rassegna stampa vino di lunedì 21 novembre 2022!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di lunedì 21 novembre 2022!

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Brunello di Montalcino Un 2018 di magrezza (con qualche eccezione).
I nostri migliori assaggi della nuova annata che è forse la meno interessante tra le ultime Andrea Cuomo Forse ci eravamo abituati male, dopo una raffica di annate – la 2015, la 2016, in fondo anche la 2017 – di notevole profilo. Per questo l’annata 2018 di Brunello di Montalcino, il vino italiano conosciuto dal 66 per cento dei consumatori nostrani secondo una ricerca di Wine Intelligence, appare al primo assaggio generalmente asciutta, austera, scarna appetto all’abituale esuberanza. Un’annata in tono minore che avrebbe forse preteso di non dedicare uve ed energie a «cru» e altre etichette per rafforzare l’annata.

Fonte: Giornale.

La vite è una cosa meravigliosa – Riserva Bruno Lunelli, il Ferrari «convesso».
Se pensate che le bottiglie siano fatte per stare in piedi, non avete mai visto il Riserva Bruno Lunelli di Ferrari, dedicato al capostipite della famiglia reale delle bollicine trentine. Il fondo di questa bottiglia è infatti convesso, una scelta certamente che abdica un po’ alla praticità in nome dell’iconicità. Va detto questa riserva, che ho assaggiato nel corso di una cena da Seta by Antonio Guida (che la scorsa settimana ha confermato le due stelle Michelin: complimenti), non avrebbe bisogno di bizzarrie per farsi notare. L’annata 2006, la seconda mai prodotta di questo vino e quella che peraltro celebra il centesimo anniversario della nascita di Bruno, è un piccolo capolavoro di freschezza e personalità.

Fonte: Giornale.

Secondo la Top 100 di Wine Spectator il Brunello di Montalcino è tra i migliori nel mondo.
Il Brunello di Montalcino Riserva 2016 della Fattoria dei Barbi conquista il secondo pasto della Top 100 del 2022. Un riconoscimento della grandezza di tutti i viticoltori Montalcino. Brunello di Montalcino Riserva 2016 della Fattoria dei Barbi conquista il secondo posto della Top 100 2022 di Wine Spectator, la classifica dei cento migliori vini del mondo, stilata ogni anno dalla rivista americana di settore più influente del pianeta. Con questo riconoscimento la celebre denominazione toscana bissa la conquista del podio di due anni fa e si conferma come uno dei territori chiave per l’affermazione del vino italiano sui mercati internazionali.

Fonte: Quotidiano del Sud L’Altravoce dell’Italia.

«Il settore dei vini pregiati toccava i 77 miliardi nel 2021, e la crescita prevista nei prossimi tre anni è del 30 per cento».
Fine wines: il vino in cassaforte En primeur. È l’affascinante nome dato ai vini che vengono venduti durante l’affinamento. Ossia mesi, più spesso anni, prima del rilascio sul mercato. Una realtà tipica per vini come il Barolo, che riposa per anni prima di essere pronto nel calice. Si chiama proprio Barolo en primeur l’asta svolta a fine ottobre al Castello di Grinzane Cavour, in collaborazione con Christie’s e in contemporanea con New York. Sono state battute 14 barrique di Barolo della vendemmia 2021 dalla vigna storica Cascina Gustava, quella di Camillo Benso di Cavour, che diventeranno circa 300 bottiglie con etichette artistiche ad hoc, per un ricavato di quasi 770mi1a euro, donato a progetti di solidarietà e inclusione sociale sul territorio.

Fonte: Sole 24 Ore How to Spend It.

Avvocati, fisici e chimici accompagnano la crescita del vino.
Il mercato delle cantine. Non solo tutela del marchio (estesa alle etichette): le nuove sfide sono su sostanze ammesse, MeA e sulle aste nel Metaverso e cantine vinicole italiane, anche le piccole, sono il perno di un settore che si è industrializzato, ha accesso ai mercati internazionali, sta movimentando operazioni di acquisizione e che viene guardato con interesse dai fondi di investimento. Una internazionalizzazione e uno sviluppo così marcato che hanno richiesto l’accompagnamento di team strutturati e consulenze che vanno oltre lo stretto ambito legale.

Fonte: Sole 24 Ore Professioni 24.

Da tutta Italia 300 etichette di qualità per il Wine&Life.
Sassari ha accolto le migliori produzioni Da tutta Italia 300 etichette di qualità per il WineeLife. Oltre cinquanta cantine con più di 300 vini di qualità, per un’edizione che per la prima volta ha ospitato realtà vitivinicole provenienti da tutta Italia e da diversi Paesi d’Europa. Sassari ha accolto i migliori vini italiani, francesi e spagnoli nel Salone Vinicolo WineeLife 2022: tre giorni in cui il cuore pulsante della città sassarese e le vie del centro sono state invase da appassionati e amatori che hanno potuto assaggiare e conoscere tante etichette diverse.

Fonte: Quotidiano del Sud Irpinia.

Macchine e ceramica, il vino è tech.
Portare le opportunità dell’industria 4.0 in un settore tradizionalmente conservatore come quello del vino. È questa la sfida di Enomeccanica Bosio, azienda fondata nel 1966 da Mauro Bosio, ad Alba (prima in frazione Bigllni e ora in corso Barolo), per rispondere alle esigenze dei viticoltori legati alle fasi del lavoro in cantina e via via specializzatasi nella filtrazione a membrana ceramica. Nel 2019, a ben 53 anni dal primo progetto, il fondatore ha lasciato la guida dell’azienda che è stata rilevata dai suoi collaboratori più stretti: Enrico Barioglio, Caterina Panero, Marco Scaglia, Gianni Siderot e Donato Vigliero. Un team giovane che ha portato tutte le fasi produttive ad Alba, sospendendo le lavorazioni esterne e puntato tutto sulla spinta a innovare perfezionando le macchine in catalogo sviluppando i tredici brevetti.

Fonte: L’Economia del Corriere Nord Ovest.

Naike Rivelli madrina per “Vino & Tartufi”: «Investiamo a Ovada».
Vino e Tartufi, ieri a Ovada, c’erano anche il cioccolato, il gelato al tartufo e numerose specialità locali, ma il prossimo anno forse ci saranno anche il cioccolato e le scarpe sostenibili di Ornella Muti e di sua figlia Naike Rivelli, che ieri a sorpresa è stata la madrina della tradizionale rassegna. «Un evento che invece di tagliare il nastro scioglie i nodi», ha scherzato il sindaco Paolo Lantero all’apertura ufficiale, elogiando l’intera squadra di lavoro «che è riuscita a concatenare una ricca serie di eventi in un’unica manifestazione». Dal 2021 la rassegna della ripartenza prende il nome di “Vi.Ta. Tutta un’altra vita”.

Fonte: Secolo XIX Basso Piemonte.

Se il vino fa buon “centro”.
Grande folla all’ex mercato civico per la serata finale del WineeLife Rossi, bianchi e rosè da cinquanta cantine isolane e d’oltremare d i Andrea Massldda Sassari Centinaia di persone armate del “kit degustazione” e in fila davanti agli stand di quasi cinquanta cantine provenienti da tutta la Sardegna (più alcune dal Veneto, dalla Spagna e dalla Corsica), migliaia di bottiglie di rosso, bianco e rosé stappate per gli assaggi di più o meno contenuti di intenditori e semplici consumatori, una sobria allegria tenuta a bada – se mai ce ne fosse stato bisogno, ma in realtà non è stato necessario – da deliziosi panini con hamburger o porchetta, provvidenziali quando l’alcol scorre a fiumi.

Fonte: Nuova Sardegna.

I gustosi sorsi di solidarietà.
L’Associazione italiana sommelier Sardegna aderisce al progetto Alba Vitae Scelto il carignano “Rocca Rubia riserva 2019” prodotto dalla Cantina Santadi Sassari Dopo il successo ottenuto dall’analoga iniziativa nel 2021, anche quest’anno l’Associazione italiana sommelier Sardegna (Ais Sardegna) ha deciso di aderire al progetto Alba Vitae. Si tratta di un progetto solidale nato dodici anni fa su iniziativa di Ais Veneto con l’obiettivo di sostenere associazioni benefiche operanti in diversi campi del sociale. Ogni associazione regionale aderente ha selezionato un vino che è stato appositamente confezionato in un’esclusiva versione magnum.

Fonte: Nuova Sardegna.

Menfi nominata «Città italiana del vino».
Passaggio della bandiera con un paese della provincia di Trieste Menfi nominata «Città italiana del vino». Passaggio di consegni ieri dal Comune di Duino Aurisina, in provincia di Trieste, a Menfi, del titolo nazionale di Città italiana del vino. Menfi lo sarà per il 2023. Erano presenti alla cerimonia tantissimi sindaci da tutta Italia, in particolare gli amministratori delle città delle Terre Sicane, Sambuca di Sicilia con Leo Ciaccio, Montevago con il vicesindaco Vincenzo Infranco e Castiglione di Sicilia. Menfi è intervenuto con il sindaco Marilena Mauceri. Presente alla cerimonia anche il direttore del distretto della strada del vino, Gori Sparacino, componente della Fondazione Inycon.

Fonte: Giornale di Sicilia.

Viticoltura di montagna e clima che cambia.
Riduzione del rischio di erosione del suolo conseguente alle pratiche viticole: il cuore di Soilution system, progetto europeo finanziato dal Programma di sviluppo rurale per il Veneto 2014-2020, fa tappa mercoledì 23 nella Tenuta Coffele a Castelcerino di Soave. L’incontro «Cambiamenti climatici e viticoltura eroica» inizia alle 9.30. Al centro del progetto, un sistema di interventi e tecnologie sostenibili per ridurre il rischio di erosione, migliorando la gestione dei suoli in aree viticole complesse e garantendo la biodiversità.

Fonte: Arena.

Tommasi apre online il Club per appassionati.
Nuova iniziativa di vendita diretta dell’azienda di Pedemonte Tommasi apre online il Club per appassionati Selezione di vini proposti con tre tipi di abbinamento «Coltiviamo le relazioni con la nostra clientela» •• Fidelizzare gli appassionati con i vini più rappresentativi e premiati dell’azienda. È l’obiettivo del Tommasi Wine Club, lanciato sul portale di Tommasi Wine Hospitality: tre proposte di abbonamenti annuali (Base, Premium ed Excellence) con diverse fasce di prezzo che offrono da 12 a 18 bottiglie selezionate, l’edizione limitata dell’Amarone della Valpolicella Classico Docg, sconti di compleanno, annate riservate, magnum, codici sconto per i tour e degustazione omaggio in cantina, benefit per i servizi di Villa Quaranta Tommasi Wine Hotel e Spa, promozioni, sconti e spedizioni gratuite.

Fonte: Arena.

Intervista a Giovanni Zoppas – Giovanni Zoppas, manager di Tecnica: «L’industria veneta impari dal Prosecco».
Il trevigiano Giovanni Zoppas è un manager di lungo corso che dopo le esperienze in Montedison, Benetton, Coin, Marcolin, è approdato alla guida del gruppo delle calzature e degli attrezzi da sci Tecnica: «Bisogna puntare a prodotti più sostenibili». Se riuscissimo a fare per l’industria quello che siamo riusciti a fare per il Prosecco saremmo una regione planetaria. Ma prima bisogna capire che il futuro è già nel presente, solo che bisogna costruirlo meglio e più sano». Quel più sano si legge “sostenibile”.

Fonte: Gazzettino.

Un weekend tra vigne, castelli e tiramisù in Veneto.
Gita fuori porta nel trevigiano alla scoperta delle bellezze del territorio, sorseggiando lo spumante Foss Marai. Fuggire dalla città pare un’utopia in cui crogiolarsi tra un impegno lavorativo e l’altro, eppure, in alcuni straordinari casi, diventa realtà. Il segreto è prendere la macchina e in una manciata di ore il caos metropolitano si trasformerà in un ricordo lontano. La nuova meta prediletta dai più – ma che rimane ancora avvolta da quell’aura famigliare che solo determinate regioni italiane possiedono- è il Veneto, nello specifico l’area intorno a Treviso, circondata dalle sue colline coperte di vigne, dai casali un tempo dimore di nobili famiglie e dal calore e vivacità dei suoi abitanti. Tra un bicchiere di prosecco e un cucchiaino di tiramisù, due giorni di relax ristoreranno anche le menti più stanche.

Fonte: Harper’s Bazaar.

IntravinoCup | Per la Selezione Naturale serve il vostro aiuto. Qui ci scanneremo.
Con questo articolo avviamo una riflessione sui vini naturali (no! non la solita tiritera su “eh ma i vini naturali puzzano”, l’aceto, la rava e la fava). Una riflessione che in realtà è già iniziata già con l’articolo della scorsa settimana che trattava di come l’ambiente vigna possa non necessariamente essere in futuro un ambiente di monocoltura specializzata. Una riflessione che ha senso trovi posto su Intravino, perché quell’altro vino possibile era proprio quel vino che, piaccia o meno, naturale vien sovente detto. Una riflessione da portare avanti mentre si gioca. Sì, la prossima IntravinoCup è dedicata proprio ai vini naturali.
Dopo un lungo conciliabolo di redazione, ci siamo resi conto che non saremmo riusciti a rimanere nel range dei 32 nomi.

Fonte: Intravino.

Lo scontrino di Salt Bae da 161mila euro: il vino Petrus fa volare il conto ad Abu Dhabi e fa il giro del mondo.
In 14 hanno mangiato nel ristorante del macellaio turco negli Emirati. Pregiati tagli di carne, ma a far lievitare il conto sono le 7 bottiglie di vino. I mondiali di calcio sono in Qatar, tra le proteste della comunità lgbtq+ e il divieto di vendere birra allo stadio, ma gli alberghi pieni sono negli Emirati Arabi Uniti, dove i prezzi dei voli ed hotel sono alle stelle, sia per il riflesso dei mondiali che per la Formula 1. Siamo al Gran premio di Abu Dhabi, 14 amici prenotano un tavolo dal famoso Nusret (Salt Bae), il ristorante del macellaio turco che dalla gavetta è oggi una star internazionale. Ordinano acqua al costo di 184 euro ma anche alcuni pregiati tagli di carne con su sciolte le celeberrime foglie d’oro zecchino al costo di 7000 euro.

Fonte: La Repubblica.

Vino: Imprudente, l’Abruzzo è la regione vinicola dell’anno secondo Wine Enthusiast.
“Una regione ricca di tradizione e intrisa di innovazione”: con questa motivazione l’Abruzzo è stata eletta regione vinicola dell’anno dalla prestigiosa rivista inglese Wine Enthusiast, spuntandola su Marlborough, New Zealand, Southern Oregon/Rogue Valley, Oregon, Uco Valley, Argentina e SLO Coast, California” – lo annuncia il vicepresidente della giunta regionale dell’Abruzzo con delega all’Agricoltura Emanuele Imprudente. “La rivista inglese ha premiato l’Abruzzo per il suo mix di borghi incontaminati, paesaggi naturali mozzafiato e gioielli enologici nascosti ovunque tra i 36.000 ettari vitati della Regione – prosegue Imprudente.

Fonte: Regione Abruzzo |.

Il vino naturale non esiste.
Il dibattito è in continuo fermento. Ma appassionati e produttori concordano su un punto di partenza: il vino deve essere buono, che sia convenzionale o no. Durante il Festival di Gastronomika uno dei tavoli più vivaci è stato senz’altro quello dedicato a un grande dibattito nel mondo del vino: naturale o convenzionale? La discussione è iniziata affrontando subito l’elefante nella stanza: il termine “naturale” fa storcere il naso a non pochi produttori e addetti al mestiere. “Naturale”, infatti, rimanda a un qualcosa di ottenuto direttamente dalla natura, senza intervento dell’uomo e potrebbe dunque ingenerare confusione nei consumatori.

Fonte: Linkiesta.

E’ Menfi (Agrigento) la Città Italiana del Vino 2023.
Il passaggio di consegne avvenuto a Duino Aurisina (Trieste) durante la Convention dell’Associazione Nazionale dei 470 Comuni vitivinicoli ed enoturistici, alla presenza dei rispettivi sindaci: Igor Gabrovec per la Città del Vino del Friuli Venezia Giulia e Marilena Mauceri, sindaco di Menfi, importante territorio vinicolo delle Terre Sicane. Al Pavilion di Portopiccolo di Sistiana si è conclusa dunque la Convention d’Autunno dell’Associazione nazionale Città del Vino. Erano 130 i delegati da tutta Italia stati ospitati a Duino Aurisina-Devin Nabrezina che conclude così il suo anno come Città Italiana del Vino 2022, vera e propria capitale nazionale per la cultura e coltura del vino. La consegna della bandiera ha testimoniato con il passaggio di testimone con Menfi.

Fonte: Agricultura.it.

‘Il vino del Collio è un nostro patrimonio’.
“La storia del vino del Collio è un caposaldo della storia del Made in Italy che non può essere intaccata da chi non conosce le nostre tradizioni. Lavoreremo, dunque, fianco a fianco con il Governo e con il ministro Lollobrigida, già largamente impegnato nel contrasto a prodotti alternativi o surrogati o imitativi delle assolute eccellenze che possono offrire i nostri produttori”. Lo ha detto, a margine della Festa del Ringraziamento di Cormòns, la senatrice di Fratelli d’Italia Francesca Tubetti, che ha partecipato all’iniziativa assieme al sindaco Roberto Felcaro, al vicesindaco Fabio Russiani e al consigliere regionale Diego Bernardis.

Fonte: Il Friuli.

Treviso, dal Conte Rosso alle trame nere: torna Capo di Stato, il vino che ingannò Charles De Gaulle.
Tra Venegazzù e Montello si sono mescolate nel secolo scorso la Storia con la esse maiuscola e le storie di uomini avventurieri, capaci di surfare e di tenersi in un equilibrio precario fra opposte fazioni politiche. Piero Loredan, morto nel 1994, è un personaggio che è entrato a modo suo nella storia della Marca e in quella nazionale, ma oggi tutti riconoscono il suo importante contributo nell’enologia italiana e soprattutto in quella del Montello. Lorenzo Palla, il cui padre Giancarlo acquisì 49 anni fa tenuta e vigneti del “Conte Rosso”, oggi può presentare in anteprima il “Capo di Stato”, vino icona dell’azienda trevigiana, un rosso bordolese che 60 anni fa ingannò Charles De Gaulle a Venezia, a cui fu proposto durante un pranzo all’hotel Gritti.

Fonte: Corriere veneto – Corriere della Sera.

DARIO STEFÀNO AMBASCIATORE DELLE CITTÀ DEL VINO.
Dario Stefàno, padre della legge sul turismo del vino, è stato nominato Ambasciatore delle Città del Vino “per la sua vicinanza – si legge nelle motivazioni – alle attività e ai valori dell’Associazione Nazionale dei Comuni vitivinicoli italiani, come del resto dimostra la collaborazione avviata già lo scorso anno per la redazione dell’Osservatorio Nazionale sul Turismo del Vino, dando un contributo importante sugli aspetti normativi del settore”. Il titolo di Ambasciatore delle Città del Vino gli è stato conferito ieri al Pavillion del Portopiccolo di Sistiana (Trieste) durante la convention delle Città del Vino, in programma a Duino Aurisina, “Città Italiana del Vino 2022”.

Fonte: Virtù Quotidiane.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup

A risentirci a domani.