rassegna stampa del vino di venerdì 3 febbraio 2023!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di venerdì 3 febbraio 2023!

Le news di oggi, sono state offerte da QuidQuid Srls strategie tecniche commerciali per potenziare il tuo business.

Preghiera.
Guida lei Valle dell’Acate. «I miei vini contemporanei» È in gran forma Gaetana Jacono (nell’illustrazione qui sotto). Macina progetti e nuove bottiglie da quando guida da sola l’azienda di famiglia, Valle dell’Acate, facendo la spola tra la casa alta su corso Venezia a Milano e i vigneti a Vittoria, in provincia di Ragusa. Definisce «contemporaneo» il suo Frappato, vivace e fresco. Punta sulla bevibilità con la linea Bellifolli, bottiglie dalle etichette con maschere in bilico tra incanto e follia. Stupisce con Iri da Iri, un Cerasuolo di Vittoria che profuma di liquirizia, con la forza della terra siciliana. Con lei c’è l’enologo piemontese Carlo Casavecchia. Cento gli ettari di vigneto, in regime biologico.

Fonte: Corriere della Sera 7.

La vite è una cosa meravigliosa – Dall’Aube l’«altro» Champagne.
Quella lontana dai riflettori della Vallée de la Marne, della Côte des Blancs, della Montagne de Reims. Una terra che si sviluppa attorno a Troyes, antica capitale della Champagne, anche grazie allo Chardonnay qui portato dai crociati da Gerusalemme attraverso l’isola di Cipro. Qui, a Celles-sur-Ource, lavora Comte de Montaigne, il cui nome omaggia Michel de Montaigne, scrittore e umanista la cui passione ispira la famiglia Revel e in particolare Stéphane, l’anima della maison. Che produce Champagne fortemente territoriali, perché reca nel bicchiere quella combinazione di fattori climatici e geologiche, che a loro volta si legano a quelli umani.

Fonte: Giornale.

Altolà irlandese e caro prezzi, i vignaioli veneti fanno quadrato – Altolà irlandese e caro prezzi, i vignaioli fanno quadrato.
II vigneto veneto continua ad inanellare record. Sul comparto che fa da traino all’agroalimentare delle sette province si addensano però fosche nubi. I costi di produzione non accennano a scendere. La Gdo sul mercato. Altolà irlandese e caro prezzi, i vignaioli veneti fanno quadrato interno non accetta di ritoccare i listini. In più sulle destinazioni estere si fa strada l’ipotesi di una frenata dei consumi, nel caso altri Paesi Ue imboccassero la via già battuta dall’Irlanda, che potrà presto introdurre misure per frenare il consumo degli alcoolici, salvo un intervento in direzione opposta da parte del Wto. Zanetti – a pag. 9 Altolà irlandese e caro prezzi, i vignaioli fanno quadrato le misure.

Fonte: Sole 24 Ore Nord Est.

La scelta vegan di Cantina Produttori.
La cooperativa I1 vino vegan è sempre più richiesto sul mercato domestico e soprattutto all’estero. Sale così a circa 13 milioni di euro il fatturato 2022 della Cantina Produttori di Ramuscello e San Vito, basata nel Pordenonese, con un incremento di oltre il 3o per cento rispetto al precedente esercizio. I quintali di uva lavorati sono stati 13omila (+ 25 per cento), raccolti negli 810 ettari coltivati dai soci della cooperativa, costituita nel 1959 e che ha iniziato a vendemmiare 6o anni fa. Si tratta attualmente di 158 produttori, attivi in 21 Comuni distribuiti nelle province di Pordenone, Udine e Treviso.

Fonte: Sole 24 Ore Nord Est.

Si alza il sipario su Amarone Opera Prima.
Domani e domenica Amarone Opera Prima torna in Gran Guardia, a Verona, sabato 4 e domenica 5 febbraio, con 64 aziende pronte a celebrare il millesimo 2018. Organizzato dal Consorzio vini Valpolicella, l’evento di punta della denominazione toma così alla tradizionale collocazione invernale, dopo due annidi pandemia. Tanti i motivi per brindare alle bottiglie, pronte per il mercato, dopo il lungo periodo di appassimento delle uve, lavorazione ed invecchiamento necessari a definire la più pregiata produzione della Valpolicella. I grappoli raccolti nella scorsa vendemmia per la produzione del re del rossi scaligeri hanno incrementato valore rispetto al 2021, così come l’Amarone sfuso, sottolineano dal Consorzio.

Fonte: Sole 24 Ore Nord Est.

Vivo Cantine, fatturato in crescita dei 40%.
Il 2022 è stato un anno da incorniciare per Vivo Cantine di Campo di Pietra, in provincia di Treviso che hanno conseguito un fatturato consolidato di 164 milioni di euro, 1141% in più rispetto all’anno precedente, con un utile netto di esercizio superiore ai 3 milioni di euro e un patrimonio netto di oltre 22,8 milioni di euro. L’escalation dei costi energetici e l’inflazione galoppante, che hanno ridotto il potere d’acquisto e scoraggiato gli investimenti delle imprese, non sono riusciti a frenare la crescita della società agricola cooperativa che riunisce oltre 2mila soci viticoltori del Veneto Orientale, I quali in 6mila ettari di vigneti autoctoni ed internazionali coltivano le principali Doc e Docg del territorio, compreso tra Il Trevigiano ed il Veneziano, prime tra tutte ll Prosecco e il Pinot delle Venezie.

Fonte: Sole 24 Ore Nord Est.

Montepulciano, scatta il blocco del 20 per cento.
«È una misura che persegue il miglioramento e la stabilizzazione del mercati superando gli squilibri tra domanda e offerta del nostro Montepulciano d’Abruzzo Doc venduto a un prezzo troppo basso rispetto alla effettiva qualità». Così, II vicepresidente della Giunta regionale con delega all’Agricoltura, Emanuele Imprudente (nel la foto, commenta la delibera approvata dalla Giunta che di fatto impedisce la vendita di una quantità di vino prodotto pari al 20 per cento del totale.

Fonte: Centro.

Il territorio vitivinicolo entra nell’orbita del Pnrr.
L’obiettivo è valorizzare la ruralità attraverso il riconoscimento del paesaggio quale componente del Patrimonio culturale La ricerca sul territorio viticolo di Solopaca, negli aspetti agronomico-pedologico, climatico-ambientale, storico topografico, genetico, ampelografico ed enologico approda al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, sui finanziamenti per i Partenariati estesi (Pe5, Cultura umanistica e patrimonio culturale come laboratori di innovazione e creatività) tra Università ed Enti pubblici di ricerca. Iniziata in contemporanea, nel 2015, dal CREA – Viticoltura ed Enologia (VE) e dal CNR – Ist. per i Sistemi Agricoli e Forestali del Mediterraneo (ISAFoM) e confluita, alla fine del 2019, nel progetto BAS VO: Biodiversità Agricola Storica della Vite e dell’Olivo dell’Ist. delle Scienze del Patrimonio Culturale (CNR ISPC), estende ora i suoi risultati all-interno del più vasto progetto CHANGES (Cultural Heritages Active innovation for Next-Gen Sustainable society), ampliando il partenariato all’Ist. di Ricerca sugli Ecosistemi Terrestri (CNR IRET) La linea del progetto, dedicata a Historical landscapes, Traditions and Cultural identities (capofila Università degli Studi di Bari e “La Sapienza” di Roma).

Fonte: Il Sannio Quotidiano.

Il nuovo percorso del vino tra le vigne con bici e quad.
È la proposta esperienziale della famiglia Conte d’Attimis-Maniago sulle colline a Buttrio Attira appassionati da tutto il mondo pronti a immergersi in un’azienda di 86 ettari Il nuovo percorso del vino tra le vigne con bici e quad Giulio Garau Visite in cantina, degustazioni, passaggio al negozio per l’acquisto dei vini e finale con assaggi di salumi e specialità locali? Troppo scontato. Ora l’enoturismo che in regione sta diventando un volano dell’economia con il Fvg in vetrina pure sulla Cnn (racconta che uno dei segreti dell’Italia è proprio il Friuli Venezia Giulia) vuole altro: l’avventura tra le vigne dove si può andar in bici, esplorare le colline con la jeep e il quad, avere il contatto diretto con chi il vino lo crea e magari passare qualche notte letteralmente tra le vigne.

Fonte: Messaggero Veneto.

Cantine reali – Dalle cantine d’Italia alla Villa Reale, Monza diventa capitale tra vino e cultura.
La Villa si prepara ad ospitare la manifestazione nazionale dedicata ai produttori anche locali II Gruppo Meregalli da record e la Fondazione Tavecchio raccoglie i frutti della vigna solidale Dalle cantine d’Italia alla Villa Reale Monza diventa capitale tra vino e cultura II Merano Wine Festival sceglie la reggia per la manifestazione che riunisce i migliori produttori e valorizza le eccellenze locali ta per il debutto di un nuovo for- Lombardia ed è prevista la pre «Può diventare mat del Merano Wine Festival. II senza di 70 produttori della reun appuntamento 27 e 28 maggio la reggia di Mongione, mentre oltre che nella Vilannuale za ospiterà una manifestazione la Reale, gli eventi avranno luoeno gastronomica con protagonisti anche a l’Hotel de la Ville e riferimento visti i prodotti selezionati attra internazionale verso i “The Wine Hunter del settore» Awards” che garantiscono l’eccellenza di vini, cibi, birre e spirit.

Fonte: Giorno Monza Brianza.

Quando il Barbera ha il profumo della solidarietà.
Dalla vigna della Fondazione Tavecchio le prime 500 bottiglie per sostenere l’Agriparco. Le prime 500 bottiglie di Barbera superiore, con tanto di etichetta Agriparco Fondazione Tavecchio, saranno pronte a novembre. Frutto dei 5 quintali di uva vendemmiata lo scorso anno. Ma «le prime bottiglie non saranno in vendita – precisa il presidente della Fondazione, Alessio Tavecchio -, saranno numerate, rese esclusive con apposito nominativo e regalate ai donatori che sostengono il nostro progetto sociale». Per realizzare la vigna solidale «è stata preziosa la collaborazione di Meregalli Vini che ha donato 500 piante di Barbera delle Langhe torinesi e il supporto di Stefano Colombo, viticultore dell’Agriturismo Santa Croce di Missaglia che ci ha aiutato nella lavorazione, vinificazione, imbottigliamento e invecchiamento».

Fonte: Giorno Monza Brianza.

Qui si stappa lo Sgurbatel.
In un fazzoletto di terra la tradizione resiste con una micro produzione La Brianza ha un primato in Lombardia: è l’unica provincia che non possiede nemmeno un ettaro vitato. Eppure è possibile bere del vino locale: lo Sgurbatel di Biassono. II significato del vino è squisitamente culturale. Nel 2011 l’amministrazione guidata dal sindaco Piero Malegori proprio nell’intento di riscoprire una delle attività che una volta venivano svolte anche qui in Brianza, aveva deciso di impiantare un vigneto in via Madonna delle Nevi. Un piccolo appezzamento per mettere a dimora 5 filari e 500 viti. La scelta era ricaduta sul Pinot Nero, mentre per il nome del vino c’erano stati ben pochi dubbi.

Fonte: Giorno Monza Brianza.

Il dibattito sul vino.
Alcuni paesi del nord Europa, ad alto tasso alcolico, hanno cercato di danneggiare alcune nostre eccellenze. mi riferisco al nostro vino, considerato tra i migliori del mondo. Purtroppo ci sono personaggi nel nostro paese che fanno da megafono a favore dei detrattori che cercano di imporci le loro bibite e altre schifezze alimentari, come vermi, farina di grilli etc. Gentile Dottoressa Antonella Viola usi la sua competenza per dare dei buoni consigli, le faccio notare che tutto può far male se consumato esageratamente, ogni consumo di qualsiasi prodotto, è demandato al normale libero arbitrio di ognuno di noi.

Fonte: Provincia Como.

Segreti e aneddoti sui vini mantovani nella serata a Solferino.
Conoscere, apprezzare e promuovere i vini mantovani: questo il filo conduttore dell’incontro formativo e divulgativo proposto alcuni giorni fa dal Rotary Club Castiglione e Alto Mantovano, che si è svolto nella sede del club presieduto da Paolo Panizza (il ristorante Da Renato a Solferino) con la partecipazione di Corrado Caftani, presidente del Consorzio dei Vini Mantovani. Il presidente del Consorzio ha presentato il lavoro dell’associazione da lui guidata, raccontando ai presenti diverse curiosità sul mondo dell’enologia mantovana e non solo, un settore in crescita costante e sempre più presente anche a livello internazionale, che presenta per) anche diverse sfide e criticità.

Fonte: Voce di Mantova.

Intervista a Giorgio Calabrese – «Non date ascolto a chi tratta il vino come un veleno».
Giorgio Calabrese, medico nutrizionista, uno dei maggiori esperti mondiali in materia di diete e nutrizione, si scaglia contro le affermazioni sul vino dell’immunologa Antonella Viola. La ricercatrice ha di recente affermato che chi beve vino. anche con moderazione, ha il cervello più. Giorgio Calabrese. nato a Rosolini (Siracusa) ma astigiano d’adozione è da sempre sostenitore dei vantaggi della dieta mediterranea, anche in contrasto con gli attacchi arrivati negli ultimi anni dall’Europa e non solo. Docente di Alimentazione e Nutrizione Umana all’Università del Piemonte Orientale di Alessandria e alle Università di Tonno e di Messina. Ha studi medici ad Asti, Torino, Milano e Roma. È consulente per diverse trasmissioni Rai. È presidente della sezione “sicurezza alimentare” del Comitato Nazionale Sicurezza Alimentare (Cnsa) del Ministero della Salute.

Fonte: Idea.

«Dalle viti più antiche le risposte alla crisi».
Mobrici, presidente del ‘Consorzio Barbera d’Asti, racconta il cammino intrapreso nello studio del germoplasma che si adatta al clima Giorgio Borgese «Dalle viti più antiche le risposte alla crisi» 5 attenzione verso la biodiversità non è mai stata così importante. Il Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato è da tempo in prima linea. al fianco dei viticoltori, per salvaguardare e tutelare il patrimonio vitivinicolo del territorio nel pieno rispetto della biodiversità e della sostenibilità. Un cammino intrapreso per rispondere ai cambiamenti climatici e proseguito insieme a Crea-Ve, Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’analisi dell’economia Agraria – Centro di Ricerca Viticoltura ed Enologia di Asti, all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, all’Istituto d’Istruzione Secondaria Superiore G. Penna e a dieci aziende agricole del territorio per dare vita al progetto Ageba, del quale il Consorzio è capo fila.

Fonte: Idea.

“Asti Barbera” dal giudice.
Quattro ex dirigenti della cantina di S.Marzanotto imputati di bancarotta. La cantina sociale circa 20 anni fa era arrivata Ja contare 160 soci che garantivano il conferimento di decine di tonnellate di uve all’anno. Poi un declino, inesorabile e nel 2019 la liquidazione coatta amministrativa. E ora per gli ex dirigenti della cooperativa «Asti Barbera» di San Marzanotto, con soci che coltivavano vigneti anche nei territori di Mongardino e Isola, è arrivato il momento di affrontare il processo in tribunale. In udienza preliminare il giudice Federico Belli ha disposto il rinvio a giudizio, con l’ipotesi di bancarotta fraudolenta, per l’ex presidente Claudio Brignolo e per l’ex consigliere d’amministrazione Mario Raviola, in passato rettore del comitato Palio San Marzanotto.

Fonte: Stampa Asti.

Un festival del vino a Brindisi.
A Brindisi nasce un nuovo festival che celebra il vino, la Via Appia e il mare. Brindisi! – Vino, Appia, Mare, in programma da sabato 22 a martedì 25 aprile 2023, è il festival per valorizzare la tradizione vitivinicola e gastronomica dopo la candidatura della Via Appia a Patrimonio Unesco, dalla collaborazione tra l’Assessorato al Turismo della Città di Brindisi e il Teatro Pubblico Pugliese e sostenuto economicamente dalla Regione Puglia attraverso l’Agenzia Regionale Puglia promozione.

Fonte: il7 Magazine.

Iaia: «Bene l’asse con Francia e Spagna».
L’onorevole Dario laia, componente commissione Ambiente e Lavori Pubblici e coordinatore provinciale FdI di Taranto interviene sulle recenti polemiche sul vino. «II fronte comune tra Italia, Francia e Spagna contro lo stigma del vino che nuoce alla salute, paventato dall’Irlanda, è un passo avanti importante. ti n documento, indirizzato alla commissione Europea, è stato sottoscritto dalle principali nazioni produttrici di vino in opposizione alla proposta irlandese, cosi come ha rimarcato il ministro dell’Agricoltura Lollobrigida. Inoltre, viste le posizioni già espresse, anche Grecia, Croazia e Portogallo presto si uniranno alle azioni che verranno messe in campo per contrastare gli alert sanitari sulle bottiglie di vino.

Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Taranto.

Opera Prima Amarone con 64 cantine.
Domani alle 10 presentazione dell’annata 2018 e talk show sulla candidatura Unesco sull’appassimento Opera Prima Amarone con 64 cantine Nel pomeriggio e domenica l’apertura al pubblico Marchesini: «Iniziamo così una promozione globale» •• Domani e domenica Amarone Opera Prima torna al palazzo della Gran Guardia per offrire al pubblico di enoappassionati l’opportunità di degustare gli Amarone della Valpolicella Docg 2018 di 64 cantine. L’evento, organizzato dal Consorzio tutela vini Valpolicella, mantiene il format dell’edizione dello scorso giugno ma si proietta al 2024 quando si celebrerà il ventesimo di Anteprima Amarone. E in Valpolicella si respira un clima effervescente: «Dopo anni colpiti dalla pandemia, siamo tornati a capofitto sui mercati esteri, con un ricco calendario di iniziative nel mondo», annuncia Christian Marchesini, presidente del Consorzio.

Fonte: Arena.

Bottega firma il primo «bacaro» della Turchia.
Il marchio trevigiano ha aperto un «Prosecco corner» nell’aeroporto di Istanbul II format Nei paesi islamici lo stesso tipo di «bacaro» è stato aperto all’aeroporto di Dubai. Un buon bicchiere di prosecco da poter sorseggiare in un paese musulmano. Il 31 gennaio Bottega ha aperto un nuovo Prosecco Bar, nell’area delle partenze internazionali dell’aeroporto di Istanbul, proprio al centro della Luxury Hall dello scalo turco. Il corner, che sorge accanto alle boutique delle grandi firme, offre ai viaggiatori i vini dell’azienda trevigiana in abbinamento ad alcune specialità gastronomiche della tradizione veneta e italiana. Il modello scelto è quello della tradizione dei bacari veneziani.

Fonte: Corriere del Veneto Treviso e Belluno.

Torna Anteprima Amarone, l’annata 2018 in vetrina.
Domani e sabato in Gran Guardia Torna Anteprima Amarone, l’annata 2018 in vetrina. Un imbottigliato complessivo da oltre 67,2 milioni di pezzi — era stato di 73,6 milioni nel 2021 — di cui un/quarto riguardante l’Amarone, in crescita del 7% rispetto alla media degli ultimi anni. È uno dei numeri da cui il Consorzio tutela vini Valpolicella riparte a proporre «Amarone Opera Prima» nella sua collocazione originale: nel 2021 l’evento in presenza saltò causa pandemia, l’anno scorso ci fu lo slittamento a giugno sempre causa Covid, ora è tutto pronto per la due giorni di domani e domenica in Gran Guardia. Dove il primo punto in agenda sarà l’ultimo step della candidatura della tecnica della messa a riposo delle uve della Valpolicella a patrimonio immateriale dell’umanità Unesco — ne parleranno nel giorno inaugurale, tra gli altri, i ministri dell’Agricoltura e delle Imprese, rispettivamente Francesco Lollobrigida e Adolfo Urso.

Fonte: Corriere di Verona.

Consorzio vini, una crescita del 10% Boom di Pinot grigio e spumante bianco.
II direttore Stefano Quaggio: «Guardiamo al 2023 con fiducia ed entusiasmo, aumenteremo la promozione» Consorzio vini, una crescita de110% Boom di Pinot grigio e spumante bianco, pinot grigio e Spumante bianco trainano la crescita della Doc Venezia. Bene anche i vini a bacca rossa, ma sono tutte le denominazioni tutelate dal Consorzio Vini Venezia a registrare il segno positivo. Tanto che il 2022 si è chiuso con un +10% di volumi imbottigliati, per un totale di 94 mila ettolitri. A tracciare il bilancio di un 2022 senza dubbio positivo per il settore vinicolo del Veneto orientale è stato il Consorzio Vini Venezia, ente che promuove e tutela le cinque denominazioni Doc Venezia, Doc Lison-Pramaggiore e Doc Piave, nonché le Docg Lison e Malanotte del Piave. «Siamo contenti di aver chiuso il 2022 con volumi imbottigliati molto positivi per tutte e cinque le nostre denominazioni», spiega il direttore del consorzio, Stefano Quaggio, «Il dato complessivo segna un + 10% di imbottigliato rispetto al 2021, per un totale di 94 mila ettolitri totali.

Fonte: Nuova Venezia.

«Quel logo è troppo simile al nostro»: il colosso Red Bull contro la cantina Muggittu Boeli di Mamoiada.
A sostenerlo è la Red Bull, la multinazionale austriaca che contesta alla piccola cantina Muggittu Boeli di Mamoiada il logo del loro vino depositato all’ufficio brevetti: troppo simile a quello della multinazionale. Un logo che presenta appunto due buoi in un atteggiamento bucolico, con sotto il segno rosso dell’aratro e sopra la rappresentazione dei cerchi della stele di Boeli. La giovanissima cantina di Mattia Muggittu, 23enne mamoiadino, è però pronta a dare battaglia: «Il nostro logo è un logo frutto della tradizione millenaria della Sardegna, che non ha padroni», ha raccontato Mattia al fianco del padre Peppino. Anche Coldiretti è pronta a dare supporto alle regioni della cantina Muggittu.

Fonte: Unione Sarda.

Salerno, al via la rassegna Cantina&Cultura da Cantina Verace.
Tutto pronto per Cantina&Cultura, il format che cantina verace, si prepara a inaugurare con la mini rassegna che vedrà protagonisti quattro autori salernitani, per proseguire poi con altri appuntamenti letterari, mostre d’arte, di ceramica e di fotografia. Si parte il 9 febbraio alle 19 con Paolo Romano che presenterà il suo ultimo libro, «Io la Campania. Autobiografia di una regione meravigliosa» in compagnia della giornalista Barbara Cangiano. Dalle prime popolazioni italiche ai giorni nostri: In un progetto originale, la Campania diventa una donna che dice di sé nella forma dell’autobiografia, aprendosi a ventaglio a tutte e cinque le sue province, considerate come altrettante figlie della propria famiglia.

Fonte: Il Mattino.

Tradizione e innovazione nelle degustazioni vini organizzate dalla Strada del Vino e dei Sapori dell’Etna.
Nel suo orizzonte diversificato di territori, versanti e contrade l’Etna del vino, tra tradizione e ricerca, si è generosamente raccontata con due degustazioni tematiche, “Nord Sud Ovest Est” e “Il fascino dello straniero”, organizzate dalla Strada del Vino e dei Sapori dell’Etna, in collaborazione con il Comune di Milo. Nella nuova sala di degustazione del centro servizi, con la guida del sommelier professionista Gioele Micali e dei produttori, la prima degustazione ha puntato l’attenzione sui vitigni autoctoni dei diversi versanti del vulcano. Dal versante Nord, precisamente da Solicchiata, lo Spumante Brut Blanc de Blancs Mon Pit 2017 di Cantine Russo racconta del perfetto equilibrio gusto-olfattivo di Carricante e Catarratto in un metodo classico dal perlage fine e persistente.

Fonte: Winery Tasting Sicily.

Dalle Langhe al mondo: sulla Place de Bordeaux i cru di Barolo e Barbaresco di Ceretto.
Nella prestigiosa rete distributiva dei fine wines anche Cannubi e Liste di Borgogno. Il primo italiano, nel 2009, fu il Masseto 2006. Se il vino francese è capace di muovere un’economia in grado di doppiare quella del vino italiano, buona parte del merito va ad una rete distributiva straordinaria, capace di valorizzare al meglio le eccellenze enoiche del Paese. La più antica ed importante, capace di sostenere e far crescere il mercato dei fine wines in tutto il mondo, è la Place di Bordeaux, diventata ormai un hub capace di accogliere centinaia di produttori, ed un network di 300 négociant, che vendono in 170 Paesi diversi. Un club per pochi, al servizio esclusivo dei Grands Crus di Bordeaux fino al 1998, quando accolse la griffe cilena Almaviva, comunque, di proprietà della Baronessa Philippine de Rothschild (Château Mouton-Rothschild).

Fonte: WineNews.

Anche il vino italiano va in vacanza, nella prima “eno-crociera” al mondo che torna a salpare.
La lussuosa nave Msc Grandiosa è pronta a navigare equipaggiata con le migliori referenze di etichette italiane, tra Italia, Francia, Spagna e Tunisia. Equipaggiata con le migliori referenze di etichette italiane, la prima crociera di vino al mondo è pronta a tornare a navigare tra Napoli, Genova, Marsiglia, Barcellona e Tunisi. Come dire, se l’enoturismo prende la via del mare, anche il vino va in vacanza salendo a bordo con gli appassionati. Sulla lussuosa nave Msc Grandiosa, dal 13 al 20 maggio, prende il largo il progetto “Wine Sea” n. 5, nato in collaborazione tra Msc Crociere, Gambero Rosso e Associazione Italiana Sommelier (Ais) per far conoscere il vino italiano nel mondo tramite le navi da crociera e raggiungere, oltre al pubblico business to business, anche i consumatori che, durante il loro viaggio, possono assaggiare bottiglie esclusive ascoltandone la storia direttamente dai produttori.

Fonte: WineNews.

Vino, da 24 a 26 febbraio la settima edizione di Italian Taste Summit.
Da venerdì 24 a domenica 26 febbraio prossimi al Grand Hotel Villa Torretta Curio Collection by Hilton a Sesto San Giovanni (Milano) si terrà la settima edizione di Italian Taste Summit, la tre giorni di tasting, masterclass e workshop riservati a operatori e stampa di settore, che connette una selezione di aziende vitivinicole italiane con decine di buyers e operatori del settore provenienti da tutto il mondo. Ideata e organizzata dall’imprenditrice Joanna Miro, alla tre giorni di quest’anno parteciperanno realtà importanti come Firriato, Badia a Coltibuono, Tenuta Trinoro e Cantina di Negrar ma anche piccole e medie cantine familiari come La Collina dei Ciliegi, Ronco del Gelso, Pietro Cassina, Surrau e Stefania Pepe. I produttori partecipanti si confronteranno con i più importanti operatori provenienti da Usa, Canada, Russia, Giappone, Hong Kong, Emirati Arabi, Messico, Brasile, Germania, Belgio, Lussemburgo, Gran Bretagna, Irlanda, Danimarca, Francia, Polonia, Ungheria, Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Svezia, Estonia, Kazakistan e Romania.

Fonte: Askanews.

Operazione Olimpo, l’affare del vino contraffatto dal clan di Tropea.
Tra le tante frasi captate dagli inquirenti intercettando presunti capi e affiliati del clan La Rosa di Tropea una, in particolare, restituisce quella che i pm della Dda di Catanzaro nella recente inchiesta “Olimpo” definiscono la «dinamica della contraffazione». La frase è questa: «Se stasera ti bevi l’originale e domani ti bevi l’altro si capisce…io è da tanto che non ne bevo però la ricordavo…eh…si capisce…ahi voglia…». Lo diceva, alla fine di novembre del 2018, Tonino La Rosa, presunto capo della ‘ndrina di Tropea per cui è stato disposto il carcere. La Rosa parlava con Damian Fialek, che assieme a Gaetano Muscia (entrambi arrestati) si sarebbe occupato dell’affare reinvestendo, almeno stando all’ipotesi accusatoria, parte dei presunti «profitti derivanti dalle attività illecite praticate dai La Rosa» nell’acquisto di vini in varie parti d’Italia (si parla di Verona, della Puglia o di altre cantine in modo generico) in funzione di un successivo cambio di etichetta (perfezionato nella stessa Puglia e a Tropea) strumentale a rivenderlo come vino di qualità a Catania, Roma, Catanzaro, Pordenone, in Tunisia e, più in generale, all’estero.

Fonte: Catanzaro, Crotone, Vibo – Gazzetta del Sud.

Vino: Italia, Francia e Spagna contro le etichette irlandesi.
I tre paesi produttori di vino fanno fronte comune contro l’autorizzazione a scrivere in etichetta avvertenze sui rischi per la salute simili a quelli dei pacchetti di sigarette. Si allarga il fronte dei paesi contrari al progetto irlandese di introdurre avvertenze sui rischi per la salute – simili a quelle che si trovano sui pacchetti di sigarette – sulle bottiglie di bevande alcoliche, compresi birra e vino. Non solo Italia, Francia e Spagna, ma anche Portogallo, Danimarca, Repubblica Ceca, Slovacchia e Ungheria potrebbero presto unirsi per fare pressione sulla Commissione Europea.

Fonte: Food.

Il vino va risacralizzato.
Quanto sia sacro lo si capisce leggendo Dan Saladino, che è andato in Georgia e ha parlato coi vignaioli che producono il vino in anfora. Si impari dai georgiani come reagire al centralismo europeista. I vinificatori parlano anche di una dimensione spirituale del loro lavoro: il vino è considerato una forma di luce del sole liquida e berne è un modo di entrare in comunione con Dio”. Il giornalista gastronomico Dan Saladino è andato in Georgia, per il suo libro su vivande e bevande insolite, sempre interessanti, spesso irreperibili (“Mangiare fino all’estinzione. I cibi più rari del mondo e perché dobbiamo salvarli”, Einaudi), e ha parlato coi vignaioli che producono il vino in anfora o meglio nelle qvevri (grandi giare interrate). Le loro ataviche cantine si sono salvate dal centralismo comunista, che aveva modernizzato (statalizzato) l’agricoltura, grazie al fatto di trovarsi in aree marginali ma soprattutto per l’essere elementi fondamentali di una cultura ovvero di un culto. Si impari dai georgiani come reagire al centralismo europeista che prova a cancellare il vino. Bene il lobbismo dei paesi produttori ma nessuno pensi che possa bastare.

Fonte: Il Foglio.

Vino e salute, Filiera: “Risoluzione Caretta ha recepito le nostre preoccupazioni”.
“Apprezziamo molto e sosteniamo il contenuto della risoluzione dell’On. Caretta, approvata dalla Commissione Agricoltura, con la quale il Governo si impegna a contrastare le misure assunte dall’Irlanda che impongono l’indicazione sulle etichette delle bevande alcoliche di avvertenze sanitarie allarmistiche sulla salute. Ringraziamo il Presidente On. Carloni e tutti i componenti della Commissione per aver recepito le preoccupazioni del settore vino, decidendo di intervenire mediante ogni via percorribile internazionale ed europea, al fine di evitare una nuova stigmatizzazione del nostro prodotto.” Le organizzazioni della filiera vitivinicola italiana (Confagricoltura, Cia, Copagri, Alleanza delle Cooperative Italiane, Unione Italiana Vini, Federdoc, Federvini, Assoenologi) hanno, così, commentato il lavoro ed il voto della Commissione Agricoltura.

Fonte: Confagricoltura.

Il primo vino al mondo con tappo di plastica riciclata è di Donnafugata.
Proteggere gli oceani, rendere la plastica una risorsa rinnovabile: nasce Nomacorc Ocean, il primo tappo da vino al mondo con plastica riciclata dalle zone costiere. Per il lancio mondiale Vinventions ha scelto l’Italia e ha voluto condividere il progetto con una realtà d’eccellenza come Donnafugata: l’azienda marsalese è stata considerata il partner ideale per presentare Nomacorc Ocean con il vino Damarino, un Bianco Sicilia Doc, il primo al mondo ad usare un tappo prodotto riciclando plastica raccolta nelle zone costiere, per evitare l’inquinamento degli oceani. Ciò in linea con gli impegni dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.

Fonte: Itaca Notizie.

Vino: con ‘No Binge’ cresce responsabilità consumo giovani.
Concreti e decisi nel voler comunicare il valore del consumo responsabile e nell’azione di prevenire l’abuso di bevande alcoliche da parte dei giovani: E’ questa la volontà manifestata questa mattina a Roma dagli studenti della laurea magistrale in Organizzazione e Marketing partecipanti alla I °edizione del progetto Sapienza – Federvini “No Binge – Comunicare il consumo responsabile e conclusa presso il Centro congressi Università LaSapienza di Via Salaria con una cerimonia di premiazione. Tra i primi cinque finalisti del concorso le testimonianze delle studentesse Sara Fratini e Noemi Gliottone con il progetto “Non diventare un clown bevi responsabilmente” confermano il sentiment che ha caratterizzato la partecipazione degli studenti. “Abbiamo puntato- afferma Sara Fratini, sull’essere ridicoli quando si abusa dell’ alcol.

Fonte: ANSA.

Sul vino si rischia una battaglia diplomatica.
Sono altresì esclusi il Montepulciano d’Abruzzo Doc Riserva, quello biologico e tutte le sottozone. Il Consorzio per la tutela dei vini d’Abruzzo.

Fonte: La Verità.

“A lavoro con altri Paesi Ue, dobbiamo far capire che il vino è prima di tutto cultura”.
A WineNews il Ministro Lollobrigida, che torna sulla questione “health warning” irlandese, ma anche sui giovani e il futuro dell’agricoltura. “Il documento congiunto di Italia, Spagna e Francia è condiviso e sostenuto anche da altri Paesi, il Ministero della Salute Schillaci è al lavoro sul tema. La misura “Generazione Terra”? Torniamo ad investire per dare ai giovani con passione ed idee la possibilità di sviluppare la nostra agricoltura”.

Fonte: WineNews.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup

A risentirci a domani.