rassegna stampa vino di sabato 22 luglio 2023!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di sabato 22 luglio 2023!

La rassegna stampa vino di oggi, è stata offerta da QuidQuid Srls, consulenze e strategie tecniche commerciali per potenziare il tuo business.

Non solo Hugo Se il Sambuco si fa aperitivo.
Hugo ha un sacco di parenti. Ha il cugino chic francese, che fa St. Germain di nome. Ma ha anche un cugino appena ritrovato in quel del Piemonte. Non stiamo parlando di un’antica casata nobiliare ramificata in tutta Europa, ma dei drink a base di fiori di sambuco, tra i più estivi, profumati ed aromatici a disposizione della Gente di Spirito. Il sambuco è una presenza fissa nelle colline e nelle campagne italiane e nei secoli è stato utilizzato un po’ per tutto, dalle cerbottane coi rami alle bacche come esche da pesca. Ma è in farmacia ed erboristeria – e dunque in liquoristica – il suo utilizzo principale. L’Hugo Spritz è senz’altro il cocktail più famoso nel suo genere.

Fonte: Giornale Stile.

Masi Agricola. Continua la ‘guerra dell’Amarone’ Fuori dal cda i consiglieri di Red Circle.
Nuovo capitolo dello scontro tra la famiglia Boscaini, che controlla Masi Agricola (foto: il presidente Sandro Boscaini), e Red Circle di Renzo Rosso, in quella che è stata ribattezzata la ‘guerra dell’Amarone’: l’assemblea di Masi Agricola ha revocato i consiglieri indicati dalla Red Circle.

Fonte: Giorno – Carlino – Nazione.

Uve tra nuovi impianti, aiuti e investimenti.
Entro il prossimo 30 novembre, il ministero dell’agricoltura e della sovranità alimentare determinerà la superficie che può essere oggetto di autorizzazione per nuovi impianti viticoli per la campagna 2023/24. Poi, entro il 30 gennaio 2024, le regioni individueranno i criteri di priorità per la scelta dei beneficiari. A quel punto, tra il 15 febbraio e il 31 marzo del 2024, i produttori viticoli che intendono avere nuove autorizzazioni gratuite, presenteranno domanda al ministero, utilizzando i supporti telematici in ambito SIAN. Le disposizioni nazionali per il sistema delle autorizzazioni per gli impianti viticoli sono contenute nel decreto Masaf pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 168 del 20 luglio 2023, unitamente ad altri provvedimenti riguardanti il funzionamento delle politiche di sostegno e di stabilizzazione a favore del vitivinicolo. Intervento della distillazione. Il decreto 30 marzo 2023 pubblicato sulla Gazzetta del 20 luglio stabilisce le regole di funzionamento per l’utilizzo dei sottoprodotti della vinificazione.

Fonte: Italia Oggi.

Il Richebourg inverte la tendenza.
Era il Borgogna cresciuto di più: quest’anno le bottiglie hanno perso quasi il 16% Il Richebourg inverte la tendenza di Cesare Pillon e 16 annate del 1900 di Richebourg che compaiono in tabella, selezionate tra le 25 che hanno ottenuto le quotazioni più elevate alle aste di quest’anno, non sono tutte tarate Romanée Conti come quelle di La Tache, prese in esame fino alla settimana scorsa: la zona di Richebourg non è più di un solo proprietario fin dal XVI secolo, quando imonati cistercensi che la possedevano cominciarono a spezzettarla. La suddivisione continuò a essere praticata anche dopo la rivoluzione francese dai proprietari privati, finché ne11924 furono individuati gli otto ettari che la compongono ancor oggi, le fu dato il nome di Richebourg (la denominazione originaria era La Gueppe) e nel 1936 fu classificata Grand Cru.

Fonte: Milano Finanza.

Nuova cantina Mionetto.
Inaugurato il nuovo Borgo Mionetto, che grazie a un investimento di 30 milioni ha permesso di potenziare sia l’area hospitality sia la capacità produttiva della cantina, che ora potrà arrivare a una capacità produttiva di 60 milioni di bottiglie l’anno. Obiettivo è migliorare i 139 milioni di fatturato 2022 (+33 per cento).

Fonte: Sole 24 Ore Food 24.

Vendemmia 2023, un’annata difficile – Verso una vendemmia difficile, sotto i 50 milioni di ettolitri.
Prima le piogge hanno causato alcune malattie tipiche della vite in molte regioni, poi il periodo di caldo e le grandinate hanno reso impossibile stimare come andrà la raccolta. In calo export e consumi. Cotarella (Assoenologi): «Per limitare i danni serve più ricorso alla viticoltura di precisione» Giorgio dell’Orefice una vendemmia sotto i 50 milioni di ettolitri. Quella 2023 Si annuncia come una l , vendemmia complessa soprattutto da prevedere. Le abbondanti piogge primaverili hanno lasciato in eredità una vegetazione rigogliosa visibile a occhio nudo in tutto il Paese e, nei vigneti, i presupposti di una produzione ricca. D’altro canto, però, insieme alle piogge sono tornate, dopo due anni di stop causa siccità e caldo, le malattie della vite. Peronospora e oidio nel Centro Sud e flavescenza dorata al Nord erano scomparse negli ultimi anni al punto che i viticoltori ne avevano quasi perso memoria e tra i filari stanno ora lasciando il segno.

Fonte: Sole 24 Ore Food 24.

Barrique anticonformismo così Braida ha fatto la storia.
Parlare di Braida significa rievocare i fasti di un mondo del ino che purtroppo non esiste più e che aveva in Giacomo Bologna uno dei suoi personaggi più carismatici. La sua eredità però sopravvive nella cantina (che porta il suo soprannome) grazie al lavoro dei figli Raffaella e Giuseppe, scrupolosi a tutelarne anche la vena anticonformista. A Rocchetta Tanaro, nel Monferrato astigiano, con l’ultima sfida, che si va ad affiancare alle tradizionali Barbere, e che porta il nome di Grignolino, ormai si è arrivati ai 70 ettari. La storica Monella, prodotta per la prima volta nel 1961, è tuttora sulla breccia, ma è all’inizio degli Anni 80 che la cantina entra nella storia, quando cioè Giacomo decide di rivoluzionare la tipologia tramite l’utilizzo della barrique.

Fonte: Sport Week.

Il ritorno dei vini naturali 10 anni dopo.
Rimanda a Giorgio Gaber la nuova provocazione lanciata da Vinicio Caposscla sull’ultimo numero della rivista Gambero Rosso, il primo sotto la nuova direzione di Marco Mensurati: i vini naturali sono di destra o di sinistra? La risposta e chiara: sono di sinistra e sono talmente buoni da annebbiare Ic menti degli elettori. allontanandoli dalla politica come Calypso con Ulisse. In Vinicio veritas: «Amore e vino sono due forze che si alimentano – racconta Capossela -. L’amore come la vite ha bisogno di essere guidato, ha bisogno del sostegno per sollevarsi in alto, per arrivare alla luce e prendere forza dalla terra. L’intreccio degli amanti rimanda un po’ a quello della vite che produce frutto». E a domanda se vino naturale o vino convenzionale. aggiunge: «È un po’ come contrapporre il vinile alle piattaforme digitali. La grande massa del mercato è falta dai vini convenzionali e non potrebbe essere altrimenti.

Fonte: Abruzzo Magazine.

Note di vino sulle colline.
A San Clemente, borgo della Valconca alle spalle di Rimini, il vino è da sempre sinonimo di cultura. Nel centro storico, alle 20.45, domani va in scena il terzo e ultimo appuntamento con i vini e i prodotti tipici della Puglia Le origini della viticoltura a San Clemente si perdono in scritti d’epoca remota. In un fazzoletto di colline lavorano e producono oggi alcune delle più importanti e rinomate cantine della Romagna e d’Italia. Al nettare di Bacco, il paese natale del poeta-ciabattino Giustiniano Villa, dedica da oltre 20 anni la una manifestazione di grande richiamo. Un evento a cui partecipano gli appassionati del buon bere, della cucina ed estimatori e professionisti del vino.

Fonte: Resto del Carlino Rimini.

Santa maria un percorso per assaggiare i vini valtellinesi.
Appuntamento stasera ad Aprica con “I tèp dina òlta” in contrada Santa Maria. II taglio del nastro sarà alle 20,45, mentre la partenza del percorso di assaggio dei vini alle 21. Quest’anno saranno presenti 11 cantine che porteranno 40 vini in degustazione in 11 postazioni. Oltre ai vini saranno offerti spuntini a base di salumi, formaggi, salsicce, polenta e altre prelibatezze tipiche e del nostro passato e ci sarà la dimostrazione degli antichi mestieri da parte dei contradaioli. Costo del calice base per 6 assaggi di vino rosso di Valtellina e 2 di Sforzato 25 euro, mentre il calice prestigio con 10 degustazioni di vino Docgo Sforzato costerà 35 euro. Per consentire una più agevole partecipazione da parte dei turisti, sarà a disposizione una navetta che farà la spola fra Santa Maria – Aprica -Baradello fino a mezzanotte e mezzo.

Fonte: La Provincia Settimanale di Sondrio.

Un Distretto per il cibo e i vini tipici per rilanciare il turismo in Canavese.
Raggruppa 37 comuni a cavallo tra le province di Biella, Vercelli e Torino e i loro prodotti tipici Un Distretto per il cibo e i vini tipici per rilanciare il turismo in Canavese In Canavese nasce il primo distretto del cibo per promuovere l’enogastronomia locale e i prodotti tipici del territorio. Si chiama Distretto del Cibo del Mombarone. Serra Morenica e Naviglio di Ivrea che mette assieme il territorio di 37 comuni a cavallo tra le province di Biella, Vercelli e Torino. Quella del distretto del cibo è una realtà recente, promossa dalla Regione Piemonte per valorizzare i prodotti locali. In Canavese, quello del Mombarone è il primo ad essere costituito. «Il Distretto comprende u n confine geografico delimitato dai tre elementi simbolo del nostro territorio: il Mombarone, la Serra Morenica e il Naviglio di Ivrea – spiega Franco Cominetto, sindaco di Burolo che del Distretto è coordinatore.

Fonte: CronacaQui Torino.

Sommelier, serata di solidarietà Il ricavato per l’Emilia Romagna.
L’Ais (associazione italiana sommelier) di Bari, in collaborazione con il Consorzio Vini di Romagna e il Club Lions Bari G. Murat, con il patrocinio del comune di Bari, ha organizzato per lunedì prossimo, al Lido di Torre a Mare dell’Aeronautica, “Romagna nostra”, un’iniziativa di solidarietà a favore degli alluvionati di Romagna. 1l ricavato della serata. dedicata ai grandi vini romagnoli. sarà devoluto alla Protezione Civile dell’Emilia Romana a sostegno delle attività per i danni provocati dall’alluvione. L’evento inizierà alle 20 con una Masterclass: “Rocche di Romagna: le dimore del Sangiovese”. Un incontro di stile tenuta dal direttore del Consorzio di Romagna Filiberto Mazzanti e dalla sommelier Angela Giasi.

Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia edizione di Bari.

Le donne del vino di Puglia tornano sul Gargano per la festa d’estate nel segno dell’acqua – Le donne del vino di Puglia tornano sul Gargano.
Per la festa d’estate nel segno dell’acqua Le donne del vino di Puglia tornano sul Gargano Tra le onde blu del mare viestano per raccontare la particolarità dei vini della Daunia, del Gargano e delle altre aree vitivinicole pugliesi, e godere di un aperitivo al tramonto Un aperitivo in barca con suggestivo giro al tramonto tra le calette di Vieste per celebrare e preservare l’acqua quale “bene comune”, risorsa importante non solo per la viticoltura. Per il 2023 “Le Donne del Vino” di Puglia tornano sul Gargano per la nona edizione del SummerWine, tra piatti gourmet, calici di vino e stelle cadenti. L’evento itinerante ‘WoW’ (Wines on the Wave), si svolgerà il prossimo 27 luglio a Vieste, in due location d’eccezione e di grande impatto visivo: il molo turistico dove si affaccia il Ristorante Il Capriccio e l’Approdo di Venere con il Ristorante Adivè, luoghi ideali per trascorrere una vera esperienza di gusto e di piacere.

Fonte: Quotidiano di Foggia.

Città dell’Olio e del Vino. Un Registro nazionale da istituire al Ministero.
La proposta di legge alla Camera Città dell’Olio e del Vino Un Registro nazionale da istituire al Ministero Istituire, presso il Ministero dell’Agricoltura e della sovranità alimentare il registro delle associazioni nazionali delle città del vino e dell’olio e riconoscere il loro operato, in modo da capitalizzare le loro attività di valorizzazione e di promozione del patrimonio enogastronomico italiano nonché di superare la frammentazione dell’offerta attraverso la promozione di progetti di eccellenza legati alle produzioni. È l’obiettivo della proposta di legge presentata alla Camera, primo firmatario l’onorevole Pino Bicchielli, accolta con soddisfazione dalle Associazioni Città del Vino e Città dell’Olio.

Fonte: Nazione Siena.

L’iniziativa Un workshop di pittura di vino su tela.
La proprietà di Castelfalfi ha ribadito più volte I’ importanza che la comunità locale riveste quotidianamente nella vita del borgo. Un lega me sul quale anche la stessa amministrazione comunale, guidata dal sindaco, Paolo Pomponi, tiene particolarmente e coltiva puntualmente con l’ad Mounir Husseini, grazie a ripetuti contatti ed incontri. L’ennesima testimonianza di questo legame deriva da un evento che si sta tenendo proprio in questi giorni e che termina oggi. Oggi, il Wine ShopGarden della Tenuta di Castelfalfi ospita la seconda edizione di Vino su Tela, un workshop di pittura col vino tenuto da Elisabetta Rogai, un’artista locale di fama internazionale. Le due serate, accompagnate da una degustazione guidata dei vini della tenuta e da musica suonata dal vivo, si svolgeranno a partire dalle 21.

Fonte: Tirreno Firenze-Prato-Empoli.

Masi Agricola, l’assemblea revoca i consiglieri di Red Circle.
La motivazione: violazione del divieto di concorrenza. Votata la riduzione dei componenti del cda da 11 a nove Il copione era pressoché già scritto. Non ci sono stati colpi di scena, ieri, durante l’assemblea ordinaria degli azionisti di Masi Agricola Spa, società vitivinicola di Sant’Ambrogio di Valpolicella, quotata su Euronext Growth Milan. Come prevedibile dalla documentazione depositata in preparazione all’appuntamento, la società ha deliberato la revoca dei consiglieri Arianna Roberta Alessi e Lorenzo Tersi, per violazione del divieto di concorrenza (art. 2390 codice civile). Inoltre ha votato l’abbassamento del numero dei consiglieri da undici a nove: restano quindi Sandro, Bruno e Mario Boscaini, che detengono il 73,84% delle azioni, l’ad, Federico Girotto, Anita e Raffaele Boscaini, Enrico Maria Bignami, Lamberto Lambertini e Cristina Rebonato. Infine «ha provveduto alla nomina di Marco Bozzola (sindaco effettivo) e di Cristina Bertinelli (supplente), sino alla data dell’assemblea che voterà l’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2023, informa una nota della Spa scaligera. Angelo Pappadà (già sindaco effettivo) diventa presidente del collegio sindacale.

Fonte: Arena.
Birra Castello si concentra su Pedavena e marchi propri.
Ceduto a Ceres lo stabilimento in Friuli: «Potenziamo il sito feltrino» Enrico Buttironi Nuova linea di imbottigliamento e nuovi locali: prossima apertura tra pochi mesi a Padova. Birra Castello cede lo stabilimento di produzione di San Giorgio di Nogaro (Udine) e preme l’acceleratore su quello storico di Pedavena, vicino a Feltre, struttura acquisita, salvandola dalla chiusura, nel 2006 da Heineken, oggi in grado di produrre mezzo milione di ettolitri e con una capacità potenziale di 70o mila. Lo ha annunciato ieri la società (che fa capo ad un folto gruppo di azionisti attivi nella distribuzione delle bevande), precisando che a rilevare il birrificio udinese, operativo con una produzione di 800 mila ettolitri l’anno, tra vari concorrenti, è stata scelta la danese Royal Unibrew, azienda multi-beverage con forti portafogli di marchi Locali nei suoi mercati principali net Nord Europa, il più noto dei quali è Ceres, ma in Italia anche Lemonsoda, che cercava evidentemente volumi di produzione in Italia.

Fonte: Corriere del Veneto Venezia e Mestre.

Masi Agricola, adesso Rosso è fuori dal Cda – Masi Agricola, Rosso fuori dal cda Passa la revoca dei suoi consiglieri.
La guerra interna a Masi Agricola segna un nuovo importante aggiornamento: i consiglieri che fanno capo al patron di Diesel Renzo Rosso sono adesso fori dal consiglio di amministrazione. Masi Agricola, Rosso fuori dal cda Passa la revoca dei suoi consiglieri Divieto di concorrenza, fuori Messi e Tersi. Se ne riparla nel 2024. Masi, Renzo Rosso fuori dal cda. Prima la revoca dei due consiglieri Arianna Alessi e Lorenzo Tersi, per la violazione del divieto di concorrenza. E subito dopo via libera anche alla riduzione del numero degli amministratori in consiglio da u a 9, proposto dai tre fratelli Sandro, Bruno e Mario Boscaini, titolari del 73,5%, risolvendo così alla radice la questione della sostituzione degli appena esclusi, sulla base del principio, espresso dalle relazioni preparatorie depositate dal consiglio di amministrazione, che non essendoci in ballo la nomina dell’intero consiglio, si poteva procedere anche a maggioranza, senza la necessità di ricorrere al voto di lista e quindi allo schema per tutelare la rappresentanza delle minoranze.

Fonte: Corriere di Verona.

“Guerra dell’amarone”, primo round a Boscaini.
Il primo confronto tra la famiglia Boscaini e Red Circle, in quella che è stata ribattezzata la “guerra dell’amarone”, si è giocato in casa Masi, in assemblea e l’azionista di maggioranza vede tutte le sue proposte accettate. Arianna Roberta Alessi e Lorenzo Tersi sono stati revocati dalla carica di amministratori della società «per violazione del divieto di concorrenza» e non verranno sostituiti. L’assemblea ha approvato la riduzione del numero dei componenti del consiglio di amministrazione da 1l a 9 membri. Anche il Collegio sindacale è “targato” Boscaini perché per sostituire il presidente che si è dimesso ad aprile, in scia al passo indietro di Renzo Rosso dal cda, sono stati nominati Marco Bozzola quale nuovo sindaco effettivo e Cristina Bertinelli quale nuovo sindaco supplente, candidati da Sandro, Mario e Bruno Boscaini. Sarà inoltre Angelo Pappadà (già sindaco effettivo della società) il nuovo presidente del collegio sindacale.

Fonte: Gazzettino.

Azionisti Masi revocano Messi e Tersi.
Il numero dei componenti del consiglio di amministrazione portato da undici a 9 Com’era stato annunciato, l’assemblea dei soci della casa vinicola Masi Agricola ha revocato ieri dalla carica di amministratori i consiglieri in quota Red Circle di Renzo Rosso (che detiene il 10%) Arianna Alessi e Lorenzo Tersi, per violazione del divieto di concorrenza. L’assemblea ha inoltre deliberato la riduzione del numero dei componenti il cda dalla 9 membri. A integrazione del collegio sindacale, sono stati nominati Marco Bozzola (effettivo) e Cristina Bertinelli (supplente), sino alla data dell’assemblea della società convocata per l’approvazione del bilancio di esercizio 2023. L’assemblea ha altresì nominato Angelo Pappadà presidente del collegio sindacale.

Fonte: Giornale di Vicenza.

«Vino, la produzione persa per metà mais e soia, la situazione è drastica».
Ieri i primi sopralluoghi nei campi. II perito agrario Bertellini: «Ci sono aziende che hanno perso quasi tutto» «Vino, la produzione persa per metà mais e soia, la situazione è drastica» Colpita anche la produzione di lavanda, ma scatta la solidarietà dei clienti. «Il vino della Riviera del Brenta? Subirà un tracollo che va dal 50 al 70% della produzione nelle aree colpite dalla tempesta». A dirlo senza mezzi termini è Mario Bertellini, noto perito agrario che da anni fa consulenze per le aziende agricole del comprensorio. Una situazione quella dei danni all’agricoltura in Riviera che è stata sottolineata anche dalle associazioni di categoria Coldiretti e Cia. «Solo questa mattina (ieri, ndr)», racconta Bertellini, «ho fatto dei sopralluoghi in 3 aziende agricole che si occupano di produrre vino. In tutti e 3 i casi a Dolo, Camponogara e Lova di Campagna Lupia i danni andavano dal 50 al 70% della produzione.

Fonte: Nuova Venezia.

Masi Agricola, fuori dal Cda i consiglieri di Renzo Rosso.
Nuovo round della disfida dell’Amarone, approvate le proposte di Boscaini: escono Arianna Alessi e Lorenzo Tersi. Da 11 a 9 i componenti del board. Via libera alla revoca dal cda di Masi per i due consiglieri nominati da Red Circle per violazione del divieto di concorrenza. La società del re del denim Renzo Rosso ha da tempo infatti il proprio polo del vino, Brave Wine. La moglie dell’imprenditore, Arianna Roberta Alessi, e Lorenzo Tersi non fanno più parte del consiglio della casa vitivinicola veronese, tra i leader italiani nella produzione di vini premium. La decisione dell’assemblea non ha penalizzato le contrattazioni in Borsa, ieri il titolo dell’azienda agricola ha chiuso a 4,8 euro (+ 2,78%). Si tratta dell’ultimo capitolo di una disputa che si trascina da qualche tempo. A maggio scorso la Red Circle Investments, che detiene il 10% della società controllata dalla famiglia Boscaini, aveva chiesto al Tribunale di Venezia di accertare e dichiarare la nullità o comunque l’invalidità dell’approvazione del bilancio di esercizio 2022.

Fonte: Nuova Venezia – Mattino di Padova – Tribuna di Treviso.

Da Chicago a New York II Docg in tour.
Luglio è un mese ricco di appuntamenti per il Consorzio di Tutela Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg; tra questi la trasferta negli Stati Uniti, insieme alle dieci aziende —Adami, Bellenda, Bortolomiol, Col Sandago, Gemin, Le Colture, Le Manzane, Val D’Oca, Valdo e Villa Sandi – che hanno fatto tappa nelle città di Chicago e New York. Il palinsesto delle attività ha come focus la Denominazione e i suoi valori identitari espressi attraverso il suo territorio e le sue selezioni enologiche. L’attività si è sviluppata attraverso l’organizzazione di tre azioni principali: i banchi d’assaggio, le Masterclass ed i momenti educational. Inoltre, il Consorzio ha selezionato partner di eccellenza per affiancare al meglio questo percorso e darne la corretta risonanza. Si è partiti il 17 luglio con il primo banco di assaggio che vedrà presenti le aziende partecipanti presso Binny’s Beverage Depot a Chicago, poi il 19 luglio, nella città di New York presso Rizzoli Bookstore, prestigiosa libreria, a due passi dalla FifthAvenue.

Fonte: Tribuna Treviso.

Vendemmia promettente enologi a confronto.
Importante convegno tecnico in auditorium a Cimadolmo sul tema “Direzione Vendemmia”, terza edizione, organizzato da Assoenologi, sezioni Veneto centro orientale e Veneto occidentale, che ha visto circa 200 tecnici enologi partecipare e scambiarsi molte novità del settore. Dopo i saluti introduttivi dei presidenti “Assoenologi” Michele Zanardo (Veneto centro orientale) e Alberto Marchisio (Veneto occidentale), è intervenuto il sindaco di Cimadolmo, Giovanni Ministeri. Una riflessione sullo stato vegetativo del vigneto veneto e sulle stime produttive è stata presentata da Patrick Marcuzzo del Crea di Conegliano. «Per la prossima vendemmia, le prime stime prevedono un avvio nell’ultima settimana di agosto per le varietà precoci, con la Glera verosimilmente nella prima settimana di settembre.

Fonte: Tribuna Treviso.

Vini proibiti con cicchetti e il docufilm di Balay.
Oggi nel parco di Villa Binetti Zuccareda di Montebelluna, serata dedicata alle “Viti Vietate” con la Confraternita del Clinto e l’Associazione Clinto de Marca. Alle 21 film documentario di Stephan Balay “Vitis pohibita”, seguita da degustazione di “vini proibiti” con cicchetti. Ingresso: euro 20 con visita guidata al Museo dello Scarpone.

Fonte: Tribuna Treviso.

L’inizio dell’estate in vigna e in cantina.
Il periodo estivo, a ridosso della vendemmia, per il mondo vinicolo è un periodo molto impegnativo, e le attività in vigna e in cantina cominciano a sovrapporsi. Luglio, in vigna, è il periodo dedicato alla fase di gestione della chioma delle viti. Sono tre le operazioni fondamentali che si mettono in atto. Segue poi la sfogliatura: bisogna infatti eliminare meglio le foglie che non sono necessarie ma tenere comunque i grappoli coperti dal sole, in modo da preservarli dalle scottature che causerebbero perdite di aromi e acidità. Si inizia con la cimatura, che consiste nel tagliare i tralci che entrano all’interno delle file del vigneto, in modo da poterci passare agevolmente ma soprattutto per permettere una buona aerazione della parte interna della chioma e dei grappoli.

Fonte: Linkiesta.

«Pio Cesare, partiamo con la nuova cantina. E puntiamo anche sui bianchi».
Federica Boffa sorride sempre e ha le idee chiare: lavorare in Pio Cesare e seguire la traccia lasciata dal padre Pio Boffa, cercando continuamente di aggiornarsi e di stare al passo con i tempi, con vini che abbiamo la capacità di trasmettere la tradizione delle Langhe e, nel contempo, siano sempre moderni. Difficile? Forse, ma lei di certo non si fa intimorire dalle sfide. «Abbiamo circa 80 ettari vitati, in particolare nelle zone del Barolo e del Barbaresco, ma anche in Alta Langa e poi nei colli Tortonesi per il Timorasso. Il tutto per una produzione che si aggira attorno alle 450mila bottiglie, dove il Barolo Pio Cesare arriva a 40mila».

Fonte: Identità Golose.

Tutte le Posizioni delle Cantine nei Picchi Fratturati in Diablo 4.
Diablo 4 offre una serie di sfide per i giocatori, tra cui l’obiettivo di individuare e liberare ogni cantina presente all’interno del gioco. Diablo 4 conta in totale 147 posizioni di cantine che richiedono l’intervento del giocatore, tra cui 28 nella regione dei Fractured Peaks, il primo territorio che si incontrerà iniziando un nuovo personaggio nel Regno Eterno o nel Regno Stagionale. Nella prima stagione di Diablo 4, le cantine ricevono un’attenzione particolare. Infatti, per avanzare nei capitoli uno e due, così come nel pass stagionale, è necessario completarne un certo numero. Funzionanti come mini-dungeon, le cantine richiedono molto meno tempo per essere completate rispetto ai dungeon normali e spesso includono eventi da completare, che forniscono ricompense ed esperienza extra.

Fonte: Farantube.

Torna Calici di Stelle, 30 cantine siciliane aprono al pubblico.
Sono 30 le cantine siciliane che dedicano agli appassionati del vino esperienze enogastronomiche uniche per celebrare la ricchezza e la bellezza del territorio con ‘Calici di Stelle’, l’evento estivo più atteso da enoturisti e ‘wine lover’, promosso dal “Movimento turismo del vino” in collaborazione con l’Associazione Nazionale Città del Vino, che torna dal prossimo 28 luglio, e fino al 20 agosto, con un calendario fitto di eventi e che vede nella notte di San Lorenzo, il 10 agosto, la giornata clou. Attraverso la perfetta combinazione di vino, astri e convivialità, Calici di Stelle mette insieme le iniziative delle cantine del Movimento turismo del vino Sicilia con degustazioni, spettacoli, e non solo in cantina, ma anche in luoghi suggestivi, come la Real Cantina Borbonica di Partinico, il Castello di Salemi, il centro storico di Castiglione di Sicilia.

Fonte: Travelnostop.

Vanajas nuova direttrice commerciale di Cantina Valpolicella Negrar.
Eva Maria Vanajas, nata nel 1969 ad Helsinki, in Finlandia e trasferitasi in Italia nel corso degli anni ’80, è la nuova direttrice commerciale di Cantina Valpolicella Negrar. La neo manager va a sostituire la figura di Luca Bissoli, la cui carica era stata assunta ad interim per alcuni mesi da Daniele Accordini, dg ed enologo della cantina cooperativa negrarese. “Ad Accordini va il nostro sentito ringraziamento per essersi generosamente prestato a ricoprire anche questo ruolo, accompagnando l’azienda nel faticoso post Covid. Ora, insieme a Eva Maria Vanajas, siamo pronti a far fronte alle molteplici sfide che ci troviamo ancora davanti, dalla complessità delle politiche internazionali, all’evoluzione dell’economia globale. Nell’anno delle celebrazioni del nostro 90° anniversario dalla fondazione, avvenuta il 23 agosto 1933, vogliamo guardare con entusiasmo ai prossimi 90 anni e oltre che ci attendono”, afferma Renzo Bighignoli, presidente di Cantina Valpolicella Negrar.

Fonte: Eroi del gusto.

Vino, se a trainare la (piccola) crescita dell’export italiano, nel 2023, sono le “altre” Regioni.
Con la “locomotiva Veneto” in crescita, ma sotto la media nazionale, e Toscana e Piemonte stabili, la spinta maggiore arriva da altri territori. Se la “locomotiva Veneto”, con i suoi 627 milioni di euro di vino italiano esportato nel primo trimestre 2023 (su un totale di 1,77 miliardi di euro) continua ad essere forza trainante del vino italiano, sebbene la sua crescita in valore (+3%), sia inferiore a quella nazionale (3,8%), quel poco di aumento dei valori che si è visto nel primo quarto 2023, con le altre due grandi “big” come Toscana e Piemonte sostanzialmente ferme sui livelli del 2022, è tutto da imputare ad altre Regioni del Belpaese, solitamente meno sotto i riflettori quando si parla di performance economiche. Almeno a guardare i dati approfonditi dell’Istat sul periodo in questione.

Fonte: WineNews.

Le donne del vino di Puglia tornano sul Gargano per la festa d’estate nel segno dell’acqua, bene comune da tutelare.
Le Donne del Vino tra le onde blu del mare viestano per raccontare la particolarità dei vini della Daunia, del Gargano e delle altre aree vitivinicole pugliesi, e godere di un aperitivo al tramonto. Un aperitivo in barca con suggestivo giro al tramonto tra le calette di Vieste per celebrare e preservare l’acqua quale “bene comune”, risorsa importante non solo per la viticoltura. Per il 2023 “Le Donne del Vino” di Puglia tornano sul Gargano per la nona edizione del SummerWine, tra piatti gourmet, calici di vino e stelle cadenti. L’evento itinerante ‘WoW’ (Wines on the Wave), si svolgerà il prossimo 27 luglio a Vieste, in due location d’eccezione e di grande impatto visivo: il molo turistico dove si affaccia il Ristorante Il Capriccio e l’Approdo di Venere con il Ristorante Adivè, luoghi ideali per trascorrere una vera esperienza di gusto e di piacere.

Fonte: Manfredonia News.

Un registro delle associazioni nazionali dell’olio e del vino.
Istituire, presso il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste e del Turismo, il Registro delle associazioni nazionali delle città del vino e dell’olio e riconoscere il loro operato, in modo da capitalizzare le loro attività di valorizzazione e di promozione del patrimonio enogastronomico italiano nonché di superare la frammentazione dell’offerta attraverso la promozione di progetti nazionali di eccellenza legati direttamente alle produzioni. È questo l’obiettivo principale della Proposta di Legge presentata oggi alla Camera che vede come primo firmatario l’on. Pino Bicchielli, accolta con grande soddisfazione dall’Associazione nazionale Città del Vino e dall’Associazione nazionale Città dell’Olio, presenti alla presentazione della Pdl “Disposizioni per la valorizzazione e il riconoscimento di associazioni di città identitarie di produzione enologica e olearia italiane”.

Fonte: Teatro Naturale.

Vino, ecco perché il tappo a vite ha poco da invidiare al caro vecchio sughero.
Quali sono i tappi più indicati per chiudere e conservare al meglio le bottiglie di vino? Ne esistono di varie tipologie ma diciamo che oggi la partita si gioca fra tappo di sughero naturale e tappo tecnico a vite. In commercio potete trovare anche quelli in sughero agglomerato (che sconsiglio), i tappi di vetro (resistenti e riciclabili) e addirittura quelli in silicone fortunatamente in uscita di scena, mi auguro per sempre. Malgrado i puristi più rigorosi storcano il naso, a me il tappo a vite piace e il dato oggettivo è che il suo utilizzo sia dilagante ovunque nel mondo. La questione dirimente è il fatto che il tappo a vite non necessiti di strani strumenti a leva appuntiti come i vari tipi di cavatappi in commercio; permette inoltre di richiudere con facilità la bottiglia, ritrovando il vino nelle stesse condizioni, ed è anche più economico.

Fonte: Il Sole 24 ORE.

Le bollicine di Roma vincono l’oro alla XXI edizione del concorso enologico Città del vino.
Alla XXI edizione del Concorso Enologico Città del Vino i Castelli Romani e le zone limitrofe si sono contraddistinti con le loro eccellenze vinicole, vincendo moltissime medaglie. La premiazione si è svolta presso la Sala Giulio Cesare del Campidoglio alla presenza del sindaco di Roma Roberto Gualtieri, dell’assessore all’Agricoltura e all’ambiente della Capitale Sabrina Alfonsi, insieme al ministro Francesco Lollobrigida e all’assessore della Regione Lazio Giancarlo Righini. L’Associazione Nazionale Città del Vino è nata come «movimento che potesse sostenere le imprese vitivinicole nella promozione del vino, ma al tempo stesso individuava già allora nel valore del territorio la carta da giocare per lo sviluppo delle aree rurali». Ad oggi le Città del Vino rappresentano un itinerario che attraversa l’Italia dei borghi storici, delle città d’arte, di mare o di montagna, delle realtà che hanno una storia enologica e gastronomica da raccontare.

Fonte: Virtù Quotidiane.

STAMPA ESTERA

How the Ricasolis took back Chiantishire.
Francesco Ricasoli’s story is extraordinary, and not just in the context of the Chianti Classico heartland of Tuscany in which he operates. His family were nobles in the court of Charlemagne and owned so much land between Siena and Florence that at one time they were barred from public office because they were deemed insufficiently impartial. The ban didn’t last. In the 19th century, Bettino Ricasoli became the newly formed Italy’s second prime minister. He also famously (among us winos) drew up the rules for producing Chianti. The family’s seat, the Castello di Brolio, high above the village of Gaiole, was built in the 12th century but razed in 1478 by the Aragonese. On its hilltop is now a crenellated red-brick 19th-century reconstruction of a medieval castle with so many rooms that Ricasoli says he has never bothered to count them. It’s open to the public and used for only the most exclusive events, such as his daughter Sofia’s wedding (from which he was still recovering during my visit there last month). But even more extraordinary is what happened to all this heritage in the 1970s and 1980s. The family, who were under financial strain, sold the Ricasoli brand to Canadian drinks giant Seagram. I and others watched with horror as its reputation shrivelled, a process that showed every sign of continuing under the subsequent owners, the Australian producer Hardys. Brolio Chianti Classico became a discounted supermarket staple. In 1993, Francesco Ricasoli, at the time a photographer shooting ads for the likes of Valentino and RayBan, decided enough was enough. He managed to buy back the beleaguered brand, encouraged by Lapo Mazzei, the prominent head of Fonterutoli, another famous Chianti Classico estate about half an hour away in Castellina in Chianti. “You could see the sky through the roof of the winery. It all had to be rebuilt,” says Ricasoli, who quickly began to renovate the How the Ricasolis took back Chiantishire Jancis Robinson Wine vineyards. “I’d bought back a huge basket of risk.” Nowadays the reputation of Brolio has been restored. In conjunction with local scientists, Ricasoli has not just been looking into plant quality (prioritising Tuscany’s indigenous Sangiovese over the Bordeaux varieties that were once popular in the region), but also the estate’s 19 soil types, cork quality, and even the precise relationship between oxygen and sulphites. He has already started replacing the vines he planted in the 1990s with improved clones that his research has identified. Another project with the University of Pisa aims to create a scientifically determined aromatic profile for each wine. His pride and joy are his distinctly different single-vineyard Chianti Classicos, which are priced even above Castello di Brolio, his classic offering in the top Chianti Classico category known as Gran Selezione. Single-vineyard Chianti Classico is now a major trend throughout the area. According to Ricasoli, “It’s like having a different angle on the region without changing the components.” Ricasoli was born and brought up in the Castello and clearly has a deep love of every one of the estate’s 1,200 hectares.

Fonte: Financial Times Life&Arts.

Crise viticole : un millier de vignerons bordelais candidats à l’arrachage sanitaire.
L’annonce faite ce jeudi 20 juillet par la préfecture de la Gironde montre que le plan d’arrachage définitif de la vigne dans le Bordelais pour des raisons sanitaires a suscité l’intérêt des viticulteurs. Malgré une situation tendue, le Conseil interprofessionnel du vin de Bordeaux croit au rebond des vins rouges, tandis que la filière a résisté au vent du changement incarné par le collectif Viti33. Lors de la dernière assemblée générale du Conseil interprofessionnel du vin de Bordeaux (CIVB), le 10 juillet, son président, Allar Sichel, est revenu sur un premier semestre 2023 très chargé, dont on pourrait dire qu’il a commencé le 6 décembre 2022 avec la manifestation dans les rues de Bordeaux des vignerons et des élus qui les accompagnaient. Initiée par le collectif Viti33, cette démonstration de force avait pour objectif d’alerter sur la situation économique catastrophique qui est devenu le quotidien de centaines de vignerons bordelais. Pour permettre aux viticulteurs concernés de sortir de ce piège sans issue, l’État – accompagné par le CIVB – a accepté de procéder à l’arrachage définitif de 9.500 hectares de vigne avec une prime de 6.000 euros à l’hectare. Soit beaucoup moins que les 15.000 hectares prmés à 10.000 euros l’hectare demandés par les vignerons en colère. Le désespoir ra-t-il emporté sur la colère ? Er tout cas les viticulteurs bordelais en difficulté ont finalement accepté cette proposition. *** Ces demandes d’aides ä l’arrachage à la mi-septembre l’accent sur le rebond des ventes, dans des conditions plutôt difficiles. C’est ainsi qu’ils ont validé un plan à 57 millions d’euros financé par l’État à hauteur de 38 millions d’euros et abondé pour un montant de 19 millions d’euros par le CIVB. La Région Nouvelle-Aquitaine intervenant dans un second temps à hauteur de 10 millions d’euros sur plusieurs années pour aider en particulier au reclassement des viticulteurs. La crise du vignoble bordelais, marquée par des méventes à répétition est profonde et ne date pas du 6 décembre 2022 comme l’a rappelé Allan Sichel pendant l’assemblée générale du CIVB du 10 juillet. Voilà plus d’un an que nous travaillons à réduire durablement notre capacité de production, en réponse à une crise devenue structurelle. En quelques mois nous avons largement avancé : un plan d’arrachage sanitaire a été lancé le 5 juin dernier. Une campagne de pré-candidatures est en cours, qui vise à recenser et localiser les parcelles qui pourront être accompagnées, et connaître leur destination post-arrachage : échange, fermage, diversification ou vente… Le dépôt final de la demande d’aide à l’arrachage sanitaire se fera à la mi-septembre, pour des arrachages effectifs à la fin de l’automne et des paiements dans la foulée », a précisé le président du CIVB.

Fonte: Tribune.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che la rassegna stampa vino di oggi, è stata offerta da QuidQuid Srls

A risentirci a domani.