rassegna stampa del vino di sabato 23 luglio 2022!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di sabato 23 luglio 2022!

Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.

Stiamo bevendo il cambiamento climatico.
Bordeaux 2050″, questo il titolo di una campagna pubblicitaria francese di grande successo, realizzata nel 2018 da un’importante agenzia pubblicitaria parigina con lo scopo di sensibilizzare il pubblico sugli effetti del cambiamento climatico. Non uno spot o qualcosa di immediatamente riconducibile all’advertising tradizionale ma la decisione di produrre un vino, un vero vino rosso, usando uve provenienti da territori il cui clima fosse quello previsto a Bordeaux nel 2050, appunto. Un clima più secco e più caldo, ecco quindi le tipiche varietà bordolesi—soprattutto cabernet sauvignon e merlot—provenire per la produzione di questo vino sperimentale non dalla storica regione che si sviluppa ai lati del fiume Garonna ma dal Langue doc e dal Roussillon, nel sud del paese, oltre che dalla Tunisia.

Fonte: Cibo.

La poesia delle Pianore sotto le stelle dell’Alta Maremma.
La cultura del vino in un luogo ameno e da favola del Grossetano Alla scoperta di una tenuta di 63 ettari che è anche area protetta Mood dominante: relax e full immersion nella storia e nella natura La poesia delle Pianore sotto le stelle dell’Alta Maremma di Cesare Sartori Ricordate Shangri. La, segreta e difficilmente accessibile valle himalayana immaginata quasi un secolo fa dalla fantasia di James Hilton, dove il tempo pare quasi essersi fermato, oasi di pace isolata dal resto del mondo? Bene, un Eden incantato esiste anche nell’Alta Maremma toscana: ma a differenza di quello descritto in ‘Orizzonte perduto’ non è per niente segreto né c’è da ammattire per trovarlo.

Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Weekend.

Nelle vigne altoatesine il futuro è rosa.
L’innovazione è anche un vino con soli 9 gradi, perché parzialmente dealcolato con un processo naturale indotto. Da Cantina Bolzano, un raffinato rosé base Schiava con le note fruttate del Lagrein. Per chi raggiunge di sera la zona di San Maurizio (BZ). la sede di Cantina Bolzano si staglia come un inno luminoso alla vite e a chi la lavora. Nella prima cooperativa vinicola italiana certificata CasaClima Wine ® – il sigillo per l’efficienza e l’ottimizzazione energetica – nascono vini contemporanei, che portano l’eredità di una sapienza antica. Come Rosa, un raffinato rosé hase Schiava con le note fruttate del Lagrein, presentato a Vinitaly 2022. Nato da uve cresciute a 500 metri sul livello del mare. Rosa e parzialmente dealcolato grazie a un processo naturale studiato dal team dell’enologo di casa.

Fonte: Icon.

Dialogo in rosso.
Succede raramente che si festeggi il compleanno di un vino. Perché ciò avvenga bisogna che il vino se la sia meritata sul campo, la celebrazione dei natali, e, in ogni caso, è indispensabile che si conosca la sua vendemmia di nascita. Raramente queste due caratteristiche sono associate: se di un vino si conosce esattamene l’età vuol dire che è nato ieri, e quanti sono i vini nati ieri che hanno segnato una svolta memorabile nella storia vitivinicola del loro Paese? Quasi nessuno, ma uno dei pochissimi è sicuramente il Turriga, il grande rosso che ha dato il via alla rinascita del vino in Sardegna. Giustamente, perciò, nessuno si è stupito quando la famiglia Argiolas, che lo produce, ha annunciato di voler celebrare il trentesimo compleanno di questo suo fiore all’occhiello.

Fonte: MF Gentleman.

Intervista a Fabrizio Longo e Matteo Lunelli – Power & Grace.
Due qualità in crisi s’incontrano e cercano mezzi per contrastare aggressività, cinismo, ipocrisia, autocompiacimento. -Sono anni difficili per noil., commentano. Così, con ironia e leggerezza, il Wall StreetJournal qualche settimana fa metteva a fuoco l’assoluta mancanza di gentilezza che il vivere contemporaneo ci ha portati a non rilevare nemmeno più. Ma c’è un cerchio magico che resiste. E quello di chi fa dell’attenzione per gli altri un punto di forza del proprio carattere e, sì, anche del proprio successo. Seguendo le affinità elettive della gentilezza, due top manager, Fabrizio Longo, direttore di Audi Italia, e Maneo Lunelli, presidente e amministratore delegato di Cantine Ferrari, hanno costruito un’amicizia e uno scambio di vedute su alcuni temi che fondano il luxury lifestyle dei prossimi anni.

Fonte: MF Gentleman.

Borgo Divino.
NEL CUORE DEL CHIANTI CLASSICO, IMMERSO NELLE VIGNE DELLE TENUTE FOLONARI, IL RELAIS LA PIETRA DEL CABREO È UN’OASI DI BENESSERE CHE PUNTA SULL’ENOGASTRONOMIA. NELLA TOP TEN DELLE WINE DESTINATIONS al mondo non manca mai la Toscana, patria di vini nobili, tra i più premiati, e apprezzati, a livello globale. Tra le zone più belle, sicuramente il Chianti Classico: a metà strada tra Firenze e Siena, qui il paesaggio è caratterizzato da vigneti, ulivi, borghi medievali e antichi insediamenti rurali che, sotto la visione lungimirante di imprenditori visionari, sono stati trasformati in modelli di ospitalità di charme. Come i due relais della famiglia Folonari, sulle colline di Greve in Chianti: Borgo del Cabreo, che quest’anno compie sei anni, e la Pietra del Cabreo, che invece festeggia la seconda stagione di apertura

Fonte: MF Gentleman.

In cantina – L’orgoglio di Manetti senza rivali.
Il Sangiovese Pergole Torte in purezza creato nel 1977 in testa per le quotazioni L’orgoglio di Manetti senza rivali di Cesare Pillon Quando il protagonista della puntata è uno solo, come questa settimana, l’analisi delle sue performance ha luogo mettendo a confronto 16 delle sue attuali quotazioni (2021-2022) con quelle spuntate nel 2020. Sono 18, in realtà, i millesimi del Pergole Torte con le quotazioni confrontabili, e questo vuol dire che è seguito con molta partecipazione da collezionisti e investitori. E’ infatti il primo Sangiovese in purezza creato nel 1977 nel cuore del Chianti Classico. Lo aveva realizzato Sergio Manetti, imprenditore siderurgico che per pure passione era diventato vignaiolo creando a Radda una piccola azienda, Montevertine.

Fonte: Milano Finanza.

Emilia-Romagna. Vendemmia anticipata Raccolto in netto calo.
Vendemmia anticipata in Emilia-Romagna, con lo stacco dei primi grappoli di uve precoci per le basi spumante intorno al 10 agosto. Le stime attestano un drastico calo del raccolto nelle aree collinari, dove risulta più difficile fare arrivare acqua, ma a soffrire è anche la restante viticoltura. Si stima che la flessione produttiva sarà complessivamente nell’ordine del 25-30% (con picchi fino al 50%) in collina e almeno del 10% in pianura.

Fonte: Resto del Carlino.

Troppo caldo, la vendemmia anticipata di un mese – Caldo, siccità e malattie: vendemmia anticipata e raccolto giù del 30%.
Caldo torrido e siccità costringono alla vendemmia anticipata di poco meno di un mese: cali della produzione fino al 50%. a pagina 11 Caldo, siccità e malattie: vendemmia anticipata e raccolto giù del 30% Confagricoltura: servono invasi e investimenti nella ricerca Caldo torrido, siccità anche — denunciano gli agricoltori — a causa della carenza di infrastrutture per la raccolta dell’acqua, e pure quest’anno l’Emilia-Romagna si prepara alla vendemmia anticipata di poco meno di un mese. La conseguenza è il calo della produzione che in certi casi arriva fino al 50% rispetto alla media degli ultimi dieci anni. Lo stacco dei grappoli di uve precoci per le basi spumante inizierà dunque intorno al 10 agosto.

Fonte: Corriere di Bologna.

Vendemmia il via prima di Ferragosto.
Calo delle produzioni nella fascia collinare soprattutto a causa della siccità Bologna Vendemmia anticipata in Emilia-Romagna, con lo stacco dei primi grappoli di uve precoci per le basi spumante intorno al 10 agosto. Le stime attestano un drastico calo del raccolto nelle aree collinari, dove risulta più difficile fare arrivare l’acqua, ma a soffrire è anche la restante viticoltura, minacciata dalla carenza della risorsa idrica per le irrigazioni di soccorso e da malattie della pianta sempre più invasive. «Una situazione esplosiva, che mette in allarme l’intero comparto e porterà a una netta flessione produttiva se confrontata con la media degli ultimi dieci anni, complessivamente nell’ordine del 25-30% (con picchi fino al 50%) in collina e almeno del 10% in pianura, salvo eventuali stop alle irrigazioni», dice il presidente dei viticoltori di Confagricoltura Emilia Romagna.

Fonte: Gazzetta di Modena-Reggio-Nuova Ferrara.

«Le viti resistono, il quadro non è ancora tragico».
«La carenza di piogge sta mettendo a dura prova le piante: la vite non necessita di troppa acqua, a differenza degli alberi da frutto, ma in certi casi ora servirebbe iniziare a irrigare. È davvero qualcosa di mai visto in provincia». Martino Salvetti, esperto di difesa fitosanitaria della Fondazione Fojanini, riflette sui primi effetti della siccità sui terrazzamenti retici. «La situazione non è delle migliori, ma per quanto riguarda i vigneti per ora abbiamo registrato soltanto prime preoccupazioni. Insomma, fortunatamente il quadro non si può definire ancora tragico». Ora, però, qualcosa deve cambiare, a partire dalla ripresa delle piogge, le grandi assenti di questa stagione estiva. «Basti pensare – aggiunge – che dall’inizio di luglio ha piovuto soltanto una volta, lunedì 4, per un totale di 22 mm. E questo valore rappresenta, al momento, la totalità delle precipitazioni del mese». In generale «le acque nel 2022 si confermano scarsissime.

Fonte: La Provincia Settimanale di Sondrio.

Vino e stelle cadenti Pronti ad alzare i calici.
Notte magica nei giardini della Rocca Vino e stelle cadenti Pronti ad alzare i calici Torna la manifestazione enogastronomica dedicata alla notte di San Lrenzo Quattro serate Pro loco. Degustazione di vini e prodotti tipici e osservazione delle stelle cadenti: tutto pronto per Calici di Stelle. A Carmignano, dopo due anni di stop per l’emergenza Covid, torna la manifestazione dedicata ai vini locali e alla notte di San Lorenzo. Organizzate dalla Pro Loco, le serate di Calici di Stelle saranno quattro: il 6 e 7 e il 9 e 10 agosto dalle 20 in poi nel giardino della Rocca. Le serate saranno caratterizzate da musica e intrattenimento per bambini. L’osservazione delle stelle sarà guidata dall’Osservatorio Astronomico «Margherita Hack» di Firenze mentre l’associazione Artumes si occuperà dei baby laboratori il 6 e 7 e Pandora il 9 e 10.

Fonte: Nazione Prato.

Veneto, i giorni più caldi Emergenza per i vigneti – Siccità, tutti i vigneti e l’uva sotto stress Ora serve la pioggia.
Prolungato lo stato d’allarme climatico Veneto, i giorni più caldi Emergenza per i vigneti SS I giorni più caldi. Verona tocca i 38 gradi e la Protezione Civile del Veneto, preso atto delle previsioni dell’Arpav, ha prolungato lo stato di allarme climatico per disagio fisico fino a lunedì. Il perdurare della siccità intanto mette a dura prova i vigneti in Valpolicella. II 30% della Doc non può essere irrigata. Oltre alla minaccia del fuoco sono a rischio le coltivazioni «alte» Siccità, tutti i vigneti e l’uva sotto stress Ora serve la pioggia Marchesini, Valpolicella: «11 30% della Doc non può essere irrigata Questo luglio è peggiore del 2003». La vendemmia sarà anticipata. Per il vino veronese la vendemmia 2022 è legata a doppio filo alle prossime due settimane, a causa della siccità. Una parola, quest’ultima, solitamente associata al super caldo del 2003, che dopo anni è tornata a rimbalzare coralmente giovedì al mercato al coperto di Campagna Amica nel tradizionale confronto organizzato da Coldiretti Verona con i Consorzi di tutela della provincia.

Fonte: Arena.

«Gli agricoltori lavorano oggi in perdita: serve responsabilità».
Previste rese ridotte per molte colture «Gli agricoltori lavorano oggi in perdita: serve responsabilità» •• Sono pesanti le perdite di produzioni agricole dovute alla siccità. Scrive Coldiretti: «Alte temperature e siccità hanno già provocato, a livello nazionale, danni all’agricoltura per più di 4 miliardi di euro e problemi all’ambiente, con gli incendi triplicati». «L’impatto è forte anche sulle produzioni locali», dice Alex Vantini, presidente provinciale del sodalizio. «Quest’anno si prevedono forti cali nelle rese di mais e foraggi necessari all’alimentazione degli animali, una diminuzione del 20% del latte, del 10% del grano e di addirittura il 35-40% dell’olivicoltura». Ricordando che «i vigneti, in questa fase, necessitano di acqua e che in alcune zone si deve ricorrere a irrigazioni d’emergenza».

Fonte: Arena.

«Vigneto Verona», preoccupano siccità e vendemmia.
Coldiretti: il settore comunque è in salute. I timori su clima, materie prime e manodopera in vista della raccolta velo a Siccità, carenza di materie prime (in primis, vetro trasparente per le bottiglie destinate a vino bianco e rosé) e difficoltà nel reperire manodopera per la vendemmia che si avvicina. E’ questa la sintesi dell’incontro organizzato da Coldiretti Verona «Analisi di mercato e scelte vendemmiali zozz» che si è tenuto al Mercato al Coperto di Campagna Amica con i presidenti e i rappresentanti dei Consorzi di tutela del vino veronese. Nel complesso, il «Vigneto Verona» gode di buona salute, ma è la siccità a preoccupare i produttori soprattutto nelle zone di media e alta collina. E con essa si riaffaccia un vecchio male che morde le viti, la flavescenza dorata specie sulle uve a bacca bianca.

Fonte: Corriere di Verona.

Il vigneto intelligente che risparmia l’acqua e si attiva solo col sole.
L’impianto di irrigazione, alimentato a fotovoltaico, installato a Trevignano. «Ora costruire mini bacini idrici» IL SISTEMA INSTALLATO DALLA FAMIGLIA BISOL IL CONSORZIO PIAVE: «TUTTI Cu IMPIANTI DEVONO DIVENTARE ECO- SOSTENIBILI». In una vigna da 3 ettari, l’irrigazione è a emissioni zero e il risparmio d’acqua assicurato. L’area di Trevignano, che nei mappali è classificata come Vigna vecchia, si trova in via Dei Vettorel. Qui Paolo Bisol e la figlia Isabella hanno dato vita ad un progetto innovativo, illustrato ieri alla presenza di varie autorità fra le quali Amedeo Gerolimetto, presidente del Consorzio Piave, Federico Caner, assessore regionale all’agricoltura, Elisa Pizzolato, assessore all’agricoltura di Trevignano. Qui è stato realizzato, il primo nel triveneto, il secondo in Italia, che prevede l’irrigazione all’insegna della sostenibilità ambientale.

Fonte: Gazzettino Treviso.

Attrazione tra Prosecco e Champagne: «Radici comuni».
I FRANCESI STIMANO LE BOLLICINE SUPERIORI LA DOCG INVITATA A BORDEAUX PER RACCONTARE IL PROPRIO MONDO. Prosecco Superiore e Champagne: il comun denominatore è la stima. Da Nordest a Nordovest, dalle colline trevigiane alla regione Champagne corre il filo di un interesse sempre più marcato. I francesi stimano le bollicine superiori, sono attenti al terroir e alle diverse sotto zone, al punto che la Docg è invitata a Bordeaux il 16 e 17 settembre per raccontare il proprio mondo. Ma anche i produttori trevigiani subiscono la fascinazione delle celebri bollicine d’Oltralpe. E di un marchio d’eccellenza costruito nei secoli dal lavoro dei vigneron francesi. Bolle, terroir e stile, questo è stato il filo conduttore che ha caratterizzato due incontri, organizzati le scorse settimane da Vinidea per conto del Consorzio Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG e condotti dall’esperta Daniela Guiducci, enologa e formatrice specializzata sui vini spumanti e la Champagne in particolare, con un contributo di Giuliano Boni, responsabile formazione Vinidea, mettendo a confronto la realtà transalpina dello Champagne e le recenti espressioni del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG.

Fonte: Gazzettino Treviso.

Il sole pesca l’acqua in falda così il vigneto si irriga da solo.
Progetto innovativo di Paolo Bisol, il viticoltore ex titolare della Cantina Rugger Risparmio energetico con il fotovoltaico e idrico grazie all’impianto a goccia. Un impianto fotovoltaico per alimentarne uno a goccia che irrighi le viti. È il primo nel Triveneto, il secondo in Italia a livello professionale. È stato messo a punto al podere “Vigna vecchia”, tre ettari di vigneto di glera nella campagna di Trevignano dove produrre prosecco doc. Lo ha fatto realizzare la società agricola Aletheia di Paolo Bisol, il viticoltore montebellunese che ha ceduto nel 2017 la Cantina Ruggeri mantenendo però delle funzioni a sé e alla figlia Isabella all’interno della società, e che ora ha avviato questa sperimentazione che fa da apripista per garantire l’irrigazione alle viti anche nei periodi di crisi idrica senza sprecare acqua e soprattutto in modo sostenibile. Nonostante il nome, è un vigneto giovane, giunto alla seconda estate, rigoglioso e pronto a produrre alla prossima vendemmia 100 quintali di uva per ettaro che diventeranno trai 150 e i 180 nelle future vendemmie.

Fonte: Tribuna Treviso.

Docg, una tre dopo le divisioni «Per ora le regole non cambiano».
«Centinaio ministro? Sarà sistema unico». Via libera ai droni per monitorare i danni della flavescenza A Col San Martino con “Vite in campo” si è discusso anche di rimedi alla siccità. Ben tre ore e tre quarti del Consiglio di amministrazione, ieri, al Consorzio Prosecco Docg Conegliano Valdobbiadene, ovviamente Superiore. Ma non c’è stata nessuna ricomposizione dei dissidi interni, in particolare per quanto riguarda il Codice di autoregolamentazione. Codice che, per la verità, non sarà ripeso in mano quanto meno fino al prossimo Governo, poiché gli aspetti tecnici interferiscono con quelli politici. Se dovesse vincere le elezioni il centrodestra e Gianmarco Centinaio, attuale sottosegretario, diventasse ministro dell’Agricoltura, le tre Denominazioni — Doc, Docg ed Asolo — si ritroverebbero in un sistema unico del Prosecco, con Comitati di Denominazione che rappresentano le diverse identità.

Fonte: Tribuna Treviso.

Marchesi Antinori, i dieci anni della super cantina nel Chianti Classico e la tenuta Tignanello.
La «nuova cantina» Marchesi Antinori in Chianti Classico compie dieci anni: l’apertura di questa suggestiva cattedrale del vino, nel Comune di Bargino, nelle terre d’elezione del Chianti, tra Siena e Firenze, è avvenuta nel 2012, dopo quasi un decennio di lavori. L’opera è stata realizzata dallo studio Archea, con un progetto guidato dall’architetto Marco Casamonti, allora meno che 40enne. L’effetto è una sorta di cattedrale «rovesciata» e scavata all’interno della collina, con un minimo impatto visivo sul panorama delle colline del Chianti e ampi spazi dedicati non solo a bottiglie e barrique, ma anche al museo del vino e della famiglia Antinori (“vinattieri” in Firenze dal 1385, secondo la bolla ufficiale), agli uffici, alla mostra permanente d’arte contemporanea e al ristorante «Rinuccio 1180», dedicato al capostipite della famiglia Antinori.
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Fonte: Corriere.

Barrique o anfora? Cantina che vai, affinamento che trovi – parte seconda.
Biagio Di Stefano, in Sicilia, usa le anfore perché “il vino rimane sempre fresco”. Luisa Anselmi, in Veneto, al 70 per cento affina in acciaio, “l’inox per noi – spiega – è davvero importante”. Andrea Daldin, in Toscana, è assolutamente per la botte in legno “per lo scambio di ossigeno che dà”. Continua il viaggio fra le cantine d’Italia.

Fonte: Repubblica TV.

Calici di Stelle in Abruzzo con tanti eventi in cantina.
Per tutti gli amanti del buon vino Agosto è il momento di Calici di Stelle, uno degli eventi estivi più importanti nel panorama enoturistico internazionale: cantine, castelli, piazze e interi borghi in tutta Italia letteralmente invasi da migliaia di winelovers tra venerdì 29 Luglio e e lunedì 15 Agosto per vivere esperienze enoiche uniche sotto il cielo stellato del belpaese.

Fonte: VDG Magazine.

Vino, le quotazioni delle bottiglie top: gli indici vinicoli da seguire.
Come cresce il valore del vino di qualità nel corso degli anni e dei decenni? Esistono veri indici vinicoli in grado di fornire a prima vista lo specchio dell’andamento delle quotazioni dei vini migliori al mondo. Osservando lo storico degli ultimi tre decenni di quotazioni, si nota come il vino di alta qualità – in media – abbia fatto registrare una rivalutazione annua del 10%: seguendo gli indici “vinicoli” di Liv-Ex (ideati sulla logica degli indici azionari), negli ultimi 25 anni, gli indici relativi ai grandi champagne, ai top Borgogna e Bordeaux e ai migliori vini italiani e mondiali sono cresciuti tra il 500% e il 400%. I grafici riportati in questa pagina sono tratti dalle pubblicazioni di Liv-Ex.

Fonte: Corriere della Sera.

Investire in vino, il nuovo bene rifugio (senza tasse): le bottiglie, rare e non, su cui puntare.
In tempi difficili per la finanza tradizionale, la terra (e i suoi frutti più prestigiosi) tornano d’attualità. Il vino, per esempio. Buono non solo per allietare le nostre serate, ma anche come investimento para-finanziario. Con Borse in crisi, recessione alle porte, materie prime impazzite, inflazione alle stelle, oro e preziosi in altalena (per non dire del tracollo del Bitcoin et similia), si riscopre un vecchio adagio: il vino non solo migliora invecchiando, ma acquista valore, anche dal punto di vista economico. Almeno per le bottiglie migliori e più rare. Con il non trascurabile vantaggio, essendo il vino un bene deperibile e non uno strumento finanziario, di risultare un investimento esente da tasse.

Fonte: Corriere della Sera.

Battuta d’arresto per l’export vino made in Italy. Bene spumanti.
L’export vino italiano chiude il primo quadrimestre in positivo, con i volumi esportati a +1,1% (653 mln di litri) e un corrispettivo di 2,3 miliardi di euro (+12,6% il trend in valore, condizionato però dalla crescita dell’inflazione). Da aprile però fa registrare: “Un’inversione di tendenza dovuta anche all’escalation di costi di energia, trasporti e materie prime in grado di influire mediamente per circa il 30% sul prodotto finito” afferma il segretario generale Uiv, Paolo Castelletti. Secondo l’Osservatorio di Unione italiana vini (Uiv), che ha elaborato i dati rilasciati nei giorni scorsi da Istat, è ancora fortissimo il traino della tipologia spumanti, i cui volumi destinati all’estero sono incrementati nel periodo di circa il 15% a fronte di un calo dell’1% dell’imbottigliato fermo e frizzante. Inoltre, il mese di aprile ha segnato la prima contrazione negli ordini di quest’anno, sia in valore (-1%) che soprattutto a volume (-11%), con segni meno sia per gli spumanti (-4%) che per gli imbottigliati (-13%) e lo sfuso (-9%).

Fonte: Corriere del Vino.

Vino dell’Etna, dal vulcano all’incanto blu dei fondali marini.
Presentato a Catania il progetto di ricerca sull’affinamento in mare del vino etneo, lanciato dalla start-up Orygini in partnership con l’Università di Catania e l’Area Marina Protetta Isole Ciclopi. Precorritrici dell’iniziativa le aziende Benanti e Passopisciaro, insieme alla giovane distilleria Volcano Gin. Mare e vino: un legame d’amore inscindibile che evoca forti emozioni e stuzzica la nostra curiosità. Già in epoca greco-romana si riponevano le uve in mare per farle appassire più velocemente o si miscelava l’acqua marina con i grappoli essiccati al sole per favorirne la maturazione.

Fonte: Adnkronos.

“Linea Verde Estate” torna nei territori del vino italiano, tra Bolgheri e la Costa degli Etruschi.
La prossima puntata è “un viaggio in una terra antica di forti femmine tra viti, forteti e onde di passioni” da Livorno a Grosseto. C’è anche WineNews. Una “terra antica di forti femmine, tra viti, forteti e onde di passioni”, in un viaggio tra Livorno e Grosseto, in Toscana, attraverso importanti territori del vino come Bolgheri e la Costa degli Etruschi, tra vigneti sul mare, storiche cantine e vini-icona, ma anche buona tavola e materie prime simbolo di biodiversità a partire dal pesce, borghi di minatori e necropoli etrusche, immersi in una natura bellissima e selvaggia: ecco la protagonista della prossima puntata di “Linea Verde” su Rai Uno (24 luglio, ore 12:20), la storica trasmissione che, dopo i successi della stagione invernale, prosegue il racconto dell’Italia “terra delle meraviglie” andando alle “radici del buono” con Angela Rafanelli e Peppone.

Fonte: WineNews.

Vite, uva da tavola apirena e uva da vino per spumantizzazione: la ricerca avanza.
L’innovazione varietale al centro del talk show di Agrilinea 19 luglio scorso con i ricercatori del Crea-Ve di Turi, il Consorzio Nuvaut e la Rete Italian Variety Club. La ricerca sull’individuazione di nuove varietà di uve da tavola apirene e la resistenza ad alcune patologie e al cambiamento climatico per piante più performanti e sostenibili è sempre più importante ed è un risultato ottenuto grazie a un confronto continuo fra pubblico e privato. È quanto emerso dalla trasmissione televisiva “Uva da tavola apirena & uva da vino per spumantizzazione da vitigni autoctoni pugliesi” organizzata da Agrilinea lo scorso 19 luglio.

Fonte: AgroNotizie – Image Line.

“228mila euro per la promozione del vino ligure”, annuncia il vicepresidente regionale Piana.
La Giunta regionale, su proposta del vicepresidente con delega all’Agricoltura Alessandro Piana, ha reso disponibili oltre 228mila euro nella campagna vitivinicola 2022/2023, per la promozione dei vini liguri nei Paesi extra UE. “L’alta qualità dei nostri vini e la necessità dei produttori di conquistare fette crescenti di potenziali acquirenti oltreconfine – spiega l’assessore Alessandro Piana – convergono verso rinnovate misure che garantiscano l’accesso ai mercati internazionali con strumenti competitivi ed efficaci. La chiarezza del bando e il costante lavoro degli Uffici Regionali sapranno rendere ancora più snella l’adesione dei produttori. Lo stanziamento, nel dettaglio, vede 114 mila euro circa destinati a progetti regionali e la medesima quota per progetti multiregionali con partecipazione della Regione Liguria”.

Fonte: Riviera Time.

STAMPA ESTERA

Un vino español en el ‘top ten’ de la élite mundial.
El vino de Marqués de Murrieta obtiene cien puntos Parker en una cata vertical. “Nos da impulso para seguir haciendo las cosas con la misma ilusión y empeño que hasta ahora” La bodega española suma cien puntos Parker en las añadas de 1904,1919, 1934,1959 y 1964. “Ha sido la mejor cata de mi vida”; “es maravilloso ver como una de las bodegas más tradicionales mantiene la calidad produciendo vinos de clase mundial” o “es la madre de todas las catas” Con estas palabras definía Luis Gutiérrez, crítico del equipo de Robert Parker, considerado el más influyente del mundo, la última histórica cata vertical que ha realizado de Castillo Ygay, un vino que elabora la bodega española Marqués de Murrieta. Yes que gracias ala obtención de los cien puntos Parker en las añadas de 1904, 1919, 1934, 1959 y 1964, dicha referencia de la D. O. Ca. Rioja entra directamente en el top ten de la élite mundial del sector. De hecho, es la única representante española en estos primeros puestos de un ránkingque dominan bodegas francesas y estadounidenses. Marqués de Murrieta que aparece así y con Castillo Ygay como una de las más destacadas de la última guía The Wine Advocate, propiedad de la Guía Michelin, ha recibido los cien puntos Parker en ocho ocasiones y se posiciona como el séptimo vino del mundo en acumular la máxima puntuación sólo por detrás de emblemáticas marcas como las francesas Hermitage L’Ermite Blanc, Petrus, Côte-Rôtie La Landonne, Cote Rotie La Mouline y Hermitage Le Pavillon y el vino estadounidense Schrader Cellars Old Sparky. Tras ella, otras referencias de reconocimiento mundial como Cote Rotie La Turque (Francia), Château Cheval Blanc (Francia), Harlan Estate (EEUU), Spottswoode Cabernet Sauvignon (EEUU), Château La Mission HautBrion (Francia), Château La Fleur (Francia), Château d’Yquem (Francia), Château Latour (Francia). “Siento una tremenda emoción al ver cómo un vino nuestro llega a lo más alto de la calidad mundial tras muchísimos años de esfuerzo.

Fonte: Expansión.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.

A risentirci a domani.