rassegna stampa del vino di sabato 10 settembre 2022!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di sabato 10 settembre 2022!

Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.

Le Lucciole 2021 gran Trebbiano firmato dalla Cantina Rapatà.
Tra il mare di Ravenna, lungo la via del sale, c’è la cantina Rapatà. E’ qui che la famiglia Grilli produce sia vini autoctoni, sia vini che sfidano il territorio (bordolesi). Tra i primi c’è sicuramente uno spettacolare Trebbiano. Si chiama Le Luccioleed è un vino che ben rappresenta lo stile nitido e autentico della cantina.

Fonte: Gazzetta dello Sport.

Pétrus perde in formato extra large.
Le quotazioni sono diminuite del 5% per le doppie magnum e dei 22% per le Imperial Pétrus perde in formato extra large di Cesare Pillon Non era mai successo che questa rubrica dedicasse una puntata alle quotazioni ottenute alle aste da Chateau Pétrus in bottiglie di formato speciale extra large, dalla Doppia Magnum all’Imperial: peraveredati a sufficienza se ne occupava, quand’era possibile, insieme alle Magnum. Il problema, che si pone per tutti i gran rossi di Bordeaux, è particolarmente acutoper Pétrus, che ha una produzione media piuttosto limitata di 54 mila bottiglie all’anno.

Fonte: Milano Finanza.

eWibe, il trading del vino prepara un nuovo round.
La piattaforma di trading per vini pregiati eWibe prepara un nuovo round. Dopo avere raccolto 5oomila euro da una quarantina di appassionati e addetti ai lavori, la start up guidata da Edoardo Maria Lamacchia, ad e cofounder, si è concentrata sulla crescita del catalogo (al momento il valore è di 45omila euro) e sull’allargamento dell’utenza, con 2.500 iscritti. Ora la startup, che operativa da giugno in un mercato cresciuto dei 137% negli ultimi io anni, punta a finalizzare tra fine anno e inizio 2023 un nuovo round. «L’obiettivo era raccogliere almeno un milione di euro con la stessa formula precedente – spiega Lamacchia -, ma siamo entrati in contatto anche con alcuni fondi e stiamo valutando la possibilità di un convertibile».

Fonte: Sole 24 Ore.

Vino, 60 progetti per il bando Mipaaf.
Oltre sessanta i progetti, in particolare sono 63, presentati al ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali per accedere ai contributi previsti dal decreto che ha messo a disposizione della filiera vitivinicola nazionale fondi per 25 milioni di euro per attività di promozione in Italia. Soddisfatto per il grande interesse che ha riscosso il provvedimento il sottosegretario Mipaaf con delega al settore, Gian Marco Centinaio.

Fonte: Sole 24 Ore.

Il fondo WhiteBridge rileva Tenuta Ulisse Alla famiglia resta il 30%.
In Abruzzo Giorgio dell’Orefice prosegue l’interesse dei fondi di investimento per il vino italiano. L’ultima azienda a passare di mano è l’abruzzese Tenuta Ulisse con la maggioranza del capitale rilevata proprio in questi giorni dal fondo di investimento WhiteBridge. La famiglia Ulisse con i tre fratelli Luigi, Gianfranco e Antonio manterrà una quota del 30% della Newco che sarà costituita a breve. La Tenuta Ulisse è stata fondata a Crecchio (in provincia di Chieti) dai fratelli Ulisse ne12oo6. È un’azienda con circa 15 ettari di vigneti che commercializza 2,1 milioni di bottiglie. Vini prodotti non solo dai vigneti di proprietà ma anche da uve acquistate da altri produttori abruzzesi. Tenuta Ulisse nel corso del 2021 ha raggiunto un fatturato di 11,7 milioni di euro e un Ebitda pari al 3540% del giro d’affari.

Fonte: Sole 24 Ore Food 24.

Oltre 6o progetti presentati per il bando da 25 milioni.
Oltre sessanta i progetti presentati al ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali per accedere ai contributi previsti dal decreto che ha messo a disposizione della filiera vitivinicola nazionale fondi per 25 milioni di euro per attività di promozione in Italia. Esulta Centinaio, sottosegretario Mipaaf con delega al settore: «I 63 progetti presentati dai Consorzi di tutela dimostrano che per le nostre aziende è importante non soltanto investire sui mercati esteri, ma anche puntare sul mercato interno, per sostenere e valorizzare in Italia i nostri vini di qualità e un comparto che è leader a livello mondiale».

Fonte: Verita’&Affari.

Cinghiali nei vigneti: «Uve distrutte, paura per vendemmiare».
La preoccupazione degli agricoltori per il raccolto perduto Di Carlo (Pollutri): «In pochi giorni 26 incidenti di auto». 1 vigneti del Vastese sono letteralmente depredato dai cinghiali. Gli agricoltori hanno già stimato una perdita del 10- 15% de! raccolto e la vendemmia deve ancora cominciare. Ammesso che nelle vigne rimanga ancora qualche grappolo non addentato dagli ungulati, la presenza massiccia dei cinghiali ha scatenato la paura dei lavoranti. Cantine e cooperative fanno fatica a trovare vendemmiatori. Hanno paura di fare incontri ravvicinati con gli animali selvatici. «Non è più un problema ma è un’emergenza e come tale deve essere affrontata», afferma categorico il sindaco di Pollutri, Nicola Mario Di Carlo. «Chi lavora nel vigneto si ritrova circondato dai cinghiali. Vanno applicate soluzioni. Una di queste è la caccia. L’emergenza non è solo nei vigneti.

Fonte: Centro Chieti Lanciano Vasto.

Nubifragi e grandinate, vendemmia a rischio.
E’ allarme nelle campagne irpine, dove nubifragi e grandinate si sono abbattuti a macchia di leopardo distruggendo coltivazioni di ortaggi e colpendo le attività di raccolta e non pochi i danni che si registrano nei vigneti e oliveti. L’allarme maltempo è esteso all’intera Penisola in riferimento all’arrivo del maltempo con l’allerta della protezione civile per rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica, grandinate e forti raffiche di vento. Beh, ci era stato preannunciato tante volte, lo stiamo vivendo, purtroppo, cosa? La tropica1». La conta dei danni in realtà in Irpinia è iniziata già da tempo, con la grandine di inizio mese che ha messo in ginocchio le coltivazioni orticole e il comparto vitivinicolo irpino ed anche la olivica non è rose, infatti proprio nell’area Irpinia si prevede un calo di produzione intorno al 12,5%, secondo Francesco Acampora Presidente Aprol e Coldiretti sentito a telefono nelle scorse ore.

Fonte: Quotidiano del Sud Irpinia.

Omaggio ai vini del territorio Ecco la ‘carta delle annate’.
Si parte oggi all’agriturismo Borghetto di Brola dove l’associazione ‘Modigliana – Stella dell’Appennino’ organizza la presentazione dei vini del territorio con una cena di accoglienza dei giornalisti venuti da gran parte del mondo. Domani il clou dell’annuale evento, giunto alla sesta edizione. Quest’anno ci sarà la ‘carta delle annate’ dove, a partire dal 1990, si ritrova il carattere di ogni stagione. Sempre domani, dalle 14, sarà aperto al pubblico. Esaurita la degustazione curata da Walter Speller, firma per il vino italiano del prestigioso jancisrobinson.com, il media del vino ritenuto più autorevole a livello internazionale. Lunedi giornata-evento ‘Gli Amici di Stella’, per i professionisti, ristoratori ed enotecari. Spiega Renzo Maria Morresi, presidente dell’associazione e titolare dell’azienda Casetta dei Frati: «Il racconto del vino è di diversità e originalità.

Fonte: Resto del Carlino Forlì.

Friuli Doc alle prese con il meteo «Ma gli operatori sono soddisfatti e il debutto è andato molto bene».
Clamorosamente, il meteo ha concesso una tregua nel giorno dell’inaugurazione e anche ieri, dopo gli iniziali diluvi, si è dimostrato più clemente del previsto. E se Giove Pluvio sorride, sorride anche l’amministrazione che si è detta soddisfatta del primo giorno di Friuli Doc e guarda con fiducia anche alle giornate successive. «L’inaugurazione ha visto la partecipazione di tante persone ed è stato un bel momento di festa, anche grazie ai rappresentanti della squadra dell’Udinese e a Mauro Ferrari. La prima giornata è andata molto bene — ha commentato l’assessore al turismo e ai grandi eventi, Maurizio Franz -, e c’è un grande clima di soddisfazione sia tra gli operatori, che per essere un giovedì hanno registrato ottimi risultati, sia da parte dei visitatori, dato che comunque è l’anno della ripartenza.

Fonte: Gazzettino Friuli.

Cantine e vitigni autoctoni del territorio.
Storia e mappa La straordinaria qualità delle uve che verranno raccolte, dovuta in particolare all’alta concentrazione zuccherina, permetterà ai vini pontini di mantenere quello standard qualitativo che ha consentito loro di entrare a pieno titolo nell’olimpo delle migliori etichette italiane. Insomma saranno vini eccellenti, eleganti e profumati. Quasi tutti vini Doc o Igp. Sono una ventina le cantine locali e, con quattro Doc, Latina è una delle province italiane più “titolate” in campo enologico. Oltre che con il marchio Aprilia, Cori, Circeoe Moscato di Terracina, in Agro Pontino, in passato si producevano anche vini a denominazione d’origine controllata “Castelli Romani”.

Fonte: Latina Oggi.

Iniziata la raccolta delle uve Straordinaria la qualità.
Permetterà di ottenere vini eleganti e profumati che manterranno l’alto livello raggiunto negli anni precedenti Le piogge della prima decade di agosto una manna dal cielo per i vignaioli Una vera e propria manna dal cielo. Così i vignaioli pontini hanno giudicato le piogge della prima decade di agosto. Piogge che non hanno fatto altro che aumentare la qualità delle uve già perfettamente sane grazie al tanto sole. Dunque i vini che le cantine provinciali produrranno quest’anno saranno tutti eccellenti. A differenza degli anni passati la vendemmia è partita in anticipo di una settimana. Per prima vengono raccolte le uve Chardonnay, uno dei più grandi vitigni a bacca bianca del mondo. Nato in Borgogna, è ormai diffuso dappertutto. In Agro Pontino, è stato introdotto dalla cantina Casale del Giglio de Le Ferriere. Le sue tante componenti aromatiche emergono in modi diversi, a seconda dei terreni e dei climi dove viene coltivato.

Fonte: Latina Oggi.

Il vino bio è passione. La storia de “La felce” – Lavoro e amore per il territorio. Così nascono i vini bio di Luni.
Andrea Marcesini dell’azienda agricola ‘La felce’ è anche presidente del Consorzio che tutela Dop e Igp Andrea Marcesini dell’azienda ‘La felce’ e presidente del Consorzio per la tutela e la promozione dei vini Dop e Igp del territorio. Passione per il proprio lavoro, attenzione al dettaglio e un amore incondizionato per il territorio. Queste le caratteristiche che hanno portato Andrea Marcesini – titolare dell’azienda agricola ‘La felce’ di Luni e presidente del Consorzio per la tutela e la promozione dei vini Dop e Igp Colli di Luni, Cinque Terre, Colline di Levanto e Liguria di Levante – ad affermarsi nella produzione di vini biologici e naturali, fino a diventare punto di riferimento non solo per la provincia, ma a livello nazionale.

Fonte: Nazione La Spezia.

Un giro in vigna insieme al Fai. Visita guidata e degustazioni nell’azienda Ca’ Lunae di Bosoni.
Raduno nel pomeriggio E’ però obbligatoria la prenotazione via mail. “Fai un giro in vigna” è il titolo dell’iniziativa in programma oggi, organizzata dal Gruppo Fai Giovani della Spezia. L’appuntamento è alla cantina Ca’ Lunae di Bosoni a Castelnuovo Magra, in via Palvotrisia 2, con ritrovo alle 14.30. II programma prevede la visita dei vigneti e dell’azienda che da quattro generazioni è baluardo della produzione vinicola del territorio ligure nel comprensorio della zona Doc del Colli di Luni. La visita e la successiva degustazione di prodotti tipici saranno accompagnate dal personale della cantina. Il contributo di partecipazione è di 20 euro per gli iscritti Fai e i giovani under 35 e 25 euro per i non iscritti Fai.

Fonte: Nazione La Spezia.

Agricoltura con i ragazzi della Maffi.
Agricoltura biologica, ma anche sociale. Da tre anni Andrea Marcesini porta avanti un progetto che coinvolge i ragazzi della Casa Cardinale Maffi, fondazione con sede in località Olmarello a Castelnuovo che ospita circa 40 persone affette da patologie psichiatriche. L’idea di provare a coinvolgere i ragazzi della struttura è partita nel 2019 quando, di comune accordo, l’azienda agricola e la onlus hanno deciso di piantare un vigneto negli ampi spazi esterni della struttura castelnovese. Nei due anni che più sono stati caratterizzati dalla pandemia purtroppo il progetto è andato a rilento per ovvi motivi, ma pochi giorni fa Andrea Marcesini e gli ospiti della Casa del Cardinale Maffi hanno raccolto tutta l’uva del vigneto e quest’anno si concretizzerà il frutto del loro lavoro: verranno infatti prodotte le prime bottiglie di vino.

Fonte: Nazione La Spezia.

Bolano, visite e degustazioni alla coop I Castelli.
Il vino diventa un’occasione di conoscenza del territorio e della sua storia. È questa l’idea che ha ispirato “Cena in vendemmia”, l’evento programmato per mercoledì a Bolano. In programma conferenze, visite guidate e degustazione dei vini della cooperativa sociale I Castelli. L’organizzazione è a cura della cooperativa, in collaborazione con Asd Bolanese, Convivia e Ambiente vivo. Appuntamento alle 17.30 in piazza Castello, davanti al Comune di Bolano. La prima tappa alle 18 sarà l’oratorio dei santi Antonio e Rocco, dove si terrà l’incontro con lo storico Franco Bonatti sulla storia di Bolano e dei suoi dintorni.

Fonte: Secolo XIX La Spezia.

Museo “Antroposcene” il via col Teatro della Tosse.
Uno spettacolo teatrale itinerante, con la «griffe» consolidata del Teatro della Tosse di Genova, per inaugurare il Museo etnografico a cielo aperto. A Dolce acqua, oggi alle 17, arriva il giorno tanto atteso per l’apertura di «Antroposcene», il museo «open air» che tra Dolceacqua, San Biagio della Cima e Soldano vuole presentare e raccontare ai visitatori il ricchissimo patrimonio culturale che caratterizzai territori dei tre comuni e tutto il Ponente. Come lancio dell’iniziativa, in località La Colla a Dolceacqua, immediatamente dopo la cerimonia ufficiale di inaugurazione, andrà in scena lo spettacolo a stazioni «Di Ulivi, Vigneti, Storie e Silenzio», curato dal Teatro della Tosse, su testi e regia di Amedeo Romeo.

Fonte: Stampa Liguria Estate.

«Degusta Morbegno» scende in cantina, tante novità nell’evento enogastronomico.
Presentata dalla Pro Loco la terza edizione della manifestazione al via il 24/25 settembre. «Degusta Morbegno»… scende in cantina! Presentato così l’evento enogastronomico coordinato da Pro Loco Morbegno che sarà protagonista nei fine settimane del 24 e 25 settembre, dell’1 e 2 e dell’8 e 9 ottobre. La rassegna, alla sua terza edizione, riporta in auge le degustazioni dei vini valtellinese, accompagnando i visitatori in alcune cantine storiche di Morbegno, oltre che all’interno di due location d’eccezione: palazzo Malacrida e l’ex convento di piazza Sant’Antonio. «Abbiamo predisposto tre tipologie differenti di percorsi: “4 calici in 4 cantine”, “Calici in convento” e “visita guidata con aperitivo” – ha illustrato il presidente della Pro Loco Luca Della Sale.

Fonte: Giornale di Sondrio Centro Valle.

Eroico Rosso, un testimonial speciale.
Sonny Colbrelli alla presentazione dell’evento enogastronomico e turistico del 16,17 e 18 settembre Eroico Rosso, un testimonial speciale Spada: «Uniamo l’eccellenza del nostro Sforzato a quelle del territorio». Saranno 26 le cantine presenti. Presentazione di Eroico Rosso, ottava edizione, mercoledì mattina in municipio a Tirano. L’evento è ormai un classico ed è fissato per il prossimo fine settimana, 16,17 e 18 ottobre. Ospite d’eccezione il ciclista Sonny Colbrelli, testimonial della tappa Sforzato Wine Stage del Giro d’Italia 2022, ciclista professionista vincitore della Parigi-Roubaix 2021. Poi c’erano i patroni di casa oltre a rappresentanti Ais e Onav e sponsor.

Fonte: Giornale di Sondrio Centro Valle.

Grappolo d’oro, si accende il “Luna wine park”.
Ultimo weekend di iniziative con il gran finale della spettacolare corsa delle botti. Chiuro ancori una volta “capitale” dei vini di Valtellina, ma non solo. Anche paese delle meraviglie e del divertimento grazie al “Grappolo d’oro”, manifestazione iniziata il 27 agosto e giunta al suo terzo e ultimo fine settimana di iniziative con la Pro loco in cabina di regia e la collaborazione del Comune per dare lustro ai prodotti vitivinicoli del territorio. Stasera dalle 20 luci accese su “Giro di vite”: il centro storico si trasforma in un “Luna wine park” con tanti giochi e divertimenti tra sfide, colori e attrazioni per una vera festa. Nelle corti cinque saranno le aree tematiche per degustare, supportati dalla giornalista Sara Missaglia e dalle delegazioni Ais e Onav di Sondrio, bollicine e bianchi, rossi, sforzati e passiti.

Fonte: La Provincia Settimanale di Sondrio.

Tirano Eroico Rosso torna Tre giorni di Sforzato in una bella cornice.
Anche quest’anno l’estate tiranese terminerà con un settembre rosso – eroico. Nella sala consiliare di palazzo Marinoni si è tenuta la presentazione dell’edizione 8 di “Eroico Rosso Sforzato Wine Festival 2022”, la kermesse tiranese che il 16,17 e 18 settembre celebrerà lo Sforzato di Valtellina Docg. «Una manifestazione che esalta l’ospitalità tiranese – afferma il sindaco, Franco Spada -. Non è un incentivo all’alcolismo, ma insegna a bere bene e scoprire la nostra città grazie a tanti eventi collaterali». II consorzio turistico Media Valle è sempre stato un partner del Comune di Tirano. «Un evento ormai di portata nazionale – afferma il direttore, Gigi Negri -. È un importante tassello nella valorizzazione del territorio valtellinese».

Fonte: La Provincia Settimanale di Sondrio.

Nel nome di Milletta per esaltare le origini.
La novità La cantina Sartarelli festeggia il 50esimo della fondazione ed esce con nuovo Verdicchio Classico Riserva Docg che si colloca perfettamente tra gli immortali Tralivio e Balciana Nel nome di Mifietta per esaltare le origini AIla cantina Sartarelli, a Poggio San Marcello, ma con vista su Montecarotto (dove tutto è nato, prima il forno-panificio poi le vigne), ci sono novità. Una è buona, l’altra un po’ meno (si fa per scherzare, anzi per bere). Proseguendo la rigorosa linea del bianco (Classico, Tralivio, Balciana e Brut), per festeggiare il 50esimo della fondazione dell’azienda è arrivato Milletta. La missione di famiglia Un Verdicchio Classico Riserva Docg che «nasce dal vigneto – sottolineano Donatella Sartarelli e suo marito Patrizio Chiacchiarini – in cui è stata fatta la prima selezione delle nostre migliori viti alla fine degli anni Novanta.

Fonte: Corriere Adriatico Ancona.

Vendemmia: bene il contenimento dei prezzi dell’uva, si prospetta anche un’ottima annata.
Coldiretti Molise valuta positivamente l’iniziativa degli imprenditori agricoli del Basso Molise che hanno trovato una linea comune da tenere sul fronte dei prezzi dell’uva in cassetta per la produzione di vino. Gli imprenditori, nonostante siano alle prese con un aumento generalizzato dei costi di produzione che spaziano, come più volte denunciato da Coldiretti, dal prezzo del gasolio agricolo, all’energia, ai fertilizzanti e a tutto quanto necessitano le aziende per la loro conduzione, ivi compresa la manodopera, hanno deciso di limitare l’aumento del prezzo dell’uva in cassetta solo del 10%. Stando ad una prima stima sull’andamento della produzione vitivinicola, Coldiretti Molise afferma che nella nostra regione si preannuncia un’ottima annata dal punto di vista della qualità delle uve, ed una produzione quantitativa nella norma.

Fonte: Primo Piano Molise.

Siccità e Popillia japonica dimezzano la vendemmia ma la qualità resta ottima – Una vendemmia piena di insidie.
In alcune zone del Biellese raccolta dell’uva bianca ridotta fino al 50% Una vendemmia difficile quella del 2022 per il Biellese, caratterizzata da un’ottima qualità, ma da quantitativi ridotti addirittura in alcune zone del 50% a causa della grande siccità e della Popillia japonica. «In realtà – spiegano il presidente di Coldiretti Vercelli-Biella Paolo Dellarole e il direttore Francesca Toscani – nelle zone verso il Nord delle due province, dove vi è stato qualche temporale estivo che ha portato benefici, la vendemmia si prospetta davvero eccellente. Nelle aree dove è piovuto meno le uve si presentano sempre molto belle, ma decisamente più asciutte e leggere. Se da un lato però la qualità dovrebbe essere di livello molto alto, la grande siccità e i danni provocati da insetti e parassiti hanno fatto calare notevolmente la quantità di uva raccolta.

Fonte: Stampa Biella.

Ottime le previsioni per i grandi rossi “Il livello è buono, non bisogna avere fretta”.
Dalle colline del Biellese Orientale chi produce un po’ divino bianco ha già iniziato la raccolta tra i filari, ma la parte del leone la fanno i vini rossi a base di Nebbiolo peri quali non è ancora ora di vendemmiare. «Di uva ce n’è ed è bella – dice Mattia Antoniotti dell’azienda Antoniotti Odilio di Sostegno nella zona del Bramaterra-, bisogna sperare in un settembre soleggiato di giorno e fresco di notte per arrivare alla giusta maturazione: credo che si vendemmierà a fine settembre. Data la siccità a luglio la vigna iniziava a chiedere acqua, soprattutto nelle parti più rocciose, ma per fortuna a inizio agosto ha iniziato a piovere un po’». Anche Pietro Cassina di Lessona prevede che il Nebbiolo si raccoglierà a fine settembre, forse all’inizio di ottobre.

Fonte: Stampa Biella.

Produzione vitivinicola come passare alla qualità.
Le iniziative dell’amministrazione. Iniziativa dell’assessorato alle Attività produttive del Comune di Cerignola per promuovere e valorizzare la qualità produttiva. Ospiti dell’Amministrazione comunale 6 blogger, influencer e giornalisti specializzati nel foodewine e nel racconto di viaggi che saranno accompagnati a conoscere uve, vini, cantine e produzioni agroalimentari che sempre più rappresentano asset produttivi e commerciali strategici del ‘made in Cerignola’. Il tour si svolgerà nei giorni della festa patronale dedicata alla Madonna di Ripalta e proseguirà fino a domenica 11 facendo tappa anche nelle aziende a più forte connotazione sociale.

Fonte: Gazzetta di Capitanata.

L’azienda Cannito tra i vini top d’Italia.
Premiato il frutto di un lavoro sinergico, premiata l’intraprendenza e il coraggio di un nostro concittadino, premiato un prodotto di qualità della nostra terra, una buona notizia non solo per la famiglia Cannito ma per l’imprenditoria agricola grumese, per l’economia del nostro territorio». Anche il sindaco di Grumo, Michele Minenna, è entusiasta per il risultato che una risorsa del territorio, ha raggiunto nei giorni scorsi. Accade, infatti, che la guida “Slow Wine”, che tra le sue pagine raccoglie e racconta il meglio del vino italiano, ha attribuito il giusto riconoscimento di — Vino slow — Top Wine 2023, al “Gioia del Colle Primitivo Drùmon S 2018” della cantina Cannito, azienda a conduzione familiare guidata da Franco Cannito.

Fonte: L’Edicola del Sud Bari.

Un centro sulla storia di olio e vino – La storia di vino e olio attraverso i secoli.
Presto nascerà un centro dedicato a storia agraria e civiltà del vino con sede a Manduria e collegato alla struttura che approfondisce il Medioevo. Oggi a Manduria la giornata internazionale di studi dedicata a vino e olio nella civiltà euro-mediterranea. Sarà propedeutica alla costituzione di un “Centro studi di Storia agraria e Civiltà del vino”. Questa mattina appuntamento presso la cantina Produttori di Manduria di via Fabio Massimo per questo incontro nel quale, con il contributo di studiosi italiani e stranieri, si rifletterà sulle implicazioni economiche, sociali e culturali, nel corso dei secoli, dal mondo antico ai giorni nostri, dei due grandi prodotti della tradizione agraria salentina e pugliese.

Fonte: L’Edicola del Sud Taranto.

II rito della vendemmia con «Cantine Aperte».
Da oggi ad ottobre spazio a raccolta, degustazioni e visite guidate alle strutture di tutto il territorio. A settembre il rito della vendemmia porta con sé Cantine Aperte che fino a ottobre vedrà coinvolte le cantine del Movimento Turismo del Vino Toscana che apriranno le porte in via eccezionale a tutti. Si potrà vivere così la magica atmosfera della vendemmia nelle campagne del territorio. Tanti gli appuntamenti e i programmi dedicati a tutti gli appassionati che per una volta non solo potranno degustare i vini visitandone le cantine, ma partecipare alla vendemmia con tante attività pensate per tutta la famiglia. «Il tema di quest’anno sarà quello del «Peccato Naturale» del vino – spiega il presidente del Movimento Turismo del Vino Toscana, Emanuela Tamburini.

Fonte: Nazione Arezzo.

II vino Orange piace anche ai francesi.
La cantina Vanempo di Cicignano esporta il 90% di bottiglie all’estero. «Grande richiesta di prodotti naturali». II vino Orange, ultima tendenza nel panorama enologico, è prodotto a Montemurlo, dall’azienda Vanempo di Michele Sacchetti. Ditta che riesce a vendere le sue etichette in tutto il mondo e perfino in Francia. Nella tenuta agricola di Cicignano, sopra la Rocca, si coltivano solo vitigni toscani per produrre vini naturali di alta qualità con la tecnica della biodinamica. Una filosofia che piace molto per il rispetto della natura e del territorio. Tra questi l’Orange che è ottenuto dalle uve bianche macerate con le bucce. Un procedimento che fa parte della tradizione contadina. A dirlo è proprio il titolare della cantina.

Fonte: Nazione Prato.

Un consorzio della grappa contro i rincari.
La proposta all’incontro di Assindustria. «Tuteliamo il marchio e il ruolo internazionale» Bottega delle materie prime. Creando L’uva è un consorzio, promuoviamo maturata la tutela del marchio e il ruolo benissimo internazionale che le nostre grappe possono ricoprire. nonostante Parliamo di un’economia circolare siccità colare: si parte dalle vinacce, di agosto che risultano dall’uva. Per fare quadrato e produzione di vino, che sono ad affrontare i continui aumenti distillate e diventano acquavite. Ma anche le stesse vinacce delle bollette energetiche, esauste se opportunamente che incidono per il 3o per pressate e disidratate saranno cento sul costo finale del prodotto finito, l’obiettivo è quello.

Fonte: Corriere del Veneto Treviso e Belluno.

Grappoli di luna, vendemmia in notturna alla vigna di Sarah – Vendemmia vip al chiaro di luna.
Duecento ospiti al tradizionale appuntamento a Cozzuolo: il premio “bio” va alle religiose del monastero cistercense Soligon a pagina XIV Vendemmia vip al chiaro di luna? La “Vigna di Sarah” ha accolto 200 ospiti per il tradizionale ? Presenti anche il governatore Zaia e le campionesse appuntamento con la raccolta in notturna dell’uva Prosecco dell’Imoco Volley. «Agricoltura eroica tutela del territorio». La qualità del vino passa anche attraverso l’influsso benefico della luna, meglio se piena. Lo sa bene Sarah Dei Tos, vignaiola per vocazione e ideatrice di “Grappoli di luna”, l’unica vendemmia notturna sulle colline del Prosecco, giunta quest’anno all’ottava edizione.

Fonte: Gazzettino Treviso.

Vigna Dogarina piange la regina: sul Prosecco aveva messo il sigillo reale.
L’azienda ha inviato un telegramma di cordoglio a Londra. E’ mesta l’atmosfera alla Vi.VO. Agricola Vigna Dogarina, colosso dell’enologia veneto-orientale. La morte della regina Elisabetta è vissuta con sincera tristezza da questa realtà, che la sovrana aveva scelto quale fornitore di vino Prosecco. Le briose bollicine di Prosecco, frutto dei grappoli prodotti nel vigneto Dogarina di Campodipietra, riempiono le bottigliette da 20 cl molto apprezzate dalla regina: ieri dal quartier generale di Vi.VO. è partito il telegramma di cordoglio indirizzato alla famiglia reale. Null’altro trapela perchè l’azienda è vincolata, per contratto, a non rilasciare dichiarazioni. Lo scorso gennaio era trapelata la notizia che Sua Maestà aveva prediletto le inconfondibili bollicine del Prosecco trevigiano per brindare al nuovo anno.

Fonte: Gazzettino Treviso.

La vendemmia in notturna con Zaia e le suore di clausura – Monache premiate per la viticoltura bio Dalla clausura alla vendemmia con Zaia.
È quanto si è appreso all’ottava edizione della Vendemmia notturna a Cozzuolo, presso la Vigna di Sara, alla presenza di Luca Zaia. Trai filari in notturna alla Vigna di Sarah di Cozzuolo. II presidente: «Il Prosecco è la nostra prima destinazione turistica» Monache premiate per la viticoltura bio Dalla clausura alla vendemmia con Zaia e monache di clausura del monastero di San Giacomo vinco/ no il premio della viticoltura bio ed eroica ideato dalla Vigna di Sarah. È quanto si è appreso all’ottava edizione della Vendemmia notturna a Cozzuolo, presso la Vigna di Sarah. Alla presenza di un folto pubblico e di numerose autorità, fra le quali Luca Zaia, presidente della Regione. La vendemmia in corso sarà ottima per la qualità – ha confermato, fra l’altro, il presidente – e in forte recupero sulla quantità rispetto alle previsioni preoccupate d’inizio settembre.

Fonte: Tribuna Treviso.

Il rito della vendemmia con “Cantine Aperte”.
Da settembre il rito della vendemmia porta con s é Cantine Aperte che fino a ottobre vedrà coinvolte le cantine del Movimento Turismo del Vino Toscana che apriranno le porte in via eccezionale a tutti. Si potrà vivere così la magica atmosfera della vendemmia nelle campagne del territorio. Tanti gli appuntamenti e i programmi dedicati a tutti gli appassionati che per una volta non solo potranno degustare i vini visitandone le cantine, ma partecipare alla vendemmia con tante attività pensate per tutta la famiglia.”Il tema di quest’anno sarà quello del”Peccato Naturale” del vino– spiega il presidente del Movimento Turismo del Vino Toscana, Emanuela Tamburini– pensiamo che questo sia il momento più magico anche per i più piccoli che si possono avvicinare in maniera pratica e didattica al mondo del vino, come nasce e come si lavora”.

Fonte: La Nazione.

Vino: nel ‘Villaggio Narrante’ nasce il Barolo della Fiducia.
Dopo il Barolo della Speranza, presentato in primavera, il Barolo della Fiducia, secondo titolo di una collezione dedicata ai “10 sentimenti che nella storia della civiltà hanno dato origine alle rinascite collettive”. E’ il nuovo vino docg della tenuta Fontanafredda, l’azienda che produce Barolo e grandi vini delle Langhe con 120 ettari di vigneti certificati biologici che circondano il ‘Villaggio Narrante d’Italia’, a Serralunga d’Alba (Cuneo). Una tenuta che è stata creata dal primo re d’Italia, Vittorio Emanuele II, e che dal 2008 è di proprietà della famiglia Farinetti. Il Barolo della Fiducia, annata 2019, è firmato anche dalla scrittrice Silvia Avallone e dall’illustratore Andrea Calisi; da oggi si può ordinare on line, la sua uscita ufficiale sul mercato è prevista a marzo 2023.

Fonte: ANSA.

Vino e cannabis, cos’hanno in comune?
Forse non è noto a tutti ma, l’aroma del vino, come quello della cannabis è dato dai terpeni. Le piante di cannabis producono circa 200 terpeni diversi ed ogni cultivar ne contiene quantità variabili. Nel caso del vino sono contenuti nella buccia dell’uva. Alcuni vitigni particolarmente aromatici come il Moscato, il Gewurztraminer, il Brachetto e alcune Malvasie, ne sono molto ricche! I terpeni conferiscono al vino rispettivamentei sentori di fiori o di frutta, il linalolo ad esempio conferisce l’aroma di rosa, il nerolo quello di bergamotto. Quando i terpeni del vino si uniscono a quelli della cannabis, danno vita ad un bouquet aromatico unico e inconfondibile. Esistono vari modi per aromatizzare il vino, dall’infusione con le infiorescenze o gli scarti della potatura. Il più semplice è quello della “bustina da tè” da lasciare in infusione direttamente all’interno della bottiglia di vino.

Fonte: DolceVita.

Ecco il “Manifesto 2023” delle Città del Vino: l’essenza dell’enoturismo tra bellezza e convivialità.
A firmarla, Viktoria Jordanovska, studentessa del Liceo Artistico Pinot Gallizio dell’Istituto d’Istruzione Superiore G. Govone di Alba. Un picnic all’aperto di enoturisti che degustano il vino, e che rappresenta la bellezza e la convivialità che derivano dalla conoscenza di nuovi territori in cui il vino nasce, in un senso di pace e di serenità: ecco quello che idealmente rappresenta l’immagine che accompagnerà le Città del Vino, l’associazione dei Comuni a più alta vocazione vitivinicola d’Italia, per tutto il 2023. Un “quadro” allegro e colorato che racchiude l’essenza dell’enoturismo, così come l’ha interpretato Viktoria Jordanovska, studentessa della Classe Vb del Liceo Artistico Pinot Gallizio dell’Istituto d’Istruzione Superiore G. Govone di Alba, che è risultato il migliore nel Concorso per il “Manifesto 2023” delle Città del Vino.

Fonte: WineNews.

Giovane avvocata e donna del vino bio: la sfida di Eleonora Bianchi.
Il punto di forza è una filosofia bio pura al 100%, applicata sia in vigna sia in cantina nella fase di vinificazione. Poi la qualità del prodotto, la cura per il packaging e lo spirito innovativo. Un altro plus, che rende Terre d’Aenòr, nuova azienda vinicola in Franciacorta (con sede a Provaglio d’Iseo, nella storica dimora di Palazzo Bianchi) un «caso» nel panorama di settore della provincia bresciana, è che al timone troviamo la giovanissima Eleonora Bianchi, 26 anni, una laurea in Giurisprudenza ed un grande entusiasmo nell’affrontare quella che lei stessa ritiene una «grande sfida».

Fonte: Giornale di Brescia.

Vino, cibo, arte: tornano gli abbinamenti di Montefalco.
Tre giorni da non perdere a Montefalco (dal 16 al 18 settembre) con Enologica Montefalco – Abbinamenti, l’evento che vede protagonista il vino e i suoi abbinamenti con cibo, arte, musica. Organizzato dal Consorzio Tutela Vini Montefalco e La Strada del Sagrantino, con il patrocinio del Comune di Montefalco, il programma è come sempre ricchissimo, fatto di enogastronomia, cultura, iniziative speciali come la passeggiata in notturna e degustazioni. on mancheranno iniziative per i più piccoli e le loro famiglie, esposizione e degustazione di prodotti locali, insieme ad artigiani e artisti che prendono ispirazione dal mondo del vino e tantissimo altro ancora.

Fonte: Corriere del Vino.

Alla 56ª Douja d’Or il mondo del vino s’interroga sul futuro.
Dopo il taglio del nastro, ieri pomeriggio alla Camera di Commercio, la 56° edizione della Douja d’Or è pronta a servire il meglio della produzione vinicola piemontese alle migliaia di visitatori, italiani e stranieri, giunti in città per le manifestazioni settembrine. Degustazioni, aperitivi e cene, masterclass, incontri, concerti, spettacoli e mostre contribuiscono a puntare l’accento sulla forza economica di un comparto che tra Monferrato e Langa Astigiana ha prodotto nel 2021 «oltre 1,55 milioni di ettolitri di vino, per l’80% Doc e Docg», sottolinea Gian Paolo Coscia, presidente della Camera di Commercio di Alessandria-Asti, organizzatrice dell’evento insieme a Piemonte Land, Consorzi del Barbera, dell’Asti e del Moscato, Unione Industriale, Associazione Produttori Vini Bio, Fondazione Asti Musei, istituzioni al fianco. Una città intera in festa con piazze, cortili e palazzi storici dedicati a vino e dintorni. In piazza San Secondo con Piemonte Land, si degustano oltre 500 specialità tra bollicine, bianchi, rosé, rossi, aromatici e passiti (degustazioni 4 e 5 euro; assaggi di prodotti tipici e pasticceria 4 e 5 euro).

Fonte: La Stampa.

In Trentino vi accoglie la Strada del Vino e dei Sapori.
Da 15 euro a persona, weekend in cantina con degustazioni e viste guidate nei vigneti. Info e prenotazioni nel sito: www.tastetrentino.it. L’Italia è fatta di continui mutamenti di paesaggi e suggestioni; Goethe, nel suo Viaggio in Italia pubblicato nel 1816, riferendosi al nostro Paese, parlava di «impressioni dei sensi, che nessun libro, nessun quadro può dare». Oggi, diremmo: «impressioni dei sensi che nessuna foto o video possono dare». È come se i confini tra le regioni italiane fossero disegnati non dalla burocrazia e dalla politica, ma dalle percezioni. La Toscana comincia dove appaiono i suoi primi, dolci paesaggi collinari, la Sardegna quando il mare cede il passo alle testimonianze di civiltà antichissime, la Liguria quando veniamo investiti dal profumo dei fiori.

Fonte: la Repubblica.

«Vino e olio nella civiltà euro-mediterranea»: una giornata di studi a Manduria.
Si terrà domani, sabato 10 settembre a Manduria, la Giornata internazionale di Studi dal titolo «Vino e olio nella civiltà euro-mediterranea». Un incontro che raccoglie i più importanti studiosi del settore, in una regione in cui vino e olio rappresentano parte sostanziale non solo del patrimonio economico ma anche culturale. Appuntamento nella sede dei Produttori di Manduria in via Fabio Massimo 19. Una giornata di appuntamenti che inizierà alle 9.30 e continuerà fino alle 18.30
Al centro delle riflessioni saranno i due grandi prodotti della tradizione agraria salentina e pugliese e le relative implicazioni economiche, sociali, culturali, nel corso dei secoli, dal mondo antico ai giorni nostri. L’incontro costituisce la terza occasione di approfondimento di tematiche legate alla storia del vino, alle connesse interazioni con altre produzioni, e al suo contributo alla definizione di un’identità europea e mediterranea.

Fonte: Corriere del Mezzogiorno.

STAMPA ESTERA

Découvrir le luberon par ses vins.
Petit Luberon, Grand Luberon. Entre les deux, la combe de Lourn7arin, creusée du nord au sud par la rivière Aiguebrun. Et de multiples terroirs qui n’en font qu’un, classé en AOP Côte du Rhône. Aux portes de l’appellation Provence, le Luberon viticole est en pleine renaissance. Entre Bonnieux et Apt. le château de Mille en est l’exemple le plus spectaculaire et le plus récent. En 2018, un couple franco-américain, Constance et Lawrence Slaughter, tombe amoureux de cette propriété emblématique du nord du Luberon. Les archives attestent de sa vocation viticole dès 1238, mais une cuve de foulage creusée dans la roche daterait de l’âge de bronze. Depuis que des travaux titanesques ont été entrepris «fleur au fusil », admet Constance Slaughter, encore un peu sonnée par l’ampleur de ce qui a été mis en oeuvre pour réhabiliter les 116 ha de bois, dont 25 ha de vignes, ainsi que l’étonnant patrimoine bâti, les archéologues déferlent. lin «viguier» (bassin de rétention d’eau), une habitation rupestre, des traces de villa agricole gallo-romaine, un oppidum celtique… Sans compter l’impressionnant mas provençal que l’on dirait sorti du film La Belle et la Bite, de Jean Cocteau. Construite à la manière d’une place forte du Moyen Age sur un piton rocheux et restaurée magnifiquement par le cabinet d’architecture J.afourcade, elle participe grandement au réenchantement des lieux autant qu’à la mise en avant de son terroir. Une belle terre ocre foncé où les rouges continuent d’être rois (50’/ de la production) avec trois cuvées. Pour compléter les vénérables vignes, grenache (70 ans d’âge), carignan (60 ans) et syrah (50 ans), une jeune garde a été replantée, cinsault et bientôt mourvèdre. Jadis fierté de Mille, les blancs (10%) auront bientôt une jolie parcelle à l’entrée du domaine entièrement dédiée au grenache blanc, bourboulenc et marsanne en sélection massaie. Le vermentino est déjà venu rajeunir clairette et agni blanc de la cuvée Château de Mille. Pour le rosé (40%), deux cuvées, l’une gastronomique, Château de Mille, élevée en amphore, l’autre, Clé de Mille, plus fraiche. Et sur toute la propriété, un même engagement envers la biodiversité conversion bio, agroforesterie, biodynantie.

Fonte: Figaro.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.

A risentirci a domani.