Si è svolto ieri 14 novembre, nei locali di Toolbox Coworking a Torino, il convegno organizzato da Confagricoltura Piemonte con il contributo di Umana, sul tema del lavoro, nuove professioni e opportunità per il settore agricolo.
“L’Italia, grazie anche al Piemonte, si può vantare di un’attività agricola straordinaria, non più fatta di vanghe e zappe e con il solo scopo di produrre, ma caratterizzata da tante operazioni che permettono di valorizzare tanto il capitale umano quanto le aree di coltivazione e allevamento”.
Lo ha detto il presidente di Confagricoltura Massimiliano Giansanti, intervenuto ieri in collegamento da Roma, al convegno organizzato da Confagricoltura Piemonte, con il contributo di Umana – Agenzia per il lavoro, nella particolare cornice di Toolbox Coworking, a Torino.
“L’agricoltore produce seguendo i cicli della natura, la sua però attività non è fine a sé stessa, come vorrebbe una certa visione folkloristica, ma è bensì finalizzata a soddisfare le necessità primarie dei cittadini, in Italia e nel mondo, con prodotti di qualità, in quantità adeguate e in sicurezza. Stiamo affrontando, come imprenditori, un forte cambiamento del settore: oggi, l’agricoltura è un’attività economica con tante interazioni, ma il core business rimane la fornitura dei beni alimentari necessari a tutti noi” evidenzia il presidente prima di lasciare la parola agli altri relatori della Federazione regionale che, nella prima parte dell’evento, hanno analizzato l’andamento dei principali comparti produttivi dell’agricoltura piemontese per la campagna agraria appena conclusasi, partendo dalla considerazione di fondo che il cambiamento climatico è ormai una realtà con la quale occorrerà sempre più confrontarsi.
Nella seconda parte della mattinata, entrando nel vivo del convegno, moderato dal direttore di Confagricoltura Piemonte Lella Bassignana, il direttore dell’Area Lavoro e Welfare di Confagricoltura Roberto Caponi, in un dialogo con la presidente di Umana Maria Raffaella Caprioglio ha sottolineato che “L’azienda agricola è un’attività imprenditoriale a tutti gli effetti e, in quanto tale, deve dare soddisfazione economica, tenendo presente che produttività e competitività diventano fondamentali in un mercato sempre più globalizzato. Per questo si deve puntare su investimenti tecnologici, visione a lungo termine di progetti futuribili e un capitale umano con capacità di adattarsi velocemente alle sfide imposte dai nuovi asset economici internazionali”.
Il settore agricolo è in continua e sempre più rapida evoluzione, soprattutto grazie alle tecnologie digitali che stanno trasformando le modalità di produzione, comunicazione e interazione. In questo contesto, le competenze richieste agli operatori sono via via più complesse e diversificate, e non si limitano più a quelle specifiche di una determinata professione o disciplina.
“In questo scenario, – afferma Caprioglio – Umana, Agenzia generalista per il lavoro autorizzata dal Ministero del Lavoro – è in grado di fornire soluzioni alle aziende, condividendone gli stessi valori e incontrando le loro esigenze, ma tutelando allo stesso tempo i lavoratori attraverso personalizzazioni di contratto dall’alto valore aggiunto”. Ha rammentato inoltre che solo il 2% dei lavoratori viene assunto attraverso i tradizionali uffici di collocamento, con tempi lunghi e delle complicazioni che le imprese non possono più permettersi di sostenere, soprattutto in certi periodi dell’anno, e che diminuiscono rivolgendosi alle agenzie per il lavoro.
È quindi intervenuto Luca Brondelli di Brondello, presidente di Enapra, che ha precisato: “La transizione verde e la trasformazione digitale sono opportunità da sfruttare insieme a una domanda di forza lavoro altamente qualificata. Oggi, le figure più richieste in campagna devono avere competenze trasversali. Per svilupparle, occorre adottare un approccio formativo basato sull’esperienza, sulla collaborazione, sulla personalizzazione e sull’innovazione. Enapra, ente di formazione di Confagricoltura, raccoglie e cerca di soddisfare tutte le richieste formative mettendo a disposizione percorsi qualificati e aiuti diretti agli imprenditori agricoli”
In chiusura, Bassignana ha sottolineato l’impegno dell’intera Confagricoltura nel contrastare il fenomeno del caporalato, grazie anche a un codice etico al quale aziende associate sono invitate ad attenersi e alla stipula di contratti collettivi nazionali insieme ai sindacati dei lavoratori. L’impegno della Confederazione è a favore di un lavoro agricolo sostenibile e dignitoso
Con l’avvio del nuovo anno sono riprese le pubblicazioni del Bollettino Colture Erbacee, curato da Veneto Agricoltura e parte integrante di una piattaforma allargata di bollettini informativi mirati che al momento comprende il Bollettino Cimice Asiatica e il Bollettino Apistico (ma altri sono in arrivo). Un progetto voluto dalla Regione del Veneto per fornire un’assistenza sempre più mirata, efficace e puntuale alle imprese agricole attive nei diversi settori del primario. Migliaia gli utenti che consultano in rete questo utilissimo servizio informativo; oltre 6.000 quelli che ricevono gratuitamente i bollettini direttamente via mail.
E’ appena stato pubblicato il secondo numero del 2022 del Bollettino Colture Erbacee, newsletter informativa di Regione del Veneto e Veneto Agricoltura inviata gratuitamente via mail e disponibile anche sul sito internet dell’Agenzia regionale (www.venetoagricoltura.org). Si tratta di un utilissimo e pratico strumento di aggiornamento rivolto a tecnici e agricoltori impostato, come i “gemelli” Bollettino Cimice Asiatica e Bollettino Apistico, su modelli previsionali sempre più potenti e affidabili, che consentono la gestione dei diversi fattori agronomici con i quali le aziende agricole devono ogni giorno fare i conti.
“La piattaforma di bollettini informativi mirati che Regione del Veneto e Veneto Agricoltura stanno mettendo in piedi – ricorda l’Assessore regionale all’Agricoltura, Federico Caner – va ad integrare, potenziare e omogeneizzare l’attività informativa regionale già presente da molti anni. Unico nel suo genere nel panorama nazionale, sempre più questo innovativo servizio informativo tematico diventerà per gli agricoltori veneti la base previsionale per individuare le migliori soluzioni agronomiche da adottare. La Regione è al fianco dei suoi agricoltori anche attraverso l’attivazione di nuovi servizi in linea con i più moderni strumenti tecnologici”.
Per quanto riguarda le colture (e le avversità) oggetto di analisi del Bollettino Colture Erbacee, Veneto Agricoltura sta lavorando per migliorare ulteriormente le modalità operative allo scopo di fornire alle aziende agricole informazioni sempre più specifiche in tempo reale. A questo bollettino si affiancano, infatti, anche una serie di servizi video in onda settimanalmente su alcune emittenti regionali e disponibili anche sul canale YouTube di Veneto Agricoltura.
La conferma della validità di questa tipologia di informazione mirata arriva anche dai riscontri positivi registrati da un’altra newsletter: il Bollettino Cimice Asiatica, realizzato da Regione e Veneto Agricoltura con il sostegno di alcuni Enti di ricerca, dedicato alle problematiche (e alle possibili soluzioni) legate alla presenza della cimice, autentica calamità per diverse colture, in particolare frutticole.
Lo stesso discorso vale per il Bollettino Apistico, realizzato nell’ambito del progetto europeo Interreg “Beediversity“, le cui comunicazioni tecniche si stanno rivelando di grande utilità per gli apicoltori e la salvaguardia del delicato ambiente in cui questi fondamentali insetti impollinatori vivono.
Tutti i bollettini vengono inviati per e-mail, e qualora necessario integrati anche con SMS; come accennato, possono anche essere scaricati dal sito internet di Veneto Agricoltura.