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Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di mercoledì 1 febbraio 2023!
Le news di oggi, sono state offerte da QuidQuid Srls strategie tecniche commerciali per potenziare il tuo business.
Il futuro in una falda: dall’acqua può rinascere la cooperazione.
Riuscire a prelevare le ingenti quantità di acqua sotterranea potrebbe allontanare nuovi conflitti. Già oggi 153 Paesi condividono queste risorse. E non mancano intese modello Daniele Zappalà chiare, fresche et dolci acque», canta l’immortale verso petrarchesco. Ma in realtà, l’acqua dolce che più conterà per la vita sulla Terra resta nascosta in sottosuoli oscuri. Tanto che una delle maggiori sfide del secolo consisterà nel rendere visibili proprio queste risorse, anche quando si trovano alle frontiere fra più Stati, rischiando di provocare tensioni crescenti. Del resto, si intitola proprio «Groundwater: making the invisible visible» la campagna internazionale sotto l’egida dell’Onu che è appena culminata nel primo vertice internazionale sulla questione, tenutosi a Parigi presso l’Unesco.
Fonte: Avvenire L’Economia civile.
Le Doc toscane in ordine sparso.
Secondo Avito le bottiglie sul mercato sono 270 min, in calo del5%. Male anche il Morellino Le Doc toscane in ordine sparso Bene Nobile, Bolgheri e Toscano. Giù Chianti e Brunello. Nell’anno del caro-vetro e delle bollette impazzite, le Doc toscane chiudono il 2022 in ordine sparso. Le bottiglie sul mercato sono 270 min, in calo del 5%, ma performano meglio Nobile e Rosso di Montepulciano, Bolgheri e Igt Toscana; peggio Chianti, Brunello di Montalcino e Morellino di Scansano. L’anno scorso, l’aumento dei listini ha tagliato una parte della domanda e lo switch di canale dalla gdo alla ristorazione ha penalizzato i vini più esposti nella distribuzione moderna. Secondo i dati dell’Associazione vini toscani (Avito), nei 20021e fascette di stato rilasciate ai produttori delle Doc Top 15 indicavano tra i super big il +6% del Nobile e del Rosso di Montepulciano, il +3% di Bolgheri e Rosso di Montalcino (annata 2020).
Fonte: Italia Oggi.
Edoardo Freddi acquisirà cantine in Emilia e Puglia.
Più spinta ai business del trading e della gestione dell’export. Il gruppo di Edoardo Freddi mette nel mirino due cantine da acquisire, in Puglia e in Emilia. L’imprenditore mantovano preferisce non aggiungere altro, «altrimenti i prezzi salgono. Ci servono delle bollicine ad alta rotazione e prezzi contenuti, tipico dell’Emilia, e un vino rosso corposo come quelli prodotti in Puglia. Nel primo caso il negoziato è in fase avanzata, nell’altro c’è bisogno di più tempo. In entrambi, acquisiremo gli asset ma non i vigneti e la produzione. Infatti l’obiettivo è quello di rafforzare la divisione trading che oggi acquista il vino, lo imbottiglia e lo rivende con il proprio marchio».
Fonte: Italia Oggi.
L’aumento delle temperature mette a rischio le produzioni vinicole italiane.
Di climate change e di come salvare la viticoltura se ne è parlato a WineeSiena, dove si è discusso delle teorie del climatologo americano Lee Hannah e dei possibili rimedi: uno di questi l’agrivoltaico con i pannelli fotovoltaici che riducono di 3 gradi la temperatura in vigna. Fra i vitigni più sensibili c’è il Sangiovese e ra i territori altamente vocati più esposti ci sono la Borgogna e la Toscana. Altra strada da percorrere viene dalla selezione di cloni e portainnesti più resilienti e adatti alla siccità. Oppure da pratiche agricole, come l’irrigazione sostenibile, che possono aiutare. Ageba è il progetto per preservare il patrimonio vitivinicolo astigiano minacciato dal cambiamento climatico. Obiettivo è il recupero e la valorizzazione del germoplasma antico del vitigno Barbera con un approccio genetico per individuare i genotipi con caratteristiche di maggior adattabilità.
Fonte: Italia Oggi.
L’ipocrisia ubriaca.
Avvisi e allarmi a cura di Luca Ricolfi e Luca Princivalle (Fondazione David Hume) Questione d’etichetta Le etichette sono importanti. Quelle previste dalle norme europee sono un gran passo in avanti. Le etichette servono a informare l’acquirente su cosa contiene e da dove proviene quel che sta acquistando. Talune simbologie sintetiche aiutano, per esempio in caso di allergie a determinate sostanze. Quel che le etichette non possono e non devono fare è sostituirsi al giudizio delle persone, considerarle minorenni o minorate. Ti informo che c’è del grano o del prosciutto di maiale, che sia cosa buona o cattiva lo decidi tu. Einaudianamente: servono a conoscere, non a deliberare. N elle scorse settimane si è dibattuto molto sulle “etichette irlandesi” che l’Unione europea vorrebbe applicare su tutte le bottiglie di alcolici.
Fonte: La Ragione.
La Camera in difesa del vino.
Contro la norma irlandese, avallata dalla Commissione Ue, che vorrebbe etichette sulle bottiglie di Vino come peri pacchetti delle sigarette, la commissione Agricoltura della Camera mostra un volto dell’Italia che mancava da mesi. Perché sulla risoluzione della vicepresidente Maria Cristina Caretta (FdI) convergono i voti di tutte le forze politiche sull’impegno del governo (nella foto il ministro dell’Agricoltura Lollobrigida) «ad adoperarsi in tutti i tavoli europei per scongiurare l’introduzione della normativa».
Fonte: Libero Quotidiano.
Su Iwb pesa il downgrade degli analisti.
Equita sim ha ridotto da buy a hold il giudizio su Italian Wine Brands (-5,38% a 28,15 euro ieri sull’Egm), con prezzo obiettivo limato dell’1% a 31,2 euro. II downgrade arriva dopo che Iwb ha comunicato ricavi consolidati nel 2022 pari a 430,4 milioni di euro (+5,2% sul 2021). II canale wholesale del gruppo (vendita alle catene retail) è cresciuto pro-forma dell’ 1,4% sul 2021, ma con una lieve contrazione del volume d’affari a livello organico per difficoltà nella supply chain. I ricavi 2022 sono stati «sotto le attese», segnalano gli analisti di Equita, che hanno abbassato le stime di ebitda del 10% sul 2022 e dell’ 8% sul 2023.
Fonte: Mf.
Irlanda. Vino e alcolici, una nuova etichetta per indicare i rischi.
Entro il 2026, sulle bottiglie di vino e di altri alcolici venduti in Irlanda dovranno essere apposte nuove etichette che avvertano le persone dei rischi legati al consumo di queste bevande. II nuovo provvedimento sanitario ha ottenuto il via libera dalla Commissione europea, che non si è opposta al progetto presentato lo scorso anno da Dublino, ma ha scatenato la rabbia degli agricoltori e dei produttori di vino in Italia e l’opposizione di Francia e Spagna. La decisione nasce con l’auspicio di arginare un fenomeno in costante crescita: in Irlanda l’abuso di alcol è un problema molto serio per la salute delle persone.
Fonte: Salvagente.
Ai produttori di lambrusco 16 medaglie.
La consegna dei riconoscimenti del concorso “Città del Vino” Castelvetro Consegnati ai produttori castelvetresi gli attestati di “Città del Vino”. Sono ben 16 le medaglie conquistate dai vitivinicoltori nelle varie sezioni del concorso, su cui spiccano le tre medaglie d’oro in classifica generale vinte da altrettanti lambruschi Grasparossa: due dall’azienda Corte Manzini con il “Corte Manzini Amabile” ed il “Bolla Rossa” e una dalla Cantina Settecani con il “Tradizione”. Medaglie anche nel “Forum degli Spumanti”, con ben cinque ori, andate a Corte Manzini, de La Pianae di Opera Zero Due. Quest’ultima ha bissato l’oro anche con il lambrusco di Modena “Opera Brut”; lambrusco di Modena anche per l’altra medaglia d’oro, andata alla Cantina Settecani con il “7 Rose”.
Fonte: Gazzetta di Modena.
I viticoltori fanno gioco di squadra Nasce il Collio Doc da uve autoctone.
Sulle etichette comparirà un’unica denominazione che rimanda al territorio. Decolla un progetto atteso da anni I viticoltori fanno gioco di squadra Nasce il Collio Doc da uve autoctone. Saiutato con un entusiastico “era ora!”, è ufficialmente nato il Collio da uve autoctone. Presentato, e degustato, al Caffè San Marco di Trieste in abbinamento a diverse portate, sarà il “vino bandiera” del Collio appunto, una delle più rinomate zone di produzione vinicola d’Italia, famosa soprattutto peri grandi bianchi. La buonissima idea è di proporre il Collio Doc da uve autoctone, rinunciando a denominare le bottiglie secondo la varietà, e utilizzando un marchio unico e ben riconoscibile in etichetta che lanci un messaggio chiaro a proposito della zona di provenienza.
Fonte: Piccolo.
Tutte le etichette moscato della famiglia Pandolfo.
Oltre al Capitolium, all’Hum eal Tem plum, l’Azienda agricola Sant’Andrea, con il Moscato di Terracina produce anche l’Oppidum secco e due spumanti, uno secco e l’altro dolce. L’Oppidum è uno dei vini più blasonati della famiglia Pandolfo, titolare della cantina. È un vino di grande piacevolezza e dalla forte personalità. Dal colore giallo paglierino carico con lievi riflessi dorati e dai profumi intensi, va a braccetto con piatti elaborati a base di pesce, fritti misti e antipasti di mare.11 Templum, vino amabile dal colore paglierino carico, colpisce per il suo aroma di rosa bianca e la sua moderata dolcezza. Predilige gli abbinamenti con tutti i frutti di mare e coni piatti preparati con l’utilizzo degli stessi, cucinati in bianco.
Fonte: Latina Oggi.
Il Capitolium Moscato passito è nell’olimpo dei migliori vini.
Riconoscimenti Già Leone d’oro al concorso di Pramaggiore è stato poi premiato più volte al Vinalies Internationale di Parigi “Abbigliato abbina anche con le torte di Moscato di Terracina secco, al di un cioccolato e crema, con le Sogni Circeo rosso Igt, all’Incontro luminoso crostatine di visciole e le paste di al Circeo rosso Doc, al Dune Circeo manto mandorle di Sezze e persino coni bianco Doc hanno assegnato topazio formaggi erborinati In bocca, e “quattro grappoli”. Mentre al incanta dolce e vellutato, di buona Templum Moscato di Terracina all’olfatto” struttura, armonico e persistente. amabile, al Riflessi Circeo rosato Molto signorile, con un aspetto Doc, al Riflessi Circeo bianco Doc, A1 Capitolium Moscato regale, è considerato il principe dei al Riflessi Circeo rosso Doc, al di Terracina vini pontini da dessert..
Fonte: Latina Oggi.
Forattini: bene l’accordo su etichette degli alcolici.
Il Governo italiano si impegnerà a scongiurare l’adozione della normativa irlandese sull’etichettatura degli alcolici. Lo prevede una risoluzione bipartisan della commissione agricoltura della Camera. «Con la risoluzione il Governo italiano si impegnerà in azioni per bloccare il provvedimento, valutando anche un ricorso alla Corte di Giustizia europea» spiega Antonella Forattini, deputata Pd e membro della commissione agricoltura.
Fonte: Gazzetta di Mantova.
“Vino, approvata la risoluzione per tutelare la produzione”.
Il Governo italiano si impegnerà, presso l’Ue e la WTO, a scongiurare l’adozione della nuova normativa irlandese sull’etichettatura degli alcolici e l’adozione di provvedimenti simili da parte di altri paesi. Lo prevede una risoluzione bipartisan della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputa, approvata ieri.. “Abbiamo proposto una mozione come Gruppo Pd che, in accordo con le altre forze politiche, 8 confluita in una risoluzione unitaria finalizzata a tutelare il comparto e a promuovere informazioni corrette e non generalizzate”, spiega Antonella Forattini, deputata Pd membro della Commissione Agricoltura.
Fonte: Voce di Mantova.
Carloni (Lega): «Una risoluzione in Parlamento per il nostro vino».
Una risoluzione contro l’etichettatura del vino irlandese, con l’indicazione del rischio perla salute, è stata votata ieri all’unanimità in commissione Agricoltura della Camera, da tutti i partiti». A riferirlo è il presidente della Commissione Mirco Carloni della Lega spiegando che questo documento «impegna il governo a contrastare in ogni sede, ne rafforza l’azione e gli dà un mandato più forte ad agire presso la Wto e la Corte di Giustizia Ue». Nella risoluzione si evidenzia come l’introduzione del rischio salute nell’etichetta del vino e della birra sia «un elemento dannoso e lesivo dell’interesse nazionale, in particolare del patrimonio agricolo».
Fonte: Corriere Adriatico Ancona.
Il settore vino da rilanciare Quello sfaso va in picchiata.
Per il 2023 è prevista una svalutazione del 16%. I produttori preoccupati Perozzi: «Bisogna fare subito qualcosa». Antonini: «La Regione vi aiuterà». Nel salone dell’ex convento di San Francesco, si è tenuto un seminario sul tema “Le strategie anticrisi per l’azienda vitivinicola moderna”. I numerosi partecipanti e l’interesse mostrato dai rappresentanti del mondo agricolo hanno soddisfatto appieno la Vinea, organizzatrice dell’evento. Coordinatore dei lavori Pompilio D’Angelo.
Fonte: Corriere Adriatico Ascoli Piceno.
Barricate per difendere il vino: «Quell’etichetta solo ideologia».
La risoluzione di Carloni e altri alla Camera Barricate per difendere il vino: «Quell’etichetta solo ideologia» Nelle ultime settimane se ne sono sentite di tutti i colori sul vino, compresa quella che favoriva l’insorgere di tumori; quindi è nato anche il problema – pare che a spingere sia stata l’Irlanda – per far stampigliare nelle etichette delle bottiglie che il «vino nuoce gravemente alla salute», un po’ come accade con le sigarette. Un problema nazionale ma che coinvolge circa una trentina di aziende della provincia, centinaia di dipendenti ed anche una significativa quota di export.
Fonte: Resto del Carlino Pesaro.
Sala, i vini del ‘Notu’ vincitori dell’Oscar del “Torchio d’Oro”.
Associata alla Cia L’azienda vitivinicola guidata da Massimo Crova Sala, i vini del Noni’ vincitori dell’Oscar del “Torchio d’Oro”. Solo vini tipici del territorio, nessuna bollicina e tanti richiami che arrivano dal passato: è così che Massimo Crova, titolare dell’omonima azienda agricola a Sala Monferrato e socio Cia Alessandria, ha conquistato — insieme alla moglie Silvia Patrucco—il Torchio d’Oro 2022 assegnato lo scorso dicembre, prestigioso riconoscimento del Concorso Enologico organizzato dal Comune di Casale Monferrato con la collaborazione dell’Istituto Luparia di San Martino di Rosignano Monferrato e l’approvazione del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.
Fonte: Monferrato.
Intervista a Giampalo Repetto – “Timorasso in vetrina a Derthona Due.Zero per crescere ancora”.
II presidente del Consorzio Vini Colli Tortonesi “Timorasso in vetrina a Derthona Due.Zero per crescere ancora”. Al Museo Orsi torna «Derthona Due.Zero», la terza edizione dell’evento organizzato dal Consorzio Tutela Vini Colli Tortonesi per diffondere la conoscenza del Timorasso, ormai simbolo della rinascita dei colli tortonesi. Sarà domenica 12 e lunedì 13 marzo, per dar modo anche ai ristoratori di essere presenti. Gian Paolo Repetto, presidente del Consorzio, quali saranno i temi centrali di quest’anno? «Sarà un’edizione dedicata alla scoperta di un vino fortemente legato alla propria zona di produzione che sta raccogliendo l’interesse di appassionati ed esperti.
Fonte: Stampa Alessandria.
Donne del vino di Sicilia avanti tutta.
La delegazione regionale conta 73 socie (4 anni fa erano 14) La presidente Roberta Urso: «Il nostro segreto è il lavoro di squadra». Settantatrè socie (contro le 14 del gennaio 2019) pari a una crescita esponenziale del 400 per cento nel periodo della pandemia. Bastava questo dato a “incoronare” Roberta Urso presidente delle Donne del Vino di Sicilia al suo secondo mandato. Originaria di Marsala, sin da piccola nel mondo del vino «la mia famiglia possedeva dei vigneti e papà era direttore generale delle Cantine Florio», attuale responsabile pr e Comunicazione di Cantine Settesoli, Urso racconta gli ultimi due anni come un periodo di grande impegno nonostante le difficoltà.
Fonte: Sicilia.
Lo spumante rosato Sosta Tre Santi nella graduatoria dei migliori 100 vini al mondo.
Lo spumante Sosta Tre Santi Etna Doc Rosato Brut è stato inserito nella classifica dei migliori 100 vini al mondo stilata dal prestigioso magazine statunitense Wine Enthusiast, unico vino siciliano e tra i 16 italiani inseriti in graduatoria. Un riconoscimento che completa e arricchisce il palmares di questo vino dopo la conquista dei 5 Grappoli Bibenda e la successiva nomination agli Oscar del Vino dello scorso giugno nella categoria Miglior Vino Rosato d’Italia. «Nonostante i successi di critica e vendite che i vini dell’Etna stanno mietendo – dichiara Graziano Nicosia – non ci si abitua mai a notizie come queste.
Fonte: Sicilia.
Eccesso di zelo degli ispettori nel Brunello.
Il primo a dirlo è stato Talleyrand, l’abile regista della Restaurazione e del Congresso di Vienna nel 1815. «Sourtout pas trop de zèle», soprattutto non troppo zelo era il suo ammonimento ai colleghi diplomatici. Lo zelo degli ispettori del lavoro in azione nelle campagne del Brunello nel 2016 meritava una causa migliore e un crimine molto peggiore di tre medici olandesi, sui 60 anni, beccati a vendemmiare in un’azienda agricola a Montalcino. E considerati alla stregua di lavoratori al nero, vittima di caporali che non riconoscevano loro neanche i voucher.
Fonte: Nazione Siena.
Vino, «faremo togliere le etichette all’Irlanda».
II vicepresidente del Senato, Centinaio, a Venezia Vino, «faremo togliere le etichette all’Irlanda» L’ex ministro dell’agricoltura: «Catastrofismo anche nelle parole di Antonella Viola» I I mercato? In crescita. «Chiederemo all’Europa di far rispettare le regole, faremo togliere dalle bottiglie di vino le etichette che lanciano l’allarme sui pericoli dell’alcol per la salute, e i colleghi d’Irlanda si devono adeguare al voto del Parlamento europeo che aveva deciso che questo tipo di comunicazione non va fatta. Altrimenti, se l’Europa non rispetta il voto, vuol dire che è un’Europa dei burocrati e delle lobby. È la stessa Europa che aveva detto “no” all’Italia per una serie di indicazioni che si volevano apporre sui nostri prodotti».
Fonte: Arena.
Il Consorzio del Lugana a «Wine in Venice».
Ha un legame viscerale con l’acqua, come Venezia, e nasce sulle sponde del Garda. II legame tra il Lugana e la Serenissima si è rinsaldato lo scorso weekend nell’ambito della prima edizione della manifestazione «Wine in Venice». E si è aperta alla presenza del presidente del suo Consorzio, Fabio Zenato, la masterclass «Alla scoperta del Lugana», alla Scuola Grande della Misericordia. II Consorzio Tutela Lugana doc ha scelto dunque Venezia come cornice per il primo evento 2023, proponendo vini delle aziende Marangona, Olivini, Zamichele, Montonale, Feliciana, Colli Vaibò, Le Morette, Corte Sermana. A condurre una delle masterclass Chiara Giovoni, degustatrice e wine writer, in un percorso che ha messo in risalto la freschezza e la struttura della Turbiana.
Fonte: Arena.
Viticoltura sostenibile: le colline del Prosecco si fanno bio.
Colline del Prosecco sempre più bio: un corso di formazione alla viticoltura sostenibile si svolgerà i13 e il 4 marzo alla tenuta Borgoluce di Susegana. Il corso, che vede coinvolti anche il Consorzio Docg, Confagricoltura e Coldiretti, è patrocinato dall’Associazione per le colline Unesco. «Ogni azione volta a promuovere i valori della sostenibilità e del rispetto del paesaggio che caratterizza le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene sono per noi una conferma dell’impegno di chi vive il territorio nel tutelarlo – spiega Marina Montedoro, presidente dell’associazione – Ecco perché abbiamo accolto con favore di patrocinare e promuovere il primo corso di formazione professionale sulle Colline in viticoltura sostenibile organizzato da Cambium che oggi pub ritenersi uno dei centri con maggiori professionalità sul tema della sostenibiltà in viticoltura, con una spinta sempre maggiore verso le tecniche di viticoltura bio».
Fonte: Gazzettino Treviso.
2022, anno da record per Lvmh: il settore Wines & Spirits fattura 7 miliardi di euro (+19% sul 2021).
Il gruppo francese, leader mondiale nel settore lusso, sfonda il tetto dei 79 miliardi di ricavi complessivi. Non conosce crisi il mercato del lusso: anche nel 2022, anno in cui la guerra in Ucraina, l’inflazione e l’aumento dei costi delle materie prime hanno avuto e continuano ad avere pesanti impatti sull’economia internazionale, il gruppo francese Lvmh – Moët Hennessy Louis Vuitton, leader mondiale del luxury con oltre 75 brand dell’alta gamma – ha registrato performance da record. Secondo il bilancio appena pubblicato, ammontano a 79,2 miliardi di euro i ricavi complessivi dell’anno appena concluso (+23% sul 2021). In particolare, il comparto Wines & Spirits, ovvero la divisione Moet Hennesy – che comprende alcuni dei brand più prestigiosi in Francia e nel mondo, da Clos Des Lambrays a Château d’Yquem, da Dom Pérignon a Ruinart, da Moët & Chandon a Veuve Clicquot, da Château Cheval Blanc a Krug, da Mercier a Chandon, da Cloudy Bay a Newton Vineyard, da Bodega Numanthia a Terrazas De Los Andes, da Ao Yun a Cheval Des Andes e Cape Mentelle, oltre all’ultimo arrivato Joseph Phelps Vineyards – ha registrato nel 2022 un fatturato di 7 miliardi di euro, con un aumento del 19% sul 2021 (+11% su base organica).
Fonte: WineNews.
Tra monti e mare, con la vite che disegna paesaggi incontaminati: gli Usa celebrano l’Abruzzo.
A San Francisco cerimonia di gala per la premiazione a “Region of the Year 2022” by “Wine Enthusiast”. Innovazione e tradizione le carte vincenti. Un territorio tutto da scoprire, caratterizzato da colline dalle mille sfumature di colori e ricche di borghi antichi, in cui la vite disegna da sempre il paesaggio, incastonate tra il mare Adriatico e i massicci del Gran Sasso d’Italia e della Majella: l’Abruzzo, eletto da Wine Enthusiast – una delle testate di riferimento a livello internazionale – “Region of the Year” a novembre 2022 è stato celebrato ieri alla cerimonia di premiazione dei “Wine Star Awards” al Palazzo delle Belle Arti di San Francisco. Una terra particolarmente vocata alla viticoltura, con 36.000 ettari di vigneti – i potenti vini rossi del Montepulciano, il grande bianco Trebbiano Abruzzese, il raffinato Cerasuolo d’Abruzzo, gli spumanti di Cococciola, Passerina e Montonico Bianco – e centinaia di aziende sempre più competitive che contribuiscono quotidianamente ad elevare i vini abruzzesi nel panorama enologico mondiale.
Fonte: WineNews.
Waves: food & drink a Gaeta.
Sembra di stare in un locale newyorkese, di quelli che affacciano sulla Baia di Manhattan, quando si entra da Waves a Gaeta. Una struttura moderna, sorta da qualche anno come polo commerciale in pieno centro di Gaeta, sul Lungomare Giovanni Caboto. Gli imprenditori Angelo Spinosa, Franco e Marco Forte, hanno investito tanto nel locale a due piani, dalle linee moderne, dove il vetro e l’acciaio convivono armoniosamente lasciando riflettere nelle vetrate il mare e il cielo che dominano il paesaggio del Golfo di Gaeta, con una vista spettacolare sui cantieri navali e sulla costa.
Fonte: Luciano Pignataro.
Con Amarone Opera Prima, Cantina Valpolicella Negrar apre l’anno di celebrazione del 90esimo anniversario.
Or’Jago 2018, Amarone della Valpolicella DOCG Classico En Primeur e Mater 2008, Amarone della Valpolicella DOCG Classico Riserva, sono i vini di Domìni Veneti, premium brand di Cantina Valpolicella Negrar, che saranno presentati – rispettivamente al banco degustazione per il pubblico e alla masterclass per stampa e operatori internazionali -, alla diciannovesima edizione di Amarone Opera Prima (4-5 febbraio), organizzata al Palazzo della Gran Guardia a Verona dal Consorzio Vini Valpolicella. La manifestazione più importante per l’Amarone della Valpolicella Docg segna idealmente l’inizio delle celebrazioni del 90° anniversario della cantina. È stata fondata, infatti, il 23 agosto 1933 da 6 gentiluomini di Verona che diedero vita ad una cooperativa solida nei principi e nelle idee, animata dalla volontà di creare qualcosa di bello e di buono per il proprio territorio: l’amata Valpolicella, quella storica, oggi conosciuta con l’appellativo di Classica.
Fonte: Agricultura.it.
Vino, votata all’unanimità risoluzione contro le etichette sanitarie sulle bottiglie.
Il documento approvato da tutti partiti nella commissione Agricoltura della Camera. Il presidente Carloni: “Il vino porta benefici alla salute, lo dimostrano studi scientifici”. L’Italia intanto firma un documento contro gli alert con Francia e Spagna. Lollobrigida: “Dovrebbe essere avallato anche da altri Paesi”. Una risoluzione contro l’etichettatura sulle bottiglie di vini e birre, riguardo il pericolo per la salute, è stata approvata lunedì 31 gennaio all’unanimità dalla commissione Agricoltura della Camera, quindi da tutti i partiti. Il documento, come spiega Mirco Carloni, presidente della stessa commissione Agricoltura della Camera, dà un “mandato più forte al governo ad agire presso la World Trade Organization (Organizzazione mondiale del commercio) e la Corte di Giustizia Ue”. Carloni, infatti, spiega che il governo può decidere di intraprendere un’azione contro la decisione dell’Irlanda, avallata dalla Commissione Europea, di apporre degli alert sanitari sulle bottiglie di alcolici, facendo ricorso alla Corte di Giustizia europea e anche all’Organizzazione mondiale del commercio.
Fonte: La Repubblica.
Per il governo l’acqua e il vino sono la stessa cosa.
I ministri Salvini e Lollobrigida hanno fatto questo paragone per criticare le etichette sui prodotti alcolici, ma il confronto non ha senso. In questi giorni alcuni esponenti del governo guidato da Giorgia Meloni hanno criticato la decisione dell’Irlanda, avallata dall’Unione europea, di etichettare i prodotti alcolici con messaggi sui rischi per la salute causati dal consumo di alcol. «È chiaro che, come tutto, se ti fai due litri di vino sei un cretino», ha detto (min. 19:01) il 29 gennaio il vicepresidente del Consiglio Matteo Salvini (Lega) durante un evento elettorale a Varese. «Ma anche se ti bevi tre litri d’acqua, stai male, evidentemente. Che cosa facciamo? Mettiamo sulle bottiglie della Levissima che è potenzialmente pericolosa?». Alcuni giorni prima anche il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida (Fratelli d’Italia) ha fatto un ragionamento simile.
Fonte: Pagella Politica.
Vino: D’Eramo, asse con altri paesi Ue su tutti i prodotti.
“Il governo sta lavorando in modo coeso per una posizione condivisa anche con gli altri paesi dell’Ue. I sistemi di etichettatura devono essere uno strumento per informare in modo corretto e completo, non per condizionare le scelte di acquisto. Per quanto riguarda vino e birra ci stiamo battendo in ogni sede per bloccare l’adozione del provvedimento irlandese, che sotto vari aspetti è contrario al diritto europeo. Insieme a Francia e Spagna chiederemo a Bruxelles di avviare un dialogo con Dublino per evitare che si creino barriere al commercio e allarmismi ingiustificati nei consumatori. Il passo successivo potrebbe essere, se necessario, il ricorso alla Corte di Giustizia europea”. Così il sottosegretario dell’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Luigi D’Eramo, che oggi ha espresso a nome del Governo parere favorevole alla risoluzione approvata in Commissione Agricoltura di Montecitorio.
Fonte: ANSA.
“Se la Langa è così”: il mondo del vino raccontato ai giovani del terzo millennio.
Tra Alba e Pollenzo la due giorni di incontri e degustazioni con cui l’Università di Scienze Gastronomiche vuole accompagnare i giovani del territorio alla scoperta dei vini di Langhe, Roero e Monferrato. L’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo inizia il 2023 con una proposta pensata specialmente per le giovani leve di operatori e appassionati del mondo del vino di Langhe Roero e Monferrato, proprio nel cuore del territorio in cui lo stesso ateneo è nato e ha sviluppato negli anni la propria offerta formativa a vocazione internazionale.
Fonte: Lavocedialba.it.
Vino. Franciacorta chiude il 2022 in positivo e inizia il 2023 con un programma ricco di attività.
Il 2022 è da poco alle spalle. Quello appena trascorso è stato un anno favorevole per Franciacorta, che ha segnato un ottimo trend di vendita. Nel complesso, il 2022 ha presentato un venduto in volumi ben oltre i 20 milioni di bottiglie, superando i numeri del 2019 e restando in linea con quelli del 2021. “I risultati conseguiti nel 2022 vedono crescere il valore complessivo dei nostri vini e sono motivo di grande soddisfazione per Franciacorta. Usciamo da un periodo difficile, segnato dalla pandemia: dati e numeri premiano però l’impegno dei produttori e ci spingono a fare sempre meglio. Il ricco calendario di eventi che abbiamo elaborato per il 2023 va proprio in questa direzione, puntando alla valorizzazione e alla promozione del nostro territorio, quest’anno riconosciuto, insieme alle città di Brescia e Bergamo, «Capitale della cultura»”. Silvano Brescianini, Presidente del Consorzio Franciacorta.
Fonte: Agricultura.it.
Umbria del Vino, concluse le sedute di assaggio della commissione di qualità.
Vini umbri in buona salute, con una qualità ormai riconosciuta, ma la strada da percorrere è ancora lunga per aumentare la visibilità nel panorama nazionale e soprattutto a livello internazionale. La direzione intrapresa però è quella giusta, come è stato sottolineato nel corso delle degustazioni che dal 24 gennaio si sono tenute nella sede di Perugia della Camera di Commercio Industria, Artigianato e Agricoltura dell’Umbria, ideatrice del concorso “L’Umbria del Vino” giunto alla sua seconda edizione. La commissione di qualità, guidata dal presidente Nazionale e Internazionale degli Enologi Riccardo Cotarella, ha assaggiato i 162 vini iscritti e poi anonimizzati (bianchi, rossi, rosati, spumanti di qualità, frizzanti, dolci) di 58 aziende vitivinicole umbre (in rappresentanza di tutta la regione) per scegliere i vincitori. Fatta eccezione per gli spumanti di qualità, i vini partecipanti erano tutti classificati esclusivamente come DOC (denominazione di origine controllata), DOCG (denominazione di origine controllata garantita) e IGT (indicazioni geografiche tipiche).
Fonte: Umbriajournal.
Vino:Lollobrigida,con Schillaci lavoro per posizione chiara.
“Con il ministro della Salute Orazio Schillaci lavoriamo per una posizione chiara e condivisa, anche con altri Paesi europei, sull’uso corretto degli alcolici che ne denunci l’uso eccessivo come pericolo, ma che sappia sottolinearne le qualità positive anche per la salute. Dobbiamo evitare che prodotti di qualità siano penalizzati a causa di sistemi di etichettatura fuorvianti che, invece di informare correttamente le persone, hanno come unico effetto il condizionamento delle loro scelte”. Lo scrive in un post su Facebook il ministro dell’Agricoltura, Sovranità alimentare e Foreste, Francesco Lollobrigida, che ha pubblicato una foto con il titolare della Salute mentre esaminano un fascicolo di carte.
Fonte: ANSA.
STAMPA ESTERA
The Wine Business Has an Age Problem.
A new report says younger drinkers are turning elsewhere. THE STATE OF THE American wine industry is grim, according to a closely watched report that annually analyzes its trajectory Winemakers and advertisers are missing out on younger consumers, the report says, by failing to produce wines that fit their budgets and neglecting to reach out to them with targeted marketing campaigns. The newest edition of “State of the U.S. Wine Industry,” which has made recommendations for more than 20 years, found that the only area of growth for American wine was among consumers over 60, said its author, Rob McMillan, executive vice president of Silicon Valley Bank in Santa Clara, Calif., and a longtime analyst of the American wine industry. The biggest growth area, he said, was among 70- to 80year-olds. As it has in recent years, the report urged the wine industry to do a better job of appealing to younger consumers, who have many more beverage options today than baby boomers did in their formative years. Among those are craft beers, small-production spirits and craft cocktails, hard seltzer and other new beverages, like hard kombucha and cannabis drinks. The problem, in Mr. McMillan’s view, is not so much wine itself but the marketing. He believes that the wine industry as a whole has to take steps to inspire curiosity about wine, and to highlight aspects that he said would appeal to younger generations. Specifically, he said the industry ought to emphasize the environmental sustainability of wine, and should embrace transparent nutrition and ingredient labeling, which the industry has resisted for years, to attract those concerned about health and wellness. The pessimistic prognosis extends and amplifies last year’s report, which focused on millennials, who have not shown the same interest in wine as boomers, the prime consumers of wine. New data from Sovos, a company that helps wine producers comply with the myriad shipping laws governing 50 states, allowed Mr. McMillan to track 80 million consumer transactions since 2007 to paint a clearer picture for the 2023 report. He said consumers younger than 60 were even less interested in buying wine today than they were in 2007. “It’s worse than I thought,” Mr. McMillan said in a phone interview. “I thought we would have made some progress with under-60s. I’ve been talking about this problem for seven years, and we still haven’t reacted.” It’s not that younger consumers don’t have the money to buy wine, Mr. McMillan said.
Fonte: New York Times Food.
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A risentirci a domani.