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Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di sabato 8 ottobre 2022!
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“In Vino Civitas” per la ripartenza.
Operatori stranieri del settore enologico alla Stazione Marittima dal 15 al 17 ottobre “La ripresa a sorsi: beviamoci Sa!”: è questo il tema della sesta edizione di “In Vino Civitas”, i1 Salone del Vino di Salerno, organizzato dall’associazione Createam e sostenuto da Cna Salerno e Camera di Commercio, e da Fondazione Carisai, in programma dal 15 al 17 ottobre presso la Stazione Marittima di Salerno. Il programma è stato presentato ieri al Comune di Salerno alla presenza del presidente di Cna Salerno Lucio Ronca, membro di giunta camerale, e Sergio Casola, presidente di Createam.
Fonte: Citta’.
Torna alla Stazione Marittima “In Vino Civitas 2022”.
Ieri la presentazione del programma della manifestazione promossa dall’Associazione Createm Torna alla Stazione Marittima “In Vino Civitas 2022” di Monica De Santis Con lo slogan “La ripresa a sorsi: beviamoci Sa!”: torna “In Vino Civitas”; il Salone del Vino di Salerno, giunto alla sesta edizione, organizzato dall’associazione Createam e sostenuto da Cna Salerno e Camera di Commercio, e da Fondazione Carisal, in programma dal 15 al 17 ottobre 2022 presso la Stazione Marittima di Salerno. Il programma è stato illustrato ieri mattina al Comune di Salerno alla presenza del sindaco Vincenzo Napoli, l’assessore alle Attività produttive Alessandro Ferrara, il presidente di Cna Salerno Lucio Ronca, membro di giunta camerale e Sergio Casola, presidente di Createam.
Fonte: Le cronache del Salernitano.
Brand che fanno cultura.
Florio, Corvo, Duca di Salaparuta sono le etichette che raccontano, con il vino, la cultura e la storia di territori e di uomini, che oggi calamitano sempre più l’attenzione dei turisti interessati a conoscere I nostri tre marchi rappresentano tre anime, tre modi di vivere la Sicilia agronomica, nonché tre modalità diverse di esporsi sul mercato Sarebbe alquanto riduttivo confinare il vino nel perimetro dell’enogastronomia.
Fonte: MF Motore Italia.
Vino, ortaggi e agrumi, ecco la leva del capitale.
Il variegato territorio insulare riesce a offrire l’alto di gamma dei prodotti mediterranei grazie all’incontro dell’intelligenza dell’uomo con la generosità della natura. Ma nel successo c’è un fattore in più. Un dono di natura, si dirà. In effetti, se questa terra è baciata dal sole, ha mari e monti e gode di escursioni termiche ideali per diverse colture agricole, non è sicuramente circostanza riconducibile all’ uomo.
Fonte: MF Motore Italia.
La tavola oltre la vigna.
Resort, luxury apartment hotel e altri progetti di hospitality disseminati in tutta la Sicilia raccontano l’evoluzione dell’azienda agricola dei Planeta, che per primi hanno puntato sul vino di alta qualità La Sicilia è un continente del vino, capace di prodotti di eccellenza molto differenti grazie alla biodiversità e alla varietà dei terreni Ela statistica a guidare il modello di business di Planeta Estate. L’esperienza enogastronomica è infatti il motivo del viaggio per il 71% dei turisti che vengono in Italia.
Fonte: MF Motore Italia.
Cinquanta sfumature di rosso.
Quelle dei famosi pomodori ciliegino, che, complice il clima mite del ragusano e l’antico sapere siciliano su salse e passate, hanno fatto di Agromonte un marchio leader per l’esportazione in tutto il mondo II nosto territorio è in grado di produrre per otto/nove mesi, garantendo un prodotto fresco. Per questo motivo IR Gdo preferisce noi Si può riassumere in un’unica parola il modello di business d i Agromonte: «ciliegino». Su questa varietà di pomodoro e sulla sua valorizzazione ha puntato tutto il fondatore e presidente del gruppo, Carmelo Arestia.
Fonte: MF Motore Italia.
Trento, una festa doc.
Le bollicine di montagna celebrate con incontri, degustazioni e show Le grandi opportunità dell’enoturismo Fino a domani il Trentodoc Festival entra nei palazzi, dentro le logge, fin nella città sotterranea del Sass e al castello del Buonconsiglio. È la prima edizione organizzata dall’Istituto Trentodoc che riunisce 64 cantine trentine che producono con metodo classico il vino bianco dalle caratteristiche bollicine di montagna. Collaborano alla manifestazione la Provincia Autonoma di Trento, Trentino Marketing e il Corriere della Sera.
Fonte: Corriere della Sera.
Il commento- Quei numeri che raccontano una storia vincente.
Il merito del Festival alla sua prima edizione è di aver portato in città il miracolo trentino. Noto ormai nel mondo, il Trentodoc aveva bisogno di celebrarsi e mostrarsi a casa propria. Il miracolo sta nei numeri: 12 milioni di bottiglie e un fatturato di 15o milioni di euro, con 64 cantine (dati 2021). Rispetto a 5 anni fa, i ricavi sono aumentati del 50%. Nel 2o171e cantine erano 54 e si producevano g milioni di bottiglie. Una crescita poderosa, di una denominazione giovanissima. La Doc e stata riconosciuta nel 1993, ma solo nell’ultimo decennio il Metodo clastico prodotto ai piedi delle Dolomiti si è affermato anche all’estero.
Fonte: Corriere della Sera.
In cantina – Mouton-Rothschild in altalena.
Aumento modesto dell’1 % per le 12 doppie magnum, calo del 4% per i 5 jeroboam Mouton-Rothschild in altalena di Cesare Pilon Sotto esame stavolta sono le quotazioni di due tipi di bottiglie di Châteaux Mouton-Rothschild che non compaiono sempre alle aste, ma meno raramente di quanto si pensi: doppie magnum e jeroboam. Grazie alla loro assidua presenza alle vendite all’incanto, sono infatti ben 12 le annate del multiplo della magnum per le quali è possibile il confronto dei prezzi spuntati qu st’anno con quelli dell’anno scorso.
Fonte: Milano Finanza.
Innesti, il concept bar mette radici nel capoluogo campano.
C’è il vino, ma anche architettura, artigianato e arte nel lavoro realizzato Gli “Innesti” di “Feudi San Gregorio”, azienda vinicola irpina tra le più importanti in Italia, mettono radici nel complesso napoletano di San Domenico Maggiore. Fondatanel1986, Feudi di San Gregorio è la cantina che da trent’anni valorizza i vitigni autoctoni della tradizione campana come il Grew, il Fiano e l’Aglianico, applicando ricerca e studio ad un territorio come l’Irpinia, vocato alla coltivazione di viti di altissima qualità. Feudi lavora oggi su 300 ettari di vigneto articolati in oltre 800 particelle – differenti l’una dall’altra per altitudine, esposizioni e pendenze – che la cantina ha studiato singolarmente per valorizzare la bio-diversità del territorio.
Fonte: Quotidiano del Sud L’Altravoce dell’Italia.
Meno cantine ma più grandi.
Da una elaborazione dell’Unione italiana vini (Uiv) su dati Istat risulta che in Italia diminuiscono le cantine (oggi sono circa 255mi1a erano 383mi1a nel 2010), ma sono più grandi, solide e propense all’export. La superficie media per azienda è cresciuta del 174% in vent’anni, anche se in Francia è cinque volte superiore.
Fonte: Sole 24 Ore Food 24.
Uva senza semi, boom che manda in fuorigioco le altre tipologie.
L’uva da tavola? Piace croccante e dolce, ma soprattutto senza semi. Lo pensano da sempre gli stranieri e ora anche gli italiani, che comprano sempre più le varietà apirene. «In cinque anni hanno superato 1133% delle vendite – afferma Claudio Mazzini, responsabile freschissimi di Coop Italia – e penso che la crescita continuerà, soprattutto tra più giovani». Logico che molti produttori abbiano puntato sulle seedless, aumentando il numero di varietà e gli ettari dedicati. «È un comparto importante, che sta assicurando buoni risultati anche nell’export, in particolare in Germania, Uk e Scandinavia» commenta Marcello Guidi, responsabile del mercato estero di Apofruit, che con i suoi 100 mila quintali è il player nazionale di riferimento.
Fonte: Sole 24 Ore Food 24.
Letture e sport alla Sagra del vino.
Prosegue a Cotignola la Sagra del vino tipico romagnolo. Numerosi anche oggi gli eventi in programma. Stamane alle 10.30 alla biblioteca comunale le letture per bimbi dai 3 anni C’era una volta…La volpe e l’uva. A seguire, alle 14.30 alla Scuola arti e mestieri il laboratorio dai 6 anni Brocca Galletto, realizzazione di piccole brocche in argilla. La giornata prosegue alle 16 in piazza l’apertura di un ufficio postale distaccato temporaneo dotato dell’annullo filatelico dedicato alla sagra a cura del circolo filatelico numismatico cotignolese Luigi Ballardin.
Fonte: Corriere Romagna di Ravenna Faenza-Lugo e Imola.
Novafeltria Vendemmia al via la festa
Si aprirà oggi alle 18 nel centro storico di Novafeltria, la due giorni della Festa della vendemmia e dei frutti d’autunno che, giunta alla quarta edizione, è organizzata dalla Pro loco con il patrocinio del Comune. L’appuntamento per oggi è alle 18 con l’apertura stand e la musica di dj Ricky Valzania. Festa anticipata alle 11 domani con stand, balli e musiche con le “Sirene danzanti” in piazza Vittorio Emanuele 2° e il concerto di “Articolo 4” in corso Mazzini oltre alla fisarmonica itinerante di Lorenzo Fabbri.
Fonte: Corriere Romagna Rimini.
Oggi tiene banco la vendemmia.
La tradizione con Campagna Amica, genuinità e risparmio Oggi al Mercato Coperto di Campagna Amica, in via Montebello 43, si celebra una delle tradizioni più sentite del mondo agricolo: la vendemmia. L’evento dalle 10.30 alle 12.30. L’artista Fernando Adria o farà una dimostrazione di pittura con il vino. Sempre alle 10.30 assaggi gratuiti di vini del territorio. Non manca la spesa di stagione a km 0! Dai salumi, insaccati, latticini, trasformati, pesce fresco, ortofrutta, pasta, riso, uova e prodotti avicoli saranno pronti per soddisfare le tue esigenze settimanali.
Fonte: Resto del Carlino Ferrara.
Intervista a Karine De Souza – «II mio vino fra Romagna e Brasile».
Karine De Souza, ravennate d’adozione, ha portato la sua bottiglia ‘Placidia’ alla Fiera ‘Wine South America. «Si chiama Placidia, un richiamo bizantino e al fatto che la mia città mi calma» Anche Ravenna era presente alla rassegna Wine South America che, dal 21 al 23 settembre, ha concentrato a Bento Gonçalves (cittadina brasiliana ai confini con l’Argentina, caratterizzata dai tanti abitanti di origine italiana) tutti i più importanti operatori del settore vinicolo del continente latino-americano, sul modello di quanto avviene da anni, nel nostro Paese, al Vinitaly.
Fonte: Resto del Carlino Ravenna.
Bagno di folla alla festa dell’uva, raggiunte le 25mila presenze.
Questa sera la premiazione dei carri allegorici Bagno di folla alla festa dell’uva. raggiunte le 25mila presenze di Andrea Bagatta Ultimo atto questa sera alle 21,30 per la festa dell’uva 2022 di San Colombano, con la premiazione dei carri allegorici. La manifestazione di domenica scorsa ha avuto 25mila presenze stimate, con 12mila 112 biglietti staccati (dalle 10 alle 18). Il risultato è ben superiore al 2019, quando i visitatori paganti erano stati 10mila 787, con una stima di oltre 20mila presenze. Agli oltre 12mila paganti vanno sommati gli ingressi non paganti (tra cui migliaia di banini) e i tantissimi visitatori arrivati fuori dall’orario dell’ingresso a pagamento.
Fonte: Cittadino di Lodi.
Ecco il nebbiolo di Rivoli se ne parlava già nel 1266 – Ecco il nebbiolo di Rivoli Se ne parla dal 1266.
La storia Paolo Plerro, 36 anni, ha lasciato l’ingegneria per il vino Ecco il nebbiolo di Rivoli se ne parlava già nel 1266 Cl sono voluti 6 anni di attesa, ma domani il nebbiolo di Rivoli diventerà realtà. La prima bottiglia di «Nibiol» verrà stappata alle io nell’azienda vitivinicola di Paolo Pierro, che nel 2017 ha deciso di riportare sulla collina morenica gli antichi filari già presenti 75o anni prima. a pagina 4 Domenica le prime bottiglie Ecco il nebbiolo di Rivoli Se ne parla dal 1266 Cl sono voluti quasi 6 anni di attesa, ma domani il nebbiolo di Rivoli diventerà finalmente realtà.
Fonte: Corriere Torino.
Canelli Città del Vino per il weekend.
Al via la due giorni dedicata alle eccellenze enogastronomiche del territorio Canelli Città del Vino per il weekend M E ora di Canelli Città del Vino. Oggi e domani, nel comune astigiano, saranno protagoniste le eccellenze enogastronomiche locali. E in programma infatti una delle kermesse enologiche più attese d’autunno in Piemonte in grado di unire divertimento e cultura, fra degustazioni, prodotti tipici, masterclass ma anche concerti e mostre d’arte. Lungo tutta via Giuliani verrà allestito il “viale del vino”, uno spazio dove i produttori locali presenteranno i loro vini mentre nel cortile dell’Enoteca Regionale di via Giuliani 29 avranno spazio i “Consorzi delle eccellenze”.
Fonte: CronacaQui Torino.
Timori svaniti e buon bilancio per il Gavi Docg – Benedetta poggia.
Alla fine il previsto calo nella quantità delle uve Cortese non c’è stato. A salvare la vendemmia 2022 del Gavi docg sono state le piogge, sebbene non intense, di metà agosto e settembre. Il Consorzio tutela del Gavi fa un primo bilancio a poche settimane dalla fine della raccolta delle uve in un’annata caratterizzata più che mai dal clima imprevedibile, ma nella quale il vitigno ha retto molto bene. L’aimata del Gavi Docg Benedetta pioggia Nonostante un’estate “africana”, il Consorzio di tutela giudica positivo il bilancio della vendemmia Le precipitazioni di fine agosto hanno contenuto la riduzione delle uve e la gradazione è rimasta buona.
Fonte: Stampa Alessandria.
La Cantina di Pitigliano sorride. Dalla vendemmia buoni risultati.
L’annata 2022 è stata piuttosto interessante, sia da un punto di vista qualitativo che quantitativo. «La stagione ci ha dato una materia prima interessante Adesso la palla passa a noi tecnici». Gli ultimi grappoli di uva sono stati raccolti anche a Pigliano e adesso è arrivato l’importante momento del lavoro in cantina. La Cantina Cooperativa di Pitigliano fa sapere che si è ufficialmente chiusa la la stagione di raccolta 2022.
Fonte: Nazione La Grande Costa Grosseto-Livorno-Pisa.
Trentodoc, simbolo d’eccellenza trentina».
Via ad un’edizione zero che è già da numeri uno Ieri sera l’inaugurazione al chiostro degli Agostiniani 70 appuntamenti e 37 cantine coinvolte. C’è chi l’ha chiamata “edizione zero”, chi “edizione uno”, ma il senso è lo stesso: il nuovo Festival del Trentodoc ha già riscosso un grande successo. Non saranno tre giorni di grandi numeri, hanno spiegato gli addetti ai lavori, ma fin dall’inizio non è mai stato questo l’obiettivo. Non è ovviamente possibile paragonare questo appuntamento a quello dello sport – più grande ed in cui eventi e ospiti hanno fatto la differenza – ma nella prima inaugurazione del Festival del Trentodoc.
Fonte: Adige.
Trentodoc, sfida ambiziosa «Passare davanti al Prosecco».
L’assessore Failoni: «La speranza è che nei bar bevano 3 bicchieri nostri su 10». A ben interpretare le parole dell’assessore provinciale al turismo Roberto Failoni non si può che giungere a una conclusione. E cioè che in bar, ristoranti e fin nei rifugi di montagna il bicchiere di Trento Doc possa prendere il posto del prosecco. L’occasione è la giornata di apertura, nel capoluogo, della prima edizione del Trentodoc Festival in corso fino a domani, promosso dall’Istituto Trento Doc che raccoglie 64 cantine del territorio. Che le bollicine spodestino il prosecco, o almeno ci provino, nel gradimento di trentini e turisti sta nelle parole dell’assessore che seguono.
Fonte: Corriere del Trentino.
Doc e vini veronesi superstar e Bertani è «cantina dell’anno».
L’azienda fondata nel 1857, parte di Angelini Wines e Estates, premiata dalla Guida nazionale 2023 Doc e vini veronesi superstar e Bertani è «cantina dell’anno» Ettore Nicoletto, presidente e ceo: «È un tributo a Verona, al centro della mappa vitivinicola italiana» La cerimonia dei premi a Roma 11 15 ottobre. Un tributo a una cantina nata nel 1857, Bertani, ma allo stesso tempo alle denominazioni del territorio scaligero e alla città di Verona quale «centro della mappa vitivinicola nazionale». Così Ettore Nicoletto, ceo e presidente di Angelini Wines e Estates, commenta il riconoscimento di «Cantina dell’anno per la Guida vini d’Italia 2023» assegnato dal Gambero Rosso alla storica azienda veronese che fa parte del ramo vitivinicolo di Angelini Industries.
Fonte: Arena.
I Tre Bicchieri vanno a 29 etichette scaligere.
Sono 29 in totale i vini veronesi ad aver conquistato i Tre Bicchieri sulla guida dei vini italiani del Gambero Rosso 2023 rispetto ai 43 complessivi che li hanno meritati in tutto Veneto. Il premio speciale Cantina dell’anno è stato assegnato a Bertani. I migliori bianchi e rossi del 2022 nel Veronese spiccano non solo per quantità ma, per ammissione della stessa anteprima online della nota Bibbia enologica, per caratteristiche distintive: «C’è una netta separazione nel mondo viticolo veneto tra la provincia di Verona e il resto della regione, determinata non tanto da processi culturali o esigenze commerciali quanto dalla diffusione storica di vitigni differenti.
Fonte: Arena.
Estero e Italia, molti i premi alla Masi.
Raffaele Boscaini: «Risultati significativi nell’anno della 250a vendemmia». Zaia: «Patrimonio di eccellenze» Estero e Italia, molti i premi alla Masi Al Campolongo di Torbe 2013 da Wine Enthusiast 97 punti; e 95 da Vinous al Vaio Armaron 2015 SS Pioggia di premi per gli Amarone della Valpolicella di Masi. Il Campolongo di Torbe 2013 «Cantina Privata Boscaini» riceve 97 punti dalla rivista Wine Enthusiast, mentre il Vaio Armaron 2015 Serego Alighieri ottiene 95 punti Vinous, 92 punti DoctorWine e 94 da James Suckling. Il Riserva Costasera 2016 ottiene i Tre Bicchieri Gambero Rosso, i 5 grappoli Bibenda, il “faccino” DoctorWine, 95 punti Vinous, 93 Falstaff e la menzione tra i Top 100 Cellar Selection Wine Enthusiast.
Fonte: Arena.
«Prosecco Cycling? Simbolo del territorio Valorizza sport, ambiente e prodotti locali».
L’imprenditore Francesco Prizzon (Way to go) spiega la partnership con la manifestazione e la scelta aziendale perla sostenibilità Prosecco Cycling? Simbolo del territorio Valorizza sport, ambiente e prodotti locali» Sposare la Prosecco Cycling per sposare un’operazione che abbraccia il territorio a 360 gradi. E, in particolare, per dare più forza a un progetto di sostenibilità che mira ad abbattere la circolazione di mezzi pesanti dedicati all’attività vitivinicola. Così Francesco Prizzon, 45 anni, origini di Arcade e residenza a Crocetta, socio e amministratore delegato di Way to go (contitolare la sorella Francesca), ha deciso di diventare partner della manifestazione creata da Massimo Stefani.
Fonte: Tribuna Treviso.
Quali sono i migliori materiali per una cantina destinata al vino?
La conservazione degli alimenti è un aspetto che fa parte della nostra quotidianità, visto che la maggior parte del cibo che compriamo non viene consumato in un solo pasto. Sicuramente, il vino è uno dei prodotti agroalimentari che ha ricevuto le maggiori attenzioni per questo aspetto. La conservazione degli alimenti è un aspetto che fa parte della nostra quotidianità, visto che la maggior parte del cibo che compriamo non viene consumato in un solo pasto. Sicuramente, il vino è uno dei prodotti agroalimentari che ha ricevuto le maggiori attenzioni per questo aspetto. Il motivo è duplice: in primis, essendo un prodotto alcolico, il vino ha una capacità di conservazione più duratura di molti altri cibi e bevande; senza contare che l’invecchiamento risalta il gusto, gli aromi e i profumi.
Fonte: MolfettaLive.it.
Cantina di Canneto: inchiesta chiusa. Ecco i 38 indagati per il vino contraffatto.
Per gli ex vertici accusa di associazione per delinquere e frode: nei guai sono finiti anche alcuni enologi e mediatori.
Fonte: La Provincia Pavese.
Vino online: dal Lugana al Primitivo, i gusti e i trend di acquisto degli italiani.
L’osservatorio Nomisma Wine Monitor e Vino.com sui consumi online offre un nuovo spaccato dei trend d’acquisto di vino sul mercato italiano. Nel primo semestre 2022, su un campione di 100mila acquirenti (che sono parte del bacino di Vino.com), sono il Lugana per i bianchi (+54%), il Primitivo di Manduria per i rossi (+65%), il Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore per gli spumanti (+6%) e il Salento Igt per i rosati (+86%) i vini a denominazione che crescono di più. Vendite che sono spinte soprattutto dal segmento maschile che, per tutte e quattro le Dop, acquista oltre l’80% delle bottiglie. Il prezzo medio è di 8,69 euro a bottiglia per il Primitivo (stabile sul 2020), 8,46 euro per il Lugana (+5,6%), 6,66 euro per il Valdobbiadene Prosecco (+4,7%) e 6,58 euro per il Salento Igt, che registra il maggior incremento sull’anno precedente (+8,6%).
Fonte: Gambero Rosso.
I migliori vini d’Italia secondo la classifica Slow Food 2023.
Dal 15 ottobre sarà disponibile nelle librerie l’edizione 2023 di Slow Wine, la guida che racconta i vini, le cantine e i produttori del Paese oltre al loro impegno nell’offrire prodotti di qualità. Quest’anno sono state 1.957 le cantine visitate e oltre 24.500 i vini assaggiati: dal Trentino alla Sardegna, ecco le novità nella categoria “Top”. Complice l’emergenza siccità che ha colpito il nostro Paese, non si può ancora dire se quella del vino italiano sia stata un’ottima annata. Ciononostante, puntuale come ogni anno, ecco arrivare in libreria Slow Wine, la guida di Slow Food che racconta il mercato vitivinicolo italiano. Appena rilasciata nella sua edizione 2023, la pubblicazione sarà disponibile sugli scaffali dal 15 ottobre con 1.957 cantine visitate e oltre 24.500 vini assaggiati. Dal Trentino alla Sardegna, passando per Marche e Toscana, ecco le novità nella classifica “Top”.
Fonte: Sky TG24.
Vino, nuovo bando per investimenti nelle cantine liguri, Piana: “Regione impegnata nella valorizzazione delle eccellenze locali”.
Dopo il successo dello scorso anno è stato riproposto il bando da 90 mila euro, con possibilità di incremento nel caso di numerose richieste, per investimenti di migliorie sulle cantine dei viticoltori liguri. La delibera è stata approvata in Giunta su proposta del vice presidente e assessore regionale all’Agricoltura Alessandro Piana: “Regione Liguria continua a puntare su un asset strategico per il nostro territorio, valorizzando i prodotti d’eccellenza. La spesa minima per ogni domanda è pari a 2.500 euro ma la spesa massima è stata aumentata da 25.000 euro e a 30.000 euro– spiega il vice presidente Piana -, con il contributo che garantisce la copertura del 40% dei costi affrontati per l’acquisto di impianti fissi e/o macchinari e/o attrezzature mobili nuove per la vinificazione, la conservazione e lo stoccaggio dei vini a DOP e IGP”.
Fonte: Lavocedigenova.it.
Vini e Formaggi. L’arte del pairing tra due nobili protagonisti della tavola e della storia d’Italia.
Un connubio naturale, un pairing che ha il sapore della storia d’Italia, quello tra vino e formaggio: un binomio che nel corso dei secoli si è saputo trasformare da pranzo defaticante del contadino, di facile reperibilità e semplice conservazione, a succulenta ossessione di esperti e appassionati alla ricerca di principi guida da codificare. Eh sì, perché se è vero che è dalla notte dei tempi che vino e cibo vengono consumati all’unisono, è anche vero che questo matrimonio di gusto avveniva fino a non molti anni fa in maniera del tutto casuale, abbinando ciò di cui si poteva disporre senza ricercare nessun particolare risultato gastronomico. Solo in tempi più recenti, correvano infatti gli anni ’60, una schiera di giornalisti gastronomici e alcuni lungimiranti sommelier hanno deciso di studiare con metodo tecnico-analitico l’abbinamento tra cibi e vini.
Fonte: Gambero Rosso.
Produttore vino, aumenti per caro energia anche con il fotovoltaico.
Centoventimila bottiglie di vino all’anno per 7 etichette. Sono i numeri della azienda vitivinicola ‘Cantine Valerio’ di Monteroduni (Isernia), fondata nel 1972 e rilevata dalla famiglia che oggi le dà il nome nel 2004. Un impianto fotovoltaico, costruito 10 anni fa, alimenta l’azienda e i macchinari per la produzione e imbottigliamento del vino, tuttavia non è stato sufficiente a tamponare il caro energia.
Fonte: ANSA.it.
Le sette annate del Bianco Ornellaia, Cracco: “Così interpreto l’evoluzione di questo vino”.
Axel Heinz, direttore ed enologo di Ornellaia dal 2005, ripercorre dieci anni di un’avventura che ha portato la casa vinicola a produrre e lanciare un bianco d’autore. I vitigni, i blend, il territorio, la sperimentazione. Fino all’abbinamento delle sette annate, che corrono dal 2013 al 2019, con un menu costruito da Carlo Cracco nel suo ristorante nel cuore di Milano.
Fonte: Repubblica TV.
Caffè, trend consumo va da verticali in stile vino al veggie.
Dai caffè gourmet (fermentazioni in barrique e caffè congelati ) per degustazioni verticali in “stile vino” fino ai cocktail caffeinici (cold Brew, espresso o coffee Kombucha) e all’abbinamento veggie tra caffè ed estratti di agrumi, come caffè e arancia: questa la tendenza di settore che si sta affermando secondo un’analisi di suggerimento di HostMilano, fiera mondiale dedicata al mondo della ristorazione e dell’accoglienza e in programma a Fieramilano dal 13 al 17 ottobre 2023. Dalla fotografia scattata, in attesa del Salone internazionale del caffè (spazio allestito all’interno di HostMilano) e in uno scenario economico italiano con diverse aperture di caffetterie specialty in Italia e lavorazioni premium, nuove estrazioni e mix originali, emerge, tra le novità, la proposta dei caffè freddi, tra questi il Cold Brew, caffè estratto a freddo e proposto da solo o mixato ad esempio con acqua tonica nell’Espresso tonic e lo Snapchill Coffee, caffè estratto a caldo e istantaneamente congelato per preservarne tutti gli aromi.
Fonte: ANSA.it.
STAMPA ESTERA
El club de vinos “insólito”.
Nace Insolity, donde estarán las mejores bodegas. Los miembros pueden elegir su nivel de acceso a este club que va de los 300 euros a los más de 5.000 Audrey Anne Vigne: “Los vinos de Insolity pertenecen al 1% de los mejores terroirs’ del mundo”. Petrus, Louis Roederer, Domaines OTT, Château Lafite-Rothschild, Château Cheval Blanc, Château d’Yquem, Louis Latour, Château Margaux, Gaja, Sassicaia, R López de Heredia-Viña Tondonia_. Estas son algunas de las grandes bodegas que podrá encontrar en Insolity, un proyecto que eleva la categoría de club de vino y que está dirigido a amantes y coleccionistas que pueden acceder a más de mil referencias de los principales châteaux franceses y bodegas de referencia españolas e italianas. “Los vinos de Insolity pertenecen al 1% de los mejores terroirs del mundo”, asegura Audrey Anne Vigne, responsable de este exclusivo club de vinos en España, que defiende la peculiaridad de este proyecto que acaba de ver la luz. “Ofrecemos una experiencia única, catas exclusivas, acceso a ediciones limitadas, visitas a bodegas que han permanecido cerradas al público hasta ahora, el primer WineeSpirits Lockers de Españao consejosy asesoramiento personalizado de sommeliers que ayudarán a los consumidores españoles a crear su propia bodega”, enumeraladirectiva. Entre las ventajas de Insolity, la francesa destaca que sus miembros tendrán acceso exclusivo alaventaen primeros, “una oportunidad única para comprar vinos muy reputados y de producción limitada antes de su embotellado, a un precio inferior al que tendrán cuando salgan al mercado”, destaca Vigne, que cifra su futura revalorización entre un 4%yun 8% de media cada año.
Fonte: Expansión.
Quand le monde a soif de prosecco.
Le prosecco est un vin facile à faire, bon marché et facile à boire 99 VITTORIO DALLE ORE. PRODUCTEUR DE PROSECCO A LA VILLA MASER SiEPHADE REYHAIID. ENVOYÉ SPED/Led VEIETE En remettant au goût du jour le spritz, le bien connu cocktail orange, le groupe Campan a réalisé ce que les joueurs de bowling appellent un strike : il a fait valser toutes les quilles avec la première houle. Propriétaire des marques Aperol et Campati, le groupe produit aussi le prosecco Riccadonna. Ces trois Ingrédients constituent la base de la re – cette magique. Cela fait près d’une dizaine d’années que le breuvage d’origine vénitienne impose sa couleur sur les terrasses du monde entier. Une manne. En Vénétie, et en particulier au nord de Trévise, du côté de Valdobbiadene et d’Asolo, terres historiques de prasecco, le visiteur découvre une région où la vigne semble occuper le moindre terrain disponible. Sur des pentes où les vendanges relèvent plus de l’alpinisme que de la viticulture, au bord des routes, entre la cuisine et le salon, partout les vignerons locaux plantent la glera, un cépage dont la présence serait attestée depuis le fie siècle avant Jésus-Christ. Votons qu’à l’origine son nom était « prosecco », mals, 11 y a quelques années, les autorités Italiennes le rebaptisèrent « glera » pour protéger l’appellation. La variété représente de fait 85 % des volumes de raisin entrant dans le prosecco, et elle se montre généreuse : sur ces terres fertiles – et souvent fertilisées -, un pied de vigne peut facilement porter 5 kg de raisin, un rendement énorme par rapport à un grand cru classé de Bordeaux où un cep produit en moyenne 1 kg, c’est-k-dire une bouteille. ou en comparaison de la Champagne, où les 2 kg sont rarement atteints. Dans cette région peu conservatrice en termes viticoles, chacun fait du vin à sa manière.
Fonte: Figaro.
The case for canned wines. Yes, really.
Wine recently went to a tasting of 120 wines from some of South Africa’s most admired producers. I didn’t taste them all but managed a good portion. Here’s the shocker: the wine that stood out for me comes in a 25c1 can retailing for £.5. Admittedly, the name is memorable. “Worcester Sauce” is typical of the creativity of The Liberator, a brand owned by canned wine proselytiser and Master of Wine Richard Kelley. It comes from the Cape wine region Worcester and is a strong, sweet, pale red wine made from Red Muscadel, the dark-skinned version of the poshest sort of Muscat grape. It’s fresh and grapey but far from vapid, lingering on the palate with quite a bit of grip. I thought it a great value, and it rather distracted me from the other sweet wine there, the acclaimed wine producer Chris Alheit’s Lost and Found straw wine at £75 a half-bottle. But Worcester Sauce is far from the only outstanding wine I have opened with a ring pull recently. Canned wine seems to be moving rapidly from convenient novelty to a category of real interest to serious wine producers and therefore drinkers. Djuce, based in Berlin, puts wine from some surprisingly smart addresses in cans and offers free returns and shipping, although it 1 delivers only to Germany, Denmark, Sweden and t,t1le Netherlands. Verget, GuffensFieynehand Dominique Piron in France and Meinklang in Austria have all supplied wine to Djuce. The MeinIdang 2021 skin-contact 115 per cent orange wine has already sold out and I can understand why. Djuce’s sales pitch does not hold back in spelling out the environmental benefits of a can over a glass bottle. It claims, on the basis of a detailed survey by the Swedish government’s alcohol monopoly Systembolaget, that a can is “28 times more efficient to recycle than bottles” and that “three-quarters of all aluminium ever mined is still in use today”.
Fonte: Financial Times Life&Arts.
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A risentirci a domani.