rassegna stampa del vino di domenica 25 settembre 2022!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di domenica 25 settembre 2022!

Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.

Distillatori in allarme per i costi energetici.
II settore distillatorio italiano sta vivendo una gravissima crisi che può portare diversi produttori al blocco di produzione per l’anno in corso». A lanciare l’allarme dichiarano i presidenti di AssoDistil Antonio Emaldi e del Consorzio Nazionale Grappa Sebastiano Callo. I costi del vetro – aumentati di un ulteriore 25% nel solo mese di settembre -, come quelli del metano e di tutte le altre fonti energetiche stanno scoraggiando le aziende del settore che rischiano la chiusura. Le due associazioni rappresentano 57 aziende e lamentano l’assenza di interventi da parte del governo.

Fonte: Avvenire.

I vini di Puglia tra storia e gusto.
Nell’«Atlante dei vítígni’ di territorio» un viaggio alla scoperta delle varietà autoctone. Capitanata, Murgia centrale e Salento-Arco Jonico. Nella regione 87mila ettari di superficie coltivati a vite. È sufficiente pensare all’alberello – «pugliese», appunto – per considerare quanto sia antico e solido il legame tra la Puglia e la viticoltura: riscopriamo Andrea Bacci ed il suo «De naturali vinorum historia de vinis Italia et de conuiuijs antiquorum libri septem» stampato a Roma a fine Cinquecento? Nossignore: restiamo all’attualità di una ricerca con l’«Atlante dei vitigni e vini di territorio».

Fonte: Gazzetta del Mezzogiorno.

Aglianico e Asprinio l’oro della Basilicata.
Pensava al vino gustato in Lucania, il venosino Orazio, quando scrisse: «Nunc vino pellite curas» («Ora con il vino scacciate le preoccupazioni» – Odi, I, 7, 31). «L’Aglianico del Vulture (come tutti i vitigni appartenenti all’Aglianico) ha origini molto remote e si ritiene che sia stato introdotto dai greci nel Sud Italia tra il VII-VI secolo a.C.», hanno scritto gli studiosi del settore. E nell’«Atlante dei vitigni e vini di territorio» emerge questa storia e altro, circa una regione del Meridione, la cui «attività vitivinicola specializzata attuale occupa una superficie di circa 4mila ettari», concretizzandosi in «un Docg (Aglianici del Vulture Superiore), 4 Doc (Aglianico del Vulture, Terre dell’Alta Val d’Agri, Grottino di Roccanova e Matera) e 1 Igt (Basilicata)».

Fonte: Gazzetta del Mezzogiorno.

Il Primitivo svetta nelle classifiche.
Gambero Rosso premia le varianti di Manduria e Gioia del Colle • Il Primitivo primeggia nella classifica dei migliori vini d’Italia stilata dal Gambero Rosso. Nelle anticipazioni in cui sono state rese note le 25 etichette pugliesi che possono fregiarsi del titolo di migliori di Puglia, con l’assegnazione dei «Tre Bicchieri», ben 16 sono vini da Primitivo, nelle sue due varianti, di Manduria e di Gioia del Colle, a conferma dell’alta qualità raggiunta dai produttori di un vino che nell’ultimo decennio ha conquistato il mondo.

Fonte: Gazzetta del Mezzogiorno.

Tra le colline del prosecco alla locanda Sandi.
In Valdobbiadene, in un anfiteatro naturale, la viticoltura è un’arte antica di almeno tre secoli, che ha disegnato il paesaggio ricamando un mare verde di vigneti, ora patrimonio Unesco. I filari si rincorrono su colline dove la passione e la tenacia hanno reso possibile la coltivazione «eroica» anche nelle zone più impervie. Questo è l’incantevole scenario in cui si trova Locanda Sandi, nata a completamento del programma di valorizzazione e promozione del territorio in cui Villa Sandi è impegnata ormai da oltre 30 anni. L’azienda vitivinicola Villa Sandi, con sede a Crocetta del Montello (TV), in una seicentesca villa di scuola palladiana, ha scelto da tempo di aprire le porte della cantina ai visitatori per tour guidati in cui vengono accompagnati alla scoperta del mondo del vino.

Fonte: Giornale.

Il Chianti dei monti.
Andamento lento tra i filari di vite che si alternano a piantagioni ininterrotte di ulivi Siamo nel territorio della Rùfina, denominazione `appenninica’ del nettare docg Piccoli borghi silenziosi si alternano a ville e castelli che spuntano oltre le schiere di cipressi l il luogo del marchio collettivo Terraelectae con le prime 8 bottiglie appena messe in vendita uattro passi, vacanza slow in un Chianti ‘diverso, meno morbido di quello ‘classico; più rustico, più appenninico. Ma con le stesse suggestioni enogastronomiche, il vino innanzitutto, ma anche l’olio extravergine, i salumi, i formaggi, le carni, il pane. E un paesaggio che più ‘toscano’ non potrebbe essere, le geometrie dei filari di vite che si alternano a piantagioni di ulivi interrotti qui e là da campi di grano o foraggere e viali alberati di cipressi.

Fonte: Giorno – Carlino – Nazione Itinerari.

Carole Bouquet: «Il mio vino selvaggio come Pantelleria Ma che fatica fare l’attrice contadina».
L’artista francese: «Ho acquistato una piccola casa sull’isola che non aveva l’elettricità. Ma o Il grande enologo Donato Ilanati segue il vitigno Ha una sapienza allucinante. Coerentemente con l’indole che la contraddistingue, solare e tempestosa, un giorno, Carole Bouquet, conquistata dal fascino selvaggio della natura dell’isola di Pantelleria, al centro del Mediterraneo, ha deciso, con pervicacia, di fare un vino tutto suo. Si è rimboccata le maniche. E impuntata. Ha superato numerosi ostacoli, ma c’è riuscita. Con risultati lusinghieri convalidati dall’esigente milieu della critica enologica.

Fonte: La Verita’.

Il metodo classico fa il pieno di “Tre bicchieri”.
Tre Bicchieri 2023, arrivano i verdetti: gli assaggi dei degustatori della guida Gambero Rosso di quest’anno rimarcano un primato nazionale, tanto sul versante dei vini fermi che degli spumanti. Si tratta di vini rosati che giocano la carta della finezza, con trame sussurrate, ariose e sfaccettate. E sono ben sette i Tre Bicchieri in rosa. «La Lombardia – spiegano i curatori della guida – sta vivendo un momento di grande fermento, basta vedere il dato dei nuovi Tre Bicchieri che qui è molto più alto che altrove. Sono ben sei i nuovi ingressi per la prima volta».

Fonte: Libero Quotidiano.

Grappa, è allarme rincari.
Distillati Anche il vetro tra motivi della crisi Grappa, è allarme rincari L’impennata dei costi del vetro dopo quelli di energia mette a rischio la produzione di grappa e distillati. Il grido d’allarme è di Assodistil e Consorzio Nazionale Grappa.

Fonte: Messaggero.

Confagricoltura. Sempre più bio: corrono vigneti e noccioleti.
Il bio italiano si conferma leader in Europa ed è il Paese più vicino agli obiettivi fissati da Bruxelles per il 2030: rispetto a una media europea del 9%dei terreni coltivati in modo biologico l’Italia è al 17% A farlo notare è Toni Riegler, presidente della Federazione nazionale agricoltura biologica di Confagricoltura, che ricorda gli ultimi dati sull’andamento del comparto: 2,2 milioni di ettari, 4.413 nuovi ingressi nel sistema di certificazione che in totale raggiungono quota 86.144 (+5,4% sul 2020). Dati che comunque non devono far diminuire l’attenzione sul settore visto il rallentamento delle aziende in conversione biologica.

Fonte: Messaggero.

Quando il Vermentino è una passione di famiglia.
Metti una sera a cena a Fiascherino nel locale sempre più sorprendente di Gianni D’Amato, quando Flavia mi consiglia un vino: Padre e Figlio, di Lunae, che mi conquista subito al primo calice. Già il nome mi intriga, perché capisco sia frutto di una famiglia, magari il risultato di interpretazioni diverse in cantina tra padre e figlio; sono stuzzicato di conoscere chi c’è dietro questa inconsueta etichetta. Così, dopo alcuni giorni, vado a Luni dove ha sede l’azienda agricola Lunae della famiglia Bosoni (Paolo, Diego e Debora), un antico complesso rurale affacciato sulla via Aurelia, ristrutturato con grande maestria e amore, dove oltre ad una grande enoteca con sala di degustazione di vini e prodotti, si può visitare il Museo della Cultura Materiale del vino.

Fonte: Sole 24 Ore Domenica.

Tutto pronto al “Ferrari” per un lunedì sui vini.
All’interno della sala del Museo Checco Costa disponibile la degustazione di 500 prodotti romagnoli IMOLA È tutto pronto all’Autodromo internazionale “Enzo e Dino Ferrari” per accogliere domani la formula itinerante di Vini ad Arte. All’interno della sala del Museo Checco Costa in Piazza Ayrton Senna da Silva, 3 (ingresso da viale Dante) gli alfieri vitivinicoli del “Passatore” si schiereranno in griglia di partenza per il Gran premio dell’assaggio di qualità. Una giornata rivolta e dedicata al mondo dei professionisti dell’hotellerie, ristorazione ma anche per gestori di enoteche, winebar, catering, distributori, operatori del settore, che prevede una finestra di apertura al pubblico degli appassionati dalle 17.30 alle 20, con ultimo ingresso alle 19, mentre per gli operatori si apre alle 12.

Fonte: Corriere Romagna di Ravenna Faenza-Lugo e Imola.

Arriva in città ‘Vini ad arte’, 500 etichette da degustare – ‘Vini ad arte’ arriva al museo Checco Costa Domani degustazione di 500 etichette.
‘Vini ad arte’ arriva al museo Checco Costa Domani degustazione di 500 etichette ‘Vini ad arte’ fa tappa anche quest’anno al museo Checco Costa, in Autodromo. Una giornata, quella di domani, dedicata al cosiddetto ‘HoReCa’ (hotel, ristoranti, enoteche, winebar, catering, distributori, operatori del settore), che prevede una finestra di apertura al pubblico dalle 17,30 alle 20, con ultimo ingresso alle 19, mentre per gli operatori si apre alle 12. L’ingresso per gli operatori è gratuito, mentre il biglietto per il pubblico costa 18 euro ed è disponibile solo in prevendita su piattaforma Ticketone, con accesso dal sito www.viniadarte.it. In degustazione ben 500 vini degli oltre 70 produttori romagnoli presenti, in rappresentanza delle aziende vitivinicole di tutta la Romagna enologica, da Rimini all’Imolese.

Fonte: Resto del Carlino Imola.

Vendemmia meglio del previsto Fatturato di 62 milioni alla Delizia.
Gli oltre 400 soci della cantina di Casarsa hanno concluso la raccolta che era iniziata il l8 agosto «II futuro presenta diversi elementi di incertezza: soltanto di energia pagheremo un milione entro l’anno». La vendemmia 2022 in Friuli sta andando in archivio in questi giorni di fine settembre, con la raccolta delle uve dei rossi tardivi e di Picolit, Verduzzo e Ramandolo. Tutto sommato la stagione è andata meglio delle previsioni di inizio agosto, quando ancora il clima era torrido e non si intravvedevano piogge all’orizzonte. Con il passare delle settimane le condizioni meteo si sono aggiustate, si è verificata un’ottima escursione termica tra notte e giorno e le precipitazioni hanno garantito il regolare completamento del ciclo di maturazione delle piante.

Fonte: Messaggero Veneto.

Il vigneto Friuli produrrà 2 milioni di ettolitri.
Anche Coldiretti del Friuli Venezia Giulia è soddisfatta della vendemmia 2022. «Contrariamente alle stime di inizio agosto, che prospettavano un calo di produzione compreso tra il 10 e il 15% rispetto alla media – afferma il responsabile del settore vitivinicolo di Coldiretti Fvg Marco Malison, la vendemmia in Friuli Venezia Giulia si sta rivelando migliore delle attese e sostanzialmente in linea con quella dello scorso anno». Le analisi anticipate da Assoenologi, Unione Italiana Vini e Ismea stimano una produzione in regione che si aggirerà attorno ai 2 milioni di ettolitri e il livello qualitativo si collocherà tra il buono e l’ottimo. «Tuttavia – precisa Malison – una cosa sono le medie regionali, altra cosa sono i dati puntuali delle singole aziende.

Fonte: Messaggero Veneto.

San Vito si prepara a ricevere la bandiera della Città del vino.
Giornata di festa sabato prossimo: la cerimonia, un convegno e le degustazioni II sindaco Bernava e l’assessore Bruscia: «È un nuovo elemento di richiamo». Sabato 1° ottobre l’amministrazione comunale di San Vito al Tagliamento riceverà la bandiera dell’associazione nazionale Città del vino: un passaggio che segue l’adesione avvenuta le scorse settimane e che ha reso la cittadina il 38° componente a livello regionale del sodalizio che riunisce le realtà vocate al vino, promuovendole non soltanto a livello produttivo, ma anche turistico. Nell’occasione, il coordinamento delle Città del vino del Friuli Venezia Giulia e il Comune proporranno il convegno “Fvg.

Fonte: Messaggero Veneto.

Raccolta di uva e olive «Lavoratori cercansi».
Passacantando: «Con il taglio dei voucher tutto più difficile» Fucili: «Le grandi aziende stanno optando per la meccanizzazione delle procedure». Anziani che smettono e giovani che non si trovano. Con gli stranieri che rappresentano quasi un terzo della forza lavoro impiegata nelle Marche nella manodopera agricola, in particolare in questi periodi di settembre e ottobre legati alla vendemmia e poi alla raccolta delle olive quando la richiesta aumenta del 20% rispetto al resto dell’anno. IL problema La mancanza di manodopera in questo settore non è una novità: un problema cui è difficile porre rimedio, anche perché il metodo di raccolta di uva e olive, nella maggior parte dei casi, è rimasta a tecniche antiche.

Fonte: Corriere Adriatico Macerata.

Coldiretti Vino biologico, ora serve la certificazione.
Marche come regione più biologica d’Europa, soprattutto in campo enologico dove la produzione biologica copro oggi circa 6500 ettari e rappresenta oltre il 43% dei vigneti. Ne hanno parlato nei giorni scorsi all’Enoteca regionale Vinea di Off ida i vertici di Coldiretti. Negli ultimi 10 anni i numeri del biologico nelle Marche sono più che raddoppiati. Da qui la necessità di una riforma del sistema di certificazione a livello europeo come chiesto a gran voce da Coldiretti. «Le regole di produzione per il biologico, applicate nei diversi paesi da cui importiamo, non sempre rispondono pienamente alla conformità delle regole europee cui devono sottostare i nostri agricoltori».

Fonte: Resto del Carlino Ascoli.

Asti festeggia i 90 anni di bollitine del Consorzio – Il Consorzio dell’Asti festeggia i suoi «90 anni di bofficine».
Novant’anni di bollicine» è íl tira della mostra a Palazzo Mazzetti ad Asti per festeggiare la nascita del Consorzio dell’Asti, uno degli enti vitivinicoli di tutela più antichi d’Italia (nato íl 17 dicembre 1932). Visitare la mostra è sfogliare l’album dei ricordi di novanta anni di vita consortile con particolare riferimento alla comunicazione grazie ai molti materiali d’archivio messi a disposizione non solo dal Consorzio. Si inizia con pannelli informativi che ne raccontano la storia, lo sviluppo e le tappe più significative, dalla doc del 1967 alla docg del 1994, ai momenti difficili In un continuo confronto con l’evoluzione della viticoltura.

Fonte: Corriere Torino.

Tutti a spasso per cantine ed enoteche alla scoperta di un autunno di… vino.
Dalle colline di Gavi ad Acqui Terme: ecco le diverse proposte messe in campo nell’alessandrino Tutti a spasso per cantine ed enoteche alla scoperta di un autunno di… vino Un autunno divino. È quello che si prospetta in queste settimane, le più affascinanti del territorio piemontese, grazie alle tante iniziative sparse sul territorio. La Duja d’Or dell’astigiano si è appena conclusa con un pieno di consensi e, soprattutto di visitatori, e ora la palla è passata all’alessandrino dove sono pronte tante novità. A partire dalle Cantine Accoglienti, il progetto (a cura di Alexala) con il quale le aziende vitivinicole del territorio si sono messe in rete seguendo il minimo comune denominatore dell’accoglienza attraverso degustazioni, appuntamenti, eventi e in generale con una proposta turistica strutturata e rispondente a un disciplinare ben preciso che è stato sottoscritto.

Fonte: CronacaQui Torino.

Il Cartizze «La Rivetta» miglior Glera 2023 Polegato: «Orgogliosi».
Il miglior Glera 2023»: è il ¡¡ riconoscimento conquistato dal Valdobbiadene Prosecco Superiore Cartizze Docg «La Rivetta» 2021 prodotto da Villa Sandi, la cantina trevigiana presieduta da Giancarlo Moretti Polegato. Il premio, assegnato dalla Guida Essenziale ai Vini d’Italia 2023, è stato consegnato ieri all’hotel Principe di Savoia di Milano dal direttore di DoctorWine Daniele Cernilli. «Siamo orgogliosi – dice Moretti Polegato -. Il premio rappresenta un riconoscimento a un territorio difficile ma dal grande valore culturale e identitario, in cui i viticoltori non sono solo artigiani della vigna ma custodi di equilibri tra uomo e natura.

Fonte: Corriere del Veneto Venezia e Mestre.

Da Bolzano a Signato sotto i vitigni: inaugurato ieri il «sentiero del vino».
È il sentiero del vino che unisce Bolzano al Renon con pannelli informativi tra vigne e scorci incredibili. Inaugurato ieri mattina il sentiero Rebe che parte da Santa Giustina all’altezza della cantina Waldgries per arrivare a Signato sull’Altopiano. Un percorso di poco più di un’ora in salita (o discesa) che permette ad ogni latitudine di scoprire il vigneto più adatto lungo una ideale Scala del vino. Dal Lagrein (che cresce a basse quote) al Riesling (il più alto) passando per Merlot, Blauburgunder, Müller Thurgau e molti altri. Tutto il cammino è accompagnato dalle opere dell’artista Filip Moroder Doss che ha impreziosito il sentiero Rebe di lavoro che rimandano al connubio lavorativo e spirituale tra l’uomo e la natura.

Fonte: Corriere dell’Alto Adige.

Così due sorelle si “bevono” la siccità.
Camilla e Selene Capurso hanno preso in mano l’attività migliorando l’irrigazione Pozzo sotterraneo, irrigazione a goccia, fruttaio dove far appassire l’Amarone e, in futuro, pannelli fotovoltaici su tutti i tetti dell’azienda. Camilla e Selene Capurso, la nuova generazione che ha preso le redini dell’azienda vitivinicola Moranda, in Valpantena, si sono salvate così dalla grande siccità dell’estate 2022 e anche dalla crisi energetica. Dal pozzo attingono l’acqua per irrigare i 15 ettari di vigneti che si estendono nel territorio di Nesente, che viene distribuito goccia a goccia ai piedi della vite.

Fonte: Cronaca di Verona.

Boom di acquisti, pesano i rincari.
Vola il mercato delle uova in Veneto, con consumi in crescita grazie a costi contenuti. Ma l’aumento dei costi energetici e il rincaro delle materie prime riescono comunque a mandare in negativo i bilanci: ci sono aziende avicole che, solo per il mese di agosto, hanno ricevuto bollette di 100.000 euro per l’energia elettrica. “Il mercato delle uova è tonico: il costo al consumo contenuto, soprattutto in rapporto all’energia fornita e alla qualità delle produzioni, sta facendo crescere i consumi — sottolinea Michele Barbetta, presidente della sezione Avicoli di Confagricoltura Veneto. Ogni italiano, mediamente, tra prodotto fresco e alimenti trasformati, consuma circa 219 uova all’anno e in Veneto il settore avicolo rappresenta una punta di diamante sul territorio italiano, con una produzione media annua di 2 miliardi di uova.

Fonte: Cronaca di Verona.

“La Rivetta” vince il premio come miglior prosecco.
Il Valdobbiadene Prosecco Superiore Cartizze Docg “La Rivetta” 2021 di Villa Sandi è stato selezionato come “Miglior Glera 2023”. Il riconoscimento, assegnato dalla Guida Essenziale ai Vini d’Italia 2023, è stato consegnato oggi a Milano dal fondatore e direttore di DoctorWine Daniele Cernilli a Giancarlo Moretti Polegato, presidente di Villa Sandi, in occasione della cerimonia ufficiale di premiazione. «Siamo orgogliosi che il nostro Cartizze “La Rivetta” sia stato nominato “Miglior Glera 2023” – commenta il presidente di Villa Sandi -. Il premio rappresenta un riconoscimento a un territorio difficile da condurre ma dal grande valore culturale, in cui i viticoltori non sono solo artigiani della vigna ma custodi di preziosi equilibri tra uomo e natura».

Fonte: Gazzettino.

Buon vino prodotto anche in Polesine grazie alla passione.
Continua a crescere “Il Picco”, l’azienda «Un settore che può diventare trainante» di Daniele Cecchetto alle porte della città Rossi, bianchi e rosati in quasi tre ettari. L’Italia è da sempre gran protagonista nel panorama mondiale del vino, e anche nel 2021 è stata il primo produttore al mondo con oltre 49 milioni di ettolitri. In Polesine, invece, la cosiddetta “superficie vitata” rimane limitata, a differenza del successo inarrestabile del vino veneto. Se nel 2012 la superficie dedicata alla produzione di uva da vino era 228 ettari – quindi soltanto lo 0,2 per cento circa della superficie agricola utilizzata in provincia di Rovigo -, lo stesso dato a 10 anni di distanza è salito a 264 ettari (+16%). Sono risultati molto lontani dagli schedari viticoli di Treviso, ad esempio, cresciuti da 30.137 ettari di uva da vino nel 2012, a 40.971 nel 2022 (+36%).

Fonte: Gazzettino Rovigo.

Val Caldaz, ordine di rimuovere il vigneto.
II Comune intima al privato, che ha raso al suolo il bosco, di ripristinare lo stato dei luoghi, compresa la viabilità alterata I Verdi avevano denunciato l’abuso: «Bene ma si rischia solo una sanzione». «Temo che il ripristino si risolverà in una sanzione», afferma, quasi sconsolato, Amedeo Fadini, esponente di Verdi Europa. Il Comune ha ordinato a Ugo Varaschin di ripristinare la morfologia originaria della Val de Caldaz dove ha piantato un vigneto di Prosecco. I lavori non erano autorizzati. Varaschin, dunque, dovrebbe estirpare il vigneto, impiantare di nuovo il bosco divelto, riportare la terra là dove è stata tolta per ottenere il livellamento.

Fonte: Tribuna Treviso.

San Severo: Cantine D’Alfonso del Sordo 1860 entra nella Unione Imprese Centenarie Italiane.
Un nuovo associato entra a far parte della Unione Imprese Centenarie Italiane. Si tratta di Cantine D’Alfonso del Sordo, azienda con sede a San Severo (Foggia) che vanta una tradizione familiare risalente al 1860. Dopo Casa Vinicola Apollonio 1870 di Monteroni di Lecce e Cantina Coppola 1489 di Gallipoli, un altro marchio pugliese del settore vitivinicolo aderisce all’associazione italiana che tutela le eccellenze più longeve del Made in Italy. La storia dell’azienda Cantine D’Alfonso Del Sordo nasce allorché alcuni membri della famiglia, appassionati agricoltori, diedero inizio alla coltivazione della vite nelle tenute situate nell’agro di San Severo: il barone Antonio Del Sordo (che aveva destinato alla coltura della vite una parte dei suoi possedimenti situati nei territori di San Severo e Lucera) e Ludovico D’Alfonso (viticoltore appassionato, che già a quei tempi sceglieva le uve migliori dei suoi vigneti e le vinificava nei sotterranei della sua abitazione).

Fonte: La Gazzetta di San Severo.

Georgia: vini naturali, anfore e un brindisi per la pace.
A Terra Madre le testimonianze di produttori ed esperti di etichette orange, frutto delle lunghe macerazioni tipiche dello stile di vinificazione del Paese caucasico dove è la nata la vite. In degustazione cinque vini, da provare in una supra, il tradizionale banchetto locale. Non solo un calice, con un buon prodotto da degustare. Ma un brindisi per la pace che parte dalla Georgia e arriva sulle tavole del Salone del Gusto Terra Madre a Torino. Il vino in Georgia appartiene a una cultura millenaria che passa dalle origini della vite, dall’accoglienza, dal culto dell’ospitalità, tanto che persino nell’alfabeto ci sono riferimenti alla vite.

Fonte: la Repubblica.

Vino: è allarme per attacco Oms, a preoccupare effetti su export.
E’ quanto afferma la Coldiretti Puglia, nel commentare il documento adottato dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) – Regione Europa: “European framework for action on alcohol 2022-2025”. Il pronunciamento dell’Oms attacca un prodotto, il vino, con una storia millenaria e colpisce un settore strategico del Made in Italy agroalimentare, proprio in un momento in cui il settore sta subendo un crescita esponenziale dei costi con un +35% in media a causa delle tensioni su energia e materie prime generate dalla guerra in Ucraina con aumenti unilaterali da parte dei fornitori di imballaggi. E’ quanto afferma la Coldiretti Puglia, nel commentare il documento adottato dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) – Regione Europa: “European framework for action on alcohol 2022-2025”.

Fonte: Corriere Salentino.

Colli Orientali del Friuli, ecco come scoprire il territorio attraverso il vino.
Una visita nel profondo Nord-est è decisamente consigliata, anche perché in moltissime aziende produttrici di vino si può soggiornare e vivere esperienze magiche in mezzo alle vigne. Benvenuti nel profondo Nord-est, benvenuti in Friuli. Solo Friuli, non Venezia Giulia, perché vi portiamo a fare un giro tra i Colli Orientali del Friuli, nella provincia di Udine. La denominazione corretta è Doc Friuli Colli Orientali con le sottozone Cialla, Refosco di Faedis, Schioppettino di Prepotto, Ribolla Gialla di Rosazzo e Pignolo di Rosazzo, con in predicato la prossima sottozona che sarà Savorgnano. Terra di montagne e colline, con poche pianure, che va da Tarcento a Corno di Rosazzo.

Fonte: Italia a Tavola.

“Ticket alert” per il Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti: da oggi i biglietti sono on line.
A Piacenza Expo, dal 26 al 28 novembre, torna l’evento targato Fivi, che, nel 2021, ha visto la partecipazione di 20.000 appassionati. Come per un concerto rock, i biglietti si comprano on line e con un certo anticipo: da oggi ci si può assicurare l’ingresso al Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti, in programma dal 26 al 28 novembre, a Piacenza: i biglietti, disponibili qui, hanno un costo di 25 euro (che diventano 30 euro se vengono acquistati direttamente in Fiera). L’edizione n. 11 dell’evento, targato Fivi (Vignaioli Indipendenti), vede la partecipazione di oltre 850 piccoli produttori che occuperanno l’Expo Piacenza, in cui si potranno conoscere, assaggiare e acquistare migliaia di vini. Un’area sarà, invece, dedicata alla gastronomia, con le proposte degli artigiani del cibo di tutta Italia.

Fonte: WineNews.

Nel ‘500 incomincia a consolidarsi la fama del vino “greco del Somma”.
Carlo VIII, re di Francia, che conquista Napoli nel maggio del 1495, diventa un ammiratore del “greco di Somma”, a cui papa Paolo III e il suo “bottigliere” Lancerio attribuiscono particolari “virtù”. Sul finire del ‘500 gli amministratori di Napoli regolano le gabelle del vino venduto in città sui prezzi dei vini di Somma e di Ottajano. L’articolo è corredato con l’immagine delle anfore della “domus” di Nettuno e Anfitrite nell’antica Ercolano. Nel Rinascimento si venne costruendo la fama dei vini vesuviani, e in particolare del greco. Non c’ è riferimento alcuno ai vini campani nel primo libro a stampa sul vino, il trattato di Giovanni Besicken e Sigismondo Mayr pubblicato a Roma nel 1495. Ma proprio in quell’anno i francesi di Carlo VIII, conquistata Napoli, scoprono la perfetta squisitezza del vino “greco”, che già gli Aragonesi considerano un vanto delle loro cantine, con il vino di Granada e il vino di Sanseverino.

Fonte: Il Mediano.

Bolzano-Renon, camminata tra vino e cultura: aperto il sentiero Rebe.
Una passeggiata a forma di scaletta per il vino (secondo il progetto Scala del Vino elaborato dall’Associazione Turistica del Renon) attraverso le colline disegnate dai vitigni. Lungo l’itinerario dieci installazioni artistiche con 22 opere curate da Filip Moroder Doss che accompagnano il visitatore dentro la cultura vitivinicola. Dopo anni di attesa è stata inaugurata questa mattina (24 settembre) la camminata Rebe tra Bolzano e il Renon. All’inaugurazione, nei locali della cantina Waldgries, i presidenti dell’Azienda di soggiorno di Bolzano e dell’Associazione turistica Renon, Roland Buratti e Wolfgang Holzner, assieme a una cinquantina di invitati hanno idealmente tagliato il nastro, aprendo così una nuova e preziosa porta per il turismo del capoluogo e dell’Alto Adige in generale, ma anche per i tanti bolzanini che frequentano la zona tra Rencio e l’Altipiano del Renon.

Fonte: Alto Adige.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.

A risentirci a domani.