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Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di venerdì 23 giugno 2023!
La rassegna stampa vino di oggi, è stata offerta da QuidQuid Srls, consulenze e strategie tecniche commerciali per potenziare il tuo business.
Aneri e l’Amarone: «Lo venderò al prezzo più alto di tutti».
Il produttore veneto: le nostre bottiglie via dai siti di vini e dalle enoteche, meritano di essere valorizzate di Luciano Ferraro Ha trascorso gli ultimi venticinque anni ad Inseguire i potenti del mondo per farli brindare con i suoi vini. Da Trump a Xi, il rito prevede che Giancarlo Aneri, dopo mesi di trattative con il cerimoniale di capi di governo e di Stato, riesca a far arrivare nell’ufficio o a casa del politico più famoso del momento, un biglietto d’auguri e una bottiglia con etichetta celebrativa. Ora che è diventato nonno e che I figli Alessandro e Stella lo affiancano e sostengono, Anerl punta tutto sull’Amarone. Relazioni internazionali e eventi come il premio È Giornalismo proseguiranno, ma Aneri ha un’idea precisa su come far continuare a parlare di sé e della sua famiglia per I prossimi anni: «Riuscirò a vendere l’Amarone al prezzo più alto di tutti.
Fonte: Corriere della Sera.
Il destino Soave di Graziano, uno “svitato”.
“Vignaiolo dalla nascita”, dalle damigiane ai top 100 «Sono stato iscritto alla scuola enologica di Conegliano quando ero in culla». Non c’è miglior descrizione del destino di Graziano Prà (nell’illustrazione qui sotto) di quella che lui stesso offre, sorridendo al pensiero del nonno e del padre che vendevano vino in damigiane. Quelle damigiane che, all’inizio della carriera recapitava ai clienti («Persino nelle soffitte, 54 litri, quanta fatica!») in provincia di Verona. Dal 1979 ha mosso i primi passi nella cantina di Monteforte d’Alpone, nel cuore del Soave. Ha iniziato con Otto (dedicato al suo border collie), entrato nel 2017 nella lista dei migliori loo vini al mondo secondo Wine Spectator. Ora possiede un vigneto di 48 ettari e produce 450 mila bottiglie l’anno, sbarcando pure nella Valpolicella (Morandina l’etichetta anche per Ripasso e Amarone).
Fonte: Corriere della Sera 7.
Enologia sartoriale.
Piccoli produttori e grandi bottighe – a cura di Riccardo Lagorio Pacherhof Gewürztraminer IGT Mitterberg Mi pare di sentirli già i puristi, i bloggeristi per caso e soprattutto i maestri assaggiatori affiliati a qualche congrega. “Ma perché, ma come, ma da quando…”. Tuttavia per il fatto di non avere mai frequentato orgogliosamente corsi e piuttosto avere goduto di lezioni pratiche da un tale che rispondeva al nome di Luigi Veronelli, mi ha alla fine convinto di riportare, tra i prodotti delle mie cantine minime il Gewürztraminer di Andreas Huber e famiglia, che nasce a latitudini inconsuete. Libertà di pensiero, libertà di immaginarsi questa bottiglia alla temperatura ideale (quindi, anche qui controcorrente: non troppo fredda) ad ammirare lo scenario dell’alta Atesina dal giardino del relais. Stappala, allora. Nell’aria si libera, oltre al comune profumo di rosa, quello di melissa e levistico; la mansueta acidità accarezza le papille e fa della generosa quantità d’alcol un tutt’uno con la gioia.
Fonte: Il Settimanale PMI.
Masi dribbla lo scontro Boscaini-Rosso.
Masi Agricola ignora in borsa la guerra che si è scatenata tra i proprietari, la famiglia Boscaini, e l’azionista Red Circle, che fa capo a Renzo Rosso. lltitolo ha guadagnato il 2,7%a4,48 euro all’indomani del comunicato con cui l’azienda ha spiegato di aver ricevuto notifica dall’azionista Red Circle (10% del capitale) di un atto di citazione con cui si chiede al Tribunale di Venezia di accertare e dichiarare la nullità della delibera di approvazione del bilancio 2022 per non-conformità alle norme di redazione. La società ritiene l’azione legale infondata e pretestuosa: il bilancio è stato regolarmente certificate da EeY e redatto coi presute valutativi degli esercizi enti. A sua volta Masi aveva in precedenza già avviato accertamenti sui due amministratori espressi da Red Circle con riferimento alle cariche dagli stessi ricoperte in altre società del settore vinicolo e quindi concorrenti.
Fonte: Mf.
Informazione promozionale – La Vernaccia in festa a San Gimignano.
Un successo la prima edizione dell’evento di cultura e assaggi la Vernaccia in festa a San Gimignano La parola ai produttori della Doc di San Gimignano, finalmente di nuovo in piazza come veri e propri paladini della Regina Bianca, la Vernaccia. Oltre 100 etichette da degustare, un convegno, master class e la cena di gala Un pubblico attento di estimatori e turisti ha premiato il ritorno in piazza dei produttori di Vernaccia di San Gimignano, i paladini della Vernaccia, come li descrive la campagna di comunicazione lanciata lo scorso aprile dal Consorzio del vino Vernaccia di San Gimignano. Oltre 2.000 assaggi per più di 100 etichette nel walk around tasting tra sabato 3 giugno e domenica 4, grazie a un percorso allestito in piazza. con i banchetti dei produttori e la possibilità di conoscere e assaggiare, godere direttamente della cultura del vino.
Fonte: Sole 24 Ore.
Cantina di Cesena, un brindisi lungo 90 anni.
«Cesenati: per chi vuole bere bene ci siamo anche noi». Questo il messaggio che la Cantina di Cesena ha voluto trasmettere sabato scorso. Un grande successo di pubblico alla Cantina di Cesena, soprattutto grande affluenza di giovani, famiglie e giovanissimi. Un risultato straordinario che più che mai guarda al futuro e al legame con la nostra città. A 90 anni dalla prima costituzione nel 1933, quando un numero ristretto di famiglie cesenati decisero di mettersi insieme per un progetto comune: valorizzare i vitigni del territorio e produrre insieme vini di qualità che da soli non sarebbero riusciti a fare. Vini che sono fatti per essere condivisi, relegati, sbicchierati, provati con il cibo, come durante la festa Polka doc di sabato in cui i vini si sposavano bene con le proposte gastronomiche: dalla grigliata alla Tataki di tonno, dalle crocchette di verdure alla panzanella o in abbinata con gli intramontabili passatelli.
Fonte: Resto del Carlino Cesena.
Franciacorta in Villa, itinerari enogastronomici.
La kermesse si terrà nel fine settimana nella Villa Cantarano a Fondi. Tutto pronto per la decima edizione di Franciacorta in Villa. L’interessante manifestazione ideata e promossa da Associazione Decant e patrocinata dal Consorzio del Franciacorta, in programma domani e domenica 25 giugno nella Villa Cantarano a Fondi (LT). Sono rimasti solo pochi biglietti perla domenica per godersi il percorso enogastronomico che vede il Franciacorta protagonista indiscusso delle due serate in abbinamento alla gastronomia d’eccellenza del territorio pontino. Esaurite le disponibilità per la serata del sabato e per la masterclass tenuta da Alessandro Scorsone su “Franciacorta 2013…10 anni”. All’evento saranno presenti 31 cantine di Franciacorta: 1701 Franciacorta, Antica Fratta, Barone Pizzini, Barboglio de Gaioncelli, Bellavista, Berlucchi Guido, Bersi Serlini, Biondelli, Bonfadini, Bosio, Ca’ Del Bosco, Camilucci, Camossi, Castel Faglia-Monogram, Castello Bonomi, Contadi Castaldi, Cvcg Ovine, Franciacorta Bèlon Wine, Ferghettina, Freccianera Fratelli Berlucchi, La Torre, Le Marchesine, Mantì Franciacorta, Marchesi Antinori Tenuta Montenisa, Mirabella, Mosnel, Muratori, Santus, Turra, Uberti, Villa Franciacorta.
Fonte: Latina Oggi.
Torna Cantine nel Borgo Vino buono, cibo, musica.
Cremnago di Inverigo. Presenti produttori divino di nicchia da tutta Italia Torna Cantine nel Borgo Vino buono, cibo, musica La manifestazione “Cantine nel Borgo 2023-Calnach Midsummer Fest”, organizzata dall’Associazione Calnach, vuole festeggiare il giorno del solstizio d’estate oltre all’inizio della bella stagione. Questa è la settima edizione di ‘Cantine nel Borgo’ in cui la comunità di Cremnago ospita cantine vitivinicole, poste in corti e luoghi caratteristici del centro storico, chiuso al traffico per l’occasione. Quest’anno la scelta è caduta su piccoli produttori di nicchia e di qualità in rappresentanza del Piemonte, Lombardia, Veneto, Toscana, Sicilia e del Carso sloveno. L’evento ha l’obiettivo di far rivivere il borgo di Cremnago attivando le energie del proprio tessuto sociale oltre che economico, ospitando numerosi espositori con i l loro prodotti ed i I loro saper fare. Ci saranno punti di degustazione gastronomica diffusi con menù dedicati alla serata.
Fonte: Provincia Como.
Francesco Monchiero (Consorzio Tutela Roero) nuovo presidente di Piemonte Lando of Wine.
Il super consorzio che raggruppa i Consorzi vinicoli del Piemonte. Lo ha eletto, nell’assemblea del 14 giugno, il Consiglio direttivo composto dai rappresentanti di tutti gli enti consortili del vino piemontesi. Classe 1975, enologo e produttore vitivinicolo nella zona del Roero, Monchiero è impegnato dal 2013 nella conduzione del Consorzio Tutela Roero. Arriva alla presidenza di Piemonte Land dopo un periodo di vuoto in seguito alle dimissioni presentate a fine 2021 dall’allora presidente in carica, Matteo Ascheri al timone del Consorzio di Barolo e Barbaresco. Con Francesco Monchiero sono stati eletti anche due vicepresidenti: Stefano Ricagno, anche vicepresidente senior del Consorzio dell’Asti Spumante e del Moscato d’Asti in rappresentanza dei Consorzi più grandi, e Andrea Fontana, a capo del Consorzio tutela dei Nebbioli dell’Alto Piemonte, a rappresentare gli enti consortili meno articolati.
Fonte: Idea.
Torna la ««Festa del vino , domani degustazioni e tour gastronomici.
A Orsara torna la Festa del Vino più longeva della Puglia con la Galleria enogastronomica orsarese. Si tratta della 36.ma edizione che si terrà domani. Alla degustazione dei migliori vini della provincia di Foggia si accompagnerà quella delle tipicità preparate dai ristoratori orsaresi. II percorso del gusto, inoltre, sarà arricchito da spettacoli e iniziative. Per l’occasione, l’evento “raddoppia”: oltre alla Festa del Vino, infatti, si celebrerà contemporaneamente anche il ritorno di “Orsara in Fiore”, con il paese addobbato da allestimenti floreali che coloreranno vie, strade, piazze, balconi. «Tra un paio di giorni», annuncia Concetta Terlizzi, delegata per i settori turismo e cultura, «sveleremo i dettagli del programma. E tutto pronto. Geo – Festa del Vino è uno degli appuntamenti storici di Orsara di Puglia, è stato il primo evento organizzato alla fine degli anni ’80 dall’allora Pro Loco per rilanciare la promozione del patrimonio culturale, storico ed enogastronomico del paese».
Fonte: Gazzetta di Capitanata.
Agroalimentare record Su del 7,3% la vendita nei supermercati.
La Puglia è una delle regioni che registra il maggiore incremento del mercato agroalimentare in etichetta. E cresciuto del 7,3 per cento, infatti, il giro d’affari nei supermercati e ipermercati italiani. E quanto emerge dall’Osservatorio Immagino G1 – Nielsen, che registra 169 milioni di euro di vendite realizzate per 753 prodotti agroalimentari con etichetta “Puglia”. Con un totale di 22 cibi Dop e Igp, la Puglia è la regione numero nove in Italia per prodotti agroalimentari a Indicazione Geografica, ai quali si aggiungono le 3 Stg che insistono sul territorio nazionale. A livello economico, secondo le ultime stime dell’Osservatorio Ismea Qualivita, il settore del cibo Dop Ipp in Puglia vale 32 milioni di euro, con il comparto dei prodotti agroalimentari che ha un peso del 7,3% sul totale del paniere delle Indicazioni Geografiche del Paese, mentre con un totale di 38 Vini Dop Igp, è la regione numero cinque in Italia per prodotti certificati nel settore del Vino Dop Igp che in Puglia vale 407 milioni di euro (92,7% del paniere Ig del Paese).
Fonte: L’Edicola del Sud.
Business dei prodotti Made in Puglia su del 7,3%.
La Puglia è fra le regioni italiane con il maggior tasso di crescita del settore agroalimentare in etichetta: il giro d’affari dei prodotti Made in Puglia rispetto allo scorso anno è aumentato del 73% nei supermercati e ipermercati italiani. A comunicarlo è Coldiretti Puglia, sulla base dei dati dell’Osservatorio immagino G 1Nielsen, perla quale il successo è “frutto della battaglie condotte sul fronte della garanzia della tracciabilità, dell’origine e della sicurezza alimentare a beneficio dei consumatori, con il boom del regionalismo a tavola”. Lo studio registra, in particolare 169 milioni di euro di vendite realizzate in super e ipermercati per 753 prodotti agroalimentari con etichetta Puglia, con un calo inferiore alla media nazionale (meno 1,2%), e i vini Doc, Docg, Igt e Igp che hanno registrato la maggior diminuzione in volume. Coldiretti ricorda che con un totale di 22 cibi Dop e Igp, la Puglia è la Regione numero nove in Italia per prodotti agroalimentari a indicazione geografica.
Fonte: Quotidiano di Bari.
La produzione vitivinicola compromessa da un patogeno.
Nell’area dei Cinque Reali Siti, la Cgil chiede un incontro ai sindaci dei comuni La produzione vitivinicola compromessa da un patogeno Si tratta della peronospora – plasmopara viticola che ha danneggiato gran pane delle coltivazioni Un incontro ai sindaci dei Comuni di Carapelle, Ordona. Orto Nova, Stomara e Stomarella e stato chiesto a seguito dell’allarme lanciato da Camera del Lavoro Territoriale, dalla Flai e dalla Cgil dei Cinque Reali Siti rispetto alle conseguenze della peronospora che ha martoriato il settore viticolo. In una lettera a firma del coordinatore della Cgil nei comuni dei Cinque Reali Siti, Daniele Calamita, si sottolinea come l’area di riferimento rappresenta per l’intera regione un polo di grande produzione e di eccellenza del comparto vitivinicolo. “Comparto che da occupazione ad una miriade di imprenditori e lavoratori nel settore primario, nonché nel settore enologico e che genera economie fondamentali per l’intera area”.
Fonte: Quotidiano di Foggia.
Ecco la disfida delle Contee Degustazione unica al mondo dei migliori vini contadini.
All’inizio ci hanno preso per pazzi, poi però si sono divertiti: ridiamo lustro al paese Sorano Il celebre critico gastronomico Leonardo Romanelli, Federica Randazzo, vice curatrice della guida di Slow Wine, il produttore Stefano Amerighi, vignaiolo dell’anno per il Gambero Rosso nel 2018 e tanti altri importanti professionisti del vino saranno domani a San Giovanni delle Contee, piccola frazione di Sorano. Il motivo? Una serissima degustazione di vini contadini fatti dagli abitanti del paese (150 persone) e delle zone limitrofe. E la Disfida delle Contee, giunta alla quarta edizione in un crescendo di entusiasmo e partecipazione, che celebra il mondo del vino per come era in tanta parte di Toscana e d’Italia fino a pochi decenni fa, quando il vino lo si faceva per autoconsumo e per la gioia di condividerlo con amici e parenti.
Fonte: Tirreno Grosseto.
Alleanza tra ateneo e Terre di Fumane.
Sinergia su iniziative mirate di ricerca vitivinicola Alleanza tra ateneo e Terre di Fumane La «dedica» a Franco Allegrini e Roberto Ferrarini Camilla Nadinelli carrilla.rradinelli`dlarena.it •• Insieme perla ricerca nel settore vitienologico e per l’innovazione nelle tecniche di appassimento delle uve destinate alla produzione dell’Amarone, con nuove opportunità a salvaguardia della qualità. È la base dell’accordo di collaborazione tra l’università di Verona e la società consortile agricola Terre di Fumane, che tratta mediamente l7mila quintali di uve per un volume d’affari di circa 450mi1a euro annui. L’accordo è stato presentato a San Floriano nella Villa Lebrecht, sede del corso di laurea di Scienze e tecnologie viticole ed enologiche. Prevede progetti di studio e ricerca, favorendo la sinergia tra docenti, studenti universitari, ricercatori e le 13 aziende del vino consorziate a Terre di Fumane.
Fonte: Arena.
Cantine italiane e tecnologia, ancora poca innovazione.
La digitalizzazione si fa sempre più strada nel mondo vitivinicolo, ma per il monitoraggio delle attività in cantina il 48% delle aziende ricorre ancora ai sistemi tradizionali. Secondo la maggioranza delle cantine italiane il digitale è considerato una grande opportunità e necessario per approdare a nuovi modelli di business. Ma nonostante questo pensiero comune quasi la metà delle cantine italiane (48%) affida ancora oggi il monitoraggio delle cantine a strumenti o database locali (come i fogli di calcolo di Excel), mentre il 12% ricorre addirittura a sistemi manuali. A testimoniarlo un’indagine commissionata da Team System, che riporta anche che allo stesso tempo il 77% delle aziende adotta già software gestionali per la contabilità aziendale e le operazioni di magazzino sono seguite tramite gestionale dal 57%.
Fonte: FoodMakers.
Tenute Capaldo (Feudi di San Gregorio) acquisisce Galardi, cantina icona della Campania.
Il gruppo, guidato da Antonio Capaldo, nuovo proprietario della cantina che produce il celebre “Terra di Lavoro”. A dirigerla resta Allegra Selvaggi. Continuano, a spron battuto, le acquisizioni, le fusioni ed i passaggi di proprietà nel mondo del vino italiano: Tenute Capaldo, gruppo familiare indipendente di proprietà e gestito dalla famiglia Capaldo, e guidato da Antonio Capaldo, a cui fanno capo Feudi di San Gregorio, una delle realtà più importanti del vino del Sud Italia, in Campania, ma anche Basilisco, cantina simbolo del Vulture, e Campo alle Comete, a Bolgheri, cresce ancora con l’acquisizione di una cantina icona del Meridione, ovvero Galardi, produttore dell’iconico vino Terra di Lavoro.
Fonte: WineNews.
Identità Golose Milano ha ospitato un incontro per scoprire i nuovi progetti del Consorzio Alta Langa.
Appena presentata la seconda edizione della Guida Bollicine del Mondo in versione App, gratuita, anche in versione inglese, da scaricare o aggiornare, con 625 cantine e relative etichette, che vanta un singolare approfondimento sulle bollicine piemontesi di Alta Langa. Spesso si scorda la genesi del primo metodo classico in Italia che ha visto la luce proprio in Piemonte, nel Monferrato a Canelli dove è stato creato il primo spumante con evidente ispirazione allo Champagne. Nel 1848 l’enologo Carlo Gancia trasferì in queste colline, oggi patrimonio Unesco, il sapere appreso a Reims, creando il primo metodo Champenoise nazionale. Dal Novecento ai giorni nostri l’evoluzione è stata costante con l’obiettivo di puntare sulla qualità assoluta. Solo nel 2002 Alta Langa è diventata Denominazione di Origine Controllata e nel 2011 ha ottenuto la DOCG. Un disciplinare molto rigido che prevede l’utilizzo di uve Pinot Nero e Chardonnay, in purezza o in blend, in percentuale variabile.
Fonte: Identità Golose.
Masi, parte la guerra del vino con Renzo Rosso.
La guerra del vino tra Masi e Renzo Rosso (in foto) finisce in tribunale. Red Circle Investments dell’imprenditore vicentino della moda, azionista al 10% di Masi, ha citato in giudizio la casa vinicola veronese chiedendo la nullità delle delibere di approvazione del bilancio 2022, definito “non conforme”. Masi Agricola ha ricevuto notifica da Red Circle Investments di un atto di citazione con cui si chiede al Tribunale di Venezia di accertare e dichiarare la nullità o comunque l’invalidità della delibera assunta dall’assemblea ordinaria dei soci di Masi Agricola Spa il 21 aprile scorso di approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2022. Inoltre ha chiesto di accertare e dichiarare che il bilancio consolidato di Masi Agricola al 31 dicembre 2022 “non è conforme alle norme che ne disciplinano i criteri di redazione”.
Fonte: Dealflower.
I due tempi del vino.
Il cambiamento climatico sta ridisegnando la mappa del vino, alterando i ritmi delle stagioni, intensificando fenomeni estremi come siccità e alluvioni. Un nuovo “tempo” che mette a dura prova vigne e viticoltori, costretti a correre proprio contro il tempo per adattarsi a queste nuove sfide, ma che non scoraggia i giovani produttori, che hanno ben in mente la strada da seguire: se vogliamo che ogni bottiglia continui a raccontare una storia di persone e territorio, di sfide affrontate e superate, la via è segnata da consapevolezza, coraggio e responsabilità.
Fonte: Linkiesta.
Langhe, Roero e Monferrato trascinano i distretti del vino: nel 2022 esportazioni per 2 miliardi di euro.
Distretto dei vini di Langhe, Roero e Monferrato: una leadership per valori pari a 2,09 miliardi di euro esportati nel 2022 (+3.9% rispetto al 2021). E’ quanto emerge dai “Monitor dei Distretti Agro-Alimentari Italiani al 31 dicembre 2022”, indagine curata dalla Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, che ha analizzato i numeri dei vari distretti agroalimentari d’Italia. In un mercato che vale esportazioni per 6,6 miliardi (+9,4%), al secondo posto figura il comparto del Veronese, con 1,2 miliardi (+6,7%) che ha avuto il migliore incremento di crescita in valori complessivo, grazie al Prosecco di Conegliano-Valdobbiadene. Il comparto vinicolo del nostro territorio si inserisce nel contesto di una regione, il Piemonte, che guida la classifica dei distretti, grazia anche al secondo posto del settore Dolci di Alba e Cuneo, con un valore di 1,7 miliardi di euro.
Fonte: Lavocedialba.it.
Il vino è il settore di punta dell’agroalimentare italiano. E anche quello più controllato.
Il report di attività 2022 dell’Icqrf. Su oltre 56.000 controlli, più di un terzo sono concentrati nel settore vitivinicolo. Il vino è il settore di punta dell’agroalimentare italiano. Il più prezioso, quello più mediaticamente esposto, grande ambasciatore dei territori e della convivialità. E si conferma, anche il più “controllato”, come emerge dal report sull’attività 2022 dell’Icqrf, che sottolinea come, di oltre 56.505 controlli antifrode – di cui 44.821 ispettivi e 11.684 analitici – più di un terzo, 19.099 controlli hanno interessato il settore vitivinicolo, 8.417 l’oleario, 5.070 il lattiero caseario, 3.927 l’ortofrutta, 3.222 i cereali e derivati, 2.644 il settore della carne, 2.404 le conserve vegetali, 2.011 il miele, 686 le bevande spiritose, 572 le uova, 159 le sostanze zuccherine e 2.362 altri settori. Nel complesso, 30.001 gli operatori verificati e 55.735 i prodotti controllati, con irregolarità riscontrate nel 16,4% degli operatori, nll’11,9% dei prodotti mentre l’8,0% dei campioni analizzati sono risultati irregolari. 134 le notizie di reato e 5.139 le contestazioni amministrative. Ad esse si aggiungono 4.424 diffide emesse nei confronti degli operatori, con oltre 27,6 milioni di kg di merce sequestrata per un valore dei sequestri di oltre 32,7 milioni di euro; 451 gli interventi fuori dei confini nazionali e sul web a tutela delle Indicazioni Geografiche, Prosecco in testa.
Fonte: WineNews.
Giornata internazionale del vino rosato: 26 rosé da provare subito.
Il 22 giugno è la “Giornata internazionale del vino rosato” e il primo giorno ufficiale dell’estate. Ecco 26 rosé da Nord a Sud, fino in Francia, con qualche escursione nel mondo delle bollicine. I francesi ne sono in maggiori produttori e fruitori, ma il vino rosato, in tutte le sue sfumature, sta conquistando ogni anno di più anche consumatori e i produttori italiani. Da Nord a Sud tantissime le varietà di rosé anche made in Italy tutte da provare. Si va dai più leggeri della Valle d’Aosta, ai più corposi del Salento, passando praticamente per tutte le regioni d’Italia. Con qualche escursione in Francia, patria del rosé, e nel mondo della Champagne e delle bollicine.
Fonte: iO Donna.
Birra e vino, così le tendenze dei mercati mondiali.
Secondo i nuovi dati e le previsioni di IWSR Drinks Market Analysis, il mercato globale degli alcolici, pur in un contesto politico ed economico difficile, è destinato a crescere, ma in misura molto contenuta. Entro la fine del 2023 supererà i 21,6 miliardi di dollari il mercato mondiale degli alcolici. E’ la previsione di IWSR Drinks Market Analysis, riportata dal sito specializzato Winemeridian, pur in un trend di rallentamento della crescita annua dei volumi da qui al 2027. Cambia anche la geografia del mercato degli alcolici. Con India, Messico e Brasile che supereranno la spinta data finora da Stato Uniti e Cina, che resteranno comunque fondamentali in termini di valori (il mercato statunitense degli alcolici crescerà di 12 miliardi di dollari e quello cinese di 41,7 miliardi).
Fonte: Corriere dell’Economia.
Vino, il «Terra di Lavoro» entra nel gruppo Capaldo.
Le Tenute Capaldo, gruppo familiare indipendente di proprietà e gestito dalla famiglia Capaldo, comunica di aver acquisito la tenuta Galardi, una delle cantine più iconiche del Sud Italia. La Galardi fin dall’esordio nel mercato nel 1994, ha da sempre concentrato la sua attenzione sulla ricerca della massima qualità tanto da produrre una singola etichetta per oltre 25 anni. Nel 2017 decide di dedicare una parte della produzione ad un secondo vino, il Terra di Rosso, garantendo all’iconico Terra di Lavoro, che fece innamorare Luigi Veronelli e fu fatto apprezzare al mondo da Robert Parker, una selezione ancora più meticolosa delle migliori uve. La conduzione dell’azienda resterà alla famiglia fondatrice, con Allegra Selvaggi, già impegnata nell’azienda, che ne assumerà la direzione.
Fonte: Corriere Del Mezzogiorno – Corriere della Sera.
STAMPA ESTERA
Forêts et vignes, le grand retour des actifs réels dans les patrimoines.
Investir dans un actif tangible en lien avec le terroir attire de plus en plus d’épargnants. Décorrélées des marchés financiers, la foret et la vigne cochent ces cases. Toutes deux font office de valeur refuge quand l’environnement économique est incertain. Forêts et vignes, le grand retour des actifs réels dans les patrimoines Laurence Nacrant Depuis la crise sanitaire. l’engouement des investisseurs pour la Forêt et la vigne ne faiblit pas. Face à des marchés financiers imprévisibles, aune inflation élevée, à un risque de récession et, en même temps, à une volonté affirmée de donner un sens durable à ses placements, ces actifs réels sont plus que lamais dans l’air du temps «Dies qu’unparrtmotneest dei bien doté en actifs financiers et immobiliers, se tourner vers un placement forestier ou viticole constitue une stratégie cohérente. De plus, cela joue la carte de la diversification. Avec ces acte fs en lien avec le terroir, f l y a évidemment un cdté plaisir et de partage mais ils ont surtour l’avantage d’être décorrélés des marchés boursiers e, précise Laure Vasco, directrice du pelle offre et services chez Cyrus Conseil. Cet intérêt pour ces actifs physiques n’a donc rien d’un épiphénomène. il n’en demeure pas moins qu’en «pprtodeagitée, le repli vers des actifs tangibles reste un grand classique qui mssure. Le détention de foret esta ce titre une bonne téponseporrimoniale », indique Arnaud lcilhol, coffin dateur et directeur général de France Valley. D’ailleurs, «il ne se passe pas une semaine sans que l’on reçoive plusieurs coups de fil de clients en quête d’une farètd’trnvstissement e, reconnaît Benoît Léchenault, directeur d’Agrifrance, département spécialisé de BNP Paribas Wiealth Management. L’achat d’une forêt en.direct est donc dans l’air du temps Toutefois. ce marché est désormais sous tension avec des valeurs de transacdons élevées. Selon le dernier bilan des Fédération Nationale des sociétés d’aménagement foncier et d’établissement rural (Safer), l’hectare de forêt s’est encore apprécié. en 2022, de 4,2 %à 4.630 euros. «Nous sommes à un moment défiait oh l’on a tendance à surpayer ces actifs. Une foret normande de 300 hectares que nous avions vendue 3,5 millions d’euros:ly e quatre ans vaudrait aujourd’hui, si elle était remise vente, 4ti5 millions entres e. indique Benoît Léchenault La raison ? Le marché de la forêt privée française est en déséquilibre, avec une offre limitée (environ 17 millions d’hectares de foret privée) qui « tourne peu e ne répondant pas à unede mande croissante. « Ilya seuIement 80 à 1417 massifs de plus de 100 ha qui char entdemainscharpie année. Or ces surfaces de qualité sont celles qui conviennent aux f vestlsseuls fortunes car ellespermettentde réaliser des économies d’échelles en matière de frais d’explofratton du massif», lndiqueBenott lkchenault. Différents véhicules Devenir propriétaire d’une forêt en direct implique certaines obligations comme l’entretien (débroussai lage, élagage, replantation) ou encore le traitement des risques sanitaires.
Fonte: Echos.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che la rassegna stampa vino di oggi, è stata offerta da QuidQuid Srls
A risentirci a domani.