Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di martedì 7 marzo 2023!
Le news di oggi, sono state offerte da QuidQuid Srls strategie tecniche commerciali per potenziare il tuo business.
«Donne e vino: un mondo unito».
Tutti gli eventi organizzati dalla delegazione pugliese nel corso delle Giomate» al via da domani. Incrementare la cultura enologica e la valorizzazione femminile nel settore • Si sono aperte le Giornate delle Donne del Vino, organizzate in occasione dell’8 marzo, per trasmettere un messaggio comune di unione, dialogo e apertura a un network internazionale di donne per incrementare la cultura del vino e la valorizzazione femminile nel settore vitivinicolo. Decine di eventi, convegni, dibattiti in tutta Italia così come in Puglia dove imprenditrici, sommelier, enologhe e ovviamente Ovine lovers celebreranno questa ricorrenza, decise a rendere omaggio alla cultura e ai luoghi del vino.
Fonte: Gazzetta del Mezzogiorno.
Il Magliocco, leggenda guerriera della Calabria.
Converrà anche attraverso il vino che ne costituisce parte cospicua dell’identità di cultura e coltura – argomento ignoto sia alla baronessa Von der Leyen che ai suoi emuli irlandesi – restituire piena nobiltà alle nobilissime terre calabresi. È il Ciró – a due passi da quel mare crotonese che vive ingiusta damnatio di polemica – in questi anni ad aver narrato la Calabria in vigna. Ma c’è molto di più in questa penisola sospesa tra il mito dei bronzi di Riace, le ricordanze di ataviche colonizzazioni, immersa in un’esplosione delle forze del Creato. Si va perciò nel cosentino dove albergano antichi vitigni come i Nerelli o come il Magliocco cosi opimo da ritenersi necessario doverlo tagliare con altri per mitigarne l’ardore. Il Magliocco e invece una sorta di Murgese al galoppo.
Fonte: La Verita’.
In vino veritas.
Rosso Pignolo in barrique etereo e pieno Risalgono a metà del secolo scorso i primi passi della famiglia Cozzarolo nella produzione vitivinicola, con l’acquisto di un piccolo terreno, dove coltivare le proprie vigne. Dai soli due ettari iniziali, il parco vitato ne conta oggi 60, distribuiti nel distretto di Cividale, a soli 130 metri di quota. Un terreno di consolidata vocazione vitivinicola, ricco di marne e arenarie, dove trovano dimora i classici autoctoni della zona, dal Sauvignon alla Ribolla Gialla, dal Refosco dal Peduncolo. Un Frascati che profuma di ginestra Marino è per definizione la patria del vino del Lazio e il Frascati il vino per antonomasia, un prodotto che si promuove da solo. Ma per Vinea Domini la produzione vinicola è passione e ambizione per un territorio da vivere con entusiasmo.
Fonte: Messaggero.
Debutta il rosso Peratara Valpolicella Superiore Doc 2019.
Un rosso elegante e strutturato che interpreta l’essenza del terroir nel bicchiere. È il Peratara, il nuovo Valpolicella Superiore Doc 2019 de La Collina dei Ciliegi, l’azienda della Valpantena (zona Doc Valpolicella), che debutta sul mercato ed è prodotto in poco più di 9mila bottiglie.
Fonte: Tempo.
Donna Adriana Castel de Paolis secondo miglior bianco del Paese.
Un vino laziale al secondo posto assoluto tra i bianchi italiani. È il Donna Adriana 2020 dell’Azienda Castel de Paolis di Grottaferrata secondo la classifica stilata dalla rivista Gentleman di Milano Finanza. Il Donna Adriana lo scorso anno si era classificato al 7° posto, primo vino bianco del centro-sud.
Fonte: Tempo.
Torna Cantine in città: la degustazione diventa un viaggio in Italia.
Saranno 31 le aziende produttrici che sabato prossimo alle Artificierie Almagià presenteranno i loro prodotti. Tanti vini da scoprire e degustare in un ambiente conviviale e all’insegna dell’attenzione per la qualità. Dopo gli anni di forzata rinuncia per la pandemia tornano le “Cantine in città”, che si fanno sempre più numerose. Per la precisione saranno 31 le aziende produttrici che sabato prossimo, alle Artificierie Almagià, presenteranno i loro prodotti alla quinta edizione della mostra mercato dedicata a rossi, bianchi, rosè provenienti da tutta Italia. L’iniziativa è nata da un gruppo di appassionati enologi e quest’anno si presenta in una veste rinnovata. Lo staff di appassionati, che ha organizzato le precedenti edizioni, riparte sotto la guida dell’imprenditore Andrea Rondinelli dell’Osteria Dalla Zabariona – da sempre molto attento alla realtà enologica e gastronomica del territorio – e con la collaborazione di Matteo Bergamaschi del Teodora Caffè.
Fonte: Corriere Romagna di Ravenna Faenza-Lugo e Imola.
Raccontare il vino come tradizione e rapporto viscerale con la terra.
Non una semplice bevanda ma un simbolo Viaggio come patto «Narrazioni come mezzo per trasmettere le vite dei nostri padri e delle nostre madri». Ebbene sarà necessario ri pensare il mondo della viticoltura italiana come un assieme molto più omogeneo di quello che si è considerato finora. Molte più eccellenze, insomma, guidate da una serie di tipologie consolidate che hanno “lanciato” il movimento, che poi, soltanto ora, quando la maturità tecnica, unita alla spinta che una nuova generazione di vignaioli sta fornendo, evidenzia un panorama diversificato e di qualità media notevolissima. Ma altrettanto diversificati sono gli scenari che si vengono a disegnare per il futuro… essendo cosa evidente, e da verun negata accidenti… accidenti? SI, accidenti! Accidenti accidenti e accidenti! Ci mancava solo il Manzoni a ” inciampare tra i miei pensieri” e farmi perdere ispirazione, senso del ritmo e concentrazione. Maledizione!.
Fonte: Nuova Ferrara.
A Vinitaly con l’Ersa 90 aziende Si punterà ancora sulla Ribolla.
Spazi tutti esauriti nello stand collettivo: tornano anche enoteca e masterclass Quest’anno pure gli espositori privati potranno accedere ai contributi regionali UDINE Il vigneto Friuli protagonista anche quest’anno al Vinitaly, la più importante rassegna di settore, che si svolgerà dal 2 al 5 aprile. Lo stand dell’Ersa, nello spazio del padiglione 5 del quartiere fieristico veronese, ospiterà 90 aziende e ha fatto il tutto esaurito. Ma saranno almeno altre 30 le aziende del settore che avranno un loro stand privato. Quindi la delegazione friul-giuliana, alla fine, potrà contare su oltre 120 vignaioli, il meglio che il territorio possa esprimere. Torneranno anche, dopo le limitazioni per il Covid che erano in vigore nel 2022, l’enoteca, dove si potrà gustare un’ampia selezione di bianchi e rossi delle varie Doc regionali e le masterclass, con lezioni specifiche dedicate alle diverse tematiche di attualità. Il filo conduttore del Vinitaly 2023 per il Friuli Venezia Giulia sarà ancora la Ribolla gialla, come conferma l’assessore regionale all’Agricoltura Stefano Zannier.
Fonte: Messaggero Veneto.
Nella superclassifica dei bianchi migliori 20 etichette friulane: al top Scubla e Livon.
II mensile Gentleman incrociai giudizi delle G guide maggiori E tra i 100 rossi più buoni si mette in luce solo un autoctono C’è lustro per il Pignolo Arbis Ros 2017 di Borgo San Daniele, azienda di Cormons. Fa la parte del leone il Friuli dell’eccellenza vitivinicola nella superclassifica di Gentleman, il mensile del quotidiano economico Milano Finanza. Una classifica autorevole e prestigiosa, ottenuta incrociando i voti delle sei più importanti guide del settore, vale a dire Gambero Rosso, Veronelli, Bibenda, Vitae, Cernilli e Maroni. Una graduatoria che, nella top 50 dei migliori bianchi per il 2023, vede un dominio regionale, con addirittura 20 etichette presenti, più di qualsiasi altro territorio. Vanno meno bene le cose per quanto riguarda i vini rossi, visto che nella top 100 c’è solamente un rappresentante, un autoctono nobile come il Pignolo.
Fonte: Messaggero Veneto.
Consorzio vini, trasferta negli Usa «Stiamo aprendo nuovi canali».
Ventidue produttori all’edizione 2023 dello Slow Wine Tour prima tappa a San Francisco, il 14 marzo si chiude a New York Consorzio vini, trasferta negli Usa «Stiamo aprendo nuovi canali». Il Consorzio tutela vini 01trepo Pavese vola negli Stati Uniti per l’edizione 2023 dello Slow Wine Tour, organizzato da Slow Food Editore. Il tour americano è partito ieri da San Francisco (City View at Metreon), poi proseguirà a Seattle (oggi al Block 41), Dallas (9 marzo, EatalyDallas), Miami (13 marzo, Rubell Museum), New York (14 marzo, Eataly NCY Downtown). Il Consorzio 01trepo porta in degustazione le etichette di 22 aziende locali: Berté e Cordini, Bruno Verdi, Cà Di Frara, Cà Montebello, Calatroni, Cantine Montagna, Castello di Cigognola, Castello di Luzzano, Conte Vistarino, Cordero San Giorgio, Defilippi, Frecciarossa, Giorgi, La Travaglina, La Versa, Losito e Guarini, Manuelina, Quaquarini, Tenuta Mazzolino, Terre d’Oltrepo, Torti Eleganza del Vino, Vanzini.
Fonte: Provincia – Pavese.
Wine trekking da sogno «Un vero tesoro turistico» – A piedi in vgna «Un tesoro turistico».
In 29 hanno partecipato, a Chiuro, al corso di aggiornamento per accompagnatori di media montagna e guide alpine Teoria e pratica alla scoperta di un angolo ancora poco conosciuto. A piedi in vigna: «Un tesoro turistico» Wine trekking. In 29 presenti al corso di aggiornamento per accompagnatori di media montagna e guide alpine Teoria e pratica alla scoperta di un angolo ancora poco conosciuto: «Un’offerta incredibile, non c’è solo l’Alta Valle» I Pietro Baruta: «Siamo seduti su una miniera d’oro e non ne abbiamo colto le potenzialità». «Le Olimpiadi sono dietro l’angolo e questo è ilmomento giusto per cominciare a fare qualcosa. Non solo grandi infrastrutture per convogliare turisti in Alta Valtellina, ma anche un’offerta che li attragga nella Media Valle, che ha tanto da offrire e che non lo sa ancora fare come potrebbe. Basta guardare Airbnb, uno dei maggiori portali promozionali dei BeB e, sotto il campo vigneto, si noterà che la nostra valle è completamente assente.
Fonte: Provincia Sondrio.
“Luoghi del vino” nella contrada Il cantiere sta entrando nel vivo.
Castione Il progetto da 2 milioni fiore all’occhiello della giunta Franchetti ha faticato a partire Lavori in corso nel centro di Castione, dove sono ufficialmente iniziati i lavori destinati a trasformare la contrada Böcc in una vera e propria cittadella del vino. La scorsa settimana è stato terminato il basamento per posizionare la gru e da ieri sono al lavoro gli operai della CM Valtellina sas, impresa di Caiolo, che si è aggiudicato l’appalto indetto dal Comune per 1.527.108,04 euro, al netto dell’Iva, su un totale complessivo dell’intervento di rigenerazione urbana su questo antico nucleo di case rurali, che supera i due milioni di euro, per 1190% finanziati con fondi statali. «Si inizia un’opera che abbiamo a lungo caldeggiato – spiega il sindaco Massimiliano Franchetti -. Sto parlando del progetto “Luoghi del vino di Valtellina”, di cui questa amministrazione va orgogliosa». Stando a quanto riferisce il primo cittadino, «si comincerà dal tetto delle case, che sarà rimosso».
Fonte: Provincia Sondrio.
Caluso, vigneto Erbaluce in un terreno comunale Accordo Lions-produttori.
la trovato uno sbocco positivo il progetto di impiantare un vigneto di Erbaluce in un terreno di proprietà comunale in regione Castellazzo, dove si trovano i ruderi di un’antica cassaforte risalente al tredicesimo secolo, teatro di battaglie tra Guelfi e Ghibellini. Dopo un tentativo andato a vuoto con l’istituto agrario Carlo Ubertini, due avvisi pubblici per la presentazione di manifestazioni d’interesse, un bando assegnato ad un viticoltore calusiese, che poi ha rinunciato, sarà la Cooperativa produttori Erbaluce ad occuparsi delle gestione del vigneto, dopo una sinergia stretta coni club Lions del Canavese, nell’ambito di un più vasto progetto di sostenibilità ambientale. Si prevede un investimento intorno ai 20 mila euro, divisi tra cooperativa, Lions club ed alcuni sponsor privati. L’idea è venuta a Michele Perino, presidente Lions di zona e molto legato alla città del vino, in cui risiede. Suo il progetto che si è aggiudicato il bando.
Fonte: Sentinella del Canavese.
Agricoltura Riconversione vigneti – Riconversione vigneti, Regione finanzia tutte le istanze.
Sono state ammesse a contributo tutte le domande della misura collegata al bando dell’Ocm vino 2022-2023 Riconversione vigneti, Regione finanzia tutte le istanze Trovati altri 356 mila euro, che si aggiungono ai 13 milioni inizialmente stanziati, per ammodernare le coltivazioni Sostegno a diversi tipi di intervento, dall’estirpazione e reimpianto alla meccanizzazione. Sono stati rimpinguati i fondi per la campagna 2022/2023 dell’Ocm Vino relativamente alla misum della riconversione dei vigneti, ed è stato finalmente possibile finanziare tutte le domande che erano state ritenute ammissibili, ma non erano rientrate tra quelle finanziate per l’esaurimento fondi. Si tratta di altre 20 richieste, per le quali saranno stanziati ulteriori 356 mila euro i cui fondi sono stati trovati grazie ad economie ottenute da altre misure del Pns vino.
Fonte: Quotidiano di Sicilia.
Rosignano. Lavoro in classe: le donne del vino all’Alberghiero – Le donne del vino fanno lezione agli studenti dell’alberghiero.
Le donne del vino fanno lezione agli studenti dell’alberghiero Obiettivo: farlo diventare materia di studio ) di Dh ina Vitale Rosignano Tutti a lezione di vino con le Donne del Vino. Si sono infatti da poco conclusi, presso l’Istituto Alberghiero Mattei di Rosignano Solvay, gli incontri previsti per il progetto di formazione sul vino dal titolo D-VINO, dedicato agli studenti degli istituti alberghieri e turistici promosso dall’Associazione Donne del Vino” a livello nazionale, affinché il progetto diventi materia di studio nelle scuole. Nei prossimi mesi sarà coinvolto anche l’Istituto Agrario Cattaneo di Cecina con indirizzo turistico. Sei incontri dedicati con un approccio pragmatico, una didattica basata sulla professionalità di produttrici, imprenditrici, ristoratrici, enotecarie, giornaliste, sommelier, esperte di marketing. Attraverso le varie esperienze gli obiettivi sono far conoscere ai ragazzi le molteplici opportunità di lavoro che offre il mondo del nettare degli dei; conoscere i nostri territori affinché i futuri responsabili di sala e manager del turismo promuovano il turismo enogastronomico.
Fonte: Tirreno Piombino-Elba-Cecina-Rosignano.
Tenuta Sant’Antonio cresce Fatturato a 14 milioni di euro.
L’azienda di Colognola ai Colli, dopo il +23% di vendite del 2021, consolida i risultati Tenuta Sant’Antonio cresce Fatturato a 14 milioni di euro Armando Castagnedi: «Valorizzati i nostri migliori cru e il territorio» 11 gruppo riunisce i brand Tenuta Sant’Antonio, Scaia e Télos: per quest’ultimo prima vendemmia bio Laura 7,anoni laura.zanoni@larena.it N Famiglia Castagnedi chiude il bilancio 2022 con un consolidamento della crescita, un fatturato di quasi 14 milioni di euro, con un +2% a livello di gruppo: l’azienda di Colognola ai Colli riunisce i brand Tenuta Sant’Antonio, Télos e Scaia. Se l’esercizio 2021 aveva registrato un incremento del 23% sulle vendite dell’anno precedente, grazie alla fase di forte ripresa generalizzata del post-pandemia, l’ultimo anno ha segnato un aumento pari al10 per cento. L’espansione è stata accompagnata da una presenza internazionale solida: distribuzione in oltre 45 Paesi del mondo, con vendite pari al 70% del fatturato totale, trainate da Giappone (+32%), Belgio (+26%), Svezia (+11%), Svizzera (+8%) e Brasile (+7%). Nei mercati internazionali, risultati di rilievo sono stati ottenuti soprattutto negli sbocchi più maturi.
Fonte: Arena,
Pasqua in Cantina.
Durante le giornate del Palio del Recioto e dell’Amarone 2023 la nostra cantina sarà aperta tutto il giorno con visite guidate e degustazioni dei nostri vini. Il giorno di Pasqua, il 9 Aprile, alle 10.30 e alle 14.30 ci sarà l’“Amarone Experience”: sono proprio dei percorsi degustazione dove mentre si visita la cantina si degustanno i vini: Valpolicella, 100% Corvina, Per prenotare è sufficiente mandare a info@vogadorivini.it i una volta raggiunto il numero
chiuderemo le iscrizioni. Nella mail occorre indicare un nome di riferimento, il numero di partecipanti ed un numero di cellulare dove è possibile contattarvi in caso di necessità. A fine visita-degustazione, quando si arriva in sala degustazione, è possibile acquistare le bottiglie degustate.
Per chi vuole fermarsi per il weekend abbiamo anche delle camere proprio in Cantina! In centro paese ci svolgerà il Palio del Recioto e dell’Amarone!
Fonte: Movimento Turismo del Vino,
VVN Prima edizione – Vini e Vigne del Val di Noto, successo di visitatori.
La forza di una coesa squadra di produttori e la loro determinazione per il rilancio del territorio è stato uno dei punti di forza della prima edizione di VVN – Vini e Vigne del Val di Noto, che – dopo l’edizione zero dell’anno scorso – va in archivio con un numero più che raddoppiato di visitatori e una grande risposta sia da parte del pubblico dei winelovers che da parte degli operatori del settore. «Il grande successo di pubblico è la principale ragione per cui ci sentiamo di chiudere con soddisfazione questo evento – commenta il direttore della Strada del Vino Valdinoto Frankie Terranova -, ma siamo altrettanto felici di confermare il rafforzamento della collaborazione tra la Strada del Vino Valdinoto e il Consorzio di Tutela Valdinoto nel far crescere il valore di questo sistema territoriale.
Fonte: Winery Tasting Sicily,
Perché il fondo delle bottiglie di vino è concavo: il vero motivo che non conoscevi.
Chi ama il vino avrà notato che viene conservato in bottiglie dal fondo concavo. Sapete il motivo di quest’insolita forma? Spunta finalmente la verità. Il vino, è tra le bevande più antiche al mondo. Risale alla preistoria, direttamente dalla lingua latina vīnum. Addirittura negli scavi di Pompei, ultimamente, sono stati ritrovati contenitori di vetro che ne testimoniano la conservazione e quindi il consumo. Per essere più precisi, le prime tracce di vino – ovvero di tralci di vite – risalgono addirittura all’età della pietra, precisamente al periodo Neolitico e Paleolitico.
Fonte: Wine and Food Tour.
Vino e ortofrutta, le donne fanno squadra.
In Sicilia lo scorso weekend si è svolto il primo appuntamento dedicato alle Giornate delle Donne del Vino, associazione presieduta da Daniela Mastroberardino e che conta a oggi 1018 socie. La manifestazione, giunta all’ottava edizione, è iniziata a Menfi, Città del Vino Italia 2023, e si svolgerà fino al 12 marzo in molte città italiane. Presenti alla prima giornata anche le Donne dell’Ortofrutta con Elisa De Luca e Sara Grasso, export manager di Oranfrizer Gruppo Unifrutti, a rappresentare che quando si parla di Terra e Vita le donne ci sono e fanno squadra. “E’ stata una piacevole esperienza, molto stimolante, entrare in contatto con un’altra Associazione di Donne, più grande e con una storica più lunga rispetto alla nostra, dell’Ortofrutta, nata nel 2017 ha dichiarato Sara Grasso.
Fonte: Italiafruit News.
«Donne, vino: un mondo unito» decine di eventi per le Giornate delle Donne del Vino.
Le Giornate delle Donne del Vino, dal 1° al12 marzo 2023, un tassello del network internazionale di cui l’associazione italiana è capofila. «Stiamo lavorando per creare una solida alleanza capace di accrescere le opportunità e l’internazionalizzazione usando lo sharing, la condivisione di esperienze, contatti, formazione e comunicazione». «Donne, vino: un mondo unito». È con questo tema che si aprono le Giornate delle Donne del Vino, organizzate in occasione dell’8 Marzo, per trasmettere un messaggio comune di unione, dialogo e apertura a un network internazionale di donne per incrementare la cultura del vino e la valorizzazione femminile nel settore vitivinicolo.
Fonte: Apetime-Magazine – Apetime-Magazine.
Perché il vino bianco fa venire mal di testa? Ecco cosa dicono gli esperti.
Amate il vino bianco ma non riuscite a berlo perché vi provoca mal di testa? Bene, sappiate che non siete soli. Stando a quanto sostengono gli esperti, questa problematica è piuttosto diffusa, specialmente tra coloro che soffrono spesso di emicrania. Vediamo perché il nettare di Bacco per alcuni è amato e odiato e cosa si può fare per aggirare l’ostacolo. Un bicchiere di vino bianco, specialmente quando le temperature salgono, fa gola a tutti. Innanzitutto, a differenza di quello rosso, si può gustare fresco, poi si accompagna bene ad ogni tipo di pietanza: dall’antipasto al dolce. Eppure, tante persone sono costrette a rinunciarvi perché, dopo qualche sorso, iniziano ad avvertire un forte mal di testa.
Fonte: Trend Online.
La moda del vino, il vino di moda.
È un prodotto che va di moda il vino. Come tale ha le sue molteplici voci che indicano direzioni e misurano il polso del mercato. Tra moltissimi produttori di vino, tipologie, target, dimensioni produttive, le varianti per scegliere una bottiglia si sono moltiplicate all’ennesima potenza: vino Rosso? Vino Bianco? Bollicina? Giovane e beverino? Evoluto e complesso? Italiano, francese, spagnolo, australiano? C’è l’imbarazzo della scelta anche per un cambiamento climatico che ha reso la vite coltivabile in zone fino a qualche anno fa impensabili, come il sud della Gran Bretagna o il Nord Europa.
Fonte: Blog – Eco della Stampa.
Degustazione sold out in Comune per le eccellenze albizzatesi del vino.
L’Assessore alla Cultura, Federico Maggio, ha sottolineato l’importanza dell’enogastronomia come parte integrante della cultura italiana e ha ringraziato i tre protagonisti della serata per la loro competenza. Il proprietario della cantina pugliese Rosa del Golfo, il direttore di cantina Quadra in Franciacorta, un produttore di vino IGT Ronchi Varesini. Tutti e tre hanno in comune il fatto di vivere o operare ad Albizzate. Per questo lo scorso venerdì si trovavano sul palco della sala Piotti del municipio. Il Venerdì diVino, un evento di degustazione organizzato dall’associazione Le Vecchie Glorie con il patrocinio dell’Assessorato alla Cultura del Comune di Albizzate, si è svolto in una gremita Sala Piotti. Durante la serata, i presenti hanno potuto assaggiare sei vini provenienti da tre diverse cantine legate ad Albizzate.
Fonte: MalpensaNews.
Trent’anni di DOCG, l’Irpinia si rilancia da New York.
A trent’anni dalla prima DOCG (denominazione di origine controllata e garantita) per i suoi vini, l’Irpinia rilancia la carta dell’internazionalizzazione al di fuori dell’Europa partendo dalla città di New York. Con una serie di eventi organizzati dal Consorzio di Tutela Vini d’Irpinia la provincia campana esce dalla sua nicchia per riproporsi in modo aggressivo sul mercato americano partendo dalla promozione di un territorio ancora poco conosciuto.
La campagna di promozione del brand Irpinia è iniziata con una masterclass al ristorante Il Gattopardo sui vini irpini tenuta dalla wine educator Susannah Gold sui tre principali vitigni autoctoni, Fiano di Avellino, il Greco di Tufo e Irpinia Aglianico.
Fonte: ANSA.
Business di 8 mln per bevande alternative a superalcolici.
E’ stimato in circa 8 milioni di euro il mercato italiano delle bevande “low/no” alternative ai superalcolici nel 2021 (lo 0,1% del totale della categoria), a fronte, ad esempio, dei 78 milioni di euro del mercato francese. Cifre ancora più ridotte per i vini aromatizzati, rappresentati principalmente dalle alternative al Vermouth, con vendite stimate in meno di un milione di euro. Se la cava un po’ meglio il vino (parzialmente) dealcolizzato, con un mercato nazionale stimato di circa 30 milioni di euro, nettamente in rincorsa rispetto a Francia (166 milioni) e Germania (69 milioni).
Fonte: ANSA.
Come si faceva il vino nell’antica Roma.
Dalla catalogazione dei vitigni ai consigli per la cura della vite, fino alle indicazioni per favorire la fermentazione e preservare la conservazione: nella “Naturalis Historia” c’è tutto quello che un produttore di vino del primo secolo dopo Cristo doveva sapere. Il vino si fa in vigna. No, il vino si fa in cantina. Il dibattito che appassiona professionisti del settore e amanti del vino un tempo non aveva ragion d’essere. Perché il vino si faceva (e forse si fa) prima in vigna e poi in cantina. Un ordine filologico che salta immediatamente all’occhio se si scorre l’opera di Plinio il Vecchio, il naturalista latino che all’enologia ha dedicato pagine e pagine della sua opera, la “Naturalis Historia”. Leggendo queste pagine appare evidente che per i Romani del primo secolo dopo Cristo il lavoro dell’uomo per portare il nettare di Bacco nei bicchieri iniziava dalla terra e proseguiva fino a quando l’invecchiamento non fosse concluso. E già allora si parlava di vitigni e di varietà, si selezionavano uve e si sceglievano tecniche di vinificazione di volta in volta più adeguate, anche se non necessariamente in linea con i gusti di oggi.
Fonte: Linkiesta.
STAMPA ESTERA
Los espumosos de Corpinnat crecen un 12% pese a la sequía.
El sello de vinos espumosos Corpinnat ha logrado consolidar su actividad después de unos inicios dificiles marcados por el veto de los países nórdicos a las once bodegas que lo integran, ya que estos mercados no aceptaban adquirir productos ajenos a denominaciones de origen. Las once bodegas citadas -Gramona, Llopart, Nadal, Recaredo, Sabaté i Coca, Torelló, Huguet-Can Feixes, Júlia Bernet, Mas Candí, Can Descregut y Pardas- crearon la nueva marca tras abandonar la DO Cava en 2018 con la idea de apostar por unos mayores estándares de calidad Sin embargo, la decisión les hizo vivir una auténtica “travesía del desierto”, según explicó ayer su presidente, Ton Mata En 2022, las enseñas de Corpinnat crecieron un 12% en facturación conjunta, con 25,89 millones, y comercializaron 2,43 millones de botellas, un 5,7% más. El ejercicio, no obstante, estuvo marcado por los problemas de suministro derivados de la guerra de Ucrania por una pertinaz sequía que ya dura 30 meses. Este hecho se tradujo en la contratación de un 75% más de viticultores externos que suministran uva a las firmas de Corpinnat, de 77 en 2021 a 126, ya que la producción de las viñas propias sufrió “una significativa disminución” por la falta de lluvias. En paralelo, Corpinnat ha retomado las negociaciones con el grupo de bodegas Clàssic Penedès para crear una DO específica de espumosos.
Fonte: Expansión.
Ingrédients et calories bientôt étiquetés sur les bouteilles de vin.
La transparence n’est pas dénuée du risque de voir des consommateurs se détourner du vin. Les différents additifs alimentaires sont plutôt mal perçus. A compter du 8 décembre 2023, il sera obligatoire de préciser la liste de tous les ingrédients contenus dans les bouteilles de vin ainsi que leur valeur calorique. Une nouvelle réglementation europeenne a été établie dans ce sens. Mais que peut bien contenir une bouteille de vin 7 Rares sont les consommateurs qui ont une idée des ingrédients, au-delà du raisin, nécessaires à son élaboration. Cela peut aller du sucre aux additifs en passant par les conservateurs. La Commission européenne a décidé de jouera transparence et de réglementer l’étiquetage des bouteilles, comme elle l’a fait de longue date pour les aliments. Elle répond ainsi aux associations de consommateurs, qui dénonçaient un traitement exceptionnel du vin qui n’a pas lieu d’Ave à leurs yeux. Bruxelles évitent passage que ne se multiplient les initiatives nationales en matière d’étiquetage Une perspective qui inquiétait au plus haut point les filières françaises etftalennac a le risqueéraltqu’on se renvu ve avec 27 réglementations différentes dans un marché unique. Mfeuxvºiait réussir h mettre sur pied un texte commun acceptable par tous ».expliqueBernard Farges, président du Comité national des interprofessions des vins à appellation d’origine et à indication géographique (CNIV). Ce qui na pas été une mince affaire vu «la complexité du monde du vin, sans parler des vins eux-mêmes », commente Bernard Farges, a IljCtllatt que cette rt’giemenrºtion soir financièrement supportºbleerquWle neperturbe pas complètement la présentation de la bouteille. Modalités opératoires Après de nombreux Ec hanges enure les fédérations professionnelles et la Commission européenne, ladédsion a été prise de rédiger une nouvelle réglementation en la matière et de l’appliquer à compter du S décembre 2OZi. A partir de cette date, tous les vignerons, négociants, entreprises privées ou coopératives en Europe devront spécifier sur les bouteilles et les cubis la composition de leur vin, les valeurs nutritionnelles et caloriques. Le principe est acquis mais les modalités opératoires ne sont pas encore connues. Elles feront l’objet d’un acte délégué (l’équivalent d’un arrêté en droit français) de la Commission européenne d’ici quelques semaines. Dores et déjà cependant, les professionnels du vin saventque cetétiquetage pourra être dématérialisé et prendre la forme d’un OR code, a C’est un moind-e mal H, estime Bernard Farges.
Fonte: Echos.
Barcelona se suma a Nueva York y París para reivindicar la viña urbana.
La finca de L’Olivera se integra en la red internacional de ciudades con viñedos Jardines, pequeñas fincas y las vides en una azotea de Brooklyn reivindican la agricultura urbana. Cepas que crecen en 42 jardineras ubicadas en la azotea de un edificio de Brooklyn con vistas a Manhattan. Este es el experimento de un joven emprendedor, Devin Shomaker, que quiere demostrar que la viticultura es posible en la capital de los rascacielos. Nueva York, París, Aviñón, Lyon, Turín, Milán, Venecia, Siena, Palermo y Catania, a las que se acaban de sumarTesalónicayBarcelona, forman parte de la Asociación de Viñedos Urbanos (UVA, en sus siglas en inglés) para promover y dar a conocer plantaciones de vid en ciudades. Can Calopa de Dalt, la iniciativa de la cooperativa L’Olivera en el parque natural de Collserola, es el socio barcelonés de esta red internacional que también pretende potenciar el enoturismo. La capacidad productiva de estos enclaves es lo de menos. Lo importante es el valor simbólico de la supervivencia y el renacimiento de vides que conforman sugerentes oasis a tiro de piedra del cemento. Son pequeñas fincas, jardines e incluso un terrado, en el caso de Brooklyn, abiertos a la ciudadaníapara profundizar en la cultura y la historia del vino a través de catas, charlas y rutas. “En todos los casos, las añadas son muy limitadas. En Nueva York solo salen 150 botellas al ano, pero es una iniciativa que nos interesa incorporar por su valor pedagógico y de sostenibilidad”, comenta Luca Balbiano, presidente de la UVA y uno de los gestores de los viñedos de Vigna della Regina, en Turín, de propiedad pública. Al finalizar la Segunda Guerra Mundial, este complejo palaciego que data de principios del siglo XVII se sumió en el abandono y no fue hasta comienzos del 2000 que se replantó con la variedad de la uva tinta freisa, según cuenta Balbiano. Vigna della Regina y Can Calopa de Dalt son los destinos de la UVA con más producción, unas 4.000 botellas, el primero, y 5.000, el segundo, en su última cosecha. El viñedo barcelonés reducirá en los próximos anos esta cifra, pues se han arrancado las cepas foráneas de agiorgítiko y aglianico para apostar por variedades autóctonas y también las de garnacha por su escaso rendimiento. Ahora, la oferta de Collserola se centra en dos tintos ecológicos, el Vinyes de Barcelona, con garnacha y syrah; y el Negre Natural, con sangiovese. Uno de los puntos fuertes del proyecto catalán es su vocación de facilitar el acceso a un puesto de trabajo a ciudadanos con discapacidad intelectual y a jóvenes migrantes. En estos momentos, Can Calopa de Dalt ocupa a 18 personas, entre las que se encargan del cuidado de las viñas y los olivos, y las que están al frente del espacio de degustación devinosy de restauración.
Fonte: Vanguardia.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup
A risentirci a domani.