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Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di venerdì 3 marzo 2023!
Le news di oggi, sono state offerte da QuidQuid Srls strategie tecniche commerciali per potenziare il tuo business.
Il Vinitaly dal 2 al 5 aprile bussola puntata sull’Asia.
Un quartiere fieristico di oltre 100mi1a metri quadri netti, 17 padiglioni pronti a diventare il più grande centro b2b internazionale del vino italiano e non solo, con più di 4mila aziende in rappresentanza di tutto il made in Italy enologico e da oltre 30 nazioni. Sarà così Vinitaly 2023, il salone internazionale in programma a Veronafiere dal 2 al 5 aprile. «In questo momento di grande cambiamento – rileva Federico Bricolo, presidente di Veronafiere – Vinitaly rimane un brand globale di promozione, in grado di generare nuovi sbocchi. Infatti, nelle tredici tappe realizzate tra Europa, America e Asia abbiamo toccato con mano l’ulteriore potenziale sia sulle piazze più consolidate sia su quelle emergenti».
Fonte: Nuova Venezia – Mattino di Padova – Tribuna di Treviso.
L’uomo del Lugana e la chiave della longevità.
Fabio Zenato, una vita col Turbiana Fabio Zenato, 48 anni, è l’uomo del Lugana. Non solo perché è il neo presidente della Doc che, tra le province di Brescia e Verona, produce 28 milioni di bottiglie. Quando studiava a Milano con Attilio Scienza, è riuscito a dimostrare che il vitigno da cui origina il Lugana non è il comune Trebbiano, ma il Turbiana, con un patrimonio genetico unico. Con questa certezza la Doc si è espansa fino a raggiungere gli attuali 2.560 ettari. Zenato è cresciuto tra le piante. Il padre Valerio, 75 anni, ha iniziato come vivaista per la viticoltura, dedicandosi alle barbatelle dei vitigni veronesi. Negli anni Ottanta nell’azienda Le Morette, a San Benedetto di Lugana, sulla sponda meridionale del Garda, si è iniziato a produrre vino. Ma era sfuso.
Fonte: Corriere della Sera 7.
E il nettare degli dei si scopre cancerogeno: i burocrati sdoganano l’etichetta irlandese.
Bufera sulla proposta di Dublino per stroncare la piaga sociale dell’alcolismo, esempio che potrebbe essere seguito da altri Paesi. Poggi (Fivi): «Educare il consumatore, non proibire» di Riccardo Lagorb Uno spettro si aggira per l’Europa: quello dell’alcol. Dopo la pavimentazione dei locali di produzione e stagionatura di salumi e formaggi (difesa da pretestuose regole sanitarie dissimula l’interesse nei confronti della grande industria) e le ferree regole comunitarie per la misura che devono avere i molluschi pescati in mare (che penalizza i piccoli pescherecci a favore delle imbarcazioni a grosso cabotaggio), continuano le fantascientifiche provocazioni alla cultura gastronomica italica da parte delle lobby europee. Questa volta c’ha pensato l’Irlanda a scoprire i nervi a un sistema che di comunitario ha ben poco: le bottiglie di vino in Irlanda dovranno infatti essere etichettate con le indicazioni di pericoli legati all’alcol.
Fonte: Il Settimanale PMI.
A Torino il primo salone del vino piemontese.
Il Salone del vino sbarca a Torino dal 4 al 6 marzo in 4 luoghi simbolo della città. Il Museo del Risorgimento, la Cavallerizza Reale, Palazzo Birago e Palazzo Cisterna ospitano la prima edizione dell’evento che vuole essere un omaggio alla terra e all’attività vitivinicola del Piemonte, tra storia e innovazione. Piole ed enoteche cittadine ospitano incontri, artisti, degustazioni, scrittori e masterclass, per conoscere e approfondire i migliori terroir della regione con le sue migliaia di etichette.
Fonte: Il Settimanale PMI.
Enologia sartoriale.
Piccoli produttori e grandi bottiglie – a cura di Riccardo Lagorio Janua Cantina Storica Culturale Janua Il dio Giano è bifronte, osserva allo stesso tempo il passato e il futuro, un po’ come Genova che guarda in due direzioni: verso la montagna e verso il mare. Janua è così dedicato a Genova, ottenuto la prima volta nel 2014, quando le piogge estive hanno indotto Andrea Bruzzone a tentare la trasformazione delle uve in spumante metodo classico. Da allora i fianchi ripidi e ventilati di Sant’Olcese, coltivati a Bianchetta genovese e Vermentino, si sono trasformati nella fucina di un vino brillante, colore paglierino leggero dalle bollicine fitte e continue. Il profumo è intenso e persistente, ricorda la pesca bianca e i fiori di camomilla.
Fonte: Il Settimanale PMI.
Lo Schiacchetrà diventa presidio Slow Food.
Heydi Bonanini: «Riconoscimento importante, porterà benefici e visibilità alla comunità agricola delle Cinque Terre». Lo Sciacchetrà con il suo colore dorato, dai riflessi ambrati e il profumo intenso diventa presidio Slow Food. Questo vino passito, prodotto con uve bosco, albarola e vermentino, poste ad appassire per oltre settanta giorni è stata presentato come rinnovato presidio Slow Food a Bologna in occasione della Slow Wine Fair. Un lancio importante per un’eccellenza ligure, all’interno della conferenza “Vino e paesaggio: bellezza e cura” che si è svolta nell’Area centrale della fiera internazionale dedicata al Vino Buono Pulito e Giusto. Insieme ai viticoltori delle Cinque Terre, si sono confrontati i produttori del Rancio Sec del Roussillon, regione francese di cultura catalana che vede la catena montuosa precipitare a strapiombo nel Mediterraneo, all’altezza di Banyuls e l’esperienza della comunità Heritage Vines of Turkey.
Fonte: Secolo XIX La Spezia.
Vino, donne e leadership: qualcosa è cambiato e sta cambiando.
II libro, grazie a più di 30 interviste inedite a grandi protagoniste produttrici, investiga la guida al femminile nel mondo del vino Una lectio “fuori classe” per gli studenti del “Master in comunicazione per il settore enologico e il territorio” dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Brescia. L’incontro, che si è tenuto al Museo Diocesano, è stato dedicato alla presenza femminile nel mondo enologico attraverso le voci di diverse protagoniste dello scenario italiano impegnate nella produzione e nella comunicazione. Tra le invitate, la giornalista, docente e sommelier, Barbara Sgarzi, autrice del libro “Vino, donne e leadership”. Un mondo ancestrale, quello del vino, legato a culture millenarie.
Fonte: La Voce del Popolo.
Cresce l’attesa per Vinitaly dal 2 aprile oltre 4mila aziende.
A Verona cresce l’attesa per la prossima edizione di Vinitaly, che dal 2 al 5 aprile vedrà esporre oltre 4mila aziende con centinaia di buyer esteri.
Fonte: Eco di Bergamo.
I vini bio alla conquista dei ristoranti di lusso.
II progetto di Georg e Julia Weber I vini bio alla conquista dei ristoranti di lusso Le proposte della tenuta toscana Monteverro coniugano eleganza e sensualità. E lo Chardonnay spopola negli stellati. Le tre colline, un tempo coltivate a grano, guardano il mare. Alle pendici di Capalbio, i 35 ettari di terreno riconvertiti a vigneti (su un totale di 60) sono il grembo che ogni anno partorisce 180.000 bottiglie che racchiudono eleganza, freschezza, armonia e sensualità. Maremma, tenuta Monteverro (dal nome «verro», in toscano il maschio del cinghiale), dolci pendii di terra argillosa. Tutt’attorno gli ulivi. Qui Georg Weber e la moglie Julia, tedeschi di Monaco di Baviera, insieme all’ enologo francese Matthieu Taunay, coltivano da quasi vent’anni il loro sogno: far sì che i propri vini siano tra i migliori al mondo. Passione, determinazione e capacità.
Fonte: Libero Quotidiano Milano.
Cda “Terre d’Oltrepo” Compensi azzerati per presidente e vice.
È l’ipotesi avanzata ieri pomeriggio alla prima riunione Il vero vertice operativo forse la prossima settimana. Un presidente “politico” e un vice che viene dal mondo agricolo. Inizia l’era Callegari alla cantina Terre d’Oltrepo. Ieri pomeriggio, alle 16, nella sede dello stabilimento di Broni, si è riunito per la prima volta il nuovo consiglio di amministrazione della coop oltrepadana, che ha stravinto le elezioni della settimana scorsa. Scontata la nomina a presidente di Lorenzo Callegari, ex sindaco di Casteggio, recordman di preferenze alle elezioni con 316 voti. Al suo fianco, il Cda ha ratificato la nomina a vicepresidente di Mario Cocchi, viticoltore di Pietra de’ Giorgi, titolare da quarant’anni dell’azienda vitivinicola di famiglia, tra i consiglieri dimissionari del Cda precedente e ora rieletto nel nuovo con 277 preferenze.
Fonte: Provincia – Pavese.
Vinitaly dal 2 aprile Trenta nazioni e 4mila aziende.
Stand Valtellina al Vinitaly in una foto d’archivio La rassegna Un brand globale di promozione in grado di generare nuovi sbocchi di mercato Un quartiere fieristico di oltre 100mila mq netti,17 padiglioni pronti a diventare il più grande centro b2b internazionale del vino italiano e non solo, con più di 4mila aziende in rappresentanza di tutto il made in Italy enologico e da oltre 30 nazioni. Vinitaly 2023, il salone internazionale in programma a Veronafiere dal 2 al 5 aprile, rinsalda il proprio posizionamento business e di servizio a sostegno di uno dei settori tra i più strategici dell’export tricolore. «In questo momento di grande cambiamento, tra sfide e opportunità Vinitaly – rileva Federico Bricolo, presidente di Veronafiere – rimane un brand globale di promozione, in grado di generare nuovi sbocchi. Infatti, nel corso delle 13 tappe realizzate tra Europa, America e Asia abbiamo toccato con mano l’ulteriore potenziale sia sulle piazze più consolidate sia su quelle emergenti».
Fonte: Provincia Sondrio.
Itinerario del gusto: viaggio in 16 ristoranti con cene e degustazioni di vini.
L’iniziativa della Confcommercio Itinerario del gusto: viaggio in 16 ristoranti con cene e degustazioni di vini Dopo il successo della 1a edizione torna «Enoturismo delle Marche: dalla vigna alla tavola», il progetto della Regione per valorizzare l’enoturismo marchigiano, attraverso tutta la filiera, a partire dai produttori di vino e birra artigianale, fino alle aziende e cantine, passando per la ristorazione che diventa così ambasciatrice del territorio. Sotto il logo identificativo dell’attività enoturistica «MarcheeWine» realizzato dalla Regione per dare un’unica firma al progetto, la Nuova Associazione Ristoratori Marche Nord di Confcommercio Pesaro e Urbino ha presentato le proprie iniziative: in totale 16 appuntamenti tra costa ed entroterra, per contribuire a valorizzare l’enoturismo delle Marche.
Fonte: Resto del Carlino Pesaro.
Incontro tecnico sulla viticoltura a San Giorgio.
Un giro di opinioni tra produttori ma soprattutto la divulgazione di informazioni veicolate da tecnici esperti del settore e focalizzate sulle problematiche attuali dell’agricoltura e della coltivazione della vite in primis: anzitutto il cambiamento climatico e le sue ripercussioni sull’evoluzione delle tecniche di coltivazione, sempre considerate in un’ottica di sostenibilità, nonché un indispensabile aggiornamento sulle emergenze fitosanitarie, a partire dalla temibile diffusione della dannosissima “Popillia japonica”. Questo lo scopo dell’incontro tecnico che Confagricoltura organizza per il prossimo giovedì 9 marzo, dalle 15 in poi, presso l’Azienda Agricola Cieck di Cascina Castagnola, 2 a San Giorgio Canavese. “La missione di Confagricoltura è molteplice e variegata: l assistenza tecnica agricola è di primaria importanza e lo staff presente sul territorio gestisce direttamente l’attività di consulenza presso le aziende agricole – fanno sapere gli organizzatori.
Fonte: Risveglio Popolare,
Salone del Vino 2023: Torino mette in mostra le eccellenze regionali.
Si svolgerà da sabato 4 a lunedì 6 marzo la prima edizione del Salone del vino di Torino, che vede coinvolti quattro luoghi simbolo di Torino: Museo del Risorgimento, Cavallerizza Reale, Palazzo Birago e Palazzo Cisterna ospiteranno oltre 100 eventi diffusi in più di 60 location. Protagonisti insieme ai produttori, i ristoranti, le piole, le enoteche e i luoghi cult della città, fra cene, artisti, degustazioni, scrittori e tanto spettacolo; dai vini dell’Alto Piemonte a quelli della Val di Susa, passando per il Pinerolese e le colline Novaresi; senza tralasciare il Canavese, raggiungendo l’Alto Monferrato, l’Astigiano e le colline di Torino, arrivando fino a quelle Tortonesi e di Ovada; non mancherà il Cuneese, partendo dal cuore delle Langhe e del Roero, fino ai territori della Val Bormida, ai bordi della Liguria.
Fonte: Risveglio Popolare,
Piemonte da bere weekend Di-vino.
Taglio del nastro per il Salone del vino, atto primo. Da sabato 4 a lunedì 6 marzo la città rende omaggio al mondo vitivinicolo con un salone “nato per sorseggiare il Piemonte”. Sulla carta le premesse per degustazioni di qualità ci sono tutte, dalla Val di Susa al Canavese, passando per le colline novaresi e il Cuneese, partendo dal cuore delle Langhe e del Roero, fino ai territori della Val Bormida, ai bordi della Liguria. E per farlo, non mancheranno incontri, cene e masterclass, per conoscere e approfondire i migliori terroir della regione con le sue migliaia di etichette. Basti dire che sono attesi oltre 250 produttori. Molto faranno le location: ad ospitare la manifestazione saranno quattro luoghi simbolo della città, il Museo del Risorgimento, la Cavallerizza, Palazzo Birago e Palazzo Cisterna. Più nel dettaglio: nelle sale di Palazzo Carignano trovano spazio oltre 60produttori, il museo diventa così la Casa del Gambero Rosso con tanto di area ospiti che vede protagoniste 20 grandi cantine da tutta Italia.
Fonte: Stampa Torino Sette,
Manduria, il Consorzio di Tutela del Primitivo porta la sua «dop» a Monaco e Dusseldorf.
Dal 15 marzo al “Road ShoW’ tra cene, degustazioni, masterclass e moment di approfondimento VINO Ventitré aziende con 40 etichette pronte a sbarcare. Il Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria porta la sua dop in Germania tra cene degustazioni, masterclass e momenti di approfondimento. Ventitré aziende con 40 etichette sono pronte a sbarcare nel primo mercato di riferimento con 4 appuntamenti internazionali, finanziati dal Consorzio di Tutela e organizzati dal Gambero Rosso, tutti volti alla valorizzazione e alla promozione del grande rosso pugliese. Il primo denominato “Road Show” si terrà a Monaco di Baviera mercoledì 15 marzo a Li presso il Ristorante Martinelli, prestigiosa location premiata dalla guida Top Italian Restaurants. La cena ha l’obiettivo di rafforzare il posizionamento della Dop Manduria in Germania, stimolando la percezione dell’associazione tra il vino e la ristorazione di eccellenza.
Fonte: Gazzetta di Taranto.
“Wine women tour”, che opportunità.
L’ASSOCIAZIONE “LE DONNE DEL VINO” E LA CAPACITÀ DI CONIUGARE SERVIZI E FORMAZIONE. “Wine women tour”, che opportunità. Trent’anni di attività per l’Associazione delle Donne del vino che ieri mattina con l’entusiasmo della vice presidente nazionale Marianna Cardone sono stati raccontati al pubblico della BTM anche per presentare il “Wine women tour”, iniziativa fiore all’occhiello della delegazione pugliese. «E’ una raccolta di venti pacchetti enoturistici — ha detto Cardone — da nord a sud della Puglia che vedono protagoniste le produttrici nostre associate. Un vademecum per decidere in pochi minuti quali cantine visitare, dove andare e su quale budget orientarsi». L’associazione è fondata sulla formazione e sull’esempio da portare alle nuove generazioni.
Fonte: L’Edicola del Sud.
Il Primitivo dop va alla conquista della Germania.
Monaco di Baviera e Dusseldorf le tappe del tour Pastorelli: «Ci saranno altre tappe all’estero». Il Primitivo in Germania protagonista in quattro eventi. Nell’ambito del progetto – programma di valorizzazione e promozione denominato «Radici Virtuose», finanziato dal Mipaaf volto al rilancio dei prodotti edel paesaggio jonico salentino, quindi alla promozione e valorizzazione del Primitivo di Manduria il Consorzio di Tutela e Gambero Rosso con 23 aziende e 40 etichette parteciperanno agli eventi che si terranno tra Monaco di Baviera e Dusseldorf. Gli appuntamenti vedranno al centro dell’attenzione la Dop delle cantine associate al Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria tra cene degustazioni, masterclass e momenti di approfondimento. Il primo appuntamento in terra germanica denominato «Road Show» si terrà a Monaco, mercoledì 15 marzo 2023 presso il Ristorante Martinelli, prestigiosa location premiata dalla guida Top Italian Restaurants. La serata conviviale ha l’obiettivo di rafforzare il posizionamento della Dop Manduria in Germania, stimolando la percezione dell’associazione tra il vino e la ristorazione di eccellenza.
Fonte: uovo Quotidiano di Puglia edizione di Taranto.
Lutto nel mondo del vino Scomparso Tiralongo.
Un altro lutto nel mondo del vino, colpito di recente dalla scomparsa di Vito Planeta. Baglio di Pianetto comunica, in una nota, l’improvvisa scomparsa del suo amministratore delegato, Francesco Tiralongo, avvenuta nella notte di giovedì 2 marzo, all’età di 55 anni. Nato i15 novembre 1967, entrato a far parte della grande famiglia di Baglio di Pianetto nel dicembre dei 2020, Francesco Tiralongo aveva messo a disposizione la sua profonda passione per il rugby e per il mondo del vino e del marketing, con una esperienza pluri trentennale.
Fonte: Gazzetta del Sud
Lutto nel mondo del vino Morto l’ad di Baglio di Pianetto.
Francesco Tiralongo aveva 55 anni Lutto nel mondo del vino Morto l’ad di Baglio di Pianetto Antonio Giordano. È morto improvvisamente Francesco Tiralongo, amministratore delegato di Baglio di Pianetto, la cantina con sede a Santa Cristina Gela, in provincia di Palermo, di proprietà della famiglia Marzotto. Tiralongo, 55 anni, lascia moglie e due figli. Entrato a far parte di Baglio di Pianetto nel dicembre del 2020, portava con se il bagaglio di una esperienza trentennale avendo lavorato anche per Marchesi de’ Frescobaldi, Mionetto, Donnafugata, Cantine Settesoli. Martedì avrebbe dovuto incontrare la stampa in un evento a Palermo. «È stato per noi un amministratore dedicato e un amico leale, un esempio di responsabilità e apertura mentale, la cui esperienza e impegno sono stati fondamentali per il successo dell’azienda. In particolare, vogliamo esprimere la nostra vicinanza alla moglie Chiara e ai figli Nicolò ed Eugenia in questo momento di incommensurabile dolore.
Fonte: Giornale di Sicilia.
La forza della Toscana del vino 2022 ottima annata per l’export. In alto i calici. Crescono gli affari e le nostre Dop nel mondo – Toscana da bere.
Ha sempre più forza il mercato toscano del vino. Il quadro complessivo che emerge dai dati di Ismea (Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare) è di piena e buona salute del comparto. Tra consolidamenti, riprese e corposi scatti in avanti il 2022 è stata un’annata da record: per l’export delle Dop si parla di oltre 690 m il ioni di euro (+7%). Toscana da bere Numeri record per le esportazioni di vino: 690 milioni (+7 per cento) Accelerano soprattutto Chianti Classico e Nobile di Montepulciano 1 di Antonlo Paollnl (*) Giù la maschera. E (con giudizio, gradualità e attenzione, ma anche comprensibile gratificazione) giù anche la mascherina. L’edizione targata 2023 – conclusa nei giorni scorsi – delle Anteprime dei vini di Toscana, che ha svelato il volto delle nuove annate pronte a entrare in commercio (con la presenza di tutte le principali denominazioni e Consorzi, eccezion fatta per Montalcino e Bolgheri che hanno programmazioni autonome) è stata anche la prima, dopo gli anni diflìcili che sappiamo, ad avere pienamente ripristinato la normalità. Inclusa la festa con dinner che lo stesso Chianti Classico ha organizzato al Teatro del Maggio per presentare un impattante e divertente “corto” al gusto Netflix (scritto, prodotto e girato sul territorio con troupe e protagonisti locali) sulla leggendaria origine del marchio del Gallo Nero.
Fonte: Tirreno.
Inverno senz’acqua, incubo dei vignaioli «Il problema sono le scorte estive».
Patton (Consorzio vini): servono grandi serbatoi interrati. Vitinnova, il progetto sostenibile Girelli «Recuperiamo l’acqua dei lavaggi delle botti e della cantina per filtrarla in un lago». Grande preoccupazione in regione per la situazione meteo: l’inverno si è rivelato eccessivamente mite e secco. Le temperature si sono attestate da i a 1,5 gradi Celsius al di sopra della media pluriennale riferita al periodo 19912020: secondo il bollettino dell’Ufficio provinciale meteorologia e prevenzione valanghe dell’Agenzia per la Protezione Civile di Bolzano, rispetto al solito le precipitazioni piovose o nevose sono state solamente la metà in tutto il territorio altoatesino. «Non siamo ancora in stato d’allarme, ma siamo consapevoli che questi ormai due mesi senza acqua o neve hanno annullato le riserve idriche — afferma il presidente del Consorzio vini del Trentino, Pietro Patton — La stagione vegetativa della vite inizia un po’ più in là e la vigna ha bisogno di meno acqua di altre colture, ma il problema delle scorte estive è reale». Fenomeni atmosferici che dovrebbero arrivare e far tirare un sospiro di sollievo a partire dalla prossima settimana.
Fonte: Corriere del Trentino.
Vinitaly, padiglioni al completo: oltre 4mila aziende da 30 nazioni.
Dopo un roadshow in tre continenti dagli Usa all’Asia tutto pronto per la 55′ edizione (2-5 aprile) Vinitaly, padiglioni al completo: oltre 4mila aziende da 30 nazioni Gli operatori su più di 100mila metri quadrati di area espositiva Potenziata la presenza dall’estero Torna anche Vinitaly and the City I1 presidente Bricolo: «Nel tour con Ice abbiamo definito la selezione dei top buyer» L’ad Danese: «La previsione è di incrementarli del 40 % sulla manifestazione del 2022» Valeria 7.ancttl economia(clarena.it Un mese a Vinitaly 2023, in programma a Veronafiere dal 2 al 5 aprile. Il conto alla rovescia è iniziato e nel quartiere fieristico di oltre 100mila mq; diciassette padiglioni tra fissi e tensostrutture al completo sono pronti a diventare il più grande centro b2b internazionale del vino italiano e non solo, con più di 4mila aziende da 30 nazioni. La manifestazione, alla 55a edizione, rinsalda il proprio posizionamento business e di servizio a sostegno di uno dei settori tra i più strategici dell’export tricolore.
Fonte: Arena.
Il Chiaretto di Bardolino alla Dogana veneta di Lazise.
In degustazione 120 etichette di 40 produttori Il Chiaretto di Bardoko alla Dogana veneta di Lazise L’evento organizzato dal Consorzio per domenica e lunedì, occasione per assaggiare la doc del 2022. Domenica e lunedì la Dogana Veneta di Lazise vedrà 120 etichette di 40 produttori gardesani in degustazione per Corvina Manifesto, l’anteprima del Chiaretto di Bardolino. Due gli appuntamenti perla tredicesima edizione dell’evento organizzato dal Consorzio di tutela del Chiaretto di Bardolino: per il grande pubblico domenica dalle 10 alle 18 e, per gli operatori dell’accoglienza, della ristorazione e della distribuzione, lunedì dalle 14 alle 18. L’ospite speciale sarà la Scuola della Formazione Professionale Salesiani Bardolino, che presenterà il vino rosato prodotto dai propri allievi cantinieri nel vigneto sperimentale della rocca di Bardolino.
Fonte: Arena.
Amarone e oltre: vino è territorio.
Masi: 250 annidi vendemmie, famiglia e imprenditorialità, il volume presentato da Feltrinelli ed edito da Egea. Il racconto del presidente Sandro Boscaini ripercorre la storia dell’azienda in Valpolicella insieme a quella di Verona, dalla Serenissima ad oggi: «Riscoprire l’incanto di questa terra» «Sentirsi veneti» valore primario: la storia dell’incontro tra il capostipite e la terra e le uve della Valpolicella. Il vino è la carta d’identità del territorio, un «testimone di cultura»; la storia resta incisa nel tipo di impresa che viene creata su una determinata terra. E la Valpolicella è una terra di cui conservare e riscoprire l’incanto. Anche il recupero di antichi vigneti ritenuti scomparsi, ma ritrovati e salvati, fa parte di questa storia: a raccontarla è Sandro Boscaini, presidente di Masi Agricola spa, con sede a Gargagnago, nel suo libro «Amarone e oltre. Masi: 250 annidi vendemmie, famiglia e imprenditorialità» (edizioni Egea), presentato alla libreria Feltrinelli di via Quattro Spade nel dialogo dell’autore con il direttore del giornale L’Arena Massimo Mamoli.
Fonte: Arena.
A Vinitaly oltre quattromila aziende «Rimane un brand globale».
Sold-out gli spazi per Vinitaly. Questi i numeri del prossimo salone internazionale del vino, in programma a Veronafiere dal 2 al 5 aprile: oltre 100 mila mq netti, 17 padiglioni al completo, con più di 4mila aziende in rappresentanza di tutto il made in Italy enologico e da oltre 3o nazioni. «In questo momento di grande cambiamento, tra sfide e opportunità Vinitaly – rileva Federico Bricolo, presidente di Veronafiere – rimane un brand globale di promozione, in grado di generare nuovi sbocchi. Infatti, nel corso delle 13 tappe realizzate tra Europa, America e Asia abbiamo toccato con mano l’ulteriore potenziale sia sulle piazze più consolidate sia su quelle emergenti». Settore strategico Una cantina vitivinicola.
Fonte: Corriere di Verona.
La cucina polesana incontra le Marche.
Un appuntamento enogastronomico tenutosi al centro sociale “Il Tiglio” la cucina polesana incontra le Marche n percorso denominato `Avvicinamento al Vino’, proposto da Francesco Pulga e Agostino Paramatti. La cucina polesana incontra i vini marchigiani con un appuntamento enogastronomico al centro sociale “Il Tiglio”. Si è trattato dell’ultimo appuntamento dei sette totali calendarizzati nel comune rivierasco. “E’ stata una serata assai stimolante ed entusiasmante – fanno sapere gli organizzatori – Si è voluto chiudere alla grande il percorso denominato `Avvicinamento al Vino’, proposto dagli amici relatori Francesco Pulga e Agostino Paramatti, con l’azienda vinicola marchigiana `Terra Argillosa’ di Offida (Ascoli Piceno) il cui titolare Raffaele, ha proposto e spiegato le caratteristiche e le tecniche di vinificazione attraverso la degustazione di ben 6 vini di produzione propria sapientemente abbinati al menu’ polesano proposto dal Tiglio.
Fonte: Voce di Rovigo.
Partito il countdown verso Vinitaly oltre 4mila espositori dal 2 al 5 aprile.
E’ già conto alla rovescia per il Vinitaly 2023. Manca meno di un mese al salone internazionale in programma a Veronafiere dal 2 al 5 aprile, pronto a ospitare più di 4mila aziende in rappresentanza di tutto il made in Italy enologico e da oltre 3o nazioni, su un quartiere fieristico di oltre ioomila mq netti. Ben 17 i padiglioni pronti a diventare il più grande centro b2b internazionale del vino italiano e non solo. “In questo momento di grande cambiamento, tra sfide e opportunità Vinitaly – rileva Federico Bricolo, presidente di Veronafiere – rimane un brand globale di promozione, in grado di generare nuovi sbocchi. Infatti, nel corso delle 13 tappe realizzate tra Europa, America e Asia abbiamo toccato con mano l’ulteriore potenziale sia sulle pia77p più consolidate sia su quelle emergenti”. Per l’ad Maurizio Danese “l’ascolto delle imprese italiane è stato fondamentale per il varo dei prossimi Vinitaly.
Fonte: Voce di Rovigo.
Il mare come una cantina.
Sempre più cantine in Italia e nel mondo stanno facendo diverse sperimentazioni di affinamento delle loro bottiglie in mare, ma come mai? È solo una moda del momento o c’è anche un contributo concreto e unico che il mare può dare alle bottiglie? Le origini di questa tecnica pare siano antichissime, già 2.500 anni fa, nell’antica Grecia, gli abitanti dell’isola di Chio avevano un segreto che custodivano gelosamente: quello di tenere l’uva per qualche giorno in mare. In questo modo si eliminava la pruina presente nella parte esterna della buccia e si riusciva ad ottenere un appassimento più veloce, riuscendo a far mantenere al vino gli aromi e le sostanze principali. Gli antichi romani essiccavano le uve al sole venivano miscelate con acqua marina, per accelerare la maturazione e prevenire l’acetificazione.
Fonte: Tag24.it.
Versa bicarbonato nel vino, perché farlo prima di berlo.
Tutti conosciamo i molteplici usi del bicarbonato di sodio, ma cosa accade se si versa bicarbonato nel vino? Scopri perché dovresti farlo senza pensarci due volte! Il bicarbonato di sodio è universalmente noto come rimedio naturale per molteplici usi domestici: dal bucato al piano cottura, dalle macchie di umidità sul muro alle incrostazioni nei tubi del lavandino. Pochissimi sanno però che esiste un trucchetto che consiste nel versare il bicarbonato nel vino. Esistono innumerevoli varianti di vino, non tutte di qualità eccellente. Se al ristorante prestiamo attenzione alla bottiglia da abbinare perché magari è una ricorrenza speciale e ascoltiamo quindi i consigli del sommelier, per il consumo quotidiano capita spesso di acquistare il vino al supermercato.
Fonte: Wine and Food Tour.
Vino, la lista delle migliori bottiglie al mondo sotto i 20 euro.
Se, durante una cena o un pranzo con amici, volete gustarvi un bel bicchiere di vino, ricordatevi che non sempre bisogna spendere cifre importanti. Non tutti sono capaci di scegliere una buona bottiglia di vino, la gran parte dei consumatori non fa parte degli intenditori, quindi ci si affida all’etichetta. Oggi vi proporremo una lista di bottiglie di vino sotto i 20 euro, dal gusto ottimo. Bere un buon bicchiere di vino, anche tutti i giorni, male non fa. Basta non esagerare, in fondo. Soprattutto se poi ci si deve mettere alla guida. Da vari studi effettuati, pensate, berne circa 150 ml al giorno, apporta benefici sia al cuore che al cervello. Riduce, infatti, il rischio di ictus e attacco cardiaco e inoltre migliora la pressione sanguigna e aumenta i valori del colesterolo buono. Tutte queste caratteristiche si sottoscrivono al vino rosso.
Fonte: Wine and Food Tour.
Endorsement alla lobby del vino.
Alla fine della settimana scorsa siamo finiti taggati in alcuni post su Twitter, post che crediamo sia il caso commentare qui su BUTAC. L’argomento era lo stesso di cui abbiamo già abbondantemente parlato nelle scorse settimane: i supposti benefici del vino sulla nostra salute. Nel primo tweet di oggi abbiamo un’immagine che a nostro avviso non è proprio bellissima: l Ministro dell’Agricoltura Lollobrigida che, di fronte al pannello col logo Coldiretti, afferma che: Il vino è un grande prodotto italiano, un’eccellenza, non solo italiana, ma in Italia noi abbiamo una grande capacità e una grande capacità anche di migliorare il prodotto nel tempo con una grande volontà di piccoli, medi e grandi imprenditori di questo settore, di migliorarlo sempre di più anche riscoprendo modalità tradizionali di produzione o addirittura antiche [mi spiace ma una parola che dice qui io non la capisco, ndmaicolengel] di produzione. Io non mi sostituisco a loro nella ricerca di quello che deve essere il sistema produttivo, o l’obbiettivo, se non nell’elemento che io credo che sia quello che caratterizza di più e meglio la nostra nazione: la qualità.
Fonte: BUTAC.
VINO E SALUTE: CONSIDERAZIONI SULL’INSERIMENTO DI AVVERTENZE DI PERICOLO SULLE BOTTIGLIE DI BEVANDE ALCOLICHE.
Durante la mia attività di docente di nutrizione all’Università “Carlo Bo” ho insegnato per anni agli studenti che un bicchiere di vino a pasto fa bene alla salute. Questa affermazione poggiava sulle linee guida della Dieta Mediterranea, sugli studi riguardanti i composti fenolici, che sono importanti molecole antiossidanti, di cui è particolarmente ricco il vino rosso e infine sul “Paradosso Francese“.Quest’ultimo indica la scoperta fatta da Serge Renaud e collaboratori, pubblicata su Lancet nel 1992, che le popolazioni di una regione della Francia, famosa per i suoi vini, presentavano una minor incidenza di malattie cardiovascolari rispetto al resto della popolazione, perchè consumavano regolarmente moderate quantità di vino rosso. Per quanto riguarda l’agente contenuto nel vino, capace di dare il beneficio, si pensò all’effetto dei polifenoli e al fatto che l’alcool, in moderate dosi, favorisca un aumento del colesterolo-HDL, il così detto “colesterolo buono”.
Fonte: Fanocitta.it.
Il vino svizzero del 2022 sarà superbo.
Quella del 2022 è un’annata eccellente per il vino. La quantità di uva vendemmiata è aumentata del 63 per cento rispetto all’anno precedente ed è probabile che i 99 milioni di litri di vino prodotti godranno di un sapore particolarmente pregiato: complici le scarse precipitazioni e le alte temperature registrate nel corso dell’anno. Come comunicato dall’Ufficio federale dell’agricoltura (UFAG) oggi, le condizioni meteorologiche hanno permesso al tenore di zucchero nell’uva di attestarsi al di sopra dei valori medi e, rispetto all’anno precedente, i viticoltori hanno prodotto 33 milioni di litri di vino in più (ossia un aumento del 10 per cento, o di 9 milioni di litri, rispetto alla media degli ultimi 10 anni).
Fonte: RSI.
Vino, nuovo balzo in avanti per le vendite (+18%) di Brunello nel 2022.
Riuscire a fare meglio delle annate precedenti, sembrava una missione impossibile. Il Brunello di Montalcino è riuscito nella sfida. Nel 2022 le vendite sono cresciute del 18% in valore e del 7% in volume. A diffondere i dati il Consorzio ilcinese sulla base dell’osservatorio prezzi. La rilevazione delle vendite viene calcolato in base alle dichiarazioni di un campione omogeneo di imprese del territorio. Nel 2022 il Brunello è andato letteralmente a ruba: è stato commercializzato il 94% dell’annata 2017. La Riserva 2016, altra protagonista delle vendite dello scorso anno, ha infine portato il millesimo al sostanziale sold out nelle cantine di Montalcino. La conferma di quanto già espresso dall’analisi condotta da Wine Intelligence: il Brunello è il più amato tra i vini.
Fonte: InToscana.
Tra Storia, produzione e consumi, il rapporto (millenario) tra il vino e la Turchia.
A WineNews la portavoce della comunità Slow Food “Heritage Vines of Turkey” e sommelier del Mikla di Istanbul, al top della “50 Best Restaurants”. Il vino, in Turchia, vanta una storia plurimillenaria, dagli Ottomani fino ai giorni nostri. Con Sabiha Apaydın Gönenli, abbiamo cercato di capire cosa voglia dire, oggi, lavorare nel vino in un Paese a maggioranza musulmana, dove la cultura enoica non è certo parte integrante della società e della vita di tutti i giorni. “Il patrimonio viticolo turco comprende tante varietà autoctone, ma quasi nessuno le usa per produrre vino, che impegna appena il 2% del vigneto turco”.
Fonte: WineNews.
Vinitaly 2023, a Veronafiere dal 2 al 5 aprile. Oltre 4mila aziende, il più grande centro B2B internazionale del vino.
Un quartiere fieristico di oltre 100mila mq netti, diciassette padiglioni tra fissi e tensostrutture al completo, pronti a diventare il più grande centro b2b internazionale del vino italiano e non solo, con più di 4mila aziende in rappresentanza di tutto il made in Italy enologico e da oltre 30 nazioni (dati aggiornati al 2 marzo, ndr). Vinitaly 2023, il salone internazionale in programma a Veronafiere dal 2 al 5 aprile, rinsalda il proprio posizionamento business e di servizio a sostegno di uno dei settori tra i più strategici dell’export tricolore e, per la 55ª edizione, rafforza ulteriormente il piano di sviluppo dell’unica manifestazione che ha contribuito a segnare crescita e successo del vino italiano sui mercati internazionali.
Fonte: Bellunopress.
STAMPA ESTERA
Bordeaux va arracher 9.500 hectares de vignes.
L’Etat et le Conseil interprofessionnel du vin de Bordeaux vont apporter 57 millions d euros pour financer cet arrachage. La mesure permettra de lutter contre les maladies, mais pas de résoudre la crise de surproduction à laquelle fait face le vignoble bordelais. Correspandantti Bordeaux L arrachage pour endiguer la aise. La mesure qu’une bonne partie du vignoble bordelais attendait est tombée. L’Etat et le Conseil interprofessionnel du vin de Bordeaux (CIVE) ont annoncé cette semaine qu’ils allaient consacrer 57 millions deuros àl’arrachage de9.500 hectares de vignes. La situation est en effet difficile pour le vignoble bordelais, en surproduction depuis plusieurs années, qui a vu plus dlrn millier de ses viticulteurs défiler dans les rues de Bordeaux mardi 6 décembre 2022. Le Constat est en effet cruel pour le vignoble girondin qui produit en moyenne 5 millions d’hectolitres per an mais narrive pas à en vendre plus de millions. Bordeaux n’a peste épargné par la conjoncture avec les taxes imposées par Donald hump, le là exit et, surtout, l’arrêt brutal du marché chinois. Les viticulteurs ont aussi commis des erreurs. Comme en 2018. lorsqu’ils ont augmenté leurs prix pour compenser les pertes dues au gel de l’année précédente, perdant au passage des parts de marché qu’ils n’ont pas récupérées. Plus grave, les étiquettes bordelaises souffrent plus que les autres appellations françaises du recul de la consommation qui touche la population française. notamment les Jeunes, et le vin rouge qui pèse 85 Y6 de la production girondine. « Lorsque les autres appellarions baissent de 5 %, nous reculons de P -, soufflet-on au CIVE. L’arrachage doit aussi réduire l’autre menace sanitairequl pèsesur ces arpents de vigne. la maladie de la #lavescence dorée se répand dans tous les vignobles du sud de la France et dans le Bordelais depuis dix ans. Les préfectures Imposent régulièrementdes traitements pour juguler son expansion. «Lis vignes quinesnntpluscultivéesneseronrpas imitées et avec ces milliers d’hectares en friche, an risque de perdre tout contrêle sur la maladie », s’inquiète Stéphane Ge bard, président du syndicat des Bordeaux Bordeaux Sup. Si les professionnels se sont lancés b la reconquête du marché et multiplientlesacdons sur le terrain, ils considèrentque le frémissement du marché chinois ne suffira pas. Quelgtre1372 viticulteurs re pr esentant 35.000 hectares de vignes, sait presque un tiers du vignoble, se s o nt déclarés en difficulté é á l’occasion de l’enquête menée par la Chambre d’agriculture de la Gironde. Parmi eux, 333 souhaitent même arrêter complètement la viticulture. La plupart travaillent dans l’appellation générique Bordeaux, dont la moitié de la production est commercialisée en vrac et dont les cours se sont effondrés, laissant les trésoreries exsangues et les chais souvent pleins.
Fonte: Echos.
La vigne et le vin ont deux foyers historiques.
La génétique montre que la culture du raisin a commencé il y a 11000 ans dans le Caucase et au Proche-Orient. L’histoire de la vigne et du vin est millénaire, c’est entendu Mais combien de millénaires exactement? La datation des débuts de la pratique faisait jusque-là l’objet de bien des débats scientifiques. Les plus anciennes traces archéologiques de culture de raisin et de vin ont été découvertes dans le Caucase, en Géorgie, et ont été datées à plus de 7 000 ans. Une grande collaboration internationale à laquelle participent des scientifiques français fait aujourd’hui remonter cette pratique encore plus loin dans le temps, avec une domestication de la vigne précédant de plus de 4 000 ans les phis anciennes traces archéologiques. au tout début du néolithique et de l’invention de l’agriculture. Ces travaux sont publiés cette semaine dans la revue Science. Cette fois, ce ne sont pas des fouilles archéologiques qui ont abouti à ce résultat, mais un long travail d’enquête génétique, sur des milliers de plants de vigne, issus d’un peu partout dans le monde. « La collaboration internationale menée par des chercheurs chinois, et à laquelle nous participons, a rassemblé et analysé 1600 cages de vignes domestiquées, et 840 lambrusques, des sous-espèces de vigne sauvage. C’est un travail colossal », raconte Thierry Lacombe, professeur à l’Institut Agro de Montpellier et coauteur de la publication. « La contribution française est très importante, puisque les deux centres Ince (Institut national de la recherche pour l’agriculture, l’alimentation et l’environnement) de Bordeaux et Montpellier n’apportent pas loin d’un millier d’échantillons génétiques », ajoute Pierre-François Bert, maitre de conférences à l’Université de Bordeaux et membre d’une unité mixte de recherche sur l’écophysiologle et la génomique de la vigne. e Avant cette nouvelle étude, la théorie hi plus crédible était qu’il y avait im foyer unique de domestication de la vigne, autour du Caucase, ce qui correspondait aux phis vieilles traces archéologiques de vin retrouvées en Géorgie, rappelle Robin Allyn, spécialiste de l’histoire de la domestication des plantes à l’Université de Warwick, auteur d’un article de commentaire dans Science_ Mais cette énorme étude génétique, qui se base sur au moins dix fois plus d’échantillons que les précédentes, décrit une domestication qui démarre à la même époque dans deux régions différentes. Eues sont séparées d’un millier de kilomètres : le Caucase d’un cité, autour de ki Géorgie, de l’Arménie et de l’Azerbaïdjan, et le ProcheOrient de l’autre (autour d’lsrael, de la Jordanie, du Liban et de la Syrie, ND! R) ».
Fonte: Figaro.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup
A risentirci a domani.