rassegna stampa vino di sabato 1 luglio 2023!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di sabato 1 luglio 2023!

La rassegna stampa vino di oggi, è stata offerta da QuidQuid Srls, consulenze e strategie tecniche commerciali per potenziare il tuo business.

Nel regno dell’Amarone scoppia la guerra del vino.
Masi Agricola caccia i consiglieri indicati da Renzo Rosso: «Violato il divieto di concorrenza». La holding del fondatore di Diesel aveva impugnato il bilancio Marcello Astom • Volano gli stracci in Masi Agricola. Ad animare la battaglia, che in molti hanno già ribattezzato «dell’Amarone», da una parte la famiglia Boscaini (Sandro, Bruno e Mario) che ha in mano il 73,5% dell’azienda della Valpolicella e, dall’altra, la Red Cricle Investments di Renzo Rosso, il fondatore di Diesel, che detiene una quota di minoranza del 10 per cento. Ieri l’ultimo capitolo di una storia iniziata tempo prima: il cda dell’azienda ha chiesto un parere legale dal quale ha avuto conferma sulla violazione del divieto di concorrenza da parte dei due consiglieri di amministrazione espressi da Red Circle.

Fonte: Giornale.

Distillazione vini, l’Italia deve inviare i dati al 31/8.
Il sostegno figlio del calo dei consumi e dell’aumento dei costi Distillazione vini, l’Italia deve inviare i dati al 31/8 Entro il prossimo 31 agosto, l’Italia dovrà trasmettere alla Commissione europea le informazioni relative all’applicazione della misura della distillazione dei vini, come misura eccezionale a carattere temporaneo. Il regolamento 2023/1225 prende atto della situazione di perturbazione del mercato, caratterizzato dalla diminuzione dei consumi, dall’aumento dei costi di produzione e dal preoccupante livello delle scorte ed ha istituito come misura temporanea, applicabile non oltre il 15 ottobre 2023, la distillazione del vino. Lo stato membro che utilizza tale strumento è tenuto a fornire ai servizi comunitari un’adeguata giustificazione delle ragioni economiche che sono alla base.

Fonte: Italia Oggi.

Sbanca New York il Lugana, vino che ispirò Catullo.
Questo prodotto gardesano ha suscitato un enorme interesse nella Grande Mela. E un autoctono doc con un Dna antico Uva a bacca bianca Oggi gli ettari vitati nel cui disciplinare sono 2.600, 28 milioni de12011 il vitigno le bottiglie nel 2022, si chiama Turbiana i170% all’export. Luganizzare è un neologismo ancora in embrione, in attesa di debuttare su qualche dizionario importante, di quelli che spaccano il pelo in quattro pur di non avere peli sulla lingua (italiana), come il Treccani o il vocabolario della Crusca. Lugano e la Svizzera non c’entrano, il vino Lugana, sì. Luganizzare appartiene già al lessico enologico anche se, come tutti i neologismi, sta muovendo i primi passi tra sommelier e winetover, gli appassionati del vino, sulle strade di un mondo che ha bisogno di tante parole, come un avvocato durante un’arringa, per raccontarsi.

Fonte: La Verita’.

Troppo Amarone in Masi Agricola Soci in rivolta contro Renzo Rosso.
Il patron di Diesel (che ha il 10%) impugna il bilancio dell’azienda vinicola della famiglia Boscaini che vuol cacciare i consiglieri di minoranza (tra cui c’è la moglie): «Comportamento illegittimo». Sembra proprio non avere fine la guerra del vino – meglio dell’Amarone – nella Masi Agricola, azienda della Valpolicella quotata in Borsa, che vede di fronte due agguerriti duellanti. Da una parte la famiglia Boscaini (con il 73,5% del capitale) e, dall’altra, la Red Circle Investments di Renzo Rosso che possiede il 10% delle quote. L’avvio della nuova battaglia tra azionisti risale a circa una settimana fa, quando il socio di minoranza decide di rivolgersi al Tribunale di Venezia per impugnare l’ultimo bilancio dell’azienda vitivinicola con la motivazione che “non era conforme alle norme che ne disciplinano i criteri di redazione”. Una mossa che ha fatto storcere parecchio il naso all’azionista di controllo che, quindi, a stretto giro si è vendicato sferrando, a sua volta, una durissima contromossa.

Fonte: Libero Quotidiano.

Dobbiamo indignarci se una bottiglia di vino costa 20mila euro?.
Andrea Di Consoli i, nella splendida Sardegna, in jj un ristorante di lusso che si trova alla Maddalena – una pizza può arrivare a costare oltre 100 euro. h un misto di pesce crudo costa anche 1.400 euro. Dal servizio del programma tv “Cartabianca”, che sta facendo molto discutere, si apprende inoltre che non sono pochi i clienti che per una bottiglia di vino spendono fino a 20.000 euro. E la cosa interessante è che questo ristorante è sempre pieno, e che per trovare posto bisogna prenotarsi con largo anticipo. L’economia del lusso è un segmento molto importante dell’economia mondiale, perché permette a molte aziende di alta qualità – dalla moda al design, dalla gastronomia al turismo, dall’automotive al wellness, ecc. – di lavorare e di far lavorare tante persone. E poi contribuisce a valorizzare eccellenze artigianali e finanche artistiche di valore universale.

Fonte: Mattino.

Masi, volano gli stracci.
Nuovo capitolo della guerra del vino in Masi Agricola fra la famiglia Boscaini, titolare dei 73,5% del gruppo veronese dell’Amarone, e il patron di Diesel Renzo Rosso, che in Masi è socio con il 10% del capitale. Il cda della quotata veronese presieduto da Sandro Boscaini ha convocato l’assemblea peril 21 luglio per revocare dalla carica di amministratore i due membri del board espressione di Red Circle Investments, Arianna Alessi (la moglie di Rosso) e Lorenzo Tersi. L’accusa è quella di essere in conflitto d’interesse perchè, come comunicato dalla stessa Masi i121 giugno, gli amministratori espressione di Red Circle Investments, una delle holding d’investimento di Rosso, hanno «cariche dai medesimi ricoperte in società concorrenti».

Fonte: Milano Finanza.

Brusca correzione per La Tâche.
Perdita media di valore dei 24% per le 26 annate del 1900 passate in asta nel 2023 Brusca correzione per La Tâche di Cesare Pillon a tabella, in cui le 16 quotazioni più significative spuntate dalle annate del 1900 di La Tâche alle aste del primo semestre del 2023 sono messe a confronto con quelle di tutto l’anno precedente, non lascia dubbi sull’orientamento al ribasso di investitori e collezionisti: 19 millesimi sono diminuiti di prezzo, solo 7 sono aumentati. Il valore complessivo delle 26 bottiglie in questione è sceso da 190.715 a 144.220 euro, e 46.495 euro in meno vuol dire una perdita del 24%, Quasi un quarto della somma investita. Il risultato raggiunto dal numero due del Domaine de la Romanée Conti è peggiore di quello, già allarmante, registrato dal numero uno, analizzato in questa rubrica due settimane fa.

Fonte: Milano Finanza.

Parterre – Masi, è ancora scontro: via i consiglieri di Rosso.
Masi si prepara a dare il benservito ad Arianna Alessi e Lorenzo Tersi, i consiglieri di amministrazione in quota a Red Circle, la holding di partecipazione che fa capo a Renzo Rosso. I rapporti tra il patron di Diesel (detiene íl io% di Masi attraverso Red Cirde) e la famiglia Boscaini (i tre fratelli controllano II 73,5% in virtù di un patto parasociale) sono tesi, dopo che Rosso, da tempo in rotta di collisione con la società, ha chiesto l’impugnazione dell’ultimo bilancio. La contromossa della proprietà, finalizzata a estromettere i due amministratori, è legata a una presunta violazione del divieto di concorrenza da parte di questi ultimi e la convocazione dell’assemblea di Masi Agricola, per la revoca, è già stata fissata perii prossimo 21luglio.

Fonte: Sole 24 Ore.

Azienda piccini, tre regioni per cinque generazioni.
Storia vitivinicola cospicua quella di Piccini. Inizia alla fine dell’800 grazie alla passione del capostipite Angiolo, il quale, con la moglie Maria Teresa, fonda la prima azienda a Poggibonsi (Si), forte di un patrimonio di qualche manciata di ettari. Lì si dedica a produrre e commercializzare Chianti, confezionato negli storici fiaschi di paglia, elementi di un’iconografia che sopravvive tuttora. Poi, grazie ai figli Mario e Arturo, l’azienda si espande, fino ad arrivare ai tempi moderni, con la quarta generazione, ossia Mario con le sorelle Martina ed Elisa, capaci di governare diverse realtà (Fattoria di Valiano, Tenuta Moraia, Villa al Cortile e Geografico in Toscana, cui si uniscono Torre Mora in Sicilia e Regio Cantina in Basilicata) collocate in tre regioni.

Fonte: Sport Week.

Masi, si accende lo scontro per la cantina Boscaini prova a cacciare Rosso dal cda.
Si accende lo scontro tra la famiglia Boscaini e Renzo Rosso per il controllo di Masi Agricola, la cantina dell’Amorone nel cuore della Valpolicella. Il cda dell’azienda quotata in Borsa ha chiesto un parere legale secondo cui due consiglieri d’amministrazione di Red Circle – il veicolo attraverso il quale Renzo Rosso è socio di minoranza della cantina – avrebbero violato il divieto di concorrenza dopo che la società ha creato un proprio polo del vino. Si tratta del wine manager Lorenzo Tersi e di Arianna Alessi, moglie dell’imprenditore dei jeans Diesel, entrata nel board di Masi questa primavera dopo le dimissioni del marito. Per revocare i due amministratori, risposta alla decisione di Red Circle di impugnare l’ultimo bilancio dell’azienda vitivinicola rivolgendosi al Tribunale di Venezia, il cda ha convocato un’assemblea straordinaria per il 21 luglio.

Fonte: Stampa.

Visita alla Rocca e degustazioni vini.
Da lunedì e per tutti i lunedì del mese alle 20 la Rocca di Riolo propone `anoevinili con Caterina”, una visita guidata dal borgo di Riolo fino al cortile e alle casematte della Rocca. Al termine degustazione di vini e prodotti del territorio con la presenza di cantine locali e dj-set a cura di Clips Rag eamp; Rock. Questo lunedì tocca alla Tenuta Nasano.

Fonte: Corriere Romagna di Ravenna Faenza-Lugo e Imola.

“World Lambrusco Day” a Parigi La prima edizione è un successo.
Cornice dell’evento la Tour Eiffel, nel 2026 si replica a New York Si è chiusa con soddisfazione la prima edizione dell’evento internazionale “World Lambrusco Day”, organizzato dal Consorzio Tutela Lambrusco in collaborazione con Apt Servizi Emilia-Romagna che si è tenuto a Parigi. La prossima tappa è stata annunciata proprio nel corso dell’evento: nel 2026 ad ospitare il “World Lambrusco Day” sarà NewYork. Il bilancio della prima tappa organizzata a Parigi il 21 giugno è senz’altro positivo e conferma la vocazione internazionale di un vino che racchiude sotto un unico nome, Lambrusco, una pluralità di espressioni. Ad ospitare la première è stato un luogo noto in tutto il mondo, proprio come le bollicine rosse emiliane.

Fonte: Gazzetta di Modena.

Intervista a Diego Bosoni – Da coltivatori a esperti di marketing. I Bosoni e il mito del Vermentino «Così il vino è diventato cultura».
I Bosoni e la lunga marcia per trasformare una passione casalinga in marchio di successo Ieri in piazza Beverini l’inaugurazione della rassegna, che prosegue fino a domani sera Da coltivatori a esperti di marketing I Bosoni e il mito del Vermentino «Così il vino è diventato cultura» Diego racconta l’ascesa del padre Paolo nell’olimpo dei produttori con marchio: «Erano dei visionari» Lo stimolo: «C’è ancora molto da fare, sia nello studio dei vitigni locali sia sul fronte della promozione» La storia del Vermentino nasce nell’ultimo lembo della Val di Magra e le sue radici sono profonde quanto i preziosi vigneti nel frattempo diventati secolari sui quali ne sono stati impiantati tanti altri ancora. Una continuità che i nipoti portano avanti ringraziando il lavoro dei nonni che da semplici coltivatori di terreni e vigna hanno costruito una fortuna. Racchiusa in bottiglia e poi marchiata con la preziosa denominazione di origine controllata.

Fonte: Nazione La Spezia.

Nozze d’oro con il mare per il doc ‘Cinque Terre’: «Nato quando botti e uva erano la sola soluzione».
L’omaggio di Bonanini: «Abbinato al pesce, non c’è niente di meglio». Delle nozze d’oro che sanno di uva e di mare. Quelle del Cinque Terre Doc, che compie cinquant’anni. «Un vino che non ha eguali nell’abbinamento con il pesce». Parole di Matteo Bonanini, presidente della Cooperativa viticoltori delle Cinque Terre. Ma da quel lontano 1973 tutto è cambiato. «Nel momento in cui nasce la Doc – spiega Bonanini – così come la Cantina sociale, si sentiva l’esigenza di tutelare questo vino e di conseguenza valorizzare l’attività dei viticoltori». Era pure un periodo in cui gli ettari coltivati erano molti di più. «Fino agli anni Sessanta e Settanta la viticoltura rappresentava la fonte di reddito principale nelle Cinque Terre, il turismo doveva decollare, le strade erano limitate a Riomaggiore. Prima il baratto e poi la vendita, di vino e olio, l’unica scelta di vita: cinquecento gli ettari coltivati a vigneto, ora sono una settantina». L’obiettivo è chiaro.

Fonte: Nazione La Spezia.

Tre giorni di degustazioni, ma anche laboratori e show cooking. Oltre 200 etichette.
II vice presidente della Camera di commercio Terre di Liguria Davide Mazzola Cinquantasette espositori e oltre 200 etichette. Ha preso il via ieri alle 18,30 la sedicesima edizione di “Liguria da bere” la tre giorni dedicata alle eccellenze vitivinicole del comprensorio legate alla gastronomia, alla cultura dove non mancheranno momenti di approfondimento all’interno della tensostruttura allestita per l’occasione in piazza Beverini. II taglio del nastro, alla presenza delle istituzioni locali e regionali, è stato affidato alla senatrice Stefania Pucciarelli. A introdurre la manifestazione Ilario Agata direttore dell’Azienda speciale Riviere di Liguria e Davide Mazzola vicepresidente della Camera di Commercio Riviere di Liguria.

Fonte: Nazione La Spezia,

Taglio del nastro per Liguria da Bere 2023: «Qui c’è il meglio dell’eccellenza ligure».
La manifestazione enogastronomica allestita in corso Cavour, nel cuore della Spezia, presenta oltre 200 etichette Taglio del nastro per Liguria da Bere 2023 «Qui c’è il meglio dell’eccellenza ligure» In senso orario: le persone tra gli stand, una degustazione e il brindisi inaugurale con il sindaco Peracchini Marco Toracca. Taglio del nastro nel pomeriggio di ieri per Liguria da Bere 2023, la tre giorni dedicata all’enogastronomia che anima il centro storico della Spezia con gli stand allestiti in corso Cavour fino alla serata di domani, domenica. Ha osservato Pierluigi Peracchini, sindaco della Spezia e presidente della Provincia: «Si tratta di un appuntamento molto importante per la nostra comunità che unisce cultura, territorio e produzione vitivinicola. La valorizzazione di queste realtà, anche nell’abito europeo, è un’occasione per sostenere le attività economiche, ma anche di fare promozione turistica».

Fonte: Secolo XIX La Spezia.

Terre d’Oltrepo, cresce il ruolo assegnato a Umberto Callegari.
Annuncio in una nota della cantina. «Impegno per arrivare all’utile» Terre d’Oltrepo, cresce il ruolo assegnato a Umberto Callegari. Umberto Callegari, figlio del presidente e inizialmente consulente della cantina Terre d’Oltrepo, ha assunto la carica di Ceo (Chief executive office), spiega una nota dell’azienda. Di fatto una svolta rispetto all’iniziale scelta di Callegari di fornire le sue competenze professionali da “esterno”. «Ho accolto con entusiasmo la nomina di Ceo di Terre d’Oltrepo facendomi portavoce della volontà dei soci che hanno fermamente richiesto il mio incarico — ci spiega Callegari — Mi sento investito di una grande responsabilità e ringrazio tutto il Consiglio per avermi dato la possibilità di aiutare il territorio che amo ed in cui sono nato. Quello che posso fare per contribuire alla rinascita della nostra cantina è mettere a servizio dell’azienda e del territorio l’esperienza di gestione aziendale che ho vissuto come manager di alcune delle aziende più importanti del mondo».

Fonte: Provincia – Pavese.

Uno spumante rosé brut di gran pregio.
Che ci sia un grande fermento nel comparto spumantistico della Puglia non v’è dubbio. Un po’ per moda, esigenze di mercato, un po’ perché qualcuno ci crede veramente, non c’è più cantina che non abbia nel suo catalogo una «bollicina». Il termine è quanto mai generico e associa vini ottenuti con il metodo Charmat, lo stesso del Prosecco, e quelli ottenuti con il metodo Classico ovvero con rifermentazione in bottiglia, come con lo Champagne, Franciacorta, Trento. Il mercato offre possibilità per ognuna di queste tipologie, non sempre note e riconosciute dal consumatore. Eppure le differenze ci sono e sono evidenti sia dal punto di vista gustativo che per il prezzo, solitamente più alto per il Metodo Classico. Comunque sia «la bollicina tira» e sino a quando il mercato risponderà in maniera positiva, le aziende saranno sempre maggiormente attirate da questa tipologia.

Fonte: Corriere del Mezzogiorno Puglia.

Massa Albo d’oro per il vino e le colline del Candia – Albo d’oro per le colline del Candia Pertè vince il premio Città del vino.
Un’etichetta dell’azienda di Pietro Mosti porta lustro a tutta la zona Albo d’oro per le colline del Candia Pertè vince il premio Città del vino Medaglia Verrà consegnata ill luglio a Roma all’azienda Aurora ma anche alla città di Massa Massa La gran medaglia d’oro del premio Città del vino verrà consegnata, in Campidoglio a Roma il 7luglio, all’azienda agricola Aurora di Francesco, ma anche alla città di Massa. Si tratta di un concorso enologico internazionale, che ogni anno premia le aziende vitivinicole e i loro vini, ma anche i Comuni dove queste operano, e per questo dovrebbe fare rotta su Roma anche il sindaco Francesco Persiani. Si apre dunque un altro palcoscenico per il Candia, che dimostra che i Colli Apuani non sono secondi a quelli limitrofi, ma iniziano a essere apprezzati anche sul mercato. L’azienda vincitrice è di Pietro Mosti, proprietario del ristorante il Gallo e vicepresidente del consorzio Candia.

Fonte: Tirreno Massa Carrara.

Masi, assemblea per revocare i consiglieri di Rosso.
L’accusa è di conflitto d’interesse: Arianna Alessi e Lorenzo Tersi erano stati indicati da Renzo Rosso Contromossa di Masi Agricola nella battaglia lanciata contro la società della famiglia Boscaini dal socio di minoranza Red Circle Investments di Renzo Rosso. Il cda dell’azienda veronese ha chiesto un parere legale dal quale ha avuto conferma sulla violazione del divieto di concorrenza da parte dei due consiglieri di amministrazione espressi da Red Circle, che ha creato un proprio polo del vino. Si tratta del wine manager Lorenzo Tersi e di Arianna Alessi, moglie del patron della Diesel, entrata nel board di Masi questa primavera dopo le dimissioni del marito.

Fonte: Arena.

Tra Masi e Rosso è scontro totale: revoca degli amministratori – Masi, sale lo scontro: assemblea.
Tra Masi Agricola e Renzo Rosso si consuma ormai una guerra totale. Masi ha convocato l’assemblea dei soci per revocare gli amministratori indicati da mister Diesel. Masi, sale lo scontro: assemblea per revocare i consiglieri cli Rosso L’azienda: sono in conflitto d’interesse. Red Circle: i Boscaini non tollerano il dissenso. Scontro con Renzo Rosso, Masi Agricola va in assemblea per revocare gli amministratori indicati da mister Diesel. E ormai una guerra totale, quella che si sta consumando nell’azienda vinicola quotata in Borsa, etichetta-principe dell’Amarone, tra la famiglia Boscaini e il patròn del gruppo veneto della moda, che sta investendo nel vino e ha costituito a febbraio la holding Brave Wine, guidata dalla moglie Arianna Messi come ad. Il prologo di tutto era stato, tre anni fa, proprio l’ingresso in Masi, con un 5% salito al io% l’anno dopo, quota che aveva dato a Rosso l’accesso al cda.

Fonte: Corriere del Veneto Venezia e Mestre.

Masi, Boscaini pronti a mandar via i consiglieri di nomina Red Circle.
Nuovo capitolo del duello tra l’azienda del vino Masi Agricola e Renzo Rosso, azionista al 10% con Red Circle Investments. Il cda della società veronese quotata in Borsa dei fratelli Boscaini dopo aver «esaminato il parere legale reso da esperti della materia circa la violazione del divieto di concorrenza» da parte «degli amministratori Arianna Alessi e La renzo Tersi», ha deciso di procedere alla convocazione dell’assemblea ordinaria di Masi Agricola il 21 luglio «per la revoca dei predetti amministratori» di nomina Red Circle. Se la revoca fosse approvata, si legge in una nota, l’assemblea «sarà chiamata a deliberare in merito all’integrazione dell’organo amministrativo o alla riduzione dei suoi componenti».

Fonte: Gazzettino.

Nuovo scontro tra Masi agricola e Rosso.
L’azienda veronese vuole estromettere dal cda i due consiglieri indicati da Red Circle E loro: «Siamo allibiti» scontro tra Masi agricola e Renzo Rosso. Il cda dell’azienda che produce l’Amarone e altri vini di primo piano della Valpolicella ha annunciato di aver sentito i legali e ha convocato l’assemblea dei soci (Enpaia è salita al 7,56%) il 21 luglio per revocare i consiglieri di amministrazione Arianna Alessie Lorenzo Tersi, indicati dalla Red Circle Investments di Rosso (Alessi come noto è sua moglie e “ad” di Red Circle) perché accusati di aver violato il diritto di concorrenza. Come noto, Rosso aveva citato Masi in giudizio sostenendo la nullità degli atti dell’assemblea soci di aprile che ha varato il bilancio.

Fonte: Giornale di Vicenza.

Masi Agricola chiama l’assemblea per revocare i consiglieri di Rosso.
Nuovo round nello scontro tra vertici della società e Red Circle Investments «I Boscaini non tollerano il dissenso, comportamento illegittimo e abusivo». Si fa sempre più duro lo scontro tra Renzo Rosso e i vertici di Masi Agricola, azienda vitivinicola partecipata da mr.Diesel al 10% tramite la sua Red Circle Investments. Il consiglio di amministrazione della società quotata a Piazza Affari ha, infatti, disposto la convocazione dell’assemblea ordinaria per il 21 luglio prossimo con l’obiettivo di revocare gli amministratori Arianna Alessi e Lorenzo Tersi, rispettivamente moglie di Rosso e suo consulente di fiducia. L’accusa? Un parere legale richiesto dallo stesso board ha confermato le accuse ai due consiglieri di violazione del divieto di concorrenza. Sotto accusa ci sono le cariche in Brave Wine, veicolo creato ad hoc a fine 2022 dall’imprenditore del fashion per gestire i propri investimento nel vino, che controlla Diesel Farm, il 40% della storica cantina della Doc Etna Benanti Viticoltori e la maggioranza del Barolo della cantina Josetta Saffirio.

Fonte: Nuova Venezia – Mattino di Padova – Tribuna di Treviso.

Oggi e domani si fa festa con la Fiera di S.Osvaldo.
La città punta a diventare la capitale trevigiana dell’olio. Questo, almeno, l’obiettivo che Aldo Bianchi, l’anima dell’associazione Zheneda, ha condiviso col vicesindaco Gianluca Posocco. Ed ecco che oggi e domani ritornerà a Ceneda l’Antica Fiera di Sant’Osvaldo. Alla rotonda di Villa Papadopoli sarà ospitata la rassegna “Olio vino arte”. «La coltivazione dell’ulivo è sempre più diffusa sulle nostre colline, come dimostra l’uliveto ormai storico di San Paolo. Ma questa non è soltanto un’attività economica, bensì anche culturale» afferma Bianchi, che per questo fine settimana ha organizzato un sacco di appuntamenti. Si comincia questa mattina alle 10 con l’inaugurazione della mostra “La fedeltà al paesaggio” con foto di Giancarlo Dall’Antonia e le prime degustazioni di olio e vino della Pedemontana veneta, che riprendono poi dalle 16.

Fonte: Tribuna Treviso.

Vigneti Aperti: visite, degustazioni in cantina, aperitivi e musica anche a luglio e agosto.
Proseguono anche nei mesi di luglio e agosto gli appuntamenti di Vigneti Aperti nelle cantine del Movimento Turismo del Vino dell’Umbria, un’occasione per arricchire la propria vacanza in Umbria o per ritagliarsi una pausa di gusto in attesa della ferie. Si parte sabato 1 luglio con il consueto appuntamento di Picnicco alla cantina Madrevite, per gustare i vini e i prodotti tipici del territorio immersi nella natura che circonda il lago Trasimeno (prenotazione direttamente sul sito www.madrevite.it).

Fonte: Perugia Today.

Verduno, dopo le polemiche assegnata la nuova gestione della cantina comunale.
La Cantina comunale del Verduno Pelaverga e bottega dei servizi per Verduno si prepara ad avere un nuovo gestore. Una decisione frutto del bando che il Municipio langarolo ha alla fine aggiudicato ad Ana Maria Pascaneanu, imprenditrice che si è candidata a gestire la struttura per i prossimi cinque anni. Dopo dieci anni di gestione da parte dei titolari di Casa Ciabotto, la realtà verdunese cambierà così volto. La nuova titolare ha esperienza nella gestione di attività alimentari ed è sommelier. Accettando l’affidamento si impegnerà a corrispondere al Comune un canone d’affitto fissato in 18.200 euro annui.

Fonte: Lavocedialba.it.

Il vino naturale è ovunque, ma per legge non esiste. Facciamo chiarezza.
Sono lontani i tempi in cui l’enoteca Bulzoni di Roma veniva multata per aver osato scrivere “vini naturali” su uno dei suoi scaffali. Era il 2012. Adesso, seguendo quella ratio, andrebbero multate centinaia e centinaia di insegne delle principali città italiane. Se il proliferare di enoteche, carte dei vini ed eventi dedicati ai vini naturali è un cambiamento tangibile, diffuso in ogni comparto della società che apre riflessioni e confronti un po’ ovunque, a non cambiare è la completa disattenzione al fenomeno da parte di chi legifera.

Fonte: Gambero Rosso.

In Europa c’è troppo vino.
L’industria vitivinicola europea sta attraversando un momento di crisi: sono diminuite molto le vendite per una serie di motivi legati a come va l’economia, all’aumento generale del costo della vita, alla perdita del potere d’acquisto da parte delle famiglie e alla conseguente riduzione complessiva dei consumi. Questo calo è avvenuto proprio in un’annata molto florida per quanto riguarda la vendemmia e la produzione: il risultato è che c’è tantissimo vino invenduto sul mercato e i produttori ci stanno rimettendo. La Commissione europea ha quindi attivato una serie di misure eccezionali a sostegno delle aziende vinicole, tra cui la cosiddetta distillazione di crisi, ossia la trasformazione del vino in eccesso in alcol destinato ad altri mercati, come quello dei disinfettanti.
Fonte: Il Post.

L’effetto di diversi prodotti bentonitici sull’affinamento del vino bianco.
Tra i parametri enologici, i contenuti di zucchero, acidità, acido malico, lattico, citrico e fenoli totali sono risultati significativi tra i diversi prodotti a base di bentonite.

Fonte: Teatro Naturale.

Il decreto sulla promozione del vino italiano nel mondo.
L’avviso nazionale, di prossima emanazione, prevede una dotazione di circa 30 milioni di euro per il finanziamento dei relativi progetti (30% dei fondi complessivamente assegnati alla misura promozione) mentre quelli Regionali, conformi all’avviso del Masaf prevedono risorse pari a 70 milioni di euro (70% dei fondi assegnati alle Amministrazioni regionali interessate), definendo nello specifico modalità operative e procedurali, su base annuale. Con l’avviso, saranno individuati i Paesi terzi o mercati dei Paesi terzi, compresi i Paesi emergenti, che risultano di particolare interesse per l’esportazione e la promozione del prodotto vitivinicolo nazionale di qualità, con l’opportunità di presentare progetti multiregionali, o la possibilità, di svolgere azioni di promozione anche per le aziende partecipanti ad un raggruppamento. Tra le misure di semplificazione previste, si evidenzia la possibilità, da parte delle imprese e dei raggruppamenti ammessi al cofinanziamento (nella misura massima del 50%), di realizzare le attività progettuali anche prima della firma dei contratti da parte di Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura)..

Fonte: Lentepubblica.

Se beviamo il vino buono è merito degli insetti: il fondamentale ruolo delle vespe.
Chi sapeva che un grosso contributo alla realizzazione del vino lo prestano vespe e calabroni? Eh sì, pare proprio come questi insetti siano protagonisti eccezionali e inconsapevoli del processo di fermentazione, in quanto sono loro a trasportare nell’ecosistema della vigna lieviti fondamentali che contribuiscono poi alla trasformazione di zucchero in alcol. Una sorta di riders contenenti, nel loro intestino, un lievito chiamato Saccharomyces cerevisiae (più comunemente conosciuto come lievito di birra), fungo unicellulare usato dall’uomo sin dai tempi antichi, responsabile della fermentazione alcolica alla base della produzione di innumerevoli prodotti fermentati. Birra, certo, ma anche il pane.

Fonte: Cookist.

Vino: Canelli ufficialmente Docg dopo pubblicazione regolamento Ue.
È stato pubblicato oggi nella Gazzetta dell’Unione Europea il regolamento della Commissione Europea (2023/1327) che riconosce tra le denominazioni di origine protetta “Canelli”, culla del Moscato d’Asti che si laurea quindi ufficialmente “Docg”. Il riconoscimento interessa le uve da vigneti composti esclusivamente dal vitigno Moscato bianco provenienti da 17 comuni attorno alla sottozona Canelli, punto di passaggio tra Langhe e Monferrato. Per il vicepresidente del Consorzio Asti Docg, Flavio Giacomo Scagliola “è un riconoscimento particolarmente significativo per Canelli, uno dei luoghi bandiera della viticoltura di qualità piemontese e in particolare del Moscato d’Asti Docg. Si tratta di un tassello fondamentale per la crescita socio-economica di un territorio sempre più vocato all’enoturismo. Ora l’iter prevede l’assegnazione dell’organismo di tutela, che vedrà quindi a breve il Consorzio dell’Asti tutelare, oltre l’Asti Spumante ed il Moscato d’Asti, anche il Canelli”.

Fonte: Virtù Quotidiane.

STAMPA ESTERA

Chateau Margui, la Provenza di Skywalker.
Les sièges ont été dessinés. pour un visionnage de la saga complète des Star Wars sans risquer la moindre contracture musculaire. Le son se montre digne d’un orchestre philharmonique. Le ravitaillement régulier en cocktails est’ssuré par le barman de la maison. Nous sommes dans la salle de cinéma de George Lucas, à Chareau Margifi, dans la commune de Chateauvert, dans le Var. Le réalisateur-producteur californien vient de terminer Ies travaux des 3 600 m2 de la bastide varoise et de ses dépendances, acquises en avril 2017, pour une somme, dit-on alors, de 9,5 millions d’euros. Rénovations et aménagements divers ont peut-être coûté le double. Pas de quoi fouetter un jedi. Les bacs du salon de coiffure sont encore sous plastique, comme les machines de la salle de sport située Juste devant une piscine de nage digne d’une préparation aux Jeux olympiques. Une équipe de techniciens américains est en train de parfaire le réglage des éclairages des dix-huit suites, car, nous dit-on, «personne ne sait vraiment faire cela en F`urope. » « Luxe paisible» Chacune desdites suites est différente, est-il précisé. Mals partout on retrouve des tapis de la manufacture de Cogolin, des marbres dignes du Parthénon, des terrasses, et le même silence auquel le vol des abeilles donne une texture estivale. l.a décoration intérieure, signée Michael S. Smith – l’homme qui repensa, il y a quelques années les appartements et le Bureau ovale de la MaisonBlanche, pour les Ohama -, mixe carte postale provençale et touches yankees appuyées, comme une table format XXL a,srpptible d’accueillir 46 invités. Marcel Pagnol, en version Skywalker, reçoit beaucoup d’amis. L’Américain George Lucas signe ainsi sa troisième résidence de tourisme. « Le Skywalker Croup a une activité hdtelière depuis douze ans», explique Yann Met, le directeur général. L’entreprise dispose du domaine Viandante del Cielo – traduction italienne discutable de Skywalker – en Ombrie, en Italie, et d’un ranch avec 114 hectares de vigne à Marin County, en Californie du nord. Ici aussi, à Chateauvert, il s’agit d’un resort privé quise loue à la semaine, avec l’ensemble du personnel dont un chef cuisinier, pour un tarif qui oscille entre 145 000 C et 235 000 C. Un prix Inférieur à celui pratiqué par d’autres domaines de la même catégorie. Seule contrainte, il ne peut s’agir que d’un seul et même groupe de personnes. En pratique, ce sont surtout des familles qui sont intéressées par la formule ; des Américains, des Suisses, des Anglais, célèbres mi pas, tous désireux de se retrouver une semaine ou deux avec parents, enfants, petits-enfants, habysitters et amis de passage dans un lieu isolé.

Fonte: Figaro.

ey Oenophile, Who Are You Calling a Wine Geek?.
“GEEK” IS A NAME some wine lovers proudly claim, just as sommeliers often aspire to create a “geeky” wine list. But what does the term really mean in the world of wine? The question occurred to me while I was reading a “geeky” wine list created by ChatGPT, the artificial intelligence chatbot, and posted on the Wine Berserkers forum. Forum member Mariano Chiaramonte had asked the bot to create a list that “should mainly include producers, regions and grape varieties that are appealing to wine geeks.” This prompted much discussion among forum members about their own actual geekiness (and surprisingly little concern about a chatbot taking a sommelier’s job). As one who has never identified as a geek—but who may have actually been one in school—I decided to investigate the “geekiness” of wine a bit more. The bot made some interesting choices. A number of wines were expensive but not obscure—obscurity is big in geekdom. These included Champagne Billecart-Salmon Brut Rosé, Tenuta San Guido Sassicaia and Dominus, the pricey red Napa blend. Others were famous and not that hard to find if you have (very) deep pockets. See: Domaine CocheDury Meursault and Domaine Leroy Chambertin. Still others were less pricey but much more obscure—Battenfeld Spanier Frauenberg Riesling from Germany’s Rheinhessen region and Tatomer Meeresboden Grüner Veltliner from Santa Barbara County—which I guess makes them geeky or at least niche. The bot-generated list seemed like it could almost be the work of an actual sommelier with good taste and an unlimited budget—but a lack of attention to certain details. (One wine was listed simply as There is one aspect of geekiness I do possess: an abiding desire to discover and taste wines I’ve never had. Sancerre Rosé.) But was the list truly geeky? Who could say? A wine drinker would have to be both knowledgeable and wealthy to order a bottle of Coche-Dury Meursault, which costs around $1,500 a bottle retail and much more on a restaurant list. (The bot did not price the wine list.) I came to the same conclusion as most forum members: The bot-made list was more about expensive wine than pure geekiness.

Fonte: Wall Street Journal Usa Off Duty.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che la rassegna stampa vino di oggi, è stata offerta da QuidQuid Srls

A risentirci a domani.