rassegna stampa del vino di venerdì 7 ottobre 2022!

Buongiorno,
Tenute agricole 24 presenta le news vitivinicole di venerdì 7 ottobre 2022!

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La festa più frizzante.
Da oggi a domenica il debutto di Trentodoc Festival Talk culturali, note e degustazioni nel cuore della città • Gli eventi Dal Chiostro degli Agostiniani a Palazzo Roccabruna: tanti i luoghi protagonisti Tutto il bello del presente. Da stappare da oggi a domenica. Benvenuti nel weekend del Trentodoc festival (www.trentodocfestival.it), prima edizione (curata dall’Istituto Trentodoc e da Trentino Marketing e dalla Provincia, in collaborazione con il Corriere della Sera), oppure anno zero dello spumante bevuto dal mondo intero. E, per tre giorni anche il più raccontato e divertente. Pronto per essere servito tra Wine Talks, Cooking Tales e Sparkling Stories.

Fonte: Corriere della Sera.

Il dibattito sull’economia e la scrittrice premio Pulitzer.
Prima giornata del Trentodoc Festival oggi e, a Palazzo Roccabruna, la sezione Wine Talks propone un dibattito dal titolo «Enoturismo: il potenziale italiano», a mezzogiorno. Tra gli ospiti, Stefano Mosca, direttore generale Ente Fiera Tartufo d’Alba. Alle i8, invece, si parla di «Montagna e bollitine. Un connubio vincente», con voci come quella di Diego Cusumano, vignaiolo dell’anno. La sezione Cooking Tales oggi alle 17 propone un incontro dal titolo «Chef e carta dei vini», con ospiti come Edoardo Fumagalli, chef di Locanda Margon, mentre alle i6, nel Chiostro degli Agostiniani, la designer Elena Salmistraro è la protagonista dell’incontro di Sparkling Stories dal titolo «Il design è un sogno a colori».

Fonte: Corriere della Sera.

La Barbera nata dai pendii di Davide Lajolo.
La coop Vinchio Vaglio e la tutela delle vigne antiche «Vinchio è il mio nido. Ci sono nato nella stagione del grano biondo. Le radici mio padre e mia madre devono avermele piantate ben profonde in questa terra collinosa, radici ancestrali, maliarde, persino morbose». Le parole sono di Davide Lajolo, lo scrittore partigiano. È con questa citazione che si apre la storia di Vinchio Vaglio, la cooperativa di quasi 200 soci che unisce i viticoltori di due paesi, Vinchio e Vaglio Serra.

Fonte: Corriere della Sera 7.

La MWW: ora Milano è la capitale del vino.
È entrata ormai stabilmente nel calendario degli appuntamenti annuali che l’impallinato di vino non può perdere la Milano Wine Week, che nei prossimi giorni celebrerà la sua quinta edizione. La città meneghina diventerà un enorme palcoscenico per quello che il più grande evento non fieristico d’Italia dedicato alla promozione, al racconto e all’esperienza del vino, giunto alla sua quinta edizione. Numerosi gli eventi, le degustazioni, le masterclass che si celebreranno dall’8 al 16 ottobre, in un palinsesto ogni anno più ricco e più immersivo, improntato all’avvicinamento dei consumatori tramite esperienze e attività coinvolgenti.

Fonte: Giornale.

Scoglio nero, il gioiello del Giglio.
L’isola del Giglio è una sentinella di ferro al largo della Toscana. Un luogo reso unico, oltreché dalla bellezza ruvida e selvaggia e dalle piacevoli spiagge, dall’ematite che ne compone il terreno e che fino a qualche decennio fa veniva estratta nelle miniere di cui si trova ancora traccia a Campese. Ed è proprio questo aspetto geologico, oltre alla vegetazione mediterranea, a caratterizzare il vino locale, un bianco sapido a base Ansonica. Al Giglio le vigne sono poche, l’isola è ripida e rocciosa, e i conigli voraci di uva.

Fonte: Giornale.

Affari e degustazioni Il Fuorisalone del vino.
A Milano quinta edizione della Wine Week: buyer, intenditori e produttori a confronto su prospettive di mercato e nuove incognite L’ideatore Federico Gordini «Appuntamento col futuro? Meglio non arrivare tardi«. L’ha sempre ripetuto: «All’appuntamento con il futuro, meglio non arrivare in ritardo». E per affrancarsi da questo rischio, ha pensato bene di organizzare, ogni anno, una “Wine Week” a Milano diventata nei fatti un vero “Fuorisalone” del mondo vitivinicolo in una città che aveva coniato e collaudato questo format principalmente per la moda e il design.

Fonte: Giorno.

In Villa Reale a Monza tre giorni di calici alzati.
Le proposte dei vigneron in un’atmosfera unica tra masterclass e bollicine da scoprire II luogo non è mai neutrale: dice sempre qualcosa dell’evento che ospita. E nel caso di una Reggia il racconto non è per nulla banale. Al contrario: diventa celebrativo e aristocratico. E questo spiega l’interesse e la curiosità attorno alle rassegne “Monza in Vino” e “WineeSound” in scena nel weekend, appunto nella settecentesca residenza principesca del capoluogo brianzolo. Una sorta di staffetta che non mancherà di richiamare i wine lovers ma anche i vigneron da mezza Italia.

Fonte: Giorno.

Vendemmia il grande comeback.
La tredicesima edizione della settimana organizzata da Montenapoleone district torna al suo full format dopo la pandemia. .Registriamo un 15 di adesioni in più., dice a MFF il presidente Guglielmo Miani. Sono coinvolti 64 brand da Diora Chanel, da Etro a Zegna L evento vinicolo tra i più fashion del calendario internazionale, protagonista nelle boutique della moda, è tornato a pieno regime. L’edizione numero 13 de La Vendemmia di Montenapoleone ha vissuto ieri sera a Milano il suo momento clou, con le vie del quadrilatero affollate per l’ormai tradizionale serata in cui gli store dei grandi marchi erano eccezionalmente aperti a clienti e ospiti per fare da scenografia ai Mini di prestigio.

Fonte: MF Fashion.

In alto i calici.
Sono state esaminate una a una dai tecnici dell’azienda produttrice le 1.900 bottiglie di Barolo Borgogno che andranno all’asta il 28 ottobre a Milano. Si tratta della più grande collezione di Borgogno mai raccolta da un appas-cionato a partire dall’annata 1931 fino al 2014. II lotto più importante conta 60 bottiglie. Oltre a rarità degli anni 30 e 40, sono presenti tutte le annate dal ’61 in poi (causa maltempo non furono prodotte nel 1963, 1972 e 2002). E, confermano gli esperti, tutte possono essere stappate e bevute.

Fonte: Repubblica Venerdi.

Festa della vendemmia all’Agrario.
Stasera passeggiata nel vigneto, laboratori e degustazioni. La scelta di prodotti enogastronomici nostrani, abbinata a tradizioni ancorate ai ritmi della terra e dell’agricoltura, che richiamano sapori e odori tipici, è l’ingrediente alla base della seconda edizione della Festa della Vendemmia, che si terrà stasera a partire dalle 19 a Piano d’Accio, nel polo agrario dell’Istituto Di Poppa-Rozzi. Protagonisti dell’evento saranno gli studenti dell’Agrario e dell’Alberghiero, insieme ai loro docenti e ai tecnici della scuola, impegnati direttamente nell’organizzazione e nella realizzazione della manifestazione.

Fonte: Centro Teramo.

Eruzioni del gusto a Pietrarsa.
Showcooking, degustazioni e turismo sostenibile tra prodotti campani e nazionali Eruzioni del gusto a Pietrarsa Al via la quarta edizione di Eruzioni del gusto. Alle 12 comincia l’evento che esalta e l’enogastronomia e le eccellenze delle terre vulcaniche d’Italia aperto al pubblico. promosso dall’associazione culturale Gronero. Al Museo Nazionale Ferroviario di Pietrarsa, al confine tra Portici e Napoli, avranno luogo show cooking in collaborazione con l’Unione regionale cuochi della Campania, l’associazione provinciale Cuochi Napoli e il dipartimento solidarietà emergenze della Campania: alla giornata inaugurale il presidente nazionale Dse-Fic Roberto Rosati e numerosi cuochi dalle regioni italiane.

Fonte: Roma.

Le radici del vino, tre giorni di fiera, degustazioni e divertimento.
Scatta oggi l’annuale edizione de Le radici del vino, la grande vetrina della filiera vitivinicola e fiera della viticoltura d’eccellenza che si terrà a Rauscedo di San Giorgio della Richinvelda fino a domenica. Bottiglie da tutto il mondo per il progetto “Il vino torna alle sue radici”. Infatti, nell’enoteca della manifestazione, il pubblico potrà degustare circa 100 tra tutte le tipologie di vino, dai bianchi ai rossi passando per gli spumanti fino ai vini dolci e quelli ottenuti da vendemmia tardiva. Le etichette provengono dalle varie regioni italiane e da Paesi esteri: sono tutti ottenuti da vigneti realizzati con uve nate da barbatelle partite dai principali vivaisti di Rauscedo.

Fonte: Gazzettino Pordenone.

Premio Tre bicchieri al blend bianco di Borgo Conventi «Torniamo in alto».
II patron Moretti Polegato: azienda storica che merita rilievo «Vendemmia 2022 ottima, le piogge di agosto decisive». Borgo Conventi, la storica azienda vinicola di Farra d’Isonzo rilevata nel 2019 da Giancarlo Moretti Polegato, patron del colosso Villa Sandi, sta tornando agli antichi splendori. La conferma arriva dal terzo premio consecutivo del Gambero rosso che quest’anno, dopo il Sauvignon nel 2020 e il Friulano nel 2021, ha assegnato i prestigiosi Tre bicchieri al Luna di Ponca 2021, il Collio Doc Riserva frutto di un blend tra Friulano, Chardonnay e Malvasia.

Fonte: Messaggero Veneto.

La vendemmia 2022 premia sul Collio Friulano e Sauvignon.
Una produzione maggiore con le piogge al momento giusto II presidente del Consorzio Buzzinelli: «Meglio del previsto». È l’annata dei Sauvignon e dei Friulano. A dirlo è il presidente del Consorzio Collio David Buzzinelli, che nei giorni in cui volge ormai al termine la vendemmia 2022 traccia un bilancio della stagione andata in archivio. «Su alcune varietà siamo riusciti a produrre più del solito — conferma — e parlo in particolare di Sauvignon e Friulano, per i quali c’è stata abbondanza quantitativa ma anche qualità». In generale è stata una stagione contraddistinta da forte siccità, come raramente se n’era vista a queste latitudini.

Fonte: Piccolo Gorizia.

In Vino Veritas a Palano con la sagra del torchio.
Si terrà domani dalle 14,30 alle 17,30, “In vino veritas – Passeggiata poetica a Palanzo” promossa da Comune e Sentiero dei Sogni nell’ambito del Lake Como Walking Festival. La partecipazione è gratuita, con iscrizione obbligatoria al link http://invinoveritas.eventbrite.it. Il ritrovo è alle 14.30 a Palanzo; seguirà una passeggiata dedicata a vino e poesia, in occasione della sagra del torchio. Condurrà la giornata Pietro Berra, giornalista e poeta, con letture affidate ai poeti Vito Trombetta, Diego Conticello, Mirra Ortiz e Wolfango Testoni. Gli Amici del Torchio mostreranno ai partecipanti il funzionamento del cinquecentesco torchio.

Fonte: Provincia Como.

L’azienda del web produce il vino – Dal web al vino rosso Il progetto slow di Webtek.
Poggiridenti L’azienda informatica produce “Tegnìch e Truàs” Una serie limitata legame con il territorio? Tecnologia e agricoltura mai così vicine. È Webtek, l’aziendaweb con sede a Poggiridenti, la creatrice di ` Tegnìch e Truàs”, un corposo vino rosso che il presidente Emanuele Piasini aveva in testa da tempo e che si è concretizzato nella conduzione di una vigna, nei pressi della sede, da aprire alle visite e alle esperienze di dipendenti, collaboratori e clienti. “Tenerci e trovarsi” la traduzione dal dialetto del vino che richiama il legame che l’azienda ha con il territorio, la sua cultura e le sue tradizioni, e insieme esalta l’intesa che si ritrova fra dipendenti e collaboratori, con i clienti e i fornitori.

Fonte: Provincia Sondrio.

A Staffolo si celebra il Verdicchio «È un vanto per tutte le Marche».
Una due giorni con ospiti e convegni a tema: ecco il programma della 57a edizione La Regione celebra uno dei vanti delle Marche, da tempo noto a livello nazionale e internazionale. Lo fa presentando la 57a edizione del Premio nazionale di cultura enogastronomica «Verdicchio d’oro», evento patrocinato dal Consiglio regionale, che si svolgerà sabato e domenica a Staffolo, una delle piccole capitali di questa eccellenza del territorio, che accoglierá diverse iniziative che vedranno la presenza di accademici ed esperti del settore.

Fonte: Resto del Carlino Ancona.

Coltivare vigneti nelle borgate di Sampeyre.
A Foresto la vigna è un appezzamento collettivo che ha coinvolto un’intera borgata in un discorso di comunità Coltivare vigneti nelle borgate di Sampeyre Prima vendemmia dei grappoli del vitigno Solarfis, che si adatta al clima montano Sampeyre – I vigneti nelle borgate si estendono e quello del Solaris sta diventando un interessante discorso di comunità. “Abbiamo raccolto per la prima volta i grappoli del Solaris, in quantità superiore alle più rosee aspettative e di ottima qualità”: sorridono Piero e Mario Deltetto dopo la prima vendemmia di Solaris, che permetterà loro di avere qualche bottiglia del nuovo vino “made in Sampeyre”, a uso familiare.

Fonte: La guida Cuneo.

Saìnpeyre, il progetto del vino per un turismo sostenibile.
Gli aumenti dei costi ritardano i lavori del laboratorio di Villaretto Sampeyre il proseguo del vino per un turismo sostenibile Sampeyre – (albu). Il discorso del vino di Sampeyre (avviato dalla famiglia di Piero e Mario Deltetto) fa sognare il sindaco Roberto Dadone. Oggi, dopo aver assaggiato i primi grappoli di uva Solaris, è visibilmente soddisfatto: “Sono molto contento di quello che si sta facendo in alcune nostre borgate; ho anche avuto l’occasione di assaggiare l’uva e mi è piaciuta moltissimo.

Fonte: La guida Cuneo.

Capelli Città del Vino presenta le sue specialità.
Domani e domenica Canelli Città del Vino presenta le sue specialità. Da una ventina d’anni «Canelli Città del Vino» richiama enoturisti provenienti da tutto il mondo grazie all’impegno di Comune, Enoteca Regionale, associazioni e aziende canellesi. L’evento, domani e domenica si propone di far conoscere le risorse enogastronomiche locali in un clima di festa tra masterclass, arte, prodotti tipici e degustazioni. Teatro principale sarà via Giuliani, che diventerà «viale del vino», dove i produttori del territorio potranno raccontarsi con i loro vini.

Fonte: Stampa Asti.

Vendemmie in ginocchio per il caldo? La Trinacria brilla lo stesso.
L’eccellenze seppure ridotta, resa delle uve e la stagione di raccolta più lunga d’Italia come metafore dell’adattamento dell’Isola ai cambiamenti, anche quelli del clima che hanno messo alla frusta gli agricoltori del resto del Paese: una profezia firmata Camilleri La lunghissima estate calda siciliana ci ha svelato che la Sicilia ha già trovato il sistema per convivere con il cambio climatico e il surriscaldamento globale. Non è una trovata scientifica, né un progetto della Regione.

Fonte: I Love Sicilia.

«Sarà un vino di grande qualità. Tante richieste».
Dopo la siccità, la pioggia di agosto ha ridato slancio Produttori e associazioni brindano al raccolto. Tra le difficoltà di quest’anno anche la scarsa presenza degli stagionali. Se la difficoltà a trovare manodopera per «sporcarsi» le mani con uva e mosto questa stagione non ha trovato soluzione. I violenti acquazzoni dell’estate, se hanno messo a dura prova le coltivazioni, oltre alle coronarie dei produttori, alla fine si sono rivelate proficue. Se il vino 2022 sarà «un’ottima annata» quindi lo dovremmo anche a loro. A dircelo sono i produttori di Confagricoltura, da nord a sud della provincia.

Fonte: Nazione Arezzo.

Falso Sassicaia Patteggiamenti e prime condanne – Vendevano il finto vino Sassicaia Condannate le menti della truffa.
Pene fino a due anni e mezzo nel procedimento in abbreviato. Falsificati oltre quattromila esemplari. «Sono tarocche, le devo dare a gente che non ne capisce», diceva Angelo Loforese, “mente” della truffa del falso Sassicaia, ignaro di essere intercettato dalla guardia di finanza. Ieri mattina, per il finto “Super Tuscan” di Bolgheri, sono piovute le prime condanne. Il giudice dell’udienza preliminare, Agnese Di Girolamo, ha inflitto una pena di due anni e sei mesi, in abbreviato, al principale imputato, Angelo Francesco Forese, residente nel milanese, e ha accordato i patteggiamenti, concordati con il pm Gianni Tei, per i due figli di Forese, Bryan Andrea e Alessandra Chantal, e Pierluigi Corda, un terzo elemento della combriccola che era riuscita anche ad esportare il finto vino Sassicaia.

Fonte: Nazione Empoli.

A processo Truffa del Sassicaia una condanna e 4 rinvii a giudizio.
Ingannarono facoltosi clienti in giro per il mondo spacciando vino siciliano per un pregiatissimo Bolgheri Sassicaia, grazie a una sofisticata opera di contraffazione di bottiglie ed etichette. Si è conclusa con patteggiamenti, condanne e rinvii a giudizio l’udienza preliminare sul clamoroso raggiro tentato da una banda di “falsari” del vino. II gup del tribunale di Firenze ha condannato in abbreviato il principale artefice dei falsi, un uomo residente nel Milanese (due anni e sei mesi); tre i patteggiamenti (con pene comprese tra 1 anno e 4 mesi e ll mesi), per i due figli dell’uomo e un rivenditore del vino fasullo, mentre altre 4 persone sono state rinviate a giudizio.

Fonte: Repubblica Firenze.

Empoli Commerciavano falso Sassicaia Ecco le prime condanne – Commerciavano falso Sassicaia Arrivano le prime condanne.
Le indagini partite da un ritrovamento di bottiglie a Empoli Le riproduzioni erano curate in ogni dettaglio Anche la carta velina aveva lo stesso peso di quella originale Empoli Il Nero d’Avola veniva comprato all’ingrosso in Sicilia e poi fatto passare per Sassicaia. Le bottiglie vuote arrivavano dalla Turchia, le etichette dall’Est Europa. Il prodotto finale veniva confezionato in un garage a Milano. Il giro di affari era di 400.000 euro al mese. Una maxi truffa internazionale che è stata scoperta nel 2020 proprio a Empoli, per un caso fortuito.

Fonte: Tirreno Firenze-Prato-Empoli.

In rassegna i vini dalle uve “resistenti”.
Iscrizioni fino al 14 ottobre per i Piwi: domande al via La valutazione si terrà il 9 e 10 novembre: invito anche perle cantine trentine Le cantine che intendono partecipare alla seconda rassegna nazionale dei vini Piwi organizzata dalla Fondazione Edmund Mach hanno tempo fino al 14 ottobre per presentare domanda di iscrizione. Dopo il grande successo della prima edizione torna, dunque, l’iniziativa che promuove e valorizza i vini prodotti con almeno il 95 per cento di uve provenienti da varietà PilzWiderstandsfähig, ovvero vitigni innovativi e sostenibili in grado di offrire tolleranza alle malattie fungine, oidio e peronospora, riducendo sensibilmente l’uso degli agrofarmaci.

Fonte: Adige.

Colli Berici, meno uva ma migliora la qualità.
Capacità di adattamento e irrigazione di soccorso Colli Berici, meno uva ma migliora la qualità dg: «L’estate calda ha avuto anche effetti positivi Adesso ci aspettiamo vini con un’ottima struttura» •• Meno produzione rispetto al 2021, abbinata però a una qualità al di sopra delle aspettative. È quanto emerge dal Consorzio tutela vini Colli Berici e Vicenza che ha fatto il punto sulla vendemmia 2022. Nonostante le alte temperature medie e massime rilevate durante l’estate, i dati raccolti dai 26 soci distribuiti in tutta la provincia «testimoniano la capacità dei Colli Berici di adattarsi anche a condizioni siccitose grazie all’irrigazione di soccorso».

Fonte: Giornale di Vicenza.

L’Asolo Docg per restaurare San Gottardo – Cinquecento bottiglie di Asolo Prosecco Docg per il restauro dell’area di San Gottardo.
Cinquecento bottiglie di Molo Prosecco Docg sono state donate per contribuire al restauro dell’area esterna della suggestiva chiesa (in foto) che ogni anno ospita l’omonima festa popolare e d’estate i concerti di musica classica. L’iniziativa del Consorzio contribuirà alla sistemazione della zona esterna della chiesa amata da tutti gli asolani Cinquecento bottiglie di Asolo Prosecco Docg per il restauro dell’area di San Gottardo l’etichetta disponibile nei locali che hanno aderito all’iniziativa del comitato Un’etichetta speciale per il Prosecco di San Gottardo.

Fonte: Tribuna Treviso.

Mundus Vini Summer Tasting 2022: soddisfazioni multicanale per Cantina di Soave.
Al Gran Premio Internazionale del Vino Mundus Vini emerge l’Italia con il maggior numero di vini eccellenti. Grandi soddisfazioni per Cantina di Soave. I 130 membri della giuria internazionale del 31° Gran Premio Internazionale del Vino Mundus Vini dopo una serie di rigorose degustazioni alla cieca hanno assegnato i loro punteggi. Nella classifica delle migliori nazioni produttrici di vino, emerge che l’Italia, con 413 vini, è ancora una volta il Paese con il maggior numero di vini eccellenti. La Spagna segue al secondo posto con 334 premi, completata al terzo posto dalla Germania con 192 premi.
Fonte: Horecanews.

Vent, quelle bollicine di montagna eroiche e poetiche.
Una cantina sociale, la Toblino, a cui i soci sono talmente legati che continuano a partecipare alle assemblee anche dopo la pensione. E un Trento doc che si eleva sugli altri. Molto si sa delle bollicine trentine, persistenza, forza, incontrate a volte di pancia a volte pensandole, tese, in un susseguirsi di sorsi. Le bolle si servono con due colpi. Al primo emerge la spuma, al secondo, al ritirarsi della spuma, segue l’elevazione del livello nel calice. Tra brividi e impressioni ghiacciate che appannano il vetro, quasi a strozzarlo. Il Vent è un classico Trento DOC, di cantina Toblino, una realtà magica, legata alla tradizione della viticoltura artigianale del luogo, con 600 soci. Alcuni di loro non hanno nemmeno più uva da conferire ma continuano a partecipare alle assemblee: la cultura.

Fonte: la Repubblica.

PO FESR 2014/2020 – Azione 10.7.1 – Intervento Scuola Cantina Sociale Via Velasquez Comune di Gela – Disimpegno.
Con il D.D. 414 del 15/09/2022 l’Ufficio Speciale per l’Edilizia Scolastica e Universitaria e per lo stralcio dei pregressi interventi a valere su PROF e OIF, ha disimpegnato somme a favore del Comune di Gela, intervento finanziato con D.D.G. 2962 del 27/06/2019 ricadente sul PO FESR 2014-2020 per il progetto esecutivo denominato “lavori di miglioramento ed adeguamento impiantistico alla normativa antincendio della Scuola Cantina Sociale Via Velasquez”. Il presente decreto annulla e sostituisce il D.D. n. 306 del 26/07/2022.

Fonte: EuroInfoSicilia.

Produttore vino, aumenti per caro energia anche con il fotovoltaico.
Centoventimila bottiglie di vino all’anno per 7 etichette. Sono i numeri della azienda vitivinicola ‘Cantine Valerio’ di Monteroduni (Isernia), fondata nel 1972 e rilevata dalla famiglia che oggi le dà il nome nel 2004. Un impianto fotovoltaico, costruito 10 anni fa, alimenta l’azienda e i macchinari per la produzione e imbottigliamento del vino, tuttavia non è stato sufficiente a tamponare il caro energia. “Prima della crisi – ha detto all’ANSA Antonio Valerio, titolare dell’azienda – riuscivamo a coprire interamente il bisogno energetico, senza spese aggiuntive. Ora l’azienda deve intervenire economicamente del 20% per colmare il gap che si è creato con il caro energia”. Ma quali sono state le conseguenze? “E’ aumentato il prezzo del nostro prodotto che ha fatto storcere il muso ai consumatori, ma abbiamo tutelato i livelli occupazionali: sempre 13 i dipendenti fissi e 8 gli stagionali”.

Fonte: ANSA.

Vino comprato in Sicilia e venduto come Sassicaia, un giro da 400mila euro al mese.
Bottiglie prodotte in Turchia, tappi ed etichette in Bulgaria. Il processo: patteggiamenti, condanne e rinvii a giudizio. Patteggiamenti, condanne e rinvii a giudizio: si chiude così l’udienza preliminare relativa all’inchiesta sulla contraffazione del celebre vino Sassicaia. Il gup del tribunale di Firenze ha emesso una condanna in abbreviato per colui che è ritenuto il principale artefice dei falsi, un uomo residente nel Milanese (due anni e sei mesi) e ratificato tre patteggiamenti (con pene comprese tra 1 anno e 4 mesi e 11 mesi) per i due figli e un rivenditore del vino fasullo. Infine, il tribunale ha rinviato a giudizio altre quattro persone: per loro prima udienza il 5 giugno 2023 davanti al giudice della prima sezione monocratica del tribunale di Firenze. Le accuse per tutti, a vario titolo, sono: contraffazione di uso di marchi anche aggravato e di indicazione geografiche o denominazione di origine agroalimentari oltre che ricettazione.

Fonte: La Nazione.

Vino, meno aziende ma più grandi.
In venti anni le aziende vitivinicole del nostro Paese si sono ridotte di oltre 500mila unità, ma oggi sono più strutturate, con una superficie media degli ettari vitati in crescita del 174%. Sempre meno aziende che producono vino, ma quelle che ci sono diventano più grandi. È questo in sintesi il principale elemento che emerge dai dati elaborati dall’Osservatorio dell’Unione Italiana Vini (Uiv) in base all’ultimo Censimento agricolo dell’Istat aggiornato al 2020.

Fonte: AgroNotizie – Image Line.

Per quanto tempo una bottiglia di vino può restare aperta?
Il vino, nonostante non abbia una data di scadenza quando è chiuso, può deteriorarsi molto in fretta una volta aperto. Tuttavia esistono diversi modi per rallentare questo deterioramento, piccole accortezze che aiutano a preservare al meglio le caratteristiche organolettiche di un vino. In questo articolo vi spiegheremo per quanto tempo una bottiglia di vino può retare aperta. Si tratta di una caratteristica che varia da vino a vino e che può essere influenzata da numerosi fattori.

Fonte: Torino Oggi.

Rotundone – Il pepe nel vino e non solo!
Negli ultimi anni la mia passione per i precursori aromatici e per i terpeni in particolare, mi ha portato ad approfondire la conoscenza di una molecola responsabile di una peculiarità organolettica che, spesso, colleghiamo all’affinamento in legno ma che, in realtà, può essere propria del corredo varietale ed enfatizzata da determinate condizioni mesoclimatiche: la speziatura.

Fonte: Wine Blog Roll.

STAMPA ESTERA

El vino que podría vivir para siempre.
EI Termanthia Ipse ha recibido la máxima puntuación. El vino llegará al mercado a principios de 2023 con solo tres botellas. Cada una costará mil euros La bodega ha planeado reforestar con 2.500 árboles su finca en la denominación de Toro New serrana Lucas Löwi retrasó sus vacaciones y viajó a Florencia a finales de agosto con una sola maleta. En ella llevaba las nuevas añadas de Bodega Numanthia, de la que es director general, y una única botella del blend que había creado de las añadas 2014, 2015 y 2016 de Termanthia y que aún no se ha lanzado al mercado. En la Toscana le esperaba el crítico de vinos James Suckling al que Löwi quería conocer en persona, y no simplemente enviarle muestras como hacen la mayoría de las bodegas. El experto estadounidense, acostumbrado a catar una media de 2.500 vinos al año, hizo algo inesperado cuando probó en primicia esta mezcla tan exclusiva: pidió a todo su equipo que parara la cata para que conociera lo que Löwi llevaba en la maleta, Termanthia Ipse, el blend más disruptivo en la historia de esta bodega y de la región de Toro. Le dio 100 puntos, la máxima calificación que solo han obtenido este año otros tres vinos de todo el mundo. Pero ¿por qué estamos ante un vino histórico? En primer lugar porque las tres añadas mezcladas son procedentes de viñedos centenarios, algunos de incluso 200 años de edad. Separadas en pequeñas cantidades, cada una fue destinada a damajuanas de vidrio para luego fundirse en ánforas de barro durante un año para su perfecta armonización. El crítico estadounidense justificó la máxima puntuación con estas palabras: “Hay tanta transparencia en este vino… Es único.

Fonte: Expansión.

L’âge d’or des brasseries artisanales.
Entre 2014 et 2021, le nombre de fabriques de bière en France a été plus que quadruplé, tiré par le goût pour le local. • La filière déploie des initiatives pour structurer circuit court et tourisme brassicole. Correspondants à Lille avec Bénédicte Weiss (à Strmboue Boutes ou festivals de la bière, nouveau label, remiseen selledefdières amont comme le houblon. multiplication de microbrasseries et de brasseries artisanales : la bière vit un nouvel âge d’or marqué par le terroir et le circuit court. Les chiffres sont spectaculaires Entre 2014 et 2021, le nombre de brasseries en France aura été multiplié per 4,6, rapporte le cabinet Xerfl, dans une étude très récente sur le secteur. Encore le chiffre global de 875 établissements n’inclut-11 pas la floraison des =embrasseries unipersonnelles, bien plus nombreuses encore. Un label de tourisme « L’image de la bière a Changé. D’un produirpopulaire et bon marche elle est passée h une boisson plats branchée er plus Jeune. Les consommateurs approchent désormais les bitnescomme ilssavourentles vins, avec une recherche d’authenticité, de singrlariré et mémede rejet desproduits industriels », décrit MeddyChalandard, chargé d’étude chez Xerfl. Cette évolution de fonda suscité de très nombreuses ouvertures de microbrasserles, par des néobrasseurs souvent désireux de changer de vie et attirés parla facilité d’installation :l’investissement minimal s’établirait, selon les sources, entre 150.000 et 300.000 euros. Et le consommate urrépondprésent,encore plus depuis la crise sanitaire et le retour en gràce du circuit court. Mime si ce segment reste minoritaire (sous la barre des 10 %.. d’im marché de 4,6 milliards deuros en grande distribution et de 1,7 milliard en restauration hors foyer). l’essor des bières artisanales est rapide.

Fonte: Echos.

Champagne : le paradoxe d’une année 2022 exceptionnelle.
Les vignerons vont pouvoir reconstituer leurs réserves. Les expéditions ont augmenté de 14,7 % sur douze mois, mais les producteurs ont du mal à faire face à la demande. Qualité et quantité sont au rendezvous en Champagne De quoi présager d’ « un millésime solaire ‘ , dit Maxime Toubart, le président du Syndicat général des vignerons (SGV). «L’annéea été trèsensoletllée. Il y a eu peu de précipitations, mais nous avons eu de la pluiedraquefots qu’on en a eu besoin », estime Laurent Panlgal, le nouveau directeur du Syndicat des vignerons. Les expéditions ont fait un bond de 14,7 %sur douze mois glissants à fin août, essentiellement tirées par l’exportation. « Tout le mande vert du champagne. La demandeafuede partout Des pays voisins. Des FlatsUnis, oli elle explose avec la parité favorable au dollar. En France. on voit se multiplier les ouvertures de cavistes. Tous les opérateurs champenois, maisons, coopératives et vignerons enregistrent une progression de leurs ventes a, constate Maximeibubart Tensions sur les volumes Une photo idyllique du secteur qui pourtant cache des tensions. En fait. la région doit gérer le manque de champagne et elle a du mal à faire face à l’explosion de la demande. Elle doit aujourd’hui faire face aux conséquences de la baisse des volumes intervenue en 2020 puis en 2021. «Nous neprenonsplus de nouveaux clients », dit un vigneron. « Nous fonctionnons parai lotorians», dit un autre, ce qui revientlr limiter lesvolumesvendus b chacun. « Ii fondra encore dLx-huit mois si tout va bien pour revenir à une situation normale », estime un troisième.

Fonte: Echos.

Les exploitations viticoles face à un climat devenu fou.
Nouvelles techniques, nouveaux cépages… Les domaines s’adaptent à marche forcée aux dérèglements climatiques, sécheresse en tête. A près le gel, après la grêle, la sécheresse et la canicule. Même s’il est annoncé de bon standing, le millésime 2022 n’a pas été de tout repos pour les 60000 domaines viticoles français. « La vigne est une plante adaptée à la chaleur, mais quand la sécheresse se prolonge, elle devient fragile », explique Benjamin Bois, enseignant-chercheur à l’Institut universitaire de la vigne et du vin (Dijon). Au-delà d’une certaine limite (environ 37 °C), les dégâts estivaux sont ravageurs. Ainsi, en juillet 2019, les raisins et les feuilles avaient été littéralement brûlés par le soleil. Pour ces vendanges 2022, l’essentiel a été sauvé, mais l’équation économique se complexifie chaque année. « En 2021, à cause du gel, nous avons perdu pratiquement toute la récolte », raconte Eric Coulon, propriétaire du champagne Roger Coulon. Les exploitations doivent s’adapter à un climat devenu fou, qui pèse sur la maturité du raisin, et donc sur leurs coûts d’exploitation. Alors les domaines tentent de s’adapter, comme ils peuvent. Depuis quelques années, les demandes de dérogations se multiplient ainsi pour irriguer la vigne, pratique longtemps interdite. Pourtant, beaucoup estiment que c’est la pire des solutions, puisqu’il y a de moins en moins d’eau disponible pour l’agriculture. « Modifier notre gestion de la vigne est plus efficace », assure Nicolas Ravel, responsable du vignoble à la Cave de Tain (Rhône nord). Exemple : la coopérative laisse dorénavant moins de grappes de raisin sur chaque cep. Crozeshermitage ne conserve plus sa septième grappe « de secours » (si une des six autres n’est pas assez mûre). Résultat, moins d’eau consommée par la vigne, puisqu’il y a moins de fruits à alimenter.

Fonte: Express.

Two-Buck Chuck: Cost of a cultural divide.
A $2 bottle transformed the U.S. wine market, for better or for worse. Mention Two-Buck Chuck, the nickname for the inexpensive Charles Shaw wines made by Bronco Wine Company, and you are likely to get two completely different reactions from wine drinkers. On one side are people who see it as a bottle for those who want to enjoy wine without spending much money. On the other are those who see it as a cheap wine whose producer used it to make a cynical case that those aspiring to better (and more expensive) wines constituted a snobbish elite. The producer, Fred Franzia, the head of Bronco, died on Sept. 13 at 79, having sold more than a billion bottles of Charles Shaw, the company said. Mr. Franzia’s death is an opportunity to consider the meaning of Two-Buck Chuck and what its production and popularity might say about American wine culture. First, I will say that I was not a fan of the wine or the man. My predecessor as New York Times wine columnist, Frank J. Prial, was kinder when he wrote about Two-Buck Chuck in 2003: “Nondescript would not be too harsh a characterization. Nothing wrong with that: Wine is supposed to accompany food and Charles Shaw will do that quite adequately.” I remember the wine as uninteresting, but I last drank it more than a decade ago. I wanted to try it again, but the line of Charles Shaw wines, which includes numerous variations beyond the original red blend, is sold only at Trader Joe’s. The sole Trader Joe’s wine shop in New York shut down in August, so I was out of luck. Still, the relative quality of the wine was beside the point. The price was the attraction: $2 (or a few dollars more outside of California). Compromises must be made to sell a wine for just a few dollars. Almost all of them work against high-quality wine. Like many producers of popular, inexpensive wines, Bronco was always vague about where Charles Shaw came from. Most likely it was a combination of wine sold on the bulk market, because it was either surplus or not considered up to snuff, supplemented by wine made from Bronco’s vineyards. The company owns more than 40,000 acres in California, mostly in the Central Valley, a hot, fertile expanse that is a source of grapes for many inexpensive wines.

Fonte: New York Times International Edition.

Grazie per l’ascolto, vi ricordiamo che le news di oggi, sono state offerte da Blinkup

A risentirci a domani.