rassegna stampa del vino di mercoledì 23 novembre 2022!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di mercoledì 23 novembre 2022!

Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.

I consumi di vini e liquori? Li guidano i millennial.
Saranno i millennial a guidare i consumi nel 2023. Tornano, dunque, gli anni 2000: dalla moda, alle auto, ai memorabilia dell’era digitale fino ai passatempi analogici. La Fomo (paura di essere tagliati fuori) viene sostituita dalla Jomo (joy of missing out), cadono le convenzioni nell’arredamento e lo stile nell’abbigliamento sarà fluido, crescono gli investimenti alternativi (grappe, cognac, birre e vini poco noti), mentre l’arte sarà sempre più digitale caratterizzata dagli Nft e dall’intelligenza artificiale. I membri della Generazione Y, nati tra il 1981 e il 1996, grazie ad un maggiore reddito disponibile si sono affermati come i nuovi consumatori dominanti.

Fonte: Italia Oggi.

Dalla Valle Vineyards in Napa Valley e Ornellaia a Bolgheri….
hanno immesso sul mercato Dvo 2019, seconda annata di un vino frutto della loro collaborazione. Il progetto è voluto e pensato, dall’enologa Maya Dalla Valle e da Naoko Dalla Valle, fondatrice e proprietaria dell’azienda californiana insieme ad Axel Heinz, direttore di tenuta di Ornellaia e Giovanni Geddes da Filicaja, ceo dell’azienda toscana. Dvo è un blend di cabernet sauvignon (85%) e cabernet franc (15%), un vino californiano con una sensibilità europea. Nel 2021 il fatturato della società Ornellaia e Masseto è stato di oltre 54 min di euro, erano stati 47 min nel 2020.

Fonte: Italia Oggi.

Scudo assicurativo per tutte le fasi del vino.
Copertura assicurativa per tutte le fasi della produzione del vino, dalla vigna alla bottiglia sulla tavola pronta per essere stappata. E l’idea alla base di Le vie della vite, la proposta di Assiteca – Howden per la copertura dei rischi dei viticoltori, dal momento della raccolta, passando per la trasformazione, il trasporto e lo stoccaggio, fino alla commercializzazione. Marzio Emanuele Parri responsabile filiale di Firenze della società per la gestione dei rischi d’impresa e il brokeraggio assicurativo, racconta a ItaliaOggi come si articola il pacchetto: «Siamo arrivati a questo progetto dopo 20 anni di esperienza a tu per tu con il viticoltore.

Fonte: Italia Oggi.

Tre caffè fermentati con il lievito del vino.
E la proposta di Ditta Artigianale (1.807.878 euro di fatturato nel 2021), start up fiorentina nata ne12013 da Francesco Sanapo e Patrick Hoffer. Si tratta di «Pesca e lievito di vino», «Fragola e lievito di vino» e «Cannella e processo anaerobico», tre infused coffee che hanno subìto un processo di fermentazione controllata, con aggiunta di lieviti e frutta. I caffè sono coltivati dall’azienda agricola Santa Mónica, in Armenia e da Jardines Del Eden, in Colombia.

Fonte: Italia Oggi.

Le Donne del Vino.
del mondo firmano un patto di alleanza. Dall’Australia all’Argentina, dalla Nuova Zelanda al Perù, 11 associazioni di enologia femminile siglano un partnership agreement per far cresce progetti comuni e professionalità individuali. Cinque i punti: favorire viaggi e esperienze formative delle altre, trasformare la festa delle Donne del vino italiane in un evento mondiale, organizzare degustazioni incrociate e trasferire informazioni sui mercati.

Fonte: Italia Oggi.

Polo del gusto al rilancio.
Il 20% della holdinga tre dei fratelliIlly. Cantina Mastrojanni al quarto Polo dei gusto al rilancio Acquisisce Achillea da Ponti e cerca investitori. Finale d’anno brillante peril Polo del gusto Illy. La subholding della famiglia triestina ha appena acquisito la piemontese Achillea dalla famiglia Ponti e ha ceduto la cantina Mastrojanni di Montalcino a Francesco Illy, socio recedente dalla holding di famiglia. Per fine anno è segnalato l’arrivo nell’azionariato del Polo del gusto di un partner di peso. Achillea, specializzata in prodotti a base di frutta 100% bio, fattura 3,5 min e il deal consentirà a Giacomo Ponti di salire fino a12,5% del Polo del gusto. Riccardo Illy glissa sul valore riconosciuto alla società da lui presieduta.

Fonte: Italia Oggi.

In arrivo la legge quadro europea sulla sostenibilità.
Ad annunciarlo, al Simei di Unione italiana vini, il capo dell’unità vino della dg Agri della Commissione europea, Mauro Poinelli. «Entro la fine del 2023 sarà approvata una legge quadro europea per definire la sostenibilità sotto il punto di vista normativo. Dovrà chiarire cosa è la sostenibilità, come si misura, quali sono i criteri e i requisiti minimi di commercializzazione». La norma non riguarderà soltanto il comparto enologico.

Fonte: Italia Oggi.

A Iwb i vini Barbanera per 42 milioni.
Italian Wine Brands, primo gruppo vinicolo privato, quotato all’ Egm (capitalizza a ieri 227 milioni), ha rilevato le società vinicole della famiglia Barbanera (Barbanera e Fossalto srl), gruppo fondato a Cetona (Siena) dai fratelli Marco e Paolo partendo dai vigneti di proprietà di circa 33 ettari. Barbanera e Fossalto hanno realizzato nel 2021 un fatturato di 38,7 milioni, di cui oltre il 90% sui mercati internazionali, con ebitda adjusted di 5,4 milioni (margine del 14%) e utile di 3,8 milioni. A fine 2021 la posizione fmanziaria netta era positiva per 1,2 milioni. L’accordo avviene sulla base di un equity value di 42 milioni. La struttura dell’operazione prevede altresì chele holding della famiglia Barbanera reinvestano nel gruppo Iwb un valore di 26,3 milioni sottoscrivendo 657.906 aziom di nuova emissione a un prezzo di 40 euro l’una (ieri il titolo ha chiuso a 25,8 euro).

Fonte: Mf.

Nel piatto e nel bicchiere si scaldano anche gli affari.
Veicoli par excellence di momenti ad alto contenuto esperienziale, il vino e il buon cibo diventano sempre più terreno del dialogo e degli scambi commerciali tra i Italia e Francia. A lungo snobbato da certi intellettuali come cultura del disimpegno, il trend del wine e food, ormai consolidato da anni, nasconde in verità motivi più profondi delle ideologie che sembra essere andato a sostituire. Passare una serata al ristorante risponde infatti a ben precise esigenze di conferma dell’ appartenenza di un individuo a una comunità. Appartenenza veicolata in maniera efficace anche dall’enogastronomia di un territorio, come insegnano i francesi che con il termine terroir si riferiscono a un insieme di storia, cultura e tecnologie ben più articolato delle semplici caratteristiche pedologiche.

Fonte: MF Milano Parigi Capitali.

Bordeaux, una place per l’Italia.
La Place de Bordeaux non è un luogo fisico ma il nome del particolare sistema di distribuzione vigente per grandi vini francesi come i Grands Crus bordolesi, i Classés de 1855 compresi nella classifica fatta stilare da Napoleone Ill in occasione dell’Esposizione Universale di Parigi del 1855, e i bianchi liquorosi di Sauternes. Gli attori corrispondono alle tre tipologie, château (produttori), courtier (intermediari) e négociant (grossisti, la Place ne conta circa 300): un sistema fortemente collegato all’ordinamento sociale dell’Ancien Régime – le origini della Place de Bordeaux risalgono al feudalesimo -, allorché era ritenuto sconveniente che gli aristocratici castellani trattassero direttamente con i commercianti.

Fonte: MF Milano Parigi Capitali.

Il Brunello di Montalcino trascina il mercato del vino italiano.
Il Brunello Riserva 2016 della Fattoria dei Barbi conquista il secondo posto della Top 100 mondiale del 2022 stilata dalla rivista americana Wine Spectator In crescita Per l’anno hi corso il Consorzio pronostica un valore complessivo delle vendite vicino al 250 milioni di euro. La sete di Brunello è molto forte soprattutto trai consumatori all’estero che rappresentano i due terzi del mercato. In primo luogo gli Usa Vittorio Ferla l Brunello di Montalcino Riserva 2016 della Fattoria del Barbi conquista il secondo posto della Top 100 2022 di Wine Spectator, la classi fica del cento migliori vini del mondo, stilata ogni anno dalla rivista americana di settore più influente del pianeta.

Fonte: Riformista.

Città del Vino, Pania nominato ambasciatore.
Il riconoscimento all’ex primo cittadino Giftà del Vino, Panza nominato ambasciatore La convention d’autunno di Città del Vino andata di scena a Duino Aurisina, in provincia di Trieste, ha conferito a Floriano Panza il riconoscimento di Ambasciatore dell’associazione. Il ruolo dell’ex primo cittadino ha una forte motivazione grazie al proficuo impegno investito in qualità di coordinatore di Sannio Falanghina, Città Europea del Vino 2019 e “… di amministratore attento alla cultura del vino e alla valorizzazione territoriale”.

Fonte: Il Sannio Quotidiano.

Vino, Instagram è il canale social che cresce di più.
In Europa 6 su 10 scelgono prodotti confezionati in vetro Circa 6 italiani su 10 preferiscono prodotti confezionati in vetro. È quanto emerge da un’indagine indipendente InSites condotta tra più di 4.000 consumatori in 13 Paesi europei (Austria, Croazia, Repubblica Ceca, Francia, Germania, Italia, Polonia, Portogallo, Slovacchia, Spagna, Svizzera, Turchia e Regno Unito).

Fonte: Metropolis.

Uva e territorio: i due ingredienti della cantina Marcobarba – Uva e territorio I due ingredienti dei Barbaboyz.
Il progetto di Marco e dei suoi amici è questo: dare vita a vini da uve pulite, schietti e genuini. Il vino è prima di tutto «condivisione», lo dice sempre Luca Gardini, che in questo modo cerca di ricordare, a chi se lo fosse dimenticato, che ciò che conta non è tanto che vino stai bevendo, ma con chi lo stai gustando. Perché insieme ogni cosa diventa un po’ più buona. Lo stesso identico discorso vale se lo si affronta dal punto di vista del produttore. Raccogliere l’uva, lavorarla in cantina, sentirne l’evoluzione nel corso del tempo e, alla fine, produrre un buon vino è bellissimo, ma se si ha la fortuna di poter fare tutto questo in compagnia degli amici, allora, al piacere si unisce anche il divertimento.

Fonte: Corriere Romagna Economia&Business.

Il Trebbiano di Casali si guadagna le “quattro viti”.
II Trebbiano di Tenuta Casali conquista riconoscimenti. Il “Vigna Cavaliere Bianco 2021” della cantina mercatese è tra i vini eccellenti insigniti delle “quattro viti” della “Guida ai vini d’Italia Vitae 2023″ dell’Associazione Italiana Sommelier, e tra gli Oscar Bere Bene del Gambero Rosso, la principale guida nazionale dedicata ai vini di qualità a prezzi accessibili. «Essere premiati a livello nazionale per il nostro Trebbiano – affermano dalla Tenuta Casali – ha un sapore speciale, perché dimostra che la nostra regione può ambire all’eccellenza enologica anche con uve storicamente meno considerate rispetto al Sangiovese e all’Albana, eppure altrettanto interessanti».

Fonte: Corriere Romagna Forli’-Cesena.

Degustazioni di vini con ‘Vigne di Malies’.
Aies Delta del Po, organizza per venerdì 25 novembre alle ore 20.30, presso l’Hotel Carlton di Ferrara, una degustazione di vini dell’azienda Vigne di Malies, tenuta dal patron Flaviano Foschini. Vigne di Malies, azienda aderente alla Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti, gestisce nel cuore della viticoltura del Sannio beneventano prevalentemente vitigni autoctoni. I vini (sono nove quelli in degustazione) saranno accompagnati da un assaggio di salumi e formaggi selezionati dalla Macelleria Moretti di Ferrara.

Fonte: Resto del Carlino Ferrara.

Un vino correggese nei Top100 italiani.
Golosaria ha premiato il lambrusco «Vigna nera» dell’azienda Fangareggi: «Riconoscimento che ci riempie di orgoglio». C’è anche un vino di Correggio tra i migliori cento d’Italia ai quali è stato attribuito il riconoscimento di Golosaria, selezionati con grande attenzione da Paolo Massobrio e Marco Gatti per premiare le cantine del Belpaese per la qualità delle loro produzioni. Uno dei cento vini Top della Penisola è stato considerato il Vigna Nera, prodotto dall’azienda vitivinicola Fangareggi. A ritirare il premio è stato il giovane Matteo Fangareggi, comprensibilmente soddisfatto del risultato ottenuto da uno dei vini di punta dell’azienda.

Fonte: Resto del Carlino Reggio Emilia.

Torna Brunello a Palazzo.
A Fondi I19 dicembre con DeCant nella cornice di Palazzo Caetani. È un evento capace di richiamare sempre un grande pubblico, un omaggio al principe dei vini italiani tributato con la classe che le è propria, dall’Associazione DeCant. Sono giorni di intenso lavoro per gli amici del sodalizio, impegnati a definire la lista delle cantine protagoniste di `Brunello a Palazzo”. La data è stata ufficializzata. La manifestazione avrà luogo il prossimo 9 dicembre, venerdì, nella cornice prestigiosa dello storico Castello Caetani, nella città di Fondi. Con DeCant, sta collaborando l’ EnoClub Siena.

Fonte: Latina Oggi.

Vino, due aziende pontine premiate da Gambero Rosso.
Due aziende della provincia di Latina brindano con i “Tre Bicchieri” del Gambero Rosso. La prestigiosa guida italiana ha assegnato l’attestazione di qualità a due vini prodotti da altrettante aziende pontine. Si tratta di due monovarietali tipici dell’area, che caratterizzano sempre più il panorama vitivinicolo della provincia: il biancolella e il bellone. A ricevere i riconoscimenti, le Antiche Cantine Migliaccio di Ponza e “Casale del Giglio” de Le Ferriere. Due vini molto diversi ma altrettanto caratteristici. Il “Biancolella 2021” è prodotto dai vitigni coltivati sui terrazzamenti di “Punta Fieno”.

Fonte: Messaggero Latina.

Amore al primo sorso. Dalla musica ai vini in compagnia di Albano.
Albano Carrisi presenta il Canaaneo prodotto nella sua tenuta Amore al primo sorso Dalla musica ai vini in compagnia di Albano Edoardo Meoli Nato nelle cantine della Tenuta a Cellino San Marco, il Canaaneo è un vino destinato a essere famoso e non per il nome del suo produttore: Albano Carrisi. A convincere tutti che al di là della paternità dell’etichetta il vino è di qualità sarà lo stesso cantante questa sera, alle 20.30, all’Ac Hotel di corso Europa. Con un evento esclusivo organizzato da Ais, associazione italiana sommelier, Albano sarà protagonista della degustazione, raccontando com’è nato il suo interesse per la produzione di questo vino e la filosofia con la quale ha affrontato il lavoro nelle cantine della sua tenuta

Fonte: Secolo XIX Genova.

La Piemontina, il battesimo della nuova cantina.
Un’inaugurazione che resterà nella memoria di tutti quelli che hanno avuto la fortuna di parteciparvi! II “battesimo” della nuova cantina de La Piemontina, avvenuto lo scorso 21 ottobre a Sizzano (NO), è uno di quegli eventi che non capitano tutti i giorni: è di quelli di cui, se avete partecipato, potrete vantarvi di dire: “lo c’ero!”. Innanzitutto perché è stata data la possibilità di visitare una realtà unica nel suo genere: una cantina all’avanguardia, moderna e funzionale, nello stesso tempo affascinante ed efficiente. II posto giusto, insomma, dove poter produrre del vino di qualità. In secondo luogo perché la proprietà non si è risparmiata e ha organizzato una festa inaugurale che non si è fatta mancare proprio nulla.

Fonte: Giornale di Vimercate.

Barolo en primeur 2022 si chiude con 834.800 euro per solidarietà.
834.800 euro raccolti in totale dall’asta solidale Barolo en primeur a favore di progetti no-profit in Italia e all’estero. Con questo straordinario risultato si è chiusa la seconda edizione del primo e unico progetto in Italia di asta benefica che associa il Barolo – una denominazione e un vino conosciuti in tutto il mondo – al sostegno al terzo settore. Una grande gara di generosità voluta e promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, in collaborazione con la Fondazione CRC Donare ETS e il Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani che ha visto l’ultimo lotto, battuto nel corso dell’Asta Mondiale del Tartufo Bianco d’Alba domenica 13 novembre in collegamento in diretta con Hong Kong, assegnato per 64.000 euro a favore di Mother’s Choice Foundation, ente di Hong Kong che opera dal 1987 a favore dei bambini orfani e delle giovani madri in difficoltà. Con Barolo en Primeur 2022 sono stati quindi raccolti in totale più di 830.000 euro devoluti a 21 differenti enti benefici

Fonte: Cuneo Sette.

Cantina Valpolicella Negrar, l’enologo e Dg Accordini: “Il 2022 un’annata da vini rossi”.
Quella 2022 è, per il Dg ed enologo di Cantina Valpolicella Negrar, Daniele Accordini (foto), “un’annata da vini rossi”, in quanto rivela concentrazioni di zucchero inusuali (13% al naturale) e un buon contenuto di polisaccaridi. A inizio mese la cantina ha dato il via – dopo aver ricevuto autorizzazione – alla pigiatura delle uve per l’Amarone. Quindi un mese prima rispetto alla consuetudine, causa le alte temperature che hanno influito sulle fasi del ciclo vegetativo della vite. “Negli ultimi anni, con l’avvento del cambiamento climatico, Corvina, Corvinone e Rondinella, i nostri vitigni autoctoni, che danno le uve per l’Amarone, avevano dato prova di una maturazione più corretta”, spiega Accordini. “In quest’annata torrida hanno dimostrato resilienza anche nella fase di appassimento, seppur da noi controllato, sviluppando la tradizionale muffa nobile botrytis, prezioso elemento che dà unicità ai nostri vini”.

Fonte: alimentando.info.

Escursione dell’Immacolata e degustazione in cantina.
Con questa facile escursione si percorre lo splendido ambiente dei Colli Berici orientali che tra i borghi di Nanto e Castegnero (VI) presenta un paesaggio spettacolare dove si alternano zone coltivate a vigneto, oliveto ed altre a bosco. Si andrà a scoprire le principali specie botaniche e le meraviglie geologiche dei monti accompagnati dal foliage autunnale. Al termine dell’escursione degustazione con prodotti tipici in cantina dove ci sarà la possibilità di fare qualche acquisto “di etichetta” per le feste di Natale.

Fonte: Vicenza Today.

Le donne del vino del mondo si stringono in un’alleanza internazionale.
In occasione della seconda Convention Mondiale delle Donne del Vino undici associazioni di altrettanti paesi si sono strette in un’alleanza, spinte dalla volontà di portare avanti progetti per la crescita professionale, affrontare il delicato nodo della diseguaglianza di genere e promuovere la cultura del vino in una dimensione internazionale. In occasione della seconda Convention Mondiale delle Donne del Vino tenutasi a Milano, il 17 novembre scorso, nell’ambito di Simei, il Salone delle Macchine per l’enologia di Unione Italiana Vini (Uiv), 11 associazioni enoiche al femminile provenienti da altrettanti Paesi si sono riunite per confrontarsi e definire un’alleanza, spinte dalla volontà di migliorarsi professionalmente, affrontare il delicato nodo della diseguaglianza di genere e promuovere la cultura del vino in una dimensione internazionale.

Fonte: Horecanews.

Il giornalismo del vino non esiste.
Siamo stati a Wine2Wine, business forum svoltosi il 7-8 novembre a Verona. Una delle poche manifestazioni sul vino in cui praticamente non si beve perché il focus è ascoltare ed eventualmente parlare. Due giorni, tre aule di diversa grandezza e una lista corposa e continua di 50+ sessioni sul tema Wine Communication con 100+ relatori. Partecipare come Media Partner è stata una ottima scelta e sono rimasto fino alla fine dei lavori per ascoltare il più possibile. Presenti per Intravino, a targhe alterne, io, Jacopo Cossater, Andrea Gori e Jacopo Manni. Ovviamente, ci sono state sessioni più o meno interessanti: quella di Konstantin Baum MW per me è stata tra le più, quella sulle guide del vino decisamente tra le meno, e il meme di Italian Wine Drunkposting ha centrato solo una parte del problema: noia, autocelebrazione e assenza di info utili (quanto vendono? chi le compra? a cosa servono? quanto fatturano rispetto ai tour annessi e connessi? Boh, non si sa).

Fonte: Intravino.

Vino: Etna Doc, annata con qualità eccellente.
Una produzione quantitativamente simile a quella dell’anno scorso, ma una qualità complessiva di ottimo livello che soddisfa pienamente la stragrande maggioranza dei produttori etnei. Sono molto positivi i primi riscontri che il Consorzio di Tutela Etna Doc sta, come di consueto, raccogliendo sui quattro versanti del vulcano a qualche settimana dalla conclusione della vendemmia. “È stata un’annata che, a causa delle importanti e frequenti ondate di calore e della siccità che abbiamo registrato all’inizio dell’estate, aveva destato più di qualche preoccupazione, ma che poi ha riservato un finale di stagione perfetto, consentendo ai produttori di portare in cantina uve dal potenziale qualitativo ottimale.

Fonte: ANSA.

Il ritorno del vino in anfora: da eredità del passato a tendenza del futuro.
Da passato remoto del vino a fenomeno declinato al futuro. È l’anfora, antico contenitore del nettare di Bacco protagonista al Simei del convegno “Vino e anfore: il ritorno all’argilla”, un focus che ne ha ripercorso la storia e ne ha indagato prospettive e sviluppi commerciali. Il tema è stato trattato su una duplice chiave di lettura: da una parte uno storytelling appassionato ed evocativo capace di catturare sempre più l’interesse tanto dei giovani produttori quanto de consumatori, dall’altra l’evidenza di un nuovo gusto che predilige croccantezza sul piano aromatico e soprattutto una valorizzazione dell’amaro, in sintonia con quanto sta succedendo nel mondo della cucina. Oggi l’anfora è quello che era la barrique negli anni ‘90, un forte elemento innovativo, da dosare e imparare a conoscere a fondo per non ripetere errori visti anche sui legni francesi.

Fonte: Gambero Rosso.

Bere un po’ di vino al giorno toglie l’ictus di torno? Lo studio condotto su 32 Paesi.
Una ricerca, che ha analizzato i dati di più di 20.000 persone, ha rivelato che un consumo moderato di vino può aiutare ad abbassare il rischio di avere un ictus nel corso della vita. Un ictus si verifica quando il flusso di sangue al cervello viene ridotto o interrotto, oppure quando un vaso sanguigno scoppia all’interno del cervello. In entrambi i casi, al cervello viene impedito di ricevere ossigeno e sostanze nutritive, e le cellule cerebrali iniziano a morire in pochi minuti. Ci sono oltre 12,2 milioni di nuovi ictus in tutto il mondo ogni anno, secondo la World Stroke Organization, e una persona su quattro sopra i 25 anni avrà un ictus nel corso della sua vita. Per gli amanti del vino, una ricerca pubblicata in ottobre su Neurology, ha scoperto che bere vino – ma non birra, liquori o altre bevande alcoliche – in modo moderato è associato a un ridotto rischio di ictus.

Fonte: greenMe.

Vino: Equalitas avvia il processo di qualificazione del prestatore d’opera.
Il modello italiano di qualità sostenibile più affermato al mondo si amplia ed estende il protocollo di conformità alle organizzazioni di secondo livello della filiera del vino. Le Aziende certificate Equalitas, sempre più numerose, potranno rispondere con tranquillità e serenità alle legittime istanze di consumatori e player nazionali e internazionali che si mostrano determinati ad escludere le filiere che non daranno prova di trasparenza sui temi cardine quali il benessere dei lavoratori e la legalità contrattuale.

Fonte: Horecanews.

Vino. Vinvention e Fivi insieme per una degustazione alla scoperta dell’innovazione.
Come l’innovazione ha supportato Les Crêtes nel valorizzare un territorio come la Valle D’Aosta? È questo il tema con cui Vinventions, leader mondiale delle chiusure per vino, ha scelto di partecipare all’11° Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti, organizzando una degustazione di 3 tipologie di vini di Les Crêtes tappati con chiusure innovative e sostenibili. L’evento “Les Crêtes: attitudine contemporanea e identità cristallina” si svolgerà sabato 26 novembre alle 14.30 e fa parte del programma ufficiale della fiera organizzata dalla FIVI presso Piacenza Expo – Quartiere Fieristico Di Piacenza.

Fonte: Agricultura.it.

Tenuta Ferraia porta alla ribalta i vini piacentini.
Ribalta internazionale e nazionale per i vini piacentini. Tenuta Ferraia di Vicomarino di Ziano Piacentino, infatti, in quest’ultimo periodo ha collezionato ben 16 premi in alcuni dei più importanti concorsi enologici e 5 menzioni in due guide di settore. Premi che sono andati ad alcuni dei vini simbolo di questa terra, come Malvasia e Gutturnio, e ad altri ottenuti da vitigni internazionali come Chardonnay, Sauvignon, Merlot e Cabernet Sauvignon che, nel piacentino, sono in grado di esprimersi in prodotti di grande pregio.

Fonte: La Gazzetta del Gusto.

Godere di più un buon bicchiere di vino? A volte basta farlo respirare un po’.
Differenza tra ossidazione e riduzione e tipo di lavorazione dei rossi e bianchi determinano le modalità di apertura di una bottiglia. E non sempre serve il decanter. Quanto tempo prima di essere servita va aperta una bottiglia? Dipende da vari fattori, ma le regole di base sono semplici e molto utili per godere appieno delle sue caratteristiche. Spesso ci avventiamo sul bicchiere senza attendere che il vino si sia ossigenato a contatto con l’aria per qualche minuto. In verità, l’unica verifica immediata andrebbe fatta sul peggiore difetto che possa capitare: il famoso sentore di tappo, che chimicamente è determinato dal tricloroanisolo (TCA), una muffa che produce un’inconfondibile odore sgradevole.

Fonte: Il Sole 24 Ore.

STAMPA ESTERA

Freixenet culmina su reorganización tras la entrada de Henkel.
El grupo deja de producir en Castellblanch después de invertir 15 millones de euros en las instalaciones de la matriz. 0 grupo se ha concentrado en menos mancas y queda Integrado sólo por cuatro empresas. Freixenet completa su proceso de reorganización cuatro anos después de que la compañía alemana Henkell comprara el 50% del grupo español líder del sector del cava, en el que la familia Ferrer conserva el otro 50%. Con unas ventas de 107 millones de botellas en 2021 entre cava (61%), vinos tranquilos (25%) y prosseco (14%), el último movimiento en el seno de la empresa con sede en Sant Sadurní d’Anoia (Barcelona) tiene como protagonista a Castellblanch, hasta ahora una de sus filiales. Aunque la marca continúa operativa, Freixenet absorbió el pasado verano la sociedad Castellblanch, que cesará ahora la actividad de embotellado de cava en sus instalaciones, ubicadas en la misma localidad del Penedès. Su producción se transferirá a la planta de la propia Freixenet en cuanto esté terminada la primera fase de la inversión de 30 millones de euros anunciada en diciembre de 2021 por la compañía para aumentar en 35 millones de botellas al ano su actual capacidad. Pedro Ferrer, uno de los dos consejeros delegados del grupo, asegura que, mediante la mitad de la inversión total -es decir, 15 millones de euros- se ha instalado ya en Sant Sadurní una nueva línea de embotellado capaz de alcanzar 15.000 unidades por hora, que permitirá incorporar la producción de Castellblanch. Ya sin actividad industrial, Freixenet utilizará las instalaciones de la marca como centro logístico para el almacenamiento de botellas y materiales, y como oficinas. Ferrer explica que el centenar de trabajadores de Castellblanch se están recolocando entre la propia matriz del grupo catalán y Segura Viudas, filial con sede en Torrelavit (Barcelona). Esta última empresa es una de las cuatro que han sobrevivido al plan de simplificación societaria ejecutado por el grupo, junto con la propia Freixenet, Comercial Grupo Freixenet y Unió de Cellers (UCSA), la filial de vinos tranquilos. En abril de 2021, Freixenet asumió directamente todo el negocio exterior, que hasta entonces desarrollaba Comercial Grupo Freixenet Esta firma se concentra ahora en el mercado nacional, aunque tiene externalizada su fuerza de ventas mediante un acuerdo suscrito con Externalia.

Fonte: Expansión.

Le vin rosé, nouveau fer de lance du Languedoc.
Le rosé est devenu le moteur de croissance de l’appellation Languedoc. L’appellation Languedoc a transformé l’aura des vins de la région, longtemps considérés comme des vins médiocres. €n quinze ans, l’Ao P Lang ued oc s’est installée chez les cavistes. Ils l’ont hissée dans le Top 10 de leurs recommandations avecleFaugères.leSaint-Chinian, le Pic Saint-Loup, le Saint-Christo] au prix moyen de 14,60 euros la bouteille, dit Olivier Legrand, délégué général du Conseilinterprofessionnel des vins du Languedoc. Portée par le rusé, l’AOPa ouvert les portes de l’exportation dans une centaine de pays. En neuf ans, les quantités exportées ont progressé de 125%. Le rosé estdevenu le moteur de la croissance de cette appellation. La production ne cesse d’augmenter, au point d’avoir pris le pas sur le rouge avec 55 % des volumes et les ventes explosent à l’export. e Les surfaces plantées en rouge murent vers le rosé », explique Jean Benoît Cavalier, président du syndicat de rAUP Languedoc. Des prix modiques Aujourd’hui, le rosé représente la moitié des ventes à l’étranger, soit 11,5 millions de bouteilles. C’est devenu« leferde lance dei’AOPLanguedoc », selon l’organisme. Le blanc est encore confidentiel avec 10 % des volumes, mais e il a de belles années devant 1W. Cette couleur a toujours fait partie de l’histoire du Languedoc avec des appellations comme la Clairette », prédit JeanBenoatCav aller Lesvignerans plantent aujourd’hui des hectares de vignobles pour du vin blanc. Il a pris le pas sur le rouge et ouvert les portes de 100 pays a l’exportation. A eux seuls, les Etats-Unis absorbent un petit tiers des volumes de lAAOP Languedoc commercialisés en riehors de la liane, cequi entait le premier marché. En dehors de la période de Covid et des taxes Trump, les commandes américaines ont enregistre une croissance ininterrompue, loin devant la Chine, qui en totalise entre 15 et 17 %. Le Canada, avise ll %, précède, la Belgique, le Royaume-Uni et l’Allemagne. Produite dans quatre départements, l’AOP Languedoc ne figure que sur 25 % de la totalité des vins du Languedoc, mais elle tient lieu de locomotive.

Fonte: Echos.

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A risentirci a domani.