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Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di mercoledì 8 marzo 2023!
Le news di oggi, sono state offerte da QuidQuid Srls strategie tecniche commerciali per potenziare il tuo business.
Il raboso del Piave viene imbottigliato dai ragazzi Down.
Sabato alla cantina Cecchetto per la mostra del Vinitaly a Verona. Sabato prossimo un gruppo di ragazzi appartenenti all’Associazione italiana persone Down (Aipd) prenderà parte, nelle strutture della azienda agricola Cecchetto, alle operazioni di imbottigliamento del «Raboso del Piave». Queste bottiglie saranno poi portate al Vinitaly ed esposte allo stand della Regione Veneto dove chiunque, a fronte di una donazione, potrà portarsene a casa una. Sabato mattina il gruppo di ragazzi dell’Aipd sarà all’opera per imbottigliare e personalizzare 1500 bottiglie, con l’applicazione di particolari etichette e la chiusura con i tappi forniti dall’azienda Amorim Cork Italia. Quella di sabato è la fase conclusiva di un processo iniziato ancora lo scorso ottobre, quando i giovani Down hanno vendemmiato i grappoli di Raboso Piave, varietà per la quale la cantina è nota.
Fonte: Gazzettino Treviso.
Eletti i componenti del cda del Consorzio di tutela vini doc Sicilia.
I nuovi consiglieri sono, Roberto Magnisi, direttore di Duca di Salaparuta e Florio e Giuseppe Figlioli, enologo della cantina sociale Birgi. Subentrano a Laurent Bernard de La Gatinais e Nicolò Vici. Confermati invece, il presidente uFrpnte Antonio Rallo e i vice Giuseppe Bursi e Filippo Paladino, oltre ai consiglieri Vmcenzo Ampola, Gaspare Baiata, Salvatore Chiantis, Rosario Di Maria, Alessio Planets, Letizia Russo e Alberto Tasca. 11 cda dovrà adesso eleggere presidente e i due vice.
Fonte: Italia Oggi.
Les Grands Chais de France cresce sul mercato italiano.
e acquisisce in Cile e Sud Africa. Il gruppo francese della Famille Helfrich ha registrato nel 2022 in Italia un giro d’affari di 6 milioni e 800 mila euro, contro i 5,6 milioni del 2021 mentre al 2020 erano 3.528.220 euro. Crescono anche i volumi arrivati a 1 milione e 300mi1a bottiglie venduti. In Cile il gruppo ha acquistato la tenuta Las Niñas, 80 ettari nel cuore della Apalta, cui ha aggiunto 150 ettari a Leyda per una produzione di 700mi1a bottiglie e un fatturato di 2 milioni di euro. In Sud Africa, Helfrich ha acquistato la tenuta di Neethlingshof, 100 ettari a Stellenbosch. La produzione si aggira intorno alle 600mi1a bottiglie, obiettivo arrivare a due milioni nel 2023, con un fatturato pari a 15 milioni di dollari.
Fonte: Italia Oggi.
L’Onav: il vino è salutare se il consumo è moderato.
Il vino fa bene, basta allarmismi. A dirlo è il comitato scientifico di Onav che si è espresso sulla proposta di etichettatura dell’Irlanda. Vincenzo Gerbi, presidente del comitato voluto dall’Organizzazione nazionale assaggiatori di vino (Onav), rileva: «Sono trent’anni che il mondo scientifico affronta il tema del rapporto vino-salute. Ed è assodato da molti studi che il consumo moderato è protettivo contro lo sviluppo delle malattie coronariche e delle patologie associate allo stress ossidativo». Questo perché «il potenziale beneficio salutistico del vino è stato principalmente attribuito ai composti polifenolici, in particolare flavonoidi, presenti in abbondanza e in forma biodisponibile nel vino. Stupisce quindi che nel recente dibattito sia completamente ignorata questa parte della ricerca scientifica e sia stato enfatizzato solo l’effetto deleterio dell’etanolo, qualunque sia la sua origine e la modalità di consumo».
Fonte: Italia Oggi.
Distretti del cibo a tutto export.
Monitor di Intesa Sanpaolo sui primi nove mesi dei 2022. Crescono i mercati emergenti Distretti dei cibo a tutto export Il giro d’affari sfiora i 19 mid. Il solo vino vola a 4,9 mid. Aumentano dei 14,1% le esportazioni complessive dei distretti agro-alimentari italiani e arrivano a sfiorare i 19 mld di euro. Un dato che conferma il trend di crescita del totale delle esportazioni agro-alimentari nazionali (+16,7% nei primi nove mesi del 2022), di cui i distretti rappresentano i144% in termini di valori esportati. Sono i dati al 30/9/2022 del Monitor curato dalla direzione studi e ricerche di Intesa Sanpaolo, che ItaliaOggi ha in anteprima. Secondo Massimiliano Cattozzi, responsabile della direzione agribusiness del gruppo bancario: »I 19 mld di export attribuibili ai distretti agroalimentari su un totale di 60 mld di esportazioni complessive di questo comparto testimoniano la forte biodiversità delle produzioni italiane.
Fonte: Italia Oggi.
Per i vini d’Emilia-Romagna vitigni autoctoni resistenti.
Nascono i vitigni autoctoni resistenti dell’Emilia Romagna grazie ad un progetto di sperimentazione e ricerca del Consorzio Vitires, che associa quattro gruppi del mondo cooperativo (Cantine Riunite e Civ, Cantina Sociale di San Martino in Rio, Caviro, Terre Cevico), insieme al Centro di ricerche Ri.Nova. Un progetto, che mette insieme il 70% delle uve prodotte nella regione e 1’11% in ambito nazionale, per il miglioramento genetico di varietà locali emiliano-romagnole resistenti ai patogeni. Sono stati studiati Sangiovese, Trebbiano romagnolo, Albana, Grechetto gentile, Ancellotta, Lambrusco Salamino, Lambrusco Grasparossa e Lambrusco di Sorbara dei quali è stato già possibile individuare le prime selezioni (genotipi) che hanno evidenziato caratteristiche di resistenza ai patogeni, in particolare oidio e peronospora, e adattabilità agli ambienti di coltivazione anche in relazione ai cambiamenti climatici in atto.
Fonte: Italia Oggi.
Nella botte vincente.
Vitivinicolo italiano a cura di Luca Ricolfi e Luca Princivalle (Fondazione David Hume) Alla nostra volumi sono importanti e raccontano la rilevanza economica del settore vitivinicolo. L’Italia produce vino da sempre, eppure per molto tempo — specie dal nostro Sud — parte del prodotto finiva in navi cisterna e trasportato in Francia. A dimostrazione che la concorrenza fa bene, il nostro mercato è molto cresciuto perché è cresciuta la cultura enologica ed enotecnica. Il nostro è un successo di formazione, passione e qualità. Capace di trascinare in alto esportazioni e fatturato, impreziosendo il paesaggio. Avremo sempre più bisogno di mani e cervelli esperti. Un modello che va oltre la vigna. Secondo gli ultimi dati Nomisma, il 2022 è stato un anno da record per l’esportazione del vino nostrano, che ha raggiunto un valore complessivo di 8 miliardi (+12% rispetto all’anno precedente)!.
Fonte: La Ragione.
La rivoluzione e quel connubio inaspettato tra vino e tecnologia.
Vino e tecnologia ancora a braccetto. Una rivoluzione dal gruppo de Gli Svitati (Franz Haas, Graziano Prà, Jermann, Pojer e Sandri e Walter Massa), cinque aziende d’eccellenza e pioniere del tappo a vite in Italia, riunite per raccontare il loro modo di fare vino. Le supporta Fulvio Mattivi, ricercatore della Fondazione Edmund Mach, con le analisi dell’Australian Wine Research Institute.
Fonte: L’Identità.
La Calabria è in pieno «risorgimento» dei vigneti.
Snobbata per molto tempo dalla critica e non rilevata dai radar dell’enoturismo, sta risalendo la china per andare orgogliosamente a riprendersi ciò che le spetta: un posto di tutto rispetto nell’Italia del vino. La Calabria, soprattutto grazie all’impegno delle nuove generazioni, è nel pieno del suo «risorgimento» vitivinicolo. Il potenziale è enorme, i vitigni autoctoni di certo non mancano e gli uomini di buona volontà pure. I Ceraudo ne sanno qualcosa. Roberto, il capofamiglia, ha scommesso tutto sulla vite già a partire dagli anni Settanta. La tenacia lo ha portato nel 1991, quindi in tempi non sospetti quando di sostenibilità si parlava pochissimo, a ottenere la certificazione biologica per la sua azienda di Strongoli, nel Crotonese, mala soddisfazione più grande è arrivata nel momento in cui i suoi figli, Susy, Giuseppe e Caterina, in un pezzo di terra da cui è più semplice scappare, hanno deciso di rimanere per portare avanti l’impresa.
Fonte: Panorama.
La siccità record mette alla prova le colline del vino – Aumento di 2 gradi entro il 2050 Le colline del vino al test del clima.
Scompare il verde, avanzano il rosso, l’arancione e il giallo. Uno studio elaborato dal centro previsionale di Arpa Piemonte sulla vocazionalità climatica della coltura della vite nei prossimi 50-80 anni desta più di una preoccupazione. Seguendo i modelli scientifici più accreditati che indicano un aumento fino a 2 gradi centigradi entro il 2050 e un rialzo anche di 6 gradi entro la fine del secolo, le cartine tematiche regionali mostrano una forte contrazione degli spazi attualmente vocati alla produzione di uva e un relativo scostamento territoriale. L’analisi è stata presentata a Torino durante l’ultimo giorno del Salone del vino. Ma se questi sono gli scenari previsionali, più che negarli o contrastarli occorre pianificare le strategie di adattamento e resilienza al cambiamento climatico. Ecco allora la richiesta di progettare, a livello regionale, la creazione di invasi per trattenere l’acqua sempre più preziosa.
Fonte: Stampa Cuneo.
Quando le vigne “traslocano” in montagna Così la valle Varaita sperimenta il futuro.
Questa storia parte da un esperimento nel prato di casa, in val Varaita. La scelta è tra trasformarlo in un parcheggio oppure impiantare una vigna, e Mario Deltetto, responsabile dell’Accademia alberghiera di Alba e appassionato di vini, decide di mettere in pratica i pareri scientifici ascoltati ad un convegno enologico sulla robustezza del vitigno Solaris, sviluppato negli Anni ’70 all’Università di Friburgo proprio per la resistenza alle infezioni fungine. «Un vitigno selezionato per le latitudini più settentrionali, interessante perché bisognoso di pochi trattamenti, quindi a elevata sostenibilità ambientale e basso impatto in termini di emissioni. Ho impiantato le prime trecento barbatelle nel 2020 vicino alla casa-vacanze di famiglia in borgata Roccia a Sampeyre — racconta.
Fonte: Stampa Cuneo.
Novità agritech Adesso a lezione si va in Israele.
La sezione Vini e liquori di Confindustria Cuneo organizza a inizio maggio una missione in Israele. L’obiettivo è carpire i segreti di un Paese che ha sviluppato uno straordinario settore vinicolo utilizzando tecniche di coltivazione all’avanguardia, che permettono di ottimizzare le risorse, prima di tutte l’acqua, limitando gli approvvigionamenti foranei. Spiega Paola Lanzavecchia, presidente della sezione Vini e Liquori: «Da Israele provengono alcune delle tecnologie più interessanti in ambito agrifood. Il suo territorio è caratterizzato da un paesaggio semi-desertico, inadatto a una agricoltura intensiva che invece gli israeliani hanno reso possibile grazie allo sviluppo di tecnologie innovative, prima fra tutte la micro-irrigazione». Il viaggio è destinato agli imprenditori dell’ecosistema agritech e agrifood.
Fonte: Stampa Cuneo.
Vinitaly and The City: il fuorisalone a Verona.
II programma (31 marzo-3 aprile) per la 55′ edizione Vinitaly and The City: il fuorisalone a Verona Enogastronomia, spettacoli e talk in città. E in Fiera (2-5 aprile) business e 2 opere di Caravaggio e Reni. Un brindisi diffuso per tutta la città con Vinitaly and the City, il fuori salone per gli appassionati dal 31 marzo al 3 aprile In fiera Vinitly si svolgerà dal 2 al 5 aprile. Per quattro giorni il centro storico di Verona sarà popolato di appuntamenti tra contaminazioni culturali, artistiche, musicali e geografiche, per un mix di degustazioni, masterclass, talk, incontri e visite guidate, all’insegna dell’eccellenza enologica italiana. Tra Piazza dei Signori, Cortile Mercato Vecchio e Cortile del Tribunale, si concentrerà gran parte degli appuntamenti. All’ombra di Dante, protagonista anche della mostra «Disposti a salire alle stelle.
Fonte: Arena.
Gregori, prima donna direttore di una cantina sociale in Italia.
Nuovi vertici alla realtà vitivinicola di Monteforte e debutto al Vinitaly delle linee e brand White e Black Lava Gregori, prima donna direttore di una cantina sociale in Italia E la sua prima sfida: altre etichette di vini vulcanici: «Sono lgt veronesi nati del blend di 5 cru. Poi? Punto a valorizzare le persone in azienda» Paola Dalli Caul paola.dalficani@larena.it N Il «vulcano Gregori», che arriva alla Cantina di Monteforte da primo direttore donna di una cantina cooperativa in Italia, rimescola i ruoli dei dipendenti per mettere qualità e inclinazioni di ognuno al servizio dell’azienda e poi decide di imbottigliare lava: si chiamano infatti White Lava e Black Lava e sono i vini rappresentano la sfida che Paola Gregori lancerà al prossimo Vinitaly.
Fonte: Arena.
Cantine d’Italia a Roma, 9 marzo 2023.
Go Wine presenta il volume Cantine d’Italia 2023 – Guida per l’enoturista, con una serata di promozione e degustazione. L’evento è rivolto a soci Go Wine e simpatizzanti e a professionisti del settore. La Guida è in omaggio per tutti i soci Go Wine, sia per coloro che rinnovano la quota sia per coloro che si iscrivono per la prima volta. Quando: giovedi’ 9 marzo 2023. Dove: Savoy Hotel , Via Ludovisi, 15 Roma.
Fonte: Carlo Zucchetti.
Le bollicine di Cantina Valtidone in mostra al festival di Sanremo e alla Fashion Week di Milano.
Cantina Valtidone inaugura il 2023 presentandosi alle più importanti occasioni artistiche e mondane nazionali d’inizio anno. Dopo aver deciso di riprendere in questo anno le iniziative che la contraddistinguono quali il Concorso dedicato alle scuole, le visite guidate con degustazione e la Festa del Novello, Cantina Valtidone si è presentata lo scorso mese sul palcoscenico del Festival di Sanremo e alla Fashion Week di Milano. I vini portati in queste due importanti manifestazioni sono stati lo Spumante rosè extra dry Swing, il vino Spumante Metodo classico Perlage e il pregiatissimo Spumante Metodo classico pas dosé Arvange.
Fonte: PiacenzaSera,
Inaugura oggi “Osteria”, il nuovo spin off di Cantina Urbana Milano®.
La rivendita di Cantina Urbana Milano si trasforma in Osteria per completare il servizio della vicina Winery dedicata a produzione, eventi ed esperienze. Oggi 7 marzo l’inaugurazione! “L’esigenza nasce dal voler completare il servizio della Winery di Via Ascanio Sforza, che torna ad essere aperta al pubblico oltre che per degustazioni ed experiences, anche con un programma eventi con musica e stand-up comedy. Con questo spin off vogliamo offrire la parte cena che mancava e l’aggiunta dell’Osteria completa la nostra offerta in Na.Pa, con due locali separati a pochi metri di distanza e sinergici. Mi piace poi l’idea di proporre anche delle serate complementari come la visita alle lavorazioni in cantina con la nostra classica degustazione per poi proseguire con la cena in Spaventa”, dichiara Michele Rimpici, founder di Cantina Urbana Milano.
Fonte: Horecanews,
La fontana che sgorga vino: è tutto vero, esiste in questa città.
Esiste davvero e funziona no stop 24h su 24: stiamo parlando della prima fontana di vino rosso d’Italia. Siamo in Abruzzo, in provincia di Chieti. Proprio qui sul Cammino di San Tommaso i pellegrini (ma anche qualsiasi tipo di visitatore) possono rifocillarsi bevendo gratuitamente un bel bicchiere di vino abruzzese riempito direttamente dalla fontana del vino. Se siete curiosi di saperne di più, non vi resta che continuare la lettura. Sembra un miracolo, ma non lo è. Sicuramente ricorda molto il miracolo delle nozze di Cana, ma la fontana da cui sgorga vino rosso abruzzese è stata voluta e costruita dall’uomo e non è frutto di un intervento divino. Inaugurata l’8 ottobre del 2016, è la prima fontana di vino rosso d’Italia.
Fonte: Wine and Food Tour,
PwC Italia e Gruppo Meregalli: “I trend del vino: dall’identikit dei consumatori digitali all’outlook sul futuro”.
Gli utenti che discutono di vino sono per la maggior parte uomini, Millennials e sono collocati nell’area del centro-nord Italia. Le conversazioni riguardano prevalentemente il vino rosso (60%), seguite da quelle sul vino bianco (38%). Le caratteristiche maggiormente apprezzate del vino sono: la territorialità, il senso di convivialità, la sostenibilità, la qualità e gli abbinamenti ai piatti. Inoltre la maggior parte degli utenti dichiara di consumare il vino a casa (61%), mentre per quanto riguarda l’acquisto il 70% delle conversazioni menziona i canali tradizionali e il restante 30% i canali online. Infine, chi acquista dai siti dei produttori lo fa principalmente per una migliore esperienza d’acquisto e per la possibilità di accedere ai programmi di fidelizzazione.
Fonte: La Repubblica.
Maxi furto di vino nel ristorante stellato, arrestati ex miss e il compagno: nel bottino (anche) una bottiglia da 350mila euro.
In fuga da un ristorante stellato con una refurtiva altrettanto di pregio: 45 bottiglie di vino dal valore complessivo stimato di oltre 1,6 milioni di euro. I Bonnie e Clyde con la passione per il buon bere sono una ex reginetta di bellezza e il compagno, che nel 2021 hanno messo a segno il furto. Oggi un tribunale spagnolo li ha condannati a quattro anni di carcere. Il fatto è avvenuto nel 2021 in un hotel di lusso nella città spagnola di Cáceres, dove la coppia soggiornava. Dopo il furto sono fuggiti, ma nove mesi dopo sono stati arrestati al confine tra Croazia e Montenegro e sono stati ricondotti in Spagna. Il vino non è mai stato recuperato. Il tribunale ha nominato la coppia solo come Tatania e Estanislao, ma sono stati identificati dai media spagnoli come Priscila Guevara, ex Miss Earth 2016 messicana, e Constantn Dumitru.
Fonte: Corriere Adriatico.
Donne nel vino, dai vigneti una lezione di gender equality.
Secondo Coldiretti le donne impiegate che lavorano nel comparto della produzione del vino sono 14mila, IL trenta per cento del totale. La vendemmia è donna. Dal settore vitivinicolo, infatti, arriva un modello virtuoso di presenza femminile, sia per quantità che per qualità delle addette, spesso in ruoli dirigenziali. Secondo Coldiretti, le donne impiegate che lavorano nel comparto della produzione del vino sono 14mila. Il trenta per cento del totale. Spesso responsabili o titolari, in prima fila in aziende che esportano in tutto il mondo. Imprenditrici e manager affermate, come Chiara Soldati, Ceo dell’azienda piemontese La Scolca.
Fonte: AGI.
Vino, il progetto de “Gli svitati”: cinque aziende insieme per sostenere la scelta del tappo a vite.
Le imprese si sono riunite per raccontare il loro modo di “fare vino” e, soprattutto, di tapparne le bottiglie. È una piccola rivoluzione quella del neonato gruppo de “Gli Svitati”. Franz Haas, Graziano Prà, Jermann, Pojer e Sandri e Walter Massa, cinque aziende pioniere del tappo a vite in Italia, si sono riunite per raccontare, tutti assieme, il loro modo di “fare vino” e, soprattutto, di tapparne le bottiglie, contro i pregiudizi che hanno spesso accompagnato questa tipologia di chiusura. Le basi del gruppo sono state poste già negli anni ’80, quasi quattro decenni fa, quando le cinque cantine hanno iniziato a riflettere sul possibile utilizzo di altre tipologie di chiusure. Il loro sguardo avanguardista si è inevitabilmente spostato verso le nuove frontiere del vino, che in quel momento già si stavano facendo largo negli Stati Uniti e in Nuova Zelanda.
Fonte: La Repubblica.
Il mondo del vino al femminile: 1 Francesca Auricchio.
I numeri parlano chiaro: le donne rappresentano la maggioranza degli addetti e dei manager nell’ambito marketing e comunicazione (80%), commerciale (51%) e turismo (76%). Quali sono le figure femminili impegnate nei diversi rami del settore vitivinicolo? Dopo il successo della serie di interviste alle critiche di vino e parallelamente a quella dedicata alle donne produttrici, scopriamo impostazione, visione e prospettive con le dirette interessate. Francesca Auricchio ha 26 anni ed è campana. Attualmente ricopre il ruolo di Sales & Export Manager presso l’Azienda Vitivinicola Joaquin Sarl. Si è laureata in Economia & Management presso l’Università degli Studi di Salerno e ha conseguito la laurea magistrale con il massimo dei voti in Food Innovation & Management presso l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo. Fin da piccola la sua passione per il mondo della viticoltura e per il vino l’ha spinta ad approfondire le conoscenze in campo enologico, infatti a 18 anni ha intrapreso il corso di sommelier AIS ultimandolo a 19. L’internship presso la Società di investimento sul vino, la OENO FUTURE in Inghilterra, le ha permesso di ampliare le sue conoscenze nel mondo dei fine wines. Questo settore di nicchia l’ha fortemente appassionata e l’Azienda per cui lavora oggi è una delle poche sul territorio campano a inserirsi in questa nicchia a livello internazionale.
Fonte: Luciano Pignataro.
Lollobrigida, a Vinitaly parleremo di vino e sanità.
“Il vino va visto nella sua complessità. A Vinitaly 2023 parleremo di vino e sanità e di consumo consapevole. Faremo questo lavoro con Daniela Santanché ed Orazio Schillaci, ma anche con il collega Adolfo Urso, insieme alle imprese, per valorizzare il nostro marchio all’interno di quell’evento e di altri eventi”. Lo ha detto il ministro Francesco Lollobrigida, in Trentino, in merito alla fiera che si terrà a Verona tra il 2 e il 5 aprile 2023. A Vinitaly, ha aggiunto Lollobrigida, ci saranno “due opere d’arte, una del Caravaggio e una di Guido Reni, per fare vino e cultura, per raccontare che cosa c’è dietro in termini di costruzione e di storia, per far comprendere cosa significa valorizzare il nostro sistema nella sua complessità”. (ANSA).
Fonte: ANSA.
STAMPA ESTERA
Italian women cultivating a life in winemaking.
Women in Business Italian women cultivating a life in winemaking Viticulture A former male preserve in Italy is under pressure to adopt sustainable practices, In 1385, when Florence was emerging as a Renaissance centre of banking, commerce and art, Giovanni di Piero Antinori was admitted to the city’s winemaking guild — laying the foundation of what is, today, one of Italy’s oldest and biggest family-owned wine businesses. For 25 generations, the Antinori winemaking operations passed from fatherto-son in the family’s stronghold of Tuscany — terrain of the Sangiovese grape that produces Chianti Classico, one of Italy’s best-known wines. But, these days, the family business, Marchesi Antinori — which has more than 3,000 hectares of vineyards on 26 estates in Italy and overseas — is run not by a male dynastic scion, but by the three Antinori sisters, led by the eldest, Albiera, the company’s president. She is among a growing contingent of women in leadership roles in Italy’s f 13bn wine industry. “My father did not have a son — that made things much easier,” says Antinori, who started working in the winery just out of school in 1986. “Coming from avery traditional family with a long history, it could have been an issue to think about a girl or woman working in, and possibly in the future even leading, the company. But life is such.” Traditionally, Italian winemaking, like most Italian agriculture, had been a male preserve. In the 1990s, though, women began making inroads, as young men from rural landowning families chose to pursue careers in cities. “The countryside was not on the priority list of first male children, who were going to work in finance or other situations,” says Antinori. “The countryside was given to daughters [who] showed interest. Nobody else wanted to look after it.” Now, Le Donne del Vino, or Women of Wine — founded in 1988 for the handful of women then in the wine business — has more than 1,000 members. They range from the inheritors of established family estates to critics and sommeliers, and entrepreneurs who founded their own wineries. Women’s growing influence comes as the industry confronts the impact of climate change, demands for more sustainable practices, and concerns over the next generation’s willingness to take charge of family-owned wineries. “It’s a poetic business, but it’s tough,” Antinori says. Yet she sees women bringing a greater sense “of stewardship” to the wine world. Marchesi Antinori currently produces more than 20mn bottles of wine a year, under 100 or so labels.
Fonte: Financial Times.
El `alma’ de la Place de Bordeaux.
Alma 2020 se venderá íntegramente a través de este sistema único. Es un tinto fresco, con una expresión frutal nítida y delicada, sutiles acen tos minerales, gran equilibrio y deli cioso paso por boca, pero lo que dE verdad convenció a los doce néga ciants que tendrán la responsabili dad de dar a conocer Alma 2020 er el resto del mundo, más allá de la montañas de San Vicente de la Son sierra, es la pasión con la que Benja mín Romeo habla de él. Yes que Al ma 2020, que sale hoy ala venta, Ile va el nombre de su hija, una niña quE cumplirá este mes de junio siet( años y que tiene la misma sonrisay e mismo brillo en los ojos que su pa dre, un viticultor de raza, que defien de el valor de lo auténtico. Por eso, y teniendo en cuenta quE la Place de Bordeaux es quizá el sis tema de comercialización más espe sial del mundo, este vino de Bodegas Contador, de la DOCa. Rioja, debía estar en él. Con orígenes que se remontan a ocho siglos atrás -fue creado por ingleses y holandeses en el siglo XVII-, La Place de Bordeaux concentra un mercado en el que se desenvuelven más de trescientos négociants y compradores o coleccionistas de 170 países, que hasta hace no mucho estaba restringido sólo a los mejores vinos de Burdeos. Pero la globalización es un hecho también en el mundo del vino y este método que es capaz de introducir en e mercado global las referencias mi exclusivas -su fuerza es capaz de al canzar más de 1.500 importadores en pocas horas- se abrió en el año 1998 a otras zonas productoras y hoy en él encontramos bodegas de Italia Portugal, Australia o Sudáfrica -e primer vino extranjero comerciali zado de esta forma fue Almaviva dE la añada 1996, elaborado en la bode ga propiedad del Barón Philippe dE Rothschild y Concha y Toro, en Chi le-. Pero aún son muy pocos los es pañoles que se comercializan a tra vés de él y es que son los négociant los que eligen qué y cómo quierer vender y no al revés. Uno de ellos y tras muchas pre sentaciones alas que ha acudido per sonalmente Romeo será Alma 2020 que se elabora con uva de las varie dales tempranillo (92%) y garnacha tinta (8%), aunque este bodeguero ya avisa que estos porcentajes cam biarán cada añada, dependiendo de clima y de la acidez de la uva. “Es ur vino diferente, que elaboro con liber tad, me motivay con él que me siento identificado”, reconoce Romeo, quE decidió elaborarlo cuando nació st hija y que ha tardado siete años er encontrar el ensamblaje que mejor expresara el carácter de una niña alegre y extrovertida Así, en La Place de Bordeaux se venderán las 10.000 botellas que se han producido de Alma 2020 dándole a este vino único, que tiene un precio de 120 euros, un halo de exclusividad “Quiero expresar con él el alma de San Vicente de la Sonsierra, interpretando lo que ofrecen las parcelas de distintas zonas, con diferentes altitudes, suelos, microclimas y orientaciones, buscando el equilibrio, acorde a las condiciones de cada año climático”, explica Romeo.
Fonte: Expansión.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup
A risentirci a domani.