rassegna stampa del vino di venerdì 29 luglio 2022!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di venerdì 29 luglio 2022!

Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.

Turriga, un tuffo nel mediterraneo lungo 30 anni.
Valentina Argiolas e il grande rosso creato da Tachis Ha trent’anni il Turriga, il vino che ha aperto le porte dei mercati internazionali agli Argiolas, una famiglia solida e unita che produce 2,5 milioni di bottiglie l’anno da cinque zone (25o ettari). II grande rosso è il frutto di una intuizione di Franco Argiolas che convinse Giacomo Tachis a sbarcare in Sardegna. Tachis, che si definiva «mescolatore di vini», è stato il più grande tra gli enologi del Rinascimento dei vini italiani. II Turriga, un blend a base di Cannonau, è diventato l’emblema della qualità dei vini sardi. Le 30 vendemmie sono state celebrate ä con una mostra 3 11 assieme allo studio e Pretziada, laboratorio sull’artigianato sardo in chiave contemporanea e artistica. La mostra si chiama Dialogo Adagio ed è visibile a Serdiana, sede della cantina, fino al 30 settembre.

Fonte: Corriere della Sera 7.

“Fosélios” il Prosecco millesimato di Follador.
Gli amanti del Prosecco non dovrebbero perdere l’ulüma etichetta di casa Follador, cantina storica di Col San Martino (Farra di Soligo). SI tratta di ” Fosélios”, che è un chiaro riferimento greco a Phos (luce) ed Ellos, II dio del sole, un Piusecco Superiore, millesimato, di Valdobbiadene. Frutto delle migliori uve di Glera (o se preferite Prosecco), II “Fosélios” colpisce per personalità e bevibilità. Di colore giallo paglierino luminoso, la novità di casa Follador, profuma di glicine e esta di pane. Al gusto conquista per freschezza e sapidità, con note dl pesca bianca e cedro.

Fonte: Gazzetta dello Sport.

La vite è una cosa meravigliosa – Lavico, l’Etna «nordico» secondo Duca di Salaparuta.
L’Etna è ormai l’Eldorado dell’enologia di alta qualità in Sicilia. Non che si tratti di un percorso comodo, si badi. Far vino qui, nelle aspre terre scure ai piedi del Mongibello, tra vulcano e mare, è bello e difficile. Ma i vini sono spesso straordinari. Duca di Salaparuta, una delle aziende più blasonate del vigneto Sicilia, ha lanciato un nuovo progetto legato alla tenuta Vajasindi, situata nel comune di Castiglione di Sicilia: ventuno ettari situati in due differenti terrazzamenti, uno a 700 e l’altro a 620 metri sul livello del mare. L’esposizione a Nord – che in altri territori potrebbe essere penalizzante – rende a queste latitudini questa terra ideale a produrre vini nervosi e magri, di grande eleganza.

Fonte: Giornale.

Il numero della settimana – 653 milioni di litri.
È la quantità di vino Italiano esportato nel primo quadrimestre (+1,1 per cento rispetto al 2021) per un corrispettivo di 2,3 miliardi di euro (fonte: Uiv).

Fonte: Repubblica Venerdi.

Frascino approda nella ristorazione – Gruppo Frascino approda nella ristorazione.
Dalla finanza all’edilizia, dal vitivinicolo alla ristorazione. Gruppo Frascino cresce con l’imperativo di diversificare. Il primo mattone nella costruzione della struttura societaria è stato posto nel 2007 a Verona, con la nascita di Credit Network e Finance, specializzata nel recupero e nella gestione di crediti problematici (Npl), che ora opera anche nella riscossione tributi. Tra gli ultimi investimenti l’acquisto dell’azienda agricola Boschetto Campacci, 22 ettari di vigneti e oliveti nella zona del Chianti Classico, a Castelnuovo Berardenga, nella zona Nord Est delta provincia di Siena. —apag1J Gruppo Frascino approda nella ristorazione Dalla finanza all’edilizia, dal vitivinicolo alla ristorazione. Gruppo Frascino cresce con l’imperativo di diversificare. Il primo mattone nella costruzione della struttura societaria è stato posto nel 2007 a Verona, con la nascita di Credit Network e Finance, fondata da Luigi Frascino.

Fonte: Sole 24 Ore Nord Est.

Il nettare della terra santa.
Quella del vino d’Israele è una storia di lotte e conquiste. Fu il barone Edmond de Rothschild a iniziare, ma i frutti arrivarono solo un secolo dopo, nel 1983. E oggi le vigne arrivano a oltre 2000 metri, includendo luoghi come il lago di Tiberiade e la Galilea di Orazio Vagnozzi – contributor WE per quanto testimonianze scritte facciano risalire la presenza della viticultura e produzione di vino in Galilea a oltre 3000 anni fa, la viticultura moderna in Israele ha radici recenti. Fu il barone Edmond de Rothschild di origini ebraiche nel 1882 a fondare la cantina Carmel, finanziando iniziative vitivinicole in Terra Santa sperando che diventasse il cuore produttivo dei vini Kosher per gli ebrei di tutto il mondo. Pianto due vitigni, il Chenin Blanc e il Carignan dando il via così alla nuova viticoltura israeliana.

Fonte: We Wealth.

Cari romagnoli, bevete Lambrusco Nel calice scoprirete un pezzo di storia.
Quale migliore momento ispirato da questo caldo afoso per scrivere di Lambrusco? Vino rosso frizzante, secco o amabile, fruttato e dissetante che si pone al confine tra l’Emilia e la Romagna, amato dai goderecci della tavola e bistrattato dagli esperti. Ne scrivo perché il Lambrusco, oggi spesso trascurato dai romagnoli di “puro sangue Sangiovese” ha comunque un legame con la Romagna. I romagnoli anche se non lo ammettono ogni tanto un bicchierino di Lambrusco se lo fanno. È nel loro Dna. In passato nelle osterie non si beveva solo vino rosso fermo ma il Lambrusco saltava fuori da sotto il bancone specialmente nei periodi estivi. Pensateci bene. Oggi in Romagna si parla di vini bianchi fermi e di bollitine perché, da un punto di vista tecnologico c’è stata la giusta evoluzione e la conseguente emancipazione del palato dei romagnoli.

Fonte: Ravenna & Dintorni.

Nella cantina del Conad Galilei, l’eccellenza del Lambrusco emiliano.
Il reparto dedicato ai vini del Superstore di viale Newton conta al suo interno più di 75o etichette. Tra queste, il Nero di lambrusco, l’eccellenza parmense premiata con i “5 Grappoli” dall’Associazione Italiana Sommelier Ormai da tempo in cima alla classifica di popolarità nel Bel Paese e per anni al primo posto tra i vini più venduti d’Italia (13 milioni di litri distribuiti solo nel 2019) il Lambrusco, vino simbolo del territorio emiliano, conta tredici varietà di vitigni e sette diverse denominazioni DOC. Le principali differenze tra queste tipologie di vino risiedono nella territorialità e nelle tempistiche di maturazione: nel modenese (più precisamente nelle valli tra fiume Secchia e Panaro) si producono Sorbara e Grasparossa, vini tradizionalmente freschi, abboccati, dal colore chiaro (quasi rosato) e dalle intense note fruttate (fragole, lamponi e ciliegie).

Fonte: Ravenna & Dintorni.

Chef stellati e bollicene: Tramonto Divino chiama tutti al brindisi.
L’evento stasera in piazza Spose dei Marinai a Cesenatico, formula in piedi Oltre trecento le etichette in degustazione, con i prodotti d’eccellenza di Giacomo Mascellani Lo chef stellato Gianluca Gorini, oltre 300 vini regionali in libera degustazione, 50 etichette di bollicine Metodo classico, i prodotti Dop e Igp dell’EmiliaRomagna, sono gli elementi più importanti dell’appuntamento di Tramonto DiVino che si terrà questa sera a Cesenatico. In piazza Spose dei Marinari, con lo sfondo dei capanni sul porto canale, dove tutto ebbe inizio diciotto anni fa, a partire dalle 19,30 si terrà una delle manifestazioni più attese dell’estate, capace di mettere in mostra e far degustare il meglio dell’enogastronomia emiliano-romagnola.

Fonte: Resto del Carlino Cesena.

«Il solo nome Dolceacqua per il Rossese». L’obiettivo è legare la Doc al territorio.
L’obiettivo è legare la Doc al territorio Le vigne che circondano il borgo di Dolceacqua, all’ombra del Castello IL Rossese di Dolceacqua presto si chiamerà soltanto Dolceacqua. Il dibattito è aperto, ma i produttori sono d’accordo e premono in questo senso. «L’obiettivo è distinguersi dal Rossese della Riviera di Ponente — sintetizza il sindaco Fulvio Gazzola — Avere due Doc sul territorio che di fatto hanno lo stesso nome crea confusione nel consumatore. Si tratta infatti di due vini molto diversi, per caratteristiche e per prezzo. E necessario tutelare il Rossese di Dolceacqua e peraltro il disciplinare già lo consente». Qualche produttore in realtà lo sta già facendo: la scritta che compare sull’etichetta, “Dolceacqua”, è una chiara indicazione della direzione che le aziende vogliono prendere.

Fonte: Secolo XIX Imperia.

«Le barbatelle giovani hanno sofferto troppo».
Il clima cambia, la siccità crea stress alla vigna e impone una riflessione sul futuro della viticoltura alle Cinque Terre. Questo piccolo territorio soffre meno rispetto ad altre zone d’Italia, ma come sottolineano i produttori un cambio di gestione della vigna, che dia maggiore attenzione alla salute del suolo e alle scorte di acqua è necessario. A soffrire maggiormente sono le barbatelle, ma anche le diverse zone del territorio e del suolo influenzano le vigne. «Le barbatelle e le piante giovani sono quelle che soffrono maggiormente—dice Gianfranco Vita agronomo della Cooperativa Agricoltura Cinque Terre di Groppo, sulle alture diManarola—Le piante piccole, messe a dimora quest’inverno sono in sofferenza e sono seccate a chi non è riuscito a irrigarle. L’assenza di pioggia in primavera ha spinto la vigna a intraprendere un ciclo diverso.

Fonte: Secolo XIX La Spezia.

L’emergenza caldo investe i vigneti: «Vendemmia anticipata di settimane».
I produttori: «Le nostre uve stanno maturando molto velocemente, la vera preoccupazione è la grandine» Lambruschi in azienda I vigneti di Ca’ Lunae a Castelnuovo Magra Vendemmia praticamente da anticipare a causa delle condizioni meteo particolarmente calde. E la siccità prolungata diffonde un timore tra i produttori dei vini dello Spezzino: l’incubo grandine. Che metterebbe a serio rischio un raccolto fino a oggi clamorosamente in condizioni molto buone. Diego Bosoni dalla sua base di Cà Lunae lo conferma: «Dal punto di vista dei vigneti la situazione è ancora molto soddisfacente facendo i debiti scongiuri. Vengo adesso da un sopralluogo e in effetti le viti non stanno soffrendo ancora, anzi.

Fonte: Secolo XIX La Spezia.

Il Rossese cambia nome: si chiamerà Dolceacqua – Il Rossese si chiamerà soltanto “Dolceacqua”. Dibattito tra produttori.
Il vino Rossese di Dolceacqua ha appena compiuto 50 anni. E ora la prima Doc ligure cambierà nome: l’obiettivo è legare ancora di più il vino al territorio, visto che si chiamerà solamente “Dolceacqua”, passo peraltro già consentito dal disciplinare. I produttori sono d’accordo. Il Rossese si chiamerà soltanto “Dolceacqua” Dibattito tra produttori Favorevoli le aziende e anche l’esperto Massobrio L’obiettivo è legare sempre di più il vino al territorio. Il Rossese di Dolceacqua presto si chiamerà soltanto Dolceacqua. Il dibattito è aperto, ma i produttori sono d’accordo e premono in questo senso. «L’obiettivo è distinguersi dal Rossese della Riviera di Ponente – sintetizza il sindaco Fulvio Gazzola – Avere due Doc sul territorio che di fatto hanno lo stesso nome crea confusione nel consumatore

Fonte: Stampa Imperia.

Domani sera corti aperte Si degustano i nostri vini.
Appuntamento dal tardo pomeriggio allietato dalla musica che farà da cornice Grande attesa, a Bormio, per un gradito ritorno, la serata dei vini in programma domani sera nel cuore della Magnifica Terra. Per l’occasione, le più importanti case vinicole valtellinesi aspetteranno i visitatori ed i buongustai nelle corti antiche del centro storico di Bormio per una serata di degustazione alla scoperta dei migliori vini locali. Esperti e semplici appassionati saranno così invitati ad approfondire caratteristiche e particolarità del Sassella, del Grumello, dell’Inferno e naturalmente dello Sforzato, il re dei vini valtellinesi. Ben diciassette i vini dei quali è prevista la degustazione unitamente a tre punti food, per rendere il tutto ancor più gradevole.

Fonte: Provincia Sondrio.

Vino, l’ispirazione sotto le stelle.
Stefania Busà, Mtv Sicilia: «Partecipano 22 cantine di 6 province con un calendario che comprende visite guidate, cene e spettacoli» O Fino a115 agosto molte iniziative non solo in cantina, ma anche in piazze e in luoghi suggestivi delle città Lasciarsi ispirare ed emozionare dall’arte e dalla bellezza, in compagnia di un calice di vino e sotto un cielo stellato. Al via in Sicilia “Calici di Stelle 2022”, l’evento estivo più atteso dagli enoturisti e dagli appassionati del vino, promosso da Movimento Turismo del Vino e Associazione Nazionale Città del Vino. Le cantine del Movimento Turismo del Vino Sicilia, fino al15 agosto, organizzano innumerevoli iniziative non solo in cantina, ma anche in piazze e in luoghi suggestivi delle città. Attraverso il binomio vino e buon cibo si vuole dare valore alla cultura per raccontare il territorio.

Fonte: Sicilia.

Vino Chianti Giovanni Busi rieletto all’unanimità al timone del Consorzio per tre anni.
Giovanni Busi è stato confermato, con voto unanime, alla guida del Consorzio Vino Chianti per altri tre anni. Busi è titolare dell’azienda vitivinicola Travignoli e dal 2010 è presidente del Consorzio Vino Chianti che conta 3.500 aziende che rappresentano 15mila ettari di vigneto atto a produrre uve destinate a dare vino Chianti docg. Due i vicepresidenti: Ritano Baragli (cantina sociale Colli Fiorentini) e Alessandro Zanette (Gruppo Italiano Vini).

Fonte: Tirreno Toscana Economia.

Vino Toscana Cesare Cecchi resta alla guida del Consorzio: votato all’unanimità.
Cesare Cecchi è stato confermato presidente del Consorzio Vino Toscana per il prossimo triennio. Il nuovo consiglio di amministrazione si è espresso all’unanimità. «È noto—ha detto Cecchi—come il nome Toscana sia di grande importanza nel panorama vitivinicolo nazionale e internazionale e quindi mi auguro che tutti i produttori della regione sentano il bisogno di tutelarlo e valorizzarlo».

Fonte: Tirreno Toscana Economia.

«Effetto siccità nelle vigne, il 10% è andato distrutto» – Bruciato un grappolo su dieci.
Lo sfogo «Effetto siccità nelle vigne, 1110% è andato distrutto» «Mentre noi non possiamo utilizzare l’acqua dei torrenti per irrigare le vigne, questa finisce in pianura e viene utilizzata da altri». De Bacco, Consorzio coste del Feltrino, spiega che per la siccità 1110 per cento della produzione vinicola è già andato distrutto. Santin a pagina III • Bruciato un grappolo su dieci >De Bacco (Consorzio coste del Feltrino): «Il paradosso è che› «Se abbiamo ridotto le perdite al 10% è solo grazie non possiamo utilizzare i torrenti, così a sfruttarli è la pianura» al continuo e grandissimo lavoro che abbiamo fatto» IL PRESIDENTE: «NON C’E STATO NESSUN INTERVENTO SU QUESTO PROBLEMA DA PARTE DEI FONDI DI CONFINE». «Il paradosso è che mentre noi non possiamo utilizzare l’acqua de nostri torrenti per irrigare le produzioni che abbiamo qui, questa stessa acqua finisce in pianura e viene utilizzata da altri!». Marco De Bacco, dell’azienda agricola De Bacco, e presidente del consorzio Coste del Feltrino dice: «Sono polemico? Lo so». L’azienda di famiglia coltiva dieci ettari di vigneti, appezzamenti molto piccoli, talvolta anche di pochi metri quadri, e si trovano nei comuni di Feltre, Fonzaso, Arsiè, Pedavena, Seren del Grappa e Cesiomaggiore.

Fonte: Gazzettino Belluno.

Flavescenza dorata Multe molto salate a chi non estirpa.
Sono previste sanzioni molto pesanti, da mille a 6 mila euro se le viti affette da flavescenza dorata non saranno rimosse tempestivamente dal vigneto, come previsto da Decreti regionali. In questi termini in Consorzio Prosecco Doc ha informato i suoi soci. Le piante individuate in sofferenza vanno trattate anzitutto tramite capitozzatura al piede (e rimozione di eventuali ricacci) ed estirpate nel corso del periodo autunno-invernale successivo. E, si avverte: non è corretto rinnovare le piante capitozzate, perché non c’è garanzia di risanamento effettivo. Nell’attività di controllo, sarà l’Ufficio Fitosanitario regionale ad emettere ordinanza di estirpo. In questo modo si ha il blocco dell’unità vitata, ovvero quella superficie non potrà rivendicare uva.

Fonte: Tribuna Treviso.

Cantine aperte: ecco i luoghi migliori dove la Vendemmia 2022 è all’insegna dell’enoturismo.
Un settore in costante crescita che si apre a nuove forme di sperimentazione: la vendemmia 2022 si vive anche con viaggi ed esperienze all’insegna dell’enoturismo. La vendemmia 2022 si avvia ad avere una delle migliori qualità degli ultimi anni, a scapito tuttavia di una produttività che – a causa della grande siccità – rischia di ridurre il riempimento delle botti addirittura del 30%. Un calo generalizzato in tutta Europa ma che per l’Italia, primo produttore mondiale di vino, significherà sicuramente un arretramento sul mercato. Nonostante ciò, la grande sapienza dei vinaioli del Bel Paese ci permetterà, seppure con quantità minori e costi maggiori, di continuare a gustare Montepulciano, Barolo e Sangiovese e portare nei calici delle feste – ma non solo – tutto il buono della produzione vinicola italiana.

Fonte: PaesiOnLine.

La cantina Siddùra di Luogosanto cambia direttore, nuovo futuro per la produzione.
La cantina Siddùra di Luogosanto cambia direttore. Classe 1980, di Cagliari, Mattia Piludu proviene da una famiglia di viticoltori: si occuperà di progettazione ed efficientamento della produzione. Il nuovo direttore tecnico della cantina gallurese, insieme all’enologo Dino Dini e all’agronomo Luca Vitaletti, avrà il compito di accompagnare l’azienda di Luogosanto nel percorso di crescita e sviluppo sostenibile: è questa la grande sfida da vincere nei prossimi anni. Mattia Piludu è cresciuto tra i filari del vigneto di famiglia e si è specializzato nel settore. Durante la sua carriera ha diretto lo sviluppo di aziende vinicole importanti nell’Isola, progettandone la crescita attraverso innovative ristrutturazioni aziendali.

Fonte: Gallura Oggi.

Festival Franciacorta in Cantina 2022: due weekend tra bollicine, cultura e bellezza.
Visite guidate, degustazioni, trekking e passeggiate a cavallo: nei due fine settimana del 10-11 e del 17-18 settembre torna l’appuntamento per gli amanti del Franciacorta e del suo territorio. Due fine settimana all’insegna di visite guidate, degustazioni, tour nei vigneti e pic-nic: si annuncia imperdibile la nuova edizione del “Festival Franciacorta in Cantina”, il tradizionale appuntamento dedicato alla riscoperta dei luoghi dove nasce questa autentica eccellenza vitivinicola del Belpaese. 10, 11, 17 e 18 settembre sarà possibile immergersi a capofitto nell’atmosfera di queste terre magiche, tra cantine aperte con degustazioni a tema, gustose proposte gastronomiche e coinvolgenti iniziative culturali e sportive. Un doppio weekend a passeggio tra le Strade del Franciacorta: un percorso ricco di luoghi di interesse storico costellato da monasteri e castelli immersi tra i vigneti dove nasce questo vino unico.

Fonte: La Gazzetta del Gusto.

Alla scoperta del vino e delle eccellenze del Fvg con Calici di Stelle… in cantina.
Torna l’attesissimo appuntamento estivo con Calici di Stelle, l’evento che accompagnerà turisti e appassionati in un viaggio entusiasmante alla scoperta di prelibatezze enogastronomiche del Friuli Venezia Giulia. Il Movimento Turismo del Vino FVG, presieduto da Elda Felluga, organizza Calici di Stelle… in cantina per coloro che desiderano approfondire la conoscenza di un’unica cantina per conoscerne meglio i racconti, scoprirne i vini e apprezzarne l’appassionato lavoro. Diverse aziende agricole del Friuli Venezia Giulia ospiteranno eventi ed esperienze direttamente a “casa loro” nel periodo tra il 29 luglio e il 15 agosto. Visite, degustazioni, imperdibili esperienze sotto le stelle, cene in vigna, atmosfere romantiche e magiche serate immersi nella natura rigogliosa dei vigneti.

Fonte: Friuli Oggi.

Il vino a scuola: l’accordo della Lega coi sommelier fa insorgere i medici.
Per i promotori, sostenuti dal partito di Matteo Salvini, si tratta di un’iniziativa culturale nella culla del buon bere, ma la Società di Alcologia è dura: “Diseducativo e dannoso. Un regalo alla lobby, invoglia i minori e non mette in guardia sui rischi alla salute”. Da settembre vino e olio diventeranno materia di studio per centinaia di scuole, dalle elementari alle superiori, grazie a un accordo tra il governo e l’Associazione italiana sommelier. E anche se il vino non si berrà (quasi) mai, perché gli studenti sono in gran parte minori, i medici che si occupano di curare gli effetti dell’alcol sono in allarme. «Siamo alla follia», sbotta il dottor Gianni Testino, presidente della Società Italiana di Alcologia. «L’alcol aumenta il rischio di tumore. Una scuola che ne fornisce elementi positivi è antiscientifica e antietica». Lo scontro non è nuovo: da una parte un settore che in Italia fattura 12 miliardi di euro l’anno, dall’altra una sanità che spende nello stesso periodo circa 25 miliardi di euro per combattere i danni diretti dell’alcol, «uno dei principali fattori di rischio di malattia, disabilità e mortalità prematura», secondo l’Istituto Superiore di Sanità.

Fonte: Espresso.

Anteprima Guida Vini d’Italia 2023. Tutti gli appuntamenti in enoteca.
Mentre si concludono le batterie d’assaggio della nuova guida Vini d’Italia, c’è una golosa anticipazione per tutti gli appassionati di vino: Anteprima Guida Vini d’Italia 2023, un ciclo di degustazioni itineranti in giro per l’Italia. Anteprima Guida Vini d’Italia 2023 è l’evento che dà il via alla lunga stagione dedicata al meglio della produzione vitivinicola, un’iniziativa promossa da Gambero Rosso per valorizzare il prezioso patrimonio enologico italiano e avvicinare il grande pubblico al bere di qualità e ai vini degustati e selezionati dalla commissione della guida Vini d’Italia attraverso una serie di appuntamenti con i grandi vini italiani in alcune delle migliori enoteche d’Italia.

Fonte: Gambero Rosso.

Le acque custodiscono il vino.
Tra esercizio di marketing ed effettivi vantaggi tecnici, l’affinamento delle bottiglie nell’oceano, in mare o al lago sta diventando una pratica sempre più diffusa. Non confondiamoci, però: la salinità è un’altra storia. In Italia hanno iniziato in Liguria, poi ci hanno provato nelle placide acque del lago di Garda, poi nel burrascoso mare della baia di Capo Caccia, vicino ad Alghero, e oggi il vino finisce il suo processo produttivo riposando nelle acqua cristalline dell’oceano, nei pressi della barriera corallina. Il risultato, in termini di comunicazione, è assicurato: pensare a questo particolare affinamento è seducente e intrigante, e di sicuro dà a quella bottiglia un non so che di esotico che ci affascina e ci spinge alla prova.

Fonte: Linkiesta.

Giornata nazionale del vino bianco: 5 curiosità per godersi ogni sorso.
Il 4 agosto in Inghilterra e negli Stati Uniti si festeggia la giornata nazionale del vino bianco e nemmeno xtraWine vuol perdersi l’occasione di celebrarlo, soprattutto in questa estate caldissima. Un bel bicchiere di vino bianco ghiacciato è infatti l’ideale per rinfrescare i fine settimana sotto l’ombrellone, per questo la #xtrawinexperience sta girando l’Italia alla ricerca dei migliori vini bianchi da bene questa estate. Il viaggio è iniziato nella tenuta di Alois Lageder e in Toscana con Banfi, ma la strada è ancora lunga e nel frattempo xtraWine vuole condividere alcune curiosità interessanti sul vino bianco, che saranno sicuramente utili anche ai lettori di questo articolo.

Fonte: xtraWine Blog.

Calici di Stelle, protagoniste 102 Città del Vino.
Sono 102 le Città del Vino coinvolte a partire da domani, venerdì 29 luglio, alla manifestazione enogastronomica “Calici di Stelle”. La rassegna è in programma in tutta Italia fino al 15 agosto con decine di iniziative tra cantine, vigne e piazze delle Città del Vino. Calici di Stelle è un evento promosso da Movimento Turismo del Vino e Città del Vino, associazione nazionale che aggrega oltre 460 Comuni a vocazione vitivinicola. Sono previsti, per l’edizione 2022 all’insegna dell’Eno-Astronomia, “tanti appuntamenti e spettacoli per ammirare il cielo di notte, sorseggiando ottimi vini in buona compagnia”. Per tutta la durata della manifestazione gli enoturisti potranno contemplare l’osservazione guidata delle stelle grazie ai volontari dell’Unione Astrofili Italiani (Uai), associazione con la quale è stata rinnovata la collaborazione e che promuove l’evento inserendolo nel calendario delle “astro iniziative” della Uai, in abbinamento a “Le Notti delle Stelle”. “Calici di Stelle 2022

Fonte: ANSA.it.

“Sistema” Prosecco, locomotiva del vino italiano, in cerca di una nuova sinergia tra denominazioni.
Tra Prosecco Doc, Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg e Asolo Prosecco Docg, si muovono 750 milioni di bottiglie per oltre 3,5 miliardi di euro. Dal 2009, quando il mondo Prosecco ha trovato la sua nuova formula, con l’istituzione della Doc Prosecco, della Docg Conegliano Valdobbiadene Prosecco e della Docg Colli Asolani Prosecco o Asolo Prosecco (così come da decreto del 17 luglio 2009), il grande territorio veneto, allargato al Friuli Venegia Giulia per comprendere la frazione di Prosecco, nel Comune di Trieste, ancoraggio geografico per la tutela delle denominazioni Europee (che proteggono l’origine del vino, e non il vitigno), è diventato locomotiva economia dell’Italia enoica, traino dell’export (che continua a crescere a doppia cifra anche nel 2022) e non solo. Le tre denominazioni, guardando ai dati di “Cantina Italia”, mediamente rappresentano il 10% delle scorte di cantina di vino dop italiane. Un volume di fuoco che, nel 2021, ha sfiorato i 750 milioni di bottiglie (di cui 627,5 di Prosecco Doc, 100 di Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg e 21 di Asolo Prosecco), per un giro d’affari complessivo stimato in oltre 3,5 miliardi di euro. Con i valori complessivi cresciuti in tutte le tre denominazioni.

Fonte: WineNews.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.

A risentirci a domani.