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Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di giovedì 29 giugno 2023!
La rassegna stampa vino di oggi, è stata offerta da QuidQuid Srls, consulenze e strategie tecniche commerciali per potenziare il tuo business.
Alto Adige Parola d’ordine: eleganza e qualità.
I boschi e il fiume fanno da cornice a vigneti coltivati da monaci e nobili fin dal 1500. Gewurztraminer, Lagrein e Pinot Bianco sono i frutti di un territorio punteggiato da campanili e castelli di Alberto Laggia erra di vigne, oltreché di campanili e castelli è l’Alto Adige. Da sempre. Per rendere l’idea di quanto la vite significhi per queste genti, immaginate quello che adesso è il cuore di Bolzano, cioè piazza Walther, tutta coperta da vigneti, compreso il sagrato del Duomo di Santa Maria Assunta. Secoli fa il “salotto buono” di Bolzano era, di questa stagione, • OT e 4 ?f Un tratto della Strada del vino dell’Alto Adige che attraversa da nord a sud 16 Comuni in y un percorso di 150 chilometri. Comincia con questo numero 111 la proposta di Famiglia Cristiana per l’estate: le Strade del vino. Fra le 150 sparse in tutt’Italia, tutte affascinanti, ne abbiamo scelte 8. Eccole… FC27 O Strada del vino dell’Alto Adige FC 28 ‘• *** una lussureggiante vigna. Ben 85 palazzi storici del centro nascondono ancora nei propri sotterranei non uno, ma tre piani di cantine. Una città, anzi, un’intera provincia fondata sul prodotto della vite.
Fonte: Famiglia Cristiana.
A Pontelatone i due vini del Re.
Da domani a domenica la nuova edizione del Casa vecchia e Pallagrello Wine Festival per celebrare i due vitigni, “principi” dell’Alto Casertano e riscoperti alla fine degli anni ’90. In programma degustazioni e banchi di assaggio A destra, una vigne di Casavecchia. In basso, una degustazione dello scorso anno. In basso, la folla di appassionati nel cuore di Pontelatone? LE UVE FURONO RISCOPERTE E RILANCIATE DA MANUELA PIANCASTELLI E PEPPE MANCINI. Luciano Pignataro La storia locale racconta che in un vecchio rudere noto come “‘a casa vecchia “, nel comune di Pontelatone, agli inizi del ‘900 fu ritrovato un ceppo sopravvissuto alle epidemie di oidio e fillossera e che – per propaggine – i contadini diffusero nei comuni limitrofi.
Fonte: Mattino Napoli.
Apre la prima coop di spumanti d’Abruzzo.
Nel giorno più lungo dell’anno, il 21 giugno alle 16,57, per celebrare l’estate, ha aperto le sue porte Vinco, la prima cantina in Abruzzo specializzata nella produzione di spumanti da uve autoctone. Una data simbolica, il solstizio d’estate, che segna l’avvio di una nuova stagione per l’Abruzzo e I suoi vini. Vinco è la prima realtà cooperativa abruzzese nata dopo gli annl’70, un esemplo dl come la cooperazione abruzzese sl sia evoluta e voglia continuare a Innovarsi. Avviata nel 2018, grazie a un progetto di valorizzazione della filiera vitivinicola, raggruppa dieci cantine cooperative della provincia di Chieti, dà vita al coraggio e alla grinta di tanti vignaioli con un grande sogno: far conoscere e valorizzare I vitigni autoctoni producendo spumanti con metodo italiano da una filiera agricola tutta “made In Abruzzo”.
Fonte: Centro.
Vino internazionale, dai profumi precisi e dalla beva raffinata.
Si e dalla beva raffinata el cuore della Maremma, fra Bolgheri e Scansano, si trova un teriroir unico vocato alla coltivazione della vite da oltre tremila anni: l’azienda Rocca di Frassinello nasce proprio qui e si fregia del titolo di prima, straordinaria joint venture italo-francese per la produzione di vini. L’accordo tra Castellare di Castillina e Domaines Barons de Rothschild Lafite (firma delle più leggendarie etichette al mondo) è ispirato dalla volontà di coniugare il modello d’eccellenza di Castellare nella coltivazione e vinificazione del vitigno principe toscano, il Sangiovese, con l’incomparabile esperienza di Château Lafite sui vitigni francesi classici – Cabernet, Merlot, Petit Verdot, Shiraz. Il risultato? Una selezione di vini di taglio internazionale.
Fonte: Gazzetta di Parma Gusto.
Nuovo look per Sass Ter la linea di vini pregiati dei viticoltori La Delizia.
Concept grafico e packaging rinnovati raccontano il territorio II presidente Bellini: filiera corta e attenzione alla sostenibilità. Una nuova veste per Sass Ter, la linea di vini fermi de La Delizia Viticoltori friulani, la più grande realtà vitivinicola della regione, 62 milioni di euro di ricavi per 24 milioni di bottiglie prodotte. Il progetto ha visto la collaborazione tra la designer Dina Vecchiato, l’ufficio marketing de La Delizia e il fotografo Francesco Galifi. I vini protagonisti di questa nuova veste sono Sauvignon, Friulano, Pinot Grigio, Traminer Aromatico, Ribolla Gialla, Merlot e Refosco dal Peduncolo Rosso. L’etichetta ha ora un particolare effetto materico tattile: basta sfiorarla per percepire la ruvidità dei sassi e la granulosità della terra delle zone del fiume Tagliamento.
Fonte: Messaggero Veneto.
Le vele della Amerigo Vespucci diventano etichette per il vino.
Gli amanuensi dello Scriptorium Foroiuliense di San Daniele hanno realizzato con le vele dismesse della nave scuola della Marina Militare Italiana “Amerigo Vespucci” 36 etichette per bottiglie divino nostrano (18 di Friulano e 18 di Cabernet Sauvignon) che verranno offerte agli ospiti del veliero, insieme al prosciutto di San Daniele, durante il lungo viaggio intorno al mondo che inizierà sabato primo luglio. L’idea di legare le eccellenze enogastronomiche a quelle culturali espresse dal territorio ha un alto «significato simbolico», sottolinea il governatore Massimiliano Fedriga, «che suggella il forte e solido legame tra la Regione e la Marina Militare Italiana» e conferma l’impegno della prima a «custodire e trasmettere i valori e le tradizioni della propria comunità».
Fonte: Messaggero Veneto Udine.
Riparte Cannaiola in borgo in onore ai vini della Tuscia.
Cena sotto le stelle, musica e spettacoli per un fine settimana di puro divertimento Un piccolo borgo fondato da pescatori e situato sul versante sud-ovest del lago di Bolsena, in provincia di Viterbo: Marta è un paese ricco di dettagli e assolutamente da scoprire. Punto di partenza strategico per godere delle meraviglie della Tuscia e della Sabina nella stagione estiva, Marta è da visitare anche per la sua offerta enogastronomica di nicchia che comprende la produzione del delizioso vino Cannaiola. Prodotto su vigneti situati in territorio collinare di origine vulcanica, il Cannaiola viene lavorato con almeno l’85% di uva canaiolo nero. Un prodotto tradizionale che gode di ottima fama a cui, negli ultimi anni, il territorio martano ha dedicato delle vere e proprie giornate in festa in suo onore.
Fonte: Corriere di Viterbo.
Marketing territoriale, vice Presidente Piana: “Da Ponente a Levante riflettori puntati sulle produzioni vinicole e sulle eccellenze agroalimentari”.
Con l’accendersi dell’estate sono tante le occasioni di marketing territoriale che si profilano in Liguria da Ponente a Levante. Basti pensare al mondo del vino, che alla Spezia dal 30 giugno al 2 luglio rima con Liguria da Bere. La rassegna, organizzata dall’Azienda speciale ‘Riviere di Liguria’ della Camera di Commercio, vede la sinergia di Regione Liguria, Camera di Commercio Riviere di Liguria, Comune della Spezia, associazione Tuttifrutti. “Particolare attenzione – dice il vice presidente della Regione Liguria con delega all’Agricoltura e al Marketing territoriale Alessandro Piana – verrà dedicata alla ricorrenza dei 50 anni della Doc Cinque Terre, la produzione simbolo del territorio stesso. Liguria da Bere proporrà le eccellenze locali, i presidi Slow Food sino ai diversi vitigni liguri oltre ai classicissimi ambasciatori del gusto con Assaggia la Liguria, il Consorzio del Basilico Genovese DOP, il Consorzio Olio Riviera Ligure DOP ed Enoteca Regionale della Liguria”.
Fonte: Secolo XIX Imperia.
Premio Vermentino da record. Sono 125 le etichette in concorso.
Sono 1251e etichette e oltre cento le aziende, da diverse regioni italiane, presenti a Diano Castello dal 7 al 9luglio perla trentesima edizione del Premio Vermentino. Un nuovo record di partecipazione, che consolida il successo registrato negli ultimi tempi. L’edizione del trentennale è stata presentata alla Camera di commercio Riviere di Liguria, con il presidente Enrico Lupi e il vicesindaco di Castello, Massimo Calcagno. In collegamento Paolo Massobrio, noto giornalista enogastronomo, che presiede la commissione di valutazione. Oltre ai primi tre classificati, saranno consegnati riconoscimenti alle migliori etichette di ciascuna zona di produzione (Liguria Ponente, Liguria Levante, Toscana, Sardegna, altre regioni). Saranno inoltre assegnate le “lone” (medaglie) d’oro, d’argento e di bronzo in base ai punteggi ottenuti, così denominate in onore alle cisterne sotterranee, caratteristiche del borgo.
Fonte: Secolo XIX Imperia.
Vino e degustazioni con il Gambero a Roma per quaranta cantine.
Quaranta aziende vitivinicole insieme al Consorzio protagoniste dell’evento Gambero Rosso “Oltrepo Wines Experience”, dedicato a esperti, enoteche, sommelier, ristoratori e giornalisti, che si è svolto nei giorni scorsi a Palazzo Brancaccio a Roma. Tutto esaurito per le due degustazioni guidate, una dedicata ai vini da vitigni autoctoni e l’altra ai vini da vitigni storici dell’Oltrepo, condotte dal giornalista del Gambero Rosso Lorenzo Ruggeri e dal direttore del Consorzio di tutela, Carlo Veronese. «L’evento è stato di successo sotto tutti i punti di vista — sottolinea Ruggeri -. Riscontri molto buoni sono emersi anche parlando con i giornalisti presenti: tutti concordi che ormai si è raggiunto un livello qualitativo che non si può più nascondere.
Fonte: Provincia – Pavese.
Chianti Patrimonio Unesco. La candidatura a Firenze.
II 3 luglio sarà presentata nella Sala Pegaso di Palazzo Guadagni Strozzi Sagrati Presenti il presidente della Regione Giani e Turetta del ministero della Cultura. «E’ con grande entusiasmo che adesso proseguiremo il lavoro per l’ambìto riconoscimento». E’ un nome lungo, ‘Sistema delle ville-fattoria nel Chianti Classico’, ma nessuna delle parole che contiene può essere cancellata: pena, sarebbe, infatti, la perdita dell’identità geografica, culturale, economica, storica e sociale che caratterizza e sostiene la candidatura al riconoscimento Unesco di Patrimonio dell’Umanità, che il 3 luglio alle 10.45 sarà presentata nella Sala Pegaso di Palazzo Guadagni Strozzi Sagrati di Firenze, alla presenza del presidente della regione Eugenio Giani e del segretario generale del Ministero della cultura Mario Turetta.
Fonte: Nazione Siena.
Vini bellunesi d’autore e natura Cereswine in scena nei prati.
Sabato l’appuntamento a Ceresera di Limana dopo tre anni di stop Niente plastica e gadget ecologici, le macchine messe al bando Vini bellunesi d’autore e natura Cereswine in scena nei prati Conto alla rovescia iniziato per Cereswine. Sabato dalle 15 alle 21 si terrà la seconda edizione — la prima nel 2019 —della passeggiata enogastronomica tra prati e boschi di Ceresera. Un percorso che attraverserà i punti più panoramici della frazione, offrendo la degustazione di vini di 20 cantine del Bellunese, ma non solo, insieme ai piatti preparati dall’enosteria C.eT. In cosa consisterà la giornata? Lo illustra Alessandro Tison, cuoco, organizzatore dell’evento, a guida di un gruppo di una decina di ragazzi tutti di Limana. «La manifestazione nasce con l’intento di valorizzare i vini autoctoni e resistenti della Valbelluna e di piccole cantine, realtà vitivinicole che sono un tesoro enorme», spiega Tison, «non solo dalla nostra provincia, ma anche da quelle limitrofe: avremo partecipazioni da Friuli, Trentino e Trevigiano.
Fonte: Corriere delle Alpi.
ntervista a Valerio Nadal – «Vigneti, meteo e ambiente: le sfide».
Valerio Nadal, presidente di Condifesa, presenta Vite ›«Dalle gelate alla siccità: oggi le aziende agricole devono in campo la due giorni a Susegana: «Sostenibilità al centro» convivere sempre più con gli sconvolgimenti atmosferici». Oltre un centinaio di macchine operative in campo una parte innovative e un’altra già consolidate. Ma tutte, senza distinzione, contribuiscono a ridurre l’impatto ambientale. E’ ricco il menu’ della quinta edizione della fiera in movimento “Vite in campo” organizzata da Condifesa TVB e l’Informatore Agrario che si svolgerà venerdì e sabato a Susegana negli spazi dell’Azienda agricola Conte Collato. Attesi tra i duemila e i 4mila visitatori. Valerio Nadal presidente da circa vent’anni di Condifesa TVB (10mila associati) oltre che imprenditore agricolo dal 1925, presenta l’appuntamento. Presidente Nadal, cosa ci propone l’edizione 2023 di Vite in campo? «Sarà focalizzata sul tema della resilienza del vigneto; viste le sfide sempre più complesse a cui sono sottoposti i viticoltori alla luce dei vincoli sempre più stringenti per ridurre gli impatti ambientali e delle conseguenze dei cambiamenti climatici che rendono i fenomeni atmosferici e le avversità biotiche sempre più imprevedibili e difficili da contrastare».
Fonte: Gazzettino Treviso.
Prosecco Doc consumi in calo ma riserve non disponibili.
No a fughe in avanti solo per arricchirsi. Calano i consumi e tra questi anche quelli del vino. In Italia e all’estero, in particolare in Gran Bretagna e negli Usa. Da qui la preoccupazione del consiglio di amministrazione del Consorzio di tutela Prosecco Doc. «Questo è il momento della saggezza – interviene il presidente Stefano Zanette in una nota – Quindi raccomandiamo massima prudenza: smettiamola con i tentativi, per fortuna pochi, di insistere con le furbate destinati ad ulteriori arricchimenti. Il Consorzio è impegnato a garantire la sostenibilità sociale per tutti i produttori, dal piccolo al grande». Da qui le misure dello svincolo del 50% della riserva vendemmiale e la modifica del disciplinare di produzione che consentirà la commercializzazione delle produzioni 2023 a partire dal 1° gennaio 2024 per garantire gli imbottigliamenti fino al 31 dicembre 2023.
Fonte: Tribuna Treviso.
Approvato il decreto Ocm vino per la promozione su mercati terzi.
È stato pubblicato il Decreto MASAF relativo alle modalità attuative della misura “Promozione sui mercati dei Paesi terzi” dell’OCM Vino. I progetti di promozione del vino presentati potranno avere base nazionale, regionale e multiregionalee dovranno riguardare, tra le altre, azioni di promozione e pubblicità dei prodotti, partecipazione a manifestazioni o fiere di importanza internazionale nonché studi di fattibilità e risultato e campagne di informazione. Il decreto contiene ulteriori specifiche tecniche riguardanti le modalità di presentazione dei progetti e l’entità del contributo nonché le modalità di rilascio e riconoscimento di quest’ultimo da parte di AGEA.
Fonte: Federvini.
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Confisca definitiva di beni per oltre 50 milioni di euro all’ex re del vino Melandri.
È diventata definitiva la confisca di beni per oltre 50 milioni di euro all’imprenditore Secondo Vincenzo Melandri, 52 anni, faentino residente a Russi, già definito il “re del vino” ma finito al centro di diverse inchieste di malaffare, con condanne per associazione a delinquere e reati fiscali. Il Dipartimento di Pubblica Sicurezza della Direzione investigativa antimafia ha eseguito la sentenza di sequestro emessa dalla Corte di Appello di Bologna. A Melandri vengono così definitivamente confiscate 9 società del settore vitivinicolo, 74 beni immobili, 6 beni mobili e 22 rapporti finanziari per un valore complessivo stimato appunto in oltre 50 milioni di euro.
Fonte: RavennaNotizie.
Osservatorio UIV: in Italia aumentano i consumatori di vino, ma si beve meno.
Sempre più bevitori, ma sempre più moderati. Negli ultimi 15 anni in Italia è cresciuto del 35% (+4,4 milioni) il numero di consumatori saltuari di vino, ma parallelamente, sono diminuiti del 22% i consumi quotidiani. Sono questi i due trend cruciali identificati dall’Osservatorio di Unione Italiana Vini, che ha elaborato l’aggiornamento Istat sui consumatori di alcolici negli ultimi 15 anni. Il nuovo volto dei consumatori italiani di vino – oggi a quota 29,4 milioni (55% della popolazione) – porta a emergere una platea popolata da donne (+12% contro -2% dei maschi), che non rinuncia alla bevanda alcolica “nazionale” anche se si consolida un approccio molto diverso rispetto al passato.
Fonte: Food Service.
Ricerca Valoritalia, focus UK: il mercato del vino certificato italiano può crescere ancora.
Il 2022, per il vino italiano, è stato un anno dai diversi risvolti: da un lato il generale incremento dei prezzi al consumo ha fatto calare le vendite di vino nel canale off-trade (-2% a valore e -6% a volume rispetto al 2021), dall’altro la ripresa dei consumi fuori casa (+5% rispetto al 2019 e +39% rispetto al 2021) e del turismo (+24 milioni di turisti stranieri in Italia rispetto al 2021) hanno fatto riprendere il nostro export di vino (+10% a valore rispetto al 2021). I primi dati del 2023 mostrano più o meno lo stesso trend. L’approfondimento di quest‘anno di Nomisma per Valoritalia ha riguardato, oltre al mercato interno, un focus sul Regno Unito: un mercato top per le bollicine italiane (tasso di crescita medio annuo del +19% negli ultimi 10 anni), nonostante gli ultimi dati mostrino un primo quadrimestre 2023 in sofferenza (-8% import di vino a valore da Italia).
Fonte: GreenPlanet.net.
La cantina “Terre del Barolo” premiata come miglior cooperativa vinicola italiana dalla rivista tedesca Weinwirtschaft.
I grandi vini di Langa della Cantina Terre del Barolo si sono aggiudicati il primo posto della classifica relativa alle cooperative vinicole italiane (escluse quelle dell’Alto Adige) redatta dall’autorevole rivista tedesca Weinwirtschaft. Un riconoscimento che bissa quello ottenuto nel 2020, e conferma gli ottimi piazzamenti degli anni successivi, soprattutto se si tiene conto che il fattore principale di questo riconoscimento sono le qualità organolettiche del prodotto (valutate alla cieca), elemento che conferma l’ottimo lavoro artigianale, che viene svolto su tutta la filiera, dalla vigna alla bottiglia.
Fonte: Lavocedialba.it.
a cooperativa
Cantina Terre, nuova strategia vino sfuso da ridurre del 30%.
Presentato ai soci il piano industriale: aumento del prezzo, maggiore qualità e rilancio del marchio La Versa. Piaggi e Ferraris nel Cda, però manca l’enologo.
Fonte: La Provincia Pavese.
Vino: Valoritalia, 2022 registra una flessione pari al 3,8%.
Pesa il conflitto russo-ucraino, “con il suo corollario di crisi energetica”, sul settore del vino italiano: se infatti il 2021 aveva fatto registrare numeri positivi, “nonostante problematiche importanti”, i dati del 2022 mostrano un rallentamento che per il settore vino si attesta intorno al -3,8%.Il valore complessivo dell’imbottigliato certificato da Valoritalia (Società per la certificazione delle qualità e delle produzioni vitivinicole italiane) si aggira invece intorno ai 10 miliardi nel 2022. Le indicazioni di settore dei primi mesi del 2023 inducono a un cauto ottimismo. E’ quanto emerso con la presentazione ieri a Roma dell’Annual Report di Valoritalia 2023 che analizza i dati inerenti al 2022 attraverso una panoramica ottenuta mediante i dati emersi dai processi di certificazione di 218 denominazioni di origine. Dall’Annual Report di Valoritalia, che analizza i dati inerenti al 2022, emerge un evidente cambio di scenario rispetto alla situazione presentata un anno fa. Se il 2021 aveva fatto registrare numeri estremamente positivi, nonostante problematiche importanti, i dati del 2022 mostrano un rallentamento che per il settore vino italiano si attesta intorno al -3,8%. In tal senso pesa il conflitto russo-ucraino, con il suo corollario di crisi energetica, che ha evidentemente imposto un rallentamento dei flussi economici in tutti i settori.
Fonte: ANSA.
Ocm vino. Finalmente arrivano i fondi per la promozione.
In netto ritardo dopo gli intoppi nella Conferenza Stato-Regioni a dispetto delle dichiarazioni del ministro Lollobrigida durante il Forum in Masseria (che ha approvato lo schema di decreto solo il 21 giugno) e in un clima di malcontento da parte delle associazioni degli imprenditori vitivinicoli, il Masaf ha pubblicato il decreto che contiene le modalità attuative della misura Promozione nei Paesi terzi dell’Ocm vino, la regolamentazione unica dell’Unione Europea che detta norme riguardanti il settore vitivinicolo, sia per quanto riguarda la produzione che i contributi a fondo perduto assegnati alle aziende, nel dettaglio quelli assegnati dal Ministero per le Politiche Agricole e dagli assessorati per l’agricoltura delle singole Regioni e provincie autonome per le spese relative alla promozione del vino all’estero, come la partecipazione a fiere, la degustazione nei ristoranti, o la semplice pubblicità. Molto importante la possibilità di finanziare il vino utilizzato nelle degustazioni all’estero oppure di finanziare l’incoming di potenziali clienti presso la propria cantina.
Fonte: Gambero Rosso.
Vino, rischio “effetto Irlanda” sui consumi.
Anche i produttori di vino toscani sono preoccupati del cosiddetto “effetto Irlanda” sui consumi, con l’introduzione delle etichette killer sulle bottiglie di vino ed alcolici, con la scusa di scoraggiarne l’abuso, concessa dall’Europa all’Irlanda che apre prospettive inquietanti per tutto il settore. Un problema di cui si è parlato nell’incontro avuto a Palazzo Strozzi tra l vice presidente ed assessore regionale all’Agroalimentare Stefania Saccardi, e la delegazione di Vigneto Toscana, l’associazione dei viticoltori di Coldiretti, nata poco più di un anno fa e che oggi conta già l’adesione di oltre cento cantine di tutta la regione, la metà biologiche, con una superficie media di 18 ettari. Vigneto Toscana, che ha già messo insieme 2 mila ettari di viti e 125 mila quintali di uva raccolta, ha ufficializzato proprio in questa occasione il passaggio di testimone tra Fabrizio Filippi, presidente di Coldiretti Toscana che ne aveva accompagnato la costituzione, e Letizia Cesani, attuale vice presidente di Coldiretti Siena, già presidente dal 2009 al 2019 del Consorzio del Vino Vernaccia di San Gimignano e consigliere del Movimento Turismo del Vino.
Fonte: Corriere dell’Economia.
Tutti i numeri di Valoritalia: certificati oltre 21 milioni di ettolitri di vino, ora si punta all’estero e ai giovani.
Dal vigneto alla fascetta: così si può sintetizzare l’operato di Valoritalia. Le fascette sono quelle di 47 Docg, 134 Doc e 37 Igt per un totale di 218 denominazioni, che hanno prodotto oltre 21 milioni di ettolitri certificati pari al 56% sul totale nazionale delle Do e un valore del vino di più di 9 miliardi e 345 milioni di euro. Cifre da capogiro – e senza aver bevuto! – quelle che emergono dall’Annual Report presentato a Roma e relativo al 2022, il primo anno che registra il segno negativo che da tempo ci si aspetta a causa delle turbolenze che hanno impattato sull’economia globale. Una rete estesa in tutta Italia, in 37 sedi – oltre la metà donne – a gestire oltre quattromila verifiche in campo e altrettante in cantina, per più di 54mila campioni di cui non idonei 398 (0,73%) e, fortunatamente per il comparto, 899 quelli rivedibili (1,65%); 158 le non conformità gravi segnalate all’Icqrf -meglio conosciuta come l’ufficio repressione frodi- e quasi mille quelle lievi gestite da Valoritalia stessa. In totale, oltre un miliardo e 353 milioni di contrassegni di Stato gestiti, con un’alta concentrazione nel Nord Est che detiene i ¾ della produzione Do, di cui il 61% è Doc, il 17% Docge il 22% Igt.
Fonte: Cronache di Gusto.
Vino. La guerra e la crisi energetica rallentano i flussi ma il Sistema Vino Italiano mantiene la rotta.
Presentata a Roma l’edizione 2023 dell’Annual Report di Valoritalia. Un lavoro capillare con una panoramica ottenuta attraverso i dati emersi dai processi di certificazione di 218 denominazioni di origine italiane. Nell’ambito dell’incontro spazio alla ricerca a cura dell’Osservatorio Nomisma Wine Monitor – Valoritalia, con un’ampia analisi dei comportamenti e delle tendenze di acquisto, messe a confronto, tra i consumatori italiani e quelli del Regno Unito per ciò che concerne l’approccio e le scelte nell’ambito del vino.
Fonte: Agricultura.it.
STAMPA ESTERA
El prototipo Dom Pérignon.
La ‘maison’ francesa ensaya un vino del año que no lanzará a la venta. Venecia En el patio del Palazzo Soranzo Van Axel, se sirve una botella aparentemente de champán que lleva escrita a mano la palabra Improvisation. Es una prueba que Dom Pérignon ofrece a un centenar de elegidos reunidos en Venecia, entre chefs, sumilleres y algún perfil famoso, como el actor Pedro Alonso -Berlín en La Casa de Papel (8,7 millones de seguidores en Instagram)- o el escritor superventas Javier Castillo (más de dos millones de libros vendidos). Son unos afortunados conejitos de Indias, ya que, por primera vez, la maison francesa hace una cata de un vino del año, elaborado con uvas de 2022 antes de pasar por la bodega -donde habitualmente está un mínimo de ocho a diez años- y, por lo tanto, de someterse a la fermentación provocada por el tiempo, responsable de provocar la burbuj a y el alcohol. Este experimento es el paso previo “al ciclo creativo propio de la creación de un champán. Es la primera vez que se puede probar algo así”, confiesan desde el productor de la región de Champagne englobado dentro del grupo de lujo LVMH. Vincent Chaperon, Chef de Cave de Dom Pérignon, va más allá: “Fue mi decisión para este evento, basado en la idea de que siempre podemos explorar. Vendemos productos de 14 0 30 años de vida; sabemos la suma de energíay creatividad que puede haber en una sola copa de Dom Pérignon. Un vino de 2022 puede que nunca llegue a ser un champán porque es un prototipo, una innovación que planteamos con la añada 2022”, argumenta. Fsa Improvisation, que no estará disponible para su venta, puede ser casi “un vino tranquilo”, describe Paco Morales. A Venecia viajó el dueño del espacio cordobés Noor, igual que Albert Adrià (Enigma), Paco Pérez (Miramar), Quique Dacosta y Fernando Pérez Arellano (Zaranda). Son los chefs españoles -junto con el vasco Eneko Atxa- que forman parte de Dom Pérignon Society, una comunidad de unos 70 chefs internacionales que colaboran con la maison. “No buscamos pagar a un chef para que simplemente forme parte del programa, ni elevar sin motivo el número de cocineros; se trata de networkirgg, de compartir valores y de que su encuentro genere otras colaboraciones para ellos e, incluso, entre ellos”. El nuewo’Rose’ La cita anual Révélations 2023, en Venecia, fue también el momento de presentar una referencia que sí llegará al público: el Dom Pérignon Rosé Vintage2009, que tuvo su antecedente blanco, estrenado hace tres años. “La gente me pregunta cuál es mi añada favoritay yo respondo que es la próxima; cada una es un descubrimiento. En este caso, hemos seguido su evolución durante 14 años”, señala Chaperon. “Es un rosado cuya particularidad nos permite ir un poco más lejos en la creatividad, ya que plantea un desafio técnico y de maduración de la uva porque fue un año de calor y temperaturas altas”, añade. Mientras, en paralelo, se ha presentado en Japón -aliado con la cocina de Yoshihiro Narisawa- para los mercados de Asia y América.
Fonte: Expansión.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che la rassegna stampa vino di oggi, è stata offerta da QuidQuid Srls
A risentirci a domani.