è Emlyn Dodd, vicedirettore della British School di Roma, insieme agli archeologi Giuliana Galli e Riccardo Frontoni, che nel loro nuovo studio pubblicato sulla rivista Antiquity hanno descritto il rinvenimento di un antico edificio tra le rovine di Villa dei Quintili, a pochi passi da Roma, datato al 240 d.C.. Secondo gli esperti, questa struttura unica nel suo genere, provvista di sontuose sale da pranzo con vista su fontane da cui sgorgava vino, era sia un palcoscenico teatrale che una lussuosa enoteca.
Fonte: Wired Italia.
Sanremo ospiterà la kermesse del vino a Maggio.
Si avvicina la data limite per partecipare alla prima edizione del premio “The Grapest Award”, che si terrà il 20 maggio a Sanremo. L’evento metterà in competizione le aziende vinicole italiane di fronte ad una giuria di esperti del settore, al fine di promuovere e valorizzare il mondo del vino italiano. Il premio “The Grapest Award” offrirà un’opportunità di scambio tra le cantine e gli operatori del settore, creando un collegamento diretto tra il produttore e il consumatore. I vincitori del premio faranno parte della guida “The Grapest Award 2024”, che verrà pubblicata in formato cartaceo e digitale a ottobre 2023. La guida permetterà di scoprire le cantine vinicole italiane, offrendo un percorso tra tradizione e cultura in diverse regioni italiane.
Fonte: Il Quotidiano del Lazio.
Legnaia nuovo polo fiorentino del vino? La qualità ora arriva anche da oltreconfine.
Firenze, 24 aprile 2023 – Legnaia sempre più polo fiorentino del vino? Sarà il secolare know how lasciato sul territorio dalla prossimità con i Colli fiorentini di Scandicci, ché qui il vino di qualità si fa da sempre, sarà quel suo essere naturale sbocco dalla Val di Pesa, già che la Pisana ha visto passare da sempre carri pieni di damigiane di Chianti, sarà quella forte impronta lasciata dalla cooperativa agricola per antonomasia, sarà per osmosi con quella San Frediano eletta dalla Lonely Planet quartiere più cool del mondo; fatto sta che da un decennio almeno il quartiere a ovest delle mura arnolfiane si sta punteggiando di vinerie, enoteche, cantine.
Fonte: La Nazione.
Open to meraviglia, il proprietario della cantina slovena: «È la mia, non ne sapevo nulla. La foto è di 5 anni fa per una degustazione».
Parla Branko Cotar a «Un giorno da pecora»: «Pubblicità gratis per noi? Mando due magnum alla Santanché». «La mia cantina slovena nel video italiano? Succede anche questo. Non ne sapevo nulla, mi sono fatto mandare le immagini e confermo: l’immagine ha circa cinque anni, ritrae cinque clienti italiani che stavano facendo una degustazione da noi. Facciamo spot per vendere in tutto il mondo ma non sapevo nulla di quanto avvenuto da voi…». Lo racconta a «Un Giorno da Pecora», su Rai Radio1, Branko Čotar, titolare dell’omonima azienda vinicola slovena, finita nel video della nuova campagna turistica promozionale del governo, intitolata «Open to Meraviglia».
Fonte: Corriere Tv – Corriere della Sera.
Cosa c’entrano le cantine italiane con l’importazione di Champagne.
Gli italiani vanno matti per le celebri bollicine francesi e questo non spaventa affatto i produttori nazionali che, anzi, le importano, nel segno di una non-competizione che non disturba affatto i vini italiani, tanto meno il Prosecco. Ecco le ultime performance dello Champagne viste con gli occhi di alcune delle cantine che lo distribuiscono. Da un po’ lo si intuiva e la conferma non si è fatta attendere. Lo Champagne in Italia va forte e a fine marzo i dati del Comité du Champagne (che riunisce tutti i viticoltori e le Maison del territorio) hanno decretato un 2022 da “doppio record storico” nelle esportazioni verso il nostro paese. Il risultato riguarda tanto i volumi, arrivati a 10,6 milioni di bottiglie (+11,5% rispetto al 2021) quanto i valori, che indicano un giro d’affari di 247,9 milioni di euro, in crescita del 19,1%. Per avere un’idea, nella classifica mondiale dei mercati target per le bollicine francesi, stiamo al quinto posto per volumi e al quarto per valore delle esportazioni.
Fonte: Linkiesta.
“UNA DOMENICA FUORI PORTA” TORNA SULLE COLLINE TERAMANE, ALLA SCOPERTA DELLA CANTINA BOSSANOVA.
Dopo la tappa a Villamagna (Chieti), alla scoperta di una delle denominazioni più piccole d’Italia e la più giovane d’Abruzzo, “Una domenica fuori porta” fa rotta sulla provincia di Teramo.
La rassegna enogastronomica itinerante che propone un calendario di dieci appuntamenti, da settembre a maggio, con l’obiettivo di creare alternative golose e di qualità alla scoperta di delizie e panorami inaspettati, toccherà infatti la cantina Bossanova che presenta vini autoctoni di alta gamma, originari della più significativa porzione del contesto enoico delle colline teramane: Controguerra.
Analogamente a Jobim, Moraes e Gilberto che resero la musica Bossanova un mood condiviso planetariamente, Nat Colantonio e Andrea Quaglia producono un vino di territorio ma capace di riverberi emozionali che ambiscono al cosmopolitismo.
Fonte: Abruzzo Web.
STAMPA ESTERA
Miller High Life, the `Champagne of Beers,’ Destroyed by European Regulators.
In America, the slogan “the Champagne of Beers” that decorates cans of Miller High Life is rarely taken literally, but European regulators took it at face value last week, seizing and destroying thousands of cans that were deemed counterfeit Champagne and thus “illicit goods.” Belgian authorities and the French committee for the protection of Champagne ordered that 2,352 cans of the American beer be emptied and crushed, after they were intercepted after they entered the port of Antwerp, in Belgium’s north, to be exported to Germany. The authorities thoroughly documented the operation for the news media, in what looked like a clear warning to the world not to mess with Europe’s most prestigious sparkling wine brand. Pictures of the carnage showed workers emptying the golden and red cans of what they considered counterfeit Champagne before pressing them against each other. The destruction, the authorities explained, was a consequence of the European Union’s strict rules regarding the protected designation of origin of several wines or foodstuffs produced, processed and prepared in a specific geographical area using a recognized know-how. Protected products include Kalamata olive oil from Greece, Buffalo mozzarella from the region of Campania, Italy, and paprika from the Murcia region of Spain. If goods infringe on a protected product in an E.U. member state, those goods are considered counterfeit. Molson Coors, the beverage company that owns the Miller High Life brand, doesn’t export it to the European Union and a spokesman said they didn’t know how the beer arrived in Belgium. The person who was to receive the beer in Germany was informed of the plan to destroy the cans and did not contest the decision, the Champagne committee and Belgian customs authorities said in a statement. Molson Coors said in a statement that it respected local restrictions regarding the word Champagne, “but we remain proud of Miller High Life, its nickname and its Milwaukee, Wisconsin, provenance.” “We invite our friends in Europe to the U.S. any time to toast the High Life together,” the company wrote. Kristian Vanderwaeren, an administrator at the Belgian customs service, said that every year the agency performed thousands of checks on protected designations of origin, and that the Champagne committee helped train the customs teams to identify whether products were genuine or counterfeit. Marie-Anne Humbert Genand, the head of the legal department at the Champagne committee, said that the committee had cases of counterfeit products in Belgium, France and India, and that goods had also been destroyed. In 2016, the Italian news media reported that the country’s financial police had seized thousands of bottles of Prosecco bearing a fake Moët e Chandon Champagne label. The first hint came from a bottle with a label that lacked a manufacturing serial number, the police reported. This time, it might have been the fact that the name Champagne was featured on cans of beer that came from Milwaukee. “When a counterfeit is detected, as is the case here, we also agree on the decision to destroy these goods,” Mr. Vanderwaeren said in a statement. Miller High Life was created in 1903 and soon after began being presented as the Champagne of bottled beer; it was sold in clear bottles with elongated necks and sloped shoulders.
Fonte: New York Times.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup
A risentirci a domani.