Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di sabato 20 agosto 2022!
Le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl (https://www.blinkup.it/), strategie per potenziare il tuo business.
Festa del Vino, c’è attesa per l’enoteca mobile.
Un’enoteca mobile allestita su un’Ape Car degli Anni Sessanta, la vera “star”, dopo il nettare di Bacco, della quarantesima edizione della “Festa del Vino” di Castelvenere, in programma dal 26 al 28 agosto prossimo. Lo rende noto Domenico Iannucci, presidente della Pro Loco di Castelvenere, che promuove ed organizza l’evento. “All’interno della enoteca mobile — dice Iannucci — verranno esposte tutte le `etichette’ di Castelvenere mentre nelle caratteristiche ed originali cantine tufacee del borgo medievale i produttori locali faranno degustare i propri vini”.
Fonte: Il Sannio Quotidiano.
La Gen Z senza Amore ripudia anche Bacco e l’alcol è robaccia da vecchi: ormai i 20 anni sono i nuovi 80. Ma l’Italia è un’eccezione.
Se Amore piange, Bacco non ride. Se senza l’eros ti estingui, da sobrio sopravvivi (e ci mancherebbe). A maggior ragione se sei teenager e dunque un po’ carente di enzimi. Ma “Se manca il sake, / velata / è la bellezza dei ciliegi in fiore”. Diceva così un popolarissimo haiku. Ed è proprio il sake al centro di un progetto sostenuto dal governo nipponico. La bevanda nazionale distillata dal riso fermentato. Quella che molti italiani hanno conosciuto sub specie brodaglia in qualche “all you can eat” di provincia. Ora, l’Agenzia delle entrate giapponese intende arrestare il vertiginoso calo dei consumi di alcol che angoscia il fisco. Così, sino ai primi di settembre, promuove l’operazione “Sake Viva”. Immaginate il Sol Levante. Coi giovani che non son tanti ma son tanto nerd.
Fonte: Foglio.
Un rosa trentino.
La risposta a chi ancora difende l’enodualismo bianco/rosso è il Cremisi. 6 he uno poi potrebbe dire: ma se d’estate non sopporti il rosso ovunque servito caldo perché non bevi il bianco ovunque servito freddo? E io potrei rispondere: dopo studi annosi sono arrivato alla conclusione che se il rosso dev’essere buono il bianco dev’essere buonissimo. Un rosso medio si può anche bere, se contro la finestra batte la tormenta (forse a Natale, dunque) e il piatto ospita una bella fumante salsiccia. In tal caso nel bicchiere ci trovi almeno un po’ di polpa, qualche piacere tattile, materico. Mentre nel bianco medio sento soltanto alcol e vuoto.
Fonte: Foglio.
Il lambrusco si fa aristocratico.
Trignaioli modenesi sulle orme di Brad Pitt con il rosé che fa concorrenza allo champagne Il lambrusco si fa aristocratico Focus: intercettare i giovani attratti dal trend dei rosati. Un rosé prodotto da uve collocate a 425 metri, accanto a un santuario assai frequentato (a Puianello, Castelvetro di Modena), per fare concorrenza allo champagne. Infatti, in un tasting alla cieca, è stato proposto accanto ai blasonati cuvée d’Oltralpe, senza sfigurare. La sfida è anche quella di intercettare i giovani, che stanno cavalcando il trend dei rosati. Ma non solo loro: Brad Pitt e Angelina Jolie (ancora insieme nel business agreste) hanno lanciato il Miraval Rosé (vitigni in Provenza).
Fonte: Italia Oggi.
Châteaux Pétrus, balzo del 50%.
Le 16 vendemmi d’antan hanno brillato alle aste pur con otto diminuzioni di prezzo Châteaux Pétrus, balzo del 50% di Cesare Pillon Non tutte le misure prese per affrontare l’emergenza sanitaria provocata dalla pandemia di Covid-19 hanno avuto esclusivamente gli spiacevoli effetti che erano stati previsti. Lo spostamento dal chiuso delle sale vendita all’immensità del web, deciso in fretta e furia dalle aste dei vini per sopravvivere anche durante il lockdown, per esempio, ha reso così numerose le vendite all’incanto che in questo complicato 2022 anche un vino piuttosto raro come Châteaux Pétrus ha per la prima volta a disposizione già a fine agosto 50 prezzi confrontabili con quelli del 2021 sulla base dei quali pub elaborare le sue strategie di vendita.
Fonte: Milano Finanza.
Basta vini con le etichette di Hitler e Mussolini.
Dopo 27 anni — sono in commercio dal 1995 — l’azienda vinicola Vini Lunardelli, sede in provincia di Udine, ha annunciato che interromperà la commercializzazione della linea che gli stessi Lunardelli definiscono “storica”. Bottiglie con, appunto, il volto del duce e di Adolf Hitler e relativi motti. Una vergogna più volte denunciata da Repubblica. E che ha provocato una lunga scia di proteste e polemiche. Perché le bottiglie erano e sono in bella mostra sugli scaffali di supermercati e negozi: in particolare in un supermercato di Jesolo. «Sono stufo delle polemiche», ha spiegato Andrea Lunardelli che a 57 anni ha ereditato l’azienda di famiglia.
Fonte: Repubblica.
Ricerca made in Italy per le nuove vigne in penuria di acqua.
Imprese e viticoltura Capofila del piano il leader del prosecco Villa Sandi con l’università di Milano Giorgio dell’Orefice La ricerca scientifica è l’unica arma per contrastare i cambiamenti climatici e salvare le produzioni chiave del made in Italy agroalimentare. Un’annata caratterizzata da grande siccità come quella 2022 (non bastano le piogge di agosto per compensare mesi di deficit idrico) sta rendendo evidenti i vantaggi di alcune importanti sperimentazioni che si stanno portando avanti nel settore del vino made in Italy. Il Wine Research Team un gruppo di lavoro nato da un’intuizione del presidente di Assoenologi, Riccardo Cotarella e composto da 35 imprese vitivinicole espressione dei diversi territori italiani e che, insieme tecnici e ricercatori di fama internazionale sta portando avanti ricerche sull’evoluzione della qualità dei vini in un’ottica di cambiamenti climatici e di sostenibilità.
Fonte: Sole 24 Ore.
Giappone una birra ci salverà.
Il governo lancia una campagna per incentivare l’uso di alcol fra i giovani. Obiettivo, incassare più tasse L’Agenzia delle entrate vuole utilizzare anche Intelligenza artificiale e metaverso. Kanpai in giapponese significa “bicchiere vuoto”. E l’espressione con cui si brinda nel Sol Levante, celebre in buona parte dell’Asia orientale. Ma in madrepatria la si sente pronunciare sempre meno, in particolare tra i giovani. Con grande scorno del fisco, che tra l’onda lunga delle restrizioni Covid e il trend demografico negativo sta vedendo diminuire il gettito garantito dal consumo di bevande alcoliche. Ecco allora che l’Agenzia delle entrate di Tokyo ha pensato di lanciare una campagna per incoraggiare i giapponesi a bere più alcol.
Fonte: Stampa.
Il sollievo di Bosoni: “I vigneti sono salvi, Il Vermentino resiste”.
L’imprenditore è proprietario con la sua famiglia di Cantine Lunae «Stiamo ultimando i controlli sui nostri 85 ettari, ma sembra tutto ok» Il sollievo di Bosoni: aI vigneti sono salvi, il Vermentino resiste» I vigneti Bosoni a Castelnuovo Magra. Le viti sono salve, la tromba d’aria non ha colpito più di tanto / l’entroterra della produzione di Vermentino e delle altre etichette che fanno dell’intero comprensorio valligiano un’eccellenza sotto questo punto di vista. La conferma arriva da Diego Bosoni, che insieme alla sua famiglia governa un territorio composto da 85 ettari di vitigno, di cui oltre la metà di proprietà.
Fonte: Secolo XIX La Spezia.
La novità sarà «4 calici in 4 cantine».
Pubblicato il programma di Degusta Morbegno – Aspettando le Cantine, manifestazione coordinata da Pro Loco Morbegno La novità sarà «4 calici in 4 cantine» Proposte anche visite guidate a palazzo Malacrida e camminate Green sulla Costiera dei Cech e sulle Orobie. Pubblicato il programma della terza edizione di Degusta Morbegno – Aspettando le Cantine. Percorsi consolidati e tante novità. La manifestazione targata Pro Loco Morbegno si concentrerà nei fine settimana del 24 e 25 settembre, del 1-2 e 8-9 ottobre. «Ci eravamo messi a disposizione per sondare di organizzare “Morbegno in cantina” – riferisce il presidente della Pro Loco Morbegno Luca Della Sale -. Nel sondaggio non ci sono stati i presupposti per farlo. Il marchio di “Degusta Morbegno” è della Pro Loco, così abbiamo deciso di proporlo all’Amministrazione per il terzo anno consecutivo.
Fonte: Giornale di Sondrio Centro Valle.
Vendemmia, le cantine vanno in ordine sparso: per adesso è il momento delle uve bianche.
Rispetto alle previsioni di un mese fa, la resa sembra nettamente migliore con un calo quantitativo contenuto Vendemmia, le cantine vanno in ordine sparso: per adesso è il momento delle uve bianche Vendemmia in ordine sparso sul colline di San Colombano, alcune cantine hanno già finito la raccolta delle basi spumanti e programmano per la settimana prossima le uve per i bianchi fermi, altre hanno appena iniziato, e c’è anche chi ha deciso di non fare nulla fino a settembre, nonostante l’anticipo cui sembra rispondere l’uva quest’anno. Rispetto alle previsioni di un mese fa, però, la resa sembra nettamente migliore, con un calo quantitativo contenuto e un ricarico zuccherino che promette molto bene.
Fonte: Cittadino di Lodi.
Il vino affinato nella ceramica è stato premiato al Wine Festival.
Si chiama Amphora Moris, ed è un prodotto di eccellenza della Poderi San Pietro 11 vino affinato nella ceramica è stato premiato al Wine Festival di Andrea Bagatta Il vino del futuro affonda le sue radici nel passato. Amphora Moris 2018 della Poderi di San Pietro si conquista il riconoscimento Gold al premio The WineHunterAward del Merano Wine Festival, uno degli appuntamenti enogastronomici che negli ultimi anni ha scalato le gerarchie dell’attenzione di cantine, esperti ed appassionati per la selezione di qualità messa in atto. The WineHunter premia solo le etichette che raggiungono almeno 90 punti su 100, e l’Award Gold è riservato a chi si aggiudica dai 93 ai 95,99 punti della giuria di esperti.
Fonte: Cittadino di Lodi.
Viti e meleti tra siccità e cimice asiatica – Caldo e siccità, la vendemmia è un’incognita.
La difficile estate dell’agricoltura valtellinese che rimane ancora appesa al meteo Viti e meleti tra siccità e cimice asiatica. La vendemmia oggi è ancora un’incognita, nonostante la pioggia di questa settimana che potrebbe aver dato un po’ di sollievo alle vigne. Vendemmia che per ora non si annuncia troppo positiva sotto il profilo della quantità, con perdite di raccolto che in media si attestano al 10% e sono ancora più pesanti in alcune sottozone. E non va meglio per le mele. Dopo che è cominciata la raccolta delle Gala, i frutteti si trovano a dover fare i conti con il ritorno della cimice asiatica. Insomma, non è certo un quadro confortante quello che delineano i tecnici della Fondazione Fojanini mentre ci si avvia verso la fine dell’estate più calda e siccitosa che si ricordi.
Fonte: Giornale di Sondrio Centro Valle.
E’ tutto pronto per «Il Grappolo d’oro».
Torna con tutti quegli eventi che l’hanno resa celebre la manifestazione dedicata al vino e alla valorizzazione del territorio E’ tutto pronto per «Il Grappolo d’oro» Si comincia sabato 27 agosto con la cena medievale, poi gli appuntamenti proseguiranno fino a domenica 11 settembre. Sarà la cena medievale ad aprire ufficialmente sabato 27 agosto un’edizione mai così attesa della kermesse «Il Grappolo d’Oro». La manifestazione organizzata dalla Pro Loco di Chiuro torna infatti a proporre tutti gli appuntamenti che nel corso degli anni l’hanno trasformata in un momento imperdibile di fine estate. Eventi che proseguiranno poi fino all’11 settembre tra degustazioni, momenti sportivi ed enogastronomici oltreché di valorizzazione del territorio e delle sue eccellenze culturali, paesaggistiche e storiche.
Fonte: Giornale di Sondrio Centro Valle.
Grappolo d’oro 2022 un ritorno alle origini Conto alla rovescia.
Conto alla rovescia per il “Grappolo d’oro 2022”, qualificato appuntamento che rende omaggio ai vini valtellinesi, che ritorna alle origini. Non solo nella formula tradizionale preCovid, ma anche riproponendo la cena medioevale “Di-vino in vino”, con la quale si apre ufficialmente sabato prossimo 27 agosto l’edizione numero 38 promossa dalla Pro loco di Chiuro, in stretta collaborazione con il Comune e con il contributo della Provincia, del Bim e della Comunità montana di Sondrio. L’appuntamento è nella corte di palazzo Stefano Quadrio, ma essendo i posti limitati la prenotazione è obbligatoria e deve pervenire entro giovedì 25 agosto direttamente sulla pagina web della Pro loco (il costo è 35 euro).
Fonte: La Provincia Settimanale di Sondrio.
Siccità, le viti sono in sofferenza Colpita soprattutto la Sassella.
Si spera nelle piogge di questi giorni per limitare le perdite di produzione «Al momento si prevede un-5110% ma la situazione può cambiare». Solo qualche settimana fa, proprio sulle colonne di questo giornale, avevamo dato notizia dello stato di salute delle viti in Valtellina, vero simbolo dell’intero paesaggio terrazzato e, allo stesso tempo, immagine di tenacia e resistenza. Tratti propri — almeno fino a quel momento — della pianta, in grado, tutto sommato, di far fronte abbastanza bene al problema della siccità, grande piaga in molti altri ambiti dell’agricoltura lungo tutto il mese di luglio. Insomma, nel momento di massima difficoltà, per fare un esempio, nei meleti e negli orti, almeno per le vigne il quadro grossomodo non sembrava tragico. Lungi dall’essere in perfetta salute, questo è ovvio, ma comunque parevano difendersi bene
Fonte: La Provincia Settimanale di Sondrio.
Altrove già si vendemmia Probabile anche da noi un anticipo di 10-15 giorni.
«1 valori registrati quest’anno nel mese di luglio vanno oltre ogni media storica». Per Martino Salvetti, «al di là di tutto, ciò che colpisce è l’eccezionalità del periodo, tra persistenza delle temperature massime, grande siccità ed escursione termica molto limitata». Al momento, la stazione meteo della Fondazione Fojanini ha fatto registrare «soltanto 301 mm di pioggia dall’inizio del 2022: in media, in questo periodo ne avevamo 520530. II deficit, lo si capisce, è grande». Tutto sommato, «giugno non è andato troppo male: i 73 mm registrati sono inferiori alle medie». Luglio, invece, un disastro. «Quasi la metà rispetto alla media 55 mm a confronto dei soliti 100 circa. Nel famoso e caldo 2003 avevamo avuto ben 130 mm, come effetto di diversi temporali». Fuori dalla norma anche le temperature.
Fonte: La Provincia Settimanale di Sondrio.
Dalle Langhe alle colline tortonesi “Ridarò vita a questi vecchi vigneti”.
Nel Comune di Volpeglino l’iniziativa di un imprenditore che ha acquistato alcune aree da coltivare a Timorasso Dalle Langhe alle colline tortonesi “Ridarò vita a questi vecchi vigneti”. Le Langhe arrivano alle porte della Val CuroJne. Giorgio Sordo, dell’omonima azienda vitivinicola, ha deciso di acquistare alcuni terreni nel Comune di Volpeglino, che conta solo 134 abitanti, lungo la strada che porta a Berzano di Tortona. I primi lavori sono già iniziati da tempo ma mancano ancora gli ultimi permessi per dare via alla riqualificazione di 12 ettari di collina, occupati in parte già da vecchie vigne (ormai estirpate) oppure adibiti a bosco ceduo o prati. L’obiettivo è ristrutturare un cascinale già esistente per creare una cantina di vinificazione, il cui re sarà ovviamente il Timorasso, vitigno delle Terre Derthona che vanta 23 produttori in tutta la zona tortonese.
Fonte: Stampa Alessandria.
Una rinnovata sala degustazione nella Cantina Nuraghe Crabioni.
Sorso la suggestiva location si affaccia sui vigneti e sul golfo dell’Asinara Sono La Cantina Nuraghe Crabioni ha una nuova sala degustazione. Il taglio del nastro è avvenuto nelle scorse settimane durante una cerimonia alla quale hanno partecipato diverse personalità del mondo istituzionale e produttivo del territorio. La nuova sala si affaccia sulla zona di accoglienza per gli ospiti che è stata completamente rinnovata e immersa nel verde di un ampio giardino con porticato. La realtà imprenditoriale made in Sorso abbina quindi alle degustazioni dei suoi vini l’offerta di una location con vista panoramica sui vigneti dominati dal nuraghe e sul golfo dell’Asinara.
Fonte: Nuova Sardegna.
Addio a Mauro Bolla, l’ingegnere tra cibo e vino.
Da Brendolan alle tenute vinicole: «Uomo coraggioso». Imprenditoria vicentina in lutto. Si è spento a 69 anni, Mauro Bolla, originario di Roncà (Verona). Per molti anni aveva ricoperto il ruolo di presidente dei Giovani di Confindustria Vicenza. A stroncarlo, l’altro ieri, un male incurabile che l’imprenditore aveva cercato di combattere con tutte le sue forze fino all’ultimo. Era ricoverato da un paio di giorni all’ospedale di Asiago, località in cui amava rifugiarsi. La notizia della sua dipartita è giunta velocemente a Lonigo. dove abitava. «E stato un duro colpo per tutti – spiega il sindaco di Lonigo, Pierluigi Giacomello – perché se ne è andato un pezzo di storia della città. Era un uomo a modo, un signore d’altri tempi che aveva sempre la battuta pronta.
Fonte: Corriere del Veneto Venezia e Mestre.
Vitigni resistenti alle malattie: i ciclisti correranno fra le piante – In bici alla scoperta del vino d’Alpago «Produzione e gita per la sostenibilità».
Sono dieci i viticoltori che in Alpago, dal 2015, hanno iniziato a coltivare vitigni resistenti. Tra questi vigneti sostenibili approderà la prossima escursione dei ciclisti della Fiab (Federazione italiana ambiente e bicicletta) Belluno guidati dal suo presidente Pierluigi Trevisan. IN BICI tra i vigneti d’Alpago In bici alla scoperta del vino d’Alpago «Produzione e gita per la sostenibilità»? I ciclisti Fiab tra le viti alpagote: sono 10 i viticoltori, tutti hobbisti «INIZIATO NEL 2015 CON VITICOLTURA CHE NON DANNEGGIA IL TERRITORIO PRODUCIAMO DUE BIANCHI IN FUTURO ANCHE ROSSO». Sono dieci i viticoltori che in Alpago, dal 2015, hanno iniziato a coltivare vitigni Piwi: un acronimo che dal tedesco “pilzwiderstandfähig” significa resistente ai funghi e indica quelle piante capaci di opporsi in maniera spontanea a iodio e peronospora.
Fonte: Gazzettino Belluno.
In 10 anni sono scomparse 500.000 aziende agricole.
L’ultimo censimento dell’agricoltura, realizzato nel 2021 dall’Istat, fotografa l’agricoltura italiana confrontandola con quella del passato. Se dal 2010 al 2020 il numero di aziende agricole è diminuito di ben 487.000 unità (ovvero da 1.620.884 a 1.133.023), fa effetto osservare che nel 1980 le aziende agricole attive in Italia erano 3.133.118, con una SAU di 5 ettari che nel 2020 è salita a 11,5 ettari. I numeri ci dicono anche che in dieci anni gli ordinamenti colturali sono rimasti invariati, con i seminativi in testa che occupano il 57% di tutta la SAU italiana, seguiti da prati e pascoli (25% della SAU totale) e colture arboree (17% della SAU).
Fonte: ilnuovoagricoltore.it.
Pietro, l’enologo non vedente: “In cantina mi bastano gli altri sensi”.
Il produttore agricolo di Perletto, nell’Alta Langa, ha perso la vista dopo un incidente stradale. “C’era un’azienda da portare avanti, oggi sono orgoglioso di quello che stiamo facendo”. “E adesso, papà?”. Pietro Monti ha appena perso la vista – è il 2011 – in un terribile incidente stradale che lo lascia in coma per due mesi. E’ vivo, ma improvvisamente cieco. “Non sto a raccontarvi che è andato tutto bene e ho accettato subito quel che mi è capitato, non sarebbe vero”, racconta adesso nella sua cantina. Ma ricorda quella domanda. “E adesso, Pietro?”, risponde a sua volta il padre. E lui, senza indugi: “Prendo in mano l’azienda agricola, ce la faremo”.
Fonte: La Repubblica.
47 Migliori cantina vini casa nel 2022.
Sei alla ricerca della migliore cantina vini casa? Non preoccuparti più! Come in questo post, abbiamo elencato i modelli 47 che sono i più votati e apprezzati dalle persone che li usano. Prima di iniziare, crea un elenco di funzioni che stai cercando in una cantina vini casa in questo modo, scegliere quella migliore per le tue esigenze da questo elenco sarebbe molto più semplice. Non importa quali siano i tuoi requisiti, questo elenco contiene le cantina vini casa che li soddisferanno!
Fonte: Il Sud siamo Noi.
Vino: Mazara del Vallo si illumina con ‘Stelle sul Mazzaro’.
Al via a Mazara del Vallo “Stelle sul Mazzaro” la manifestazione che anima gli angoli più belli della città. Il centro storico della cittadina siciliana che conserva l’affascinante impianto islamico della Kasbah sarà teatro delle iniziative della Strada del Vino e dei Sapori Val di Mazara, che con il patrocinio del Comune ha messo a punto un fitto programma di appuntamenti legati al vino e al cibo.Vivere lo spazio urbano e metterlo in connessione con le realtà produttive vitivinicole del territorio circostante è l’obiettivo del ricco calendario di incontri (consultabile su www.stellesulmazzaro.org) che tra il 26 e il 27 Agosto toccherà numerose cantine dell’agro mazarese tra le quale Giglio, Assuli, Baglio Aimone, Tenuta Gorghi Tondi.
Fonte: ANSA.
Nelle vigne del Nord-Ovest Sardegna spira un vento nuovo, oltre al Maestrale! Vignaioli di Romangia, Coros e Nurra si uniscono per valorizzare le proprie diversità.
Il mio ultimo tour enoico per vigneti e cantine di Sardegna si è concluso in un macro areale che include singolarità tanto diverse fra loro quanto legate da alcuni comuni denominatori. Parlo del Nord Ovest Sardegna, area in cui insistono territorio quali la Romangia, il Coros e la Nurra. E’ da questi territori che proviene un manipolo di giovani vignaioli uniti dalla volontà di valorizzare le proprie identità attraverso una comunicazione corale, coesa e coordinata basata sul confronto interno ed esterno e su una visione prospettica fondamentale per mettere in risalto le peculiarità dei loro vigneti, varietali, vini e piccole cantine.
Fonte: Wine Blog Roll.
A Bordeaux la vendemmia entra nel vivo: è la più anticipata di sempre.
I Sauvignon Blanc degli Châteaux di Entre Deux Mers, Pessac-Léognan e Grave sono pronti. Il 12 settembre via alle varietà a bacca rossa. In tutta Europa l’andamento stagionale ha accelerato il ciclo vegetativo della vite, e di conseguenza la maturazione delle uve, a partire dalla Francia, come abbiamo avuto modo di raccontare nei giorni scorsi (qui), dove i primi grappoli sono finiti in cantina già a fine luglio. E pochi giorni fa la vendemmia è entrata ufficialmente nel vivo anche a Bordeaux, uno dei territori più prestigiosi del vino francese, con i Sauvignon Blanc degli Châteaux di Entre Deux Mers, Pessac-Léognan e Grave già maturi, dopo sei settimane di siccità assoluta e il mese di luglio più asciutto dal 1959. A Château Latour Martillac, come riporta Jane Anson, la raccolta è iniziata ieri, giusto qualche giorno dopo i vicini di Château Carbonnieux, che hanno dato il via alle danze il 16 agosto, mentre il 17 agosto era stata la volta delle uve destinate ai crémant nella zona di Saint-Pey-de-Castets. La pioggia di questa settimana – fino a 20 mm in tutta la Regione – ha aiutato a ricostituire il suolo, e ha contribuito ad aumentare le dimensioni degli acini, che sono comunque il 30% più piccoli della media per i primi bianchi in arrivo, con uve sane e un alcol potenziale di 13,5%.
Fonte: WineNews.
I vini con le etichette di Hitler e Mussolini, in commercio dal 1995, smetteranno di essere venduti.
L’azienda vinicola Vini Lunardelli, che dal 1995 produce una contestata linea “storica” illustrata principalmente da etichette con immagini di Adolf Hitler e Benito Mussolini, ha annunciato che interromperà la commercializzazione di tutta la linea a partire dal 2023, nel contesto di un cambio di nome e di un rinnovamento aziendale. Andrea Lunardelli, che ha 57 anni ed erediterà la direzione dell’azienda dal padre, ha detto di aver preso questa decisione perché stufo delle polemiche.
Fonte: Il Post.
Vino rosso, proprietà e benefici: i miti da sfatare.
La quotidianità è spesso segnata da credo popolari e da leggende metropolitane che non hanno nessun tipo di fondamento. Accade in tutti i campi, particolarmente in ambito culinario, dove i falsi miti su ricette e abbinamenti particolari si sprecano. Chi ha mai detto, per esempio, che in estate è meglio optare per un buona birra piuttosto che su un buon calice di Chardonnay? Oggi scopriamo le proprietà e i benefici del vino, concentrandoci sul rosso, per molti nemico dell’estate, in realtà fidato accompagnamento per una serata perfetta.. Il rosso è un vino tipicamente invernale, dunque meglio non consumarlo nella stagione estiva visto che necessita di essere servito a temperatura ambiente. Nulla di più falso. Non esiste infatti una “temperatura ambiente” per il rosso (a meno che non si abbia a disposizione una cantina personale sotterranea e fresca), bensì una temperatura prestabilita che si aggira, in linea di massima e con tutte le eccezioni del caso, tra i sedici e i diciotto gradi.
Fonte: Life&People Magazine.
Il vino piemontese paga l’ebbrezza dei prezzi: l’export cresce, ma anche i costi per tappi e bottiglie.
Coldiretti: “Tutelare il vino significa, quindi, tutelare il principale elemento di traino per l’intero sistema agroalimentare non solo all’estero ma anche sul mercato interno, a partire dal settore turistico”. Bottiglie da stappare, perché gli affari vanno bene. Ma anche da conservare con cura, perché i costi e i rincari stanno colpendo il settore del vino piemontese. L’allarme arriva da Coldiretti Piemonte, che accanto a un aumento del 12% dell’export segnala anche crescite “traumatiche” di bottiglie, tappi, etichette e imballaggi.
Fonte: Torino Oggi.
Consumi di vino: una contrazione che preoccupa.
Sembrano lontani i tempi in cui – in piena pandemia – la grande distribuzione riusciva a tenere le vendite di vino a galla, offrendo un ombrello sotto cui ripararsi alle cantine che, all’improvviso, si erano ritrovate con enoteche e ristoranti chiusi. Oggi, a soli due anni di distanza, le parti sembrano essersi invertite, in Italia come all’estero, scrive il Tre Bicchieri, settimanale del Gambero Rosso. In dati assoluti, secondo i parametri Iri, l’istituto leader nelle ricerche di mercato, analisi, insight e piattaforme tecnologiche di supporto alla crescita delle aziende del largo consumo, “nel primo semestre 2022, le vendite complessive di vino in Gdo totalizzano 1,3 miliardi di euro, rispetto ai 1,4 miliardi del semestre 2021, con una flessione di quasi l’8%. Il vino fermo supera di poco il miliardo di euro (1,04 mld) nei primi sei mesi 2022 contro 1,1 miliardi di euro nel 2021, con una flessione superiore al 6%” mentre sempre nel primo semestre 2022, “ammonta a 270 milioni di euro la spesa per spumanti e champagne contro i 293,7 milioni di euro nel 2021. Il calo è dell’8,5% circa”. La discesa libera riguarda tutte le principali denominazioni e tipologie: neppure le bollicine riescono a fare meglio dei vini fermi.
Fonte: Il Giorno.
Vino, prezzi in picchiata.
Cantine e viticoltori sempre più in difficoltà, per l’aumento dei costi energetici dovuti alla guerra in Ucraina. La Coldiretti punta il dito contro le speculazioni, che rischiano di dimezzare il prezzo dell’uva da vino.
Fonte: Ansa.
India: un mercato sconfinato, ma non per il vino, una nicchia di consumo in crescita costante.
Nel 2026 il comparto enoico fatturerà 274 milioni di dollari: le importazioni valgono il 35%, mentre i produttori nazionali puntano sul rosé. Con un miliardo e 400 milioni di abitanti, l’India è la più grande democrazia al mondo, nonché la quinta economia del mondo. Un Paese dal potenziale enorme, un mercato ipoteticamente sconfinato, ma in cui il vino non è mai riuscito a sfondare. Il muro invalicabile è quello culturale, in tutte le sue espressioni: il vino non fa parte della Storia indiana, e tanto meno della sua gastronomia, fatta di piatti e sapori unici ed eccezionali, ma difficilissimi da abbinare con il vino. Come se non bastasse, a frenare le importazioni dai grandi Paesi produttori, ci sono tasse elevatissime, al 150%. Il risultato, guardando all’Italia, è che nei primi 5 mesi del 2022 il fatturato del vino del Belpaese in India è di appena 1,74 milioni di euro, per 416.000 litri spediti.
Fonte: WineNews.
Vendemmia penalizzata dalla siccità, Coldiretti: “Produzione in calo, ma il vino sarà ottimo”.
L’inizio della vendemmia 2022 nei vigneti del Riminese, anticipata almeno di circa 10 giorni, riscontra le stesse criticità delle altre coltivazioni a causa di una stagione particolarmente siccitosa con alte temperature e penalizzata dall’aumento dei costi di produzione. “Le aziende hanno iniziato le prime fasi di questa vendemmia con le uve Chardonnay – spiega Guido Cardelli Masini Palazzi , Presidente di Coldiretti Rimini –. La previsione iniziale, in termini quantitativi, è di una quantità inferiore di circa il 15% rispetto al 2020 (comunque già in calo rispetto al 2019) con una possibile diminuzione di produzione invece del 30-40% nelle zone collinari dove l’assenza di risorse idriche resta un problema, anche se non è possibile fare ora delle valutazioni certe, a causa anche degli eventi improvvisi di pioggia e grandine che hanno colpito recentemente il nostro territorio”.
Fonte: Rimini Today.
STAMPA ESTERA
Not all wine improves with age — sometimes old is just old.
Wine have an imaginary room beneath my house that’s full of rotting fermented grape juice. That this room is, in reality, a darkened corner of a huge bonded storage facility 100 miles west of London is neither here nor there because, as many space-restricted city dwellers know, owning a wine cellar is a state of mind. This state of mind is mostly brimming with happiness, cosseted by the knowledge that regular deposits have been paid into the Bank of Future Vinous Joys. But at other times, it’s clouded by mild bewilderment. Because, until the corks are pulled from all those bottles of Meursault, St Joseph and Brunel) di Montalcino slumbering in the faraway gloom, there’s absolutely no way of knowing if what’s inside them is wonderfully mature or has long since departed. That’s the risk you take when you have what our Gallic chums amusedly call “le goût anglais”, the English taste for old wine. The term le goût anglais was originally coined to describe England’s historical preference for rich, long-matured styles of champagne, but our fascination with age extends across the vinous spectrum. American winemaldng innovator André Tchelistcheff crudely compared appreciating old wipe to relatloiis.with a very old “Cider (“It cant eenjoyable. But it . requires a bit of imagination”), yet nothing extra is needed to appreciate a time-defying classic such as 1961 Château Latour, a claret so full of vim that it’ll surely still be pulling up trees in another 61 years’ time. However, a little imagination is required for 1887 Pol Roger, the most senior champagne I’ve drunk, rescued from a collapsed cellar at the Grand Marque% Epernay headquarters. While the first bottle was, sadly, dead on arrival, a second’s oily texture and faint umami flavours were enriched by knowledge of the 125 years of history that had unfolded around it as it lay undisturbed in northern France. A TTC Lomelino Verdelho from 1862 long held the record as the oldest wine I’d tasted. This nearindestructible Madeira, a wine produced by alternate cooling and heating, making it among the longest lived of any style, was created from grapes harvested at the time of the American civil war.
Fonte: Financial Times Life&Arts.
Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup Srl, strategie per potenziare il tuo business.
A risentirci a domani.