rassegna stampa vino di venerdì 6 dicembre 2024!

Benvenuti nelle news vitivinicole di Wine Idea del 6 dicembre 2024!

Sostenibilità ed etica nel settore vitivinicolo

La nuova frontiera della viticoltura: buono, etico e sostenibile
La sostenibilità è ormai un imperativo nel mondo del vino. La pressione del cambiamento climatico, l’inquinamento, la limitata disponibilità di risorse idriche ed energetiche spingono i produttori ad adottare pratiche agronomiche e di cantina più responsabili. Non si tratta solo di un approccio “green”, ma di una vera trasformazione dell’intera filiera, dalla produzione alla distribuzione, per rispondere alla crescente sensibilità dei consumatori. Obiettivo: ridurre consumi energetici, mantenere suoli sani, proteggere aria e acqua, garantire condizioni di lavoro etiche. In sintesi, un vino non solo “buono” ma anche “giusto”.

Piwi: le varietà resistenti e la sostenibilità
Nicola Biasi fa chiarezza sul tema delle viti resistenti (Piwi). Queste varietà, in grado di difendersi da malattie fungine, riducono l’uso di pesticidi e rappresentano un importante passo verso la sostenibilità viticola. Non sono Ogm e, sebbene non rientrino nel concetto di “vino naturale”, offrono soluzioni concrete al problema della sostenibilità ambientale.

In vigna con Filippo Volpi: nessuna lavorazione del suolo
Il titolare dell’azienda “Il Bioselvatico” racconta un approccio totalmente non invasivo. Il suolo non viene lavorato, ma gestito con interventi minimi, soprattutto per drenare le acque. Una filosofia agronomica che punta alla biodiversità, al rispetto del clima e della natura, dove la terra rimane sovrana.

Tenuta Licupi: hub ecosostenibile in Puglia
A Lizzano (Taranto) nasce un polo del vino ecosostenibile. Una coppia di ingegneri ha riqualificato 42 ettari di terreno, unendo vitigni, cantina, wine resort, alloggi glamping e un centro didattico sperimentale. L’obiettivo è una produzione vitivinicola innovativa, sostenibile e integrata nel territorio.

Innovazione e nuove tendenze di mercato

Vino senza alcol: il commento dell’enologo Cotarella
Il decreto Lollobrigida apre alla produzione di vino dealcolato in Italia. Per Riccardo Cotarella è come “togliere sangue a una persona”, ma potrebbe essere un male necessario per far fronte alla crisi del mercato. L’Italia si prepara così a colmare il gap rispetto ad altri Paesi, dove il vino a bassa gradazione o dealcolato è già una realtà.

French Bloom: lo spumante analcolico di lusso
Maggie Frerejean-Taittinger, ispirata dall’esclusione dal brindisi durante la gravidanza, ha creato French Bloom, uno degli spumanti analcolici più costosi e ricercati. Un prodotto che incarna una nuova era, dove il vino senza alcol diventa inclusivo, di alta qualità e capace di competere con i migliori vini francesi.

“Bene il decreto sui vini dealcolati” secondo Uiv
Paolo Castelletti, segretario generale dell’Unione Italiana Vini, ritiene il decreto un passo avanti verso un nuovo mercato. Restano alcuni aspetti da definire (gestione di spazi e scarti), ma l’obiettivo è offrire alternative che conservino parte del valore aggiunto del vino, ampliando le opportunità di consumo.

Territori e denominazioni in evoluzione

Collio bianco da vitigni autoctoni: il dibattito interno
Nel Collio un gruppo di produttori valorizza Friulano, Ribolla Gialla e Malvasia, creando un Collio bianco da uve autoctone. Due di questi, Muzic e Cantina Produttori di Cormòns, hanno ottenuto i Tre Bicchieri Gambero Rosso. Robert Princic, storico produttore del Collio, però rimane scettico: “Non ha senso un Collio bianco 100% autoctono, al massimo facciamo la Gran Selezione”.

Borgogna: nuovi Premier Cru nel Mâconnais
L’Inao ha decretato quattro nuovi “climat” nelle denominazioni Pouilly-Loché e Pouilly-Vinzelles come Premier Cru. Un riconoscimento importante per il Mâconnais, spesso sottovalutato rispetto ad altre zone della Borgogna, che ne modifica lo status e la percezione internazionale.

Lambrusco DOC: storia e futuro
A Lecce, un evento del Gambero Rosso ha messo in luce come il Lambrusco DOC, tradizionale vino emiliano-romagnolo, guardi al futuro con nuove sfide. Freschezza, versatilità e una crescente internazionalizzazione ne fanno un prodotto in continua evoluzione.

Crémant de Bourgogne: bollicine alternative
Durante un evento a Milano, organizzato dal direttore di Civiltà del Bere, Alessandro Torcoli, sono stati esplorati i Crémant de Bourgogne. L’obiettivo: superare lo stereotipo dello Champagne e scoprire l’effervescenza di altre regioni francesi, capaci di esprimere identità e qualità spumantistica.

Vicende aziendali, gestione, crisi e successi

Proroga delle autorizzazioni agli impianti viticoli
Coldiretti Emilia-Romagna plaude il Decreto ministeriale del 2 dicembre 2024, che proroga di tre anni le scadenze delle autorizzazioni al reimpianto. Un supporto fondamentale alle aziende in un momento di riduzione dei consumi interni e dell’export verso Paesi terzi.

Cantina Vivallis: bilancio positivo e conferma del presidente
Nell’assemblea tenutasi a Volano, i soci di Cantina Vivallis hanno approvato all’unanimità il bilancio e confermato il presidente Mauro Baldessari. Nonostante la vendemmia 2023 sia stata in leggero calo (-14,20% rispetto al 2022) a causa della grandine, l’andamento è considerato positivo.

Terre Cortesi Moncaro in crisi
La cantina marchigiana affronta una grave crisi finanziaria. I curatori della liquidazione giudiziale hanno chiesto un incontro con il Prefetto di Ancona e le istituzioni locali per individuare soluzioni che salvaguardino l’azienda e i lavoratori.

Storie di produttori e territori

Addio a Michele Rossetti, vignaiolo dell’Oltrepò Pavese
Scomparso a 56 anni, Michele Rossetti, titolare della cantina Rossetti & Scrivani a Casteggio, era un enologo mite che ha contribuito in silenzio a cambiare l’Oltrepò Pavese. Un uomo del territorio, innamorato del Pinot Nero e delle sue colline.

Aguglia Brilla: enoteca nei Campi Flegrei
Nasce a Bacoli, vicino alla spiaggia di Marina Grande, l’enoteca Aguglia Brilla, la più fornita della zona. Oltre 700 etichette internazionali, dal Sudafrica alla Slovenia, per valorizzare i vini dei Campi Flegrei e offrire una selezione mondiale ad appassionati e turisti.

Poggio della Dogana e Ronchi di Castelluccio
Due progetti vinicoli legati da una stessa famiglia, i fratelli Rametta, che dopo essere cresciuti tra Stati Uniti e Svizzera, tornano alle radici italiane. Il vino diventa un tramite per raccontare storia, identità, arte e territorio.

GIST e i vini del Vulture: Cantina di Venosa protagonista a Roma
Alla Cena degli Auguri del GIST Lazio, i vini della Cantina di Venosa e il territorio del Vulture sono stati protagonisti, con quattro etichette in degustazione. Un’occasione per far conoscere una delle realtà più interessanti della Basilicata enologica.

Mercati, export, consumi e cambiamenti climatici

Crisi produttiva globale, ma non per la Georgia
Il 2024 segna la produzione mondiale di vino tra le più basse dal 1961. In questo scenario la Georgia si distingue, con un raccolto in crescita del 20% sulla media quinquennale e del 27% sul 2023, grazie a condizioni climatiche favorevoli e alla resilienza del settore.

Vino e spirits nella GDO italiana: vendite flat
Nei primi nove mesi del 2024 le vendite nella GDO sfiorano i 3 miliardi di euro, con vini a 2,1 miliardi (+1,1%) e leggera contrazione in volume (-1,1%). Gli spumanti sostengono il mercato (+3,5%), mentre i vini Dop restano stabili a valore ma in calo a volume. Crescono gli Igp.

Cambiamento climatico e nuove preferenze di consumo
Le estati sempre più calde spingono i consumatori italiani a preferire bianchi, rosé e spumanti ai rossi strutturati. Non è una tendenza passeggera, ma un cambio culturale. Il consumatore cerca freschezza, leggerezza e bevibilità, adattandosi al mutato contesto climatico.

Il ruolo degli USA nell’export italiano e il pericolo dazi
Il mercato USA è centrale per il vino italiano, ma i nuovi dazi minacciati dagli Stati Uniti potrebbero colpire duramente. Unione Italiana Vini suggerisce di diversificare i mercati e sostiene accordi internazionali come il Mercosur. Senza gli USA, l’export italiano rischia il ristagno.

Vino italiano 2024: export in crescita (+4,5%) ma GDO in sofferenza
Nonostante il calo dei volumi nella grande distribuzione (-1,5%), le esportazioni del vino italiano superano gli 8 miliardi di euro. L’incertezza geopolitica e il rischio di nuovi dazi preoccupano, ma il segno resta positivo.

Il vino del futuro secondo i consumatori
I nuovi consumatori non scelgono più solo per distinguersi, ma per sentirsi parte di una comunità, ritrovare radici e memoria, prediligendo prodotti sostenibili e salutistici. Il vino diventa così esperienza sociale, legame con il territorio e ricerca di benessere.

Architettura, turismo e spazi del vino

Cantine d’autore e attrattività turistica
Sempre più cantine italiane si affidano ad architetti e designer per trasformare gli spazi produttivi in vere e proprie destinazioni turistiche e culturali. Oltre 20mila cantine aperte al pubblico in tutto il Paese: un fenomeno che coniuga produzione enologica e architettura di qualità, generando dibattito e interesse a livello internazionale.

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