Adattamenti ai cambiamenti climatici e foreste, Confagricoltura Piemonte: “Restituiamo agli agricoltori il controllo del territorio”

La gestione attiva e razionale delle risorse boschive ha un forte impatto sul raggiungimento dell’obiettivo della riduzione del 55% delle emissioni di gas serra entro il 2030. Gli agricoltori da sempre hanno una visione ecosostenibile delle foreste: lasciamo a loro il compito di mantenere l’equilibrio di questi territori”. Lo ha detto Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte e della Federazione Nazionale di Prodotto Risorse boschive e coltivazioni legnose di Confagricoltura, ospite lo scorso martedì 31 ottobre al Forum organizzato a Roma da Legambiente.

Adattamenti ai cambiamenti climatici e foreste, Confagricoltura Piemonte: “Restituiamo agli agricoltori il controllo del territorio”

Se verremo maggiormente coinvolti nella gestione dell’ambiente anche dal punto di vista decisionale, come accadeva nel passato, agiremo con strumenti adeguati sul lungo periodo e soprattutto, mediante una comunicazione efficace, con messaggi su misura per un pubblico diverso dagli addetti ai lavori, sensibilizzeremo anche i più scettici, che hanno percezioni errate o distorte del ruolo dell’agricoltura, riguardo alla necessità e ai benefici di effettuare interventi di taglio e manutenzione dei boschi” ha evidenziato il presidente.

Il futuro del settore è rappresentato da un’impresa multifunzionale e multisettoriale che, grazie anche alla valorizzazione dei prodotti forestali non legnosi (ad esempio sughero, resina, pinoli e noci), potrebbe garantire un’economia circolare sostenibile con benefici per tutta la collettività. Occorre inoltre considerare che attualmente in tutto il mondo vengono prodotti e commercializzati volumi record di prodotti a base di legno: secondo gli ultimi dati diffusi dalla FAO, in Europa si registra un aumento del 13% dell’asportazione di legname tondo industriale in un quinquennio, con una crescita costante della produzione di segato come principale assortimento esportato, ma anche un incremento delle importazioni per oltre 5 miliardi di metri cubi. nonostante questo, la superfice forestale europea continua a crescere.

“È necessario intercettare finanziamenti dedicati e risorse tecniche affinché la quantità e la qualità delle foreste nell’UE si mantengano e, anzi, si rafforzi la loro protezione, il ripristino e la resilienza” sottolinea Allasia.

Alla luce della radicalizzazione dei cambiamenti climatici e dei fenomeni ad essi correlati (incendi, fitopatie, tempeste di vento, etc.). Confagricoltura Piemonte è impegnata in una campagna di informazione per dimostrare l’inesistenza di contraddizioni tra il garantire una maggiore produzione di legname e raggiungere gli obiettivi di conservazione dell’ambiente e del paesaggio.

Una gestione forestale sostenibile aiuta a prevenire l’abbandono della terra, gli incendi, a mitigare gli effetti delle tempeste di vento e di altre minacce, quali gli attacchi di parassiti su larga scala, che mettono a repentaglio le formazioni forestali in tutta Europa. Siamo sensibili alla tema e ne parleremo il 10 novembre prossimo all’Ecomondo di Rimini, in un convegno dal titolo Energia dal bosco per la decarbonizzazione e la transizione energetica’ per il quale auspico la partecipazione di moltissimi addetti e non ai lavori”, conclude il presidente della Federazione piemontese

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