rassegna stampa del vino di venerdì 24 marzo 2023!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di venerdì 24 marzo 2023!

Le news di oggi, sono state offerte da QuidQuid Srls strategie tecniche commerciali per potenziare il tuo business.

Vinitaly internazionale: verso il record di Paesi con il «ritorno» dell’Asia.
La 59 edizione si terrà a Verona dal 2 al 5 aprile, con alcune novità Export sempre più decisivo: «Il vino ha un alto tasso di crescita nel Made in Italy» n Vinitaly internazionale che parla tutte le lingue del mondo e che si appresta a registrare, perla 5.9 edizione a Veronafiere dal 2 al 5 aprile, il record di top buyer selezionati e ospitati anche in collaborazione con Ice Agenzia. Ad oggi, infatti, sono oltre 1000 «supera aquirenti» esteri di vino italiano da 68 Paesi già accreditati: +43% rispetto al 2022, dagli Usa all’Africa, dall’Asia – con il grande ritorno della Cina e Giappone – al Centro e Sud America fino al Vecchio Continente e alle Repubbliche eurasiatiche. Un dato, questo, che incrementerà il totale del panel internazionale del business in fiera nei quattro giorni di manifestazione e che, secondo le proiezioni, dovrebbe superare il consuntivo 2022 di Vinitaly che si chiuse con 25mila buyer stranieri da 139 Paesi, il 28% degli 88mila operatori totali arrivati a Verona, facendo registrare la più alta incidenza estera di sempre. «Si tratta di un risultato storico, frutto di un roadshow globale senza precedenti che ha coinvolto i principali player istituzionali della promozione del made in Italy – commenta il presidente di Veronafiere, Federico Bricolo.

Fonte: Adige Economia&Innovazione.

«Sarà un Vinitaly in trincea» – Vinitaly in trincea.
La kermesse numero 55 Business da 31 miliardi. E in fiera esposti anche due capolavori di Caravaggio e Guido Reni «Sarà un Vinitaly in trincea» Il ministro: «A Verona faremo contro-informazione, il vino è benessere è cultura». È il Vinitaly ai tempi delle etichette salutistiche, o allarmistiche, dipende dall’ottica. Tanto che il mondo del vino, quel mondo ch’è un’industria da 31.3 miliardi di valore, 53omila aziende e 87omila addetti, sceglie Verona e il 55esimo Vinitaly per fare «contro-informazione positiva». Una «trincea», il salone del vino in fiera, come da parole di Francesco Lollobrigida, ministro all’Agricoltura ieri a Roma alla presentazione ufficiale dell’edizione 2023 che parte domenica 2 aprile e finirà mercoledì 5. Vinitaly in trincea Il ministro: «A Verona faremo contro-informazione, il vino è fattore di benessere ed espressione di cultura». Business da 31 miliardi Danese Il settore è cresciuto lino a diventare un capitale strategico del prodotto Italia.

Fonte: Arena.

Affitti per Vinitaly, i prezzi volano Venezia: seguite il nostro progetto – Un Vinitaly da tutto esaurito Ultimi posti con prezzi alle stelle.
La città fa i conti con l’afflusso di visitatori per l’evento in fiera Affitti per Vinitaly, i prezzi volano Venezia: seguite il nostro progetto •• Il Vinitaly è alle porte e la ricettività di Verona va verso il tutto esaurito. Trovare una camera o una stanza è un’impresa e i prezzi vanno alle stelle: da 400 euro per una matrimoniale con bagno in comune a 1.400 al giorno per una suite. Questo mentre il sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, illustra un regolamento allo studio: «Affittare per quattro mesi. Può farlo anche Verona». Decollano i prezzi delle stanze last minute. La fiera del vino alle porte e trovare una camera è un’impresa. Salvo offerte, non certo di lusso ma sicuramente care Un Vinitaly da tutto esaurito Ultimi posti con prezzi alle stelle Fino a 1.400 euro a notte per una suite, 400 per una matrimoniale con bagno in comune.

Fonte: Arena.

«Si affitta solo per 4 mesi Può farlo anche Verona».
II sindaco di Venezia, avvantaggiato dalla legge che regola locazioni turistiche «Si affitta solo per 4 mesi Può farlo anche Verona» Brugnaro: «La città non è solo per i turisti ma anche di quanti la vivono Noi siamo gli apripista ma il modello può valere anche in altre realtà» GG Nessun conflitto in preparazione con i privati Chi non le accetta e le loro esigenze dovrà fare i conti ma una norma con il “tetto” è necessaria s. È il primo, e per ora l’unico, sindaco italiano a poter mettere mano alle locazioni turistiche. Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia, ne ha facoltà grazie a una legge inserita nella scorsa Finanziaria che assegna al capoluogo veneto la possibilità di individuare i limiti massimi e i presupposti per la destinazione degli immobili residenziali e attività di locazione breve. In breve, lei ha gli strumenti per riordinare un sistema che, a detta di molti suoi colleghi, è attualmente fuori controllo nel senso che sfugge alla possibilità di una pianificazione amministrativa. Come intende utilizzarli?.

Fonte: Arena.

Vinitaly in Ferrari e la sfida degli chef.
Fiera Torna l’ appuntamento annuale di Vinitaly, dal 2 al 5 aprile; anche quest’anno, Enoteca Regionale Emilia Romagna curerà, per i quattro giorni del salone, l’intero Padiglione i, con i Consorzi, le aziende e i vini emiliano-romagnoli . Ad accogliere i visitatori del Padiglione i, una Ferrari F40 — messa a disposizione da Apt e grazie alla collaborazione dei Musei Ferrari —, iconico simbolo di quell’artigianato che qui, in Emilia Romagna, diventa arte di rilievo internazionale, con le radici alimentate dalla formidabile spinta ispiratrice della terra. Duello Nel Parco tematico dedicato al cibo italiano a Bologna, la tradizione sfiderà l’innovazione in un duello culinario, che annuncerà la partnership fra Fico e l’ente formativo Italian Food Academy.

Fonte: Corriere di Bologna Vivi Bologna.

Da Frattina a Vinitaly La cantina Terre di Ger ha deciso di scommettere sulle varietà resistenti.
Nel salone veronese presenterà sei vini prodotti “secondo natura” In Friuli utilizzate piante frutto della ricerca dell’università di Udine Da Frattina a Vinitaly La cantina Terre di Ger ha deciso di scommettere sulle varietà resistenti La cantina friulana Terre di Ger scommette sulle varietà resistenti / e si presenta al Vinitaly (a Verona dal 2 al 5 aprile) con sei vini prodotti “secondo natura” da piante che sono fortemente tolleranti alle avversità fungine. Diciotto ettari tra varietà bianche e rosse permettono un’ampia sperimentazione e maturazione di esperienze sia in campagna sia in cantina. L’azienda di Robert Spinazzè, pioniere dei vitigni resistenti a Frattina di Pravisdomini, con vigneti anche nelle Coste del Feltrino e nel cuore delle colline di Jesi nelle Marche, dopo avere inanellato una serie di successi — migliore cantina del Friuli Venezia Giulia per etica, sostenibilità e innovazione all’ultimo “Wine in Venice”, primo posto in Italia sia come miglior vino assoluto (Feltro 2021) sia come miglior vino rosso (Caliere rosso 2020) al concorso nazionale dei vitigni Piwi della Fondazione Edmund Mach di San Michele all’Adige.

Fonte: Messaggero Veneto Pordenone.

Liturgia del vino santo.
Tradizioni È il momento di spremere le uve zuccherine: così nasce il passito, oggi presidio Slow Food. Antico La sua storia è secolare: il primo documento su questo vino risale al 1508 di LaxJano Ferraro Corlo Petrini, il fondatore di Slow Food, dieci anni fa l’ha chiamato il «Passito dei Passiti». Perché il Vino Santo trentino che nasce dalla Valle dei Laghi detiene un record: il più lungo periodo di appassimento di un vino. Per sei mesi, dalla vendemmia di settembre alla settimana santa di Pasqua, le uve vengono riposte sui graticci, come si fa con l’Amarone della Valpolicella. SI usano le soffitte, che qui chiamano anche vinsantnie. Le finestre restano sempre aperte per far entrare l’ora, il vento dal lago di Garda, che trasporta il giusto grado di umidità- Con quei refoli da Sud sugli acini si diffonde un fungo, la Botrytis cinerea, che provoca la muffa nobile.

Fonte: Corriere della Sera.

Ardori e illusioni Il lato esoterico della provincia.
Anche le Dolomiti siano intrecciate all’esoterismo e che anzi alcuni degli scalatori più importanti degli anni tra le due guerre fossero mossi da motivazioni che avevano a che fare con la sfera dell’occulto non è molto noto. tin grande protagonista di quella stagione, uno dei teorici dcl «sesto grado», Domenico Rudatis (foto), aveva rapporti con ll gruppo Ur, un cenacolo esoterico italiano, fondato nel 1927 da Julius »loia, filosofo e alpinista che nella scalata celebrava l’«atavica ebbrezza della lotta» e tutto ciò che è «canto di guerra e di morte». Sulla rivista del sodalizio Rudatis pubblicò testi che applicano la dimensione magica e ischemica all’arrampicata e si ritrovò assai vicino alle posizioni di Evola, che considerava l’alpinismo una forma di «liberazione» e di «ascesi».

Fonte: Corriere della Sera.

Dioniso è tra i sette laghi Tracce di Mozart ad Ala.
Le pendenze della Val di Cembra, gli affreschi del castello di Avio Piana Rotaliana in bici: per Goethe era il più bel giardino europeo L’esplorazione Enzo, Lorena, Umberto: i fratelli Pilati fanno da guida a Pressano per un trekking tra le vigne Itinerari di Luca Bergºmin T ella Valle dei Laghi si specchiano vigneti e frutteti, si riflettono borghi dalle mura in pietra e si compiono cerimonie stagionali come il festival che andrà in scena dal 3o marzo all’8 aprile tra il Lago di Garda e Trento. La sua denominazione, DiVinNosiola: quando il vino si fa santo, sta a indicare proprio il portento dionisiaco del passito Nosiola e del Vino Santo che da esso si ricava. Dopo l’evento di apertura all’Enoteca Provinciale del Trentino a Trento, e iI Rito della spremitura, venerdì 3i marzo, presso l’Azienda agricola Francesco Pali a Santa Massenza di Vallelaghi a cura dei Vignaioli del Vino Santo trentino, ecco schiudersi in tutta la sua lucentezza questo territorio costellato da sette laghi alpini.

Fonte: Corriere della Sera.

Informazione promozionale – Il Carignano del Sulcis vitigno principe del Mediterraneo.
II Sulcis. parte della regione del Sulcis-Iglesiente. ê l’area geologica più antica dell’isola. Incontaminata patria di un’esplosiva biodiversità, quest’angolo della regione regala ai suoi visitatori un ventaglio di attrazioni naturalistiche imperdibili’ boschi, pinete. saline e isole che convivono con le più antiche tradizioni dei popoli che vi hanno vissuto. Tipicità e alimenti pregiati fanno del Sulcis un vero e proprio tesoro per i gourmand. Tra questi spicca il vino Carignano. L’origine di questo vitigno a bacca nera è ancor oggi oggetto di dibattito tra chi sostiene che si tratti di un vitigno autoctono sardo e chi invece ritiene Il Carignano del Sulcis vitigno principe del Mediterraneo che sia stato introdotto nell’isola duemila anni fa dai Cartaginesi.

Fonte: Corriere della Sera 7.

Nel caveau che custodisce il vino più caro d’Italia, il preferito di Pitt e Beyoncé.
Un bicchiere di Masseto 2019 costa 190 euro. Per la prima volta 132 bottiglie di alcune annate storiche saranno battute da Sotheby’s. La cantina è stata progettata da Hiraku Mori e Maurizio Zito. Axel Heinz, direttore della tenuta Masseto, nel caveau della cantina progettata da Hiraku Mori e Maurizio Zito *** La parete di pietra si apre, nasconde una robusta porta d’acciaio. È l’ingresso del caveau di Masseto, il vino più caro d’Italia. Contiene migliaia di bottiglie adagiate su fili d’acciaio. A pochi chilometri di distanza dallo scrigno tecnologico ad alta protezione, vengono vendute a 1.35o euro l’una («È l’annata più recente, la 2019, vuoi solo un bicchiere? 190 euro», sorridono al Bistrot di Bolgheri). Le bottiglie nel caveau sono prive d’etichetta.

Fonte: Corriere della Sera 7.

«La cucina italiana patrimonio Unesco» La mossa in tandem dei ministri Fdi.
•ll governo guidato da Giorgia Meloni ha ben chiaro cosa sia l’identità italiana e candida la nostra cucina a «patrimonio culturale immateriale» dell’Unesco. La novità è stata comunicata in prima battuta da Gianmarco Mazzi, sottosegretario alla Cultura. Il ministro Gennaro Sangiuliano ha sottolineato, in merito a questa proposta, di fare da «gregario» a un altro ministro, ossia Lollobrigida. Il vertice del Dicastero ha voluto approfondire la mossa dell’esecutivo. «Noi – ha detto – porteremo – due quadri iconici del grande Rinascimento italiano, il Bacco di Caravaggio e il Bacco di Guido Reni e li metteremo vicini, perché non lo sono mai stati e non si è mai riusciti a fare la comparazione visiva. Ma lo faremo nella cornice del Vinitaly».

Fonte: Giornale.

Bollicine eco-friendly disponibili on-line.
Conte de Montaigne sempre più sostenibile. II brand dello champagne ha infatti solo terreni, vitigni e cantine ‘environmental friendly’. Il disciplinare prevede fino a tre trattamenti annuali della vigna, ma Conte de Montaigne li effettua solo per necessità e mai in via preventiva. E la lotta al gelo viene fatta soprattutto con l’acqua evitando di usare il gas per ridurre le emissioni di CO2.

Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Weekend.

Conegliano e Valdobbiadene All’ombra delle Dolomiti la storia dell’enologia veneta.
Tour alla scoperta dei due siti Patrimonio dell’Umanità Unesco Conegliano e Valdobbiadene All’ombra delle Dolomiti la storia dell’enologia veneta di Carlo Cavriani Da un lato le pareti scoscese delle vette di montagna, dall’altro la coltivazione delle vigne su versanti ripidissimi. In comune l’orgoglio delle comunità che mantengono storia e cultura del territorio, modellandolo e creando paesaggi bellissimi. Due zone diverse, entrambe patrimonio Unesco: le Dolomiti e le colline di Conegliano e Valdobbiadene. Ci troviamo non a caso in Veneto. La parola ‘veneti’ è infatti da alcuni fatta risalire a ‘eneti’ dal greco ‘enos’ o ‘oinos’, cioè vino: quindi, popolo del vino. E proprio grazie a diversi appuntamenti organizzati nel corso dell’anno nel polo espositivo Lagazuoi Expo (2730 metri) tra Cortina d’Ampezzo e la Val Badia, è possibile avvicinare sempre di più il turismo di montagna ad uno dei vini simbolo, il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg.

Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Weekend.

Bacco sponsor Vinitaly – Per-Bacco ministro che smacco all’arte: Caravaggio finisce ‘sponsor’ di Vinitaly.
Tomaso Montanari Ta Deposizione di Raffaello alla convention annuale di I Tao, la Nascita di Venere di Botticelli al Mercato del pesce di Milano (con quella bella conchiglia da capasanta!), li Jomo vitruviano di Leonardo alla Fiera dello sport, il Bacco di Caravaggio a Vinitaly e il Tondo Doni di Michelangelo (che in fondo è un desco da parto) al Salone del Mobile. Fanta-mercificazione del patrimonio culturale della nazione? In realtà, basta aspettare, perché il quarto esempio non è per nulla fictum: il Bacco del Merisi sarà a Verona dal 2 al5 aprile, insieme a un altro Bacco delle gallerie fiorentine un tempo attribuito (a torto) a Guido Reni. Il ministro-cognato dell’Agricoltura l’ha chiesto al ministro della Cultura senza agri, che l’ha chiesto ai suoi funzionari, che l’hanno chiesto al direttore degli Uffizi: et voilà!

Fonte: Il Fatto Quotidiano.

Italian Wine, crescono i ricavi a quota 430 milioni.
Italian Wine, crescono i ricavi a quota 430 milioni L’azienda non posside terreni se non quelli in gestione esterna: pochi gli investimenti in asset materiali I conti Il gruppo Filomena Greco Di primati ne ha diversi: è stato il primo gruppo vitivinicolo aquotarsi in Borsa, nel 2015, tramite la Spac IPO Challenger promossa da Electa Ventures di Simone Strocchi, ed è l’unico a operare in questo settore senza di fatto avere tra i suoi asset vigne e terreni. Italian Wine Brands ha registrato nel 2022 ricavi in crescita del 5,2%, a quota 4304 milioni «Il mondo del vino e quello della finanza sono considerati distanti – sottolinea l’amministratore delegato Alessandro Mutinelli – in realtà abbiamo fatto qualcosa che non era mai .stato fatto prima, almeno in Italia».

Fonte: Sole 24 Ore Lombardia.

La coop La Guardiense cresce con la ricerca – La beneventana La Guardiense cresce con ricerca e sostenibilità.
Le cantine Ricerca e sostenibilità per accrescere la qualità del vini. La Guardiense di Guarcda Santramondi, nata 6o anni fa con il sostegno della Cassa per il Mezzogiorno, oggi ha mille soci, crea una occupazione complessiva di circa 3mila persone. Ha ricevuto un Oscar del Vino e molti altri premi. Dalla Sicilia arriva un’altra storia di eccellenza h quella dl Ermes, cooperativa vitivinicola di primo livello con il più alto numero di ettari coltivati in Italia presente in Sicilia, Veneto, Pugliae ora anche in Abruzzo dove, insieme alla Cantina sociale Valle di Sangro di Atessa (Chieti), ha avviato un percorso per la produzione di bianco da tavola e Montepulciano d’Abruzzo. Amadore e Viola -a pagina3 La beneventana La Guardiense cresce con ricerca e sostenibilità Vino. La coop, nata 60 anni fa con l’aiuto della Cassa per il Mezzogiorno, oggi conta mlle soci e una occupazione complessiva di circa 3mila persone.

Fonte: Sole 24 Ore Sud.

Coop Ermes consolida la crescita in Veneto.
Investimento dl sel milioni per aumentare la capacità di stoccaggio del prosecco Nino Amadore L) ultimo investimento è stato pianificato da poco: sei milioní per aumentare la capacità dl stocatggio del prosecco, aumentando I cosiddetti vasi vinari per arrivare a raddoppiare la cap lenza. A fare l’investimento un’azienda siciliana, la cooperativa Ermes, divenuta negli anni anche una delle più importanti produttrici di prosecco. Una storia esemplare quella di questa cooperativa fondata 25 anni fa che ha sede a Santa Ninfa in provincia di Trapani ma profondamente legata a Gibelina ed è guidata da Rosario Di Maria una cantina che è nata nel cuore della Valle del Belice, un luogo martoriato dal terremoto e da una difficile ricostruzione, ed è diventata simbolo del riscatto coniugando produzioni di grande qualità, attenzione per il territorio, amore per la cultura. Uno dei punti di forza della cooperativa è la continuità della governane «che è fondata – spiega il presidente – su un rapporto di fiducia coni soci che rappresentano il nostro grande punto di forza.

Fonte: Sole 24 Ore Sud.

Cucina italiana candidata a patrimonio umanità.
Due anni di tempo per ottenere il riconoscimento dall’Unesco. La cultura ha tanti aspetti, soprattutto quando deve esprimere l’identità e le tradizioni di un popolo. Così il nostro governo ha candidato «la cucina italiana tra sostenibilità e diversità bioculturale» come patrimonio mondiale immateriale dell’Unesco. Lo hanno annunciato i proponenti, il ministro dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste Francesco Lollobrigida, il ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, e il sottosegretario del Mic Gianmarco Mazzi. Il dossier verrà ora trasmesso dal ministero degli Esteri all’Unesco e inizierà l’iter di valutazione che dovrebbe concludersi, al più tardi, a dicembre 2025. «Esiste – ha detto il ministro Sangiuliano – il sistema Italia, il sistema nazione che ha diverse declinazioni.

Fonte: Tempo.

Gaetano Cataldo, e il progetto vinicolo Mosaico per Procida.
Lanzara: «E’ una eccellenza del nostro territorio e con piacere lo seguiamo nei suoi successi” Gaetano Cataldo, e il progetto vinicolo Mosaico per Procida in Gaetano Cataldo, già eletto il miglior sommelier 2022 Castel San Giorgio ed il sindaco Paola Lanzara festeggiano il nuovo successo Castel San Giorgio ed il sindaco Paola Lanzara festeggiano un nuovo successo di Gaetano Cataldo, già eletto il miglior sommelier 2022 secondo l’ultima edizione del Merano Wine Festival , e del suo progetto vinicolo ‘Mosaico per Procida Nel corso di un incontro per addetti ai lavori e non solo, il vino nato da un’idea innovativa e da un sogno divenuto realtà, ha incontrato la cucina del Wip di Nocera Inferiore.

Fonte: Le cronache del Salernitano.

A caccia di talenti per diffondere la cultura del nostro vino.
Ethica Wines lancia il progetto World Wine Pro e ricerca giovani talenti. Dall’Italia per il Nord America e l’Asia Pacific l’obiettivo è diffondere la cultura del vino italiana. Le prime due presentazioni alla 24ore Business School di Milano e alla Scuola Universitaria Sant’Anna di Pisa I prossimi appuntamenti però a maggio alla Bologna Business School (nella foto) e all’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo. Un programma di recruiting e formazione di giovani talenti appassionati di vino da inserire nel mercato mondiale del vino. È questa la mission di World Wine Pro, il progetto che Ethica Wines, ha messo a punto per incrementare la propria struttura.

Fonte: Corriere di Bologna Vivi Bologna.

Esportazioni, un bel segno più per le bottiglie delle nostre cantine.
L’Emilia Romagna del vino cresce dell’8,9% sul fronte dell’export, attestandosi nel gruppetto di regioni che seguono Veneto, Piemonte e Toscana. Con oltre 2,8 miliardi di euro di fatturato all’estero e una performance nei dodici mesi superiore alla media italiana (+13,4%) il Veneto rafforza la sua leadership sulle esportazioni guadagnando una quota pari al 36% sul totale nazionale. Dopo Veneto, Piemonte e Toscana, il Trentino Alto-Adige (-1,1% il risultato tra gennaio e dicembre 2022) e l’Emilia-Romagna (+8,9%). Spiccano però le accelerazioni di Friuli-Venezia Giulia (+397%), Marche (+25,9%) e Sicilia (+21%).

Fonte: Corriere di Bologna Vivi Bologna.

Le 116 eccellenze di Bacco pronte a deliziare i palati alla fiera di Pievesestina.
Domani mattina premiazioni fatte da Ais Nel pomeriggio largo alle degustazioni. Il polo fieristico di Pievesestina diventa per un giorno capitale del vino di quattro territori: Romagna, Emilia, Marche e Umbria. Accadrà domani, con “Esperienze di Vitae”, evento dedicato ai vini top della guida nazionale realizzata dall’Associazione nazionale sommelier (Ais). Complessivamente sono 116 quelli che hanno ottenuto le “quattro viti” e 33 di questi sono prodotti in Romagna. L’iniziativa a Cesena si articolerà in due momenti. La mattina, dalle 10.30, è riservata alle 116 cantine eccellenti dei quattro terspettivi presidenti Ais. Nel pomeriggio, dalle 14 fino alle 19.30, spazio al pubblico di appassionati, winelovers soci Ais e professionisti del settore, con l’apertura dei banchi di assaggio dei vini premiati, serviti e raccontati dai sommelier Ais.

Fonte: Corriere Romagna Forli’-Cesena.

Vino truccato: perquisite 30 aziende – Sospetta frode dei vini trenta perquisizioni.
Una cantina di Udine al centro dell’inchiesta sul Dop e Igp. Nas e ispettori dell’Icqrf anche nell’Azzanese e nel Sanvitese Una cantina délla provincia di Udine è al centro di un’inchiesta sti una presunta frode sui vini Dop e Igp. L’ipotesi è che siano stati immessi sul mercato prodotti in violazione del Testo Unico sul vino, ma anche dei disciplinari che regolano la resa massima di uva per ettaro. Ieri mattina i carabinieri del Nas di Udine e gli ispettori dell’Ispettorato repressione frodi di Udine (Icqrf) hanno eseguito una trentina di decreti di perquisizione firmati dal sostituto procuratore Marco Panzeri. Gli accertamenti sono stati estesi a cantine, imprese agricole, abitazioni e ditte di trasporto dislocate tra le province di Udine, Pordenone, Gorizia e Treviso con l’obiettivo di recuperare tutta la documentazione utile, comprese comunicazioni via mail, a provare i sospetti emersi dopo un controllo avvenuto dopo l’ultima vendemmia.

Fonte: Gazzettino Friuli.

Frode sul vino, due indagati e 30 perquisizioni.
Si ipotizza l’utilizzo di uve prodotte oltre i limiti massimi di resa e, in parte, con provenienza diversa da quella dichiarata Controlli del Nas e degli ispettori della qualità in cantine, imprese agricole, case e ditte di trasporto. I vini Dop e Igp prodotti da una cantina della provincia di Udine sono finiti nel mirino dei carabinieri del Nas e degli ispettori dell’Ufficio Icqfr Nord Est (Ispettorato centrale a tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari). Sono una trentina le perquisizioni scattate ieri mattina, momento in cui è venuta alla luce per la prima volta un’attività d’indagine cominciata mesi fa, sulla scorta di quanto era emerso nell’ambito di controlli casuali e di routine effettuati dai militari. Due le persone indagate — si tratta dei soci titolari dell’azienda — per l’ipotesi di reato di frode in commercio continuata e aggravata.

Fonte: Messaggero Veneto.

Prowein, l’Oltrepo ha fatto affari con Pinot nero e Sangue di Giuda.
II bilancio della fiera di Dusseldorf: bene il metodo classico, il rosso dolce e quello da invecchiamento. Bollicine, Pinot nero in rosso, Sangue di Giuda. Sono questi i vini oltrepadani che hanno più richiesta al momento sul mercato estero. Lo ha confermato anche la recente partecipazione dell’Oltrepo Pavese al Prowein di Dusseldorf, una delle principali fiere enologiche a livello internazionale, anticipata dall’evento dei Tre Bicchieri Gambero Rosso. Il Consorzio ha guidato la delegazione locale con un banco d’assaggio allestito nello stand di Ascovilo, l’associazione che riunisce i 13 Consorzi del vino lombardi, in abbinamento con il Grana Padano, mentre altre aziende erano presenti negli stand delle loro agenzie di rappresentanza internazionali.

Fonte: Provincia – Pavese.

Ora tocca al Vinitaly Saranno 41 le aziende alla vetrina veronese.
Oltre 4.000 aziende da tutta Italia e da più di 30 nazioni e un record di 1.000 acquirenti esteri (+43% rispetto al 2022) da 68 Paesi selezionati. Sono questi i numeri della 55ma edizione del Vinitaly di Verona, in programma nella zona fieristica dal 2 al 5 aprile, che è stata presentata ufficialmente a Roma. Tra le aziende italiane c’è anche una nutrita rappresentanza dell’Oltrepo Pavese: la delegazione di una novantina di cantine è guidata dal Consorzio (con un banco di assaggio dei vini di una serie di produttori), dal Club del Buttafuoco storico (con i suoi 18 viticoltori associati) e dalla Camera di commercio di Pavia. Sono 41 le aziende presenti con il loro stand, in gran parte nel Palaexpo, il padiglione allestito da Regione e Unioncamere Lombardia, ma anche in altri spazi della fiera.

Fonte: Provincia – Pavese.

Se i viticoltori aprono le porte all’idea Ogm – Se le biotecnologie diventano una sfida anche per i vignaioli.
Cloni di nebbiolo pronti a sopportare meglio gli stress idrici, varietà di brachetto resistenti alla peronospora. Risultati molto promettenti ottenuti in laboratorio, ma senza alcuna possibilità di verificarli sul campo, direttamente nei vigneti. È la situazione di stallo che vive la viticoltura, e in generale il sistema agricolo italiano ed europeo. Sc le biotecnologie diventano una sfida anche per i vignaioli La legge europea vieta di sperimentare sul campo tecniche di miglioramento genetico: “Ma è il futuro”. Cloni di nebbiolo pronti a sopportare meglio gli stress idrici, varietà di brachetto resistenti alla peronospora. Risultati molto promettenti ottenuti in laboratorio, ma senza alcuna possibilità di verificarli sul campo, direttamente nei vigneti.

Fonte: Stampa Cuneo.

Vino, la riscossa del Nero di Troia – La Capitanata da bere Il “Nero di Troia” vince e convince in Europa.
Una Capitanata da bere che in Europa conquista nuovi estimatori per la qualità dei vini, prodotti sotto il nome di “Nero di Troia”, con le aziende locali capaci di raccogliere premi. PREMIO RICONOSCIMENTI IN GERMANIA E FRANCIA PER LE AZIENDE LOCALI. La Capitanata da bere II “Nero di Troia” vince e convince in Europa. Il Nero di Troia non è più la cenerentola dei vitigni pugliesi doc, anzi è sempre più il vino di punta. Un’ulteriore conferma di quanto sia sempre più apprezzato il vino caratteristico del Tavoliere è giunta da Prowein, l’importante fiera vinicola svoltasi a Dusseldorf in Germania.

Fonte: L’Edicola del Sud Foggia.

Tutto pronto per il Vinitaly 2023, 4 mila aziende e top buyer da 68 Paesi.
Focus Economia e Ambiente La 55° edizione a Verona dal 2 al 5 aprile all’insegna di business, internazionalizzazione e posizionamento Tutto pronto per il Vinitaly 2023, 4 mila aziende e top buyer da 68 Paesi Business, internazionalizzazione e posizionamento. Sono le tre direttrici del 55° Vinitaly pronto a diventare, dal 2 al 5 aprile a Verona, la più grande “ambasciata” del vino, con oltre 4 mila aziende da tutta Italia e da più di 30 nazioni, e un contingente record che supera i 1.000 top buyer (+43% sul 2022) da 68 Paesi selezionati, invitati e ospitati da Veronafiere in collaborazione con Ice Agenzia. L’edizione 2023 del salone internazionale dei vini e dei distillati organizzato da Veronafiere è stata presentata a Roma da Federico Bricolo, presidente di Veronafiere SpA, e Maurizio Danese, amministratore delegato di Veronafiere SpA.

Fonte: Quotidiano di Sicilia.

Geotermia e polemiche senza sosta «Pozzi di ricerca? Nessuno ci provi».
Jacopo Biondi Santi critica l’ipotesi di sondare i terreni. «Territorio incompatibile con questa attività». «I progetti di ricerca previsti nel territorio di Scansano sono fortemente impattanti, qui non li vuole nessuno, anche la Regione ha detto di no alla costruzione di nuove centrali». A ribadirlo è Jacopo Biondi Santi che guida la tenuta di Castello di Montepò e che si trova a due passi da Pancole, dove è previsto un pozzo di ricerca profondo oltre 3 chilometri. È in questo angolo di Maremma che Biondi Santi, insieme ai suoi figli, è impegnato a proseguire una storia di vino italiano di alta qualità, ed è qui, poco distante dal Castello risalente al 1100 che la società Terra Energy ha individuato uno dei due siti dove andare a ricercare la risorsa geotermica.
Fonte: Nazione Grosseto-Livorno.

II direttore Axel Heinz lascia l’Ornellaia e va in Francia.
Axel Heinz, direttore delle tenute Ornellaia e Masseto, si appresta a lasciare Bolgheri questa estate per guardare alla Francia. Heinz, arrivato a Bolgheri nel 2005, sottolinea, in una nota, che «è stato un grande onore contribuire in questi anni ai successi di Ornellaia e Masseto e ci tengo a ringraziare Giovanni Geddes e la famiglia Frescobaldi».

Fonte: Nazione Grosseto-Livorno.

Rinvenuta una pergamena del 1350 che allunga di duecento anni la storia del vino a Montepulciano.
II contratto di mercatura trovato è conservato presso l’Archivio di Stato di Firenze Rinvenuta una pergamena del 1350 che allunga di duecento anni la storia del vino a Montepulciano Nella giornata dell’Anteprima 2023 sono stati assegnati anche due premi «Grifo Nobile» Uno dei documenti più rari (a oggi ritenuto il primo per datazione) legati alla vendita di dualità e che testimonia l’esistenza di un distretto produttivo e di commercializzazione del vino di Montepulciano. E il ritrovamento che la Società Storica Poliziana, in collaborazione con il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, ha fatto attraverso i suoi studi e ha presentato in esclusiva e per la prima volta all’Anteprima del Vino Nobile di Montepulciano che si è svolta in febbraio con un record di presenze.

Fonte: Toscana Oggi.

Padova in Vino nuovo mercato della tradizione.
Prima edizione della tre giorni tra calici e bottiglie. Oggi alle 18,15, domani e domenica alle 16,39 per bollicine d’Italia sarà il turno di “Ferrari Maximum Blanc de Blancs Trento Brut Doc – Bellavista Franciacorta Saten Docg 2017”; per i bianchi oggi alle 19.45, domani e domenica alle 18.45, “Donnafugata Chardonnay Contessa Entellina “La Fu Parte questo weekend “Paga” Doc 2021- Contini Karmis Isola Dei Nuraghi Bianco Igt”; dova in Vino”: oggi dalle 15 alle perireso oggi alle 20.30, do22, domani e domenica dalle 11 mani e domenica allee19.30, alle 20, negli spazi della Fiera “Campo fiorin Rosso Di Verosi terrà la prima edizione della na doppia fermentazione – Mafiera nazionale del vino intera- si Amarone Della Valpolicella mente dedicata ai consumato- Classico “Costasera” Docg. 2021″. Le masterclass saranno a numero chiuso e avranno una durata di mezz’ora ciascuna (obbligatoria la prenotazione e il saldo in loco).

Fonte: Gazzettino Padova.

Vino, sospetta frode: trenta perquisizioni – Sospetta frode sul vino: eseguite trenta perquisizioni.
Una cantina della provincia di Udine è al centro di un’inchiesta su una presunta frode sui vini Dop e Igp. L’ipotesi è che siano stati immessi sul mercato prodotti in violazione del Testo Unico sul vino, ma anche dei disciplinari che regolano la resa massima di uva per ettaro. Ieri i Nas hanno eseguito una trentina di decreti di perquisizione. Gli accertamenti sono stati estesi a cantine, imprese agricole, abitazioni e ditte di trasporto dislocate tra le province di Udine, Pordenone, Gorizia e Treviso. Frode in commercio e commercio di prodotti con marchi che possono trarre in inganno sono le ipotesi di reato. Antonutti a pagina XV Sospetta frode sul vino: eseguite trenta perquisizioni ›Usate uve prodotte oltre i limiti di resa o mescolate varietà di provenienza diversa: controlli in cantine e ditte di trasporto.

Fonte: Gazzettino Treviso.

Vino allungato ma marchio Dop Perquisizione in 5 aziende – Vino allungato col marchio Dop.
Perquisizioni in cinque aziende Indagine della Procura di Udine: trenta cantine e ditte di trasporto coinvolte Dichiarate cisterne piene di prodotto certificato, ma c’era lo spazio per “l’aiutino” Venduto come Doc ma allungato con altro vino di minore qualità. Trasportatori complici che dichiarano quantità diverse da quanto effettivamente contenuto nelle cisterne. È questo il quadro tratteggiato dall’indagine dell’ispettorato Repressione Frodi di Udine e dai carabinieri del Nas di Udine, che ha coinvolto anche cinque aziende del Trevigiano, tra cantine e aziende di trasporto. In tutto sono state una trentine le sedi (tra cantine, aziende agricole, abitazioni e ditte di trasporto), situate nelle province di Udine, Pordenone, Gorizia e Treviso sottoposte a perquisizione da parte dei funzionari dell’ispettorato e dal Nucleo Antisofisticazione e Sanità dei carabinieri friulani per la sospetta frode sul vino.

Fonte: Tribuna Treviso.

Aumento di quote Docg Il Consorzio ne discute.
Importante e al tempo stesso delicata assemblea, questo pomeriggio, dei soci del Consorzio Prosecco Docg Conegliano Valdobbiadene. L’incontro è all’Auditorium in Villa Brandolini a Solighetto. Sarà anzitutto sottoposto ad esame ed approvazione il bilancio 2022 e verranno illustrate dalla presidente Elvira Bortolomiol e dal direttore Diego Tomasi le attività 2023. Il passaggio successivo è estremamente delicato. Si tratterà di quote, anzi di nuove quote dei soci che, nel caso di qualche categoria, sono destinate al raddoppio, perché l’intendo è di accrescere l’attività promozionale. Con il supplemento richiesto si punta ad un maggiore introito da parte dei soci di un milione e 800 mila euro, portando la disponibilità ad oltre 4 milioni di euro. Come è evidente, l’aumento non piace a tutti e qualche perplessità la nutre anche la minoranza interna.

Fonte: Tribuna Treviso.

STAMPA ESTERA

Viticulture : « C’est le changement climatique qui risque de réguler le marché (Christophe Bousquet, CIVL).
Christophe Bousquet, vigneron audois et président du Conseil Interprofessionnel des Vins du Languedoc (CIVL) depuis juin 2021. (Crédits DR) Michèle Trévoux président du Conseil Interprofessionnel des Vins du Languedoc (CIVL) depuis juin 2021, Christophe Bousquet fait un point à mi-mandat sur la situation de la filière et les projets en cours. II tente notamment de répondre à une certaine grogne de certaines appellations, booste ses moyens sur la ReD pour répondre au réchauffement climatique et aux défis environnementaux, et cherche une issue à la période de mévente des vins que traverse la filière viticole. Porté à la présidence du Conseil Interprofessionnel des Vins du Languedoc (CIVL) en juin 2021, Christophe Bousquet, vigneron audois, a déjà engagé plusieurs nouvelles orientations au sein de l’interprofession. Pour répondre aux reproches émis par certaines appellations qui dénoncent leur manque de visibilité dans la communication du CIVL, le nouveau président a voulu remettre en avant les identités propres de chaque appellation, mais toujours sous la bannière Vins du Languedoc. Les campagnes d’affichage, par exemple, peuvent désormais se décliner sous l’identité d’une appellation – Corbières, Limoux, Fitou, Cabardès,… – mais toujours dans le cadre général des Vins du Languedoc, détaille-t-il. idem sur le salon Wine Paris, où chaque appellation était clairement identifiée au sein de l’espace Vins du Languedoc. » Autre nouveauté : les appellations qui le souhaitent peuvent augmenter la cotisation volontaire obligatoire (CVO) versée au CIVL et récupérer 70% du montant de cette augmentation pour leur budget, les 30% restant revenant au CIVL. Jusqu’ici, les ap *** pelletions ne percevaient que 17% de la CVO, le reste alimentant le budget général du CIVL. déploiement, à partir de 2025, de neuf de ces variétés dans le vignoble régional. Ces évolutions visent à calmer la grogne de trois appellations (Corbières, Fitou et Faugères) qui ont annoncé leur intention de quitter le CIVL en fin d’année. La sortie de l’interprofession de ces trois appellations amputerait le budget du CIVL de 1,2 million d’euros… i Ni le CIVL ni ces appellations n’ont intérêt à cette séparation », plaide Christophe Bousquet, qui a multiplié les rencontres avec les contestataires et tenté, par ces changements, de répondre à leurs réclamations. Les enjeux techniques sont stratégiques Autre orientation impulsée par le nouveau président : le renforcement du volet ReD de l’interprofession avec la création du poste de direction ReD, confié à Marie Corbel, précédemment directrice de l’appellation Faugères.

Fonte: Tribune.

El cava bate su récord de ventas con 249 millones de botellas, un 4,5% más
Las 349 bodegas de la denominación de origen (DO) Cava vendieron el año pasado 249 millones de botellas, el 69% fuera de España y el 31% en el mercado nacional, lo que supone un incremento del 4,56% con respecto a 2021 y un nuevo récord histórico para el sector, según las cifras anunciadas ayer por Javier Pagés, presidente del Consejo Regulador de la DO Cava. El crecimiento de las ventas es ligeramente superior al anticipado a mediados de diciembre por Pagés, que apuntó entonces a un ata de algo más del 3%. Labuena marcha de la campaña navideña explica el mayor aumento del negocio. En 2021, el sector ya había recuperado el volumen anterior al estallido del Covid. El ex-CEO de Codorníu destacó el crecimiento del 12,8% en las ventas de los cavas de guarda superior (los de más de 18 meses de crianza). Las bodegas de la denominación alcanzaron una cifra de negocio de 2.192 millones, un 15% más que en 2021. Con un alza del 13,15% en volumen de botellas, el mercado español fue clave para la evolución del sector, sobre todo gradas al tirón de la hostelería (+30,4%). Por su parte, las exportaciones sólo aumentaron un 1,2%. Este dato no preocupa a Pagés, quien argumentó que “el estancamiento del cava en algunos países se compensa con el crecimiento en otros”, como es el caso de Suecia, que se ha colocado por vez primera entre los cinco mayores mercados exteriores tras registrar una subida del 35,4%. Alemania lidera el ránldng, por delante de EEUU.

Fonte: Expansións.

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A risentirci a domani.