rassegna stampa del vino di maercoledì 5 ottobre 2022!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di mercoledì 5 ottobre 2022!

Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.

Frescobaldi a passo di carica.
Il presidente Lamberto Frescobaldi: domanda robusta, la gente vuole dimenticare il passato Frescobaldi a passo di carica Nei primi 9 mesi dell’anno le vendite di vino oltre il +20%. Di Emanuele Scarci Frescobaldi a passo di carica. Nei primi 9 mesi dell’anno le vendite corrono di oltre il 20%, “ma sarà impossibile mantenere questo ritmo di crescita fino alla conclusione del 2021”, frena il presidente Lamberto Frescobaldi. “Nelle nostre cantine il vino scarseggia, abbiamo venduto quasi tutto”. Poi l’imprenditore lamenta che l’Igt Toscana “Giramonte è finito, il Brunello è agli sgoccioli e di Chianti Classico ce n’è davvero poco. Cos’è successo? La domanda rimane sostenuta sia in Italia che all’estero, la gente ha voglia di dimenticare il brutto periodo passato”.

Fonte: Italia Oggi.

Nuovo polo del vino Argea, investiti 50 mln.
Clessidra Private Equity serra le fila e costituisce il nuovo polo del vino Argea con l’ambizione della leadership. Sul piatto 50 milioni di investimenti che serviranno per lo sviluppo degli asset in portafoglio più quelli necessari per nuove acquisizioni. Argea dichiara di `nascere grande e intende crescere ancora, sia in maniera organica sia per acquisizioni “. Infatti la holding nata dall’integrazione di Botter e Mondodelvino, avrebbe nel mirino, a breve, almeno un’acquisizione, forse due. A Italia Oggi risulta che quella certa sia localizzata in Abruzzo, un brand e una cantina di tradizione familiare. «Al momento non ci sono indicazioni precise», frena Enrico Gobino, direttore marketing di Argea, «anche se le cose si comunicano dopo che si realizzano.

Fonte: Italia Oggi.

Di Vino.
Lugana per i bianchi (+54%), il Primitivo di Manduria peri rossi (+65%), il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore per gli spumanti (+6%) e il Salento Igt per i rosati (+86%). Sono questi i vini a denominazione cresciuti di più nel 2021 nella propria categoria nelle vendite online di Vino.com. A dirlo sono i dati dell’Osservatorio nato dalla partnership tra Nomisma Wine Monitor e Vino.com. A trainare sono soprattutto gli uomini che hanno acquistato oltre l’80% delle bottiglie, con la Generazione X che rappresenta la fascia prevalente di acquisto. Gli under 40 preferiscono il Primitivo di Manduria, mentre i baby boomer vanno sul Lugana. La Lombardia, 25%, è la prima regione di acquisto.

Fonte: Italia Oggi.

Lusso, Lvmh il top pick degli analisti.
Le stime di consenso di Bloomberg indicano ricavi a 18,6 miliardi nel terzo trimestre. Superiori le attese di Mediobanca a 18,8 miliardi di euro. Secondo BofA il business Wines e spirits genererà 10 miliardi entro il 2027. Non mostra segni di rallentamento la corsa di Lvmh, che per gli analisti continua a confermarsi il campione del lusso. Malgrado la visione generalmente ribassista sui beni di consumo europei, gli esperti rimangono infatti rialzisti sul settore dell’alto di gamma e sono pronti a scommettere sul colosso francese in vista dei risultati finanziari che saranno divulgati 1’11 ottobre. Le stime di consenso di Bloomberg indicano un fatturato di 18,59 miliardi di euro nel terzo trimestre 2022, ma ancora superiori sono quelle di Mediobanca, i cui esperti prevedono ricavi consolidati pari a 18,8 miliardi (+21% anno su anno, +14% organico e 7% di effetto fx positivo).

Fonte: MF Fashion.

Il polo del vino di Clessidra pronto a rilevare le cantine Cdz.
Acquisto in vista per Argea, nata dall’unione di Botter e Mondodelvino Il private equity Clessidra è pronto ad allargare il perimetro del gruppo Argea, il nuovo polo del vino nato negli scorsi giorni dall’integrazione di Botter e Mondodelvino, entrambe società del portafoglio del fondo Clessidra Capital Partners 3. Secondo indiscrezioni, il gruppo finanziario guidato da Andrea Ottaviano, sarebbe infatti in trattativa per acquisire Cdz Vini, azienda piemontese di Calamandrana, nel cuore del Monferrato, nota per la produzione di Moscato d’Asti e di Barolo oltre che di altri vini.

Fonte: Sole 24 Ore.

Il vino di D’Alema vale 150 mila ? – Tutto il vino di D’Alema vale solo 150 mila euro.
La Silk Road Wines che produce e commercializza i vini di Massimo D’Alema vale in tutto 150 mila euro. La valutazione complessiva arriva dall’operazione che ha visto l’ex Ds rilevare i115%. a pagina 9 Affare Tutto il vino di D’Alema vale solo 15o mila euro L’ex segretario Ds ha rilevato il 15% per 22 mila e 500 euro OSCAR FENBICH • Tutto il vino di D’Alema? Vale 150 mila euro. Almeno questo è il valore societario che esce da un atto recentissimo di cessione quote della Silk Road Wines (“Vini della strada della seta” dall’inglese), costituita nel 2019 e che produce e commercializza vini dell’ex segretario Ds.

Fonte: Verita’&Affari.

Vino, in 20 anni meno aziende ma cresce area vigne.
In vent’anni Le aziende vitivinicole del nostro Paese si sono ridotte di oltre 500 mila unità, mala superficie vitata ha tenuto (-11%, con -1% nell’ultimo decennio) e le 255 mila aziende rimaste sono oggi più strutturate. Lo rileva l’Osservatorio di Unione italiana vini (Uiv).

Fonte: Metropolis.

Sagra del vino tipo romagnolo cotignola, da domani a domenica.
Si accendono i riflettori sulla tradizionale Sagra del vino tipico romagnolo, che giunge quest’anno alla sua 60a edizione. La festa è in programma da domani a domenica nel centro storico. A far da cornice alla manifestazione, che si contraddistingue da sempre per l’ottimo vino e per le peculiarità gastronomiche, ci saranno proposte ludiche, artistiche e culturali: mostre fotografiche e d’arte, laboratori e letture per bambini, mercatino e hobbisti. Lo stand gastronomico apre ogni sera alle 19 (la domenica anche a pranzo). Inoltre, ogni sera dalle 21 piazza Vittorio Emanuele II ospiterà uno spettacolo di musica.

Fonte: Corriere Romagna di Ravenna Faenza-Lugo e Imola.

Morsi, sorsi, percorsi A fare da guida sono i sommelier.
A Poggio Renatico torna l’evento «Morsi, sorsi e percorsi» organizzato dalle attività. Si tratta di un tour sensoriale enogastronomico guidato da sommelier, per degustare vini e sapori del territorio ospitati dalle attività commerciali della cittadina. Questa seconda edizione si svolgerà in due turni, il primo alle 15,30 e il secondo alle 17:30. II ritrovo è 30 minuti prima dell’orario scelto, alla piazza di Poggio Renatico. SI tratta di un evento gratuito con iscrizione obbligatoria perché i posti sono limitati.

Fonte: Resto del Carlino Ferrara.

Aperto C’Uvè, locale per i vini.
In viale Risorgimento vendita e degustazione Progetto di Caviro. Ha aperto ieri in viale Risorgimento 105 C’uvè – Vini e Affini, negozio di esposizione, vendita e assaggio di vini, curato da Caviro. All’interno si può acquistare un’ampia selezione dei più rinomati vini italiani (e non solo) scelti dalla nota cantina romagnola. Si punta sulla coesistenza di due anime all’interno di un unico spazio: l’acquisto del vino sul posto, con una grande scelta di bottiglie del territorio ma anche da tutta Italia, selezionate accuratamente da Caviro e la possibilità, se lo si desidera, di gustarlo all’interno del locale e portare via quello che rimane, in quanto sono disponibili tappi ‘brandizzati’ per rendere l’asporto semplice e veloce.

Fonte: Resto del Carlino Forlì.

I vini forlivesi nel mondo La scommessa di Argea – Argea sfida i mercati E valorizza le uve forlivesi.
Il nuovo polo del vino ha un obiettivo: portare il made in Italy nel mondo Tra le cantine ci sono anche Poderi dal Nespoli e il marchio Mondodelvino. L’AD MASSIMO ROMANO «Tramite il nostro piano industriale ambiamo a creare uno sviluppo etico e sostenibile» Argea (arte e terra) è il nuovo polo del vino italiano per affrontare la sfida del mercato globale e portare il made in Italy nel mondo nel rispetto dei più alti standard di qualità e sostenibilità. Sono sei le sedi produttive del gruppo in quattro regioni (tra cui la val Bidente), ricavi consolidati di circa 420 milioni di euro nel 2021, un piano di investimenti per circa 50 milioni di euro, export in 85 Paesi per il 95% del fatturato.

Fonte: Resto del Carlino Forlì.

In Friuli non solo bianchi: il rilancio del Pignolo passa per il premio di miglior rosso italiano.
L’attestato della guida 2023 di Cernilli al Breg Collio 2007 di Gravner La riscoperta del vino di nicchia si deve al divulgatore Ben Little In Friuli non solo bianchi: il rilancio del Pignolo passa per il premio di miglior rosso italiano. Il vigneto Friuli è conosciuto nel mondo per i suoi grandi vini bianchi. Tanto che una delle maggiori guide del settore enologico, come quella del Gambero rosso appena pubblicata, anche quest’anno ha dato il punteggio massimo a 26 bianchi di Collio, Colli orientali, Isonzo e Grave. Ma c’è invece chi va controcorrente, perchè premia, addirittura come miglior vino rosso italiano del 2023, nientemeno che un Pignolo, vitigno autoctono di nicchia, che solo pochi produttori mettono in bottiglia.

Fonte: Messaggero Veneto.

Dove vai, brindi.
Un lunghissimo brindisi per celebrare il mondo del vino. Da sabato 8 a domenica i6 la «Milano Wine Week» trasforma la città in una grande enoteca diffusa, con eventi per appassionati ed esperti. Per la quinta edizione della manifestazione tante conferme e qualche novità: se il quartier generale resta Palazzo Boyara (corso Venezia 51), con gli appuntamenti per gli operatori, gli amanti del vino trovano la loro casa a Palazzo Serbelloni (c.so Venezia 16, dal 9 al 16, ore u-21). Qui sono concentrati i workshop per il pubblico, qui c’è l’enoteca dove scoprire e assaggiare un’ampia gamma di referenze; qui c’è «Casa Mipaaf» del ministero delle Politiche agricole; qui c’è la «Wine Escape Room» in collaborazione con Winelivery (io/18 euro)….

Fonte: Corriere della Sera Vivi Milano.

ENOLOGIA Quel vino di Domaso.
Ho trovato in un mio vecchio appunto de11976, un elenco delle varietà di vitigni in uso a suo tempo a Domaso, per il famoso vino localmente chiamato “Scarpapata”. Si tratta della Tamula, Carulada, Barlera, Merlot, Grassera, Chiavennasca, Berzamin, Sangiovese, Curvina, Verdesa, vitigni tutti coltivati in loco. A causa di queste sue componenti il vino risultava torbido, un poco agro, conteneva anche ul “Turciadigh” ma era la sua caratteristica e risultava molto apprezzato dai “cumàsch”, poi era anche diuretico. Attendo un commento dal prof. Miglio.

Fonte: Provincia Como.

Energia alle stelle, imprenditori alla canna del gas. Male anche il comparto vitivinicolo, De Leonardis Non conviene più coltivare l’uva”.
A causa dell’emergenza energetica scaturita dal conflitto Russia-Ucraina, i costi di produzione sono schizzati investendo l’intera filiera e facendo aumentare il prezzo del prodotto finale Un prodotto che costa al consumatore 10, in questo momento, ne costa circa 30 all’azienda di trasformazione di Mauro Pitullo Rincari, rincari e ancora rincari. Negli ultimi tre mesi dell’anno i prezzi dell’energia elettrica in regime di tutela sono cresciuti del 59% rispetto al trimestre precedente. È quanto emerge dai nuovi dati dell’Autorità per l’energia che fanno preoccupare anche per il futuro: nel 2023 potremmo pagare bollette per luce e gas per un totale di 4.500 euro.

Fonte: L’Attacco.

Vino di Rufina, rush finale «Sarà un’annata ottima».
La pioggia di fine estate ha salvato una stagione che sembrava compromessa «Forse la quantità stavolta non sarà eccelsa ma contiamo molto sulla qualità». «Risultato molto buono non solo per zucchero e acidità, ma soprattutto in merito ai polifenoli». Gli amanti del vino possono tirare un sospiro di sollievo. Dalle parti del Chianti Rufina il lavoro è in corso per realizzare una produzione 2022 che – dalle previsioni – è attesa di ottimo livello. La conferma arriva da Federico Giuntini, presidente del Consorzio Chianti Rufina, realtà che da sempre produce l’eccellenza del vino della Valdisieve, curandone la promozione sui mercati sia italiano che internazionale. «Sarà una vendemmia di grande qualità – conferma Giuntini.

Fonte: Nazione Firenze.

E anche il Chianti classico tira un sospiro di sollievo.
Ansia per la combinazione tra siccità e super grandinate: la vendemmia è salva Ma c’è chi l’ha anticipata. Per settimane nelle aziende agricole si era atteso l’arrivo della pioggia a rinvigorire la vigna e permettere lo sviluppo degli acini, in un’estate all’insegna della siccità che sembrava non lasciare spazio a speranze. Poi, finalmente, l’arrivo della pioggia il 15 agosto, ma estremamente copiosa e distruttiva: le conseguenze della grandinata di quel nubifragio aveva allarmato non poco gli agricoltori. In questi giorni di vendemmia, nelle terre del Chianti Classico, è arrivato il momento di valutare pro e contro di oscillazioni atmosferiche tanto estreme: «Gli eventi non hanno inciso sull’andamento della denominazione – spiega Giovanni Manetti, presidente del Consorzio Vino Chianti Classico”.

Fonte: Nazione Firenze.

Masterclass di vino e altri 40 eventi Così ogni eccellenza ha la sua storia.
Fra tour guidati e showcooking: un viaggio fra curiosità e… assaggi. II Pisa FoodeWine mette insieme un ricco calendario con più di 40 eventi tra masterclass di vino, masterclass di cioccolato, laboratori di liquori, showcooking, tour guidati di vini, salumi, formaggi e olio guidati da grandi esperti e tanto altro: un’esperienza a tutto tondo con assaggi impreziositi da racconti e curiosità sulla storia dei prodotti, le caratteristiche organolettiche e tanti piccoli segreti del processo di trasformazione per rendere unico il vostro viaggio. Ben 85 espositori in rappresentanza di 76 produttori, 30 cantine vinicole e 120 etichette.

Fonte: Nazione La Grande Costa Pisa-Livorno-Grosseto.

Trentodoc, partenza col botto Degustazioni quasi sold-out.
La prima edizione del Festival già un successo. Laboratori e cene a tema. Mancano pochi giorni al via della prima edizione del Trentodoc Festival (7-9 ottobre), la festa delle bollicine di montagna, prodotto ormai simbolo della produzione enologica trentina. II quartier generale del Festival sarà a Trento dove sono in programma incontri dedicati al vino, agli abbinamenti gastronomici migliori e alle storie suggestive che ruotano attorno alle realtà vitivinicole. Anche il Castello del Buonconsiglio aprirà le proprie porte per offrire aperitivi, degustazioni e tanta musica, il 6 e 9 ottobre. Dalle i8 alle 24 saranno proposte in accompagnamento ad abbinamenti gastronomici.

Fonte: Corriere del Trentino.

Ben 220 etichette per un fatturato di 150 milioni di euro.
II Trentodoc è una realtà ormai importante per il tessuto economico della provincia, basta scorrere i numeri: 64 case spumantistiche per un totale di 220 etichette, un fatturato 2021 di 150 milioni di euro e 12 milioni di bottiglie vendute. La crescita rispetto all’anno precedente è del 40% e del 23% in confronto al 2019. Un risultato frutto della sinergia fra gli investimenti degli imprenditori locali e quelle del sistema trentino. La crescita esponenziale a valore e a misura -vissuta dal Trentodoc testimonia la bontà di un lavoro che scava in profondità alle radici del terroir per offrire al mercato un prodotto dalle caratteristiche uniche. Quanto ai mercati, a trainare le vendite c’è in primis l’Italia, con il Trentino capofila dei consumi.

Fonte: Corriere del Trentino.

Gli autori: «Un lavoro complesso che fa scoprire i gusti e le nuove tendenze» – I rossi guidano la carica dei migliori trecento.
n attesa della presentazione del volume edito da Athesis, che si svolgerà il 13 ottobre al Teatro Nuovo, la rosa si riduce in vista della scelta finale I rossi guidano la carica dei migliori trecento Dopo i panel alla cieca di Fiorini, Scandogliero e Boninsegna, restano in gara tutte le tipologie ma le più numerose sono quelle della Valpolicella 11 premio in ricordo di Luciano Piona: il vino scelto assieme ai familiari dello storico presidente Francsco Scuderi. Ultimo appuntamento con gli inserti che accompagnano l’uscita de «La Guida ai Vini di Verona 2023 – Top 100», il volume edito da Athesis che sarà presentato giovedì 13 ottobre al Teatro Nuovo di Verona. Dei 1.481 vini degustati dai sommelier Enrico Fiorini, Gianluca Boninsegna e Marco Scandogliero, ne sono rimasti in gara trecento

Fonte: Arena Guida ai vini.

Gli enti di tutela: «Raccolta 2022 qualità molto elevata e i vini saranno longevi» – I Consorzi: «Sarà un’ottima vendemmia».
PREVISIONI SUL 2022 I presidenti di Valpolicella, Bardolino, Chiaretto e Arcole si aspettano una qualità decisamente elevata per la raccolta delle uve di questa annata I Consorzi: «Sarà un’ottima vendemmia» Marchesini: «Le piogge di agosto hanno ridato vigore alle piante». Cristoforetti: «Vini di carattere con buona longevità». Faedo: «L’uva ha risposto bene al clima» Sul piano fitosanitario uve in ottimo stato, con una buona fase finale della maturazione •S Come sarà la vendemmia 2022 per le principali zone veronesi a bacca rossa, Valpolicella, Bardolino e Chiaretto? A raccontarlo sono direttamente i presidenti dei Consorzi che, settimana dopo settimana, seguono l’evolversi di uno dei momenti più importanti dell’anno per ogni produttore, la raccolta delle uve.

Fonte: Arena Guida ai vini.

Vino, parte dalle etichette il nuovo corso della cantina Ruffino.
Prende il via il nuovo corso di Ruffino, la storica azienda vitivinicola di Pontassieve (Firenze). Ad annunciarlo, con il claim “Il futuro è di chi lo ha cominciato, il futuro inizia oggi”, è stato il presidente e amministratore delegato, Sandro Sartor, nel corso di un evento organizzato a Villa Necchi Campiglio a Milano, dedicato al rinnovamento delle etichette nel percorso di restyling complessivo del logo e di tutti i vini dell’azienda, primo tra tutti il “Chianti Classico Riserva Ducale Oro Gran Selezione”. E a questo vino simbolo della cantina toscana, uno dei suoi “fine wines” esportati in tutto il mondo, è stata dedicata una storica “verticale” con annate dal 1977 al 2018, condotta dal “wine writer” Filippo Bartolotta, affiancato dall’enologo di Ruffino, Gabriele Tacconi.

Fonte: Askanews.

Bollette choc in Oltrepò. Cantina Torrevilla: “Numeri allarmanti, rincari del 500%”.
La richiesta del presidente Massimo Barbieri è quella di avere risposte concrete e veloci da parte delle istituzioni, in un territorio agricolo complesso e instabile come quello Pavese. Massimo Barbieri, presidente della cantina Torrevilla, società cooperativa con sede in Oltrepò Pavese, lancia un appello perché, bilancio alla mano, l’azienda ha registrato un aumento del 500% in bolletta. Un numero da capogiro che mette a dura prova la cantina ma che dimostra quanto il comparto viticolo sia strettamente assoggettato alla situazione economica generale. Per questo il comparto vitivinicolo aspetta risposte incisive per quanto riguarda temi attuali come la crisi delle materie prime e i rincari riguardanti l’energia, risposte che il settore si aspetta di ricevere dal prossimo governo, ora in fase di formazione. Cantina Torrevilla, come scritto, ha già registrato un aumento del 500% in bolletta

Fonte: Italia a Tavola.

Vino poco bevibile, 5 indizi che te lo faranno capire all’istante.
Quando si organizza una cena a casa non può mancare una buona bottiglia di vino. Spesso, se non si è sommelier, bisogna affidarsi al caso sperando che la bottiglia aperta abbia un sapore gradevole e piaccia ai commensali. Se in materia si è ignoranti però non è un problema. Infatti per capire se il vino ci sono 5 indizi che vi faranno capire subito se la bottiglia da voi scelta e il suo contenuto sono ancora buoni.

Fonte: Orizzonte Energia.

Australia: entro il 2026 salirà la spesa pro-capite in vino, svolta sulla qualità.
Il mercato del vino australiano crescerà da 9,8 miliardi di dollari (7,4 miliardi di dollari Us) nel 2021 a 12,2 miliardi di dollari australiani (9,1 miliardi di dollari Us) entro il 2026, registrando un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 4,6% nel periodo 2021-2026, secondo GlobalData, società leader nel settore dei dati e delle analisi. Il rapporto di GlobalData, “Australia Wine – Market Assessment and Forecasts to 2026”, rivela che la crescita del mercato sarà trainata principalmente dalla categoria dei vini fortificati, che è destinata a registrare un CAGR del 5,7% nel periodo 2021-2026. La categoria sarà seguita dal vino fermo con un CAGR del 4,6% e dal vino spumante con un CAGR del 3,9% nel periodo di previsione.

Fonte: Federvini.

Vino, Uiv: in venti anni cala il numero di aziende, ma sono più strutturate.
Cresce la superficie media per impresa, con un aumento del 174%. Le elaborazioni dell’osservatorio di Unione italiana vini sul censimento Istat. In vent’anni le aziende vitivinicole del nostro Paese si sono ridotte di oltre 500 mila unità, ma la superficie vitata ha tenuto (-11%, con -1% nell’ultimo decennio) e le 255 mila aziende rimaste (erano 791 mila nel 2000) sono oggi più strutturate, con una superficie media degli ettari vitati in crescita del 174%. Lo rileva l’Osservatorio di Unione italiana vini, che ha elaborato, con una verticale sul vino, l’ultimo censimento agricolo dell’Istat aggiornato al 2020. Una rivoluzione morfologica, necessaria secondo Uiv, del vigneto Italia e delle sue imprese che in 20 anni hanno incrementato il valore delle esportazioni del 165%, divenendo primo comparto agricolo nel commercio estero e tra i principali fautori del surplus commerciale del totale made in Italy, dove incide per quasi il 14%.

Fonte: la Repubblica.

Conto alla rovescia per Le Radici del Vino.
Tutto pronto per l’edizione 2022 de Le Radici del Vino, la grande vetrina della filiera vitivinicola e fiera della viticoltura d’eccellenza che si terrà a Rauscedo di San Giorgio della Richinvelda (primo Comune delle Cooperative di Confcooperative a ricevere il titolo in Italia e membro delle Città del Vino). Dal 7 al 9 ottobre la manifestazione, che torna dopo due edizioni annullate a causa dell’emergenza sanitaria, proporrà un ricco programma, con la fiera della viticoltura d’eccellenza, eventi per famiglie e culturali, la piazza dei sapori, mostra artigiana, convegni e approfondimenti per addetti ai lavori, intrattenimento, sport e degustazioni rivolti a tutti.

Fonte: Il Friuli.

Il vino non è solo buono, può fare ripartire l’Italia.
Il vino è una delle bevande più buone che ci siano in Italia. Può piacere o non piacere, questo dipende dai gusti. Ma è uno dei marchi di fabbrica del nostro paese che, per anni, abbiamo erroneamente e brutalmente trascurato. Oggi, però, è tutta un’altra musica perché finalmente si è capito che con il vino ci si può…mangiare! Ovviamente, nel senso che può generare reddito pro capite e far ripartire il nostro paese dopo questi anni bui.

Fonte: Si24.

Vino, Sartor (Ruffino): 2022 a livelli pre-Covid, entro 2024 100% bio.
“La crisi sta arrivando quasi ovunque e i mesi che ci aspettano non saranno facili. Noi siamo ovunque posizionati su una fascia di prezzo alta, quindi meno soggetta ai cicli economici, ma se nei prossimi mesi prima di chiudere l’esercizio, riusciamo a fare i numeri dello scorso anno mi ritengo fortunato”. Lo ha detto il presidente e amministratore delegato di Ruffino, Sandro Sartor, che askanews ha incontrato a Milano nel corso dell’evento di presentazione della rinnovata etichetta della “Riserva Ducale Oro”, nell’ambito del restyling complessivo del logo e di tutti i vini dell’azienda.

Fonte: Askanews.

Champagne Experience 2022, +16% numero maison partecipanti.
Saranno 141 le maison partecipanti alla quinta edizione di Champagne Experience, l’ormai tradizionale appuntamento modenese dedicato alle nobili bollicine francesi in programma domenica 16 e lunedì 17 ottobre. La kermesse è organizzata da Società Excellence, realtà che riunisce 21 tra i maggiori importatori e distributori italiani di vini e distillati d’eccellenza. Per due giorni i padiglioni di ModenaFiere vedranno affiancati i produttori e i loro importatori in Italia ospitando un grande banco di assaggio con più di 800 vini di 141 aziende di champagne tra storiche Maison e piccoli vigneron, pronto ad accogliere professionisti del mondo Horeca e appassionati.

Fonte: ANSA.it.

Caro bollette, a rischio il vino siciliano.
L’allarme arriva da Flora Mondello, titolare dell’azienda vinicola Gaglio Vignaioli e presidente del Consorzio del Mamertino . Il settore vinicolo è infatti quello più a rischio con il costo dell’energia alle stelle. “Subito il tetto al prezzo del gas“, dice la rappresentante del consorzio costruito intorno al vitigno di pregio siciliano, che contribuisce a costruire il brand Sicilia nel mondo.

Fonte: Tempostretto.

Vino: negli ultimi vent’anni il numero di aziende è calato di oltre 500 mila.
In appena vent’anni l’Italia ha perso oltre 500 aziende vitivinicole, mentre le restanti hanno cominciato a strutturarsi sempre di più. In appena un ventennio il nostro caro vecchio Stivale ha sanguinato oltre 500 mila aziende vitivinicole, anche se le superstiti (circa 255 mila) risultano ben più strutturate, con una superficie media degli ettari vitati in crescita del 174%. Si tratta di quanto rilevato dall’Osservatorio di Unione italiana vini sulla base del più recente censimento agricolo dell’Istat aggiornato al 2020, che di fatto restituisce una fotografia del mondo del vino allineata con quella, più generale, dell’intero settore primario – un numero sempre minore di aziende, con le piccole che di fatto diventano mangime e carburante per quelle più grandi.

Fonte: Dissapore.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup

A risentirci a domani.