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Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di venerdì 19 maggio 2023!
Le news di oggi, sono state offerte da QuidQuid Srls strategie tecniche commerciali per potenziare il tuo business.
Il belle epoque di Séverine oltre il clima.
Perrier-Jouët e la “viticoltura rigenerativa” Abito nero e camicetta bianca con una facciola, Séverine Frerson (nell’illustrazione qui sotto) sembra la sodale di una congregazione. È la chef de cave, la signora della cantina, di Perrier-Jouët, la maison di Belle Epoque, celeberrima etichetta floreale. Ma è anche la prima donna del vino a parlare dei vini che progetta e costruisce avendo come faro il cambiamento climatico. All’ultimo Vinitaly, in una masterclass fuori dell’ordinario, ha diviso le annate dello Champagne Belle Epoque (2007, 2008, 2011, 2013, 2014) secondo i tempi della vendemmia dettati dall’aumento delle temperature. L’assemblaggio è identico: prevalenza di Chardonnay, poi Pinot Noir e Meunier. Anche la delicatezza (che per Séverine ricorda «la grazia del garofano, motivo emblematico dell’Art Noveau») è ricorrente.
Fonte: Corriere della Sera 7.
Weekend di assaggi per conoscere meglio le etichette francesi.
Ha un potere evocativo perché ci parla di seduzione, leggerezza, classe. Non di lusso impossibile: al primo Francia Wine Festival si può scoprire il mondo dello Champagne, e di altri nettari pregiati, a costi abbordabili. La mostra mercato organizzata da Arte del Vino, in collaborazione con Petit Vigneron, invita a scoprire 7o vini rappresentativi delle 13 zone vinicole del Paese. Tutti di piccoli produttori, dalla Bretagna alla Normandia, dalla Provenza alla Loira, dalla Borgogna, all’Alsazia e Bordeaux. Con i classici di Francia, avranno ampio spazio i vini bio, sempre più richiesti dal mercato.
Fonte: Corriere della Sera Milano.
La vite è meravigliosa – Val d’Oca, il Prosecco delle «rive».
Una storia stilisticamente particolare quella di Val d’Oca nel variegato e numericamente enorme mondo del Prosecco. Non accontentandosi semplicemente di fare il vino italiano più venduto nel mondo, l’azienda di Valdobbiadene fina dalla fine degli anni Novanta persegue un’idea di eleganza che passa anche per la scelta di imbottigliare i vini di maggiore prestigio in bottiglie nere satinete, scelta premiata dal mercato che ha contribuito anche a fornire una precisa identità, ciò che certamente non guasta. Ma a me interessa soprattutto il contenuto delle bottiglie. Val d’Oca è una realtà attenta alla sostenibilità e molto sfaccettata, che ha il suo vanto nella gestione di 9 delle 43 «rive» dell’area del Prosecco Superiore, owero le colline scoscese che segnano il panorama del territorio e che danno vita ai prodotti più temperamentosi.
Fonte: Giornale.
Intervista a Alessandro Binello – Quadrivio, nuovo fondo per il Made in italy.
La posta è raddoppiata e stiamo valutando cinque investimenti:-, annuncia a MFF il ceo Binello. E cli 500 milioni il target di raccolta di questa realtà, che si propone di replicare i successi di Gcds e Dondup. ==Inaugureremo una sede a Parigi per poterci dedicare anche ai brand internazionali ma legati Ancora una scommessa sull’eccellenza tricolore. Ma questa volta la posta è più alta. Dopo i successi messi a segno dal fondo Made in Italy con brand come Dondup o Gcds, Quadrivio group è pronto a dare il via a un altro round di investimenti attraverso il nuovo fondo Made in Italy 2. «II primo aveva una liquidità di 300 milioni di euro, questo ha un target di raccolta di 500 milioni», ha spiegato a MFF Alessandro Binello, ceo e co-fondatore della società di private equity. Che con questo investimento fa il bis nel settore dell’alto di gamma tricolore, focalizzandosi dalla moda al design, dal beauty al foodewine.
Fonte: MF Fashion.
Amarone, accordo tra consorzio e produttori.
Chiuso il contenzioso tra il Consorzio perla Tutela e la società famiglie storiche Giorgio dell’Orefice Scoppia finalmente la pace in Valpolicella, la terra dell’Amarone. Il Consorzio per la Tutela dei Vini Valpolicella e la società Famiglie Storiche hanno definito ogni contenzioso pendente relativo all’utilizzo della Docg “Amarone della Valpolicella” e si sono ripromessi d’ora in avanti di agire, ciascuno per quanto di propria competenza, per lo sviluppo la tutela e la promozione dell’Amarone e degli altri vini della Valpolicella. Si chiude così una querelle esplosa nel 2009 quando un gruppo (allora erano io cantine poi diventate nel tempo 13) in polemica con la gestione della denominazione decisero di uscire dal Consorzio di tutela e fondare l’Associazione delle famiglie dell’Amarone d’Arte. Una rottura che fece rumore visto che ha coinvolto brand celebri sui mercati internazionali: da Allegrini a Masi, da Bridalgara a Musella, da Tommasi a Tedeschi, da Speri a Zenato. Da qui nacque però il passaggio alle carte bollate.
Fonte: Sole 24 Ore.
Cantine 30 anni.
Traguardo importante per Cantine Aperte, l’ormai tradizionale manifestazione organizzata dal Movimento turismo del vino presieduto dall’imprenditrice Elda Felluga. Il “compleanno” sarà celebrato sabato 27, domenica 28 e, proprio per l’importante occasione, anche lunedì 29 maggio. Un appuntamento, quello di lunedì, pensato soprattutto per i visitatori e gli ospiti austriaci che sempre amano trascorrere la Pentecoste in Friuli anzi in Friuli!, nell’Adriatische Küstenland: von Wien zum Wein! Cantine Aperte è stato presentato ieri sera all’Emotion hall del Tiare Village. Saranno 78 le cantine, rappresentative di tutto il territorio del Friuli Venezia Giulia, pronte ad accogliere appassionati enoturisti dall’Italia e dall’estero, con tre giorni di iniziative per raccontare il variegato mondo vitivinicolo regionale: visite in cantina, degustazioni, laboratori sensoriali, escursioni guidate tra i vigneti, picnic in vigna, musica ed eventi ecosostenibili.
Fonte: Messaggero Veneto.
Prodotti 2.200 ettolitri di olio extravergine d’oliva.
Le alte temperature del 2022 hanno favorito una quantità abbondante Prodotti 2.200 ettolitri di olio extravergine d’oliva. Sono circa 2.200 gli ettolitri (220 mila litri) di olio extravergine d’oliva prodotti in Friuli Venezia Giulia nel 2022, secondo i dati diffusi dall’Ersa. Una coltivazione, quella dell’ulivo, che sta prendendo sempre più piede anche in regione, soprattutto nelle zone del Cividalese, del Tarcentino e anche sul Carso. Ciò si traduce in 20 mila quintali di olive raccolte (produzione totale fra chi produce per uso casalingo e chi invece, anche lo commercializza). Una quantità che è considerata eccellente anche per l’assenza — dovuta alle elevate temperature che sono state registrate nel corso della passata stagione — della cosiddetta “mosca delle olive”, che se attacca la pianta può compromettere parzialmente o totalmente il raccolto.
Fonte: Messaggero Veneto.
Torna “Cantine aperte” e festeggia i trent’anni con un giorno in più.
Presentata l’edizione 2023 della manifestazione: dal 27 al 29 maggio 78 realtà di tutto il territorio regionale apriranno le porte ai visitatori Torna “Cantine aperte” e festeggia i trent’anni con un giorno in più. Torna “Cantine aperte”, e per festeggiare l’edizione del trentesimo compleanno si regala un giorno in più sul calendario, aggiungendo la giornata del lunedì – il 29 maggio – a quelle consuete del sabato e della domenica, ossia 27 e 28 maggio. E questo anche con il pensiero rivolto ai tanti turisti austriaci che come d’abitudine trascorreranno nella nostra regione la festività della Pentecoste. È questa la principale novità illustrata ieri all’Emotion Hall del centro commerciale Tiare Shopping di Villesse, dove è stata presentata l’edizione 2023 dell’evento organizzato dal Movimento Turismo del Vino del Friuli Venezia Giulia con il supporto della Regione e di numerosi sponsor privati, tra i quali Civibank..
Fonte: Piccolo.
Maenza Castrum Vmum Rassegna dei vini e dei prodotti.
Al via Organizza l’Associazione culturale “La Macchia” di Sezze L’evento sabato e domenica nella cornice del Castello Baronale Vini, soprattutto. Ma anche prodotti tipici del territorio. Domani e domenica prossimi si svolgerà a Maenza, nel Castello Baronale, la prima edizione della rassegna enologica Castrum Vinum. È organizzata dall’Associazione culturale “La Macchia” di Sezze con il patrocinio della Regione Lazio, la Provincia di Latina e il Comune di Maenza. Oltre ai vini della provincia di Latina (in particolare, quelli delle Cantine Prosseda di Prossedi e della Valle dell’Usignolo di Sermoneta), protagoniste dell’evento saranno anche le etichette delle cantine Bersano di Nizza Monferrato, Citra Vini di Ortona, Aziende agricole Pighin di Pavia di Udine, Martino V di Genazzano e Vespa Vignaioli per passione di Manduria.
Fonte: Latina Oggi.
Conto alla rovescia per Mare&Mosto.
L’ottava edizione della nota manifestazione domenica 21 e lunedì 22 all’ex Convento dell’Annunziata Conto alla rovescia per MareeMosto Due giorni, costellati di conferenze, workshop e degustazioni dedicati al vino e all’olio liguri. Domenica 21 e lunedì 22 maggio torna a Sestri Levante, all’ex Convento dell’Annunziata, “MareeMosto – Le Vigne Sospese”, la manifestazione organizzata da Ais (Associazione Italiana Sommelier) Liguria dedicata al vino, all’olio e ai sapori del territorio ligure. L’evento è organizzato in collaborazione con Comune di Sestri Levante, Regione Liguria e Mediaterraneo Servizi. Giunta all’ottava edizione, la manifestazione torna in grande stile con due giornate costellate di conferenze, workshop e degustazioni per un pubblico di appassionati e di settore. Quattro padiglioni dedicati al vino ligure, all’olio, alla gastronomia e a un ospite extra territoriale e oltre 80 produttori vitivinicoli, a rappresentare le 8 Denominazioni di Origine Controllata presenti in Liguria.
Fonte: Nuovo Levante.
«Prezzi dei vini da far crescere troppi abbandonano i vigneti».
L’allarme è stato lanciato all’incontro all’enoteca di Broni organizzato da Assolombarda Fabiano Giorgi, coordinatore della filiera agroalimentare: «Oltrepo unito per tutelare i marchi» «Prezzi dei vini da far crescere troppi abbandonano i vigneti». ‘ Oltrepo del vino unito. Ora lavoriamo per dare maggiore remunerazione ai viticoltori». È questo il messaggio uscito dall’incontro di ieri all’Enoteca regionale di Broni, organizzato da Assolombarda, nell’ambito delle celebrazioni di Pavia capitale della cultura d’impresa 2023. Un focus sul vino e sul «modello Oltrepo» con Fabiano Giorgi, coordinatore della filiera agroalimentare di Assolombarda e presidente del Distretto del vino, e con il giornalista e gastronomo Paolo Massobri.
Fonte: Provincia – Pavese.
Fiera del Vino e annullo postale I cinquant’anni della Virtus.
Domani e domenica l’evento, attese migliaia di persone Per la Pallacanestro un annodi festeggiamenti. Più avanti anche un libro. Un brindisi, quest’anno più che mai, alla salute della Virtus Pallacanestro Cermenate, per le celebrazioni dei suoi 50 anni di attività. E molti appuntamenti ancora arriveranno nei mesi a venire, compreso un libro che ripercorre questo mezzo secolo. Domani e domenica, invece, torna l’appuntamento con la Fiera del Vino, giunta alla dodicesima edizione, che è stata in grado di richiamare migliaia di visitatori ogni anno che, ancora una volta, proporrà oltre 50 aziende vinicole provenienti da tutta Italia che esporranno i propri vini, da degustare ed acquistare. «Un appuntamento nato quasi per scherzo – spiega il vicepresidente della Virtus Luca Rumi e che si è trasformato in un’occasione di socializzazione, di promozione di un atteggiamento responsabile nel consumo di alcool e anche nella nostra più importante iniziativa di finanziamento».
Fonte: Provincia Como.
Un calice diverso per ogni tipo di vino.
Ogni vino andrebbe servito in unappositotipodi bicchiere. Ovviamente, per rispettare quellechesono le regole più minuziose di servizio, bisognerebbe avere una collezione di bicchieri dalle forme più svariate. Con il cambiare della forma, cambiano le sensazioni olfattive, gustative e retronasa l i. Cos i la scelta del calice diventa una parte importante della degustazione. Queste le indicazioni generali: -banditi i bicchieri colorati, la degustazione inizia dagli occhi e proprio perquesto la trasparenza del cristalloèfondamentale. La luminosità esalta i riflessi del vino – i calici devonoavere il gambo perché il contatto tra mani e bicchiere andrebbe a modificare la temperatura del vino – un bicchiere non va riempito ad oltre un terzo del la sua capacità, cosi sarà possibi lefar roteare agevolmente il vino.
Fonte: Provincia Como.
La 12a “Fiera del Vino” Si brinda a Cermenate.
Una selezione prestigiosa di espositori e cantine La 1 2a “Fiera del Vino” Si brinda a Cermenate Nata dal l’entusiasmo di un gruppo di giovani della Virtus Pallacanestro Cermenate, la Fiera del Vino ha raggiunto, nel l’arco di dodici anni, una notevole popolarità, tanto da diventare un’appuntamento di grande richiamo per intenditori del buon bere e non solo. Lafiera infatti non sarà soltanto l’occasione per degustare ed acquistare i vini delle cantine più prestigiose d’Italia, ma è fatta anche di tanti eventi collaterali per creare quello spirito di convivialità tipico della cultura enologica ed enogastronomica. Buon vino dunque, proposto dagli oltre 50 espositori presenti in fiera, ma anche olio,f ormaggi, salumi e punti di ristoro che accolgono il visitatore con golose specialità.
Fonte: Provincia Como.
“Vie dei crotti” Il distretto rinuncia ai soldi.
Chiavenna La Regione finanzia solo il 10% invece del 50% e i Comuni sono costretti a lasciare il progetto Finisce in soffitta il progetto “Le vie dei crotti”, il distretto del commercio della Valchiavenna, con il suo carico di investimenti per 1,3 milioni di euro. I Comuni partecipanti, tutti quelli della valle con l’eccezione di Novate Mezzola, hanno deciso di rinunciare al finanziamento arrivato da Regione Lombardia Una rinuncia motivata dal sindaco di Piuro, ente capofila, Omar Iacomella come una decisione inevitabile: «Purtroppo il nostro progetto è finito in fondo alla graduatoria Regione Lombardia ha deciso di finanziare tutti i progetti e il nostro presentava carenze nella documentazione». «In particolare alcune delibere di giunta di alcuni Comuni impossibilitati per l’assenza del segretario comunale.
Fonte: Provincia Sondrio.
Le magiche terre del vino – Monferrato Wine Festival cento sfumature di vino.
Tredici pennellate di colore, dal rosso scuro al giallo intenso, disegnano i contorni di un territorio che è sempre di più brand internazionale. Sono le Docg protagoniste del primo Monferrato Wine Festival — Monferrato Identity, organizzato dal Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, sabato e domenica al Castello di Costigliole. Trentatré aziende con oltre 100 etichette racconteranno le colline del vino con tutte le sfumature fatte di storia, tradizione e innovazione. I banchi d’assaggio saranno accompagnati dalle masterclass guidate da Andrea Dani, sommelier e docente dell’Ais. «Il Festival che portiamo a battesimo rappresenta una novità e una sfida — spiega Filippo Mobrici, presidente del Consorzio che ha affidato l’organizzazione dell’evento alla società internazionale Sodexo e al patron del Merano Wine Festival – il nostro obiettivo è rappresentare le molteplici anime di questo territorio, eterogeneo ma unito nel proporre prodotti di qualità assoluta.
Fonte: Stampa Asti.
Alla scoperta dei vini del Canavese.
Si chiama Rewine Canavese e già-il nome lascia presagire il contenuto, un evento dedicato alle migliori espressioni ,enologiche del terroir canavesano. Ma c’è dell’altro: è occasione di confronto, scoperta, degustazione ma anche dibattito. Lo organizzano – per il terzo anno – i Giovani Vignaioli Canavesani, nuovi vini-viticoltori seri, ricchi di speranza, fieri e appassionati del loro lavoro. Innovano e insieme custodiscono vigneti antichi. L’iniziativa si svolge nel weekend (dunque sabato 20 e domenica 21) alle Officine H di Ivrea che – e dici niente – mettono al riparo dagli acquazzoni annunciati per il fine settimana. Prevede diversi momenti: un convegno (sabato 20 alle 17,30 su “Il mondo del vino che evolve: nuove tendenze e nuove generazioni” intervengono produttori ed esperti del settore.
Fonte: Stampa Torino Sette.
Con le uva biologiche cambierà anche il vino Arrivano le nuove regole.
Il trend II comparto vinicolo ha grandi tradizioni quella del vino è una storia millenaria Quella del vino biologico, tuttavia, è molto recente e inizia soltanto nel 2012, quando il Comitato permanente per la produzione biologica dell’Ue ha approvato le nonne da seguire per ottenere ü vino «biologico», Prima di allora, infatti, si poteva parlare soltanto di «vino prodotto da uve biologiche», concetto poi esteso per praticità anche al vino. Il Regolamento europeo 203, pubblicato il g marzo dei 2012, in estrema sintesi, stabilisce che un vino possa definirsi biologico quando prodotto da uve coltivate biologicamente, ossia senza l’utilizzo di sostanze chimiche di sintesi come concimi, diserbanti e pesticidi in genere e senza l’impiego di organismi geneticamente modificati e venga vinificato solo con prodotti enologici e processi autorizzati dallo stesso regolamento.
Fonte: Corriere del Mezzogiorno Puglia.
Scandalo enologico in Puglia: milioni di ettolitri di vino invenduto.
Le proposte per contrastare il rallentamento del flussi verso i grandi canali commerciali Scandalo enologico in Puglia: milioni di ettolitri di vino invenduto Coldiretti chiede misure urgenti a livello regionale, ma anche nazionale ed europeo, puntando a dare semaforo verde al catasto vitivinicolo per avere una fotografia reale del settore che eviti enormi quantità di vino pregiato sepolto nelle nostre cantine Sono 7 milioni gli ettolitri di vino fermi nelle cantine pugliesi per effetto del disastroso rallentamento dei flussi verso i grandi canali di commercializzazione europei causa guerra in Ucraina e riduzione del potere d’acquisto dei consumatori. E’ quanto emerge dall’analisi Coldiretti/Puglia sulla base dei dati forniti dal Ministero delle Politiche Agricole, per cui è stata subito inviata una lettera all’Assessore regionale all’Agricoltura, Donato Pentassuglia.
Fonte: Quotidiano di Bari.
De Candia, i vini invecchiano anche nel rifugio – L’enoteca De Candia dove i vini invecchiano nel rifugio antiaereo: “Da 98 anni sempre qui”.
Cominciamo dal nome: Italo Balbo Germano De Candia. E dall’anno di nascita:1940. «Io qui sono vissuto, anzi sono nato». Via Buccari, numero 30, cuore di Carrassi (accanto per dire c’è il Cinema Splendor, un’altra istituzione). Benvenuti all’Enoteca De Candia, 98 anni di storia. Quasi un secolo. «Andate, andate giù a vedere» dice il signor Italo. E orgoglioso e ha ragione. Perché il seminterrato del negozio, in realtà, era un rifugio antiaereo, uno spazio scavato nella roccia bianca. «Lo fece costruire mio (2ahriplla He Matte t padre Giacomo per proteggere la famiglia dai bombardamenti. Io sono nato proprio qui». E basta questo per capire perché l’enoteca De Candia sia un posto a se. Un luogo che non trova una definizione. E una bottega storica? Sicuramente (Italo mostra il riconoscimento ottenuto dalla Regione).
Fonte: Repubblica Bari.
Cannonau Likeness International i big dell’enologia si ritrovano a Oliena.
Una tre-giorni dedicata al vitigno principe dell’isola Cannonau Likeness International big dell’enologia si ritrovano a Oliena Mariano Murru presidente Assoenologi Sardegna) Da sabato a lunedì l’evento “grillato” Vmoway Italia e Assoenologi Sardegna 1 d i Andrea Sini E Cannonau sia, in tutte le sue declinazioni. Il mondo dell’enologia atterra a Oliena per una tre giorni internazionale dedicata al vitigno principe della Sardegna e ai suoi “parenti”. C’è la firma di Vmoway Italia su “Cannonau Likeness International”, un evento organizzato in collaborazione con l’amministrazione comunale del centro del Nuorese, Fondazione di Sardegna e Assoenologi Sardegna. Sabato, domenica e lunedì sono in programma incontri, degustazioni, tavole rotonde e masterclass, con la serata inaugurale in Piazza Berlinguer a Oliena, e gli appuntamenti dei due giorni successivi che si svolgeranno all’Hotel “Su Gologonc”.
Fonte: Nuova Sardegna.
Enolia, tre giorni di gusto Da domani al Mediceo una proposta di qualità Premio a Alvise Borghi.
Debutterà il prodotto 2023: lo Scoppolato affinato con orzo e birra L’organizzatore Ghirlanda: «Una formula all’insegna delle novità». II servizio gratuito, esclusivo per la giornata di domenica dalle 14:30 fino alle 20 partirà dall’area terminal di Querceta. Tre giornate allettanti quelle previste, per questo fine settimana, al Palazzo Mediceo. Torna, infatti, Enolia, con eventi e degustazioni interamente dedicati all’olio, al vino e non solo. Domani sarà un pie, l’antipasto di ciò che avverrà nelle due giornate seguenti, con inaugurazione, omaggi e conferenze. Prevista, per domenica alle 11:30, la scuola dell’olio che offrirà dei mini corsi gratuiti per imparare a degustare l’olio d’oliva con una consapevolezza diversa, mentre il pomeriggio sarà interamente dedicato al cooking show che avrà, come protagonisti, quattro ristoranti del litorale versiliese.
Fonte: Nazione Viareggio.
Sua Maestà lo champagne casa Krug compie 180 anni. Viaggio nei caveau della maison più famosa al mondo – Champagne mito.
Casa Krug, stella di primo rango nel firmamento dello champagne, compie ben 180 anni. Era infatti il 1843 quando mister Johann-Joseph Krug iniziò a metter su carta – e in vetro -il succo delle sue riflessioni e quello delle vigne di Chardonnay, Pinot Noir e Pinot Meunier, triade costitutiva del vino probabilmente più famoso al mondo. Champagne mito Viaggio nei caveau della Maison Krug che celebra 180 anni di storia Così l’idea del miglior vino del mondo si è tenuta al passo coi tempi I1 metodo rivoluzionario inventato dal fondatore Johann-Joseph Krug è contenuto in un diario gelosamente custodito 1 di Antonio Paollnl* Non sono poche le storie destinate a divenire celebri che cominciano – e lo diventano – per merito di un diario. E “Caro Diario”, come il film di Moretti, potrebbe intitolarsi anche la storia di casa Krug, stella di primo rango nel firmamento dello Champagne.
Fonte: Tirreno.
Enolia Tre giorni nel giardino Mediceo dedicati a olio, vino e prodotti di qualità.
Il premio biennale al produttore tv Borghi È il più Merito grande anche della evento sapiente di questo tipo selezione a ingresso di Gabriele gratuito Ghirlanda ? Dopo lo slittamento forzato (a causa del maltempo) dello scorso fine settimana, adesso la data di Enolia è certa. La festa per eccellenza degli oli extravergini di oliva, dei vini e dei prodotti di qualità, toma nell’area medicea di Seravezza da domani a lunedì. Una grande kermesse, giunta alla ventiduesima edizione, nel cuore della Versilia, che è capace, ogni anno, di stupire con tante novità. Nello specifico, toma il Premio biennale, che sarà assegnato al produttore televisivo Alvise Borghi, nasce poi quest’anno il premio al miglior vino del Villaggio di Enolia (uno per il miglior vino bianco e uno per il miglior bollicine) e infine la manifestazione si protrarrà per la prima volta fino alla giornata di lunedì, quando si sposterà nell’atelier della Fondazione Arkad e l’appuntamento diventerà più specifico per gli imprenditori del settore. numeri di Enolia 2023 Sono appunto i numeri a parlare chiaro: oltre 30 le tipologie di oli che saranno presenti, 2001 etichette di vino in degustazione.
Fonte: Tirreno Viareggio.
Amarone, è pace tra il Consorzio e le Famiglie – Amarone, pace fatta tra Famiglie e Consorzio.
Christian Marchesini e Pierangelo Tommasi Pace fatta nel segno dell’Amarone. Il Consorzio per la Tutela dei Vini Valpolicella e la società Famiglie Storiche hanno definito dopo Otto anni ogni contenzioso sull’utilizzo della Docg «Amarone della Valpolicella». E adesso si guarda al futuro: «Obiettivi comuni. Agire insieme per lo sviluppo della denominazione». Dopo 8 anni di contenziosi, sentenze e ricorsi, trovato l’accordo. Entrambe le parti condividono la stessa finalità: «Agire per lo sviluppo della Docg» Amarone, pace fatta tra Famiglie e Consorzio Marchesini: «Porte aperte a tutte le aziende per lavorare insieme» Tommasi: «Obiettivi comuni, da oggi lavoreremo in serenità» Al centro del contenzioso avviato dal Consorzio c’era l’uso del marchio «Amarone».
Fonte: Arena.
Amarone, scoppia la pace tra Famiglie e Consorzio «Per il bene della Docg».
Si chiude dopo 8 anni la lite giudiziaria (senza risarcimenti) I due presidenti Tommasi: «Ritornare nel Consorzio? Vedremo». Marchesini: «Le porte sono aperte». La «guerra dell’Amarone» – com’era nota in tutt’Italia – è ufficialmente finita. Imperniato sull’uso della denominazione Docg «Amarone della Valpolicella», il contenzioso avviato nel 2015 dal Consorzio tutela vini Valpolicella contro le Famiglie Storiche sarebbe dovuto approdare davanti alla Cassazione. Ma il dialogo avviato da un paio d’anni, dopo i primi due gradi di giudizio favorevoli al Consorzio, sfocia ora nell’accordo che cancella l’ultimo ricorso. E «pace», in epoca di candidatura della tecnica d’appassimento a patrimonio immateriale Unesco. La nota congiunta, in cui le parti non scendono nei dettagli tecnici dell’intesa, cita «l’obiettivo di agire, con rispetto reciproco, per il bene della denominazione». Significa che le Famiglie Storiche continueranno a esistere e a portare avanti il proprio percorso.
Fonte: Corriere di Verona.
Docg Amarone, pace fatta.
Finito il contenzioso tra Consorzio e Famiglie storiche Docg Amarone, pace fatta. “Il Consorzio per la Tutela dei Vini Valpolicella e la società Famiglie Storiche comunicano di avere definito ogni contenzioso tra loro pendente, avente ad oggetto l’utilizzo della Docg ‘Amarone della Valpolicella’. Consorzio e Famiglie storiche condividono l’obiettivo di agire, ciascuno per quanto di propria competenza, per lo sviluppo della Docg ‘Amarone della Valpolicella’ e delle altre denominazioni della Valpolicella, favorendo un clima di equa competizione tra produttori, rispetto reciproco, collaborazione e dialogo; ribadiscono l’importanza della difesa della Docg ‘Amarone della Valpolicella’ e delle altre denominazioni del territorio e della loro promozione in Italia e all’estero, con l’obiettivo di favorire la loro conoscenza e di consolidarne il successo, nell’interesse di tutta la collettività”.
Fonte: Voce di Rovigo.
Pellegrino Open Day 2023: Un viaggio unico tra cantina e salina!
Ritorna l’Open Day Pellegrino con un programma che unisce il fascino delle Cantine e la magia delle Saline. Un invito a conoscere il vino attraverso due esperienze che raccontano molto del territorio e offrono, in un pomeriggio, la possibilità di immergersi nella quint’essenza della Sicilia Occidentale. Si inizia alle ore 16.30, con le visite guidate alle Cantine Storiche di Marsala, che termineranno alle 18.00. La visita delle Cantine Pellegrino è un vero e proprio viaggio a ritroso nel tempo, dal 1880 ad oggi. Oltre alle centinaia di botti, tini e barrique dove affinano da decenni vini i cui profumi inebriano e avvolgono, è possibile scoprire spazi che svelano tesori e tradizioni di grande fascino, dalla Sala Botti Grandi alla Sala del Carretti Siciliani di fine ‘800, dalla galleria dei manifesti storici alla sala che custodisce i calchi in gesso della Nave Punica, relitto unico al mondo.
Fonte: Winery Tasting Sicily.
Con (p)Assaggio in cantina, le vigne aretine e toscane si scoprono in bus.
Andare alla scoperta delle cantine vitivinicole della Toscana è una passione contagiosa che nel giro di 30 anni è arrivata a coinvolgere milioni di wine lovers provenienti da ogni angolo del pianeta, desiderosi di vedere da vicino la vigna da cui nasce il vino preferito. L’enoturista si muove prevalentemente con mezzi propri, ossia l’auto, la moto, la vespa e, pian piano, sempre più con la bicicletta. Perché non contemplare anche il mezzo pubblico, così da assaporare lentamente il territorio toscano, facendolo in modo sostenibile, vantaggioso e sicuro?
Con (p)Assaggio in Cantina, Autolinee Toscane punta ad incentivare l’uso dell’autobus quale mezzo di trasporto per raggiungere le cantine che aderiscono al Movimento Turismo del Vino della Toscana, suggerendo linee, orari e percorsi accessibili agli enoturisti che si muovono in cerca di degustazioni ed esperienze da vivere a contatto con tutto ciò che ruota intorno al vino made in Tuscany.
Fonte: Arezzo Notizie.
Un (p)assaggio in cantina, in bus alla scoperta delle vigne toscane.
Un viaggio nelle cantine vitivinicole della Toscane in bus, con i mezzi pubblici: è la novità per i wine lovers promossa da Autolinee Toscana in collaborazione con il Movimento Turismo del Vino. Si chiama “(p)Assaggio in cantina” e suggerisce linee, orari e percorsi accessibili agli enoturisti che si muovono in cerca di degustazioni ed esperienze: si va da Bolgheri alla Maremma, dalle terre di Arezzo a quelle di Pisa, passando per le Docg storiche come San Gimignano, Montepulciano, Montalcino e il Chianti Classico, fino a Carmignano. L’iniziativa nasce in occasione del 30esimo anniversario dell’evento Cantine Aperte che si svolgerà l’ultimo fine settimana di maggio. Coinvolte 50 realtà vitivinicole toscane che così possono aggiungere una soluzione in più alla sezione sui loro siti web “come raggiungerci”.
Fonte: intoscana.
STAMPA ESTERA
Le 33 vigne più appetibili della Provenza.
Les propriétés de la région séduisent par leurs vins, mais aussi par la beauté de leurs paysages, de leurs mas et châteaux, et la personnalité de ceux qui les incarnent. En prenant en compte ces diffi!rents critères, « Le Figaro Magazine » a réalisé le premier classement des domaines les plus attractifs du moment. – r. Dossier réalisé par Stéphane Reynaud aNee Kabelle Spaak et Frédéric Durand-Bazin (textes), Alicia Dores, Valérie F`dùst et Ella Lister (dégustation). Paysages, demeures, curées haut de gamme, célébrités, viticulture vertueuse… Dopés par la carte postale provençale, les rosés font rêver le monde entier. « Le Figaro Magazine » publie le premier classement des domaines les plus désirables de la région. ,K ‘1! *** Château de Miravál, dans le Var. La propriété de l’acteur américain Brad Pitt est un hameau entièrement restauré, entouré de vignes et de fix ts. •r”•re n vin « désirable », qu’est-ce que cela veut dire ? Est-ce lié à sa réputation, à ses qualités gustatives ou à ce qu’il véhicule de rêve ? Et si l’on prend en compte ces trois critères, déguste-t-on de la même façon un grand margaux ou un rosé cultivé sous le soleil d’un petit paradis méditerranéen où l’on ne circule qu’à bicyclette entre des plages de sable doré ? À l’image de Porquerolles où « le mistral peigne l’Île, le vent d’ouest sèche le raisin, le soleil lui donne du gras, de l’opulence et la mer, sa fraîcheur et sa salinité», poétise Nicolas Audebert, le directeur des vignobles de la maison Chanel. Parmi lesquels, le domaine de l’Île acquis en 2019. Un vignoble historique de 40 hectares cultivé en agriculture biologique entre maquis et pinède sur ce petit bout de terre prisé des vacanciers au large de la presqu’île de Giens. Un terroir de schiste minuscule et singulier qui accueille également le domaine de la Courtade sur lequel veille avec passion le maître de chais Florent Audibert pour le compte du financier Édouard Carmignac, également créateur d’une fondation d’art contemporain à son nom autour de laquelle s’épanouissent les 35 hectares de rolle, mourvèdre, grenache, syrah et sémillon. Une viticulture privilégiée dans un lieu béni des dieux qui participe à l’imaginaire évocateur de sa production viticole. « C’est vrai, reconnaît le président du Conseil interprofessionnel des vins de Provence (CIVP), Eric Pastorino, notre région est connue dans le monde entier pour ses paysages et son art de vivre. Quand je me déplace à l’étranger, je sens, bien sûr, un réel intérêt pour nos vins, le rosé par excellence puisque nous en sommes les spécialistes avec plus de 80 % de la production sur nos trois appellations (Côtes de Provence, Coteaux d’Aix-en-Provence, Coteaux Varois en Provence).
Fonte Figaro Magazine.
Le vignoble de Provence est-il vraiement bio?
La transition agroécologique est une priorité pour la région. Mais où en est-on vraiment ? Rappel historique et pistes d’avenir avec l’ænologue Laurence Berlemont, cofondatrice du Cabinet d’agronomie provençale. Propos recueillis par Isabelle Spaak Qu’ils se trouvent sur lile de Porquerolles, les hauteurs du Luberon ou cachés dans les Alpilles, les plus beaux domaines viticoles provençaux sont la plupart du temps cultivés dans le respect de leur environnement.« Nous sommes plutôt un bon élève du bio avec 20 à 25 % de notre surface viticole, pas la majorité mais largement en tête en France et la tendance est au développement. De même pour la certification Haute Valeur environnementale (HVE), qui représente 30%, parfois moins clivant que le bio qui impose des contraintes de production assez fortes », se réjouit le directeur général du Comité interprofessionnel des vins de Provence (CIVP), Brice Eymard. Un positionnement qualitatif qui va évidemment de pair avec la montée en gamme et la valorisation des vins sur le marché international. Mais la région est-elle écologiquement aussi vertueuse que son image paradisiaque laisse à penser ? Las. Sécheresse, incendies, gelées tardives, pluies diluviennes n’ont pas épargné la région ces dernières années. Comme pour toute la filière viticole, l’urgence consiste à trouver des solutions pour y faire face. Dans ces conditions, l’objectif du CIVP d’afficher un vignoble 100% bio ou HVE à l’horizon 2030 relève-t-il du possible ou du voeu pieux ? Cofondatrice du Cabinet d’agronomie provençale et de Potagers e Compagnie, l’ingénieure agronome et oenologue Laurence Berlemont y croit dur comme fer. Depuis vingt-cinq ans, elle accompagne en ce sens une clientèle de stars et d’investisseurs— niais pas seulement — venus s’établir en Provence. Du littoral varois aux Bauxde-Provence, créant parfois leurs vignobles in extenso, elle les aide à élaborer leurs vins, s’occupe de leurs propriétés. clés en main. Toujours dans le respect de la biodiversité et la diversification des cultures. Ainsi sur les 80 propriétés (1300 ha) conseillées par le Cabinet d’agriculture provençale, 93 % sont certifiées en agriculture biologique. Voire certaines, agréées en biodynamie à l’instar des 180 ha de la cave coopérative des Vignerons de Correns depuis 2022 Laurence Berlemont à la Ferme des Lices. .4 ou les 47 ha du Domaine de Saint Ser au pied de la SainteVictoire à Puyloubier. Pour Le Figaro Magazine, « l’oenologue des stars » comme elle est surnommée, revient sur l’historique de cette viticulture biologique de plus en plus maîtrisée, sur l’élan insufflé dès les prémices par les nouveaux investisseurs provençaux aussi fortunés que dénués d’a priori viticoles ainsi que sur les espoirs engendrés pour le futur grâce à l’essor de nouvelles techniques et procédés, souvent ancestraux. En matière de viticulture biologique, quel était kpanorama de la Provence quand vous avez démarré votre activité de conseil t Laurence Berlemont.
Fonte Figaro Magazine.
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