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Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di lunedì 15 agosto 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.
Vendemmia, le piogge salvano il raccolto «Qualità eccezionale».
«I diluvi, che hanno Interrotto Jesi di siccità, si sono rivelati benefici soprattutto per la viticoltura. I danni prodotti dalla grandine•. Così Masiello. In sintonia Pigna e Rilla «la qualità sarà eccezionale». A pag. 22 Vendemmia, le piogge salvano il raccolto «Qualità. eccezionale» MASIELLO: «I DILUVI SONO SUM BENEFICI» PIGNA: «POCHI DANNI PER LE GRANDINATA». «LA QUANTITA SARA IMMUTATA» «E andata bene. I diluvi, che si sono abbattuti in questi giorni interrompendo mesi di siccità, si sono rivelati benefici per l’agricoltura- Lo è stato soprattutto per la viticoltura. Pochissimi i danni prodotti dalla grandine, che ha colpito poche centinaia di ettari risparmiando gli altri diecimila ettari vitati dl cui dispone il Sannio». Ad affermarlo è Gennarino Masiello, presidente regionale e vicepresidente nazionale della Coldiretti.
Fonte: Mattino Benevento.
E piemontese il prosecco più venduto nei supermercati – Parla piemontese il prosecco più venduto in negozi e supermarket.
Vino veneto ma lavorazione nelle Langhe per il Millesimato Sant’Orsola Dietro all’exploit le esportazioni in tutto il mondo e una bottiglia speciale di Valentina Dirindin Ha un cuore piemontese il prosecco doc più venduto in Italia. A spumantizzare, imbottigliare, distribuire e promuovere il Millesimato extra dry luxury, vincitore del Brands award 2022 di Gdoweek e mark Up è infatti Casa Sant’Orsola, che lavora nelle sue cantine di Cossano Belbo, in provincia di Cuneo. Marchio principale della Fratelli Martini (una tra le dieci maggiori aziende vitivinicole italiane per fatturato), Casa Sant’Orsola ha infatti portato a casa quest’anno il premio per il prodotto più venduto nella categoria “Bevande alcoliche e birre” ai Brands award 2022.
Fonte: Repubblica Torino.
Inizia la stagione della vendemmia Qualità ottima ma poca produzione.
Tra una settimana il via in anticipo con le varietà resistenti poi il prosecco della Valbelluna: «Ma non c’è personale» Francesco. Fra una settimana inizia la vendemmia per le varietà resistenti nel Feltrino, fra poco meno di un mese, verso il 10 settembre, il Prosecco in Valbelluna, tra Mel, Trichiana e Limana. Dipende dalle prossime piogge, perché le piante sono in sofferenza. Più nel Feltrino, per la verità, che in Valbelluna, dove c’è stata anche una brutta grandinata. Vendemmia anticipata, quindi. Ottima, dappertutto, la qualità, ma la produzione fa difetto a Feltre e dintorni. Almeno per il 10%. Lo testimonia Marco De Bacco, vignaiolo e presidente del Consorzio Coste del Feltrino, che raggruppa aziende operative in 60 ettari, destinati presto a moltiplicarsi in 80. «Diciamo subito che la qualità è ottima, ma la produzione sarà inferiore.
Fonte: Corriere delle Alpi.
Le vigne di Bisol a Cortina sono totalmente bio grazie ai raggi ultravioletti.
L’imprenditore è entusiasta: «Straordinarie» Le vigne di Bisol a Cortina sono totalmente bio grazie ai raggi ultravioletti 11) al vigneto più “profondo” d’Europa, a quota zero di Venezia, a quello più alto del continente, a 1280 metri di altitudine, ai piedi delle Tofane. E subito una prima differenza. “La “Venissa” la vendemmiamo dal 20 agosto – spiega Gianluca Bisol, uno dei vignaioli più blasonati delle colline Prosecco Unesco. La “vigna major” la vendemmieremo più di un mese dopo, verso la fine di settembre, con circa una settimana d’anticipo rispetto ai primi di ottobre dell’anno scorso». Quella di Cortina sarà una raccolta perfetta: in quantità e in qualità. «Un vino bio, che più biologico non si può – anticipa Bisol – poiché grazie ai raggi ultravioletti siamo riusciti a non fare alcun trattamento fitosanitario».
Fonte: Corriere delle Alpi.
Intervista a Matteo Bruno Lunelli – «Da 120 anni il nostro spumante da campioni».
Matteo Bruno Lunelli guida il gruppo trentino che, dalle cantine Ferrari alla cedrata Tassoni, fattura 133 milioni. «È il vino stappato a Spagna 82 e in FI, siamo l’unica casa non francese con 4 titoli iridati nelle bollicine. Il futuro? L’ambiente: biologico e fotovoltaico» «HO IMPARATO TUTTO DA MIO ZIO GINO, HA CAPITO PRIMA DEGLI ALTRI CHE DOVEVA INVESTIRE NELLA QUALITA». Centoventi anni a fare spumante e a imbottigliarlo. A coltivare vigne sui fianchi ripidi dei monti attorno a Trento – viticoltura “eroica”, la chiamano – passando per due guerre mondiali, dall’impero al regno alla repubblica. E nelle cantine c’è sempre, anche in tempi tecnologici, chi ogni giorno nelle rastrelliere fa ruotare leggermente le bottiglie per completare la fermentazione. Oggi quello spumante è il simbolo del made in Italy. L’hanno stappato 40 anni fa a Madrid, quando l’Italia fu campione del mondo di calcio. Lo stappano quando la Ferrari taglia per prima il traguardo in F1.
Fonte: Gazzettino.
Se il vino a e un sogno è un atto d’amore.
Si può produrre vino oltre 11300 metri (1305 per la precisione)? Si, infatti lo fanno già sopra Cortina d’Ampezzo, a quota 1350, dove c’è Vigna Cortina, salvo smentite il vigneto più alto del mondo. Sarà per questo o forse solo per amore, che l’ingegner Marco Bravi, emiliano, professore alla Sapienza di Roma, un bel giorno di qualche anno fa (era il 2009), osservando lo sfalcio dei prati sotto il sole cocente, cominciò a costruire il sogno che una piccola parte della valle di Sappada potesse essere aiutata a diventare una vigna. Corse a dirlo a Roberto Brovedani, il compianto patron del “Laite”, uno che non aveva certo bisogno di sollecitazioni per arrampicarsi sulle montagne dei sogni (il bellissimo ristorante sartoriale creato con la moglie Fabrizia e diventato meta di appassionati di alta cucina da tutta Italia) e infatti gli bastò poco per appoggiare il progetto, con l’entusiasmo del ragazzo che è sempre stato di fronte al mondo del vino e alla bellezza della sua Sappada.
Fonte: Gazzettino.
Cantina Santerhof, il vino torna in alta quota dopo 100 anni.
La cantina è la più a nord d’Italia. Dopo quasi cento anni Willi Gasser e la moglie Helga hanno riportato la vite in Alto Adige, nello specifico nella zona della Val Pusteria. Nelle vicinanze della storica Chiusa di Rio, nell’area vacanze sci & malghe Rio Pusteria, si trova la cantina Santerhof, la più a nord d’Italia. A un’altitudine di 750 mt s.l.m. e immersa nella natura rigogliosa caratteristica di queste zone di montagna soprattutto nei caldi mesi estivi, è quasi nascosta dalla vista dei passanti meno attenti. Gestita da Willi e Helga Gasser dal 1987, qui si producono diverse tipologie di vino biologico su oltre due ettari di terreno vitato distribuiti attorno alla cantina e sui soleggiati pendii di Rio di Pusteria, e si coltivano mele e pere la cui disponibilità varia a seconda della stagionalità.
Fonte: Italia a Tavola.
Le cantine sulla diga di Grado, in mille per brindisi e piatti tipici.
Il ritorno di Calici di Stelle a Grado ha accompagnato anche quest’anno turisti e appassionati alla scoperta di vini e piatti della regione. Due serate, venerdì 12 e sabato 13 agosto, sulla spettacolare Diga Nazario Sauro e negli adiacenti giardini, sotto la direzione del Movimento turismo del vino Fvg presieduto da Elda Felluga, assieme al Comune e alla Pro Loco, ha registrato un’eccezionale affluenza di pubblico. Sono stati, infatti, quasi mille gli appassionati che hanno assaggiato le bottiglie di alcune delle migliori cantine regionali, per scoprire le eccellenze dei diversi territori vitivinicoli del Friuli Venezia Giulia.
Fonte: Il Goriziano.
Cara Sur a Barreal, Argentina: vini fuori dal comune, fatti da persone eccezionali, in un luogo straordinario.
Nella Valle di Calingasta, il duo Bugallo-Zuccardi porta avanti una viticoltura eroica volta al recupero e alla valorizzazione di un luogo isolato, dei suoi antichi vigneti e delle preziose varietà che custodisce. Cara Sur e la Valle di Calingasta. La cantina, inaugurata a maggio di quest’anno, è circondata da pioppi e montagne, che marcano il carattere e l’identità di chi vive in questi posti: «Il nostro sguardo è sempre rivolto verso le cime che ci circondano, che scandiscono il ritmo della vita in questi luoghi» ci ha detto Pancho Bugallo, una delle due anime del progetto. Cara Sur significa “versante sud”, che nell’emisfero meridionale è quello più freddo. La parete – appunto, meridionale – di cui parleremo in questa storia (di sopravvivenza, di superazione e di viticoltura eroica) è denominata Cerro Mercedario, 6.720 mt di altezza (è l’ottava cima più alta del continente americano). Battezza questo singolare progetto enoico.
Fonte: Identità Golose.
I vignaioli dell’Etna si ritrovano in “Piccolo è bello”.
Appuntamento sabato 27 Agosto a Randazzo (CT) nella storica tenuta di Feudo Vagliasindi per la quarta edizione di “Piccolo è bello” la manifestazione a cura di Agata Arancio che esplora le sfumature del vino etneo: quest’anno focus sui rossi vulcanici nelle diverse annate. Il distretto produttivo del vulcano si ritrova in “Piccolo è bello”, la manifestazione che riunisce le realtà etnee tra vignaioli emergenti e attività di piccola dimensione. Da un’idea di Agata Arancio in collaborazione con Fondazione Italiana Sommelier, sabato 27 agosto 2022 si terrà a Feudo Vagliasindi a Randazzo (CT) la quarta edizione di “PICCOLO È BELLO”, un progetto di condivisione di tanti piccoli produttori vinicoli di qualità che solo insieme diventano grandi, dando vita ad una sinergia indispensabile per avere una voce comune e ottenere così una maggiore rappresentatività nel confrontarsi con le istituzioni e il mercato.
Fonte: Luciano Pignataro.
Vini, pubblicato il bando da 10 milioni di euro per l’ammissione ai finanziamenti Ocm.
E’ stato pubblicato, sul portale istituzionale della Regione Siciliana, il bando Ocm Vino destinato agli investimenti in cantina per la qualificazione della viticoltura e dell’enologia. I finanziamenti sono disponibili per quelle cantine sociali e aziende produttrici di vini di qualità che intendono realizzare nuove strutture aziendali o ammodernare quelle esistenti, e acquistare attrezzature per la produzione, la trasformazione, l’imbottigliamento, il confezionamento, la commercializzazione e la conservazione del vino. La copertura finanziaria ammonta complessivamente a circa 10 milioni di euro. L’assessore regionale all’Agricoltura sottolinea che, in linea con l’obiettivo della Regione di sostenere al massimo il tessuto produttivo vitivinicolo, particolare attenzione viene dedicata agli investimenti nelle Isole minori e ai progetti presentati da coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali, in coerenza con le direttive comunitarie sul “genuine farmer”, e quelli che prevedono la trasformazione di uve biologiche. Previste inoltre premialità, in linea con il Green new deal, per i sistemi di certificazione con effetti positivi in termini di risparmio energetico, efficienza energetica globale e processi sostenibili sotto il profilo ambientale.
Fonte: Tp24.it.
Vino, si può bere bene anche a Ferragosto: ecco i nostri consigli.
A Ferragosto ci si ritrova in famiglia e/o con gli amici quindi che cosa c’è di meglio dello stare a tavola mangiando e bevendo una buona bottiglia di vino? Per il cibo non possiamo farci nulla ma per la parte alcolica qualche consiglio lo abbiamo. Qui troverete le nostre scelte (con i più recenti assaggi) per i vini bianchi e le bollicine, mentre qui troverete quelle per i rossi e i rosé. Sperando che noi tutti si possa trascorrere ore di pace e felicità all’insegna della buona tavola. Auguri di buon Ferragosto a tutti.
Fonte: Avvinando – Tgcom24.
Calano le vendite di vino nella grande distribuzione.
I dati dell’analisi Iri spiegano come le vendite nel settore totalizzano 1,3 miliardi di euro, rispetto ai 1,4 miliardi del semestre 2021, con una flessione pari quasi all’8%. “Sembrano lontani i tempi in cui – in piena pandemia – la Grande distribuzione organizzata riusciva a tenere le vendite di vino a galla, offrendo un ombrello sotto cui ripararsi alle cantine che, all’improvviso, si erano ritrovate con enoteche e ristoranti chiusi. Oggi, a soli due anni di distanza, le parti sembrano essersi invertite, in Italia come all’estero”, scrive il Tre Bicchieri, settimanale del Gambero Rosso, in merito alle vendite del vino nel settore della Grande distribuzione organizzata. In dati assoluti, secondo i parametri Iri, l’istituto leader nelle ricerche di mercato, analisi, insight e piattaforme tecnologiche di supporto alla crescita delle aziende del largo consumo, “nel primo semestre 2022, le vendite complessive di vino in Gdo totalizzano 1,3 miliardi di euro, rispetto ai 1,4 miliardi del semestre 2021, con una flessione di quasi l’8%.
Fonte: AGI.
Il boom del vino del cambiamento… climatico: lo spumante inglese sostituirà lo champagne?
Sotto il sole di questa lunga calda estate, l’uva dei vigneti del Regno Unito sta maturando più velocemente che mai. Ma non è un male, anzi. Con le previsioni di estati sempre più calde in futuro, i viticoltori britannici ritengono di poter continuare a produrre buoni vini e spumanti e di potersi addirittura espandere. Secondo gli esperti, è il momento giusto per investire. Spiega il professor Stephen Dorling, della Scuola di Scienze Ambientali dell’Università di East Anglia:
“Il nostro lavoro ha preso in considerazione anche la famosa regione vinicola della Borgogna, in Francia e ha analizzato le somiglianze e il modo in cui il clima qui nel Regno Unito potrebbe evolvere per adattarsi al clima della Borgogna. Queste proiezioni ci dimostrano che il nostro clima sta diventando sempre più adatto alla produzione di vino rosso fermo”.
Fonte: Euronews.
30 Rosati da mettere in fresco per Ferragosto e non solo!
Ormai è nota la mia passione incondizionata per il mondo dei vini rosati, tanto bistrattato in passato quanto in costante crescita in termini di produzione e qualità, ergo di attenzione, in Italia. Un’Italia in cui sembra che, finalmente, rosati siano riusciti a scrollarsi di dosso, almeno in parte, la polvere di retaggi culturali tutti nostrani che portavano alcuni a definirlo addirittura un “non vino” o, comunque, un prodotto di second’ordine! Una categoria, a mio modo di vedere, che meritava alcuni dei pregiudizi maturati in tempi in cui il Rosato – da salasso – era davvero visto da molti produttori come il risultato della necessità di concentrazione delle basi in rosso. Dopotutto è proprio così che i rosati nascono in Puglia, quando le basi, probabilmente di Primitivo e Negroamaro, venivano salassate prima di essere spedire in cisterne al nord, dove andavano a “conciare” i più esili e scarichi vini di alcuni dei più noti areali vitivinicoli italiani e francesi.
Fonte: Wine Blog Roll.
Vino e BBQ: l’abbinamento perfetto per Ferragosto.
Che sia classico, vegetariano o di pesce, non è importante. Per il perfetto barbecue di Ferragosto ci vuole la giusta bottiglia di vino. Qualche amico, del buon cibo, aria e luce estive che rallegrano e ci portano a stare all’aperto, se poi ci mettiamo che è Ferragosto beh, un buon barbecue è sicuramente la soluzione migliore per godersi la giornata al meglio e in compagnia! Ma per rendere il tutto ancora più appagante serve anche la giusta bottiglia di vino da abbinare alla nostra grigliata. E si sa, in ogni gruppo di amici c’è l’esperto fuochista, il cuoco che sa come condire e speziare il cibo al punto giusto, ma serve anche l’esperto di vino. Se questo ruolo fosse libero, correte e fatelo vostro, perché vi diamo qualche consiglio per abbinare la giusta bottiglia al vostro barbecue e rendere questo Ferragosto un momento gustoso da veri gourmet.
Fonte: Adnkronos.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.
A risentirci a domani.