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Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di sabato 27 maggio 2023!
Le news di oggi, sono state offerte da QuidQuid Srls strategie tecniche commerciali per potenziare il tuo business.
In Armenia vino e guerra sono senza tempo.
In Armenia vino e guerra sono senza tempo È il paese dove sono state trovate le tracce più antiche di vinificazione. Oggi il suo panorama enologico è in pieno mutamento L’azienda agricola Zulal, della giovane Aimee Keushguerian, è emblematica del rinascimento in corso Ma la sua storia si intreccia anche alle ultime recrudescenze del conflitto con Azerbaigian Frontiere II vigneto di Zulal fa anche da confine militare con l’Azerbaigian a qui ai prossimi dieci anni ivini armeni cambieranno moltissimo». A sostenerlo è la fondatrice di Zulal Wines, una giovane cantina armena che coniuga tradizione e modernità in un paese schiacciato tra il desiderio di divenire una democrazia moderna e la perenne minaccia di una guerra con l’Azerbaigian.
Fonte: Cibo.
Aperitivo, nasce il primo osservatorio italiano.
Lo spritz è preferito dal 46% degli intervistati, seguito dal vino (19%) e dalle delizie della mixology (16% dei rispondenti). 7PM.fun ha presentato i dati dell’Osservatorio sulle usanze degli italiani in merito a uno dei rituali più amati.
Fonte: Italia Oggi.
Château d’Yquem, bene le piccole.
Le mezze bottiglie hanno registrato alle aste un aumento di valore di quasi il 3% Château d’Yquem, bene le piccole di Cesare Pilon hâteau d’Yquem è l’unico premier cru di Bordeaux che alle aste ha nelle mezze bottiglie il suo formato speciale di maggior successo: nella tabella di questa settimana, per esempio, è stato necessario selezionarele 16 quotazioni attuali più interessanti nel confronto con quelle del 2021 perché a disposizione cene sono 29. Questa sovrabbondanza vuol dire che dopo l’emergenza sanitaria provocata dal Covid-19 ristoranti, alberghi e trattorie sono tornati a funzionare a pieno ritmo.
Fonte: Milano Finanza.
I vini di Antonella Corda nella scia della grande tradizione sarda.
La Sardegna continua a stupirci per la qualità dei “nuovi” vini, anche delle cantine che hanno un filo diretto con la tradizione. è il caso della Cantina Antonella Corda di Serdiana, nel basso Campidano, a pochi chilometri da Cagliari, è per tanti aspetti un’azienda emblematica dello stato di salute davvero incoraggiante della viticoltura sarda. Tre generazioni di una famiglia di viticoltori, , ma ad Antonella sono bastati poco più di dieci annidi attività per farsi strada in un palcoscenico di non facile accesso. Con studi solidi alle spalle e una passione per la vigna, ereditata dalla madre Maria e dal nonno Antonio, per lei la scelta di coltivare è stata quasi obbligata. Sempre coadiuvata dal marito Christian, nei 40 ettari di tenuta, di cui 15 vitati, hanno puntato sulle uve autoctone (Cannonau, Vermentino e Nuragus), alle quali vengono dedicate attenzioni accurate, con propensione alla sostenibilità sia in campagna sia in cantina.
Fonte: Sport Week.
“Beviamo romagnolo” La vicinanza ai vignaioli colpiti dall’alluvione.
Eventi e raccolte fondi per sostenere la produzione locale Da Ais e Slow Food Italia al Wein tour di Cattolica nel week end. Molte cantine romagnole sono in ginocchio per il maltempo, e allora il mantra diventa uno solo: beviamo romagnolo per sostenerle. Mentre si moltiplicano le raccolte fondi, il mondo del vino, come quello del cibo, attiva anche altre azioni di solidarietà. Als Romagna Saranno i Sangiovese delle Sottozone della Romagna, i protagonisti dell’evento “Piacere Sottozona”, in programma martedì 30 maggio all’Hotel Best Western Plus Tower di Bologna. Una giornata di degustazione dedicata ai winelovers e agli addetti ai lavori organizzata a quattro mani da AIS Emilia e AIS Romagna, i cui ricavati andranno in beneficenza ad Agenzia per la Sicurezza Territoriale e Protezione Civile dell’Emilia-Romagna.
Fonte: Corriere Romagna La Settimana.
Tenute Dettori I vini autentici di una famiglia di pastori sardi.
Le viti dell’azienda protette da venti ettari di bosco «Non seguiamo il mercato, ma la nostra cultura». «Siamo una famiglia di pastori e agricoltori che produce vini autentici, originali e territoriali dall’inizio del Novecento. Noi non seguiamo il mercato, produciamo i vini che piacciono a noi, vini della nostra cultura, vini della Romangia di Sorso Sennori. Sono ciò che sono e non ciò che vuoi che siano». La storia di Tenute Dettori comincia da qui, ossia da quella che suona come una dichiarazione d’intenti molto chiara, che tracciai il perimetro di una realtà vitivinicola che il vino lo fa davvero per passione e, soprattutto, seguendo la propria personalità. Partiamo dall’areale, quello situato nell’estremo nord ovest della Sardegna, nella Romangia del Logudoro, luogo “dorato” fra Sassari e Castelsardo, dove Tenute Dettori è custode del cru “Badde Nigolosu”.
Fonte: Corriere Romagna La Settimana.
Spergola sempre più protagonista Un nuovo brut di Venturini Baldini amplia la linea Cadelvento.
Quattro caste lla Venturini Baldini- storica tenuta biologica di Quattro Castella – prosegue il progetto di valorizzazione del territorio delle colline emiliane e dei suoi vitigni storici e amplia la linea Cadelvento con uno spumante brut ricavato con uve Spergola. Il Cadelvento Blanc di Spergola, Dop dei Colli di Scandiano e Canossa, si va ad aggiungere al pluripremiato Cadelvento Rosé, lambrusco spumante da uve sorbara. La tenuta produce già da tempo un bianco fermo ottenuto con lo stesso storico vitigno, (Ters Spergola) ed ora ha deciso di offrirlo anche nella versione spumante, sicuramente più familiare ai consumatori. «I nostri vini sono tutti interpreti alti del nostro territorio tramite la scelta di vitigni autoctoni e storici della nostra terra e la scelta di metodi di vinificazioni innovativi.
Fonte: Gazzetta di Reggio.
La cultura del vino nel weekend lungo di Cantine aperte – Parte il weekend lungo di Cantine aperte” Tutta la cultura del vino da scoprire in 78 tappe.
antine Aperte compie trent’anni con un’edizione da tre giorni. Al consueto fine settimana, oggi e domani, si aggiunge quest’anno pure lunedì 29 maggio. Per festeggiare la trentesima edizione l’iniziativa viene prolungata fino a lunedì fra degustazioni, visite guidate, concerti e cene Parte il weekend lungo di “Cantine aperte” Tutta la cultura del vino da scoprire in 78 tappe Da Trieste a Pordenone, coinvolti agriturismi e ristoranti per il cibo abbinato ai calici. Cantine Aperte compie trent’anni con un’edizione da tre giorni. Al consueto fine settimana, oggi e domani, il Movimento Turismo del Vino Friuli Venezia Giulia, presieduto in regione da Elda Felluga, aggiunge pure lunedì 29 maggio, nell’operazione di promozione sul territorio di 78 cantine del Friuli Venezia Giulia. Partiamo dai trent’anni. Festeggiati nel 2022 perché tanti erano quelli del Movimento Turismo del Vino nazionale, mentre nel 2023 al traguardo arriva pure l’associazione Fvg.
Fonte: Messaggero Veneto.
Le proposte dei produttori pontini e l’enoturismo.
Visite, degustazioni e possibilità di pranzare Oltre alla degustazione di tutti i vini, così come negli ultimi anni, nella Tenuta Pietra Pinta, di proprietà della famiglia Ferretti, si potrà anche pranzare presso il ristorante aziendale. Invece nella cantina Casale del Giglio, oltre a visitare la stessa cantina, si potranno degustare i seguenti vini: il Petit manseng 2021, l’Antinoo 2021 il Petit verdot 2021, il Tempranijo 2020, il Madreselva 2018 e il Sauvignon 2022. Vini che verranno offerti in abbinamento con snack salati monodose. II Movimento del turismo de? vino è un’associazione no profit che, sin dalla sua nascita, è impegnata a promuovere la cultura del vino attraverso visite dirette nei luoghi di produzione.
Fonte: Latina Oggi.
Alla scoperta del vino Torna “Cantine aperte”.
L’evento Oggi e domani porte aperte agli enoturisti anche in terra pontina Aderiscono Tenuta Pietra Pinta di Cori e Casale del Giglio a Le Ferriere L’evento enoturistico più importante d’Italia. Organizzato dal Movimento del turismo del vino, “Cantine Aperte” si svolge dal 1993 ed è una manifestazione che, oltre a far conoscere l’enogastronomia dei territori, punta a diffondere la cultura del bere consapevole tra i giovani e la valorizzazione del vino come simbolo di un preciso stile di vita. La trentesima edizione si svolge oggi e domani, dalle 10.30 alle 18.30. All’evento partecipano ogni anno oltre mille produttori italiani. Nel Lazio, si terrà solo in sei cantine, di cui due della provincia di Latina: l’Azienda agricola Casale del Giglio de Le Ferriere e la Tenuta Pietra Pinta di Cori. Queste invece le altre quattro cantine laziali: l’Azienda agricola “Cantina del Tufaio” di Zagarolo, la Tenuta “Le Quinte” di Monte Compatri, l’Azienda agricola Casale del Marchese di Frascati e l’Omina Romana di Velletri.
Fonte: Latina Oggi.
Volastra, i viticoltori festeggiano i 50 anni della Doc Cinque Terre.
Scoprire vini e viticoltori, e festeggiare i 50 anni della Doc Cinque terre: oggi alle 15.30 i viticoltori delle Cinque Terre hanno organizzato a Volastra un appuntamento per far conoscere vino e valori dietro alle proprie etichette. Un evento unico per incontrare i viticoltori delle Cinque Terre riuniti nell’antico borgo di Volastra, sopra Manarola. Con il calice alla mano, appositamente serigrafato, sarà possibile addentrarsi in un percorso itinerante, incontrare i produttori e assaggiare il frutto del loro lavoro. L’appuntamento è il primo di una serie di eventi in programma per i festeggiamenti dei 50 anni della Doc Cinque Terre, la produzione simbolo del territorio stesso.
Fonte: Nazione La Spezia.
Degustazioni doc a «Cantine aperte».
Iniziativa Tra le vigne Alla rassegna aderiscono 28 cantine lombarde Degustazioni doc a «Cantine aperte» Una vera festa del vino: questa è la due giorni di «Cantine Aperte» in Lombardia, iniziativa (in sintonia con il resto d’Italia) cui aderiscono 28 cantine della regione. Rappresentative di varietà diverse, come Franciacorta, Colli Morenici Mantovani, Lambrusco Mantovano, Lugana, Oltrepò Pavese, Ronchi Varesini, San Colombano al Lambro, Valcalepio, Valtellina e Valtènesi. Oggi é domani, chi è curioso di assaggiare e comprare vini dal produttori può acquistare biglietti per 5 o g degustazioni nella prima cantina scelta per la visita (prezzi ao e 3o euro), che potrà esaurire in altre aziende coinvolte. Dice Carlo Pietrasanta, presidente lombardo del Movimento Turismo del Vino, di cui «Cantine Aperte» è una manifestazione consolidata.
Fonte: Corriere della Sera Milano.
L’alcol fa male alla salute Vino, rivolta per le etichette II Consorzio: «Siamo allibiti».
L’Irlanda impone l’indicazione sui rischi del consumo Mojoli: «Il problema esiste, ma così si fa allarmismo» • Vino, ma anche birra, oltre che superalcolici, come le sigarette. L’Irlanda sceglie la via in qualche modo già imboccata per i pacchetti di chi fuma e impone per legge che sulle etichette degli alcolici siano riportati il contenuto calorico e i grammi di alcol presenti nel prodotto, oltre alle avvertenze sul rischio di consumare alcol durante la gravidanza, piuttosto che quello di sviluppare malattie del fegato e tumori mortali. La norma entrerà in vigore solo il 22 maggio 2026, dopo un periodo di transizione di tre anni, ma l’allarme tra gli altri Paesi europei, nel Governo Meloni secondo cui si tratterebbe di un attacco al vino italiano e tra i produttori è già alto. II timore è che la via indicata da Dublino possa poi essere allargata a tutta l’Unione.
Fonte: La Provincia Settimanale di Sondrio.
In alto i calici con i nostri vini.
L’evento Oggi e domani la 3lesima edizione di Cantine Aperte In alto i calici con i nostri vini MORODER: «INTEGRARE L’ENOTURISTA CON L’AMBIENTE» arte oggi la due giorni di “Cantine Aperte”, la manifestazione giunta alla trentunesima edizione attesa dagli amanti del vino e dai curiosi che vogliono poter visitare le cantine e conoscere da vicino i vini della propria regione. Lontani dai saloni e dalle fiere di settore, il progetto, portato avanti dal Movimento Turismo del Vino, è ormai un appuntamento immancabile per coniugare turismo, passione per il vino, ospitalità e amore per la propria terra.
Fonte: Corriere Adriatico Ancona.
Torna Calicity e quest’anno sarà a Porta Sale.
Da via Passeri si sposta alle vie Castelfidardo Mazzolari e Mosca La presentazione di Calicity ieri mattina in Comune. “Calicity. L’estate in un sorso”, il festival dedicato ai produttori vitivinicoli di Pesaro e Urbino, cambia via e nel cuore del centro storico si sposta da via Passeri a Porta Sale, il centro commerciale naturale di via Castelfidardo, via Mazzolari e via Mazza, con un ricco programma di musica, incontri, presentazioni di libri, immagini della Pesaro antica e momenti di studio a tema, sabato 3 giugno, dalle 18 alla mezzanotte. «La città è pronta ad accogliere tante persone- ha detto il sindaco Matteo Ricci – e Calicity, uno dei primi eventi post alluvione insieme a Caprile Illuminata, ne è la dimostrazione».
Fonte: Corriere Adriatico Pesaro.
‘Calicity’, l’estate tutta in un sorso Così il vino si mescola alla cultura.
L’evento concentrato il 3 giugno, a porta Sale. Giochi, libri, il duello tra i bicchieri locali e nazionali Coinvolti anche gli studenti del S.Marta. Sono 24 i punti di assaggio di altrettante cantine della provincia. Quattro degustazioni a 15 euro, che danno diritto aun buono sconto di 10% per i negozi della zona «La città è in ordine e turisticamente pronta ad accogliere tante persone da tutta Italia e dall’estero – ha detto il sindaco Matteo Ricci – e Calicity, uno dei primi eventi post-alluvione insieme a Caprile Illuminata, ne è la dimostrazione». II sindaco Matteo Ricci interviene alla presentazione di «Calicity. L’estate in un sorso» e ricorda che il peggio è passato: «In questi giorni abbiamo continuato a mettere in evidenza l’esigenza di avere degli indennizzi per i danni che ha causato il maltempo della scorsa settimana.
Fonte: Resto del Carlino Pesaro.
A Moncalieri, tra vini e rose.
II Giardino delle Rose del castello di Moncalieri ospita dalle 17 il “Salone dei Vini” che celebra l’incontro fra i prodotti tipici di Moncalieri e i vini del salone della EnoWeek, alla scoperta di grandi produttori da tutta Italia nel segno della sostenibilità, fra storia, cultura ed enogastronomia.
Fonte: Repubblica Torino.
“ReWine”, la passione per questa terra Riccardo Boggio “vignaiolo dell’anno”.
24 ragazzi, un’unica, grande passione per il territorio canavesano e i suoi vini; idee innovative, progetti condivisi, sogni da realizzare. L’associazione Giovani Vignaioli Canavesani è ben rappresentata dall’immagine che è il loro simbolo: mani unite in una stretta vigorosa, che sancisce un patto di amicizia e solidarietà Ragazzi pieni di entusiasmo, che hanno creato 24 nuove aziende vitivinicole e intendono trasformare il Canavese in un territorio da visitare e da gustare. “ReWine Canavese, evento dedicato ai grandi vini del Canavese e non solo…”, alla terza edizione, il più famoso dei loro appuntamenti, organizzato da Gian Marco Viano, Vittorio Garda e Gualtiero Onore, ha riunito esperti e operatori – Mario Pojer, Mateja Gravner, Marta Rinaldi, Anna Ciccarone e Alessandro Moretti – per condividere esperienze e parlare di innovazione.
Fonte: Risveglio Popolare.
A Chieri un weekend dedicato al Freisa e alla gastronomia.
Nel fine settimana Chieti torna protagonista con la 13 esima edizione di «Di Freisa in Freisa», la manifestazione organizzata dal Comune e dal Consorzio del Freisa di Chieri e Collina Torinese per rendere omaggio al vino locale e per promuovere le eccellenze gastronomiche e culturali del territorio. In programma degustazioni, abbinamenti enogastronomici, spettacoli e iniziative per un pubblico di ogni età. Una vetrina importante per il Freisa di Chieti, che nel 2023 festeggia 50 annidi marchio Doc. Un vitigno ormai riconosciuto e apprezzato anche al di fuori dei confini regionali e nazionali, nel segno della qualità produttiva e del rispetto verso l’ambiente.
Fonte: Stampa Torino.
Chi l’ha detto che il Primitivo è solo rosso?.
Continua la serie dei vini «per niente facili, così poco allineati». Questa volta parliamo del vino ideato da Bruno Garofano e seguito in vigna e in cantina da suo figlio Gabriele, alias «Gaso Garofano» e da sua sorella Mariangela che tutti assieme formano l’azienda Antico Palmento a Manduria. Se vi aspettate il rosato connotato da profumi di fragola e lampone e peggio ancora da «big bubbles», cascate male. Perchè qui non c’è nulla di banale e di scontato, niente di eccezionale, ma un semplice, corretto e godibile rosato fuori dagli stereotipi così in voga in questi ultimi anni.
Fonte: Corriere del Mezzogiorno Puglia.
Viaggio tra i cinque sensi tra vino e bellezze artistiche.
Canosa, incontro Fidapa Young e Uici a Loconía. «Punti di vista, un viaggio tra i cinque sensi alla scoperta della bellezza»: questo l’evento Young della Fidapa Canosa, con la Fidapa di Trani, Corato e llJnione Italiana Ciechi e Ipovedenti, previsto oggi, alle 18, alla cantina Petroni Vini, a Loconia. Dopo i saluti di Ludovica Zoccali rappresentante nazionale Fidapa, e le presidenti Fidapa Annalisa D’Introno (Distretto Young Sud-Est), Claudia Vitrani (Canosa), Francesca Di Ciommo (Corato), Raffaella Facondi (Frani), e del sindaco Vito Malcangio, interventi di Antonio D’Introno, artista di Corato, Giuseppe Simone dirigente Uici, Luigi D’Onofrio Uici Corato, Roberta Ieva, architetto e Maria Angela Petroni, assessore alle politiche sociali.
Fonte: Gazzetta della Bat.
La Vieste en rose, il 1° giugno arrivano vini rosati Falcone: “Inauguriamo la stagione estiva” .
II primo giugno Vieste diventa protagonista del turismo estivo con La Vieste en Rose, la kermesse enologica che celebra i vini rosati e il connubio perfetto con arte, musica e divertimento. La manifestazione nasce con l’intento di creare un percorso coinvolgente di gusto e cultura tra i principali brand di vino. Ai banchi d’assaggio non solo cantine pugliesi ma, perla prima volta quest’anno, anche produttori provenienti da ogni parte d’Italia che giungeranno a Vieste per promuovere sua maestà, il rosato. L’iniziativa, giunta alla quarta edizione, rappresenta ormai un momento atteso per tutti i viestani e i visitatori, provenienti dalle città limitrofe e dal resto della regione, ma anche dall’ Italia intera.
Fonte: L’Attacco.
“La Vieste En Rose”, la kermesse enologica che celebra i vini rosati.
La perla del Gargano protagonista del turismo estivo “La Vieste En Rose”, la kermesse enologica che celebra i vini l’osati Il primo giugno Vieste diventa protagonista del turismo estivo con “La Vieste En Rose”, la kermesse enologica che celebra i vini rosati e il connubio perfetto con arte, musica e divertimento. La manifestazione nasce con l’intento di creare un percorso coinvolgente di gusto e cultura tra i principali brand di vino. Ai banchi d’assaggio non solo cantine pugliesi ma, per la prima volta quest’anno, anche produttori provenienti da ogni parte d’Italia che giungeranno a Vieste per promuovere sua maestà, il rosato.
Fonte: Quotidiano di Foggia.
Il primo brindisi Onori al Chianti Apre la mostra.
Oggi alle 18 il taglio del nastro dell’edizione 65 I visitatori troveranno il paese in festa per nove sere. Inizia oggi uno dei più prestigio si eventi enogastronomici e culturali dell’anno in Toscana. Questa attesissima esposizione, dedicata al vino e alla cultura de Chianti, si terrà fino al 4 giugno nel centro di Montespertoli «Aspettiamo i visitatori per ber€ un bicchiere di Chianti insieme» annuncia il sindaco Alessio Mugnaini invitando tutti, stasera alle 18, al taglio del nastro della Mostra del Chianti numero 65. Sa ranno presenti illustri ospiti, tre cui personalità del vino e delle istituzioni locali. Durante la cerimonia di apertura, interverranno, oltre al sindaco Mugnaini e Valentina Canuti consigliere comunale con delega allo sviluppo rurale; Giulio Tinacci, presidente dell’Associazione Viticoltori di Montespertoli; Ri tano Baragli, vicepresidente consorzio Chianti e Ivan Giorgio Tarzariol, presidente Assoenologi Toscana.
Fonte: Nazione Empoli.
«Cantine aperte» compie 30 anni. Pranzi nelle vigne e degustazioni «Modo per anticipare le tendenze».
La presidente del Movimento turismo del vino Toscana: «Si tratta di una ricchezza per noi produttori». Dal Brunello di Montalcino al Chianti Classico, dal Vino Nobile di Montepulciano all’Orcia passando perla Vernaccia di San Gimignano. Sono alcuni dei grandi vini nel territorio senese che si potranno degustare oggi e domani in occasione di Cantine Aperte, l’evento del Movimento Turismo del Vino che quest’anno festeggia 30 anni. Un traguardo molto importante per un appuntamento che coinvolge cantine di tutta Italia e che ha fatto la storia dell’enoturismo. E il territorio senese, con la sua storia, i suoi prodotti di eccellenza, la grande tradizione enologica, sarà protagonista di questa due giorni speciale. Tante le iniziative promosse dalle cantine: dai pic nic alle visite in cantina, dal trekking al pranzo nei vigneti.
Fonte: Nazione Siena.
Perugia – Un intero week end con 52 cantine aperte – La grande festa di Cantine aperte.
Un weekend che tutti gli amanti del vino aspettano, segnato in agenda con il circoletto rosso o nelle note dell’iPhone, è arrivato. Oggi e domani … [continua a pagina 5 ] Oggi e domani degustazioni e attività in 52 aziende che producono vino. Attese oltre 20 mila presenze la grande festa di Cantine aperte L’intero kit costa 7,50 euro Dubini: “L’evento va e il ricavato andrà a favore nella direzione della sostenibilità della Fondazione Airc e del bere consapevole” segue dalla prima pagina Nicola Uras … saranno all’insegna di Cantine aperte, l’evento che abbraccia tutta l’Italia e che in Umbria vede 52 produttori di vino aprire le loro cantine per le degustazioni (e non solo). Un’edizione speciale perché il Movimento turismo del vino, l’associazione organizzatrice che annovera oltre 1.000 fra le più prestigiose cantine italiane, compie 30 anni (Cantine aperte invece ne compie 31).
Fonte: Corriere dell’Umbria.
Brindisi al Palio del Chiaretto Degustazioni e musica diffusa.
Inaugurata la 18a edizione della manifestazione: presente una tensostruttura per trecento persone sidente del Consorzio tutela vino Bardolino per Fabio Dei Micheli. Sotto l’arco d’ingresso anche le forze dell’ordine dell’Arma dei carabinieri, della Finanza e il comandante della Polizia locale. «Il Palio è stato migliorato di anno in anno», ha sottolineato De Beni, ringraziando chi negli anni ha portato avanti l’evento e chiamando per un giusto tributo Gabriele Zorzi e Fabio Pasqualini. Uno degli elementi del Palio è la proposta musicale trasi punti. L’intrattenimento musicale itinerante è animato dalla Storyville Street Band e dalla Pepper Jazz Street Band. La sfilata delle Confraternite del Bardolino domani sarà invece arrompagnata dalla Filarmonica Bardolino fino alla nomina delle due nuove ambasciatrici del Chiaretto: Silvia Nicolis e Sara Mafficini.
Fonte: Arena.
Cantine aperte oggi e domani otto aziende in provincia tutti gli eventi in programma.
Degustazioni e assaggi, intrattenimenti e visite tra botti e vigneti A Stra il gala di beneficenza “Guardando le stelle” con Lionello Cera Cantine aperte oggi e domani otto aziende in provincia tutti gli eventi in programma CantineAperte, in programma oggi e domani, raggiunge i trent’anni di vita. Sono 530 le cantine d’Italia pronte a far vivere agli appassionati e non solo due giorni tra botti e vigneti. Nel Veneziano aderiscono otto aziende: Borgo Stajnbech e Cantina Augusta di Pramaggiore, Casa Paladin e Tenuta Polvaro di Annone, La Frassina di Caorle, il Miglio Rosso di Pierangelo Colla a Jesolo, Mazzolada di Portogruaro e Tessère di Noventa di Piave. Per tutte è consigliato prenotare. Intanto domani Villa Pisani a Stra è pronta ad aprirsi per il gala di beneficenza “Guardando le stelle” organizzato dalla Fondazione Giovanni Leoni.
Fonte: Nuova Venezia.
Intelligenza artificiale A Pieve nasce l’idea del master universitario – «Un master sull’intelligenza artificiale».
A Pieve il più importante festival digitale italiano. Masiero: «Sfruttare l’innovazione per il turismo e la gastronomia» Un Master universitario incentrato sull’intelligenza artificiale e sui risvolti paralleli nel turismo ed enogastronomia dell’Alta Marca. Per ora è un’idea, una proposta ambiziosa. S’è fatta largo, ieri pomeriggio, a Villa Brandolini a Solighetto, nell’evento “Digitalmeeton the hill”, inedita anticipazione del più importante festival digitale italiano – promossa dalle Fondazioni Fabbri e Comunica, partner Tribuna di Treviso con il Gruppo Gedi – incentrata sulle colline del Prosecco patrimonio Unesco. Rassegna che avrà il clou, con eventi in contemporanea in tutta Italia, dal 23 al 28 ottobre. «Questa è l’epoca dei saperi mescolati e fluidificati, il digitale impone un apprendimento continuativo», esordisce Roberto Masiero, coordinatore comitato scientifico Fondazione Fabbri e già professore ordinario Iuav, «l’intelligenza artificiale è il futuro, sarà imprescindibile per qualsiasi settore.
Fonte: Tribuna Treviso.
Marketing territoriale, la sfida del consorzio Prosecco Doc.
Un accordo di marketing territoriale, che per dirla con le parole del sindaco Mario Conte, «ha cominciato a far sapere anche agli altri quanto bravi e belli siamo. Mentre prima ce lo dicevamo solo tra noi». È quello rinnovato quest’anno dal Consorzio del Prosecco doc, con il comune di Treviso e Ryanair. Un piano da 200 mila euro, il cui obiettivo è un orizzonte di viaggiatori che conta 15 milioni di indirizzi, ovvero tutti quelli che gravitano attorno alle principali rotte Ryanar collegate al Canova, quelli che hanno o non hanno mai avuto a che fare con Treviso ma sono entrati nel circuito della compagnia irlandese. I primi dati sulla campagna hanno già fatto segnare un aumento medio delle prenotazioni del 14% nella prima fase (quella per far conoscere la possibilità di volare su Treviso), e del 16% nella seconda (quella più mirata alla promozione delle bellezze locali).
Fonte: Tribuna Treviso.
CANTINE APERTE 2023.
Con Cantine Aperte 2023 iniziano i festeggiamenti per un anno speciale: Il Movimento Turismo del Vino compie 30 anni. Intenso calendario di iniziative e appuntamenti dedicati all’anniversario. Anteprima Cantine Aperte con gli influencer, il fine settimana atteso e festoso del 27 e 28 Maggio, il nuovo logo simbolo di un percorso vincente e la Community degli Amici del Movimento. Il tutto all’insegna del bere in modo responsabile, “messaggio in bottiglia” condiviso con Wine in Moderation. Un anno speciale per il Movimento Turismo del Vino che compie 30anni, iniziato nel migliore dei modi e ricco di appuntamenti. A partire dal primo evento storico e irrinunciabile, Cantine Aperte, che quest’anno si svolgerà nel fine settimana del 27 e 28 Maggio in tutta Italia. E proprio un mese prima di Cantine Aperte, durante il Vinitaly del 1993, nasceva il Movimento Turismo del Vino, grazie ad un’intuizione, un’idea ambiziosa e lungimirante di un gruppo di vignaioli. Dalla sua fondazione il Movimento si è presto trasformato in una realtà di riferimento in cui tradizione, cultura, divulgazione e passione hanno dato vita a un brand unico e riconosciuto a livello mondiale.
Fonte: Movimento Turismo del Vino.
“Vini Sotto le Stelle”: un’esperienza enologica tra le eccellenze di Sardegna.
Dal Cannonau al Cagnulari passando per il Carignano, il Monica di Sardegna, il Vermentino di Gallura e il Nuragus di Cagliari. Queste e tante altre le eccellenze isolane enologiche protagoniste della quinta edizione di “Vini Sotto le Stelle” in programma, con il patrocinio del Comune di Cagliari, nel Corso Vittorio Emanuele II sabato 27 e domenica 28 maggio 2023. Dieci le cantine che proporranno le degustazioni nei vari stand allestiti nel cuore del capoluogo sardo, ai quali si uniranno gli artigiani locali con le loro produzioni. Espositori al lavoro già dalle 10:00 di sabato con le loro produzioni artigianali mentre per le degustazioni il via ufficiale arriverà alle 18:00. La giornata di domenica, invece, avrà inizio alle 10:00 per entrambe le attività.
Fonte: S&H Magazine.
Casata Mergè, secoli di vino che sbarcano in America.
«L’America ama il vino italiano. E noi amiamo l’America». Ha gli occhi che brillano Massimiliano Mergè mentre sogna il suo Sogno Americano. Dopo secoli di vino, la Casata che porta il suo nome è finalmente pronta per realizzarsi anche altrove. Quattro generazioni per una famiglia storica, e per un’azienda in continua e adesso addirittura brusca evoluzione. Decine di premi, innumerevoli soddisfazioni professionali, ma anche personali. E di colpo una missione: destinazione Stati Uniti.
Fonte: Il Mattino.
Vino e salute al Monferrato Wine Festival. Mai bere vino a digiuno?
Buona la prima per il Monferrato Wine Festival – Monferrato Identity (20/21 maggio) , l’evento, organizzato dal Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato all’interno del Castello medievale di Costigliole d’Asti. Tanto che la promessa è quella di farlo diventare un appuntamento annuale per raccontare a pubblico, operatori del settore e stampa i molteplici volti di questo territorio, tra masterclass, showcooking e incontri con i produttori. E non è mancata neppure la solidarietà. Il Consorzio ha, infatti, annunciato che stanzierà una somma di denaro per aiutare le famiglie colpite dall’alluvione in Emilia-Romagna.
Fonte: Gambero Rosso.
Il vino della settimana: Wiston Churchill, la cuvée di champagne più prestigiosa del mondo.
A produrla è Pol Roger, maison fondata nel 1849 dall’omonimo rampollo di famiglia, le cui etichette divennero in poco tempo amatissime dagli inglesi, compresa la Corona. Oggi, da sei generazioni, la maison è ancora di proprietà della famiglia del fondatore. Tra le etichette più esclusive c’è proprio la cuvée dedicata al grande politico inglese. Nata ufficialmente nel 1975, a dieci anni dalla morte dello statista, viene lanciata sul mercato dopo un affinamento di 9 anni. Un blend segreto di Pinot Noir, che prevale, e Chardonnay: al naso profumi di mandorle, croissant e lievi note agrumate, in bocca ricco e cremoso. E l’abbinamento? Ne parliamo con Elisabetta Desana, chef del Caffè dell’Orologio di Torino.
Fonte: Repubblica TV.
Vino: fine settimana con Cantine Aperte.
Il programma delle regioni, dove trovare tutte le informazioni. A organizzare la kermesse di due giorni è il Movimento Turismo del Vino. In oltre 530 cantine di 15 regioni italiane è tutto pronto per dare il via a Cantine Aperte, l’evento storico firmato MTV che porta con sé un calendario ricco di appuntamenti imperdibili nelle giornate del 27 e 28 maggio. Un anno davvero speciale che vede il Movimento Turismo del Vino soffiare su 30 candeline, per celebrare tre decenni di enoturismo, storie di amore per la terra e passione per il vino, valori che da sempre contraddistinguono quella che oggi è la community di riferimento dell’enoturismo. Un’avventura che coinvolge sempre più cantine dello stivale, unite dal piacere dell’accoglienza e dal desiderio di far vivere un’esperienza coinvolgente e indimenticabile, andando incontro alle sempre più evolute esigenze dell’enoturista del terzo millennio.
Fonte: Corriere dell’Economia.
Concorso nazionale del Vermentino assegna 60 medaglie, 5 al top.
Con 60 medaglie assegnate la terza edizione del Concorso enologico nazionale del Vermentino, autorizzata dal ministero dell’Agricoltura della sovranità alimentare e delle foreste, patrocinato dalla Regione Sardegna, dal comune di Quartu Sant’Elena, dall’agenzia regionale Laore e da Coldiretti Sardegna, va in archivio con la serata del Gran Galà del Vermentino, e la proclamazione dei vincitori presso l’ex Convento dei Cappuccini nel cuore di Quartu Sant’Elena (Cagliari) Su 154 campioni in gara, ufficialmente anonimizzati nel concorso presieduto dal toscano Pierpaolo Lorieri, la percentuale dei partecipanti delle aziende sarde è stata del 65% circa, il restante 35% aziende non sarde, per la maggior parte toscane e liguri. Un 10% delle aziende partecipanti, hanno iscritto campioni da agricoltura biologica certificata. Sul podio dei vincitori sessanta etichette che si sono guadagnate, secondo il giudizio delle cinque commissioni di esperti, 5 Gran Medaglia d’Oro, e 55 Medaglia d’Oro.
Fonte: ANSA.
Marchesi Frescobaldi ha comprato Poggio Verrano.
Marchesi Frescobaldi si espande nella Maremma grazie all’acquisizione di Poggio Verrano, una realtà vitivinicola situata nella zona costiera della Toscana meridionale nata nell’anno 2000 e già forte di canali di esportazione in tre diversi continenti. L’acquisizione, stando a quanto lasciato trapelare dalle due aziende interessate, è stata condotta in un clima di grande intesa; tant’è che la famiglia Bolla, proprietaria di Poggio Verranno, ha affermato di avere riscontrato in Marchesi Frescobaldi dei valori comuni di ricerca della qualità e produzione di vino di grande eccellenza. È bene notare, per di più, che Poggio Verranno è di fatto la seconda realtà vitivinicola della Maremma Toscana a entrare nel già ampio portafoglio di Marchesi Frescobaldi dopo Tenuta Ammiraglia.
Fonte: Dissapore.
Bottiglie di vino recuperate dall’alluvione: in vendita ancora infangate a scopo solidale.
Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior e dal fango risorge il vino e il destino di un’azienda. L’imprenditore riminese Yuri Scarpellini, come tanti in queste giornate, ha deciso di aiutare chi si trova in seria difficoltà a causa dell’alluvione. Con gli amici del Rimini Rugby si è recato più volte in un una azienda vinicola di Forlì, collaborando anche al recupero di tante bottiglie di vino finite sotto quintali di fango. “Ci siamo rimboccati le maniche fino a tarda sera raccogliendo tantissime bottiglie di vino – racconta – sparse in tutti i campi allagati adiacenti all’azienda …descrivere quello visto sul campo è difficile un vero disastro”. Al termine della prima giornata di lavoro ha un’idea: “distribuire a livello nazionale la bottiglia di vino romagnolo DOC – racconta – in tutta Italia e all’estero ma con la caratteristica che le bottiglie siano come sono state raccolte con ancora il fango addosso Ho telefonato a Rosa Fanti, romagnola doc di Santantarcangelo, moglie di Carlo Cracco, e le ho proposto di aiutarmi a distribuire sui suoi canali web questa idea. Rosa ci ha messo 20 secondi a dirmi ok”.
Fonte: Altarimini.it.
Vino: alla pugliese Marzia Varvaglione la presidenza Agivi.
Marzia Varvaglione è la nuova presidente di Agivi, l’Associazione giovani imprenditori vinicoli. Classe 1989 e già vicepresidente nel mandato in scadenza di Violante Gardini Cinelli Colombini, la business developer e direttore marketing and sales dell’omonima azienda di famiglia è stata designata all’unanimità oggi alla guida dell’Associazione dei giovani imprenditori vinicoli italiani tra i 18 e 40 anni di Unione italiana vini dal neo-eletto Consiglio direttivo. La presidente ha poi nominato Tommaso Canella (Casa Vinicola Canella Spa) e Vittoria Rocca (Angelo Rocca & figli) vicepresidenti. “Sono onorata e felice – ha commentato Varvaglione -, pronta a mettermi a lavorare con la squadra di Agivi con cui opereremo in continuità con le precedenti presidenze. Voglio ribadire l’impegno prioritario di Agivi per la sostenibilità, nel senso più ampio e duraturo che, nella sua declinazione francese di durabilité, ci invita a impegnarci per tracciare una strada che abbia valore anche nel futuro.
Fonte: ANSA.
Crescono le giacenze di vino nelle cantine italiane.
Crescono le giacenze di vino nelle cantine italiane. Gli ultimi dati indicano un incremento di oltre 2,5 milioni di ettolitri di vino rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. La situazione di squilibrio di mercato riguarda in particolare alcune Regioni (Abruzzo, Puglia e Sicilia) e alcune Do/Ig da nord a sud, in particolare per i vini rossi. Occorre dunque valutare la situazione di mercato al fine di prevedere delle misure e degli interventi straordinari per far fronte alla contrazione dei volumi di vendita sia sul mercato interno che su quelli esteri. Coldiretti sta sollecitando a livello nazionale e comunitario un pacchetto di norme di flessibilità e la possibilità di attivare interventi straordinari per favorire il riequilibrio del mercato. Nello specifico si richiede che la situazione di crisi possa essere considerata causa di forza maggiore in caso di mancato mantenimento degli impegni progettuali connessi con le misure Ocm consentendo un allungamento dei tempi di realizzazione degli investimenti e nella gestione e durata delle autorizzazioni per gli impianti vitati.
Fonte: Il Punto Coldiretti – Giornale di informazione per le imprese del sistema agroalimentare.
STAMPA ESTERA
Chianti, une renaissance toscane.
LE CHIANTI REGAGNE PEU A PEU son ascendant sur les papilles contemporaines après avoir été longtemps apprécié puis dédaigné. Rarement vin italien n’a été aussi populaire que lui, puis aussi mal-aimé. Mais depuis une poignée d’années, les amateurs redécouvrent ses qualités. En 2016, ce sont deux Américains, Bill Nesto, lauréat du prestigieux Master of Wine, et Frances Di Savino, qui lui écrivent une ode, Chianti Classico (éditions University of California Press) dans lequel on peut lire : « C’est un paysage intemporel que l’on admire dans une peinture de la Renaissance. C’est une terre de châteaux, de chapelles, de clochers, de fermes, de collines, de chines, de cyprès, d’oliveraies et de vignobles. C’est un lieu authentique qui a donné naissance à un vin emblématique… aussi appelé chianti. » l’appellation chianti est un territoire vaste de 15 500 hectares de vignes, qui représente 44 % de la superficie des AOC de la Toscane. Elle englobe des aires précises de production parmi lesquelles Arezzo, Florence, Pise, Pistoia, Prato et Sienne. Soit 110 millions de bouteilles annuelles produites par quelque 2 650 structures viticoles dont les ventes ont connu une croissance de 6 % en 2022 par rapport aux trois années précédentes, marquant le regain d’intérêt des consommateurs. En France, c’est timidement, toutefois, que l’appellation italienne ressort sur les tables. Et elle n’a plus guère recours aux traditionnelles fiasques ventrues recouvertes de paille. Importateur de vins italiens en France pour la société MIG Distribution, qu’il a créée, Martin Charmoy n’importe que deux références de chianti parmi sa quarantaine de références italiennes : « Les Français n’ont pris conscience que très récemment du regain qualitatif des vins italiens. Le chianti a une réputation de vin rustique. Pourtant, il a bien évolué depuis l’époque des fiasques. Ces flacons qui contenaient le tout-venant du chianti ont donné une mauvaise réputation à l’ensemble des vins de la région. Franchement, ces vins, qui n’étaient pourtant pas représentatifs de leur appellation, ont traumatisé les consommateurs, qu’il n’est pas aisé de reconquérir. » C’est par le haut que le chianti regagne les faveurs. Des trois-étoilés français osent à nouveau en proposer à leur clientèle curieuse. « Quand on me dit “chianti”, c’est comme quand on me dit “bordeaux”, il y a plusieurs réalités derrière chacun de ces mots », explique Youri Soltys, qui a créé avec sa compagne, Emma Hayes, et l’Italien Bernardo Conticelli la société d’importation de vins italiens Bere Bene, il y a sept ans. « En France, le vin de Barolo, par exemple, reçoit immédiatement une adhésion qualitative, ce qui n’est malheureusement pas le cas du chianti, qui demande a être expliqué et goûté.
Fonte: M Le Magazine du Monde.
A Verone, la grand-messe de Bacchus.
EST SITUÉ PRÈS DE L’ENTRÉE DE LA FOIRE, mais on ne s’y introduit pas comme dans un moulin. Une fois sacrifié aux contrôles de sécurité, il faut patienter quelques minutes à côté d’un massif de fleurs tricolores, le temps que l’espace se libère et qu’un carabinier nous autorise à pénétrer dans une grande pièce plongée dans l’obscurité, où trônent deux chefsd’oeuvre absolus de l’histoire de la peinture, placés sous la garde vigilante d’une demi-douzaine d’hommes en uniforme : à gauche, Le Jeune Bacchus de Guido Reni, un des joyaux du Musée Pitti, à Florence, et à droite, le Bacchus du Caravage, conservé dans la même ville mais sur l’autre rive de (Arno, dans la galerie des Offices. Annoncée tambour battant par les organisateurs de la 55e édition du salon Vinitaly, qui s’est tenue à Vérone (Vénétie) du 2 au 5 avril, la venue de ces deux invités d’honneur, financée par l’assureur Generali, n’est pas allée sans provoquer des grincements de dents, mais le gouvernement italien, d’ordinaire plus frileux, a appuyé l’idée avec enthousiasme. Après tout, il n’en fallait pas moins pour soutenir la campagne pour l’inscription de la cuisine italienne au Patrimoine mondial de l’Unesco et célébrer le retour du grand public après les restrictions liées à la pandémie. Et puis comment mieux souligner que le vin, en Italie, est un fait culturel établi depuis toujours? Mobiliser le patrimoine du pays pour assurer le rayonnement commercial de son secteur viticole… Si les gouvernements successifs des années 2010 n’ont eu de cesse de chercher à s’appuyer sur les richesses culturelles de l’Italie pour en faire des moteurs de croissance, allant jusqu’à réunir la culture et le tourisme dans le même ministère durant les années Renzi, jusqu’alors nul n’était allé aussi loin. Face aux critiques des associations de défense du patrimoine, le ministre de l’agriculture, Francesco Lollobrigida – pilier de Fratelli d’Italia (extrême droite) -, a revendiqué sans états d’âme la paternité de cette idée : « C’est une chose qui attire, qui réunit le vin et la culture, tout en racontant ce qu’il y a á l’intérieur d’un produit, le vin.» Autrement dit : ce qui est bon pour le vin italien est bon pour l’Italie et il n’y a pas de mal à ce que des chefs-d’ceuvre inestimables soient employés à accroître le prestige de Vinitaly, qui revendique fièrement le statut de «plus grande manifestation dédiée au vin au monde ». La «plus grande », vraiment? Certes, l’édition 2023 peut se targuer d’avoir rassemblé plus de 93 000 visiteurs tandis que les deux poids lourds du secteur, WineParis e Vinexpo, porte de Versailles, et ProWein, à Düsseldorf, n’en ont accueilli que 35 000 à 40 000 en février et mars. Mais le salon de Vérone, contrairement à ses concurrents, n’est pas une manifestation réservée aux professionnels, ce qui rend les chiffres difficilement comparables.
Fonte: M Le Magazine du Monde.
Blanc singulier, le goût du champagne de deman.
LA MAISON RUINART ADAPTE SA PRODUCTION AU RÉCHAUFFEMENT CLIMATIQUE AVEC UNE NOUVELLE CUVÉE. EXPLICATIONS. En Champagne, nul ne doute plus du réchauffement climatique. «R faut observer l’évolution de l’insolation, des températures et des précipitations, explique Frédéric Panaïotis, le chef de cave de Ruinart. Ces trois éléments ont un impact sur la composition des baies, la maturité et I’évolution organoleptique.» Ici, la température moyenne sur une année a augmenté de 1,3`C en trente ans. L’observation de l’évolution de l’indice de Hugiin – qui prend en compte les températures de plus de 10’C t’ill., avril au 30 septembre – montre que la région est passée durant la même période d’un climat frais à tempéré_ « Durant les armées les plus fraîches d’aujourd’hui, le raisin mûrit mieux que durant les années classiques d’il y a six décennies, commente Frédéric Panatotls. La fleur de la vigne peut maintenant apparaítre fin mai. Avant, on la voyait plutdt sortir durant la tmisieme semaine de juin. » Parmi les années les plus ensoleillées des trois dernières décennies, on compte deux années récentes, 2018 et 2022. En revanche, aucune évolution nette ne se dessine en ce qui concerne les précipitations. Conséquences de ces différents phénomènes : las vendanges ont commencé dès le mois d’août à quatre reprises durant les sept dernières années. « La vraie inquiétude concerne la diminution de la durée moyenne décennale entre la pleine fleur et la récolte qui est passée d’une moyenne de quatre-vingt-quinze jours dans les années 1990-2000 à quatrevingt-sept fours récemment. Cela change l’équilibre des vins. » Par ailleurs, les jus ont gagné r en alcool et l’acidité est en baisse. De la même faon, les composés phénoliques – la couleur, les tanins, l’oxydation -, évoluent. Aucun ajout de sucre Dans le vignoble de Ruinant, presque chaque année, quelques parcelles sont marquées par ce changement. Cette évolution, aujourd’hui circonscrite à une surface limitée du vignoble, pourrait toucher une part plus importante des vignes à l’avenir. Fort de ce constat, Rutnart a isolé ces vins présentant un profil différent, une maturité aromatique plus poussée, plus de rondeur, « qui représentent moins de 5 % de la récolte», précise le chef de cave. L’idée : les utiliser pour créer une nouvelle cuvée baptisée Blanc singulier. «I.a réflexion a commencé en 2015. Nous nous sommes innés en 2017. Le premier millésime est une esquisse. D’ailleurs, on ne peut le déguster qu’a Reims.» En revanche, le millésime 2018 constitue la vraie première version. « 201R est vraiment une année typique de ce que nous vivrais avec le réchauffement climatique. Pour nous, il s’agissait vraiment de rester dans un univers champagne b partir d’une base différente. » 2018 est constitué de 20 /, de vin de réserve issu du 2017.
Fonte: Figaro.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup
A risentirci a domani.