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Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di domenica 16 luglio 2023!
La rassegna stampa vino di oggi, è stata offerta da QuidQuid Srls, consulenze e strategie tecniche commerciali per potenziare il tuo business.
Sciampagna, non champagne.
Esiste la «sciampagna»? II nome allude allo spumante Metodo Classico (un tempo si scriveva champenoise). Terreni vocati alla produzione di quelle bollicine che, figlie del nobile champagne, hanno trovato una propria Identità. Storia, sensorialità, abbinamenti, eleganza, seduzione. Sciampagna. Lo Spumante Classico Italiano a cura dl Glampaolo Zulianl (Marcianum Press, pp. 248, € 28) ospita vari contributi.
Fonte: Corriere della Sera La Lettura.
Monella in carriera.
Difficile raccontare la storia di Braida senza farsi cogliere dalla nostalgia per quel personaggio dal carisma incredibile, animatore di un mondo del vino che (forse) non esiste più che era Giacomo Bologna. Tuttavia, non soltanto la sua leggenda sopravvive nella cantina che porta il soprannome del padre – di professione carrettiere ma portentoso nella nobile arte del “pallone elastico”, o pallapugno – grazie all’accurato lavoro dei figli Raffaella e Giuseppe, ma anche una certa idea di anticonvenzionalità: la stessa, essenziale, del suo fondatore. La nuova sfida, da affiancare alle solite, inimitabili Barbera, che in loro racchiudono aneliti all’immortalità, si chiama Grignolino, vitigno storico e storicamente ostico, cui sta paradossalmente giovando il cambiamento climatico. A Rocchetta Tanaro, nel Monferrato astigiano, ormai si è arrivati ai 70 ettari totali, cui si è aggiunto, recentemente, un altro cru di Barbera, per una cantina ancora, fortemente, sulla breccia.
Fonte: Espresso.
Caputo: «Vini, Doc Campania una grande occasione» – Doc Campania, Caputo «Una grande occasione».
«La Doc Campania è ancora un foglia bianco. Ogni cosa sarà decisa in maniera collegiale, ma su un aspetto non ho dubbi: rappresenta una grande opportunità di crescita per le aziende e per il territorio». A parlare è l’assessore regionale all’Agricoltura. Nicola Caputo, che prova a fare chiarezza sulla vicenda dell’istituzione di una Doc peri vini regionali che sta animando il dibattito in Irpinia. «La nostra -spiega- è una regione che produce vini dl qualità, ma non certo i n grandi quantità eli successo è stato determinato dalle forza delle aziende che hanno trascinato vitigni e territorio». Nigroapag.29 Doc Campania, Caputo «Una grande occasione» ›L’assessore regionale all’agricoltura: ›«Siamo percepiti poco come regione «Discussione aperta, decisione collegiale» aiutiamo le piccole imprese all’estero». Alberto Nigro «La Doc Campania è ancora un foglio bianco.
Fonte: Mattino Avellino.
Matelica Wine Festival, il Verdicchio fa il pieno di consensi.
Grandi apprezzamenti per la cena in piazza in presenza degli esperti. Si è aperto nel segno dell’alta qualità il Matelica Wine Festival edizione 2023. Nella giornata di venerdì in tanti hanno potuto apprezzare le grandi proprietà organolettiche del Verdicchio di Matelica, presentato con 15 etichette in 4 diverse annate durante la cena degustazione che si è tenuta nel meraviglioso contesto della Loggia degli Ottoni di piazza Mattei. Ai piatti del ristorante Il Marchese del Grillo sono state abbinate bottiglie di Verdicchio risalenti fino al 2019. a dimostrazione del fatto che il tempo leviga le sfumature del vino matelicese rendendolo ancor più affascinante e complesso. Una caratteristica legittimata dal detto popolare “vino rosso vestito di bianco”, ovvero, tra le altre cose, prodotto in grado di maturare e migliorare nel tempo, caratteristica di solito comune al vini rossi e non ai bianchi.
Fonte: Corriere Adriatico Macerata.
Pievalta fa 20 anni «Miglior vino d’Italia».
Ha festeggiato i 20 anni con un grande risultato l’azienda agricola biodinamica Pievalta: il riconoscimento della rinomata Critica Enologica riscosso dal Verdicchio dei Castelli di Jesi San Paolo come «Miglior Vino Bianco d’Italia 2023». Venerdì sera Pievalta ha organizzato un evento culturale con la messa in scena dello spettacolo «Dalla Semina a al Cielo, vita e pensieri di Gino Girolomoni, padre del Biologico», a cura del Teatro Urbano dell’Università degli Studi di Urbino con lo scopo di «celebrare con clienti, ristoratori, consumer, giornalisti e amici il riconoscimento di ‘Miglior Vino Bianco d’Italia 2023’». È stato scelto Gino Girolomoni, lungimirante contadino e comunicatore marchigiano, e ‘padre’ universalmente riconosciuto del biologico in Italia.
Fonte: Resto del Carlino Ancona.
«Viticoltura ininfluente in Europa sulla sicurezza alimentare», l’analisi.
Di coltivazioni vinicole se ne è parlato molto negli ultimi mesi, a fronte dei disastri provocati dal maltempo. Su questa coltura così importante è intervenuto il cultore del territorio Pasquale Di Lena. «L’affermazione è della Commissione Ue che sta discutendo il Regolamento Sur, riferito alla sostenibilità e al necessario abbassamento dei quantitativi di fitofarmaci. Come dire che un calo di produzione di uva e, poi, di vino dovuto alla riduzione di fitofarmaci non è un problema. Non lo è perché — sempre a parere della Commissione Ue – ininfluente per la sicurezza alimentare europea. Ciò vuol dire che per i componenti di un importante organismo legislativo che decide le sorti dell’agricoltura comunitaria, valori come la storia, la cultura, l’ambiente, il paesaggio, le tradizioni, non hanno alcun significato. Lo stesso discorso, purtroppo, vale anche per le associazioni europee che, contestando il giudizio della Commissione, hanno sottolineato l’importanza della coltivazione della vite solo per i posti di lavoro e l’incidenza sul bilancio dell’Ue.
Fonte: Primo Piano Molise.
Dopo siccità e alluvioni il vino migliore – Dopo siccità e alluvioni la vendemmia è eccellente.
Parla l’esperto: «Quest’anno una vendemmia di ottima qualità. L’ideale sarebbe neve d’inverno e pioggia in primavera, ma la natura sa adeguarsi. Il pericolo è la grandine» • «Qualità ottima». Gianfranco Toso, amministratore delegato della omonima e storica società delle Cantine Toso, anticipa quelle che sono le previsioni per la vendemmia 2023. Che non sarà rovinata dagli eventi climatica di cui tanto si sente sempre parlare. Siccità e alluvioni non hanno condizionato la qualità dell’uva. «Semmai sono le grandi- nate, quelle si, ad essere un vero pericolo per tl raccolto, come sempre». Mt de i a pagina S Dopo siccità e alluvioni la vendemmia è eccellente La natura sa adeguarsi ai cambiamenti climatici e anzi la qualità è aumentata. «Il vero incubo sono le grandinate» Al momento può andare perso il 20 3G) del raccolto in quei vigneti colpiti più duramente dai grossi chicchi Diego Pistacchi ¦ La natura sa adattarsi a se stessa e ai cambiamenti, che peraltro fanno parte della storia della terra. L’importante è non esagerare.
Fonte: Giornale del Piemonte e della Liguria.
Progetto di vendemmia turistica nato ad Alba diventa nazionale.
Da Barolo a Marsala, da Barbaresco a Montalcino, la vendemmia turistica lanciata tre anni fa dalla città di Alba si allarga su scala nazionale ed è pronta a diventare una delle grandi novità dell’estate e autunno 2023. A Roma, è stato siglato dal direttore generale dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro Paolo Pennesi e dal presidente dell’Associazione Nazionale Città del Vino Angelo Radica, alla presenza del consigliere albese con delega all’Agricoltura Mario Sandri, il protocollo che stabilisce le linee guida per regolamentare in tutta Italia la raccolta delle uve a livello amatoriale e didattico. Era inizio settembre 2020, quando il sindaco Carlo Bo e il consigliere Sandri concordavano con l’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Cuneo e con lo Spresal dell’Asl Cn2, diretto dal dottor Giuseppe Calabretta e grazie alla fattiva collaborazione del tecnico della prevenzione Marisa Saltetti, un innovativo protocollo che dava un inquadramento a una attività molto richiesta, ma ostacolata da una non chiara interpretazione delle normative.
Fonte: Stampa Cuneo.
Nuova annata più sostenibile per il vino che nasce a Mazzorbo.
Le isole della laguna che sono oggi a 20 minuti di J barca a motore un tempo erano a due ore di remo. Non si può capire il progetto Venissa senza pensare alle due diverse velocità con cul è sempre andato il centro storico rispetto alle isole. Lo ha detto Matteo Bisol, che con il padre Gianluca ormai 15 anni fa Iniziò un progetto di recupero della viticoltura nell’isola di Mazzorbo. Venezia in passato aveva un legame fortissimo con il mondo del vino, lo testimoniano gli antichi toponimi come Calle Malvasia o la Riva del vin. Oggi in centro storico troviamo le vigne come il Giardino mistico vicino alla stazione di Santa Lucia o quello di San Francesco della Vigna. Ma tra Mazzorbo e Santa Cristina, ogni anno viene effettuata la vendemmia dell’uva dorona (vitigno che si considerava scomparso dopo l’acqua alta de11966) per il Venissa bianco e di merlot e cabernet sauvignon per il Venissa Rosso.
Fonte: Corriere del Veneto Venezia e Mestre.
Maculan, 50 anni di enologia che hanno cambiato il vino.
Gli aneddoti di una vita consacrata allo studio e alla ricerca della qualità. Le “lezioni” francesi e le scommesse vinte di un grande produttore Ario Gervasutti 1 primo ricordo del vino, per Fausto Maculan, è traumatico: «Mi avevano regalato un’automobilina a pedali, giravo per la cantina di mio padre e ho centrato una damigiana: 50 litri persi. Per due settimane non sono più entrato in cantina». Poi, però, si è rifatto con gli interessi: Maculan ha festeggiato con amici e colleghi 150 anni da enologo nella cantina di Breganze (Vicenza) che si appresta ad ampliare ulteriormente per far fronte a un successo che arride dalla fine degli anni ’80 ma le cui radici affondano nella vita agreste di quel “vino di campagna”. «Alle medie andavo bene – racconta -, al Pio X di Treviso, scuola della Treviso-bene. Siccome non si potevano leggere giornalini, ho tradotto tutto il De Bello gallico per vedere come andava a finire. Ero veloce. I prof volevano che facessi il liceo. il papà ha detto no: scuola enologica di Conegliano. A casa c’era il lavoro che mi aspettava».
Fonte: Gazzettino – Cibi, vini&piaceri.
Sui Colli oggi si brinda con il Serprino tra suoni della natura e bagni di gong.
Ai Giardini dell’Arena il concerto delle Trombettissime, Este apre il Mastio del Castello Carrarese Erika Bollettin Visite guidate, aperitivi al tramonto immersi nel verde dei Colli Euganei o momenti di relax coni Gong sono alcune delle idee per passare questa domenica senza pensare troppo alla calura. La musica, classica ha il compito di dare il risveglio, mentre quella più rock e alternativa di chiudere la giornata. Colli Euganei. Il Parco Frassanelle a Rovolon dà appuntamento con l’evento “Mondo Antico di Parco Frassanelle e Bagni di Gong”. Oltre alla visita alla villa ci sarà la possibilità di partecipare a vari laboratori esperienziali. Uno è dedicato ai bambini (con doppio turno alle 11.30 e 15.30), che potranno suonare strumenti musicali e scoprire gli effetti delle vibrazioni e delle frequenze sull’acqua. Gli adulti possono invece godersi un’esperienza multisensoriale che combina suoni della natura, vibrazioni dei gong, armonia delle campane di cristallo, melodia dei diapason, frequenze dei colori e vibrazioni degli strumenti a contatto con il corpo, o concedersi un massaggio sonoro.
Fonte: Mattino Padova.
Le osterie del Prosecco protagoniste su Discovery.
“Le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene” protagoniste del nuovo programma condotto da Lele Marcassa “Osterie”, che va alla scoperta delle osterie più antiche e caratteristiche del Veneto. Il programma si articola in 6 puntate nelle quali la regione viene esplorata dalle acque salmastre della Laguna ai pendii scoscesi delle Dolomiti, passando proprio tra le Colline Unesco. È partito venerdì questo nuovo format. Per impreziosire ulteriormente il viaggio, in ogni osteria Marcassa incontra un “grande” del posto: per le colline a fare da testimonial è stato il campione mondiale di ciclismo Alessandro Bailan. La puntata sulle “Osterie” del Prosecco è stata la prima della serie, sulla piattaforma Discovery+ con repliche. «La chiave del viaggio – si legge nella nota della trasmissione – sono le osterie, luoghi spesso bistrattati, ma in realtà i veri custodi dell’anima della città o del paese, dell’isola o della vallata».
Fonte: Tribuna Treviso.
World’s Best Vineyards 2023: le migliori cantine d’Italia.
Ci sono tante eccellenze italiane nella classifica World’s Best Vineyards 2023 dedicata alle migliori cantine del mondo e comandata dall’argentina Catena Zapata che ha un po’ di sangue tricolore, visto che è stata fondata nel 1902 dall’expat marchigiano Nicola Catena. La prima cantina italiana presente in classifica è la piemontese Ceretto, iconica delle Langhe che viene eletta come la migliore del Paese grazie al suo “Acino”, ai suoi vigneti e non solo: a livello internazionale occupa la posizione numero 29. Scendendo più in basso, al 53esimo posto c’è Villa Sandi, meraviglia di stampo palladiano e cuore di uno dei marchi più importanti del Prosecco. Sei posti più giù, alla posizione numero 59 si piazza Tenuta San Leonardo, una vera e propria eccellenza del Trentino della famiglia Guerrieri Gonzaga. Si va in Sicilia, diventata la meta preferita dai turisti milionari, per la posizione numero 62 delle migliori cantine al mondo del 2023: qui troviamo Donnafugata, una delle cantine che ha contribuito in maniera decisiva al rinascimento del vino sull’Isola, con la famiglia Rallo alla guida.
Le migliori cantine italiane del 2023 #1 Ceretto (29 al mondo), #2 Villa Sandi (53 al mondo), #3 Tenuta San Leonardo (59 al mondo), #4 Donnafugata (62 al mondo), #5 Tenuta Cavalier pepe (65 al mondo), #6 Castello Banfi (87 al mondo), #7 Ferrari Trento (99 al mondo).
Fonte: Initalia Virgilio.
Tra le Colline del Prosecco, patrimonio Unesco, per vivere un territorio unico
Con il Prosecco Hills Link a Cantina La Farra per un enoturismo ricco di esperienze.
Il paesaggio delle colline del Prosecco è uno dei più suggestivi dell’intera enologia italiana, vigneti terrazzati a picco sulle “Rive” (le ripide colline) dove la viticoltura, definita eroica, è al tempo stesso unicità e tradizione, dove la lavorazione esclusivamente manuale rende la viticoltura “eroica”. Un’esperienza da vivere perché le emozioni e le suggestioni di questi territori sono davvero emozionanti. Per queste ragioni, dal 1° luglio al 10 Settembre, sabato e festivi, Trenitalia propone il servizio “Prosecco Hills Link” per scoprire ed esplorare le Colline del Prosecco e le sue cantine. Un unico biglietto di viaggio per raggiungere con la rete regionale la stazione ferroviaria di Conegliano e proseguire in bus attraverso un percorso circolare con fermate in molte località di questo territorio Patrimonio Mondiale dell’Unesco. L’offerta di viaggio consente di salire e scendere ogni volta che lo si desidera, nell’ambito della validità del biglietto, per visitare le diverse località.
Fonte: FSNews.
Per Postounico Danza, vino e architettura in una notte a Lonigo.
Luglio continua con Postounico, il Festival dei luoghi unici, delle architetture straordinarie che diventano i palcoscenici naturali dello spettacolo e luoghi del gusto, con la degustazione dei vini dei Colli Berici e Vicenza e la visita guidata su prenotazione. Non farà eccezione la doppia serata di mercoledì 19 luglio, alle ore 21.15, in una serata dedicata alla danza contemporanea, con le coreografie Under Water + Autunno, ospitate nello straordinario “Ingresso dei Fiumi” di Villa San Fermo a Lonigo. Un dialogo con le architetture che le compagnie Naturalis Labor e Areaarea hanno saputo cogliere come spettacolare occasione per far rivivere i fasti della Lonigo dei secoli passati, ma in chiave rigorosamente contemporanea e al prezzo accessibile di soli 10 euro a biglietto.
Fonte: TViWeb.
OCM Vino – Investimenti: prorogato il termine per le domande di saldo biennale..
Con comunicazione del 13 luglio 2023 a firma della Direzione dell’Organismo di Coordinamento Agea è stato autorizzato, per la Regione Lazio, il differimento al 31 agosto 2023 del termine ultimo per la presentazione delle Domande di pagamento di saldo fine lavori per le domande biennali di aiuto delle campagne 2020/2021 e 2021/2022, in precedenza stabilito al 15 luglio 2023. Con successiva comunicazione dell’Organismo Pagatore Agea è stata altresì resa operativa l’attivazione di tale differimento su piattaforma SIAN.
Fonte: Lazio Europa.
Campania nel calice, il mosaico dei vini e tutti i premiati dell’anno per la loro eccellenza.
La Campania produce meno del 3% del vino italiano, eppure può vantare, insieme con un viticoltura di origini antichissime, la presenza di una straordinaria biodiversità che la colloca al secondo posto tra le regioni italiane, subito dopo la Calabria. Fiano, Greco, Falanghina e Aglianico, tipiche uve campane, sono tra i vitigni più importanti del nostro patrimonio ampelografico, talmente significativi e apprezzati da essere allevati anche in altre regioni, soprattutto quelle limitrofe come la Basilicata, il Molise e la Puglia. Negli ultimi anni, accanto a queste più celebri, sono state rivalutate altre varietà autoctone, oggi vinificate in purezza o in assemblaggio all’interno delle denominazioni principali.
Fonte: tiscali food culture.
DI Marzo (CIA Avellino): Doc Vino Campania, tutelare le eccellenze territoriali.
La proposta dell’assessore all’agricoltura della Regione Campania, Nicola Caputo, di costituire una denominazione d’origine controllata “Vino Campania” non trova il no pregiudiziale della Confederazione italiana agricoltori, ma incontra osservazioni di merito tecnico destinate ad alimentare il confronto. In sintesi, a parere del presidente di Cia Avellino Stefano Di Marzo, da anni impegnato sul fronte della produzione viti-vinicola e quindi esperto del settore, “va evitato che una eventuale Doc Campania alimenti confusione per i consumatori e produca l’effetto di un livellamento verso il basso di produzioni di alta qualità, come quelle irpine, strettamente legate a territori unici al mondo, che danno vita a prodotti irripetibili quali sono i vini commercializzati sotto le tre Docg Greco di Tufo, Fiano di Avellino e Taurasi.
Fonte: M Sud Notizie.
Vini estivi sotto i 20 euro da stappare per rinfrescarsi senza spendere cifre folli.
Ci sono alcuni vini estivi che, in effetti, possono essere decisamente adatti quando le temperature sono alte. Durante i mesi caldi, in genere, la stragrande maggioranza delle persone cambia alcune abitudini della stagione invernale. Anzitutto, come è ovvio che sia, il guardaroba si fa leggero e corto. Poi, ancora, si ha più voglia di uscire e di divertirsi fuori casa con gli amici.
Fonte: Wine and Food Tour.
La Bandiera ha la migliore carta dei vini regionali d’Europa e quella dei vini di valore.
C’è anche La Bandiera, il ristorante stellato della famiglia Spadone di Civitella Casanova (Pescara) nella classifica delle migliori carte dei vini del mondo. A decretarlo è la rivista The World of Fine Wine, che annuncerà i vincitori della categoria globale durante la cerimonia di premiazione alla Glaziers Hall di Londra il prossimo 11 settembre. I riconoscimenti vengono assegnati in 19 categorie e individuati tra Asia, Australasia, Europa, Medio Oriente e Africa, Nord America, Sud e Centro America e Caraibi. Le carte dei vini sono giudicate secondo un rigoroso protocollo da giurie internazionali indipendenti di professionisti di spicco, tra cui sommelier campioni del mondo, maestri sommelier, maestri del vino e scrittori di vino.
Fonte: Virtù Quotidiane.
Vino, a scuola di dendrochirurgia in vigna con i vine master pruners Simonit&Sirch.
Per combattere il mal dell’esca in vigna i Vine master pruners Simonit&Sirch hanno messo a punto da anni con successo la tecnica della dendrochirurgia, una vera e propria operazione chirurgica sulle piante della vite grazie alla quale la carie bianca che colonizza la struttura legnosa delle piante e ne causa l’infezione viene eliminata con una specifica attrezzatura, mantenendo intatta la qualità delle uve. I risultati che il Team Simonit&Sirch ha raggiunto in 13 anni di lavori e sperimentazioni sono sorprendenti e di grande importanza sia per la qualità dei vini che per il risparmio economico da parte dell’azienda: il 90% delle piante trattate è tornato infatti pienamente produttivo. La dendrochirurgia è, al momento, l’unica tecnica valida per fermare il mal dell’esca ed evitare l’estirpo.
Fonte: Enti Locali Online
CIOFFI A RFV: “ITALIANO È COME IL VINO. PARISI UN’OTTIMA MOSSA DI MERCATO. E SU BIRAGHI…”.
L’allenatore, Gabriele Cioffi, è intervenuto ai microfoni di Radio FirenzeViola durante “Viola amore mio”. Queste le sue dichiarazioni partendo dalla nuova casa dei gigliati, il Viola Park: “È un ottimo punto di partenza per la Fiorentina, perché costruisci grandi obiettivi partendo dalle fondamenta. Un allenatore sogna di lavorare in un ambiente così, soprattutto in una città come Firenze”. Sulle due finali perse nella scorsa stagione: “È uno step di crescita notevole. La città non deve mettere fretta alla società e alla squadra, ci vuole tempo per crescere”. Sulla Fiorentina come avversaria in campo: “È una squadra scomoda da affrontare perché è coraggiosa. Giocano sempre per vincere, la partita contro di loro non è mai finita, ma nelle finali ci possono essere dei retroscena non positivi”. Sulla scelta di proseguire con Italiano: “La conferma di Italiano è stata scelta giustissima, è cresciuto tantissimo. La Fiorentina ha fatto bene a tenerlo. L’allenatore è come il vino, più il tempo passa e più impara, ha un’idea di calcio convinta”.
Fonte: Firenze Viola.
Il mondo di vino in Italia al centro di acquisizioni, fusioni e aperture di capitale.
L’ultimo report di Mediobanca sul settore vini in Italia fornisce un’ampia analisi dei produttori nazionali. All’interno di questa analisi viene focalizzata l’attenzione anche sulle principali operazioni di merger & acquisition (M&A) che hanno come oggetto le aziende vinicole nazionali. Di seguito riportiamo le principali informazioni e i dati aggiornati su questo fenomeno fornite dal report. Il mondo del vino negli ultimi anni è stato al centro di acquisizioni, fusioni e aperture del capitale. A livello globale nel 2021 le operazioni di M&A hanno raggiunto il valore di 8,1 miliardi di dollari, in crescita di 4,5 volte rispetto al 2020 (1,8 miliardi). Nello stesso anno in Italia le transazioni, che nella maggior parte dei casi si realizzano mediante l’acquisizione di aziende da parte di investitori nazionali, hanno raggiunto i 496 milioni di euro, in crescita del 119% sul 2019.
Fonte: Beverfood.com.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che la rassegna stampa vino di oggi, è stata offerta da QuidQuid Srls
A risentirci a domani.