rassegna stampa del vino di mercoledì 1 marzo 2023!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di mercoledì 1 marzo 2023!

Le news di oggi, sono state offerte da QuidQuid Srls strategie tecniche commerciali per potenziare il tuo business.

Territorio, collaborazione e valori condivisi: Feudi di San Gregorio è vino al vino.
Eugenio Fatigante is a sostenibilità, più che un costo, può essere un beneficio. Aduso per impostazione familiare alla olida realtà dei numeri, Antonio Capaldo, proprietario di Feudi di San Gregorio, azienda familiare vitivinicola divenuta in 36 anni leader nel Sud Italia, punta dritto al cuore della questione: «Sa cosa più mi ha sorpreso del nostro progetto di sostenibilità? Le risposte avute dai 20 dipendenti, stagionali o a termine, i cui contratti negli anni sono stati trasformati in “a tempo indeterminato’; grazie a uno strumento innovativo come il contratto “Banca ore”: quando lavorano di più accumulano ore che poi sono restituite nei periodi “fiacchi’; garantendo uno stipendio costante nei mesi.

Fonte: Avvenire L’Economia civile.

«Grapes Chain», la cantina digitale per certificare e acquistare in sicurezza vini di origine protetta.
Un network di valore, appena arrivato a Bari, che dal 2019 unisce cantine, rivenditori e consumatori di casa nostra in nome dell’autenticità, originalità e qualità del vino. Con questo scopo nasce «Grapes Chain», la piattaforma che lavora seguendo tre principi fondamentali: cantina digitale, trasparenza e sicurezza. II servizio principale fornito, dunque, è la Grapes Chain Wine ID, un certificato che attesta la conformità della filiera vitivinicola delle aziende aderenti rispetto al disciplinare e agli standard normativi relativi alle denominazioni di origine protetta. Tutto questo sarà stato reso possibile grazie al sostegno della Regione Puglia che ha istituito lo strumento di ingegneria finanziaria denominato Fondo «Tecnonidi» mediante il quale la società finanziaria «Puglia Sviluppo» dopo aver esaminato la candidatura al bando della start up, ha deciso di finanziare il progetto.

Fonte: Gazzetta di Bari.

A Slow Wine Fair diecimila brindisi Viaggio nel vino buono e pulito.
Bologna, successo per la seconda edizione della kermesse: 750 cantine da 21 Paesi. Con 65 cantine presenti, anche l’Emilia-Romagna si è fatta spazio lungo le corsie della Fiera Tantissimi gli espositori arrivati dall’estero. Le mani si stringono. I calici si incrociano. E gli espositori – ben 750 cantine in arrivo da 21 Paesi – colgono l’occasione per far conoscere ad appassionati e professionisti del settore i loro vini più significativi, «frutto di un indissolubile legame con il proprio territorio». Dall’Emilia-Romagna, fino alle regioni del Sud e i Paesi oltre confine, come Uruguay, Cina, Albania, Germania e Brasile. Dopo il successo della prima edizione, Slow Wine Fair – la kermesse dedicata al vino buono, pulito e giusto organizzata da Sana e Bologna Fiere, con la direzione artistica di Slow Food – si conferma, per la seconda volta, meta imperdibile per migliaia di visitatori.

Fonte: Resto del Carlino.

Made in Italy, l’export va a 61 mld. Il falso a 120 mld.
Record storico per l’export agroalimentare italiano che tocca quota 60,7 miliardi di euro, trainato dai prodotti simbolo della dieta mediterranea come vino, pasta e ortofrutta fresca. Lo rileva Coldiretti in merito ai dati Istat sul fatturato dell’Industria nel 2022. L’organizzazione agricola sottolinea come abbia raggiunto livelli record anche il livello della contraffazione alimentare del made in Italy nel mondo: oggi vale 120 miliardi di euro, sospinta dall’embargo russo contro i cibi europei. L’allarme è contenuto nella relazione annuale dell’intelligence al parlamento presentata ieri.

Fonte: Italia Oggi.

Poltrone in erba.
Luca Rigotti è stato riconfermato presidente del gruppo di lavoro vino del Copa-Cogeca. Rigotti, che dal 2019 è coordinatore del vitivinicolo di Alleanza Cooperative Agroalimentari, guiderà il gruppo di lavoro per i prossimi due anni. Sarà affiancato dai vice presidenti Ludovic Roux (Francia) e Christian Schwörer (Germania). Imprenditore del vitivinicolo è presidente dal 2012 del gruppo Mezzacorona e della controllata Nosio spa. Gioia Creati e Barbara Tamburini hanno iniziato la loro collaborazione con Suadela per quella che viene chiamata la Collezione degli Enologi. Gioia Creati ha studiato sia a Siena che a Bordeaux, è l’enologa dell’azienda vinicola di famiglia a Castelnuovo Berardenga (Si). Barbara Tamburini, laureata in viticultura ed enologia presso l’Università di Pisa, ha iniziato a lavorare nella sua Toscana per poi approdare in Sicilia.

Fonte: Italia Oggi.

La siccità colpisce ancora. Serve un piano.
Vino e prodotti agricoli a rischio per una siccità che sembra essere diventata endemica. Le mancate precipitazioni degli ultimi mesi rischiano di mettere in forte crisi la produzione vitivinicola per il secondo anno consecutivo. E sono forti le preoccupazioni dei produttori di vino. Per Massimo Barbieri di Cantine Torrevilla nell’Oltrepò Pavese: «La crisi idrica è a dir poco drammatica, siamo in febbraio ma è come se fossimo nel pieno del mese di maggio. Già lo scorso anno abbiamo registrato un calo del 30-40% nella produzione». Stefano Quaggio, direttore del Consorzio Vini Venezia, sottolinea come: »Le scarse precipitazioni spaventino viticoltori e produttori, soprattutto in vista dell’arrivo della primavera e poi dell’estate».

Fonte: Italia Oggi.

Asse Slow food – BolognaFiere.
Il polo felsineo si consolida nel mercato bio. A novembre si terrà il salone— mercato della Fivi Asse Slow food – BolognaFiere Cresce ilsalone del vino biologico. Eventi anche all’estero. Cala il sipario su Slow wine fair con oltre l0mila visitatori e 750 aziende partecipanti che hanno offerto in larga parte »il vino buono, pulito e giusto», cioè quello biologico. La manifestazione, alla sua 2° edizione, si è svolta (dal 26 al 28 febbraio) sotto regia Slow food, in due padiglioni di BolognaFiere. Nel 2022 il business del vino bio è cresciuto, al di là delle aspettative: il presidente di FederBio, Maria Grazia Mammuccini, stima che l’export sia balzato del 18%. E l’anno prima, il giro d’affari era stato valutato circa 630 min, per lo più realizzato all’estero, in specie in nord Europa. Numeri importanti che scaturiscono dal vigneto biologico italiano di 120mila ettari: il 19% dell’estensione totale. Dal canto suo, BolognaFiere è ormai lanciata verso una connotazione di quartiere fieristico del foodewine biologico.

Fonte: Italia Oggi.

Pinot bianco per Mirabella.
Mirabella punta sull’acidità del Pinot bianco per combattere il cambiamento climatico. Anche se le bottiglie di Pinot bianco in purezza non possono riportare il brand Franciacorta. «La commissione tecnica del consorzio del Franciacorta», sottolinea Alessandro Schiavi, comproprietario ed enologo di Mirabella, «non ha escluso che in futuro ci si possa arrivare. Cib detto la sfida del global warming va affrontata subito e con strumenti efficaci». Mirabella valorizza il suo Pinot bianco aggiungendolo alle cuvée e destinandolo al Demetra Pinot bianco, primo Pinot bianco monovarietale della Franciacorta. Oggi Mirabella possiede circa 12 ettari di Pinot bianco sugli 88 totali in Franciacorta. Negli ultimi anni il consorzio aveva individuato nel vitigno autoctono Erbamat lo strumento per contrastare caldo torrido, siccità e vendemmie anticipate.

Fonte: Italia Oggi.

Dalle api carta per alimenti Per i funghi un’incubatrice.
C’è la carta per alimenti sostenibile e riutilizzabile realizzata in Calabria da Anna Madeo con la cera d’api. Ma c’è anche l’incubatrice per i funghi cardocelli realizzata con gli scarti del cardo, coltivati da Nicola Margarita (Campania) nelle terre confiscate alla Camorra, usati anche per fare in collaborazione con Novamont posate in bioplastica. E poi la glassa di vino Primitivo di Eugenio Arsieni (Puglia) ottenuta dai residui della lavorazione delle uve. E l’acqua tonica agricola prodotta in Trentino da Leonardo Rizzini con luppolo, ginepro e genziana. Sono solo alcune delle innovazioni presentate dai giovani imprenditori della Coldiretti in occasione degli Oscar Green.

Fonte: Italia Oggi.

Circuito in festa per i 70 anni Nuovo logo, una app, un libro e un vino per celebrare l’evento.
Quest’anno l’autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola, ideato da Checco Costa e inaugurato i125 aprile del 1953 con il Gran Premio Coni e il Gran Premio Città di Imola di motociclismo, festeggerà anche il suo settantesimo compleanno. Molte le iniziative che celebrano questo importante traguardo, e altre verranno rese note nel corso della stagione. II logo Il primo passo è stato quello di realizzare il nuovo logo e l’incarico era stato affidato ad una giovane imolese, Giulia Mongardi, iscritta allo Iaad-Istituto d’arte applicata e design di Bologna. Giulia si è laureata con il punteggio di 110 presentando un progetto di re-branding del marchio che ha convinto Formula Imola ad affidarle l’incarico per realizzare il nuovo logo. II loro 70 annidi vita gloriosi non potevano non meritare un libro che raccontasse quanto successo in questa lunga storia.

Fonte: Corriere Romagna di Ravenna Faenza-Lugo e Imola.

Brutale porta i vini naturali da tutta Italia al Teatro Verdi.
La manifestazione coinvolgerà anche ristoranti in tutta la Romagna che ospiteranno i vignaioli: tra questi anche Michiletta che apre in anteprima. Dopo il debutto dello scorso anno al club Ippodromo in estate torna “Brutale – La natura è progresso”, domenica dalle 10.30 alle 20 torna in una versione invernale e al chiuso al Teatro Verdi. La formula è la stessa della prima edizione: una mostra mercato dedicata ai vini naturali, dove vignaioli da tutta Italia e non solo presenteranno i loro prodotti che sarà possibile degustare e acquistare. Tra le conferme anche la collaborazione con il Comune di Cesena: «Si tratta un appuntamento che metter insieme buon cibo, buon vino e territorio, uno di quelle iniziative che rendono orgogliosi di essere romagnoli», commenta l’assessore Luca Ferrini. Scopo del progetto, spiega Fabrizio Faggiotto di Studio 2F, «è creare un evento capace negli anni di creare sinergie con il territorio anche in chiave turistica».

Fonte: Corriere Romagna Forli’-Cesena.

Quattro riminesi e una Rebola La Romagna a Slow Wine Fair.
Soddisfatti i produttori del nostro territorio Davide Bigucci racconta: «Abbiamo fatto squadra». Quattro, come i moschettieri, dopo l’avanscoperta 2022 del solo Podere dell’Angelo all’esordio della manifestazione. Quest’anno sono quadruplicati gli ambasciatori del territorio riminese alla seconda edizione di Slow Wine Fair tenutosi a Bologna da domenica a ieri: appuntamento unico al mondo promosso da Slow Food, Sana e BolognaFiere con una commissione di assaggio che ha selezionato centinaia di cantine per garantire a professionisti e appassionati italiani e stranieri un catalogo omogeneo di `vini buoni, puliti e giusti”.

Fonte: Corriere Romagna Rimini.

Tour al teatro Verdi tra i vini artigianali «Oltre ottanta cantine».
Domenica al via la seconda edizione della mostra mercato ‘Brutale’. Chiacchierata con i vignaioli all’Osteria il Fondo e laboratorio ‘Dalla Ghina’ Brutale, come il bar ‘Brutal’ di Barcellona, tra i primi a promuovere un’offerta di vini naturali. Ma anche come la natura selvaggia, priva di additivi o artifici. Si terrà domenica dalle 10.30 alle 20 al teatro Verdi di Cesena la seconda edizione di ‘Brutale. La natura è progresso’, una mostra mercato dedicata alla promozione e degustazione di vini ‘artigianali’. Un termine che indica non solo un modo di coltivare sano e senza l’utilizzo di pesticidi o fitofarmaci, ma anche una produzione etica e di qualità. Al centro dell’evento, più di ottantacinque cantine provenienti da tutta Italia, dalla Sicilia, alla Valle d’Aosta, fino alla Slovenia, a cui si aggiungono anche distributori di vino, produttori di olio e di anfore.

Fonte: Resto del Carlino Cesena,

Benemeriti, centenari e vini top: Casteggio prepara tanti premi.
II sindaco Vigo: «In Consiglio presto il regolamento» L’amministrazione vuole rilanciare il Talento per le cantine. Casteggio è pronto a riproporre il Talento d’oro, storico premio assegnato durante la Rassegna dei vini. Ma l’amministrazione guidata da Lorenzo Vigo intende andare oltre nel riconoscere meriti civici e traguardi di rilievo: con la festa del paese, il prossimo settembre, arriveranno anche per la prima volta le benemerenze civiche e pure un premio per i centenari. L’IDEA «Pensavamo alle benemerenze già da due anni, ma il covid ci ha rallentati — spiega il primo cittadino a proposito della novità- Si tratta di un premio che la nostra città non ha mai avuto e che ci sembra importante verso cittadini, associazioni o imprese che si sono distinti nella comunità». Archiviata l’emergenza, il ritorno alla normalità riporta con sé anche il progetto che era stato accantonato. Il regolamento è ancora in bozza, ma i prossimi passaggi sono chiari.

Fonte: Provincia – Pavese,

l Buttafuoco Storico festeggia i 27 anni insieme a Gerry Scotti.
Il Club del Buttafuoco Storico di Canneto Pavese ha festeggiato il 27° compleanno con un evento, riservato a soci, giornalisti e operatori del settore, lunedì allo Hyatt Centric Milan Centrale di Milano. Ospite d’onore della serata è stato il noto presentatore televisivo pavese Gerry Scotti, che ormai da alcuni anni ha arricchito la sua linea di vini, realizzata in collaborazione con il produttore Fabiano Giorgi, proprio con il Buttafuoco Storico ’56” (l’anno della sua nascita): «Voglio ringraziare i produttori del Buttafuoco perché i maggiori complimenti che ho ricevuto quest’anno, nei regali di Natale, nelle cene e nelle occasioni di festa con amici appassionati di vino, sono stati proprio per il Buttafuoco» ha detto Scotti.

Fonte: Provincia – Pavese,

È il vino con sistema anticontraffazione.
Prima tracciabilità a indicazione geografica protetta È il vino con sistema anticontraffazione Con l’avvio di una significativa intesa tra Coldiretti, Sannio Consorzio Tutela Vini, Agroqualità e l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, prende vita la prima sperimentazione di un sistema di anticontraffazione e tracciabilità per tutto il settore vitivinicolo ad indicazione geografica tipica (Igt). L’intesa è stata siglata a Palazzo Rospigliosi a Roma alla presenza dei Presidenti di Coldiretti, Ettore Prandini, e del Sannio Consorzio Tutela Vini, Libero Rillo, degli Amministratori Delegati di Agroqualità, Enrico De Micheli, e dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, Francesca Reich. Con l’obiettivo di valorizzare e rafforzare i sistemi di sicurezza e garanzia del settore Igt, il Consorzio ha deciso di adottare, per primo, il modello di anticontraffazione e tracciabilità realizzato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato.

Fonte: Saviglianese.

Vino in tour, come le star ” – Come le star.
Il Brachetto d’Acqui andrà in tour per l’Italia, come le rockstar. Le tappe in cartellone per ora sono tre (a Torino, Roma e Napoli) fra degustazioni, wine tasting e masterclass. Organizzail Consorzio di tutela. Come le star Il Brachetto d’Acqui andrà in tour ‘Pappe in tutta Italia, da Nord a Sud con degustazioni e masterclass dedicati anche al dolce e al rosò e organizzati con II Gambero Rosso Il primo appuntamento è a Torino. Il Brachetto d’Acqui andrà in tour per l’Italia, come le rockstar. Le tappe in cartellone per ora sono tre (a Torino, Roma e Napoli) fra degustazioni, wine tasting e masterclass che ne metteranno sotto i riflettori la versatilità, in ogni declinazione: dolce, rosso e rosè. L’iniziativa è nata dalla collaborazione tra il Consorzio di tutela Vini d’Acqui, a cui fanno capo i produttori di Brachetto, e il Gambero Rosso, che sarà partner del progetto e gli conferirà prestigio e visibilità. «Alla base del tour — spiega il presidente del Consorzio Paolo Ricagno — c’è la volontà di promuovere il territorio del Monferrato attraverso i suoi vini: il Brachetto nella classica versione dolce, l’Acqui Rosè, sia nella versione *** spumante che fermo, e il Rosso secco, riscoperto negli ultimi anni.

Fonte: Stampa Alessandria.

Due giorni per convincersi che il Timorasso è il futuro.
L’evento il 12 e 13 marzo al Museo Orsi a Tortona con i produttori dei Colli Due giorni per convincersi che il Timorasso è il futuro. Territorio e longevità saranno i temi centrali della terza edizione di «Derthona Due.Zero, l’evento in programma domenica 12 e lunedì 13 marzo al Museo Orsi, organizzato dal Consorzio Tutela Vini Colli Tortonesi per diffondere la conoscenza del vino bianco ottenuto dal vitigno Timorasso. Un vino fortemente legato alla zona di produzione con un grande potenziale evolutivo, in grado di donare grande equilibrio, finezza e intensità. «Due.Zero» sarà un grande banco d’assaggio dove poter degustare in anteprima l’annata 2021 e anche bottiglie con più anni di invecchiamento. La giornata di domenica sarà dedicata al pubblico degli appassionati che, dalle 10 alle 18, potranno dialogare con i produttori (20 euro, ridotto a 18 per chi lo acquista in prevendita).

Fonte: Stampa Alessandria.

«Grapes Chain», la cantina digitale per certificare e acquistare in sicurezza vini di origine protetta.
Un network di valore, appena arrivato a Bari, che dal 2019 unisce cantine, rivenditori e consumatori di casa nostra in nome dell’autenticità, originalità e qualità del vino. Con questo scopo nasce «Grapes Chain», la piattaforma che lavora seguendo tre principi fondamentali: cantina digitale, trasparenza e sicurezza. Il servizio principale fornito, dunque, è la Grapes Chain Wine ID, un certificato che attesta la conformità della filiera vitivinicola delle aziende aderenti rispetto al disciplinare e agli standard normativi relativi alle denominazioni di origine protetta. Tutto questo sarà stato reso possibile grazie al sostegno della Regione Puglia che ha istituito lo strumento di ingegneria finanziaria denominato Fondo «Tecnonidi» mediante il quale la società finanziaria «Puglia Sviluppo» dopo aver esaminato la candidatura al bando della start up, ha deciso di finanziare il progetto.

Fonte: Gazzetta di Bari.

Regione, uno sguardo sulla viticoltura.
L’assessora Valeria Satta domani incontra gli operatori del comparto Monti L’assessora regionale dell’Agricoltura e Riforma agropastorale, Valeria Salta, sarà domani mattina a Monti, per incontrare gli operatori del settore vitivinicolo. La visita, programmata da tempo, prevede prima un incontro istituzionale in Comune, dove sarà accolta dal sindaco Emanuele Mutzu e dai componenti la giunta comunale. Successivamente l’assessora, accompagnata dallo stesso primo cittadino, si sposterà all’enoforum, dove ad attenderla ci saranno Valeria Satta, assessora regionale all’Agricoftura, domani sarà a Monti il presidente della Comunità montana Monte Acuto Francesco Ledda, diversi sindaci della zona, le associazioni di categoria, Mauro Murrighile con l’intero consiglio di amministrazione della Cantina del vermentino e numerosi soci.

Fonte: Nuova Sardegna.

Un viaggio di 250 anni tra Amarone e famiglia L’imprenditore racconta la storia dell’azienda Masi.
Oggi alle 18 Sandro Boscaini sarà alla libreria Feltrinelli Un viaggio di 250 anni tra Amarone e famiglia L’imprenditore racconta la storia dell’azienda Masi •• Appuntamento con Sandro Boscaini alla Libreria Feltrinelli. Oggi, alle 18, il presidente di Masi Agricola presenterà il suo libro «Amarone e oltre. Masi: 250 anni di vendemmie, famiglia e imprenditorialità» edito da Egea in dialogo con il direttore de L’Arena Massimo Mamoli. Un viaggio dove Boscaini invita i lettori a intraprendere un lungo viaggio che attraversa la storia dell’azienda di famiglia, dalla prima vendemmia nel vigneto del «vajo dei Masi» nel 1772 fino ai giorni nostri. Se «Amarone» può richiamare subito alla mente il nome Masi – e viceversa – è proprio l’«oltre» che fa di Masi una case history del Made in Italy per storicità, visione strategica e risultati.

Fonte: Arena.

Prosecco millesimato da premio Biasiotto: «Merito dell’uva glera».
La cantina di Vas ha partecipato a Roma alla rassegna “I migliori vini’ «Nel Bellunese vedo un futuro con le produzioni di nicchia» Prosecco millesimato da premio Biasiotto: «Merito dell’uva glera» paria feltrino il miglior prosecco italiano secondo Luca Maroni, ideatore e autore dell’annuario dei migliori vini italiani, categoria per categoria: uno dei migliori d’Italia è risultato infatti il millesimato extra dry “nonno Luigi” della cantina Biasiotto di Vas. Il prodotto si è guadagnato il prestigioso riconoscimento alla rassegna “Migliori vini italiani” che si è svolta a Roma, al Palazzo delle Fontane nel quartiere dell’Eur e che ormai rappresenta già da alcuni anni uno degli eventi di riferimento per le cantine di tutta Italia votate all’alta qualità. A convincere la giuria le particolari peculiarità: il prosecco dry è il più dolce, con un residuo di zucchero compreso tra i diciassette e i trentadue grammi per litro.

Fonte: Corriere delle Alpi.

Notte di fuoco a Cantina Sociale, sei auto distrutte dalle fiamme.
Poco dopo le tre della notte, in via Goya a Cantina Sociale, sei auto sono state avvolte dalle fiamme. Il rogo ha divorato una Dacia Sandero, una Fiat punto, una Citroen Nemo, una Ford Fiesta, una Jeep e un’altra Fiat panda. Tutte le auto appartengono a residenti della zona, alcuni dei quali dello stesso nucleo familiare. Il rogo è doloso e sono state avviate indagini dagli agenti di polizia. Sul posto, è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco.

Fonte: Quotidiano di Gela.

L’eccellenza nel bicchiere Slow wine, cantine da scoprire Vini da tutto il mondo a confronto.
Oltre 750 espositori per la kermesse che ha visto arrivare in Fiera appassionati e professionisti. Trentasei produttori premiati per aver diffuso la cultura del bere bene e in maniera etica. Come scriveva Mario Soldati, “il vino è la poesia della terra”. Terra che diventa sempre più fertile se produttori da tutto il mondo si incontrano, si conoscono e dialogano tra loro. Così come succede durante la Slow Wine Fair (oggi l’ultima giornata), la kermesse organizzata da Sana e Bologna Fiere che nei padiglioni 15 e 20 ospita ben 750 cantine da tutto il mondo e oltre tremila etichette da degustare. Dopo l’appuntamento dedicato agli appassionati, ieri è stato il turno dei professionisti del settore: osti, ristoratori, sommelier, importatori, enotecari hanno infatti avuto la possibilità di conoscere centinaia di cantine italiane e internazionali (65 soltanto dall’Emilia-Romagna), accomunate dalla volontà di promuovere un nuovo sistema produttivo che vede l’azienda vitivinicola come motore di uno sviluppo sostenibile, baluardo di difesa del paesaggio e attenta promotrice della crescita sociale, culturale ed economica delle campagne.

Fonte: Il Resto del Carlino.

“Notte dei Vini di Cantine d’Italia 2023” a Eataly Lingotto.
Arriva a Eataly Lingotto la Notte dei Vini con 20 cantine da tutta Italia, più di 100 vini in degustazione provenienti da tutta Italia — in un grande evento organizzato da Salone del Vino Torino e GoWine — tanta musica e i piatti dello Chef Patrik Lisa: dalle crocchè di patate con maio mediterranea, all’hamburger con cruda di Fassona Presidio Slow Food, passando per proposte veg come le polpettine di ceci e quinoa con salsa yogurt. Cantine d’Italia valorizza la grande accoglienza italiana in cantina e rappresenta un riferimento per i molti enoappassionati e curiosi che amano degustare buoni vini e sono interessati a scoprire parti dell’Italia dove i vini nascono e dove vengono realizzati.

Fonte: Torino Magazine.

Tra varietà internazionali e autoctone, l’Emilia Romagna punta forte sui vitigni resistenti.
I primi aggiornamenti del progetto Vitires, che riunisce Cantine Riunite & Civ, Cantina Sociale di San Martino in Rio, Caviro e Terre Cevico. Tra cambiamento climatico, meno acqua e l’obiettivo, desiderato ma anche imposto dalla Ue, di utilizzare sempre meno chimica in agricoltura, secondo molti, il futuro della viticoltura si gioca sui vitigni resistenti. E se si moltiplicano aziende che li sperimentano e progetti che li studiano, uno dei più importanti, per dimensione e peso dei soggetti in campo, è quello messo in campo in Emilia Romagna dal Consorzio Vitires, che associa quattro gruppi del mondo cooperativo (Cantine Riunite & Civ, Cantina Sociale di San Martino in Rio, Caviro, Terre Cevico), insieme al Centro di ricerche Ri.Nova.

Fonte: WineNews.

Barbara Politi: “Guardare al futuro non dimenticando il passato, proprio come fanno le stagioni”. La potatura del Vigneto sul Castello di Copertino.
A Copertino si è svolta la Potatura del Vigneto sul Castello, momento importante di preparazione alla nuova annata vitivinicola e che ha anche un valore simbolico di rigenerazione. La madrina è stata Barbara Politi, giornalista enogastronomica, che ha potato i primi ceppi, assieme al professore Pietro Copani, direttore del Castello, all’enologo Giuseppe Pizzolante Leuzzi e Francesco Trono, presidente della Cupertinum. Barbara Politi ha affermato che “il ‘territorio’ è lo strumento migliore per promuovere il territorio. Non sono necessari artifici: quando a parlare sono le radici e l’identità dei luoghi, il risultato è garantito. Il Vigneto sul Castello è un progetto che arriva dritto al cuore delle persone perché affonda le sue origini nella tradizione e nella storia del Salento. Antichi rituali si ripetono nel tempo, in una cadenza stagionale che diventa ritmo della stessa esistenza umana. L’intuizione è stata brillante e i promotori, ognuno per propria competenza, rappresentano parte fondamentale del tessuto identitario del nostro territorio.

Fonte: Newsfood.

STAMPA ESTERA

Ces vignobles français fragilisés par la surproduction.
a baisse de la consommation locale et l’incapacité à exporter des vins rouges d’entrée et milieu de gamme entraînent un plan de distillation. Emblème de l’image de la France, la bouteille de vin rouge est en train de devenir un symbole des faiblesses de son agriculture. Non seulement les Français en consomment de moins en moins, mais les viticulteurs et les négociants ont de plus en plus de mal à en exporter autant que par le passé. La crise est telle que les 85000 viticulteurs de France vont être contraints, cet été, de distiller une partie de leurs volumes, faute de débouchés. Leurs excédents de vins seront ainsi transformés en alcool pour l’industrie, la pharmacie ou les cosmétiques. Début février, le gouvernement a annoncé qu’il financerait à hauteur de 80 millions une campagne de distillation. Si besoin, une seconde enveloppe du même montant pourra être débloquée cet automne. Objectif : assainir le marché face à des surplus devenus récurrents dans certains vignobles. À commencer par le Bordelais, où 1 million d’hectolitres, soit 20 % de la production de la région, peinent à trouver preneurs. Les côtes-du-rhbne et certains vins du Languedoc sont aussi concernés; ils souffrent d’une forte chute de consommation sur leurs vins rouges. Depuis 2016, ces derniers ont vu leurs volumes reculer d’environ 30%, Selon le (‘nmlté national des interprofessions des vins 85000 viticulteurs vont être contraints de distiller une partie de leurs volumes faute de débouchés (Cniv). Plus symbolique encore, l’enveloppe gouvernementale devrait permettre de financer des arrachages de vignes dans le Bordelais, pour éviter d’accumuler les stocks. Le choc est violent pour une filière historiquement aux avantpostes de la puissance agricole française. Ces solutions extrêmes étonnent, quand la dernière campagne de distillation date de 2020. A l’époque, plus de 60 Q/. des débouchés du secteur (bars, restaurants, export…) étaient fermés par la crise du Covid. Rien de tel aujourd’hui. Selon la Fédération des exportateurs de vins et spiritueux (FEVS), la filière affiche même une grande forme à l’étranger. Avec plus de 17 milliards d’euros exportés en 2022 (+10,8%), les expéditions de caisses de vin, champagne, cognac et vodka sont à leur plus haut historique. Le solde commercial est positif de 15,7 milliards. Même sur les seuls vins tranquilles, les exportations sont en progression de 6,7’% en valeur, à 7,4 milliards. En fait, cette forme hors de nos frontières est en trompe-l’oeil. La crise du Covid et les taxes Trump. qui ont fermé le marché américain aux vins tranquilles pendant plus d’un an, ont laissé des traces. Le chiffre d’affaires à l’étranger a certes fortement progressé l’an dernier, mais il était porté par l’inflation. En volumes, les expéditions de vin et champagne ont, à l’inverse, reculé de 6,6%. Après la suspension des taxes Trump il y a un an. viticulteurs et maisons de négoce ont réussi assez vite è reprendre pied au pays de l’Oncle Sam. Mais, sur certains marchés stratégiques, comme le Chine, ils peinent à rivaliser avec d’autres origines, comme l’Australie ou le Chill, qui profitent de droits de douane réduits dans l’empire du Milieu. u II v a là-bas 20% d’écart dans les droits de douane, qui crée im fort écart de prix sur les vins chiliens par rapport aux nôtres de même gamme, déplore Antoine Leccia, le vice-président de la FEVS.

Fonte: Figaro.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup

A risentirci a domani.