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Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di martedì 9 agosto 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.
«Paga o brucio tutte le vigne» Ricatto (fallito) ai nobili del vino.
Informatico nei guai Sassicaia I famosi filari di Bolgheri «Paga o brucio tutte le vigne» Ricatto (fallito) ai nobili del vino I messaggi minatori e rigorosamente anonimi arrivavano via mail ai marchesi Incisa della Rocchetta, produttori del vino Sassicaia, quasi tutti i giorni. Con minacce gravissime («bruceremo i vigneti, colpiremo tutti i vostri tesori») accompagnate da una richiesta di i5o mila euro come «pizzo» per salvare il patrimonio. Soldi da pagare in bitcoin con la copertura della blockchain, l’inviolabile sistema informatico che, per l’estorsore, dava garanzie di non essere identificato. Un tentativo di estorsione durato cinque mesi e che si è concluso con la denuncia di un 47enne di Trieste, professione informatico, che pare si fosse specializzato nell’inviare messaggi al più importanti produttori di vino e altre società.
Fonte: Corriere della Sera.
La vendemmia parte in anticipo – Via alla vendemmia tra caldo e siccità.
La qualità resta alta ma produzione in calo. Via alla vendemmia tra caldo e siccità Produzione in calo del 15% ma la qualità resta alta. I vigneti quest’anno sono stati messi a dura prova da nottate con afa e temperature minime sempre molto alte • Caldo e siccità fanno giocare d’anticipo la vendemmia in Puglia, al via ieri con almeno sette giorni di anticipo rispetto allo scorso anno. Gli esperti prevedono una produzione in calo almeno del 15% a livello regionale con i vigneti messi a dura prova anche da nottate con afa e temperature minime sempre molto alte che non hanno permesso ai grappoli di prendere un po’ di “respiro” climatico con il tradizionale sbalzo termico. Ieri Coldiretti Puglia ha diffuso un report in occasione dell’avvio della vendemmia.
Fonte: Gazzetta del Mezzogiorno.
Intervista a Mauro Di Maggio – «Si tratta pur sempre di un momento benedetto nel quale sono racchiusi tutti i sogni e le attese».
Il manager Mauro Di Maggio: «Ci sono le condizioni per fare del 2022 una delle annate mígliori. Nel Salento così vocato alla produzione di frutta, e uva in particolar modo, si può dire che le condizioni fitosanitarie sono eccellenti» • Giorni cruciali per il settore vitivinicolo. Se in alcune zone d’Italia la vendemmia è già in corso, eventuali piogge entro Ferragosto potrebbero essere decisive per definire l’annata 2022: siamo nel momento dell’ultima maturazione delle uve, che hanno sofferto l’estrema siccità della stagione. Dal 2003, l’annata che ha segnato la svolta climatica con conseguenze evidenti sulle produzioni, l’intero settore e il suo indotto investono affinché il comparto vitivinicolo possa affrontare senza gravi conseguenze gli effetti del cambiamento climatico. Quindi, anche di fronte a stagioni difficili come quella in corso, la qualità non sarebbe in discussione.
Fonte: Gazzetta del Mezzogiorno.
Un vitigno del Sud per un grande bianco di Toscana.
Si è discusso molto anche in ragione degli studi di un eminente ampelografo come il professor Attilio Scienza se tra Aglianico e Sangiovese vi sia stretta parentela. È grato pensare che gli italici abbiano in questi due egregi vitigni purpurei una loro comunione. Mi ha offerto un moto di simpatia scoprire che in una delle più belle tenute fiorentine si coltivi un vitigno meridionalissimo, il Piano, per dotare questo pezzo di Toscana di una varietà bianca da annoverare tra i piacevoli stupori enoici. Perciò (panda mi è capitato di degustare questa produzione dei Collazzi ne sono stato lietissimo. Va detto che questa tenuta è uno dei gioielli della campagna fiorentina e i Marchi si avviano a festeggiarne il secolare possesso.
Fonte: La Verita’.
Sulla vendemmia l’incognita della siccità si prevede una contrazione del 10 per cento.
Le stime di Confagricoltura Sulla vendemmia l’incognita della siccità si prevede una contrazione del 10 per cento Vendemmia già iniziata in diverse regioni d’Italia con un quadro fitosanitario incoraggiante, ma con la piaga della siccità e l’incognita del maltempo. Perché, se ad oggi, la stima è di un calo generalizzato dei livelli quantitativi di almeno il 10%, più accentuato laddove ci sono state grandinate, eventuali piogge entro Ferragosto potrebbero essere decisive per definire l’annata 2022. Quanto alla qualità, mai come quest’anno si conferma determinante l’attenta gestione agronomica del vigneto. La raccolta delle uve tuttavia non è ancora finita, ma Confagricoltura prova a tirare le somme e a fare una prima stima.
Fonte: Mattino.
Il Sauvignon che profuma di Storia.
Cerveteri e l’antico porto di Pyrgi sulla costa tirrenica, una zona esposta al mite clima marino e caratterizzata da un ricco suolo di natura vulcanica. Qui si respira un’atmosfera antica, tutto profuma di storia, tradizione e antichi miti. La produzione si attesta su un ottimo livello qualitativo, con vini dallo stile rigoroso e territoriale ma anche eleganti e piacevoli. Il Sauvignon Flere, dal nome di un nume etrusco o forse di origine latina, ispirato alle “lacrime” della vite dopo la potatura, nel calice appare luminoso con intensi riflessi verdolini. Una nuance di salvia apre la strada a note di erba tagliata e biancospino, poi cenni di agrumi e spunti minerali.
Fonte: Messaggero.
Il ponentino regala cenni di frutta matura.
Sette ettari di vigneti a due chilometri dal mare, Ira i rilievi vulcanici dei Monti Albani e quelli calcarei dei Monti Lepini, curati con passione dagli stessi proprietari. Le vigne godono di un’importante escursione termica oltre a beneficiare del “ponentino” che ne traversa i filari allevati a cordone speronato, garantendo una corretta ventilazione a prevenzione delle muffe. Si coltivano varietà internazionali ormai alloctone nel territorio, oltre ai tradizionali autoctoni a bacca bianca come Malvasia e Bellone, uve che stanno vivendo una sorta di rinascita, grazie a vinificazioni attente nel rispetto delle loro caratteristiche espressive.
Fonte: Messaggero.
Sassicaia: il brand da tutelare.
Uno dei vini più famosi al mondo torna nel mirino del crimine. Stavolta la tentata estorsione. E’ uno dei vini più famosi nel mondo, uno dei grandi marchi del “Made in Italy”. Un brand di grande valore economico che racchiude in un bicchiere sensazioni uniche, ma per questo spesso sotto l’attacco di falsari, truffatori e menti criminali. Il Sassicaia questa volta è finito nel mirino di un criminale informatico di Trieste che, utilizzando account farlocchi con base estera, ha inviato una serie di e-mail minatorie all’azienda Tenuta San Guido produttrice del vino più desiderato sul mercato. Nelle lettere si chiedeva il pagamento di 150mi1a euro in bitcoin per evitare che i vigneti di Bolgheri fossero dati alle fiamme.
Fonte: Nazione.
Ricatto al re del vino “Paga o ti bruciamo i vigneti del Sassicaia”.
«I soldi o bruciamo le vigne». Un’indagine dei carabinieri di Livorno ha messo fine al ricatto di un informatico di 47 anni nei confronti dell’azienda di proprietà della famiglia Incisa della Rocchetta, che produce il celebre vino Sassicaia a Bolgheri, in provincia di Livorno. L’uomo, residente a Trieste, avrebbe cercato di spillare all’azienda una piccola fortuna, 150 mila euro, tramite una serie di mail minatorie inviate una dopo l’altra nella scorsa primavera. Nei messaggi aveva indicato una procedura non tracciabile (attraverso siti internet) in cui fare transazioni per trasformare euro in valuta digitale Bitcoin, ma gli investigatori sono riusciti a risalire a lui con strumenti e tecniche altrettanto sofisticate. Alla fine è scattata la denuncia, con l’accusa di tentata estorsione, mentre ancora si lavora per stabilire il numero di aziende finite nella rete e per stabilire l’eventuale coinvolgimento di complici.
Fonte: Repubblica.
Borgo di Fossanova a Priverno. Venti cantine in degustazione all’evento «Vini d’Abbazia».
Venti cantine in degustazione all’evento «Vini d’Abbazia» … Dal 2 alo settembre nello scenario del Borgo di Fossanova a Priverno (Latina) si svolge la manifestazione «Vini d’Abbazia». All’evento parteciperanno oltre venti cantine selezionate con la collaborazione di Slow Wine. Alle degustazioni si alterneranno anche discussioni con approfondimenti storici.
Fonte: Tempo.
Serate romane di aperitivi in terrazza.
Guida ai locali con vista mozzafiato sui tetti della capitale Dal Palm Court dell’Hassler all’Adèle dello Splendide Royal. Davvero la Roma agostana è così noiosa, così invivibile, così poco attraente come tutti dicono? A ben vedere, la risposta è no, anzi. Con le sue splendide terrazze e i suoi giardini segreti, la Città Eterna ha infatti molto da offrire anche durante il periodo estivo, tra aperitivi in «alta quota» accarezzati dal Ponentino e drink serali da sorseggiare tra il fresco verdeggiante dei tanti garden nascosti qua e là nella Città. Ecco di seguito una piccola guida ai migliori locali della Roma estiva, dedicata a chi non può o non vuole fuggire al mare. Palm Court presso Hotel Hassler.
Fonte: Tempo.
Appuntamento. Il 2 e 3 settembre «Bolgheri DiVino» aperto al pubblico.
Il 12 e 3 settembre si fa festa con la 2° edizione di «Bolgheri DiVino», l’evento creato dei produttori del Consorzio dei vini di Bolgheri per celebrare il successo di un territorio unico. Bolgheri DiVino, l’evento che riunisce i produttori associati della DOC Bolgheri, quest’anno, si svilupperà – diversamente dalla versione precedente – con una formula più inclusiva. L’evento principale sarà invece da quest’anno aperto al pubblico, a pagamento. Sabato 3 settembre – dalle 11,30 alle 19 e domenica 4 settembre dalle 10 alle 18, si terrà la «Degustazione Diffusa» aperta al pubblico in due luoghi: il Castello della Gherardesca a Castagneto Carducci ed il Frantoio di Casa Carducci.
Fonte: Tempo.
Tentata truffa al Sassicaia Ma l’azienda non ci casca – Sventata truffa al Sassicaia.
Finge di appartenere a un’organizzazione criminale e tenta di estorcere 150mila euro all’azienda che produce il pregiato vino Sventata truffa al Sassicaia La casa vinicola denuncia le minacce ricevute: finisce nei guai un 47enne di Trieste Il pagamento Doveva essere eseguito attraverso una procedura non tracciabile con transazioni per trasformare i soldi in valuta digitale Bitcoin. Si finge appartenente a una feroce organizzazione criminale e pretende 150mila euro, altrimenti l’azienda vinicola che produce il celebre vino Sassicaia avrebbe subito gravi danni. Ma i proprietari della tenuta non si «bevono» la truffa e denunciano l’estorsione. A conclusione di indagini dirette dalla Procura di Livorno, i carabinieri del capoluogo labronico, hanno deferito alla Autorità Giudiziaria un cittadino italiano di 47 anni, residente a Trieste, ritenuto responsabile del reato di tentata estorsione ai danni dell’azienda di proprietà della famiglia Incisa della Bocchetta, che produce uno dei più importanti vini italiani, il Sassicaia, nella zona di Bolgheri nella provincia livornese.
Fonte: Tempo.
In 10mila alla mostra dei vini – Roseto, la mostra dei vini fa il tutto esaurito: ospiti e 10mila presenze.
Successo per la cinquantesima edizione della mostra di vini di Montepagano di Roseto con circa diecimila presenze nelle tre serate della manifestazione. La manifestazione è ripartita dopo due anni di restrizioni a causa del Covid. Tra gli ospiti anche il ministro del turismo Massimo Garavaglia. Roseto, la mostra dei vini fa il tutto esaurito: ospiti e 10mila presenze Successo per la cinquantesima edizione della rassegna di Montepagano Anche il ministro del turismo Garavaglia presente alla manifestazione. Successo per la cinquantesima edizione della mostra dei vini di Montepagano con circa 10mila presenze nelle tre serate della manifestazione.
Fonte: Centro Teramo.
Valli del ben vivere: percorso sensoriale tra i vini irpini.
Accanto alla Torre Normanna sagome e bersagli per provare il tiro istintivo guidati dagli arcieri d’esperienza della Compagnia “14 Reds” che in abiti medievali hanno contribuito a creare un’atmosfera d’altri tempi. D’altro canto il tiro con l’arco è stata la principale armadi difesa della casta dei guerrieri fino alla fine del Medioevo, successivamente è divenuto uno sport. Uno sport che consente di conciliare la socialità ed il contatto con la natura visto che si pratica per lo più nei boschi (nel caso dei 14 Reds presso il “Campo Azzurro” del “Macchio” di Grottaminarda). Naturalmente anche gli adulti hanno voluto cimentarsi con arco e frecce, compreso il sindaco di Bonito, Giuseppe De Pasquale ed i giornalisti presenti alla manifestazione.
Fonte: Roma.
Frutta bruciata, prati secchi e vendemmia anticipata «Mai raccolto così presto».
Frutta “ustionata” da temperature di 40 gradi, problemi nei pascoli che cambiano il paesaggio e lo trasformano in una steppa di erba gialla e secca per mancanza di acqua, fiumi arsi, pezzature minime nell’ortofrutta. In tutto il Faentino, a forte economia agricola, la situazione non è affatto felice e rispecchia l’andamento nazionale. La tropicalizzazione del clima produce effetti che possono essere compromettenti. Mentre (come spiegato in un articolo ieri su queste stesse colonne) la vendemmia parte in anticipo, è la Coldiretti a dipingere uno scenario generale di stremo nelle campagne con cali produttivi del 45% per il mais e i foraggi per l’alimentazione degli animali, del 20% per il latte nelle stalle, del 30% per il frumento duro per la pasta, di oltre un quinto delle produzione di frumento tenero, del 30% del riso, senza escludere in riviera le coltivazioni ittiche.
Fonte: Corriere Romagna di Ravenna Faenza-Lugo e Imola.
Vino e narrazione, con il festival Mosto un viaggio nel mondo senza confini.
“Come acqua che scorre” è il filo conduttore di quest’anno tra gli ospiti lo “Sherlock Holmes della natura”. Ha compiuto spedizioni epiche in solitaria in tutti e 5 i continenti documentate nei suoi libri imperdibili per gli amanti dell’avventura. La cantina Poderi dal Nespoli ospita la 6° edizione di “Mosto (il succo delle storie)”, il festival di narrazione nato nel 2017 dai valori condivisi tra il mondo del vino e del racconto. Ritorna il consueto appuntamento di fine estate in programma il 2, 3 e 4 settembre che questa volta si concentra sul tema dell’acqua. Dare valore alle iniziative che promuovono la socialità e il territorio di cui fa parte è da sempre uno degli obiettivi di Poderi dal Nespoli.
Fonte: Corriere Romagna Forli’-Cesena.
Promozione della Romagna Toscana: patto con San Marino.
Liviana Zanetti ha incontrato il segretario di Stato per il turismo per eventi congiunti. In veste di presidente dell’associazione dei 15 comuni per la promozione turistica della Romagna Toscana, Liviana Zanetti ha siglato un protocollo d’intesa con il segretario di Stato per il turismo di San Marino, Federico Pedini Amati, per lo sviluppo di azioni congiunte a promuovere i rispettivi territori, la cultura, gli eventi, l’enogastronomia e i percorsi green. L’ultimo incontro, una settimana fa in occasione del “Ttt The lovely places” a San Marino. «È stata una piacevole occasione per incontrare il ministro italiano al turismo, Massimo Garavaglia — dice Liviana Zanetti —, il quale ha spronato al lavoro di completamento del sistema pubblico-privato del prodotto turistico Romagna Toscana».
Fonte: Corriere Romagna Forli’-Cesena.
Con la siccità e il maltempo rischio -10%.
Vendemmia già iniziata in diverse regioni d’Italia con un quadro fitosanitario incoraggiante, ma con la piaga della siccità e l’incognita del maltempo. Perché, se ad oggi, la stima è di un calo generalizzato dei livelli quantitativi di almeno il 10%, più accentuato laddove ci sono state grandinate, eventuali piogge entro Ferragosto potrebbero essere decisive per definire l’annata 2022. Quanto alla qualità, mai come quest’anno si conferma determinante l’attenta gestione agronomica del vigneto. La raccolta delle uve tuttavia non è ancora finita, ma Confagricoltura prova a tirare le somme e a fare una prima stima.
Fonte: Gazzetta di Modena-Reggio-Nuova Ferrara.
Vendemmia, si teme una flessione fino al 25-30%.
Vigneti La raccolta inizierà in anticipo. Ma la collina piange Vendemmia, si teme una flessione fino al 25-30% Sofferenza Tutta la viticoltura è minacciata dalla carenza di acqua per le irrigazioni di soccorso e da fitopatie sempre più invasive. In Emilia-Romagna sarà vendemmia anticipata: si parte probabilmente già questa settima (domani secondo le previsioni). Ma si stima che allo stacco dei primi grappoli di uve precoci per le basi spumante, corrisponderà un calo del raccolto nelle aree collinari, dove risulta più difficile fare arrivare l’acqua. A soffrire è anche la restante viticoltura, minacciata dalla carenza della risorsa per le irrigazioni di soccorso e da fitopatie sempre più invasive.
Fonte: Gazzetta di Parma.
Cia Reggio: «Vendemmia anticipata e quantità di uve in calo fino al 20%».
Il presidente Catellani analizza l’andamento del settore vitivinicolo Reggio Emilia «Il caldo tropicale anticipa la vendemmia reggiana: si parte subito dopo Ferragosto». Parole di Lorenzo Catellani, presidente CIA Reggio, che conferma quanto affermato ieri sulla Gazzetta da tre agronomi di altrettante cooperative reggiane del nostro territorio. «L’annata era partita in ritardo a causa di alcune ondate di freddo primaverile – evidenzia Catellani – ma poi l’andamento climatico ha notevolmente accelerato i tempi tradizionali dei vitigni e sta portando a un consistente anticipo sull’avvio della vendemmia. Con le uve bianche si partirà infatti subito dopo Ferragosto: il territorio coinvolto è essenzialmente quello collinare. La vendemmia delle uve rosse, dalla Via Emilia fino al fiume Po, inizierà invece a fine agosto.
Fonte: Gazzetta di Reggio.
La vendemmia gioca d’anticipo – Poca pioggia, temperature roventi «Si vendemmia dopo Ferragosto».
La quantità sarà comunque inferiore di un 10% a causa dello stress subito dalle viti. Un imprenditore: «Acini piccoli per la siccità ma il vino sarà molto più buono». La Poca pioggia, temperature roventi «Si vendemmia dopo Ferragosto» Alcuni imprenditori vinicoli sono pronti ad andare a raccogliere i grappoli subito dopo la festività L’azienda Mattarelli: «Irrigazione a goccia per affrontare l’emergenza, le nostre viti reggono bene». Si annuncia un calo della produzione nella pianura padana del 10%, sarà più alta la gradazione alcolica. Poca acqua caduta dal cielo e temperature roventi. Gli scherzi del clima, che ha trasformato la Pianura Padana in una landa bruciata dal sole, pesano anche sui vigneti, settore di nicchia nella provincia che vanta comunque alcune eccellenze.
Fonte: Resto del Carlino Ferrara.
«Minore quantità nelle botti, ma il vino sarà certamente più buono».
Bertelli, produttore con l’azienda a Gavello «Maggiore concentrazione alcolica, più qualità». 1l colore rosso rubino del lambrusco dove meno te lo aspetti. Carlo Bertelli, socio della Coldiretti e consigliere del consorzio di bonifica Burana, lo produce in una località che si chiama ‘Fruttarola’ a Gavello, dove il comune di Bondeno confina con il territorio di Finale Emilia (provincia di Modena). A separare due province c’è un corso d’acqua, il canale Dogaro. «Già stiamo stimando di anticipare la vendemmia di almeno 15 giorni – spiega -, i grappoli si stanno avviando velocemente verso la maturazione. Sono stati giorni difficili per noi, la vite non è abituata a temperature così alte ed ha manifestato chiari segni di stress. La maturazione è stata segnata dalla siccità».
Fonte: Resto del Carlino Ferrara.
Vendemmia già in corso Volumi giù, più qualità – Vendemmia, qualità salva.
Annata 2022: prime indicazioni Vendemmia già in corso Volumi giù, più qualità – a pagina 4 Selenio Cecere Piogge entro Ferragosto potrebbero essere decisive per definire l’annata 2022: arrivano le prime indicazioni Vendemmia, qualità salva Si registra però un calo generalizzato dei livelli quantitativi di almeno il 10% più accentuato dove ci sono state grandinate: gestione vigneto determinante. Giorni cruciali per il settore vitivinicolo. Se in alcune zone d’Italia la vendemmia è già in corso, eventuali piogge entro Ferragosto potrebbero essere decisive per definire l’annata 2022: siamo nel momento dell’ultima maturazione delle uve, che hanno sofferto l’estrema siccità della stagione. Le prime considerazioni raccolte da Confagricoltura concordano su un calo generalizzato dei livelli quantitativi di almeno il 10%, più accentuato laddove ci sono state grandinate, mentre sulla qualità, mai come quest’anno si conferma determinante l’attenta gestione agronomica del vigneto.
Fonte: Corriere di Viterbo.
Al Divino etrusco 38 aziende con 76 diverse etichette.
Quasi completato il programma della manifestazione che per due fine settimana animerà la città e il Lido. Si parte il 19 Al Divino etrusco 38 aziende con 76 diverse etichette Attesi espositori provenienti da tutto il Centro Italia Degustazioni e divertimento. A Fervono i preparativi per le grandi serate del Divino etrusco in programma dal 19 agosto. Tantissime le cantine presenti alla kermesse. La formula della Dodecapoli Etrusca confermata dal Comune di Tarquinia con la sapiente guida di Carlo Zucchetti, l’Enogastronomo col Cappello, e la collaborazione dei sommelier della Fisar, porterà in due weekend a Tarquinia ben 38 aziende del centro Italia, per un totale di 76 differenti vini.
Fonte: Corriere di Viterbo.
II Corusco della Colli Cimini vince concorso nazionale.
Riconoscimento e primo premio qualità nella categoria vini passiti Igt II Corusco della Colli Cimini vince concorso nazionale. Il “Riscuotono puntualmente ampio gradimento e successo nelle vendite i progetti in cui crediamo e nei quali concentriamo la nostra determinazione attraverso un meticoloso, attento lavoro, sia in campo, sia in cantina”. E’ quanto afferma Alessandro Serafini, presidente della cantina-cooperativa Viticoltori dei Colli Cimini, alla notizia del conferimento di un riconoscimento di prestigio al Corusco, passito Igt 2019. L’etichetta della struttura locale, infatti, ha ricevuto il primo premio al concorso enologico nazionale 2022, Premio Qualità Italia, nella categoria vini passiti Igt.
Fonte: Corriere di Viterbo.
DiVino etrusco, record di cantine aperte.
Per il Comune che l’organizza sarà «un’edizione da record, al centro di un’estate di grandi eventi». Inizia il conto alla rovescia, a Tarquinia, per la rassegna enogastronomica del “DiVino etrusco”: dopo festival e concerti la città tirrenica vivrà dal 19 agosto le serate di un’edizione che torna e supera i livelli di quelle pre-Covid. L’organizzazione rileva che mai come in questa edizione ci sono state così tante cantine presenti, con – a disposizione del pubblico – tanti vini da degustare; ben 38 aziende del centro Italia, per un totale di 76 differenti vini.
Fonte: Messaggero Viterbo.
Numeri record per la nuova edizione del DiVino etrusco – DiVino Etrusco, un’edizione da record: sul percorso 38 aziende e 76 vini.
Incentrata sul vino, la kermesse negli anni è di una tataun caleidoscopico conteniwre di emozioni estimolidi taná dpi. Un’estate di grandi eventi vive l’attesa per il suo momento clou: dopo festival e concerti tra Tarquinia e Lido, la città tirrenica vivrà dal 19 agosto le febbrili serate del DiVino Etrusco, in un’edizione che torna e supera i livelli di quelle pre Covid. Mai avute tante cantine, mai messia disposizione del pubblico tanti vini da degustare: la formula della Dodecapoli Etrusca confermata dal Comune di Tarquinia con la sapiente guida di Carlo Zucchetti, l’Enogastronomo col Cappello”, e la collaborazione dei sommelier della Fisar, porterà in due weekend a Tarquinia ben 38 aziende del centro Italia, per un totale di 76 differenti vini.
Fonte: Provincia di Civitavecchia.
Vini e specialità, Ranzi è in festa..
Dopo due annidi stop ritorna dal 10 al 14 agosto la Sagra del Nostralino nel bosco di Ranzi, sulla collina di Pietra Ligure. Quest’ anno ricorre il sessantesimo anniversario della prima edizione, che si svolse nel lontano 1962, in occasione dell’inaugurazione della strada che conduce al Colle della Madonnina. «Allora c’erano solo panini e vino Nostralino, era previsto un piccolo intrattenimento musicale e il clou della festa era il gioco dell’Albero della Cuccagna con in premio un fiaschetto d’oro offerto dall’Azienda di Soggiorno – spiegano gli organizzatori del Circolo Giovane Ranzi -. Siamo orgogliosi di aver traghettato per tutti questi decenni la festa pensata dai nostri vecchi.
Fonte: Secolo XIX Savona.
La vendemmia al via tra siccità e l’incognita del maltempo.
Vendemmia già iniziata in diverse regioni d’Italia con un quadro incoraggiante, ma con la piaga della siccità e l’incognita del maltempo. Perché, se ad oggi, la stima è di un calo generalizzato dei livelli quantitativi di al meno il 10%, più accentuato laddove ci sono state grandi – nate, eventuali piogge entro Ferragosto potrebbero essere decisive per definire l’annata2022. Secondo Confagricoltura la scarsità delle piogge non ha favorito la diffusione delle malattie della vite che tendono a svilupparsi con l’umidità. Si registra tuttavia qualche fitopatia tipica delle vite in alcune regioni, come in Piemonte, e al nord più in generale. Qui la vendemmia è iniziata in anticipo per le basi spumanti in alcune zone dell’Astigiano e dell’Alessandrino. In Veneto il calo produttivo si attesterà sul 10%, mentre in Liguria l’assenza di precipita zioni fa stimare un calo dei vo lumi dal 20%, con punte fino al 40%, e gradazioni alte. In Lombardia la produzione potrebbe calare di oltre il 20%. E nell’Oltrepò Pavese, a causa di un evento meteo straordinario, ci sarà un calo di oltre i160% del raccolto.
Fonte: Provincia – Cremona.
“Calici di stelle” fa spettacolo Un brindisi che sa di cultura.
I 25 anni dell’evento Visite guidate gratuite ai musei cittadini, domani nella maratona del gusto con gli occhi al cielo Brindisi al cielo di San Lorenzo, senza tralasciare arte, cultura e storia. In concomitanza con la giornata di “Calici di stelle”, l’appuntamento di domani sera con la degustazione dei vini di Valtellina per le vie e le corti del centro storico, anche i musei cittadini, diretti da Alessandra Baruta, apriranno le loro porte per delle visite guidate gratuite. Un’occasione per i villeggianti presenti in città per il Nebbiolo, ma anche per molti sondriesi.
Fonte: Provincia Sondrio.
La produzione e la ristorazione nuovi percorsi per l’enoturismo.
L’assessore regionale Cartoni presenta un bando: eventi a sostegno dei vini marchigiani. Un rapporto sempre più stretto quello tra produzione e ristorazione. In questa direzione, auspicata dai diretti interessati, va il nuovo bando della Regione Marche ‘ Enoturismo delle Marche: dalla vigna alla tavola – Anno 2022″ che riprende e migliora un percorso già realizzato lo scorso anno. Il progetto Artefice del progetto l’assessore regionale alle attività produttive Mirco Carloni invitato dai vertici di Confcommercio Marche Nord quali il direttore Amerigo Varotti e il presidente dell’associazione ristoratori Mario Di Remigio a presentare il bando a Pesaro al ristorante Polo Pasta e Pizza.
Fonte: Corriere Adriatico Pesaro.
«II vino sfida la siccità: sarà una buona annata».
Ginevra Coppacchioli: l’altitudine e l’escursione termica notturna garantiscono una vendemmia di qualità anche se anticipata Si prospetta una buona annata. I produttori di vino nostrani sfidano la siccità e, malgrado la vendemmia anticipata, prevedono un’alta qualità. I giovani imprenditori vinicoli, intanto, investono su tecniche e macchinari per far fronte al cambiamento climatico. «Ho introdotto un trattamento per abbassare la temperatura superficiale delle foglie e delle uve», spiega ad esempio Leonardo Saputi. «I nostri punti di forza sono la maturazione avanzata nel tempo, l’escursione termica e il fatto di stare in montagna» spiega invece Ginevra Coppacchioli. Ecco le prospettive 2022 dalla voce degli ‘addetti ai lavori’.
Fonte: Resto del Carlino Macerata.
«Sistema per mantenere la giusta acqua nel suolo».
Leonardo Saputi, quattro generazioni di viticoltori: necessarie nuove tecniche, abbiamo abbassato la temperatura delle uve. Utile la pioggia della settimana scorsa «Negli ultimi anni le stagioni calde sono diventate piuttosto siccitose, con temperature elevate, pertanto è nostro dovere adattare all’andamento climatico e al progetto enologico tutte le operazioni colturali umane da effettuare nel vigneto». A parlare è il 39enne Leonardo Saputi, vignaiolo responsabile tecnico della Cantina Saputi di Colmurano (interamente certificata biologica). Lui si occupa sia della parte agronomica della conduzione del suolo e del vigneto, sia delle scelte enologiche della cantina; anche il fratello Andrea, 36enne, lavora in azienda.
Fonte: Resto del Carlino Macerata.
«Filari ottimi, il mosto migliore degli ultimi anni».
L’enologo Potentini: sarà molto importante centrare il momento in cui vendemmiare Parola all’esperto, l’enologo delle cantine Belisario di Matelica, Roberto Potentini. «La vendemmia 2022 nel territorio del Verdicchio di Matelica – spiega – sarà una vendemmia che in gran parte ancora deve prendere forma definitiva. I mesi di agosto e settembre saranno decisivi nel definire il completamento maturativo delle uve. I vitigni autoctoni (Verdicchio, Ribona, Sangiovese, Vernaccia…) non hanno maturazioni precoci e, quindi, vivono completamente il sole agostano e in parte settembrino: se non ci saranno più eventi piovosi di almeno 30/40 millimetri di acqua e le temperature saranno tropicali, probabilmente il peso dei grappoli ne soffrirà molto, così come il metabolismo generale della pianta che potrebbe entrare in crisi idrica.
Fonte: Resto del Carlino Macerata.
Da vigna a tavola’: sostegno agli eventi.
La Regione Marche ripropone il bando per promuovere l’enoturismo e che l’anno scorso ha favorito la realizzazione di 350 eventi. «Le Marche – dice l’assessore regionale Mirco Carloni – sono mature per essere attrattive e per rappresentare un tipo di turismo esperenziale che si può venire a fare dalle nostre parti». Il bando ‘dalla vigna alla tavola’ favorirà l’organizzazione di eventi e iniziative (degustazioni, cene a tema) per la promozione di vini Docg, Doc e Igt, e per la valorizzazione di prodotti alimentari di qualità. La Regione vuole aiutare i ristoratori e favorire la collaborazione tra loro e i produttori.
Fonte: Resto del Carlino Macerata.
Bando per lo sviluppo dell’enoturismo.
Prosegue la strategia avviata dalla Regione Marche nel settore dell’enoturismo. È già consultabile il bando «Dalla vigna alla tavola», che sosterrà dei progetti finalizzati a promuovere, in abbinamento con la cucina tipica marchigiana, l’utilizzo di prodotti marchigiani di qualità certificata.
Fonte: Resto del Carlino Marche.
Douja D’Or, vino protagonista.
La rassegna, dopo lo stop forzato, vuole tornare ad essere una manifestazione per tutti scendendo tra le vie, le piazze e i palazzi del centro storico cittadino ENOLOGIA Entrano nel vivo i preparativi per la Douja d’Or 2022. A poco più di un mese dall’evento si respira ottimismo per un’edizione che, dopo lo stop e le limitazioni legate alla pandemia, vuole tornare ad essere una festa per tutti. Dal 9 al 18 settembre la Douja d’Or riempirà le vie, le pia?.7P e i palazzi del centro storico di Asti ricalcando lo schema diffuso collaudato nella scorsa edizione e proponendo una formula che permetterà di vivere numerose e imperdibili esperienze legate al vino.
Fonte: Nuova Provincia (Asti).
Intervista a Vincenzo Gerbi – Anche le vigne hanno sete.
Viti e stress idrico. Per il professor Gerbi bisogna cominciare a pensare ad un piano a lunga durata per portare l’irrigazione in collina tra i filari.
Fonte: Nuova Provincia (Asti).
Ottimismo prevedendo un’ottima annata.
Stefano Ricagno, vicepresidente senior del Consorzio dell’Asti e del Moscato d’Asti Docg e produttore, si gode gli ultimi giorni di (relativa) tranquillità prima della vendemmia. «Proprio oggi (ieri n.d.r.) abbiamo effettuato le prime verifiche in vigna. Le uve sono buone, la maturazione procede bene – dice -. Non nascondo che lo scroscio di pioggia della settimana scorsa è stato una boccata d’ossigeno importante: lavagna si è “bagnata” e le foglie si sono rinvigorite cosi come tutto il fusto. Ci andava». Vada sé che un’altra pioggia, da qui a qualche giorno, non guasterebbe. «Anzi, sarebbe il giusto compendio ad un’annata partita in sordina che si sta rivelando, invece, buona».
Fonte: Nuova Provincia (Asti).
Se continua così fino x115% di uve in meno.
Le poche pio K e dei giorni scorsi non hanno sostanzialmente cambiato la situazione. L’uva, anche la barbera, è vicina alla maturazione, risultato di una stagione con temperature sopra la media e, soprattutto, una siccità che non si ricorda. «Fare previsioni? I dati ad oggi sono oggettivamente molto crudi e raccontano di un anno estremamente difficile» spiega Filippo Mobrici, presidente del Consorzio Barbera d’Asti e vini del Monferrato che copre, geograficamente, un terzo delle superfici vitate del Piemonte (12 mila ettari, 13 denominazioni, 167 Comuni). Secondo l’Ufficio Tecnico del Consorzio, infatti: «Se tutto continuasse su questa falsariga, le perdite sulla produzione sarebbero de110-15% circa, rispetto al raccolto degli altri anni»
Fonte: Nuova Provincia (Asti).
«Un po’ di pioggia e i vigneti “rifioriranno”» Ma la siccità ha fatto iniziare la vendemmia.
Contrariamente al solito, sono in difficoltà i terreni esposti a Sud. E lo “stress idrico” frena lo sviluppo • «Ci mancherebbe soltanto che si debba vendemmiare con questo caldo…». Lo dice Simone Barisone, produttore di Gavi, ben sapendo però che in altre zone della nostra provincia la raccolta dell’uva è già cominciata, ennesimo effetto di un’estate climaticamente estrema. Barisone dà appuntamento a inizio del prossimo mese per la vendemmia del Cortese, ma ben ricorda i tempi in cui «si cominciava a vendemmiare quando la scuola era già avviata, ovvero nella seconda metà di settembre». Non aggiungiamo nulla di nuovo dicendo che molto è cambiato nel mondo dell’agricoltura, ma è perlomeno anomalo una vendemmia che quasi va a sfiorare la mietitura del grano. 3 agosto, si parte Il 3 agosto, Coldiretti ha diramato un comunicato annunciando l’inizio – per quel giorno – della vendemmia nelle zone di Casale e Acqui
Fonte: Piccolo di Alessandria.
L’analisi Vendemmia e stagionali’: «Gli strumenti siano adeguati.
In vista della vendemmia si torna sul problema dei lavoratori stagionali e sul Decreto Flussi che si attende a settembre, per l’assunzione degli operatori, che deve prevedere un’ampia quota riservata agli agricoli. Cia sollecita a livello nazionale strumenti di flessibilità contrattuale per reperire, in qualsiasi momento, la manodopera necessaria. La misura deve riguardare tutte le tipologie di lavoratori con deroghe specifiche e di semplificazione. Occorrono i «corridoi professionali», sostiene Cia, che puntano su formazione, specializzazione e politiche per l’integrazione, rilanciando anche le aree rurali. Inoltre, «va defiscalizzato il costo del lavoro in agricoltura».
Fonte: Piccolo di Alessandria.
Al via la vendemmia in Puglia, in anticipo di 15 giorni. Caldo e siccità tagliano produzione.
I via con almeno sette A giorni di anticipo rispetto allo scorso anno la vendemmia 2022 in Puglia con la siccità e il caldo oltre i 40 gradi che hanno tagliato la produzione almeno del 1 5% a livello regionale con i vigneti messi a dura prova anche da nottate con afa e temperature minime sempre molto alte che non hanno permesso ai grappoli di prendere un po’ di “respiro” climatico con il tradizionale sbalzo termico. E’ quanto emerge dall’analisi della Coldiretti Puglia, in occasione dell’avvio della vendemmia in Puglia di ottima qualità con il distacco del primo grappolo nell’azienda vitivinicola Cantine Due Palme a Cellino San Marco. La produzione regionale quest’anno — sottolinea la Coldiretti Puglia—si stima in calo del 15% per un quantitativo intorno agli 8,5 milioni di ettolitri, ma molto dipenderà sia dall’evoluzione delle temperature che influiscono sulla maturazione che dalla clemenza del clima che inciderà sui vigneti e sulle quantità prodotte.
Fonte: L’Attacco.
Giù il prezzo dell’uva non del vino – L’incubo della siccità e i tappi sono introvabili.
In agricoltura la quantità e la qualità non vanno quasi mai nella stessa direzione. E per questo che nel Salento, a differenza di altre zone della regione, si è da sempre preferita una coltivazione senza irrigazione automatizzata. Poca uva ma perfetta, soprattutto per la realizzazione del Primitivo. Quest’anno la siccità, però, rischia di riscrivere anche le antiche culture di produzione. «Per una stagione la pianta può anche resistere ma se questa situazione si riproporrà anche i prossimi anni bisognerà, inevitabilmente, cambiare i disciplinari e fare ampio uso dell’irrigazione», afferma Sandro Candido, presidente della Federazione vitivinicola di Confagricoltura Puglia.
Fonte: L’Edicola del Sud.
Il caldo avvia la vendemmia: calo del 15%, ma qualità alta – Vendemmia anticipata: 15% di grappoli in meno ma la qualità è buona.
Coldiretti ha illustrato i dati. Nonostante il calo stimato a Cellino con “Cantine Due Palme” la Puglia è seconda per produzione Coldiretti: «Le imprese vanno sostenute Non possono morire per via della burocrazia». Partenza pre-ferragostana, con una settimana (almeno) di anticipo rispetto al 2021; siccità e caldo oltre i 40 gradi che provocheranno un calo (almeno) del 15 per cento della produzione pugliese e grande stress per i vigneti, provati da quell’assenza di escursione termica tra giorno e notte necessaria per dare equilibrio ai sentori e ai profumi delle uve. La qualità, però, assicurano i produttori, resta buona. È un’analisi previsionale non priva di preoccupazioni quella diffusa ieri mattina da Coldiretti Puglia in occasione dell’avvio della vendemmia, con il distacco del primo grappolo nell’azienda vitivinicola Cantine Due Palme a Cellino San Marco.
Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia.
L’export del vino pugliese continua a volare: 24% nei primi mesi dei 2022.
Le vendite sono cresciute addirittura del 526% in Corea del Sud Vola l’export del vino pugliese del 24% nei primi 3 mesi del 2022, nonostante tutto. Come ha spiegato ieri Coldiretti Puglia in occasione dell’avvio della vendemmia, dal 2016 al 202] l’export è aumentato del 46%, raggiungendo il valore di 179 milioni di curo. Con vendite aumentate a cifre doppie e triple – come in Corea del Sud: più 526% – negli Stati Uniti, in Germania, in Cina, in Svizzera e in Giappone. Nel primo trimestre 2022, nonostante il Covid e la guerra in Ucraina, sono cresciute le esportazioni del 24,1%, più della media nazionale al 18,6%, con una performance positiva in UK del 1121%, in Francia del +44%, in Germania del +27%, in Cina +24% e Svizzera +18%, con un calo solo in Usa del -13% e in Giappone del -29%. Questo nonostante le aziende produttrici si siano trovate a fronteggiare aumenti stratosferici: bottiglie di vetro che costano più del 30% in più rispetto allo scorso anno, prezzo dei tappi che ha superato il 20% per quelli di sughero e addirittura il 40% per quelli di altri materiali; le etichette e i cartoni di imballaggio sono invece aumentati del 35% e del 45%. Rincarato del 25% anche il trasporto su gomma, elemento cui si aggiungono i costi di containere noli marittimi cresciuti fino al 1000%.
Fonte: Nuovo Quotidiano di Puglia.
Vendemmia Con la siccità e il maltempo rischio -10%.
Vendemmia già iniziata in diverse regioni d’ Italia con un quadro fitosanitario incoraggiante, ma con la piaga della siccità e I’ incognita del maltempo. Perché, se ad oggi, la stima è di un calo generalizzato dei livelli quantitativi di almeno il 10%, più accentuato laddove ci sono state grandinate, eventuali piogge entro Ferragosto potrebbero essere decisive per definire l’annata 2022. Quanto alla qualità, mai come quest’annosi conferma determinante l’attenta gestione agronomica del vigneto. La raccolta delle uve tuttavia non è ancora finita, ma Confagricoltura prova a tirare le somme e a fare una prima stima.
Fonte: Nuova Sardegna.
Sennori cresce l’attesa per la nuova edizione di “Calici di Stelle”.
Notte di San Lorenzo con un ricco programma di Salvatore Santoni Seaod Sarà una ricca edizione, che però al consueto percorso itinerante nel centro storico tra canti, musiche, arte ed enogastronomia quest’anno aggiunge uno spazio speciale per sua maestà il Moscato e un tocco nuovo di esperienzialità a tutto l’evento. È la nuova edizione di Calici di stelle a Sennori, la manifestazione che nella notte di San Lorenzo (il 10 agosto) ritorna ad animare il paese dopo due edizioni “a domicilio” a causa della pandemia. Tra le novità di quest’anno anche una madrina d’eccezione: Iole Piscolla, coordinatrice nazionale di “Calici di stelle” e responsabile dell’area enoturismo di Città del Vino.
Fonte: Nuova Sardegna.
Partita la vendemmia più lunga d’Italia, i numeri del vino siciliano – I numeri della vendemmia più lunga d’Italia.
Campagna fino al 30 novembre Partita la vendemmia più lunga d’Italia, i numeri del vino siciliano Servizio a pagina 4 Pubblicato lo scorso 4 agosto il decreto della Regione per la campagna vendemmiale: si protrarrà fino al 30 novembre I numeri della vendemmia più lunga d’Italia Negli ultimi anni crescita esponenziale dei vini Doc, l’isola è anche la regione più vitata del Paese La vendemmia in Sicilia si protrarrà fino al prossimo 30 novembre. A partire dallo scorso 20 luglio (come anticipato dal Quotidiano di Sicilia nelle settimane scorse) è possibile effettuare le operazioni di raccolta delle uve destinate alla vinificazione. Questo significa che siamo in presenza del periodo di vendemmia più lungo d’Italia.
Fonte: Quotidiano di Sicilia.
Associazione sommelier, Baldacchino nuovo presidente.
L’Associazione Italiana Sommelier che riunisce oltre 35.000 soci e fondata nel 1965 a Milano, ha di recente rinnovato le proprie cariche: le elezioni sono state le prime, nella storia dell’Associazione, a essersi svolte interamente con modalità online che hanno sancito il passaggio di testimone dal presidente uscente Camillo Privitera, tra i fondatori dell’associazione in Sicilia nel 2001 e oggi consigliere nazionale e membro della giunta nell’esecutivo nazionale, a Francesco Baldacchino, capo della delegazione AIS Agrigento e Caltanissetta nello scorso mandato. Si tratta di due importanti novità nello scenario regionale e italiano che è cambiato in modo quasi radicale durante le ultime consultazioni sul filo di una progettualità condivisa dai tastevin italiani: nuovo presidente nazionale è Sandro Camilli che succede ad Antonello Maietta e che nella sua giunta ha chiesto a Camillo Privitera di farne parte.
Fonte: Quotidiano di Sicilia.
«Soldi o brucio i vigneti» Ricattata un’azienda di Sassicaia.
Pagare 150 mila euro in bitcoin sotto la minaccia di vedere i vigneti in fumo. Questa la mail minatoria che si sono visti recapitare i vertici dell’azienda vinicola di proprietà dei marchesi Incisa della Rocchetta, che produce il vino Sassicaia a Bolgheri (Livorno). Da là è partita la denuncia ai carabinieri del nucleo investigativo di Livorno che hanno rintracciato e deferito alla procura un 47enne di Trieste con l’accusa di tentata estorsione. Le indagini sono partite verso la fine del mese di marzo, quando la direzione dell’azienda aveva denunciato ai militari una serie di mail minatorie: «Con le quali una ignota organizzazione criminale informava di avere sotto tiro i costosissimi beni e strutture della casa vinicola che produce il Sassicaia».
Fonte: Corriere Fiorentino.
Sassicaia: il brand da tutelare.
Uno dei vini più famosi al mondo torna nel mirino del crimine. Stavolta la tentata estorsione. E’ uno dei vini più famosi nel mondo, uno dei grandi marchi del “Made in Italy”. Un brand di grande valore economico che racchiude in un bicchiere sensazioni uniche, ma per questo spesso sotto l’attacco di falsari, truffatori e menti criminali. Il Sassicaia questa volta è finito nel mirino di un criminale informatico di Trieste che, utilizzando account farlocchi con base estera, ha inviato una serie di e-mail minatorie all’azienda Tenuta San Guido produttrice del vino più desiderato sul mercato. Nelle lettere si chiedeva il pagamento di 150mila euro in bitcoin per evitare che i vigneti di Bolgheri fossero dati alle fiamme.
Fonte: Nazione.
Sassicaia sotto attacco – «Dateci 150miIa euro o vigneti a fuoco».
Bolgheri, tentata estorsione all’azienda che produce il Sassicaia. Denunciato un informatico di Trieste. Probabilmente un bluff, ma un rischio da non sottovalutare con l’attuale emergenza incendi. Chiede l’immediato pagamento di circa 150mi1a euro e, in caso di mancata ricezione dei soldi, minaccia di incendiare i vigneti dell’azienda di proprietà della famiglia Incisa della Bocchetta che produce il celebre vino Sassicaia a Bolgheri. Una minaccia inquietante, tenuto conto dell’attuale situazione di siccità e caldo record che favorisce la propagazione delle fiamme. Ma la Tenuta San Guido è un’azienda che non è certo alle prime armi e ha la capacità di gestire situazione non semplici, anche perché un vino come il Sassicaia è uno dei marchi più famosi dell’Italia nel mondo e quindi spesso nel mirino di tentate truffe, furti o minacce
Fonte: Nazione La Grande Costa Pisa-Livorno-Grosseto.
Ricatto al Sassicaia “Pagate 150 mila euro” – Ricatto al Sassicaia “Pagate l5Omila euro o vi distruggiamo le vigne a Bolgheri”.
Un denunciato Ricatto al Sassicaia “Pagate 150 mila euro”. Ricatto al Sassicaia “Pagate 150m11a euro o vi distruggiamo le vigne a Bolgheri” Individuato e denunciato dai carabinieri l’uomo che ha tentato l’estorsione con alcune mail di Luca Serranò Danni irreparabili alle vigne e alle altre strutture dell’azienda. Parte da qui, da una serie di inquietanti minacce recapitate via mail, l’indagine dei carabinieri del comando provinciale di Livorno che ha portato alla denuncia di un uomo di 47 anni, residente a Trieste, mente secondo le accuse di un ricatto nei confronti dell’azienda di proprietà della famiglia Incisa della Bocchetta, che produce il celebre vino Sassicaia a Bolgheri (Livorno).
Fonte: Repubblica Firenze.
Vendemmia. Con la siccità e il maltempo rischio -10%.
Vendemmia già iniziata in diverse regioni d’ Italia con un quad ro fitosanitario incoraggiante, ma con la piaga della siccità e l’incognita del maltempo. Perché, se ad oggi, la stima è di un calo generalizzato dei livelli quantitativi di almeno il 10%, più accentuato laddove ci sono state graìndinate, eventuali piogge entro Ferragosto potrebbero essere decisive per definire l’annata 2022. Quanto alla qualità, mai come quest’ anno si conferma determinante l’attenta gestione agronomica del vigneto. La raccolta delle uve tuttavia non è ancora finita, ma Confagricoltura prova a tirare le somme e a fare una prima stima. La scarsità delle piogge non ha favorito la diffusione di quelle malattie della vite che tendono a svilupparsi con l’umidità. Si registra tuttavia qualche fitopatia tipica delle vite in alcune regioni, come in Piemonte, con un aumento dei casi di Flavescenza Dorata e un’invasione di Popillia Japonica al nord.
Fonte: Tirreno.
Castagner, riparte l’export Ricavi più 11%.
Cresce dell’11% il fatturato di Acquavite Spa, società dei distillati di Vazzola (Treviso) a cui appartiene il marchio Castagner. L’azienda ha infatti toccato ricavi per 15,25 milioni, al 15% riferibili alle esportazioni, per la maggior parte (40%) assorbite dal mercato tedesco. Un contributo fondamentale alla ripresa delle vendite, dopo i ripiegamenti nel periodo de Covid, è stato dato dalla riapertura dei canali della ristorazione e del comparto alberghiero, in cui vengono acquistati prodotti di fascia alta. L’azienda trevigiana ha inoltre affrontato investimenti pari a circa 11 79 del fatturato, indirizzati a razionalizzare i consumi attraverso l’impiego di fonti di energia alternative.
Fonte: Corriere del Veneto Venezia e Mestre.
Nordest Vendemmia, in calo la produzione: -10% a causa della siccità – Effetto siccità sulla vendemmia a Nordest.
Vendemmia al via con l’incubo siccità e l’incognita del tempo per i prossimi giorni. Un dato però sembra ormai certo: la produzione di uva, secondo Confagricoltura, potrebbe subire una riduzione di almeno il 10% (ma si teme anche il doppio). Quanto alla qualità, mai come quest’anno si conferma determinante l’attenta gestione del vigneto. «Per quantità e qualità saranno decisive le prossime settimane», spiega Sandro Bottega, imprenditore trevigiano. Crema a pagina 15 Effetto siccità sulla vendemmia a Nordest >Per Confagricoltura la mancanza di piogge può? In Friuli si riduce l’irrigazione per mais e soia portare a un calo della raccolta dell’uva oltre 1110% per privilegiare le vigne. Prossimi giorni decisivi. Vendemmia al via con l’incubo siccità e l’incognita del tempo per i prossimi giorni.
Fonte: Gazzettino.
Nuovo allarme tra i vigneti: arriva il “parassita giallo”.
Per effetto del cambiamento climatico, la battaglia delle viti è contro la siccità e il caldo torrido, fattori di stress per le piante. I viticoltori descrivono giornate complicate nei vigneti. Aspettando il momento della vendemmia nell’area del Veneto Orientale compresa tra Pramaggiore, Lison, Annone e San Stino, i viticoltori sperano che l’annata produttiva non sia troppo compromessa. La previsione è che la prima raccolta avverrà dopo ferragosto. «La vendemmia sarà anticipata di qualche giorno – spiega Orazio Franchi, tecnico enologo di Coldiretti Venezia – Le viti stanno soffrendo le temperature superiori ai 35 gradi. Le sofferenze sono visibili: i grappoli crescono difformi, con conseguenze che potrebbero giocare a sfavore delle quantità».
Fonte: Gazzettino Venezia.
Vendemmia, sos stagionali «Ne mancano almeno 3.500» – «Mancano braccianti Quest’anno chi resta dovrà lavorare più ore nei vigneti».
La vendemmia sta per partire ma nella Marca mancano all’appello almeno 3.500 stagionali. «Non ne troviamo», dice Mattia Mattiuzzo, vicepresidente di Coldiretti, «le cantine sono disperate». Che fare? Il rischio, concreto, è quello di allungare l’orario di lavoro perla manodopera presente. «Mancano braccianti Quest’anno chi resta dovrà lavorare più ore nei vigneti» Coldiretti stima il fabbisogno in 3.500-5.000 addetti «II problema si porrà a fine mese, quando si salirà in collina». Prima la vendemmia, che continua per un mese. Poi la raccolta del kiwi e da metà novembre fino a febbraio, quella del radicchio trevigiano nelle sue varie specie. Gli stagionali possono dunque contare su un’occupazione dai tempi effettivamente lunghi, nella Marca, con contratti di lavoro avventizio
Fonte: Tribuna Treviso.
Vendemmia, previsto un calo del 10%.
Alla siccità si unisce la problematica della Flavescenza dorata Vendemmia, previsto un calo del 10%. In Veneto i vigneti senza irrigazione versano in una situazione drammatica a cui si unisce la problematica della Flavescenza dorata in particolare per i bianchi. Il calo produttivo si attesterà sul io%. A lanciare l’allarme è Confagricoltura attraverso un report uscito ieri, in giorni cruciali per il settore vitivinicolo. Se in alcune zone d’Italia la vendemmia è già in corso, eventuali piogge entro Ferragosto potrebbero essere decisive per definire l’annata 2022: siamo nel momento dell’ultima maturazione delle uve, che hanno sofferto l’estrema siccità della stagione.
Fonte: Voce di Rovigo.
Francia, tra i “Boomer” crolla la quota dei consumi di vino, volano gli over 64.
Il marketing enoico guarda solo a Millennials e Generazione Z, ma la fascia 50-64 pesa ancora per il 34% degli acquisti, e non va snobbata. I giovani, i giovani, i giovani… e gli over 50? Se il mondo del vino ha un problema, a tutte le altitudini, è con il continuo invecchiamento dei suoi consumatori, ma è anche vero che se il futuro è per forza di cose in mano a Millennials e Generazione Z, non ci si può certo dimenticare della fascia 50-64 anni (i Boomer), che ha ancora un peso specifico enorme, ma che perde comunque terreno rispetto agli over 64. Specie in Francia, dove la quota dei consumi, a volume, legata agli over 64 è cresciuta di ben 10 punti percentuali negli ultimi dieci anni, arrivando, nel 2021, addirittura al 44%, secondo il monitoraggio di Kantar analizzato dal portale “Vitisphere”. La quota dei consumatori sotto i 35 anni resta invece stabile al 6% (contro il 7% di 10 anni fa) e quella dei consumatori tra i 35 e i 49 anni scende al 17% (contro il 19% del 2011), mentre il calo maggiore registrato riguarda appunto la fascia 50-64 anni, il cui peso scende al 34% (contro il 41%).
Fonte: WineNews.
Vino: Confagri, siccità e grandine tagliano vendemmia, -10%.
Giorni cruciali per il settore vitivinicolo. Se in alcune zone d’Italia la vendemmia è già in corso, eventuali piogge entro Ferragosto potrebbero essere decisive per definire l’annata 2022: siamo nel momento dell’ultima maturazione delle uve, che hanno sofferto l’estrema siccità della stagione. Sono le prime considerazioni raccolte da Confagricoltura, che concordano “su un calo generalizzato dei livelli quantitativi di almeno il 10%, più accentuato laddove ci sono state grandinate, mentre sulla qualità, mai come quest’anno si conferma determinante l’attenta gestione agronomica del vigneto”. Dal 2003, l’annata che ha segnato la svolta climatica con conseguenze evidenti sulle produzioni, spiega la Confederazione, “l’intero settore primario e il suo indotto investono affinché il comparto vitivinicolo possa affrontare senza gravi conseguenze gli effetti del cambiamento climatico.
Fonte: Ansa.
Vernaccia di Oristano – L’unicità del vino “ossidativo” senza tempo che merita una “nuova” ribalta.
Quando qualcuno vi dice che il peggior nemico del vino è l’ossigeno sta compiendo un’opera di semplificazione a dir poco superficiale che esclude dalla complessa “equazione” della vinificazione e dell’evoluzione alcune fasi importanti che vedono l’ossigeno interagire positivamente con mosti e vini. Detto questo, l’ossidazione non voluta non può che rappresentare un problema in quanto difetto che tende a privare il vino della sua più nitida espressività varietale e/o territoriale. Eppure, c’è una particolare tipologia di vino che sembra voler ribaltare le regole dell’enologia giocando con parte delle sue fondamenta, trasformando ciò che è usualmente lesivo in un valore aggiunto. I vini ossidativi o con “flor”.
Fonte: Wine Blog Roll.
Vino, vola l’export «made in Puglia» nonostante la guerra e i rincari in bolletta.
L’analisi di Coldiretti Puglia segnala una crescita del più 24% nel primo trimestre 2022, a fronte di un aumento del 35% dei costi di produzione e trasporto.
Nel momento in cui prende il via in Puglia una vendemmia di ottima qualità Coldiretti fa una prima analisi del mercato vinicolo. Nei primi tre mesi dell’anno l’export del vino pugliese è aumentato del 24% nonostante, a causa dei rincari energetici e della guerra in Ucraina, siano contemporaneamente cresciuti del 35% i costi per la produzione ed il trasporto del prodotto con un impatto pesante sulle aziende vitivinicole. Nel primo trimestre le esportazioni pugliesi sono cresciute più della media nazionale, 18,6%, con una performance positiva nel Regno Unito +121%, in Francia del +44%, in Germania del +27%, in Cina +24% e Svizzera +18%, con un calo solo negli Stati Uniti del -13% e in Giappone del -29%. Allargando l’analisi Coldiretti rileva che in 5 anni, dal 2016 al 2021, l’esportazione dei vini pugliesi è aumentato del 46%, il doppio che in Italia, raggiugendo il valore di 179 milioni di euro, con un aumento del peso dell’Asia che resta comunque ancora ridotto. I dati indicano che la Corea del Sud registra un +526% gli Stati Uniti del 75, la Germania del 70, + 69% in Cina, +39% in Svizzera e + 33% in Giappone.
Fonte: Corriere del Mezzogiorno – Corriere della Sera.
“Il vino? È un mediatore, ammorbidisce i pensieri ed il tempo”. Parola di Alessandro Benvenuti.
A WineNews il celebre attore italiano, protagonista di cult come “Benvenuti in casa Gori” o “I Delitti del BarLume”. A WineNews il celebre attore italiano, protagonista di cult come “Benvenuti a Casa Gori” o “I Delitti del BarLume”. “Senza eccedere, il vino è un compagno piacevole di tanti momenti, attraverso i sensi rende più gradevole la fase della “ricreazione” dopo il lavoro, che sia creativo o meno. Il vino è come arte, se viene portato a livelli di eccellenza, grazie al lavoro di chi ne fa qualcosa di sublime”.
Fonte: WineNews.
Cartoline dalla Croazia: alla scoperta della strada del vino.
Viaggio alla scoperta della penisola di Pelješac: bellezze naturali, lunghe spiagge sabbiose, sport acquatici e, soprattutto, vino e vigneti. Situata nella contea di Dubrovnik, la penisola di Pelješac è conosciuta amata dai windsurfer di tutta Europa. In questo episodio di “Postcards” seguiremo la strada del vino.
La penisola ospita oltre 3.000 ettari di vigneti e uliveti. Una tradizione che parte da lontano: i primi a mettere a vigna questi territori furono i Greci.
Fonte: Euronews.
Tempo di Calici di Stelle, ecco dove gustare in Veneto ottimo vino e non solo nella notte di San Lorenzo.
La manifestazione fa tappa il 10 agosto a Breganze, Asolo, Vazzola, Valdobbiadene, Annone Veneto e Barbarano Vicentino. Istruzioni per l’uso. Sere d’estate, stelle cadenti e ottimo vino: ecco la manifestazione Calici di Stelle in programma in questi giorni in varie località del Veneto. Conegliano, Farra di Soligo, Susegana, Vidor, Gorgo al Monticano, Cortina,… hanno già dato. Ecco luoghi e date delle degustazioni previste per mercoledì 10 agosto accompagnate da musica.
Fonte: Il Mattino di Padova.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.
A risentirci a domani.