QUIDQUID – Rassegna Stampa Vitivinicola – giovedì 16 Aprile 2025
1. Vino e Dazi: Coldiretti lancia l’allarme sul mercato USA
Coldiretti definisce “insostituibile” il mercato statunitense per l’export agroalimentare italiano, cresciuto del 17% e arrivato a 8 miliardi di euro. Il presidente Ettore Prandini chiede al governo il 13% dei 25 miliardi annunciati per il comparto, dopo la sospensione temporanea dei dazi USA da parte di Trump. Intanto, si punta a riaprire un tavolo transatlantico. Preoccupazioni anche per il mercato cinese, dove un prodotto su due risulta contraffatto.
2. Vinitaly and the City torna a Sibari: cultura e vino in sinergia
Dal 18 al 20 luglio 2025, i parchi archeologici di Crotone e Sibari ospiteranno la seconda edizione calabrese del “Vinitaly and the City”. L’evento, promosso da Regione Calabria e VeronaFiere, punta a valorizzare le aziende vinicole locali e l’attrattiva turistica della Sibaritide. Una vetrina culturale e commerciale sempre più strategica.
3. Vino senza frontiere: conclusa la 3ª edizione internazionale in Calabria
Nove Paesi coinvolti nel percorso formativo sul vino promosso dalla Fondazione Italiana Sommelier, all’interno del Master dell’Italian Culinary Institute dello chef John Nocita. Il corso, in lingua inglese, ha formato nuovi “wine lovers” da USA, Australia, Inghilterra, Germania e altri Paesi.
4. Roberta Ceretto nel CDA della Fondazione CRT
La produttrice della cantina “Monsignore” entra nel consiglio della Fondazione CRT. Attiva tra le Langhe e Mondovì, Ceretto è anche promotrice di un progetto di “vigna urbana” e simbolo dell’imprenditoria femminile nel mondo del vino.
5. Vinicoli 2025: vino naturale tra i caruggi di Genova
Sette tappe, sette locali e un percorso nel cuore storico di Genova: dal 18 aprile torna “Vinicoli”, manifestazione dedicata al vino naturale. Degustazioni itineranti, bicchiere ufficiale e atmosfera vivace per scoprire il meglio della viticoltura “naturale”.
6. Cotarella produrrà vino dealcolato: svolta epocale
Riccardo Cotarella, presidente di Assoenologi, annuncia il suo primo vino dealcolato in uscita a ottobre. Un cambiamento di rotta che segue la linea di apertura già intrapresa da Angelo Gaja. “Abbiamo ragionato col cuore, ora lo facciamo anche con lo stomaco per i produttori”, ha dichiarato.
7. Le cantine top per fatturato: il Nord-Est guida il mercato
Secondo WineNews, 27 cantine italiane superano i 100 milioni di euro. Di queste, 14 superano i 200 milioni e molte si trovano nel Nord-Est (Veneto, Trentino, Friuli). Il gruppo leader è Cantine Riunite & CIV, con oltre 676 milioni. Protagonisti Prosecco e Pinot Grigio.
8. Premio MAV 2025: Graci vince con la cantina ipogea sull’Etna
Il riconoscimento dell’architettura del vino va alla Cantina Ipogea Graci di Castiglione di Sicilia. Il progetto coniuga elementi arcaici e contemporanei in un’armonia perfetta con il paesaggio etneo. Due menzioni speciali anche per progetti di paesaggio a Latina e Treviso.
9. Dolcetto delle Langhe sotto i 20 euro: i migliori 11
Messo in ombra dal nebbiolo, il Dolcetto merita una riscoperta. Vino dalla beva facile, profumato e gastronomico, si dimostra perfetto per l’era contemporanea. Selezionati gli 11 migliori sotto i 20 euro: ottimo rapporto qualità/prezzo.
10. Mirabella scommette sul Pinot Bianco nella Franciacorta
Cantina Mirabella porta avanti da 40 anni un progetto innovativo sul Pinot Bianco. Una scelta controcorrente che oggi si rivela vincente anche in chiave climatica. Il vitigno si conferma resistente e sostenibile.
11. Vignamadre Di Carlo: vini chakra tra tradizione e bio-architettura
A Villa Caldari (CH), l’azienda Vignamadre lavora su vini “energetici” ispirati ai colori dei chakra. Vinificazioni in anfora, sostenibilità e tradizione biologica dal 1830: un esempio di armonia tra filosofia, natura e innovazione.
12. Valle d’Itria Susumaniello 2022 di Paololeo: rosso autoctono pugliese
Ultimo nato della linea Altura, questo Susumaniello IGP (350 m s.l.m.) si distingue per autenticità e legame con il territorio. Autoctono della provincia di Brindisi, il vitigno ha origini antiche e oggi è in grande rilancio.
13. Trentodoc: raddoppio del fatturato in 10 anni
Le bollicine di montagna crescono: 180 milioni di euro nel 2024 (+100% in 10 anni), 12,3 milioni di bottiglie. L’export (15%) è in forte espansione, soprattutto negli USA e Svizzera.
14. UIV: bene i QR Code, ma restano dubbi sugli health warning
Il Consiglio Nazionale dell’Unione Italiana Vini approva il pacchetto etichettatura UE, soprattutto per la digitalizzazione tramite QR code. Tuttavia, resta la preoccupazione per l’introduzione di avvisi sanitari obbligatori, come quelli già previsti in Irlanda.
15. 2024: produzione e consumi mondiali ai minimi storici
Secondo l’OIV, nel 2024 si è registrato il livello più basso di consumo (214 milioni hl) e produzione (226 milioni hl) dal 1961. Cause: clima estremo, inflazione, calo dei consumi in Cina e cambi generazionali nelle abitudini.
16. Vitigni Piwi: il Veneto domina con 630 ettari
Vitigni resistenti alla ribalta. Il Veneto è la regione n.1 con 94 produttori e 173 etichette Piwi. Seguono Alto Adige e Trentino. Cresce la curiosità del mercato per questi vini innovativi, sostenibili e adattabili ai cambiamenti climatici.
17. Il Barolo è il vigneto più caro al mondo
Oltre 2 milioni di dollari per ettaro: Barolo supera Bordeaux e Napa Valley. Lo rivela il Wealth Report 2025 di Knight Frank. Prezzi in crescita (+5%) per i vigneti piemontesi, da sempre sinonimo di prestigio.
18. Il tricolore sulle fascette Docg e Doc per il Made in Italy
Debuttano oggi le nuove fascette con la bandiera italiana. Il QR code garantirà tracciabilità e autenticità, con un sistema sviluppato dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato. Una misura per combattere la contraffazione senza costi aggiuntivi per i produttori.
19. Al Bano contro i dazi: “Convincerò Trump con una canzone”
Il cantante-vignaiolo Al Bano lancia un appello ironico ma deciso: “Un bicchiere di vino e un panino” per salvare l’export italiano. Ma dietro lo scherzo, la preoccupazione per dazi fino al 200% resta seria: a rischio un settore da 14,5 miliardi di euro.
20. Vino 2024: un anno difficile ma non privo di segnali positivi
Il report OIV “State of the World Vine & Wine Sector” descrive un anno nero per la vitivinicoltura mondiale, ma sottolinea segnali incoraggianti per l’Italia: export in crescita sia in volume che in valore.
Grazie per l’ascolto! La rassegna stampa vino di oggi è offerta da QUIDQUID.
A risentirci domani con le nuove notizie dal mondo del vino.
Grazie per l’ascolto. La rassegna stampa di oggi è stata offerta da QUIDQUID. Ci sentiamo domani con tutte le novità dal mondo del vino!
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