rassegna stampa vino di giovedì 8 giugno 2023!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di giovedì 8 giugno 2023!

La rassegna stampa vino di oggi, è stata offerta da QuidQuid Srls, consulenze e strategie tecniche commerciali per potenziare il tuo business.

Vini d’Abruzzo, 350 etichette in vetrina.
La scoperta dell’Abruzzo enologico, ma anche delle bellezze naturali della regione, del buon cibo e delle cantine. Sono gli ingredienti di Abruzzo Wine Experience 2023, l’iniziativa del Consorzio tutela vini d’Abruzzo per far comprendere agli opinion leader internazionali la crescita di livello dei vini locali. Presenti, da lunedl a domani, oltre cento giornalisti arrivati dal Nord America, dall’Asia, dall’Europa e dall’Italia. Ieri l’evento clou nella cornice della Tenuta Coppa Zuccari, a Città Sant’Angelo, dove si sono ritrovate una novantina di aziende, con circa 350 etichette in rappresentanza di tutte le produzioni del territorio, per il Grand Tasting dei vini d’Abruzzo che ha visto protagonista, per la parte food, la brigata di Villa Maiella, Stella Michelin.

Fonte: Centro Pescara.

Campania.Wine 2023 alla Galleria Umberto.
Un evento unico dedicato al vino campano nel cuore di Napoli. Un comparto, quello vitivinicolo, che si mostra coeso ed in grado di dialogare con altre eccellenze del territorio campano per dare vita a momenti di valorizzazione di grande valore. L’ll e il 12 giugno le bellezze architettoniche e monumentali di Napoli accoglieranno “Campania.Wine”, rassegna promossa e organizzata in cooperazione dai cinque Consorzi di Tutela Vini della Campania (Sannio Consorzio Tutela Vini, Vesuvio Consorzio Tutela Vini, Consorzio Vita Salernum Vites, Viticaserta – Consorzio Tutela Vini Caserta, Consorzio Tutela Vini d’Irpinia) e dal Consorzio di Tutela Pomodorino del Piennolo Vesuvio Dop, con l’obiettivo di valorizzare e promuovere i vini a Indicazione Geografica della Campania e i loro produttori-attori, attraverso un suggestivo itinerario di conoscenza esperienziale rivolto ad esperti, giornalisti di settore, addetti ai lavori e appassionati del mondo del vino.

Fonte: Mattino.

L’Aglianico subito bevibile non è utopia Giuseppe Pagano ha il vino nelle vene.
Viene da una famiglia che da sempre lavora in questo settore in Campania, sicuramente tra le più antiche all’ombra del Vesuvio, San Marzano sul Sarno perla precisione. Lui rappresenta la generazione che ha operato la riconversione, passando dal commercio, ‘a trafeca, alla coltivazione delle uve. Per questo ha deciso di investire in un territorio che conosce bene rilevando una cantina a Luogosano in Irpinia, Tenuta Ponte. Il progetto arricchisce la Carazita, magica collina dove l’Aglianico e ben allocato. E per una volta non parliamo di bianchi, nostra scostumata passione, ma del rosso sanguigno prodotto insieme all’enologo Sergio Romano, grande esperienza in Campania..

Fonte: Mattino.

Allarme dei distillatori italiani, a rischio un quinto dei posti.
Il comparto fattura 1,5 miliardi di euro all’anno, contribuisce al gettito fiscale per 750 milioni Assodistil Senza un consorzio ad hoc il comparto rischia di perdere mille posti di lavoro. Le imprese italiane della distillazione lanciano l’allarme: senza un consorzio ad hoc perla tutela e la promozione delle grappe, e con la minaccia europea delle etichette che demonizzano il consumo di alcol sul modello di quelle già adottate dall’Irlanda, il comparto rischia di perdere fino a mille posti di lavoro. Una quota considerevole, se si considera che nelle distillerie italiane lavorano 5mila addetti. La via dell’export L’allarme arriva da Assodistil, che proprio oggi riunisce in assemblea i suoi associati. Il comparto fattura 1,5 miliardi di euro all’anno, contribuisce al gettito fiscale per 750 milioni e nel 2022 ha messo a segno un annata particolarmente positiva, con una crescita della produzione di grappa del 12% e dell’export addirittura del 16%.

Fonte: Sole 24 Ore.

Vendemmia 2023, Nicodemi lancia l’allarme.
Le piogge scatenano la diffusione del fungo della peronospera, scende in campo il Consorzio dei vini. E allarme peronospora per i vigneti, sostegno del Consorzio tutela vini d’Abruzzo ai viticoltori. «Siamo in prima linea nell’aiutarli in questo momento di grande difficoltà e ci siamo già attivati con le autorità competenti per chiedere un tavolo d’emergenza Regione-Ministero e trovare insieme una soluzione», afferma il presidente Alessandro Nicodemi. Un anno di lavoro è messo a rischio. Le recenti straordinarie precipitazioni hanno creato un ambiente favorevole alla diffusione della peronospora, una malattia fungina che può causare gravi danni alle viti e compromettere la qualità delle uve. Questo fenomeno ha il potenziale di avere conseguenze disastrose sull’economia delle aziende vinicole della regione, se non gestito correttamente. Per questo è fondamentale intervenire immediatamente.

Fonte: Centro.

+45,5% export di vini italiani in Gb.
Cresce nel 2022 rispetto all’anno precedente l’export di vino italiano nel mondo, con le eccezioni di Germania e Cina. Lo evidenzia una ricerca Nomisma illustrata da Denis Pantini, responsabile Agroalimentare e Wine Monitor, durante l’Assemblea Federvini. Tra i mercati più ricettivi quello britannico (+46,5%) e giapponese (+25%).

Fonte: Gazzetta di Parma.

Una bevuta gentile con toni arumatici di grande freschezza.
Una bevuta gentile con toni aromatici di grande freschezza espressione «mura mura», che letteralmente significa «piano piano», rimanda al più ampio concetto del condiviso vivere e godere, senza fretta, delle piccole cose: questo il motto su cui è fondata e trae ispirazione l’azienda agricola Mura Mura di Montegrosso d’Asti. Un approccio che si riflette in termini significativi sulla produzione vinicola, effettivamente improntata alla cura del dettaglio e alla proverbiale osservanza dei tempi di ciò che in natura evolve e matura secondo ritmi morbidi e pacati, qui tradotto nell’assoluto rispetto delle viti e del paesaggio (anche attraverso la regolare manutenzione dei fossi e la legatura dei tralci con il salice) e nell’attenta considerazione per i tempi di maturazione dell’uva; il vino è felice espressione della combinazione tra la perpetua tensione all’eccellenza, la saggezza e la precisione su cui poggia il suo iter produttivo.

Fonte: Gazzetta di Parma Gusto.

Vino, degustazioni, cultura in Darsena Uain rilancia con tredici appuntamenti.
Martedì l’inaugurazione, quattro serate a bordo della Nena Ferrara Dodicieventi di Stefano Zobbi, dopo il successo dello scorso anno dell’iniziativa “Uain”( la classe non è acqua) per la prima volta in Darsena, quest’anno ci riprova. E anche per sottolineare il ragguardevole traguardo di 20 anni dell’evento, ha raddoppiato le proposte per il periodo 13-25 giugno. L’inaugurazione martedì 13 giugno alle 19 con aperitivo, poi la cena e alle 21.30, l’accensione spettacolare del fiume. «Le giornate sono infatti 13 – annuncia – di cui 4 in collaborazione con l’imbarcazione Nena che offrirà gli aperitivi al Tramonto con la disponibilità di 40 posti durante un’ora e mezza di escursione insieme all’Associazione SommeliersAies Delta del Po (imbarco ore 19.30e rientro 21);cisono inoltre 14 aree di degustazione con la possibilità di cenare sulla piattaforma Commodoro posizionata sul fiume dove una veranda accoglierà massimo 20 persone».

Fonte: Nuova Ferrara.

Cinquanta cantine salgono a bordo Lungo la Darsena un sorso di ‘Uain’.
Dal 13 al 25 giugno l’evento con le aziende vitivinicole, degustazioni sulla Nena. Torna da martedì 13 a domenica 25 giugno, in versione più ampia e ricca ‘Uain’, la manifestazione dedicata alle aziende vitivinicole nazionali e alla ristorazione locale nella Darsena di Ferrara. All’incontro di presentazione sono intervenuti l’assessore comunale alle Attività produttive fiere e mercati Angela Travagli e Stefano Zobbi dell’agenzia ‘Dodicieventi’, il direttore di Confesercenti Alessandro Osti, Giorgia Minzoni del Canoa club Ferrara, Giancarlo Pallotta dell’Accademia internazionale enogastronomi sommelier-Aies e il presidente del Gruppo modellisti Ferrara Franco Ragazzi. «Come Comune – ha sottolineato l’assessore Angela Travagli è un piacere sostenere ancora una volta questa iniziativa che è stata la prima a dare il via alla sfida degli eventi nella nuova Darsena e che ha avuto grande successo. Ringrazio gli organizzatori e tutti i partner della manifestazione.

Fonte: Resto del Carlino Ferrara.

Premiati i vini della cooperativa Colli Cimini.
Al Greco, al bianco Superiore doc e al Trebbiano/Libentino igt il diploma del concorso di Pramaggiore Premiati i vini della cooperativa Colli Cimini. Ancora riconoscimenti di prestigio ai vini della cantina/cooperativa “Viticoltori dei Colli Cimini”. Il Greco di Vignanello doc, il Vignanello bianco Superiore doc e il Trebbiano/Libentino igt hanno ricevuto il diploma medaglia d’oro al 62° Concorso nazionale dei vini docg, doc e igt di Pramaggiore (Venezia). E il concorso enologico più antico d’Italia, al quale partecipano le etichette più blasonate della nazione. Dettaglio eloquente: i vini della “Viticoltori dei Colli Cimini” hanno ricevuto il punteggio massimo dalla giuria. La consegna dei diplomi è avvenuta, sabato scorso, nello scenario incomparabile del teatro veneziano “La Fenice” alla presenza di numerose autorità.

Fonte: Corriere di Viterbo

I vent’anni di Vinòforum.
Una storia lunga vent’anni, un’accorata narrazione, fra grandi etichette e cucina d’autore, dell’evoluzione del panorama enogastronomico italiano. Da venerdì 9 a domenica 18 al Parco di Tor di Quinto è in programma la nuova edizione di Vinòforum. Dieci giorni di degustazioni, con una platea di ben 800 cantine, 2500 etichette, e oltre 50 grandi chef impegnati nelle cene speciali e gli stand dei temporary restaurant. “È un compleanno che per noi rappresenta un importante traguardo – commenta Emiliano de Venuti, Ceo della kermesse – e certifica una crescita costante che pone Vinòforum di diritto nella lista di eventi da non perdere..

Fonte: Repubblica Trova Roma.

Etichette dedicate alla Grande Milano per conquistare anche Cina e Brasile.
Nuove etichette e nuove linee, il primo Orange Wine della collina, export verso la Cina e il Brasile, con vista su Europa centrale e Stati Uniti. La cantina vitivinicola Poderi di San Pietro di San Colombano spinge sull’acceleratore del mercato, e intanto riparte con gli aperitivi in vigna, due a giugno, già sold out, e ogni settimana a luglio. Il cambio di etichetta ha interessato diversi prodotti della Poderi, tutti in chiave milanese. Così il Costaregina è diventato “Navigli”, il Verdè “Brera”, il Collada “Sforzesco’ e il Morosa “La Scala”. Le vecchie etichette resistono per ora nella grande distribuzione organizzata, mentre i nomi nuovi serviranno per arrivare sul mercato milanese con più riconoscibilità meneghina In futuro, anche in base al successo della nuova linea, i nomi milanesi potrebbero sostituire definitivamente gli originari e più banini.

Fonte: Cittadino di Lodi.

Vini e birre da tutta Italia Due giorni al polo fieristico.
Sabato 17 e domenica 18 la manifestazione enogastronomica di “VALe20 eventi” Appuntamento con “Morbegno Divino”: oltre 500 etichette in degustazione. Sabato 17 giugno e domenica 18 giugno al polo fieristico di Morbegno andrà in scena “Morbegno Divino, il mercato del vini in Valtellina” e dei distillati che porterà ai banchi d’assaggio circa 60 produttori con 1.500 etichette in degustazione. A organizzare l’evento è l’agenzia “VALe20 eventi e comunicazione” che sulla scia del successo degli altri mercati dei vini organizzati riproporrà lo stesso format. I produttori vitivinicoli potranno proporre i propri vini in degustazione e vendita diretta, raccontando ai visitatori le loro creazioni da postazioni e allestimenti ecosostenibili fatti in cartone riciclabile, in linea con lo spirito green dell’evento. In contemporanea, nella zona esterna, ci sarà Birritaly on tour, una selezione di birrifici artigianali italiani che proporranno le loro birre migliori accompagnati dalla musica di Radio Station one che farà ballare tutti fino a tarda sera.

Fonte: Provincia Sondrio.

Tutti astemi ma sommelier Il vino narrato solo grazie a vista e olfatto – Raccontano il vino con vista e olfatto Ecco i primi sei sommelier astemi.
Ecco i primi sei sommelier astemi Gli attestati sono stati consegnati dall’Ais a sei ragazzi speciali (Bes) dopo la formazione Associazione Italiana Sommelier di Lecce, ci sono i primi professionisti “astemi”. Consegnati infatti nei giorni scorsi presso H Grand Hotel Tiziano di Lecce i primi attestati di qualificazione originati dal progetto AIS “11 sommelier astemio”, nato per consentire ai ragazzi dai 16 anni in poi – con Bisogni Educativi Speciali (BES) – di acquisire in maniera assolutamente gratuita la tecnica di degustazione del vino per farne strumento di inclusione sociale e di inserimento nel mondo del lavoro nonostante l’im possibilità di degustare praticamente il prezioso nettare.

Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Lecce.

Il vino di Foggia nel mondo: la Camera di Commercio premia Borgo Turrito.
Al titolare Luca Scapola Il riconoscimento per l’Impresa Internazionale Il vino di Foggia nel mondo: la Camera di Commercio premia Borgo Turrito Dall’Italia alla Francia e al Giappone, un messaggio di gusto, valori ed eccellenza produttiva In occasione della giornata inaugurale per le celebrazioni del proprio Bicentenario, la Camera di Commercio di Foggia ha assegnato il “Premio Fedeltà al Lavoro e al Progresso Economico” all’azienda vitivinicola Borgo Turrito di Luca Scapola. E stato lo stesso presidente Damiano Gelsomino a consegnare il premio al titolare dell’impresa che, con i suoi vini, negli ultimi anni ha conquistato riconoscimenti in Italia e nel mondo, dalla Francia al Giappone. Ed è per questo motivo che il premio della Camera di Commercio di Foggia è stato assegnato a Borgo Turrito per la categoria “Impresa internazionale”.

Fonte: Quotidiano di Foggia.

Il “profondo rosso” che racconta l’anima della Sicilia.
Evoluzione e prospettive del Nero d’Avola, oggi il vitigno a bacca rossa più diffuso sull’Isola Il “profondo rosso” che racconta l’anima della Sicilia Una sfida di qualità per valorizzare il suo carattere Antonio Siracusano Quel “brutto anatroccolo” che serviva per le trasfusioni di vigore, necessarie a ringalluzzire vini toscani e francesi un po’ emaciati, era stato catapultato -a sua insaputa – nella favola. Cosi una ventina di anni fa il Nero d’Avola, il vitigno che sommamente racconta anima e corpo della terra siciliana, aveva vissuto la parabola del povero-ricco, ritrovandosi fiero a innaffiare il mercato del vino in un’arrembante scalata. Così bastava portare a cena una bottiglia di “calabrese” (primo nome all’anagrafe del Nero d’Avola) per dare alle libagioni un profondo rosso che esaltava radici e storia di un riscatto.

Fonte: Gazzetta del Sud.

Il fascino di vino e cibo di qualità. I turisti prediligono la Valdichiana.
Tra itinerari del gusto e lezioni di cucina, 100 proposte diverse. La soddisfazione del sindaco Angiolini. La Toscana è la seconda regione più popolare tra i turisti enogastronomici del Belpaese: il 21% afferma di esservi recato nel corso dei suoi viaggi per vivere esperienze food e wine. Un appeal che si conferma anche guardando all’immaginario collettivo, con il 30% degli italiani (ed il 29% dei viaggiatori enogastronomici) che la indicano come migliore meta enogastronomica, posizionandola nella top5 (al 5° posto). A fare da traino le specialità toscane, celebri in tutto il mondo. 7 italiani su 10 ne sanno indicare almeno una, e fra queste spiccano la bistecca alla fiorentina (18%), la ribollita (7%) ed il vino (6%). E quanto emerge dalla sesta edizione del “Rapporto Sul Turismo Enogastronomico Italiano”, curata da Roberta Garibaldi.

Fonte: Nazione Siena.

Monteregio, un calice di Maremma.
Vassa Marittima e dintorni regalano una Doc Monteregio, un caIice c Testimonianze che si perdono nella storia fin dagli Etruschi e una viticoltura che ha lunga tradizione, quella del Monteregio, in provincia di Grosseto. I primi segnali significativi si attestano nel 1700 con la dominazione dei Lorena. In particolare con Pietro Leopoldo furono ideati i principali interventi rivolti allo sviluppo agricolo delle campagne e alla bonifica delle aree paludose non solo costiere ma anche dei fondovalle, tutte queste opere portarono alla diffusione della coltivazione della vite e di pari passo anche dell’olivo. Il territorio di riferimento è ricco di storia, con quel gioiello che è Massa Marittima e gli altri borghi medievali che le fan da corona nella parte settentrionale della Maremma grossetana includendo non solo la parte costiera ma anche la zona delle Colline Metallifere.

Fonte: Tirreno Toscana Tempo Libero.

Verona capitale del turismo enologico – Verona capitale dell’enoturismo Nell’Olimpo ci sono sette aziende.
Alla Camera di Commercio per tre giorni gli incontri tra imprese vinicole, frantoi e buyers Verona capitale dell’enoturismo Nell’Olimpo ci sono sette aziende Casa Sartori, Farina winery, Cantine Giacomo Montresor, Le Carezze, Valentina Cubi, Osteria Domini Veneti, Strada del vino Valpolicella sono le realtà premiate quest’anno Giuseppe Riello: «Il turismo enogastronomico in forte sviluppo Contribuisce alla crescita». Per tre giorni Verona è la capitale del turismo dell’olio e del vino, prodotti tipici del territorio, sempre più apprezzati dai visitatori. Soprattutto quelli stranieri, disposti a spendere per mettere in tavola prodotti che ricordino il loro viaggio, assicurando un impulso all’export scaligero. La scelta di Verona per questo evento non è casuale: la città fa parte della rete delle grandi Capitali del Vino con Adelaide (South Australia), Bilbao e Rioja (Spagna), Bordeaux (Francia), Losanna (Svizzera), Mainz (Germania), Mendoza (Argentina), Porto (Portogallo), San Francisco e Napa Valley (Usa), Valparaiso, Casablanca Valley (Cile), Cape Town (Sudafrica) e Hawke’s Bay, in Nuova Zelanda, new entry che porta a 12 il numero delle «Great Wine Capitals».

Fonte: Arena.

Il Re Amarone va in Vetrina tra calici e arte.
A ottobre la rassegna a villa Bertani •• Tra conferme e novità, per gustare vino, territorio, tradizioni. La Vetrina dell’Amarone 2023, in programma il 21 e 22 ottobre a Villa Mosconi Bertani di Novare di Arbizzano, sposa la stagione autunnale perla prima volta dopo l’edizione primaverile dell’anno scorso che ha visto 800 presenze in due giorni. E, arrivata alla sesta annata, consolida i punti di forza: degustazioni libere direttamente dai produttori che partecipano all’evento negli stand con la loro interpretazione di Amarone; masterclass con i sommelier; convegni; intronizzazione di nuovi cavalieri dello Snodar; asta di beneficenza in cui saranno messe in palio pregiate bottiglie d’annata o da collezione. Sul fronte delle novità, la proposta gastronomica comprenderà qualche nuovo piatto o abbinamento originale e a ogni cantina sarà abbinata un’opera d’arte grazie alla collaborazione con l’Accademia di belle arti statale di Verona.

Fonte: Arena.

Vino, turismo e innovazione: i premi in Camera di Commercio – Vino, turismo e impegno: premiate selle cantine.
Il premio Best of Wine Tourism — curato dalla Camera di Commercio — ieri sera ha messo in luce l’attività di sette aziende vinicole. a pagina 8 Vino, turismo e impegno: premiate sette cantine Il riconoscimento della Ccia da chi realizza mostre di artisti a chi ha mette in atto pratiche sostenibili. Era lo scorso settembre e dalla sesta conferenza mondiale dell’enoturismo ad Alba, in Piemonte, rimarcavano come l’enoturismo valga in Italia 2.5 miliardi l’anno e i turisti legati al settore siano 14 milioni: a Verona, prima provincia italiana per export del vino con 1.2 miliardi di valore nel 2022, il tema è cavalcato da quel premio Best of Wine Tourism — curato dalla Camera di Commercio, guidata dal presidente Giuseppe Riello — che ieri sera ha messo in luce l’attività di sette aziende.

Fonte: Corriere di Verona.

Clorpirifos per i vigneti Zanoni invoca prudenza.
Il Ministero della salute ha concesso l’utilizzo in deroga del Clorpirifos, ma invita i competenti uffici regionali a dare le direttive al riguardo, quindi le modalità e i tempi. La Cia, con il presidente Salvatore Fedelli, non si straccia le vesti. «La fiavescenza dorata è una piaga che sta mettendo a serio rischio la sopravvivenza del settore vitivinicolo del Nord Italia. L’autorizzazione rilasciata dal Ministero, grazie al lavoro proattivo della componente politica regionale nella figura dell’assessore Caner, deve essere letta come un’opportunità, da approfondire attraverso un’analisi tecnica e scientifica, per contrastare questa emergenza». Secondo la Cia «si tratta di una deroga temporanea e legata a rigide e mirate autorizzazioni e dovrà comunque essere integrata con protocolli e certificazioni di sostenibilità che le aziende agricole già applicano».

Fonte: Tribuna Treviso.

Anche il vino va a Eccellenti Dilavanzo1 la miss si racconta.
La diretta Anche il vino va a Eccellenti Dilavanzo1 la miss si racconta. Una puntata dedicata alla bellezza e agli amanti del buon vino. Sulle frequenze di Delta Radio torna “Eccellenti, storie che lasciano il segno”, il programma condotto da Fiammetta Benetton, che racconta il territorio attraverso le voci dei personaggi più noti ed iconici del Veneto e dell’Emilia Romagna. Ospite della uesima puntata in onda oggi, dalle 13 alle 15, come ogni giovedì, e in replica la domenica mattina dalle io alle u sarà Elisa Dilavanzo, reginetta di bellezza che ha scelto di diventare imprenditrice fondando nel zoll, “Maeli”, una moderna cantina, i cui vigneti si trovano all’interno del Parco Regionale dei Colli Euganei.

Fonte: Voce di Rovigo.

Incidente a Cazzago, il direttore della cantina schiacciato da un macchinario.
Lo hanno trovato poco dopo le 14.30 i colleghi che non lo vedevano da diverse decine di minuti dopo la pausa pranzo. Lui, Massimiliano Piermattei, «capocantiniere», ovvero direttore della prestigiosa cantina Monte Rossa di Cazzago San Martino, era riverso a terra, schiacciato dalla rotazione delle moderne macchine «gyropalette» che in quasi tutte le grandi cantine franciacortine realizzano la lunga e laboriosa funzione del «remuage», l’antico procedimento che consiste nel girare molto gradualmente ogni bottiglia su se stessa. I colleghi hanno immediatamente agito sul pulsante di emergenza delle macchine in rotazione e hanno estratto Piermattei dall’impianto. Ma le lesioni di schiacciamento riportate sono parse subito gravissime. Quando sono intervenuti gli uomini del 118 con l’auto medica, per il 50enne non c’era più nulla da fare.

Fonte: Giornale di Brescia.

“Grazie alla tecnologia miglioriamo la qualità di vini e spumanti”.
Come sta cambiando il mondo della produzione del vino grazie all’innovazione tecnologica? Per scoprirlo ci siamo recati a Cossano Belbo, tra le colline delle Langhe e il Monferrato, dove l’azienda Cantine Toso – attiva da oltre cent’anni e specializzata principalmente in vini, spumanti, vermouth e amari – utilizza numerose tecnologie per controllare tutte le fasi della produzione, dall’uva alla tavola. Tra i marchi più conosciuti dell’azienda – che produce circa 28 milioni di bottiglie l’anno, che vengono esportate all’estero per il 65% – vi sono i vini e gli spumanti Toso, i vermouth e gli aperitivi Gamondi e i vini frizzanti Fiocco di Vite. Ad accompagnarci a scoprire come la tecnologia possa migliorare tutte le fasi della produzione del vino, prima in cantina e poi nei magazzini, è Gianfranco Toso, amministratore delegato dell’azienda e quarta generazione di vinificatori. Cantine Toso, ci spiega, ha deciso di investire decine di milioni di euro in macchinari digitali e connessi che potessero seguire e tracciare tutto il percorso del vino, prima, e della bottiglia, poi, per garantire il massimo della qualità.

Fonte: Sky TG24.

Da multisala a cantina vinicola, la seconda vita dell’ex cinema.
Da cinema a cantina vinicola. Trasformare l’ex cinema multisala nella zona industriale di Fonzaso in cantina per il vino prodotto sul territorio è il sogno dell’azienda agricola Gorza, che dopo aver acquistato nel 2020 il fabbricato ne ha fatto la propria sede legale e attualmente lo utilizza come magazzino per il suo Prosecco Doc. In collaborazione con il comitato organizzatore della Mostra dell’artigianato artistico e tradizionale di Feltre è stato promosso un concorso di design che ha come obiettivo la riprogettazione della facciata dell’edificio con la sua riconversione a cantina vinicola, la progettazione di massima della sala degustazione e l’ideazione di quattro oggetti di design utilizzabili all’interno della sala stessa.

Fonte: Corriere delle Alpi.

Il vino protagonista al Consolato Francese di Napoli.
Si è tinto di rosa il consolato francese di Napoli lo scorso 31 Maggio tra degustazioni di vino e sfilate di moda. In un’atmosfera elegante e raffinata, la Console Generale di Francia a Napoli Lise Moutoumalaya ha accolto le socie della delegazione campana de “Le Donne del Vino” per conoscerne obiettivi, attività e finalità. Il benvenuto della console francese ha anticipato la conferenza moderata dalla giornalista Donatella Bernabó Silorata che ha coordinato gli interventi delle socie Gilda Guida Martusciello, vice Delegata Campana che ha presentato la realtà campana e nazionale de Le Donne del Vino, Chiara Moio, che ha magistralmente raccontato la nascita delle tecniche di produzione dei vini rosati, Monica Salvatore e Monica Piscitelli con i loro entusiasmanti racconti hanno regalato un viaggio virtuale nelle aree di produzione dei rosati francesi e campani in degustazione; il video della presidente delle “Femmes de Vin”, Aurélie Bertin, ha presentato l’associazione francese.

Fonte: FoodMakers.

Vini macerati, come si fanno gli orange.
I vini macerati sono chiamati anche orange wine per via del colore, ogni aprile a Isola, in Slovenia, va in scena un festival dedicato. Adesso anche in Italia li chiamano orange wine. Ma i vini macerati, che spopolano nelle vinerie naturali e negli ambienti hipster più cool dei grandi centri, fanno parte della tradizione enologica italiana da molto tempo. I feudi di questo stile enologico sono il Friuli Venezia Giulia (soprattutto zona del Collio) e alcune parti del Centro Italia. Ma ultimamente sta salendo molto la Sicilia.

Fonte: inNaturale.

Made in Italy. Il vino fattura 20 miliardi e tiene su l’export.
Vini, spiriti e aceti italiani valgono oltre 20 miliardi di euro di fatturato e rappresentano il 21% dell’export complessivo del “Food & Beverage” nazionale. Numeri che fanno dell’Italia il secondo esportatore mondiale di vino. È partita da questo dato l’assemblea generale di Federvini svoltasi oggi a Roma, a pochi giorni dall’approvazione in Irlanda del provvedimento che introdurrà i cosiddetti “health warning” sulle etichette delle bevande alcoliche. Una norma che preoccupa il comparto per le possibili conseguenze economiche sulle filiere produttive. «Bere alcol causa malattie del fegato»; «c’è una correlazione diretta tra alcol e tumori mortali»: queste le avvertenze che compariranno sulle etichette di tutte le bevande alcoliche in Irlanda, bottiglie di vino incluse, a partire dal maggio 2026. Il ministro della sanità irlandese ha affermato di aspettare con ansia che altri paesi seguano l’esempio del suo e ha dichiarato che «le prove mediche hanno mostrato che anche bassi livelli di consumo di alcol comportano un rischio di cancro».

Fonte: Avvenire.

Vino. Cera: “Chiesto incontro ad Assessore su crisi del settore vitivinicolo, necessarie misure efficaci per combattere la crisi”.
“Le forti e incessanti piogge hanno avuto un impatto devastante sul settore vitivinicolo pugliese: per affrontare le difficoltà del comparto e trovare soluzioni efficaci, ho chiesto un incontro all’assessore regionale all’Agricoltura. Le precipitazioni, infatti, hanno reso le nostre vigne particolarmente suscettibili a specifiche malattie, tra cui la temuta peronospera. La peronospera, una malattia fungina che colpisce le piante di vite, può causare gravi danni alle nostre colture: le viti infette possono subire un calo significativo della produzione, portando a un’inevitabile crisi economica per i nostri viticoltori. A fronte di questa emergenza, chiediamo che venga istituito un tavolo di confronto tra esperti, agronomi, associazioni di categoria e rappresentanti del settore vitivinicolo, per valutare le strategie più appropriate per combattere queste malattie e mitigarne gli effetti sulla produzione.

Fonte: Consiglio Regionale della Puglia.

Vino, spirits e aceti: il 20% dell’export agroalimentare respinge gli attacchi Ue.
Un settore che vale oltre 20,6 miliardi di fatturato (10,5 legati all’export) conta 2.600 imprese e 30mila addetti e vale complessivamente il 21% dell’export agroalimentare made in Italy. È il comparto dei vini, degli spiriti e degli aceti. Un asset del made in Italy e che in questo frangente è fortemente minacciato dalle politiche Ue. In primo luogo, dalla normativa irlandese sugli health warning in etichetta per avvertire il consumatore dei rischi legati al consumo di alcol senza distinguere tra consumo moderato e abuso. Ma, in una prospettiva, più ampia anche dalle nuove regole sugli imballaggi che privilegia il riuso al riciclo e punta alla standardizzazione del packaging e che in questo modo rischia di mettere in grave difficoltà le imprese del settore. Imprese per le quali gli imballaggi di vetro spesso sono luogo di maturazione del prodotto ma soprattutto un importante leva di marketing e di riconoscibilità presso il consumatore.

Fonte: Il Sole 24 Ore.

Vino, le cantine italiane fanno quadrato contro l’etichetta irlandese.
A fare il punto sul sistema e la rete d’imprese del Food & Beverage è stata l’Assemblea Generale di Federvini – presso le Scuderie di Palazzo Altieri a Roma – occasione anche per cogliere spunti e riflessioni con i protagonisti dell’associazione e con importanti membri delle Istituzioni. A illustrare i dati sullo stato del comparto, anche alla luce dell’approvazione – in Irlanda – del provvedimento di qualche giorno fa che prevede l’introduzione dei cosiddetti health warning sulle etichette di bevande alcoliche, sono stati i numeri di Nomisma. Il report stima il settore di vini, spiriti e aceti italiani oltre 20 miliardi di euro di fatturato, segmento che rappresenta il 21% dell’export complessivo Food & Beverage italiano. Nel 2022, rispetto all’anno precedente, l’export di vino italiano è cresciuto, con le eccezioni di Germania e Cina, fino a toccare gli 8 miliardi di euro. Tra i mercati più ricettivi, ci sono quello britannico (+46,5%) e giapponese (+25%). Confermate anche le notizie positive sul fronte dei consumi fuori casa, in ripresa dopo il periodo pandemico (+19% delle visite rispetto al 2021), che genera nel complesso un fatturato 93 miliardi di euro.

Fonte: Italia a Tavola.

STAMPA ESTERA

Sarah Jessica Parker trae a España su marca de vinos.
Se llaman Invivo X, SJP y más allá de la calidad de los mismos, lo que convierte a estos vinos en noticia es que los elabora la actriz Sarah Jessica Parker. La inolvidable Carrie Bradshaw, a la que veíamos en Sexo en Nueva York, que se decantaba más veces por el cóctel Cosmopolitan que por una copa de vino, lleva desde el ano 2019 colaborando con la bodega neozelandensa Invivo Wines con la que produce un blanco y un rosado que acaban de lanzarse en España. Definidos como ideales para compartir con amigos (o amigas y sin necesidad de que se llamen Miranda, Charlotte y Samantha), salen al mercado en 22 euros y solo se pueden adquirir en la tienda online celebrityfoodstore.com yen espacios gourmets especializados. El blanco es un sauvignon blanc, de Marlborough (Nueva Zelanda, que resulta intensamente aromático en nariz, con una deliciosa mezcla de cítricos maduros y frutas tropicales; y, en boca, a su paso por el paladar, la llena con un final crujiente y equilibrado de fruta y acidez. El final es largo y elegante. Por su parte, el rosado es un sud de France rasé (un tipo de vino que se elabora con un 60% de garnacha, un 20% de cinsault y otro 20% de syrah) que proviene de la Provenza francesa.

Fonte: Expansión.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che la rassegna stampa vino di oggi, è stata offerta da QuidQuid Srls

A risentirci a domani.